13.06.2013 Views

Ciro Camera: una sfida al futuro! - Pro loco di San Giovanni Ilarione ...

Ciro Camera: una sfida al futuro! - Pro loco di San Giovanni Ilarione ...

Ciro Camera: una sfida al futuro! - Pro loco di San Giovanni Ilarione ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

l’<strong>al</strong>pone<br />

Autorizz. del Trib<strong>una</strong>le <strong>di</strong> Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fili<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestr<strong>al</strong>e <strong>di</strong> informazione e cultura - Anno 27 - N. 4 - Dicembre 2012 - Recapito a cura dell’ Ente Poste It<strong>al</strong>iane<br />

www.ilarione.it <strong>Pro</strong> Loco . <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

S<strong>al</strong>uto<br />

del Presidente<br />

C<br />

ilarione.it)<br />

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:<br />

TELEFONA !!<br />

CHIAMATA GRATUITA<br />

www.<br />

Sede S.O.S. <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>:<br />

Piazza Martiri, 1<br />

<strong>Ciro</strong> <strong>Camera</strong>: <strong>una</strong> <strong>sfida</strong> <strong>al</strong> <strong>futuro</strong>!<br />

Quasi meravigliato che qu<strong>al</strong>cuno si interessi<br />

della sua attività, <strong>Ciro</strong> mi riceve<br />

volentieri nella sua casa e subito comincia a<br />

parlarmi del suo lavoro, per il qu<strong>al</strong>e manifesta<br />

un grande entusiasmo e tanta passione.<br />

Mette subito in funzione il suo Ipad, ed<br />

attraverso le immagini mi mostra in cosa<br />

consiste il suo lavoro, dandomi così la<br />

possibilità <strong>di</strong> conoscere qu<strong>al</strong>cosa <strong>di</strong> nuovo<br />

ed interessante, che non avevo mai avuto<br />

occasione <strong>di</strong> vedere prima.<br />

<strong>Ciro</strong> <strong>Camera</strong>, classe 1979, dopo avere<br />

terminato il liceo classico "Guarino Veronese"<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> Bonifacio, si è iscritto <strong>al</strong>la facoltà <strong>di</strong><br />

informatica, ma ha abbandonato quasi subito<br />

gli stu<strong>di</strong> universitari per iscriversi ad <strong>al</strong>cuni<br />

corsi <strong>di</strong> computer grafica, fermandosi poi a<br />

lavorare per due anni presso gli organizzatori<br />

<strong>di</strong> questi corsi.<br />

Il lavoro più richiesto 10 anni fa, consisteva<br />

nella re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> Video clips anche per<br />

cantanti it<strong>al</strong>iani <strong>di</strong> successo; eseguiva anche<br />

lavori architettonici qu<strong>al</strong>i la trasformazione in<br />

simulazioni grafiche <strong>di</strong> pregevole fattura e <strong>di</strong><br />

incre<strong>di</strong>bile re<strong>al</strong>ismo <strong>di</strong> progetti redatti su carta<br />

o fotografie.<br />

Per <strong>Ciro</strong> questo periodo, che è durato due<br />

anni, è stato davvero molto stressante.<br />

"Il lavoro era senza orario" mi <strong>di</strong>ce,"e lo<br />

stipen<strong>di</strong>o consisteva in un modestissimo<br />

rimborso spese; questa misera retribuzione mi<br />

ha costretto a lavorare anche come barista".<br />

Questa esperienza non proprio es<strong>al</strong>tante<br />

d<strong>al</strong> punto <strong>di</strong> vista economico, lo costringe<br />

a cambiare lavoro e viene quin<strong>di</strong> assunto a<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> come impiegato nella<br />

fabbrica c<strong>al</strong>zaturiera "STIL3", presso la qu<strong>al</strong>e<br />

rimane per 7 anni, mantenendo tuttavia come<br />

hobby la sua passione per la Computer grafica.<br />

Ma il tarlo dell'informatica lo rode dentro, ed<br />

ecco che arriva la grande decisione <strong>di</strong> tornare<br />

<strong>al</strong>le origini iniziando la collaborazione con<br />

Diego Rossi, un collega <strong>di</strong> Negrar con cui<br />

aveva fatto i corsi inizi<strong>al</strong>i ed i primi lavori.<br />

Mi <strong>di</strong>ce <strong>Ciro</strong>: "Ora la richiesta del mercato è<br />

cambiata a causa della <strong>di</strong>minuzione della<br />

domanda nel campo dell'e<strong>di</strong>lizia ma sono<br />

molto richiesti i Rendering <strong>di</strong> interni".<br />

<strong>Ciro</strong> ed il suo socio sono due ragazzi molto<br />

versatili che sanno adattarsi velocemente <strong>al</strong>le<br />

mutate richieste del mercato, ed ecco che<br />

colgono le nuove opportunità e cominciano a<br />

seguire questo nuovo filone che consente loro<br />

<strong>di</strong> poter lavorare con continuità.<br />

T<strong>al</strong>volta devono partire solo da un'idea<br />

del cliente che poi devono concretizzare,<br />

oppure da <strong>una</strong> foto o da un progetto che loro<br />

svilupperanno; se invece viene concessa piena<br />

libertà <strong>di</strong> azione, si sbizzarriscono con nuove<br />

idee, in<strong>di</strong>viduando nuove soluzioni.<br />

Alcuni stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> progettisti, inoltre, richiedono<br />

loro la re<strong>al</strong>izzazione grafica del progetto da<br />

potere mostrare <strong>al</strong> committente dei lavori.<br />

Un <strong>al</strong>tro settore a cui si de<strong>di</strong>cano è l'Object<br />

Design, cioè la re<strong>al</strong>izzazione grafica <strong>di</strong> nuovi<br />

oggetti o l'Interior Designer che richiedono<br />

<strong>Ciro</strong> <strong>Camera</strong> nel suo stu<strong>di</strong>o, <strong>al</strong> suo tavolo <strong>di</strong> lavoro.<br />

lavori particolari e t<strong>al</strong>volta anche stravaganti.<br />

Con il suo socio, d<strong>al</strong>lo scorso marzo ha<br />

aperto a Sommacampagna <strong>una</strong> scuola per<br />

l'insegnamento della Computer grafica su<br />

software Autocad, Maya, 3D Stu<strong>di</strong>o Max.<br />

Dopo le prime <strong>di</strong>fficoltà a fare decollare la<br />

scuola, ora cominciano a raccogliere i primi<br />

frutti <strong>di</strong> quanto è stato seminato.<br />

I corsi hanno <strong>una</strong> durata variabile da 1 a 6<br />

settimane secondo le richieste degli utenti,<br />

ed oltre a loro insegnano docenti <strong>di</strong> assoluto<br />

prestigio, provenienti da Londra, Milano e<br />

Belluno; sono tutti impegnati ed affermati in<br />

questo settore, poiché lavorano per grossi<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzioni cinematografiche in 3D<br />

Anno 28 - N. 1<br />

Marzo 2013<br />

come ad esempio l'ultimo film <strong>di</strong> Batman.<br />

La loro sede operativa è a Caselle <strong>di</strong><br />

Sommacampagna, ma spesso lavorano<br />

rimanendo a casa, da remoto, con un grande<br />

risparmio sui costi degli spostamenti.<br />

E <strong>Ciro</strong> racconta ancora: "Un notevole interesse<br />

per questo tipo <strong>di</strong> lavoro è stato manifestato<br />

anche da un paio <strong>di</strong> licei veronesi che già d<strong>al</strong><br />

prossimo settembre intendono inserire nei loro<br />

programmi questo tipo <strong>di</strong> materia <strong>di</strong>dattica".<br />

È <strong>una</strong> grande novità, <strong>di</strong> cui <strong>Ciro</strong> manifesta tutta<br />

la sua sod<strong>di</strong>sfazione!<br />

Gli chiedo a qu<strong>al</strong>i lavori è attu<strong>al</strong>mente<br />

impegnato.<br />

Mi <strong>di</strong>ce: "Nell'ultimo periodo il più significativo<br />

lavoro che ci ha dato molte sod<strong>di</strong>sfazioni è<br />

la re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> modelli per videogiochi da<br />

utilizzare su Tablet e Mobile, un settore che<br />

non manifesta sintomi <strong>di</strong> crisi; ma quello a<br />

cui ci stiamo ora de<strong>di</strong>cando è la ricostruzione<br />

in 3D del menisco, commissionata da <strong>una</strong><br />

importante équipe ortope<strong>di</strong>ca veronese".<br />

La moglie Ilaria ha avuto un ruolo importante<br />

nelle scelte <strong>di</strong> <strong>Ciro</strong>, perché lo ha incoraggiato<br />

fin d<strong>al</strong>l'inizio ad intraprendere questa strada<br />

affascinante ma piena <strong>di</strong> incognite, <strong>una</strong><br />

scommessa sul suo <strong>futuro</strong> che gli ha dato la<br />

possibilità <strong>di</strong> sfruttare in pieno il suo t<strong>al</strong>ento<br />

che è la grande passione per la grafica.<br />

<strong>Ciro</strong> mi racconta un aneddoto: "Quando avevo<br />

14 anni, in occasione della mia cresima, mio zio<br />

Angelo mi chiese <strong>di</strong> scegliere il reg<strong>al</strong>o, fra un<br />

ciclomotore e un computer. Non ebbi <strong>di</strong>fficoltà,<br />

e senza pensarci scelsi subito il computer".<br />

E continua: "A volte attivo la sveglia <strong>di</strong> notte<br />

per potermi <strong>al</strong>zare ed andare a controllare il<br />

corretto stato <strong>di</strong> avanzamento dei lavori sui<br />

computer che sono sempre in attività, perché<br />

quando il lavoro è fatto con passione non pesa<br />

molto".<br />

Ho potuto vedere tutto l'entusiasmo per il<br />

lavoro <strong>di</strong> questo ragazzo e gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> risultati<br />

che riesce ad ottenere d<strong>al</strong>le sue macchine,<br />

e lo ringrazio per la cor<strong>di</strong><strong>al</strong>ità e <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong>mostratemi.<br />

Anche a nome della redazione de "L'Alpone"<br />

gli auguriamo un <strong>futuro</strong> ricco <strong>di</strong> tante<br />

sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />

Angelo PAndolfo<br />

L'Alpone<br />

ha bisogno<br />

<strong>di</strong> te!<br />

Con questo numero esce<br />

il vaglia post<strong>al</strong>e per contribuire<br />

<strong>al</strong> mantenimento del<br />

notro trimestr<strong>al</strong>e. È un'importante<br />

iniziativa, che mira<br />

<strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione del territorio<br />

e del nostro bel paese.<br />

La redazione si impegna<br />

con costanza e attenzione a<br />

migliorare <strong>di</strong> anno in anno,<br />

i vari numeri. Chie<strong>di</strong>amo la<br />

vostra collaborazione per<br />

poter continuare a mantenere<br />

vive queste pagine.


L’ ALPONE 2<br />

Luigi ceccato, da 35 anni commerciante <strong>di</strong> ciLiegie a<br />

san giovanni iLarione<br />

Luigi Ceccato, titolare dell'omonima azienda<br />

Da buon inten<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> ciliegie,<br />

non poteva certamente non<br />

capire l’importanza <strong>di</strong> un paese<br />

come <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> per il<br />

proprio lavoro: Luigi Ceccato è da<br />

ben 35 anni presente fra i commercianti<br />

cerasicoli che hanno scelto il<br />

nostro paese come luogo privilegiato<br />

per la propria professione.<br />

Giunto infatti nel 1978, proveniente<br />

da Tezze sul Brenta, venne ospitato<br />

inizi<strong>al</strong>mente in un capannone del<br />

signor Angelo Bevilacqua, dove<br />

rimase fino a poco prima del 2000.<br />

Mano a mano che il giro d’affari<br />

si ampliò <strong>di</strong>ventò necessario<br />

affiancare <strong>al</strong>l’azienda <strong>una</strong> società<br />

denominata “I cugini <strong>di</strong> campagna”,<br />

grazie <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e vennero acquistati<br />

40 ettari <strong>di</strong> terreno con piantagioni<br />

a frutta <strong>di</strong>versa d<strong>al</strong> prodotto<br />

cerasicolo: <strong>al</strong> suo interno il person<strong>al</strong>e<br />

impiegato è formato d<strong>al</strong>le stesse<br />

famiglie che costituiscono la società.<br />

Nel 2006 per far fronte <strong>al</strong>le nuove<br />

esigenze imposte d<strong>al</strong> mercato, venne<br />

acquistato il capannone corrispondente<br />

<strong>al</strong>l’ex “V<strong>al</strong>brunella”, <strong>di</strong> proprietà del<br />

Comm. Angelo Zanchi. L’azienda, grazie<br />

anche a questi ampliamenti, esporta<br />

oggi i suoi prodotti in parecchie nazioni<br />

del nord Europa (Germania, Olanda,<br />

Svezia, Norvegia, Danimarca) e perfino<br />

in Russia, rappresentando accanto ad<br />

<strong>al</strong>tre aziende operanti sul territorio, un<br />

v<strong>al</strong>ido apporto <strong>al</strong> mondo dell’agricoltura<br />

loc<strong>al</strong>e e <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione dei prodotti<br />

della terra, <strong>di</strong> cui la nostra v<strong>al</strong>lata può<br />

andare certamente fiera.<br />

luciAno VAnzo<br />

Luigino Policante, la lunga marcia<br />

Che cosa c’è <strong>di</strong> meglio<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> comoda<br />

se<strong>di</strong>a <strong>al</strong>l’ombra della folta<br />

chioma del gelso vicino a<br />

casa in un torrido pomeriggio<br />

d’estate? È proprio<br />

qui che incontriamo Luigino<br />

Policante, in contrada<br />

Cab<strong>al</strong>ini, ubicata in due<br />

settori ben <strong>di</strong>stinti, ma che<br />

un tempo si chiamavano<br />

“Anara e Sustre”. Posta a<br />

mezza costa, <strong>di</strong> fronte <strong>al</strong>la<br />

strada provinci<strong>al</strong>e molto<br />

trafficata, la contrada sta<br />

ripopolandosi <strong>di</strong> nuove famiglie<br />

e questo è certo un<br />

buon segno.<br />

“Sono io il più anziano <strong>di</strong><br />

tutti, purtroppo…”, commenta con un sorriso Luigino, classe 1923.<br />

Volto scavato, capelli brizzolati, sguardo ancora intenso ed idee<br />

molto chiare, ti guarda con occhio investigatore. La sua memoria<br />

è lucida.<br />

Nasce a Montecchia <strong>di</strong> Crosara il 24 settembre, figlio <strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

ed Antonia Mella, <strong>una</strong> famiglia <strong>di</strong> nove tra fratelli e sorelle. La scuola<br />

si frequenta fino <strong>al</strong>la terza elementare con la maestra Babini e poi<br />

lavoro, tanto lavoro, solo lavoro. Papà è conta<strong>di</strong>no, ha pochi campi<br />

e con i frutti <strong>di</strong> questi non riesce a sfamare la numerosa prole ed<br />

<strong>al</strong>lora va “a opra” da conta<strong>di</strong>ni agiati, a volte è costretto (e non c’è<br />

assolutamente vergogna nel riferirlo) ad andare “par carità” per poter<br />

mettere in tavola il pane. Anche il nostro protagonista, cresciuto<br />

robusto <strong>al</strong>la scuola della vita e della miseria, è costretto ad andare<br />

“a opra”, <strong>al</strong> servizio <strong>di</strong> famiglie benestanti, come i Marchi e Sonaio,<br />

a volte solo per il mangiare. Alla festa viene chiamato in casa, gli<br />

danno poche p<strong>al</strong>anche, che subito consegna a papà per aiutare<br />

la famiglia. Al tempo della trebbiatura del frumento poi il lavoro è<br />

quasi insostenibile, anche 18 ore <strong>di</strong> fila, e l’<strong>al</strong>imento è un po’ <strong>di</strong><br />

polenta unita a <strong>una</strong> “sardela sotto s<strong>al</strong>e”, mentre i padroni mangiano<br />

in abbondanza. Luigino cresce grintoso, forte, forgiato d<strong>al</strong>la fatica e<br />

dagli strapazzi, ness<strong>una</strong> <strong>di</strong>fficoltà lo ferma. Di questo si ricorda pure<br />

il <strong>di</strong>stretto militare che il 06/01/1943, in piena guerra mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e, lo<br />

chiama a vestire la <strong>di</strong>visa della fanteria, <strong>di</strong>visione Acqui. Viene inviato<br />

in Grecia a presi<strong>di</strong>are, prima ad Arpetra, poi ad Atene ed infine a<br />

