i requisiti per l'accreditamento delle strutture sanitarie - Hospital ...
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Come si può notare le indicazioni <strong>per</strong> alcuni parametri sono sostanzialmente condivise fra le<br />
Regioni (esempio i ricambi di aria esterna) mentre su altri parametri (esempio il ricircolo) le<br />
prescrizioni sono molto diverse.<br />
La proposta C.N.E.T.O. potrebbe essere così sintetizzabile :<br />
• Ricambi con aria esterna. Sono condivisibili i valori di 15 vol/ora <strong>per</strong> le sale o<strong>per</strong>atorie e di<br />
6 vol/ora <strong>per</strong> il punto nascita e la rianimazione, <strong>per</strong>ché questi flussi garantiscano la idonea<br />
diluizione dei gas inquinanti ( non eliminabili con ordinari filtri anche se ad alta efficienza).<br />
Sembra tuttavia eccessivo che il servizio mortuario debba essere trattato con 15 vol/ora di<br />
aria esterna; si ritiene più ragionevole prevedere la ventilazione dei soli locali con presenza<br />
del cadavere magari con 6 vol/ora condividendo tutta l’aria esterna <strong>per</strong> eliminare gli odori<br />
notoriamente non trattenuti dai filtri ordinari.<br />
Anche <strong>per</strong> quanto riguarda il servizio di sterilizzazione sembra eccessivo che tutto il<br />
“servizio di sterilizzazione” venga condizionato con 15 vol/ora di aria esterna; si ritiene più<br />
ragionevole prevedere un ricambio con aria esterna tipico di un normale locale di lavoro,<br />
imponendo giustamente un limite nella massima tem<strong>per</strong>atura ambientale (definendo <strong>per</strong>ò<br />
come e dove misurarla) e lasciare al Progettista impiantistico di scegliere i ricambi in<br />
funzione dei carichi termici e <strong>delle</strong> soluzioni impiantistiche adottate <strong>per</strong> dissipare il calore<br />
direttamente dalle autoclavi.<br />
• Ricircolo. Prevedere il ricircolo è di fatto l’unica strada <strong>per</strong>corribile <strong>per</strong> ottenere i ricambi<br />
necessari <strong>per</strong> garantire i flussi unidirezionali previsti nelle sale o<strong>per</strong>atorie “pulite” (tab.7) e<br />
<strong>per</strong> garantire una elevata purezza dell’aria da parte del particolato fine.<br />
Infatti è noto che nella sala o<strong>per</strong>atoria la presenza di o<strong>per</strong>atori immettano un gran numero<br />
di particelle (fino a un milione al minuto <strong>per</strong> individuo [5] se non adeguatamente vestito)<br />
<strong>per</strong> cui solo il filtraggio con filtri ad alta efficienza di un grande flusso d’aria può trattenere<br />
detto particolato.<br />
In funzione del grado di purezza dell’aria richiesta della sala, si devono disporre ricambi<br />
d’aria sempre maggiori e non è raro raggiungere valori di 40 vol/ora e oltre.<br />
L’elevato numero di ricambi consente anche, a parità di calore ambientale da dissipare<br />
dalla sala, di ridurre la variazione di tem<strong>per</strong>atura fra ambiente e aria immessa evitando<br />
così le fastidiose e <strong>per</strong>icolose “lame di aria fredda” che investono gli o<strong>per</strong>atori.<br />
E’ evidente che detti livelli di ricircolo non sono praticamente ottenibili con tutta aria<br />
esterna <strong>per</strong> cui, coerentemente con buona parte della normativa straniera, si ritiene<br />
ragionevole consentire il ricircolo dell’aria, purché dallo stesso locale.<br />
Purezza dell’aria<br />
E’ notoriamente il parametro fisico più importante <strong>per</strong> classificare l’asetticità della sala<br />
o<strong>per</strong>atoria sia <strong>per</strong>ché i microrganismi sono sempre associati al particolato dell’aria, sia <strong>per</strong>ché<br />
ar-0207.doc 17