Creta. La vita è abbastanza tranquilla, si mangia a sufficienza, non<br />

la popolazione però, che spesso bussa <strong>al</strong>le porte della caserma per<br />

sfamarsi. Verdura cotta, un po’ <strong>di</strong> patate, pasta con i vermi che si<br />

muovono, ma nessuno fa lo schizzinoso, vino natur<strong>al</strong>mente niente,<br />

si trova solo fuori ad un prezzo <strong>al</strong>tissimo. Si è <strong>al</strong>le <strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze<br />

dei tedeschi, con i qu<strong>al</strong>i si collabora amichevolmente.<br />

L’armistizio dell’8 settembre coglie impreparato il reparto, gli uffici<strong>al</strong>i<br />

in<strong>di</strong>cono un referendum per stabilire con chi stare. Ancora<br />

nulla si sa <strong>di</strong> quanto sta succedendo <strong>al</strong> grosso della <strong>di</strong>visione<br />

stanziata a Cef<strong>al</strong>onia. Luigino sceglie <strong>di</strong> stare con i<br />

Tedeschi, ma solo per mangiare, mentre tanti compagni si<br />

danno <strong>al</strong>la macchia e si uniscono ai partigiani loc<strong>al</strong>i. Si presi<strong>di</strong>ano<br />

i paesi, si fa la guar<strong>di</strong>a. Dopo un mese viene catturato<br />

dai partigiani, tra i qu<strong>al</strong>i ci sono gli ex commilitoni, non<br />

viene trattato m<strong>al</strong>e. La prigionia dura poco, riesce a fuggire<br />

e torna dai tedeschi, con i qu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>meno si mangia, mentre<br />

con i partigiani è fame pura. Intanto si abbandona Creta,<br />

un’isola povera, brulla, molto secca. A nessuno passa per<br />

la mente, né tanto meno a lui, che l’isola è stata culla <strong>di</strong> <strong>una</strong><br />

splen<strong>di</strong>da civiltà antica. Si vedono solo le piante <strong>di</strong> carrube,<br />

che con i loro frutti riempiono lo stomaco della gente. Si<br />

arriva a S<strong>al</strong>onicco e qui Luigino rimane fino <strong>al</strong>la sconfitta<br />

delle truppe dell’Asse. Vista la piega presa d<strong>al</strong>le operazioni<br />

belliche, ad ottobre 1944 tutti scappano, it<strong>al</strong>iani e tedeschi<br />

in<strong>di</strong>stintamente. La meta per Luigino e compagni è l’It<strong>al</strong>ia,<br />

ma non ci sono mezzi per raggiungerla. Si parte a pie<strong>di</strong> e si<br />

cammina, per la maggior parte <strong>di</strong> notte, dopo aver buttato<br />

il moschetto “de drio de na seraia”. Scambiato il vestiario<br />

militare con abiti civili, girovaga per la Grecia, senza in<strong>di</strong>cazioni,<br />

mangia quello che ha, giunge perfino a riempirsi lo<br />

stomaco <strong>di</strong> erba, pur <strong>di</strong> tacitare i morsi della fame.” A raccontarlo<br />

adesso nessuno ci crede, ma è stato proprio così!”<br />

–conferma. Una sera bussa <strong>al</strong>la porta <strong>di</strong> <strong>una</strong> casupola, <strong>una</strong><br />

vecchia apre l’uscio, lo squadra intensamente e chiede “Sei<br />

it<strong>al</strong>iano?”. Avuta risposta affermativa, soggiunge: "Sono it<strong>al</strong>iana<br />

anch’io, son qua d<strong>al</strong>la I a guerra mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e, a seguito<br />

della spe<strong>di</strong>zione d’oriente; hai fame?”.<br />

Non occorre rispondere, per Luigino parlano gli occhi<br />

stanchi e supplicanti. Sul tavolo c’è “on panaro de polenta<br />

freda”, ne mangia a sazietà, con<strong>di</strong>ta con latte freddo, infine,<br />

ringraziata l’ospite, si riempie le tasche <strong>di</strong> fette <strong>di</strong> polenta e<br />

<strong>di</strong> nuovo via verso casa. Nello zainetto porta un asciugamano,<br />

dei fazzoletti e <strong>una</strong> saponetta per lavarsi. Si attraversano<br />

tutti gli stati b<strong>al</strong>canici, si ris<strong>al</strong>e da sud a nord, si arriva a<br />

Lubiana si passa per Postumia ed ecco fin<strong>al</strong>mente Trieste,<br />

ove si risente parlare <strong>una</strong> lingua conosciuta. È l’11 giugno<br />

1945. Sono stati nove mesi <strong>di</strong> ritirata terribili, nove mesi <strong>di</strong><br />

sopravvivenza in territorio ostile, passati da ex occupanti<br />

invasori a sconfitti. Su un camion civile giunge ad U<strong>di</strong>ne. Da<br />

qui in treno fino a Verona. Insieme ha <strong>al</strong>tri compagni, tutti<br />

meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>i, ma bravissima gente. A casa intanto non sanno<br />

nulla, <strong>di</strong> Luigino si erano perse le tracce da più <strong>di</strong> un anno.<br />

Da Verona su un camion <strong>di</strong> Cesarin, quello delle marmellate,<br />

giunge fino <strong>al</strong>le “pomarola” e <strong>di</strong> lì a pie<strong>di</strong> a casa. La prima<br />

persona che incontra è Mario Cimmieri. La famiglia abita in<br />

piazza Castello, <strong>di</strong> fronte <strong>al</strong> cimitero. Papà ogni sera si metteva<br />

<strong>al</strong> portone ad aspettare…, la mamma invece era morta<br />

<strong>di</strong> crepacuore subito dopo la sua partenza.<br />

Fin<strong>al</strong>mente eccolo arrivare e un nodo gli stringe la gola,<br />

PAVIMENTI - RIVESTIMENTI - ARREDOBAGNO<br />

Acqua<br />

Terra<br />

Via Alpone, 49/D - Montecchia <strong>di</strong> Crosara (VR)<br />

Tel. 045 6540241 - Fax 045 6540242<br />

Fuoco<br />

I collaboratori dell'azienda <strong>di</strong> Luigi Ceccato, durante <strong>una</strong> pausa <strong>di</strong> lavoro<br />

vuol fare il duro, ma le lacrime scendono da sole a rigare il volto.<br />

È veramente finita. Dopo i primi giorni <strong>di</strong> festa, si deve affrontare<br />

la dura re<strong>al</strong>tà, la miseria è dappertutto. Il nostro protagonista<br />

torna a lavorare un po’ qua, un po’ là, infine viene assunto in<br />

pianta stabile <strong>al</strong>la “cava dei sassi” ai Lauri, <strong>una</strong> cava <strong>di</strong> bas<strong>al</strong>ti<br />

e la busta paga porta grande sollievo in famiglia. Con lui lavora<br />

un amico <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> che gli fa presente che vicino<br />

a casa sua c’è <strong>una</strong> ragazza, <strong>una</strong> gran brava ragazza, Assunta<br />

Panarotto, figlia unica. Luigino non si fa ripetere l’invito e dopo 6<br />

mesi <strong>di</strong> fidanzamento la porta <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tare, nella chiesa <strong>di</strong> Castello.<br />

È il 16 gennaio 1952. Si trasloca in Via Cab<strong>al</strong>ini e da qui non si<br />

muoverà più. In casa c’è la suocera Beatrice Sartori e anche<br />

se il nostro protagonista “l’è ‘nà a grembi<strong>al</strong>e”, con lei si ha un<br />

accordo perfetto. Adesso è proprio un’<strong>al</strong>tra vita, si lavora, ci si<br />

aiuta, si riesce fin<strong>al</strong>mente a sorridere. In famiglia cinguettano i<br />

figli <strong>Giovanni</strong> e Lorenza che rappresentano l’avvenire. Terminata<br />

l’esperienza del lavoro in cava, si cambia, fa il becchino, lavora<br />

in conceria, poi manov<strong>al</strong>e sotto la <strong>di</strong>tta D<strong>al</strong> Cero, infine l’esperienza<br />

delle scarpe a Montecchia, non più a pie<strong>di</strong>, ma con la<br />

fidata vespa 50.<br />

Nel 1960 è protagonista <strong>di</strong> un curioso incidente. Raccogliendo<br />

l’erba, viene morso da <strong>una</strong> vipera. Non si perde d’animo, uccide<br />

il rettile e lo porta a casa. Viene poi accompagnato <strong>al</strong>l’osped<strong>al</strong>e<br />

<strong>di</strong> Soave e da qui portato a Verona-Borgo Trento, l’unico provvisto<br />

<strong>di</strong> siero antiofi<strong>di</strong>co. Nel 1974 arriva la pensione. Bella la vita,<br />

adesso. Può sbizzarrirsi nell’orto, i figli lavorano e si sposano, la<br />

moglie gli è sempre accanto. Nel 2002 festeggia il 50° anniversario<br />

<strong>di</strong> matrimonio e può tracciare un bilancio molto positivo<br />

della sua esistenza. Che emozione vedersi attorniato dai figli, nipoti<br />

e pronipoti. La moglie muore nel 2006; viene <strong>al</strong>lora accu<strong>di</strong>to<br />

nelle sue necessità d<strong>al</strong>la nuora, la moglie <strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong>, anche lei<br />

originaria <strong>di</strong> Montecchia, molto paziente e <strong>di</strong>sponibile, anche se<br />

a volte lui è un po’ “roerso”.<br />

-Contento della vita, Luigino? – chie<strong>di</strong>amo scherzando<br />

“Contento sì, ma se non ci fosse stata la guerra sarebbe stato<br />

meglio per tutti” commenta amaramente.<br />

Attorno a questo patriarca giostrano nipoti e pronipoti e apprendono<br />

d<strong>al</strong>la sua voce vicende lontane, fosche, tetre, brut<strong>al</strong>i<br />

che rispondono <strong>al</strong> nome <strong>di</strong> guerra, un nome assolutamente da<br />

relegare sui libri <strong>di</strong> storia e mai più rispolverare. A tener compagnia<br />

a Luigino, nelle assolate giornate estive, c’è pure un vicino<br />

<strong>di</strong> casa, Giuseppe Pernigotto (Bepo Anara), <strong>una</strong> persona tutta<br />

particolare, arguta ed ironica. Parlano dei tempi passati, <strong>di</strong> vicende<br />

antiche, si commuovono insieme e si tira avanti.<br />

Nel s<strong>al</strong>utare Luigino, stringendogli la mano, si ha l’impressione<br />

<strong>di</strong> trovarsi davanti ad un monumento <strong>di</strong> storia, <strong>di</strong> <strong>una</strong> storia<br />

che non si deve assolutamente <strong>di</strong>menticare, perché ci ricorda<br />

gli errori del passato e<br />

la strada per non ripeterli<br />

in <strong>futuro</strong>. Ed <strong>al</strong>lora<br />

il dovuto rispetto verso<br />

coloro che, come<br />

il nostro protagonista,<br />

controvoglia hanno<br />

dovuto imbracciare il<br />

fucile, hanno fatto il<br />

loro dovere fino in fondo,<br />

ma non hanno mai<br />

trav<strong>al</strong>icato i limiti della<br />

decenza, della pietà e<br />

del <strong>di</strong>ritto natur<strong>al</strong>e insito<br />

in ogni uomo.<br />

A lui un augurio da<br />

parte <strong>di</strong> tutti <strong>di</strong> poter<br />

vivere gli ultimi anni in<br />

pace e serenità, quella<br />

pace e serenità che<br />

non ha potuto avere<br />

nella giovinezza.<br />

giAnni SArtori


Fra Lorenzo CoLombara da VestenanoVa (1936-2010)<br />

asce il 24 settembre 1936 a<br />

N Vestenanova, in provincia e<br />

in <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Verona, paese adagiato<br />

sui Monti Lessini, molto frequentati<br />

a quei tempi dai frati cappuccini<br />

che questuavano per il convento <strong>di</strong><br />

Verona, per dare da mangiare ai seminaristi<br />

e ai numerosi poveri. I suoi<br />

genitori, Colombara Luigi e Lovato<br />

Maria, tre giorni dopo la sua nascita,<br />

portano il fanciullino <strong>al</strong> fonte battesim<strong>al</strong>e<br />

e gli danno il nome <strong>di</strong> Lorenzo.<br />

Il 7 maggio 1944 nella chiesa parrocchi<strong>al</strong>e<br />

riceve anche il sacramento<br />

della cresima.<br />

A 13 anni, decide <strong>di</strong> farsi cappuccino<br />

e il 16 agosto 1949 entra nel<br />

seminario <strong>di</strong> Verona. Il suo parroco<br />

scrive: «Il sottoscritto, parroco <strong>di</strong> Vestenanova,<br />

certifica che il giovinetto<br />

Assieme <strong>al</strong> presidente dell'Associazione<br />

Nazion<strong>al</strong>e Alpini<br />

Corrado Perona e ad <strong>una</strong> delegazione<br />

del <strong>di</strong>rettivo nazion<strong>al</strong>e ANA,<br />

d<strong>al</strong> 14 <strong>al</strong> 22 <strong>di</strong>cembre scorso ho<br />

avuto l'opportunità <strong>di</strong> recarmi in<br />

Afghanistan nella base "Camp<br />

Arena" <strong>di</strong> Herat, a fare visita ai nostri<br />

<strong>al</strong>pini in missione.<br />

All'andata, la partenza da Fiumicino<br />

su un volo charter riservato<br />

ai militari <strong>di</strong>retti in Afghanistan e,<br />

dopo 6 ore <strong>di</strong> volo, uno sc<strong>al</strong>o tecnico<br />

ad Abu Dhabi. Poi ancora 4<br />

ore <strong>di</strong> volo e tanta turbolenza su<br />

un C 130 dell'Aeronautica militare<br />

fino ad Herat per raggiungere<br />

il comando ISAF WEST affidato<br />

<strong>al</strong> gener<strong>al</strong>e Ranieri, comandante<br />

della Brigata <strong>al</strong>pina Taurinense. Gli<br />

Colombara Lorenzo <strong>di</strong> Luigi ha sempre<br />

mantenuto <strong>una</strong> buona condotta<br />

e <strong>di</strong>mostra vera vocazione <strong>al</strong>lo stato<br />

religioso».<br />

Nel 1953 è accompagnato <strong>al</strong> seminario<br />

serafico <strong>di</strong> Thiene.<br />

Ritenuto idoneo, il 7 settembre<br />

1955 inizia a Bassano del Grappa<br />

l'anno del noviziato, sotto la <strong>di</strong>rezione<br />

del maestro Fra Lucchesio da<br />

<strong>San</strong> Martino <strong>di</strong> Lupari; ministro provinci<strong>al</strong>e<br />

è Fra Zaccaria da <strong>San</strong> Mauro<br />

<strong>di</strong> S<strong>al</strong>ine. Lorenzo riceve l'abito cappuccino<br />

e il nome nuovo <strong>di</strong> Fra Ruggero.<br />

L'anno dopo emette la professione<br />

dei voti temporanei nelle mani<br />

<strong>di</strong> Fra Sebastiano Rosato da Carrè,<br />

delegato d<strong>al</strong> ministro provinci<strong>al</strong>e,<br />

che era ancora Fra Zaccaria.<br />

Dopo un anno <strong>di</strong> riposo, Fra Rug-<br />

In Afghanistan con gli <strong>al</strong>pini<br />

Angelo Pandolfo con Perona e gli <strong>al</strong>pini in missione ad Herat, Afghanistan<br />

AGENZIA GENERALE<br />

DI SAN BONIFACIO<br />

37047 SAN BONIFACIO<br />

Via Manzoni, 5<br />

Tel. 045.7610138 • Fax 045.7613333<br />

Sub – Agenzia <strong>di</strong>:<br />

37035 SAN GIOVANNI ILARIONE – Via Cà Rosse, 11<br />

Tel. 045.6550978 – Fax 045.6559662<br />

E-mail: saisangiovanni@libero.it<br />

nome dei miei fratelli e<br />

A mio, vogliamo ringraziare<br />

<strong>di</strong> cuore tutte le persone che<br />

hanno partecipato <strong>al</strong> nostro dolore.<br />

Le numerose testimonianze<br />

<strong>di</strong> affetto ricevute ci sono<br />

state <strong>di</strong> profondo conforto, segno<br />

indelebile del ricordo che la<br />

BICE ha lasciato <strong>al</strong> paese.<br />

it<strong>al</strong>iani tutt'ora presenti in Afghanistan<br />

sono circa 3.500 <strong>di</strong>slocati in 5<br />

basi: Herat, Shindand, B<strong>al</strong>a B<strong>al</strong>uk,<br />

Chaghcharan e Farah; la base <strong>di</strong><br />

Bakwa invece è appena tornata<br />

<strong>al</strong>la competenza dell'esercito afghano.<br />

Il loro ritiro definitivo è previsto<br />

entro il 2014. Il nostro programma<br />

inizi<strong>al</strong>e prevedeva la visita<br />

<strong>di</strong> tre basi, ma le "con<strong>di</strong>meteo"<br />

<strong>di</strong> Herat, come <strong>di</strong>cono i militari,<br />

non sono state molto favorevoli; in<br />

quei giorni anche da quelle parti,<br />

a 1000 metri <strong>di</strong> <strong>al</strong>titu<strong>di</strong>ne, faceva<br />

freddo, pioveva e c'era scarsa visibilità,<br />

per cui ci è stato possibile<br />

visitare solo la base <strong>di</strong> Shindand,<br />

raggiunta in un'ora <strong>di</strong> volo su <strong>di</strong> un<br />

elicottero Chinook scortato da un<br />

elicottero A129 Mangusta. I milita-<br />

gero riprende il suo cammino <strong>di</strong><br />

formazione nei luoghi <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e<br />

Padova in vista della definitiva consacrazione<br />

a Dio. In quest'ultimo luogo<br />

il 4 ottobre 1961 fa la professione<br />

dei voti solenni nelle mani <strong>di</strong> Fra Clemente<br />

da <strong>San</strong>ta Maria in Punta, ministro<br />

provinci<strong>al</strong>e. Poi si trasferisce a<br />

Venezia per lo stu<strong>di</strong>o della teologia<br />

in vista dell'Or<strong>di</strong>ne Sacro. Nella basilica<br />

p<strong>al</strong>la<strong>di</strong>ana del SS. Redentore<br />

riceve il <strong>di</strong>aconato il 31 ottobre 1964<br />

da mons. Giuseppe Olivotti, vescovo<br />

ausiliare <strong>di</strong> Venezia. Il 3 marzo<br />

del 1965 fu consacrato sacerdote, a<br />

Vestenavecchia da mons. Giuseppe<br />

Carraro, vescovo <strong>di</strong> Verona.<br />

A Padova Fra Ruggero compie<br />

poi il cosidetto "anno <strong>di</strong> pastor<strong>al</strong>e".<br />

È destinato poi pre<strong>di</strong>catore a Cone-<br />

Ricordo della Bice<br />

La nostra mamma è stata <strong>una</strong><br />

GRANDE mamma e <strong>una</strong> GRAN-<br />

DE donna, forte e combattiva, e<br />

questo costituisce per noi motivo<br />

<strong>di</strong> sincero orgoglio. Grazie<br />

ancora.<br />

AnnA BeVilAcquA<br />

ri <strong>di</strong> ISAF (Forza Internazion<strong>al</strong>e <strong>di</strong><br />

Assistenza per la Sicurezza) sono<br />

<strong>di</strong> supporto <strong>al</strong> governo afghano,<br />

operano sulla base <strong>di</strong> <strong>una</strong> risoluzione<br />

dell'ONU, ed hanno portato<br />

a dei risultati importanti in termini<br />

<strong>di</strong> aiuto delle popolazioni loc<strong>al</strong>i.<br />

Nonostante le precauzioni adottate,<br />

i t<strong>al</strong>ebani qu<strong>al</strong>che volta purtroppo<br />

sono riusciti nel loro intento<br />

<strong>di</strong> colpire i nostri militari o con comuni<br />

armi da fuoco o con or<strong>di</strong>gni<br />

esplosivi improvvisati, i tristemente<br />

famosi IED, che riescono a danneggiare<br />

i sia pure blindatissimi<br />

automezzi Lince, Freccia, Buff<strong>al</strong>o<br />

e Cougar in loro dotazione.<br />

Intendo sottolineare l'<strong>al</strong>ta profession<strong>al</strong>ità<br />

dei nostri militari in<br />

missione, che in questi anni <strong>di</strong> impiego<br />

<strong>al</strong>l'estero hanno purtroppo<br />

perso ben 52 colleghi in operazioni<br />

che qu<strong>al</strong>che volta si devono<br />

ritenere <strong>di</strong> vera e propria guerra.<br />

Mi lascia tanta tristezza sentire<br />

quelle per fort<strong>una</strong> poche persone,<br />

che vanno pontificando che<br />

i nostri militari in missione sono<br />

ben pagati, che in fondo è il loro<br />

lavoro, ad <strong>al</strong>tre amenità. Sarà anche<br />

vero, ma credo che noi tutti<br />

an<strong>di</strong>amo a lavorare per percepire<br />

il nostro stipen<strong>di</strong>o a fine mese. C'è<br />

però <strong>una</strong> piccola <strong>di</strong>fferenza: tutte<br />

le sere noi ce ne torniamo nelle<br />

nostre comode e c<strong>al</strong>de case, mentre<br />

quei nostri ragazzi per svolgere<br />

il loro lavoro rischiano ogni giorno<br />

la propria vita e rimangono<br />

per turni <strong>di</strong> 6 mesi lontani 10 ore<br />

<strong>di</strong> volo d<strong>al</strong>le loro case e d<strong>al</strong>le loro<br />

famiglie, in un ambiente non pro-<br />

Agenzia Immobiliare Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Consulenza<br />

Marcazzan geom. Luciano<br />

me<strong>di</strong>atore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423<br />

COMPRAVENDITE, STIME E VALUTAZIONI IMMOBILIARI, DIVISIONI.<br />

Via Alpone 13/1 (sopra Soft Discount), <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> Vr<br />

Tel. 045 6550618<br />

gliano (pochi mesi), cappellano nella<br />

nostra curazia <strong>di</strong> Schio (1 anno) e<br />

poi ancora pre<strong>di</strong>catore a Len<strong>di</strong>nara<br />

(1 anno).<br />

Altri incarichi: missionario in Angola,<br />

in Luanda, in Paranà <strong>San</strong>ta<br />

Caterina (Brasile), vicario parrocchi<strong>al</strong>e<br />

ad Adria e a Thiene, torna<br />

missionario ad Acre (Brasile), torna a<br />

Verona come confessore, poi viene<br />

ricoverato a Conegliano in infermeria<br />

e muore <strong>al</strong>l'osped<strong>al</strong>e a 73 anni. I funer<strong>al</strong>i<br />

si tengono a Vestenanova ed è<br />

sepolto nel cimitero del paese.<br />

Ringrazio Suor Anna Colombara,<br />

sorella <strong>di</strong> P. Lorenzo, per avermi dato<br />

l'occasione <strong>di</strong> rinnovare la mia materna<br />

amicizia con suo fratello e con<br />

lei pregarlo che ci stia vicino nel nostro<br />

viaggio fino <strong>al</strong>l'incontro con Lui.<br />

P. SiSto Ku<strong>di</strong>zolA<br />

Domenica 17 febbraio scorso<br />

Giuseppe Urbani, il decano<br />

del nostro paese, <strong>di</strong> mente molto<br />

lucida ed ancora <strong>di</strong> buona s<strong>al</strong>ute,<br />

3 L’ ALPONE<br />

Giuseppe Urbani:<br />

centouno anni ben portati!<br />

Giuseppe spegne la prima candelina del suo secondo secolo.<br />

prio confortevole, con l'elmetto in<br />

testa e il giubbotto antiproiettile indossato;<br />

e vi assicuro, perché l'ho<br />

indossato anch'io, non è leggero e<br />

nemmeno tanto comodo...<br />

Una delle più importanti attività<br />

<strong>di</strong> ISAF in Afghanistan è fornire sicurezza<br />

ai trasporti.<br />

L'unica strada asf<strong>al</strong>tata in Afghanistan<br />

è la "Ring Road" che<br />

congiunge come un anello le princip<strong>al</strong>i<br />

città; tutto il resto della viabilità<br />

consiste in strade sterrate sulle<br />

qu<strong>al</strong>i gli insorti si sbizzarriscono<br />

nell'interrare i famosi IED che i nostri<br />

genieri cercano continuamente<br />

<strong>di</strong> neutr<strong>al</strong>izzare anche con operazioni<br />

<strong>di</strong> intelligence.<br />

Ho potuto vedere <strong>di</strong> persona la<br />

costruzione <strong>di</strong> scuole, osped<strong>al</strong>i,<br />

pozzi ed <strong>al</strong>tri importanti interventi<br />

finanziati con il contributo economico<br />

<strong>di</strong> governi e <strong>di</strong> associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato, fra le qu<strong>al</strong>i l'Associazione<br />

nazion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>pini.<br />

Nel 2012, nella zona <strong>di</strong> competenza<br />

it<strong>al</strong>iana, dai nostri <strong>al</strong>pini<br />

del Genio sono stati spesi oltre 5<br />

ha compiuto 101 anni.<br />

Lo hanno festeggiato in famiglia i<br />

figli Luciano e Maria Angelina con<br />

il marito ed i tre nipoti Paolo, Dario<br />

ed Alessandro.<br />

Si sono ricordati<br />

del suo<br />

compleanno<br />

anche i parrocchiani<br />

<strong>di</strong><br />

Castello, <strong>una</strong><br />

delegazione<br />

dei qu<strong>al</strong>i è andata<br />

a fargli<br />

visita e gli ha<br />

donato un quadretto<br />

a ricordo<br />

dell'eccezion<strong>al</strong>e<br />

evento:<br />

raggiungere i<br />

101 anni non<br />

è proprio così<br />

frequente.<br />

milioni <strong>di</strong> euro, impiegando person<strong>al</strong>e<br />

e materi<strong>al</strong>i del posto, dando<br />

così la possibilità a molta <strong>di</strong> quella<br />

gente <strong>di</strong> avere un red<strong>di</strong>to.<br />

Per fare un esempio sull'entità<br />

delle opere eseguite, gli stessi lavori<br />

re<strong>al</strong>izzati in It<strong>al</strong>ia con i nostri<br />

costi, verrebbero a costare 10 volte<br />

<strong>di</strong> più.<br />

La popolazione afghana si sostiene<br />

economicamente per buona<br />

parte con la coltivazione del papavero<br />

da oppio che in questo Paese<br />

è consentita, mentre dell'oppio ne<br />

è vitata la lavorazione.<br />

Da prove già effettuate da ISAF,<br />

il terreno si presta magnificamente<br />

anche <strong>al</strong>la coltivazione dello<br />

zafferano; questa coltura ha dato<br />

risultati molto superiori per qu<strong>al</strong>ità<br />

rispetto a quello prodotto in It<strong>al</strong>ia.<br />

Ma poi bisogna organizzarne<br />

la commerci<strong>al</strong>izzazione e... fare<br />

i conti con i "signori della droga"<br />

che pagano i produttori <strong>di</strong> papavero<br />

poco ma subito e certamente<br />

non gra<strong>di</strong>scono interferenze nelle<br />

Continua a pag. 5<br />

CICLI & MOTO<br />

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />

Telefono / Fax 045 6550447


L’ ALPONE 4<br />

Anche quest’anno, dopo qu<strong>al</strong>che incertezza, è arrivata, domenica 10 febbraio, la<br />

sfilata dei carri <strong>di</strong> carnev<strong>al</strong>e per le vie <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Ilarone: un evento ormai<br />

tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e, con un ricco corredo <strong>di</strong> carri (ben 15 quest’anno, provenienti da tutta la<br />

v<strong>al</strong>lata e anche oltre) e un numero infinito <strong>di</strong> maschere multicolori, tra cui spiccavano le<br />

maschere tipiche del nostro carnev<strong>al</strong>e, Mastro Ciliegia (Alessandro Possente) e la Sora<br />

Castagna (Erika Marcazzan), che <strong>di</strong>stribuivano caramelle e simpatia a gran<strong>di</strong> e piccini.<br />

Puntu<strong>al</strong>i anche questo<br />

anno il gioco della Maschera<br />

Nascosta, in cui<br />

si doveva capire l’identità<br />

<strong>di</strong> un personaggio misterioso,<br />

e la travolgente<br />

musica dell’immancabile<br />

Banda G. Ver<strong>di</strong>.<br />

Tutti i carri in lizza sarebbero<br />

da ricordare per<br />

la capacità rappresentativa<br />

e la fantasia delle<br />

tematiche sollevate;<br />

fra questi segn<strong>al</strong>iamo<br />

con particolare simpa-<br />

el me amico Renato<br />

BELTRAME COSTRUZIONI s.n.c.<br />

Sede Leg<strong>al</strong>e: Vi<strong>al</strong>e del Lavoro, 104<br />

37035 S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />

Tel./Fax 045-6550390<br />

Beltrame Mirco 347 - 9228613<br />

Beltrame Luca 347 - 9228618<br />

beltrame.costruzioni@tisc<strong>al</strong>i.it<br />

L’angolo della poesia<br />

Ghera 'na olta Renato Ciman<br />

Con la barba la pansa el fumava el toscan<br />

El gavea 'na ford rossa con sora on sc<strong>al</strong>eto<br />

Rento de tuto, penei, colore, strase e Tobi el so cagneto<br />

L'era a Gesù e la Madona tanto devoto<br />

El gà piantà la crose ai Bertini par voto<br />

La so vocasion da toso l'era nar frate<br />

Invese coi sui l'è nà in Francia a bietole e patate<br />

El schersava con tuti contandoghe anca dele b<strong>al</strong>e<br />

Ma l'era par farli ridare e tirarghe su el mor<strong>al</strong>e<br />

El se catava con Vieno, i parlava de affari e de laori<br />

Deso te li ve<strong>di</strong> sule foto dai Rafani con on vaso de fiori<br />

E come ogni ano de Pasqua tuti in fila se va in procession<br />

Coi lumini impisà de note <strong>di</strong>sendo le orasion<br />

Se se trova tuti soto la crose con tante lucete<br />

Grasie a Renato con la bene<strong>di</strong>sion de don Elio el nostro prete.<br />

"La civiltà continua a munirci delle più impensabili<br />

como<strong>di</strong>tà, ma non ci spiega come fare a<br />

mantenerle."…Giusto un pò per farci riflettere su<br />

quanto la Felicità nel corso del tempo si é associata<br />

<strong>al</strong> bene materi<strong>al</strong>e…<br />

www.beltramecostruzioni.it<br />

VIA VIENO, 1<br />

37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />

Tel. 045. 7465423 - Cell. 348.8896069<br />

vienocasaimmobiliare@gmail.com<br />

Carnev<strong>al</strong>e tra le vie del paese<br />

Parrocchia <strong>di</strong><br />

Castello:<br />

intervento <strong>di</strong><br />

consolidamento <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> struttura muraria<br />

Nuovi lavori nell’ambito delle attività <strong>di</strong> manutenzione del complesso<br />

parrocchi<strong>al</strong>e comunemente denominato “parco giochi” <strong>di</strong> Castello:<br />

un importante intervento è stato<br />

effettuato sulla struttura muraria<br />

che sostiene il campetto da c<strong>al</strong>cio,<br />

nel versante a v<strong>al</strong>le, in seguito<br />

<strong>al</strong> pericolo <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento del<br />

muro <strong>di</strong> sostegno. Il consolidamento<br />

è avvenuto attraverso <strong>una</strong><br />

serie <strong>di</strong> 26 tiranti auto-perforanti,<br />

ciascuno <strong>di</strong> 12 metri <strong>di</strong> lunghezza,<br />

sulla muratura in c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

L’operazione è stata eseguita<br />

con attrezzatura per infissione a<br />

roto-percussione esterna <strong>di</strong> armature<br />

in barra del <strong>di</strong>ametro 32<br />

mm con giuntate ogni 3 metri.<br />

D<strong>al</strong> 1986<br />

gABriele S.<br />

tia quello della loc<strong>al</strong>e<br />

Scuola dell’infanzia<br />

“Papa Luciani” denonimato<br />

“Legolan<strong>di</strong>a”,<br />

e <strong>al</strong>tri giunti da fuori<br />

paese, come “Activia<br />

Danone” da Terrossa <strong>di</strong><br />

Roncà o “Carnev<strong>al</strong>e da<br />

Leoni” da Montecchia<br />

<strong>di</strong> Crosara.<br />

Un grazie c<strong>al</strong>oroso<br />

a quanti hanno collaborato,<br />

d<strong>al</strong>la <strong>Pro</strong> Loco<br />

organizzatrice <strong>al</strong>la <strong>Pro</strong>tezione<br />

Civile per la sicurezza,<br />

d<strong>al</strong> prezioso<br />

contributo dato d<strong>al</strong>l’Aido<br />

e dai Carabinieri in Congedo per i dolci e il the c<strong>al</strong>do, a tutti i vari citta<strong>di</strong>ni coinvolti,<br />

giovani e meno giovani, che hanno permesso anche quest’anno <strong>di</strong> re<strong>al</strong>izzare un carnev<strong>al</strong>e<br />

degno della tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />

Un tecnico che vi sa consigliare<br />

Informiamo<br />

la gentile clientela<br />

che ad inizio primavera<br />

applichiamo lo sconto d<strong>al</strong><br />

45% <strong>al</strong> 50%<br />

su tutti i pneumatici <strong>di</strong> marca<br />

lorenzo gecchele<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Battista<br />

organizza<br />

feStA dI SAn Zeno<br />

L'intervento sulla struttura muraria<br />

Sabato 6 Aprile<br />

Serata presso il Canevon "durello da scoprire" con degustazione<br />

delle migliori bottiglie del durello loc<strong>al</strong>e e con cena in abbinamento con i vari<br />

vini, organizzata d<strong>al</strong>l’Associazione <strong>San</strong> Zeno (prenotazione presso Almerino 340<br />

1076864)<br />

Domenica 7 Aprile<br />

ore 10.00: <strong>San</strong>ta Messa presso la chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong> Zeno con tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e<br />

bene<strong>di</strong>zione delle Biciclette<br />

ore 14.00: Inizio giochi popolari per bambini e ragazzi – Maxigonfiabili in<br />

funzione<br />

ore 16.00: <strong>di</strong>mostrazione dell’antica arte dei f<strong>al</strong>conieri, con f<strong>al</strong>chi e <strong>al</strong>tri<br />

rapaci addestrati<br />

ore 19.00 Peso del Mai<strong>al</strong>e con <strong>al</strong>tezza della sopressa<br />

nel corso <strong>di</strong> tutta la manifestazione funzioneranno fornitissimi chioschi<br />

enogastronomici con varie speci<strong>al</strong>ità loc<strong>al</strong>i – Pesca <strong>di</strong> beneficenza<br />

In caso <strong>di</strong> m<strong>al</strong>tempo la manifestazione sarà effettuata la domenica successiva<br />

Fotografie <strong>di</strong> <strong>una</strong> volta:<br />

ultima chiamata!<br />

l gruppo che raccoglie le vecchie fotogra-<br />

Ifie riguardanti <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e la sua<br />

popolazione è <strong>al</strong> lavoro per classificare e selezionare<br />

il materi<strong>al</strong>e, definire tempi e mod<strong>al</strong>ità<br />

<strong>di</strong> redazione delle <strong>di</strong>dasc<strong>al</strong>ie e degli articoli <strong>di</strong><br />

presentazione in vista della pubblicazione. Vista<br />

la quantità del materi<strong>al</strong>e, si è deciso <strong>di</strong> dar<br />

vita a <strong>di</strong>verse pubblicazioni, la prima delle qu<strong>al</strong>i<br />

sarà de<strong>di</strong>cata <strong>al</strong>le coppie (foto <strong>di</strong> coniugi o<br />

<strong>di</strong> fidanzati giovani e meno giovani, matrimoni<br />

ecc.). Chi avesse ancora qu<strong>al</strong>che foto che<br />

ris<strong>al</strong>e a prima degli anni '70 e che riguardano<br />

il nostro paese e la sua popolazione, si affretti<br />

a contattare uno dei seguenti incaricati: Mario<br />

Gecchele, Gianni Sartori, Angelo Pandolfo, Dario<br />

Bruni, Augusto Gambaretto.


carte d’archivio<br />

Sebbene gli archivi siano<br />

considerati depositari <strong>di</strong> documenti<br />

spesso polverosi o poco<br />

leggibili, capita t<strong>al</strong>volta <strong>di</strong> ritrovarvi<br />

qu<strong>al</strong>che sprazzo <strong>di</strong> vita paesana<br />

che, a tanti anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, riesce<br />

ancora a suscitare curiosità e magari,<br />

nelle persone meno giovani,<br />

perfino un guizzo <strong>di</strong> nost<strong>al</strong>gia. È<br />

quanto ci trasmette questo manifesto<br />

della Sagra delle Castagne<br />

del 1949, casu<strong>al</strong>mente ritrovato<br />

Segue da pag. 3 loro attività.<br />

E... la gente del posto ha bisogno<br />

<strong>di</strong> avere degli introiti certi per<br />

mantenere le loro famiglie!<br />

Un'<strong>al</strong>tra coltivazione possibile<br />

è l'<strong>al</strong>bicocco, <strong>al</strong>bero originario<br />

dell'Armenia; un sogno degli afghani<br />

è quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare i "fruttivendoli"<br />

dei vicini Emirati Arabi.<br />

Ma qu<strong>al</strong>cosa negli ultimi anni<br />

sta cambiando anche nella vita <strong>di</strong><br />

quella gente, perché fin<strong>al</strong>mente le<br />

donne, che sono state per quasi<br />

30 anni segregate in casa senza<br />

potere lavorare e stu<strong>di</strong>are, ora<br />

sono tornate a vivere <strong>una</strong> vita norm<strong>al</strong>e,<br />

non sono più obbligate ad<br />

indossare il Burqa, lavorano e vanno<br />

a scuola (<strong>al</strong>l'università <strong>di</strong> Herat<br />

il 40% degli studenti sono donne).<br />

La scuola <strong>di</strong> Herat, ad esempio,<br />

ospita ora 12.000 <strong>al</strong>unni <strong>di</strong>visi in 3<br />

turni giorn<strong>al</strong>ieri, e proprio in questa<br />

struttura, con le offerte raccol-<br />

da un amico ricercatore e prontamente<br />

fattomi pervenire. L’archivio<br />

in questione stavolta è la sezione<br />

documentaria della Biblioteca<br />

Bertoliana <strong>di</strong> Vicenza. Tr<strong>al</strong>asciamo,<br />

<strong>una</strong> volta tanto, il commento,<br />

visto che ciascuno potrà leggersi<br />

con c<strong>al</strong>ma quello che i nostri concitta<strong>di</strong>ni<br />

riuscivano a fare durante<br />

<strong>una</strong> sagra <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 60 anni fa.<br />

dArio Bruni<br />

In Afghanistan con gli <strong>al</strong>pini<br />

te <strong>al</strong>la cittadella militare durante le<br />

ad<strong>una</strong>te nazion<strong>al</strong>i <strong>di</strong> Torino e Bolzano,<br />

è stata donata d<strong>al</strong>l'ANA l'attrezzatura<br />

per la s<strong>al</strong>a informatica<br />

con 35 postazioni <strong>di</strong> computer che<br />

noi siamo andati ad inaugurare; è<br />

stata posata anche la prima pietra<br />

per un suo ampliamento.<br />

Un <strong>al</strong>tro dato significativo<br />

che fa<br />

bene sperare per<br />

il <strong>futuro</strong> <strong>di</strong> questa<br />

gente, è la grande<br />

<strong>di</strong>ffusione delle comunicazioni<br />

negli<br />

ultimi anni: in Afghanistan<br />

ci sono ora 18<br />

milioni <strong>di</strong> telefonini!<br />

Un'esperienza<br />

davvero entusiasmante<br />

quella che<br />

ho vissuto a quasi<br />

settemila chilometri<br />

da <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

Tutto è iniziato con la raccolta<br />

delle p<strong>al</strong>line <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e, un’idea<br />

origin<strong>al</strong>e scaturita d<strong>al</strong>l’estro<br />

artistico <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando Rossi per<br />

re<strong>al</strong>izzare il cielo stellato del presepe<br />

che, ogni anno, si <strong>al</strong>lestisce<br />

davanti <strong>al</strong>la chiesa. Per re<strong>al</strong>izzare<br />

questo progetto, Fer<strong>di</strong>nando<br />

ha coinvolto i bambini <strong>di</strong> tutte le<br />

scuole del paese, invitandoli a donare<br />

delle p<strong>al</strong>line colorate. L’iniziativa<br />

ha avuto successo e, in questi<br />

tempi <strong>di</strong> crisi, si è rivelato un v<strong>al</strong>ido<br />

insegnamento, che i bambini,<br />

sicuramente, interiorizzeranno e<br />

non <strong>di</strong>menticheranno. <strong>Pro</strong>prio sulla<br />

piazza della chiesa, ho incontrato<br />

la signora Elisa, la mamma<br />

<strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando. Mentre si parlava<br />

del progetto lei ha iniziato a raccontarmi<br />

<strong>di</strong> quanto era bella la<br />

piazza della chiesa ma soprattutto<br />

quella del monumento, quando lei<br />

era piccola. Con la mano mi mostrava<br />

che, lungo la ringhiera c’era<br />

<strong>una</strong> fila <strong>di</strong> acacie con le loro ver<strong>di</strong><br />

e folte chiome cariche <strong>di</strong> fiori d<strong>al</strong><br />

profumo inebriante. Mi raccontava<br />

<strong>di</strong>vertita che, con i suoi compagni<br />

e il maestro Zanchi, andava sempre<br />

a giocare sotto queste piante<br />

e che lui si <strong>di</strong>vertiva a far loro degli<br />

scherzetti. Alle bambine insegnava<br />

come sfuggire ai bambini <strong>di</strong>spettosi<br />

o a coloro che volevano<br />

far loro del m<strong>al</strong>e. Erano gli anni<br />

1942-43, tempo <strong>di</strong> guerra come<br />

si può vedere d<strong>al</strong>la pagella che,<br />

su mia richiesta, mi ha prestato<br />

affinché la potessi pubblicare.<br />

Nonostante si parlasse <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong>,<br />

mi sembrava <strong>di</strong> vedere la scena<br />

e <strong>di</strong> sentire la voce e le risate <strong>di</strong><br />

quei bambini. Continuando il suo<br />

racconto, la signora Elisa, ritorna<br />

sempre a parlare con occhi luci<strong>di</strong><br />

e luminosi <strong>di</strong> quelle piante, del loro<br />

profumo. L’insistenza mi incurio-<br />

<strong>Ilarione</strong>, che mi ha consentito <strong>di</strong><br />

vedere i nostri militari <strong>al</strong> lavoro con<br />

la loro grande carica <strong>di</strong> umanità,<br />

la in<strong>di</strong>scutibile profession<strong>al</strong>ità nel<br />

loro lavoro e nell'impiego dei sofisticati<br />

sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> cui sono<br />

dotati.<br />

<strong>Pro</strong>fumi d'<strong>al</strong>tri tempi<br />

Angelo PAndolfo<br />

Angelo Pandolfo con Perona ed il gen. Ranieri ad Herat<br />

sisce così le chiedo se per<br />

caso ha <strong>una</strong> fotografia per<br />

mostrarmi quello che mi sta<br />

descrivendo. Lei sorridendo<br />

mi <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sì e molto gentilmente<br />

ed orgogliosamente<br />

me la mostra. Improvvisamente<br />

capisco perché<br />

quelle piante per lei hanno<br />

un significato particolare ed<br />

ha un ricordo così nitido <strong>di</strong><br />

esse anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

tempo: era per lei il momento<br />

più bello della sua vita, il<br />

26 Maggio 1965, giorno del<br />

suo matrimonio! In questo<br />

racconto, abbiamo due momenti<br />

particolari della storia:<br />

il primo è la guerra, anni<br />

<strong>di</strong> o<strong>di</strong>o, <strong>di</strong>struzione, pianti e<br />

morte; il secondo è la pace,<br />

la serenità e l’amore. Al<br />

centro <strong>di</strong> tutto ciò il ricordo<br />

indelebile del profumo dei<br />

fiori e <strong>di</strong> un passato sempre<br />

presente. Questa storia mi<br />

ricorda <strong>una</strong> frase letta in un<br />

libro: “Osserva i fiori, vivono<br />

e sbocciano in tutto il loro<br />

splendore senza chiedere<br />

nulla, si amano, sono felici<br />

<strong>di</strong> fiorire. Anche noi dovremmo<br />

essere così.” (Cit.<br />

Romano Battaglia nel libro<br />

“Oltre l’amore”).<br />

Concludendo, vorrei sottolineare<br />

l’importanza degli<br />

incontri e della collaborazione<br />

tra le persone, che sono<br />

gli ingre<strong>di</strong>enti essenzi<strong>al</strong>i per<br />

mantenere vivi, nella nostra<br />

mente e nei nostri cuori, il<br />

vissuto person<strong>al</strong>e e i ricor<strong>di</strong><br />

legati <strong>al</strong>la nostra comunità.<br />

Anche i bambini, un giorno<br />

ricorderanno la piazza sfavillante<br />

<strong>di</strong> luci e la dolce atmosfera<br />

<strong>di</strong> questo Nat<strong>al</strong>e. Grazie signora<br />

5 L’ ALPONE<br />

Elisa per le emozioni trasmesse<br />

con la sua testimonianza.<br />

AntoniettA M.<br />

Condoglianze<br />

Nel momento in cui il giorn<strong>al</strong>e va in stampa, appren<strong>di</strong>amo della scomparsa<br />

<strong>di</strong> Adelina Damini, moglie amatissima del nostro Direttore Delio<br />

Vicentini. A nome <strong>di</strong> tutti i lettori de "L'Alpone" e dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, vogliamo esprimere a lui e ai suoi familiari le più sentite<br />

condoglianze, che esten<strong>di</strong>amo ai parenti <strong>di</strong> Adelina, originaria del<br />

nostro paese.<br />

La redazione de "L'Alpone"<br />

L’ANTEAS PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI<br />

Il Coor<strong>di</strong>namento provinci<strong>al</strong>e ANTEAS, <strong>di</strong> cui è responsabile Paolo<br />

Armani, in collaborazione con il gruppo <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>,<br />

presidente Augusto Gambaretto, e con il patrocinio del Comune<br />

organizza <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> incontri d<strong>al</strong> titolo “SICURI DI SE’… nella crisi<br />

economica”. Saranno presenti esperti del settore, che affronteranno<br />

<strong>di</strong>verse tematiche, qu<strong>al</strong>i l’uso responsabile del denaro e il pericolo<br />

<strong>di</strong> sovraindebitamento, l'aumento della crimin<strong>al</strong>ità spicciola e<br />

quoti<strong>di</strong>ana, l’accesso <strong>al</strong>le nuove tecnologie nei percorsi burocratici,<br />

le insi<strong>di</strong>e sempre presenti nel mondo della casa. Gli incontri, aperti<br />

a tutti i citta<strong>di</strong>ni, si svolgeranno in s<strong>al</strong>a civica M. Rumor nei giorni <strong>di</strong><br />

venerdì 5 - 12 - 19 aprile, d<strong>al</strong>le 15.00 <strong>al</strong>le 18.00.


L’ ALPONE 6<br />

Anche il nostro paese ha la sua Università<br />

del Tempo Libero, posta in<br />

atto su iniziativa del Comune <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>, Assessorato <strong>al</strong>la Cultura e<br />

Politiche Soci<strong>al</strong>i. “Un’iniziativa <strong>di</strong> grande<br />

portata cultur<strong>al</strong>e a servizio dei nostri citta<strong>di</strong>ni”:<br />

così l’ha definita il sindaco Ellen Cavazza<br />

nel momento dell’inaugurazione, il<br />

9 gennaio scorso, <strong>di</strong> fronte ad <strong>una</strong> buona<br />

presenza <strong>di</strong> pubblico partecipe e attento.<br />

Se<strong>di</strong>ci gli appuntamenti in programma,<br />

che tiene occupati i partecipanti fino<br />

<strong>al</strong> 24 aprile, con la giornata <strong>di</strong> apertura,<br />

come da protocollo, riservata <strong>al</strong>la storia<br />

del paese, d<strong>al</strong>le origini <strong>al</strong> Novecento, illustrata<br />

con ampio corredo <strong>di</strong> immagini d<strong>al</strong><br />

relatore Dario Bruni; sette giorni più tar<strong>di</strong><br />

l’attenzione si è spostata su <strong>una</strong> delle più<br />

interessanti scoperte della p<strong>al</strong>eontologia<br />

degli ultimi anni, l’ormai arcinoto piccolo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauro denominato <strong>Ciro</strong>, presentato<br />

d<strong>al</strong> suo scopritore, l’ilarionese <strong>Giovanni</strong><br />

Todesco. La serie è continuata con <strong>una</strong><br />

vivace riflessione su <strong>al</strong>cune person<strong>al</strong>ità<br />

protagoniste della scienza <strong>di</strong> ogni tempo,<br />

illustrate da Luigi Grezzana, e con un ampio<br />

quadro storico-religioso riguardante<br />

uno dei santi più attu<strong>al</strong>i della storia, san<br />

<strong>Giovanni</strong> Bosco, curato da Gianni Sartori.<br />

Nei due mercoledì successivi l’attenzione<br />

si è spostata su due eventi della storia del<br />

L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA<br />

università deL tempo Libero<br />

anche a san giovanni iLarione<br />

Ogni mercOledì <strong>al</strong>le 15.30 appuntamentO in s<strong>al</strong>a civica “m. rumOr”<br />

Giovedì 11 aprile 2013, ore 20.30 – S<strong>al</strong>a civica<br />

Dario Bruni, “I M<strong>al</strong>traversi nelle terre del durello”<br />

Venerdì 26 aprile 2013, ore 20.30 – Teatro parrocchi<strong>al</strong>e<br />

Edoardo Casotto, “L’armonica <strong>di</strong> Pasc<strong>al</strong>”<br />

‘900 che ancora scuotono la coscienza<br />

<strong>di</strong> tutti, il dramma delle foibe e l’immane<br />

trage<strong>di</strong>a della Shoah, illustrati da Raffaele<br />

Sartori. Ricchi <strong>di</strong> interesse anche gli appuntamenti<br />

successivi, dai saggi consigli<br />

“per invecchiare bene” <strong>di</strong> Mario Gecchele<br />

<strong>al</strong>le storie del filò <strong>di</strong> Otello Perazzoli, d<strong>al</strong><br />

fascino <strong>di</strong> Venezia (Luigi Manfrin) <strong>al</strong> film<br />

“Il club degli Imperatori” (Chiara Quaglia),<br />

d<strong>al</strong>la riflessione del parroco don Elio Nizzero<br />

sul vivere e sull’essere cristiani a<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> <strong>al</strong>l’approfon<strong>di</strong>mento<br />

storico sui M<strong>al</strong>traversi <strong>di</strong> Dario Bruni,<br />

è tutto un susseguirsi <strong>di</strong> tematiche varie<br />

e coinvolgenti. Il ciclo terminerà in aprile<br />

con <strong>al</strong>tri quattro appuntamenti d’eccezione:<br />

il coro El Biron passerà in rassegna i<br />

canti popolari, Irnerio De Marchi illustrerà<br />

le ville venete presenti in v<strong>al</strong>lata, Paolino<br />

Panarotto schiuderà il magico mondo<br />

delle orchidee della Lessinia e Vito Lonar<strong>di</strong><br />

de<strong>di</strong>cherà l’ultimo incontro ai cantautori<br />

più famosi degli anni ruggenti.<br />

A facilitare la partecipazione ci pensa un<br />

pullmino messo a <strong>di</strong>sposizione d<strong>al</strong>l’Amministrazione,<br />

la qu<strong>al</strong>e ha previsto anche,<br />

qu<strong>al</strong>e degna chiusura del corso, la visita<br />

guidata ad <strong>una</strong> villa veneta.<br />

L’Università è aperta a tutti e la partecipazione<br />

è gratuita.<br />

BiBliotecA “o. BonAfin”<br />

in collaborazione con l’assessorato <strong>al</strong>la cultura e istruzione<br />

organizza<br />

Un LIBRo, Un AUtoRe<br />

Presentazione <strong>di</strong> quattro libri <strong>di</strong> autori loc<strong>al</strong>i<br />

Biblioteca "Ottavia Bonafin"<br />

Passione per i libri (e non solo) <strong>al</strong>la base del nuovo gruppo che sta<br />

costituendosi per v<strong>al</strong>orizzare il car<strong>di</strong>ne cultur<strong>al</strong>e del paese<br />

Il grado <strong>di</strong> maturità <strong>di</strong> un paese si<br />

vede anche d<strong>al</strong>l’importanza accordata<br />

<strong>al</strong>la cultura, <strong>al</strong>l’arte e <strong>al</strong>le se<strong>di</strong><br />

volte <strong>al</strong>la loro v<strong>al</strong>orizzazione. Fra queste,<br />

un ruolo fondament<strong>al</strong>e dovrebbe<br />

spettare <strong>al</strong>la Biblioteca Com<strong>una</strong>le,<br />

che il nostro Comune ha la fort<strong>una</strong> <strong>di</strong><br />

possedere, e quin<strong>di</strong> anche il dovere <strong>di</strong><br />

prendersene cura e lavorare affinché<br />

questo luogo cresca e <strong>di</strong>venti un punto<br />

<strong>di</strong> incontro, <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> nuove<br />

iniziative.<br />

Siamo un gruppo <strong>di</strong> persone che<br />

vuole tentare <strong>di</strong> restituire <strong>al</strong>la Biblioteca<br />

“O. Bonafin” <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong> la sua funzione <strong>di</strong> centr<strong>al</strong>ità<br />

<strong>al</strong>l’interno della vita cultur<strong>al</strong>e del paese.<br />

Siamo convinti, infatti, soprattutto<br />

in tempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà economiche e<br />

politiche come questi, che investire<br />

sui libri, sulla cultura e sull’arte, possa<br />

essere un piccolo passo verso un<br />

progresso che non sia esclusivamente<br />

materi<strong>al</strong>e, bensì che vada ad arricchire<br />

la parte davvero importante dell’essere<br />

umano, ovvero la mente, la fantasia,<br />

lo spirito.<br />

Situata <strong>al</strong> n. 5 <strong>di</strong> Piazza Aldo Moro<br />

(proprio sotto il p<strong>al</strong>azzo del Comune),<br />

la Biblioteca “O. Bonafin” offre<br />

già <strong>al</strong>cuni servizi <strong>di</strong> grande interesse<br />

e utilità, forse poco conosciuti da <strong>una</strong><br />

parte della citta<strong>di</strong>nanza. D<strong>al</strong> 2007, infatti,<br />

la Biblioteca è entrata a far parte<br />

del Sistema Bibliotecario <strong>Pro</strong>vinci<strong>al</strong>e<br />

(sbp.provincia.verona.it), ovvero <strong>una</strong><br />

rete <strong>di</strong> circa 70 biblioteche <strong>di</strong> comuni<br />

appartenenti <strong>al</strong>la provincia, che mette<br />

a <strong>di</strong>sposizione un efficace servizio<br />

<strong>di</strong> prestito interbibliotecario gratuito,<br />

attraverso cui è possibile far arrivare<br />

nella propria biblioteca i libri appartenenti<br />

<strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre se<strong>di</strong>: le possibilità <strong>di</strong><br />

prestiti e letture, dunque, si ampliano<br />

considerevolmente, garantendo agli<br />

utenti la possibilità <strong>di</strong> usufruire anche<br />

<strong>di</strong> libri non appartenenti <strong>al</strong>la biblioteca<br />

del loro paese. Inoltre, è possibile<br />

prendere in prestito anche film in DVD<br />

o VHS, au<strong>di</strong>olibri e CD.<br />

Partendo da questa base, il nuovo<br />

Gruppo Biblioteca vuole promuovere<br />

<strong>una</strong> serie <strong>di</strong> attività, progetti e iniziative<br />

volte a far conoscere e a <strong>di</strong>ffondere<br />

l’amore per la lettura, la cultura, il pensiero,<br />

l’arte, la poesia. L’associazione<br />

è <strong>di</strong> recentissima nascita, e il lavoro<br />

da fare è tanto: credo siamo tutti d’accordo<br />

nel constatare il ruolo <strong>di</strong> forte<br />

margin<strong>al</strong>ità in cui è stata relegata la<br />

cultura nel nostro paese. È ora <strong>di</strong> ricominciare,<br />

<strong>di</strong> offrire qu<strong>al</strong>cosa <strong>di</strong> nuovo.<br />

Cerchiamo persone entusiaste e<br />

volenterose, <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>siasi età, <strong>di</strong>sposte<br />

ad iniziare con noi questo nuovo cammino.<br />

Abbiamo bisogno <strong>di</strong> consigli,<br />

<strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> partecipazione. Insomma,<br />

abbiamo a <strong>di</strong>sposizione un luogo in<br />

cui poterci esprimere liberamente, in<br />

cui poter trasmettere agli <strong>al</strong>tri la passione<br />

per la lettura, la conoscenza, la<br />

fantasia. Desideriamo collaborare con<br />

le scuole e con le <strong>al</strong>tre associazioni<br />

del paese, promuovere progetti per<br />

COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE<br />

Assessorato <strong>al</strong>la Cultura e Politiche Soci<strong>al</strong>i<br />

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO<br />

ANNO ACCADEMICO 2013 - S<strong>al</strong>a Civica Com<strong>una</strong>le Mariano Rumor<br />

ogni mercoledì d<strong>al</strong>le ore 15.30 <strong>al</strong>le 16.30<br />

Data<br />

Relatore<br />

Tema<br />

9 Gennaio<br />

16 Gennaio<br />

23 Gennaio<br />

30 Gennaio<br />

6 Febbraio<br />

13 Febbraio<br />

20 Febbraio<br />

27 Febbraio<br />

6 Marzo<br />

13 Marzo<br />

20 Marzo<br />

27 Marzo<br />

3 Aprile<br />

10 Aprile<br />

17 Aprile<br />

24 Aprile<br />

Sabato 11 maggio 2013, ore 20.30 – Teatro parrocchi<strong>al</strong>e<br />

<strong>Giovanni</strong> Todesco, “Ho due figli e un <strong>di</strong>nosauro”<br />

Venerdì 24 maggio 2013, ore 20.30 – S<strong>al</strong>a civica<br />

Osv<strong>al</strong>do Benetti, “Andare a pie<strong>di</strong>”<br />

avvicinare i bambini ai libri, organizzare<br />

serate <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> opere,<br />

<strong>di</strong> letture, <strong>di</strong> performance poetiche…<br />

Stiamo partendo da zero, ma proprio<br />

per questo ci è data la possibilità <strong>di</strong><br />

costruire davvero qu<strong>al</strong>cosa <strong>di</strong> nuovo e<br />

prezioso!<br />

Se anche tu, come noi, senti il bisogno<br />

<strong>di</strong> portare un po’ <strong>di</strong> nuova linfa<br />

<strong>al</strong>la vita cultur<strong>al</strong>e e artistica del nostro<br />

paese, vieni a trovarci in Biblioteca,<br />

oppure contattaci <strong>al</strong> seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

e-mail: bibliosangio@libero.it, o <strong>al</strong><br />

numero telefonico 045/6550664. Oppure,<br />

mandaci un messaggio <strong>al</strong>la nostra<br />

pagina Facebook, Biblioteca "O.<br />

Bonafin" - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />

Inoltre, approfittiamo <strong>di</strong> questo spazio<br />

per ricordarvi che la Biblioteca<br />

accetta sempre e volentieri eventu<strong>al</strong>i<br />

donazioni <strong>di</strong> libri, anche usati, da parte<br />

<strong>di</strong> utenti e citta<strong>di</strong>ni: è anche questo<br />

un modo per contribuire <strong>al</strong>la crescita<br />

e <strong>al</strong>l’arricchimento <strong>di</strong> un luogo che,<br />

come la Biblioteca Com<strong>una</strong>le, dovrebbe<br />

costituire un punto nevr<strong>al</strong>gico<br />

nella re<strong>al</strong>tà <strong>di</strong> un Comune.<br />

Ti aspettiamo!<br />

gruPPo BiBliotecA coMunAle<br />

“o. BonAfin”<br />

Dario Bruni<br />

<strong>Giovanni</strong> Todesco<br />

Luigi Grezzan<br />

Gianni Sartori<br />

Raffaele Sartori<br />

Raffaele Sartori<br />

Mario Gecchele<br />

Otello Perazzoli<br />

Luigi Manfrin<br />

Chiara Quaglia<br />

Don Elio Nizzero<br />

Dario Bruni<br />

Coro "El Biron"<br />

Irnerio De Marchi<br />

Paolino Panarotto<br />

Vito Lonar<strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

le origini e la storia<br />

<strong>Ciro</strong>, il primo <strong>di</strong>nosauro It<strong>al</strong>iano<br />

Scienza <strong>di</strong> storie e uomini<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco<br />

padre e maestro dei giovani<br />

Il dramma del confine orient<strong>al</strong>e<br />

it<strong>al</strong>iano: le foibe e l’esodo<br />

Riflessioni sulla Shoah<br />

Le mod<strong>al</strong>ità per invecchiare bene<br />

Le carte e le storie dei filò<br />

Venezia città delle donne<br />

Film “Il club degli Imperatori”<br />

Evoluzione del vivere e la fede<br />

a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

I M<strong>al</strong>traversi nelle nostre terre<br />

Canti Popolari<br />

Le Ville Venete della V<strong>al</strong> d’Alpone<br />

Le Orchidee della Lessinia<br />

Musica: i nostri cantautori<br />

da Modugno a Lucio Battisti<br />

Apertura <strong>al</strong> sabato dell’Ufficio Anagrafe<br />

Per far fronte <strong>al</strong>le esigenze <strong>di</strong> servizio sempre crescenti<br />

e <strong>di</strong>versificate della popolazione, in particolare per i<br />

lavoratori, l’Ufficio Anagrafe del Comune <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong> rimane aperto anche il sabato mattina, d<strong>al</strong>le ore<br />

8.00 <strong>al</strong>le ore 12.00.<br />

L’ufficio, com’è noto, espleta tutte le richieste inerenti,<br />

fra l’<strong>al</strong>tro, gli atti <strong>di</strong> nascita, il cambio <strong>di</strong> abitazione e il<br />

cambio <strong>di</strong> residenza.<br />

ACCADEVA… MEZZO SECOLO FA<br />

Le elezioni, si sa, non vanno mai fuori moda. Giusto cinquant’anni<br />

fa proprio in questi giorni il paese era <strong>al</strong>le prese con un’<strong>al</strong>tra tornata<br />

elettor<strong>al</strong>e. Ecco come andarono <strong>al</strong>lora le cose a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>, era il 28 aprile 1963:<br />

SenAto, CoLLeGIo VeRonA CoLLInA<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, elettori 2428, votanti 2061 (percentu<strong>al</strong>e<br />

84%): PCI 13; PLI 24; PSI 104; DC 1827; PSDI 34; Veritas 36; MSI 23.<br />

CAMeRA<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, elettori 2306: PCI 20; PRI 3; PSI 100; PLI 23;<br />

DC 2102; Papi 1; MSI 17; PSDI 20.<br />

Magnifica serata <strong>di</strong> canti nat<strong>al</strong>izi a Castello, il 29 <strong>di</strong>cembre scorso,<br />

con protagonisti <strong>al</strong>cuni gruppi cor<strong>al</strong>i del paese: il coro giovani della<br />

parrocchia <strong>di</strong> Castello, il coro “El Biron”, il coro giovani della parrocchia<br />

<strong>di</strong> S. Caterina in Villa..


Gino Perazzolo e i due gemelli<br />

Gino Perazzolo ha adottato a <strong>di</strong>stanza due gemelli Leonardo e Andreina Guanipa, della<br />

missione Casa Focolare <strong>di</strong> Don Luciano Cost<strong>al</strong>unga missionario S<strong>al</strong>esiano in Venezuela.Questo<br />

è un gesto d'amore che molti <strong>di</strong> noi potremmo seguire, perchè con <strong>una</strong> goccia<br />

<strong>di</strong> bene, come ha<br />

voluto fare Gino,<br />

possiamo s<strong>al</strong>vare<br />

molte vite <strong>di</strong> bambini<br />

abbandonati<br />

e <strong>di</strong>menticati d<strong>al</strong><br />

mondo. Bravo<br />

Gino, così potrai<br />

ammirare nella foto<br />

sulla tua credenza<br />

due vite sicure<br />

<strong>di</strong> avere un <strong>futuro</strong><br />

sereno e migliore.<br />

Nella foto Gino Perazzolo<br />

con la foto<br />

dei due gemellini<br />

e il presidente dei<br />

missionari <strong>Ilarione</strong>si<br />

nel mondo, Mario<br />

Fochesato.<br />

Capitello dei B<strong>al</strong>zi,<br />

testimonianza <strong>di</strong> fede<br />

Momento <strong>di</strong> particolare emozione il<br />

pomeriggio del 21 ottobre u.s. in<br />

contrada B<strong>al</strong>zi, un luogo incontaminato ove<br />

si respira il senso <strong>di</strong> tranquillità, <strong>di</strong> raccoglimento,<br />

un luogo dove tutto è mosso da<br />

<strong>una</strong> profonda fiducia in Dio. Qui è tornato<br />

agli antichi splendori il capitello loc<strong>al</strong>e, uno<br />

dei più antichi e ricordati del paese. Figura<br />

geometrica lineare, slanciata, rispecchia<br />

lo sforzo del progettista a tendere verso<br />

l’<strong>al</strong>to, <strong>una</strong> spinta quasi spasmo<strong>di</strong>ca verso<br />

Dio, che costituisce il fulcro e il punto foc<strong>al</strong>e<br />

della costruzione stessa. Una elegante<br />

statua della Madonna abbraccia ide<strong>al</strong>mente<br />

l’intera zona circostante, a sicuro b<strong>al</strong>uardo<br />

contro il pericoli atmosferici. Struttura<br />

portante in marmo, risentiva ormai degli attacchi<br />

del tempo ed è stato pertanto molto<br />

positivo e degno <strong>di</strong> menzione l’intervento<br />

dei fratelli Rivato, figli <strong>di</strong> Guglielmo, che<br />

hanno voluto anche esau<strong>di</strong>re <strong>una</strong> delle ultime<br />

volontà del padre scomparso e della<br />

mamma, riportando il capitello agli antichi<br />

fasti.<br />

D<strong>al</strong>l’operazione <strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong> intervento<br />

conservativo è risultata <strong>una</strong> bella costruzione,<br />

che <strong>al</strong>la vista sembra più <strong>al</strong>ta della<br />

misura, <strong>una</strong> figura snella ed elegante;<br />

le strutture portanti ed il<br />

tetto a spiovere, con un indovinato<br />

intervento <strong>di</strong> sabbiatura,<br />

danno l’impressione <strong>di</strong> essere<br />

uscite da qu<strong>al</strong>che tempio antico,<br />

tanto sono belle ed indovinate.<br />

Un artistico cancello in<br />

ferro battuto con relativo vetro<br />

racchiude la cella che ospita<br />

la Vergine <strong>San</strong>ta. Ultimamente,<br />

per desiderio del Vescovo nativo<br />

Mons.Angelo Rivato, è stato<br />

aggiunto un quadro ad icona<br />

orient<strong>al</strong>e raffigurante Cristo,<br />

principio e fine <strong>di</strong> tutto.<br />

La cella poggia su un pie<strong>di</strong>st<strong>al</strong>lo<br />

sul qu<strong>al</strong>e l’antico autore<br />

ha voluto incidere la de<strong>di</strong>ca,<br />

che sa <strong>di</strong> accorata preghiera:<br />

“A FULGURE ET TEMPESTA-<br />

TE LIBERA NOS DOMINE ET<br />

TU VIRGO SS.MA INTERCE-<br />

DE PRO NOBIS”. (d<strong>al</strong> fulmine<br />

e d<strong>al</strong>la tempesta liberaci, o Signore,<br />

e tu Vergine <strong>San</strong>tissima<br />

interce<strong>di</strong> per noi).<br />

Racchiude il sentimento, l’ansia,<br />

l’apprensione del conta<strong>di</strong>no<br />

contro le c<strong>al</strong>amità del tempo,<br />

che costituivano un serio<br />

pericolo per la sopravvivenza<br />

stessa, ma evidenziano <strong>al</strong> medesimo<br />

tempo la piena e tot<strong>al</strong>e<br />

fiducia nella Madonna e l’abbandono<br />

ai voleri <strong>di</strong> Dio.<br />

L’apparato esterno <strong>al</strong>la base<br />

è stato ampliato, <strong>di</strong>venendo più aperto e<br />

sembra ide<strong>al</strong>mente prolungare il gesto <strong>di</strong><br />

accoglienza della Vergine verso la gente<br />

del luogo, i gra<strong>di</strong>ni origin<strong>al</strong>i, che riportavano<br />

la data <strong>di</strong> costruzione del 1737, sono<br />

stati coperti con materi<strong>al</strong>e più consono per<br />

resistere <strong>al</strong>le intemperie. I colori delle pitture<br />

murarie sono stati scelti d<strong>al</strong>le donne del<br />

luogo, le qu<strong>al</strong>i hanno <strong>di</strong>mostrato un buon<br />

senso artistico e <strong>di</strong> intonazione con l’opera.<br />

Fanno da corona i cipressi slanciati,<br />

messi probabilmente a <strong>di</strong>mora con il sorgere<br />

della costruzione origin<strong>al</strong>e, che rappresentano<br />

un punto <strong>di</strong> riferimento visivo<br />

anche da lontano.<br />

Al momento della nuova inaugurazione<br />

non riescono a trattenere l’emozione ed il<br />

giusto orgoglio i fratelli Agostino, Francesco,<br />

Patrizio, Paolo, Leonardo, Marco, Monica<br />

per la re<strong>al</strong>izzazione, sotto la supervisione<br />

della mamma Imelda Panarotto, che<br />

ben volentieri si assume l’incarico <strong>di</strong> pulire,<br />

curare i fiori, segn<strong>al</strong>are eventu<strong>al</strong>i piccoli<br />

problemi. Lo zio Ernesto, veterano del luogo<br />

e che ne rappresenta la memoria storica,<br />

esprime tutta la sua contentezza ed il<br />

suo amore verso questo luogo <strong>di</strong> preghie-<br />

7 L’ ALPONE<br />

Giuseppe Fattori - Eroe del Piave<br />

Fa proprio <strong>di</strong>fficoltà a nascondere la propria<br />

sod<strong>di</strong>sfazione Costantina Fattori, quando<br />

le viene proposta l’occasione <strong>di</strong> ricordare il papà,<br />

Giuseppe Fattori, ma da tutti chiamato “Menin da<br />

Castelo” e la mamma Maria Panato. Suoniamo <strong>al</strong>la<br />

porta in un rigido pomeriggio, ben poco d<strong>al</strong>l’esterno<br />

si intravede, ma <strong>una</strong> volta rinchiusa <strong>al</strong>le sp<strong>al</strong>le<br />

la porta che dà sulla “piassa del Costo”, l’ambiente<br />

si trasforma del tutto.<br />

In un’ampia s<strong>al</strong>a <strong>di</strong>gnitosamente arredata e<br />

d<strong>al</strong>la gradevole temperatura incontriamo Costantina,<br />

con la qu<strong>al</strong>e si instaura subito un clima <strong>di</strong><br />

collaborazione. Non vuole parlare <strong>di</strong> sé, desidera<br />

solo ricordare la figura dei genitori, che a Castello<br />

hanno lasciato un ampio ricordo. Papà nasce<br />

il 20/02/1899, cresce assieme ad un fratello e a<br />

due sorelle, proprio sotto l’ombra del campanile.<br />

Il cognome Fattori è <strong>di</strong> antica matrice <strong>di</strong> Castello.<br />

Giuseppe non segue il lavoro del papà, stra<strong>di</strong>no<br />

com<strong>una</strong>le, ma nutre fin da piccolo <strong>una</strong> spiccata<br />

passione per il <strong>di</strong>segno, il legno, la f<strong>al</strong>egnameria in<br />

genere. Per questo si porta ben presto a Chiampo<br />

a scuola <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, d<strong>al</strong>la f<strong>al</strong>egnameria Faedo. Non<br />

è neppure tagliato per il lavoro nei campi, mentre<br />

si trasforma e si sente re<strong>al</strong>izzato davanti <strong>al</strong> legno<br />

e <strong>al</strong>la pi<strong>al</strong>la. Nel 1917, in piena guerra mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e,<br />

viene chiamato <strong>al</strong>la visita militare, <strong>di</strong>chiarato abile<br />

e spe<strong>di</strong>to <strong>di</strong>rettamente sul fronte del Piave, per<br />

cercare <strong>di</strong> bloccare l’avanzata austriaca. È uno dei<br />

ragazzi del ’99, <strong>una</strong> classe che passerà <strong>al</strong>la storia<br />

per la sua abnegazione e il suo eroismo e che<br />

ha contribuito in maniera determinante a bloccare<br />

l’avanzata nemica e a decidere la vittoria fin<strong>al</strong>e.<br />

Giuseppe è orgoglioso <strong>di</strong> appartenere a questa<br />

gloriosa classe ed è sempre in prima fila nella celebrazione<br />

annu<strong>al</strong>e della festa del IV novembre.<br />

Tornato d<strong>al</strong>la guerra, riprende il lavoro <strong>di</strong> f<strong>al</strong>egname,<br />

non in <strong>una</strong> grande industria, ma in proprio, in<br />

<strong>una</strong> stanza attigua <strong>al</strong>l’abitazione, lavora fino, usa<br />

lo sc<strong>al</strong>pello quasi fosse un uncinetto, in maniera<br />

certosina, che lo porta a curare i minimi particolari<br />

nell’intaglio del legno. Trasforma anonimi pezzo <strong>di</strong><br />

legno in autentici capolavori. Nel 1921 porta <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tare<br />

l’anima gemella, Maria Panato, sua coetanea<br />

d<strong>al</strong>le Boarie e la nuova famiglia si accasa proprio a<br />

Castello, sotto l’ombra del campanile. La casa ben<br />

presto si popola <strong>di</strong> ben sei figlie. Giuseppe con il<br />

suo lavoro riesce a mantenere <strong>di</strong>gnitosamente la<br />

numerosa ni<strong>di</strong>ata, grazie anche <strong>al</strong> prodotto dei<br />

pochi campi, che la moglie coltiva con amore e<br />

passione. La sua capacità nel lavoro attira molti<br />

clienti, soprattutto le giovani coppie <strong>di</strong> sposi che<br />

a lui ricorrono per farsi fare “la cuccetta del letto,<br />

l’armaron, la tola, la cardensa”, in ciliegio o noce<br />

nostrano. Chi, anche adesso ha la fort<strong>una</strong> <strong>di</strong> possederne<br />

uno, se lo tiene ben stretto, perché si nota<br />

<strong>di</strong>stintamente che, oltre <strong>al</strong>l’uso per il qu<strong>al</strong>e è nato,<br />

Anche la Scuola Materna è stata protagonista del carnev<strong>al</strong>e <strong>Ilarione</strong>se!!<br />

ra, che lo ha visto da fanciullo piegare<br />

le ginocchia nel mese <strong>di</strong> maggio<br />

per la recita del rosario comunitario<br />

e nelle varie <strong>al</strong>tre ricorrenze. Qui sicuramente<br />

ha me<strong>di</strong>tato e si è ispirato<br />

il vescovo Angelo Rivato, prima <strong>di</strong><br />

partire missionario.<br />

Il parroco don Elio ha voluto solennizzare<br />

con la sua presenza l’inaugurazione,<br />

con la recita del S. Rosario<br />

comunitario, ricordando la necessità<br />

<strong>di</strong> rinver<strong>di</strong>re la fede e la devozione<br />

verso la beata Vergine, la necessità<br />

<strong>di</strong> avere fiducia in Colui che guida i<br />

nostri passi.<br />

A fine cerimonia un sostanzioso<br />

rinfresco ha completato il clima <strong>di</strong><br />

gioia e <strong>di</strong> amicizia, sotto lo sguardo<br />

bonario del capitello vestito <strong>di</strong> nuovo,<br />

che avrà ancora il compito <strong>di</strong> unire<br />

la gente, essere segno <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong><br />

incontro.<br />

giAnni SArtori<br />

il mobile porta<br />

la firma dell’artista,<br />

arricchito <strong>di</strong><br />

motivi religiosi o<br />

flore<strong>al</strong>i. Intanto le<br />

figlie crescono, le<br />

maggiori vanno<br />

in filanda a <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

e portano a casa<br />

i primi sol<strong>di</strong>.<br />

Nel 1940 l’It<strong>al</strong>ia<br />

entra in guerra e il<br />

<strong>di</strong>stretto militare<br />

si ricorda <strong>di</strong> richiamareGiuseppe<br />

e mandarlo <strong>al</strong><br />

fronte in Albania,<br />

lasciando a casa moglie e 6 figlie. Si vede proprio<br />

che la classe 1899 è veramente <strong>di</strong> ferro… Qui ci<br />

rimane fino <strong>al</strong> 1941, con tutti i pericoli del fronte, e<br />

poi può tornare a casa, beneficiando <strong>di</strong> <strong>una</strong> legge<br />

che congeda chi ha 4 figli. Fino a fine della guerra<br />

scava carbone nella miniera <strong>di</strong> Nogarotto, viene<br />

pure requisito dai Tedeschi per il lavoro coatto sotto<br />

la Todt e lavora sotto il suo portico <strong>di</strong> casa a preparare<br />

materi<strong>al</strong>e in legno da utilizzare per i camminamenti<br />

e le g<strong>al</strong>lerie. Per fort<strong>una</strong> la guerra finisce, ma<br />

l’It<strong>al</strong>ia è a pezzi, si fatica a portare il pane in tavola<br />

e anche la sua attività risente della crisi. Nel 1950<br />

emigra a Roma con tutta la famiglia, chiamato d<strong>al</strong>la<br />

figlia Clelia che là si è stabilita dopo il matrimonio<br />

con Antonio Agresti. Vi rimane 6 lunghi anni, d<strong>al</strong> ’50<br />

<strong>al</strong> ’56 e poi rientra nella sua Castello, perché non si<br />

è abituato <strong>al</strong>la vita nella capit<strong>al</strong>e. Continua s<strong>al</strong>tuariamente<br />

il suo lavoro, arriva la pensione. Giuseppe<br />

ora può guardarsi intorno tranquillo, le figlie si sono<br />

tutte sposate, non ci sono più problemi, è persona<br />

serena e tranquilla, non gli interessano e non si fa<br />

coinvolgere d<strong>al</strong>le chiacchiere d<strong>al</strong>la gente, amico <strong>di</strong><br />

tutti, non si è mai permesso <strong>di</strong> dare giu<strong>di</strong>zi sugli<br />

<strong>al</strong>tri. Giuseppe e tanti come lui hanno contrad<strong>di</strong>stinto<br />

un’epoca, forse più povera e <strong>di</strong>seredata, ma<br />

certamente più sincera.<br />

In casa, gelosamente custo<strong>di</strong>to d<strong>al</strong>la figlia Costantina,<br />

un Sacro Cuore <strong>di</strong>segnato a matita in età<br />

giovanile, accoglie il visitatore e subito ris<strong>al</strong>tano la<br />

finezza e la sicurezza dei segni tracciati, la capacità<br />

<strong>di</strong> trascrivere sull’immagine le proprie aspirazioni e<br />

i propri sogni. Nel 1979 muore, seguito 15 giorni<br />

dopo d<strong>al</strong>la moglie, lasciando in casa tutti i suoi<br />

ricor<strong>di</strong> e le sue belle re<strong>al</strong>izzazioni custo<strong>di</strong>te con<br />

amore d<strong>al</strong>la figlia Costantina, che qui continua ad<br />

abitare e che è ben felice <strong>di</strong> mostrare attraverso le<br />

immagini e le opere visive la vita <strong>di</strong> mamma e papà.<br />

giAnni SArtori<br />

Si ripete l'antica (e gustosa) tra<strong>di</strong>zione del fare i s<strong>al</strong>ami in<br />

casa: ecco <strong>una</strong> maxi soppressa da record, 12 Kg. mostrata<br />

con giustificato orgoglio da Renato Marchetto <strong>di</strong><br />

contrada Marchetti.


L’ ALPONE 8<br />

Fin<strong>al</strong>mente la nostra<br />

scuola ha un’aula con<br />

grande schermo e proiettore<br />

per la visione <strong>di</strong> film e<br />

documentari.<br />

Questa è la novità <strong>al</strong>le Stefani,<br />

re<strong>al</strong>izzata grazie <strong>al</strong>la<br />

collaborazione <strong>di</strong> molte<br />

persone: <strong>al</strong>cuni papà che<br />

si sono dati da fare per <strong>al</strong>cuni<br />

sabati <strong>di</strong> novembre e<br />

<strong>di</strong>cembre a ri<strong>di</strong>pingere e<br />

sistemare l’ex mensa; l’Amministrazione<br />

Com<strong>una</strong>le<br />

che ha fornito i colori per<br />

la tinteggiatura; tutti coloro<br />

che sono intervenuti e hanno<br />

fatto un’offerta <strong>al</strong> Mercatino<br />

<strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e dello scor-<br />

so anno, i sol<strong>di</strong> raccolti infatti sono serviti<br />

ad acquistare il proiettore e il lettore dvd.<br />

L’aula-cinema è stata inaugurata il 16<br />

<strong>di</strong>cembre, <strong>al</strong>la presenza del sindaco Ellen<br />

Cavazza e <strong>di</strong> <strong>al</strong>cuni assessori, tra cui<br />

Clau<strong>di</strong>o Lovato, che hanno premiato con<br />

un attestato i genitori che hanno lavorato<br />

<strong>al</strong>la sistemazione della stanza. Erano<br />

presenti inoltre molti <strong>al</strong>unni con i loro genitori.<br />

Noi insegnanti siamo sod<strong>di</strong>sfatte dell’obiettivo<br />

raggiunto perché ci dà la possibilità<br />

<strong>di</strong> utilizzare il grande schermo a<br />

sostegno dell’attività <strong>di</strong>dattica, offrendo<br />

un’occasione <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

e arricchimento. La nuova aula–cinema<br />

ci permette anche <strong>di</strong> coinvolgere contemporaneamente<br />

più gruppi-classe rimanendo<br />

<strong>al</strong>l’interno della nostra scuola<br />

(fino <strong>al</strong>l’anno scorso per la visione <strong>di</strong> film<br />

dovevamo recarci <strong>al</strong> teatro parrocchi<strong>al</strong>e).<br />

Riteniamo inoltre che oggi più che mai<br />

sia importante educare i nostri bambini<br />

ad essere spettatori attenti e stimolare in<br />

loro <strong>una</strong> capacità <strong>di</strong> an<strong>al</strong>isi critica delle<br />

immagini, troppo spesso infatti assumono<br />

il ruolo <strong>di</strong> spettatori passivi <strong>di</strong> fronte<br />

ad <strong>una</strong> miriade <strong>di</strong> stimoli, dati d<strong>al</strong>la televisione,<br />

che t<strong>al</strong>volta sono negativi.<br />

Abbiamo già in mente un progetto <strong>di</strong> cineforum<br />

da re<strong>al</strong>izzare nell’anno scolastico<br />

2013/2014 e siamo sicure che sarà<br />

ben accolto dai bambini!<br />

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte<br />

le persone che a vario titolo ci hanno<br />

sostenuto ed hanno collaborato <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione<br />

<strong>di</strong> questa nostra idea.<br />

le inSegnAnti<br />

L'esperto <strong>Giovanni</strong> Todesco porta <strong>Ciro</strong> a Eraclea (VE) A.N.T.E.A.S. <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Con grande piacere noi bambini<br />

delle classi terze e loro<br />

insegnanti della scuola primaria E.<br />

De Amicis <strong>di</strong> Eraclea (Ve) il giorno<br />

20 febbraio 2013 abbiamo ospitato<br />

il signor <strong>Giovanni</strong> Todesco.<br />

L’esperto ha illustrato <strong>al</strong>cuni<br />

fossili <strong>di</strong> origine <strong>di</strong>versa, tenendo<br />

<strong>una</strong> lezione <strong>di</strong> p<strong>al</strong>eontologia con<br />

molta profession<strong>al</strong>ità e preparazione.<br />

Gli <strong>al</strong>unni si sono lasciati coinvolgere<br />

mostrandosi interessati e<br />

partecipi fino <strong>al</strong>la presentazione <strong>di</strong><br />

<strong>Ciro</strong>: il primo <strong>di</strong>nosauro It<strong>al</strong>iano,<br />

quando il loro entusiasmo e stupore<br />

è giunto <strong>al</strong> culmine.<br />

Il signor Todesco ha raccontato<br />

la sua scoperta e l’ha ben descritta<br />

in tutte le sue parti.<br />

Infine è stato lasciato ai bambini<br />

un poster <strong>di</strong> <strong>Ciro</strong> autografato d<strong>al</strong>lo<br />

Scuola primaria “a. Stefani”<br />

- aula cinema: obiettivo raggiunto! -<br />

scopritore.<br />

Un ringraziamento particolare a<br />

<strong>Giovanni</strong> Todesco per aver portato<br />

nella scuola dove insegno, un<br />

"Costellazioni"<br />

L'ultima, interessante opera dell'artista Fer<strong>di</strong>nando Rossi<br />

Dettaglio dell'opera <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando Rossi<br />

Non so se qu<strong>al</strong>cuno <strong>di</strong> voi ha avuto la fort<strong>una</strong> che<br />

ho avuto io qu<strong>al</strong>che sera prima <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e, ovvero<br />

quella <strong>di</strong> scoprire per caso, passeggiando per il paese<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, <strong>una</strong> splen<strong>di</strong>da sorpresa davanti<br />

<strong>al</strong>la chiesa. Da lontano <strong>di</strong>stinguevo solo dei puntini<br />

fluttuanti nell’aria, ma <strong>una</strong> volta arrivata lì scoprii<br />

<strong>una</strong> colorata costellazione che ondeggiava silenziosa<br />

sopra la mia testa. A luccicare non erano stelle ma<br />

p<strong>al</strong>line <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e e presto scorsi anche il pianeta Terra.<br />

Mi lasciai quin<strong>di</strong> cullare un po’ d<strong>al</strong>l’andamento delle<br />

<strong>Giovanni</strong> Todesco, mostra il poster <strong>di</strong> <strong>Ciro</strong> durante la lezione<br />

contributo storico scientifico proveniente<br />

d<strong>al</strong> mio paese <strong>di</strong> origine.<br />

inSegnAnte grAziA gAMBAretto<br />

p<strong>al</strong>line pensando a che bel reg<strong>al</strong>o <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e<br />

avevo appena ricevuto.<br />

La colorata inst<strong>al</strong>lazione è frutto della<br />

fantasia dell’artista Fer<strong>di</strong>nando Rossi,<br />

creata per celebrare il periodo nat<strong>al</strong>izio e<br />

collocata davanti <strong>al</strong>la chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina<br />

in Villa. Tutto il paese ha collaborato<br />

<strong>al</strong>la sua re<strong>al</strong>izzazione. Le 2500 p<strong>al</strong>line<br />

<strong>di</strong> seconda mano sono state raccolte dai<br />

bambini della scuola materna, elementare<br />

e me<strong>di</strong>a del paese. Gli adulti hanno contribuito<br />

in tutto quello che poteva servire,<br />

d<strong>al</strong> lavoro manu<strong>al</strong>e, <strong>al</strong> recupero <strong>di</strong> materi<strong>al</strong>i.<br />

Per questo Fer<strong>di</strong>nando desidera ringraziare<br />

tutti coloro che hanno aiutato. L’inst<strong>al</strong>lazione<br />

<strong>di</strong> Rossi è un‘opera artisticamente molto<br />

interessante e la partecipazione, grazie <strong>al</strong>la<br />

qu<strong>al</strong>e ha preso vita, è un v<strong>al</strong>ore aggiunto<br />

che le ha consentito <strong>di</strong> non essere capita<br />

da pochi, come spesso accade con l’arte<br />

contemporanea, ma fruita gioiosamente dai più.<br />

Fer<strong>di</strong>nando Rossi detto Fer<strong>di</strong> è un artista poliedrico<br />

dai molti interessi, che ama sperimentare in continuazione,<br />

in questo momento della sua carriera si de<strong>di</strong>ca<br />

maggiormente a opere tri<strong>di</strong>mension<strong>al</strong>i e molto spesso<br />

utilizza materi<strong>al</strong>i <strong>di</strong> recupero che poi trasforma nei<br />

suoi lavori.<br />

SArA coffele<br />

Ass. Naz. Tutte le Età Attive per la Solidarietà<br />

La nostra associazione è<br />

aperta a tutte le persone<br />

che vogliono rendersi utili verso<br />

il prossimo senza limiti <strong>di</strong> età.<br />

In questi giorni è aperto il tesseramento<br />

per l’anno in corso.<br />

La nostra sede si trova presso gli<br />

impianti sportivi, ed è aperta tutti<br />

i martedì e giovedì <strong>di</strong> ogni mese<br />

d<strong>al</strong>le ore 15.00 <strong>al</strong>le ore 18.00.<br />

Il martedì facciamo lavoretti <strong>di</strong><br />

ogni tipo, ma soprattutto costruiamo<br />

le famose Pigotte, bambole<br />

ti stoffa da donare <strong>al</strong>l’UNICEF<br />

per le loro necessità nel campo<br />

dei bambini.<br />

Al giovedì si fanno delle passeggiate<br />

<strong>al</strong>l’aria aperta e per chi vuole<br />

<strong>al</strong>l’interno della nostra sede si<br />

può anche b<strong>al</strong>lare creando ginnastica<br />

nel movimento, oltre <strong>al</strong><br />

gioco delle carte che è sempre<br />

aperto a tutti gli appassionati.<br />

Non mancano i pranzi mirati<br />

ai nostri prodotti e <strong>una</strong> volta <strong>al</strong><br />

mese un incontro cultur<strong>al</strong>e con<br />

la partecipazione <strong>di</strong> professori<br />

esperti.<br />

Tutti i martedì i nostri me<strong>di</strong>ci in<br />

pensione si impegnano a misurare<br />

la pressione, il colesterolo, il<br />

Il mercatino <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e: un successo anche quest'anno!<br />

Domenica 18 <strong>di</strong>cembre per il terzo anno consecutivo<br />

nella nostra scuola "A. Stefani" si è svolto il mercatino<br />

<strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e. Questa iniziativa viene organizzata per ricavare<br />

sol<strong>di</strong> che saranno utilizzati per l'acquisto <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> scolastici.<br />

La giornata è incominciata con il grido <strong>di</strong> mia mamma:<br />

"Gabriele svegliati!" Mi sono <strong>al</strong>zato e sono andato a messa a<br />

fare il chierichetto e poi sono andato a scuola per aiutare le<br />

maestre a servire i clienti che erano accorsi numerosi.<br />

Esposti sui tavolini c'erano vari tipi <strong>di</strong> manufatti: centrotavola<br />

nat<strong>al</strong>izi, addobbi per la casa, p<strong>al</strong>line per l'<strong>al</strong>bero <strong>di</strong><br />

Nat<strong>al</strong>e, asciugamani e tovagliette ricamate, angioletti e tante<br />

<strong>al</strong>tre cose re<strong>al</strong>izzate da noi bambini, da mamme e nonne.<br />

Con i miei compagni ho servito ben <strong>di</strong>ciotto persone. A tutte<br />

facevo la stessa domanda: "Buongiorno signora posso aiutarla<br />

a scegliere un reg<strong>al</strong>ino per lei o i suoi cari?"<br />

Sul loro volto vedevo lo stupore per tutte quelle cose fatte<br />

a mano con tanto impegno. Alle 11.00 siamo scesi <strong>al</strong> pianterreno<br />

della scuola ad inaugurare l'"Aula Cinema" che abbiamo<br />

potuto <strong>al</strong>lestire con il ricavato del mercatino dello scorso<br />

anno.<br />

Una maestra mi ha dato le forbici ed insieme <strong>al</strong> Dirigente<br />

Scolastico ho avuto l'onore <strong>di</strong> tagliare il nastro. È stato un<br />

momento molto emozionante. Nel pomeriggio noi ragazzi<br />

<strong>di</strong> classe quinta abbiamo fatto <strong>una</strong> piccola esibizione con il<br />

flauto e <strong>al</strong>la fine tutti ci hanno applau<strong>di</strong>to.<br />

Poi è giunta la Sacra Famiglia con il seguito <strong>di</strong> angeli e pa-<br />

<strong>di</strong>abete e <strong>al</strong>tri consulti riguardanti la<br />

nostra s<strong>al</strong>ute.<br />

Durante il periodo estivo animeremo<br />

tutti i fine settimana con b<strong>al</strong>lo,<br />

presso la nostra sede, e della gastronomia<br />

che è in fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Organizzeremo delle gite ricreative<br />

e cultur<strong>al</strong>i.<br />

Un gruppo <strong>di</strong> volontari, tempo permettendo,<br />

va a trovare le persone<br />

sole portando un po' <strong>di</strong> conforto e<br />

simpatica compagnia.<br />

La sede è aperta a tutti coloro che<br />

sono tesserati o che intendono tesserarsi.<br />

Venite a trovarci, sarete ben accolti<br />

e troverete sempre <strong>una</strong> tazza <strong>di</strong><br />

caffè con dolcetto.<br />

Vi ricordo ancora che la nostra associazione<br />

è aperta a tutte le età<br />

attive.<br />

Ecco le persone del <strong>di</strong>rettivo <strong>al</strong>le<br />

qu<strong>al</strong>i tutti si possono rivolgere per<br />

chiarimenti sulla nostra associazione:<br />

presid. Augusto Gambaretto,<br />

vice presid. Lino Piubello. Consiglieri,<br />

dott. Vincenzo Magnabosco,<br />

dott. Roberto Olmari, Marilisa Allegri,<br />

Massimina Bellaria, <strong>Giovanni</strong><br />

G<strong>al</strong>iotto, Maria Marra.<br />

il <strong>di</strong>rettiVo<br />

stori mentre il coro delle mamme intonava dolci canti nat<strong>al</strong>izi.<br />

Per la gioia dei bambini è arrivato anche Babbo Nat<strong>al</strong>e che<br />

ha <strong>di</strong>spensato caramelle, e la <strong>Pro</strong> Loco ha offerto pandoro,<br />

cioccolata c<strong>al</strong>da e vin brulè <strong>al</strong>le tante persone presenti.<br />

Io mi sentivo felice ed anche gli <strong>al</strong>tri lo erano.<br />

Questa giornata d<strong>al</strong> clima nat<strong>al</strong>izio è stata piena <strong>di</strong> emozioni.<br />

Sicuramente i sol<strong>di</strong> guadagnati d<strong>al</strong> mercatino serviranno<br />

a migliorare la nostra scuola.<br />

Le insegnanti ringraziano tutti i genitori che, con tanto impegno,<br />

hannno collaborato <strong>al</strong>la buona riuscita dell'avvenimento.<br />

gABriele PozzA


La commozione è tanto grande<br />

quando ci se<strong>di</strong>amo ad un<br />

tavolo e si comincia a ricordare;<br />

gli occhi un po’ scavati, ma vigili,<br />

<strong>di</strong> Ilio sono il racconto eloquente<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> lunga storia, la storia dell’inizio<br />

della sua attività a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong> con il bar “Bulgaro”,<br />

<strong>di</strong>venuto esattamente 50 anni fa<br />

(20/02/1963) bar “Tirapelle”. Ilio<br />

è sempre la persona <strong>di</strong> <strong>al</strong>lora, fisico<br />

slanciato ed asciutto, capelli<br />

resistenti e brizzolati, mo<strong>di</strong> gentili<br />

e sorriso sincero. Solo qu<strong>al</strong>che<br />

ruga ha preso stabile possesso<br />

sul viso. <strong>Pro</strong>viene d<strong>al</strong>la vicina Terrossa,<br />

ove il 14/02/1963 ha portato<br />

<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tare l’anima gemella, Maria<br />

D<strong>al</strong>la Bona, che sarà l’autentica<br />

colonna della famiglia. La giovane<br />

coppia ha già le idee molto chiare<br />

sul proprio <strong>futuro</strong>, prendendo in<br />

gestione e procedendo <strong>al</strong>l’acquisto<br />

del bar–tabacchi <strong>di</strong> Aristide<br />

Sartori “Bulgaro”, in via Roma 26-<br />

30. Perché proprio un bar?<br />

Ilio proviene da <strong>una</strong> famiglia <strong>di</strong><br />

mezzadri formata da papà e due<br />

fratelli, per causa <strong>di</strong> forza maggiore<br />

non ci sono spazi per entrambi;<br />

poi il lavoro in un loc<strong>al</strong>e pubblico<br />

non gli è nuovo, infatti per arrotondare<br />

le magre entrate ha spesso<br />

fatto con natur<strong>al</strong>ezza il cameriere<br />

in un ristorante del luogo, appassionandosi<br />

a questo mestiere.<br />

Con<strong>di</strong>viso il nuovo progetto <strong>di</strong><br />

lavoro, la giovane coppia inizia<br />

l’avventura: è il 20 febbraio 1963.<br />

Il paese <strong>al</strong>lora era vecchio nella<br />

ment<strong>al</strong>ità, non offriva prospettive,<br />

anche se la gente era aperta, cor<strong>di</strong><strong>al</strong>e,<br />

simpatica, <strong>di</strong>sponibile. Primi<br />

clienti uffici<strong>al</strong>i: Giorgio Damini e<br />

Antonio D<strong>al</strong> Zovo.<br />

Nel lavoro ci si mette il massimo<br />

entusiasmo, con orari che vanno<br />

d<strong>al</strong>le ore 5.30 <strong>al</strong>le 24.00; annesso<br />

<strong>al</strong> bar c’è il gioco delle bocce, frequentatissimo<br />

nel periodo estivo.<br />

Quanti caffè, quante birre, quante<br />

bibite servite fuori…<br />

Ilio Tirapelle,<br />

<strong>una</strong> storia lunga 50 anni<br />

Nel loc<strong>al</strong>e interno, grazie <strong>al</strong><br />

comportamento serio e simpatico<br />

dei gestori, non è ammesso il turpiloquio<br />

o la bestemmia, è un loc<strong>al</strong>e<br />

a misura <strong>di</strong> famiglia. Si gioca<br />

a carte, si vende un po’ <strong>di</strong> tutto, la<br />

gente tuttavia pre<strong>di</strong>lige il prodotti<br />

loc<strong>al</strong>i e quin<strong>di</strong> i fornitori abitu<strong>al</strong>i<br />

parlano <strong>di</strong><strong>al</strong>etto nostrano.<br />

Gli anni intanto passano, gli affari<br />

vanno bene, arrivano a sgambettare<br />

in mezzo ai tavoli del bar<br />

Giuseppina nel 1964, seguita da<br />

Stefano nel 1968 e da Nicola nel<br />

1971. Questa famiglia è come un<br />

giar<strong>di</strong>no ove i fiori crescono rigogliosi.<br />

Una volta cresciuti, tutti<br />

<strong>di</strong>mostrano buona volontà ed ottime<br />

intenzioni <strong>di</strong> proseguire, danno<br />

<strong>una</strong> mano, lasciando riposare<br />

un po’ la mamma, che può così<br />

de<strong>di</strong>carsi maggiormente <strong>al</strong>la famiglia.<br />

Si sposano tutti in paese;<br />

i genitori capiscono che è giunto<br />

il momento <strong>di</strong> sondare il terreno<br />

per nuove sistemazioni per i figli,<br />

<strong>al</strong> fine <strong>di</strong> s<strong>al</strong>vaguardare anche<br />

l’armonia e l’amore fra i fratelli.<br />

Di comune accordo si acquista<br />

<strong>una</strong> cartolibreria per Giuseppina,<br />

sposatasi con Mario Rossetto, la<br />

qu<strong>al</strong>e la gestisce per un certo periodo,<br />

ma che poi venderà per fare<br />

la mamma a tempo pieno; Stefano,<br />

che ha appena portato <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tare<br />

Francesca, continua sulla<br />

scia dei genitori a gestire il bar e la<br />

cartolibreria; Nicola, invece, torna<br />

<strong>al</strong>le origini della famiglia, rientra a<br />

Terrossa con la moglie Stefania, a<br />

coltivare un ricco appezzamento<br />

<strong>di</strong> terreno nel frattempo acquistato,<br />

ove le viti fanno da padrone,<br />

con annessa cantina a livello industri<strong>al</strong>e.<br />

Ilio e Maria continuano a<br />

sovrintendere a tutto, danno <strong>una</strong><br />

mano a tutti, facendosi apprezzare<br />

sempre più d<strong>al</strong>la clientela, il<br />

loro loc<strong>al</strong>e <strong>di</strong>venta punto <strong>di</strong> riferimento,<br />

<strong>di</strong> incontro, un vero banco<br />

<strong>di</strong> prova <strong>di</strong> fraternità e amicizia.<br />

Nel frattempo si è provveduto<br />

anche <strong>al</strong>la sua ra<strong>di</strong>c<strong>al</strong>e ristrutturazione,<br />

con ampliamento della<br />

cartolibreria, del loc<strong>al</strong>e bar, con la<br />

vetrina esterna che <strong>di</strong>venta foglio<br />

notizie per la gente, per gli avvisi<br />

quoti<strong>di</strong>anamente esposti. Nella<br />

famiglia tutto fila a puntino, si acquisisce<br />

quella serenità tipica <strong>di</strong><br />

chi ha ben operato.<br />

Purtroppo, con la gioia, arrivano<br />

anche i dolori. Nel 2003 la s<strong>al</strong>ute<br />

<strong>di</strong> Maria dà qu<strong>al</strong>che segno preoccupante,<br />

<strong>una</strong> m<strong>al</strong>attia che non<br />

perdona se la porta via nel giro <strong>di</strong><br />

20 mesi. Durante questo periodo<br />

non si lamenta, non dà mai segni<br />

<strong>di</strong> sconforto; ricca <strong>di</strong> fede, continua<br />

a portare avanti i v<strong>al</strong>ori della<br />

famiglia, del lavoro, dell’ottimismo,<br />

dell’amore per gli <strong>al</strong>tri. È un<br />

colpo terribile per i familiari e per<br />

la clientela stessa, che vede venir<br />

meno un punto <strong>di</strong> riferimento. Tuttavia<br />

la vita continua, sono arrivati<br />

8 nipoti a tener compagnia e nonno<br />

Ilio è orgoglioso <strong>di</strong> prenderli in<br />

braccio e accompagnarli. L’attività<br />

riceve nuova linfa da Stefano e<br />

Francesca, che d<strong>al</strong>la suocera ha<br />

ere<strong>di</strong>tato capacità, <strong>di</strong>sponibilità<br />

e buon senso, Nicola produce e<br />

commercia il fior fiore del vino della<br />

v<strong>al</strong>lata, Giuseppina, impegnata<br />

attivamente in parrocchia, quando<br />

può dà <strong>una</strong> mano. Tra i fratelli<br />

non c’è mai stata e non c’è <strong>al</strong>c<strong>una</strong><br />

ombra o <strong>di</strong>ssenso.<br />

Pure tra Ilio e Maria non c’è mai<br />

stato motivo <strong>di</strong> seria <strong>di</strong>scussione,<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssapore e l’amore tra <strong>di</strong> loro<br />

si è riversato sui figli che ne hanno<br />

fatto grande tesoro.<br />

Si giunge così <strong>al</strong> 20 febbraio<br />

2013, si festeggiano 50 anni <strong>di</strong> attività,<br />

50 anni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> sacrificio,<br />

<strong>di</strong> amicizia, <strong>di</strong> comprensione<br />

e <strong>di</strong> solidarietà con l’intero paese,<br />

con un grande brin<strong>di</strong>si gener<strong>al</strong>e,<br />

bene augurante per il <strong>futuro</strong>.<br />

Mancherà purtroppo <strong>una</strong> persona,<br />

forse la più importante e la più<br />

meritevole <strong>di</strong> questo traguardo,<br />

ma lo spirito <strong>di</strong> Maria è sempre<br />

presente e d<strong>al</strong>la grande fotografia<br />

appesa nell’ampio s<strong>al</strong>one continuerà<br />

ad osservare e a vigilare su<br />

tutto, con il suo materno sorriso.<br />

giAnni SArtori<br />

IMPRESA EDILE<br />

ROSSETTO & MARCAZZAN s.n.c.<br />

• Costruzioni e<strong>di</strong>li civili ed industri<strong>al</strong>i<br />

• Lavori strad<strong>al</strong>i - Fognature<br />

• Movimento terra<br />

Piazza dell’Osto, 2 - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

Tel. 045 7465425 - Fax 045 6550894<br />

E-mail: rossetto.marcazzan@libero.it<br />

9 L’ ALPONE<br />

Giornata per la Vita 3 Febbraio 2013<br />

Complimenti vivissimi da parte della redazione a:<br />

Luana Marcazzan, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova<br />

il 14 <strong>di</strong>cembre 2012.<br />

chiara panarotto, laurea magistr<strong>al</strong>e in Giurisprudenza, presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trento il 16 gennaio 2013.<br />

caterina fattori, laurea in Biologia Marina, presso l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ancona nel mese <strong>di</strong> marzo 2013.<br />

STAMPE COMMERCIALI (bolle, fatture, buste, biglietti da visita)<br />

PUBBLICITARIE (dépliants, volumi, giorn<strong>al</strong>i, manifesti, volantini)<br />

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via del Lavoro, 90<br />

Tel. 045/ 6550833 Fax. 045/ 6550221<br />

e-mail: grafica@grafica<strong>al</strong>pone.com<br />

Bambini battezzati<br />

nel 2012, con i loro<br />

genitori, rispettivamente<br />

nella chiesa<br />

<strong>di</strong> Castello (sopra)<br />

e nella chiesa <strong>di</strong><br />

S. Caterina in Villa<br />

(sotto). Complimenti<br />

vivissimi per<br />

tutte le famiglie<br />

coinvolte!


L’ ALPONE 10<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco<br />

Quest'anno davvero <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco, nell'anniversario della Sua festa<br />

è stato ricordato, è il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, in tante ricette e per tutti i giusti.<br />

Infatti ancora l'8 Dicembre 2012 in teatro parrocchi<strong>al</strong>e è stata promossa<br />

Giovanissimi dei gruppi parrocchi<strong>al</strong>i in piazza Don Bosco il 31/01/2013.<br />

d<strong>al</strong>l'Amministrazione com<strong>una</strong>le l'applau<strong>di</strong>tissima rappresentazione MUSI-<br />

CAL del gruppo amatori<strong>al</strong>e "Pietre Vive" dell'opera "Don Bosco L'Operaio<br />

<strong>di</strong> Dio".<br />

Il 30 Gennaio poi, sempre promossa d<strong>al</strong>l'Amministrazione com<strong>una</strong>le<br />

nell'ambito del progetto "Università del tempo libero", in s<strong>al</strong>a civica un ex<br />

<strong>al</strong>lievo DOC, con l'esperienza <strong>di</strong> genitore e <strong>di</strong> insegnante/educatore, ha raccontato<br />

con tanta passione, anche nei minimi particolari, la vita <strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

Bosco e l'insegnamneto lasciatoci d<strong>al</strong> <strong>San</strong>to patrono della gioventù.<br />

Il 31 Gennaio, giorno dell'anniversario della morte, l'Associazione ANTEAS<br />

presso la baita del centro sportivo com<strong>una</strong>le "Don Bosco" ha organizzato un<br />

incontro con Don Cesare Ciman che ha portato la sua testimonianza teologica<br />

e missionaria <strong>di</strong> prete s<strong>al</strong>esiano.<br />

Sempre il 31 Gennaio i gruppi giovanili della parrocchia, animatori compresi,<br />

<strong>al</strong>la sera hanno voluto rinovare la loro devozione con <strong>una</strong> fiaccolata<br />

a pie<strong>di</strong> lungo le vie centr<strong>al</strong>i del paese, d<strong>al</strong>la piazza della chiesa fino <strong>al</strong> monumento<br />

in piazza Don Bosco accompagnati da volontari dell'A.N.C., d<strong>al</strong><br />

parroco Don Elio e d<strong>al</strong> sindaco Ellen Cavazza.<br />

Infine il 16 Marzo, organizzata dagli ex <strong>al</strong>lievi, la gita nei luoghi cari a <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> Bosco: Castelnuovo D.B. (AT), dove è nato, e poi Torino-V<strong>al</strong>docco<br />

dove ha svolto la sua missione <strong>di</strong> educatore dei giovani e quin<strong>di</strong> terminata<br />

la vita terrena.<br />

Credete, tutto ciò ha fatto davvero inorgoglire gli ex <strong>al</strong>lievi. Grazie.<br />

clAu<strong>di</strong>o gAMBAretto<br />

Il 23 Febbraio 2013 abbiamo festeggiato il nostro 50° <strong>di</strong> Matrimonio. Hanno partecipato<br />

<strong>al</strong>la nostra festa i figli Silvano, Silvana, Daniele e Stefano accompagnati<br />

d<strong>al</strong>le rispettive mogli e mariti con i nipoti Thomas, Daniel, Aurora e Jennifer.<br />

Un grazie a tutti i partecipanti. BrunA e MArio<br />

M<strong>al</strong>attia <strong>di</strong> dupuytren<br />

in ogni dove per tutte le età za <strong>al</strong> <strong>di</strong>sturbo. Non si conosce<br />

In <strong>al</strong>cuni str<strong>al</strong>ci <strong>di</strong> lettere rinvenute<br />

in un tras<strong>loco</strong> in contrada Verizia,<br />

si leggono delle piccole notizie<br />

che Raimondo Panarotto ha scritto<br />

più <strong>di</strong> cento anni fa.<br />

Dapprima la notizia dell’impianto<br />

del cannone antigran<strong>di</strong>ne nel 1899<br />

in <strong>al</strong>cuni paesi e nel 1900 a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>:<br />

con non molte positive conseguenze,<br />

come si legge.<br />

Poi <strong>una</strong> nota sul tempo che a quasi<br />

fine aprile aveva prodotto un freddo<br />

t<strong>al</strong>e da rovinare la stagione delle<br />

foglie del gelso, cibo per i ‘cav<strong>al</strong>ieri’<br />

o bachi da seta, ed anche <strong>di</strong> <strong>al</strong>tri<br />

prodotti.<br />

Infine Raimondo annota l’appunto<br />

sul trasporto della tavola del Montagna<br />

<strong>di</strong> Castello, avvenuto il 25 marzo<br />

1917, a Vicenza per s<strong>al</strong>varla da<br />

<strong>una</strong> possibile invasione tedesca. In<br />

quell’occasione il Montagna andò a<br />

Vicenza su tavola, come era in origine,<br />

e ritornò su tela.<br />

"Da noi in It<strong>al</strong>ia la invenzione del<br />

canone contro la gran<strong>di</strong>ne e venuta<br />

Qu<strong>al</strong>che piccola notizia <strong>di</strong> cento anni fa<br />

l’anno 1899 avanti non siaveva mai<br />

sentito nominare. Nel 1899 in pochi<br />

paesi anno messo suso i canoni, li<br />

ano messi in Arzignano Montechio<br />

Montechia Cazano ecetera, uno anche<br />

dai gambariti. E a Cazano benché<br />

aveva i canoni a tempestato.<br />

Nel 1900 li abiamo messi suso anche<br />

noi da pertutto il paese, san giovani,<br />

il giorno 23 Giugno <strong>al</strong>la matina<br />

e venuta un tempor<strong>al</strong>e con un uragano<br />

e tempesta che fece grave danno<br />

nele piante, e in catignano rampi<br />

panarotti fin da fusa <strong>di</strong>strusse tutto.<br />

Lanno 1903. Il <strong>di</strong>cianove e venti e<br />

ventiuno Aprile 1903 afato <strong>una</strong> grande<br />

burasca <strong>di</strong> fredo, non solo neve<br />

fin dai vi<strong>al</strong>i e marcazan. Terminato<br />

che à <strong>di</strong> nevegare e venuto sereno e<br />

<strong>al</strong>la note afato molto ghiacio e <strong>al</strong> giovo<br />

era molto fredo che tanti portava<br />

il tabaro, si caminava per lestrade e<br />

<strong>al</strong>vedere nei fossi e sula strada dove<br />

viera aqua tutto ghiacio come fosse<br />

<strong>di</strong> Genaio. Imaginarsi il dano che a<br />

portato la foglia dei gelsi che era ve-<br />

Il termine me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sturbo<br />

sarebbe: “Retrazione<br />

della aponeurosi p<strong>al</strong>mare", ma la<br />

m<strong>al</strong>attia è nota col nome del suo<br />

scopritore.<br />

Il barone Guillaume Dupuytren fu<br />

un illustre chirurgo francese, vissuto<br />

tra fine Settecento ed inizio<br />

Ottocento che stu<strong>di</strong>ò a lungo la<br />

m<strong>al</strong>attia e ne sperimentò con successo<br />

il trattamento. La m<strong>al</strong>attia<br />

colpisce prev<strong>al</strong>entemente gli uomini<br />

dopo i cinquant'anni e consiste<br />

in un progressivo accorciamento<br />

dei ten<strong>di</strong>ni flessori del <strong>di</strong>to mignolo<br />

ed anulare <strong>di</strong> <strong>una</strong> od entrambe le<br />

mani. L'andamento è cronico ed il<br />

dolore è assente per cui il paziente<br />

spesso tende a non dare importan-<br />

Non c'è niente <strong>di</strong> più bello<br />

per chi fa teatro <strong>di</strong> andare<br />

in scena, <strong>di</strong> debuttare davanti <strong>al</strong><br />

pubblico. Così è stato lo scorso<br />

9 <strong>di</strong>cembre 2012 per gli <strong>al</strong>lievi del<br />

corso <strong>di</strong> teatro tenuto d<strong>al</strong>la compagnia<br />

teatr<strong>al</strong>e “S<strong>al</strong>e e Pepe”, che<br />

si sono esibiti in un “mini” spettacolo<br />

presso il teatro della frazione<br />

Castello.<br />

Iniziato tra il serio e il faceto,<br />

<strong>una</strong> causa precisa <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sturbo.<br />

Si è osservato che spesso<br />

si associa ad <strong>al</strong>tri <strong>di</strong>sturbi qu<strong>al</strong>i<br />

cirrosi epatica, epilessia, <strong>di</strong>abete<br />

o traumi.<br />

Nella fase inizi<strong>al</strong>e si osserva la<br />

comparsa, nel p<strong>al</strong>mo della mano,<br />

<strong>di</strong> piccoli ispessimenti nodulari<br />

sottocutanei o <strong>di</strong> piccole retrazioni<br />

della pelle che non sono<br />

visibili ma apprezzabili con la p<strong>al</strong>pazione.<br />

In <strong>una</strong> fase successiva<br />

si formano nel p<strong>al</strong>mo uno o più<br />

cordoni tesi che provocano <strong>una</strong><br />

flessione permanente delle <strong>di</strong>ta<br />

coinvolte e successivamente la<br />

loro immobilità (mano bene<strong>di</strong>cente).<br />

Il trattamento risolutivo<br />

Fare teatro, che emozione!<br />

circa due mesi prima, si è rivelato<br />

in re<strong>al</strong>tà un vero crogiuolo <strong>di</strong><br />

età, <strong>di</strong> capacità ma soprattutto<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimo entusiasmo da<br />

parte dei 17 partecipanti e della<br />

loro insegnante, Giulia Magnabosco,<br />

coa<strong>di</strong>uvata dagli <strong>al</strong>tri membri<br />

della compagnia. È stata la prima<br />

esperienza per molti <strong>al</strong>lievi, ma la<br />

coesione e la gioia <strong>di</strong> esprimersi è<br />

stata t<strong>al</strong>e che in breve tempo l’en-<br />

è <strong>di</strong> tipo chirurgico. L'intervento<br />

è semplice ma non privo <strong>di</strong> complicazioni<br />

ed i risultati sono molto<br />

legati <strong>al</strong>le con<strong>di</strong>zioni della mano <strong>al</strong><br />

momento in cui si opera. Solitamente<br />

viene utilizzato il cosidetto<br />

“test del tavolo" semplice ma efficace.<br />

Il test viene considerato positivo<br />

quando il p<strong>al</strong>mo della mano<br />

per la contrattura delle <strong>di</strong>ta non<br />

può appoggiare completamente<br />

sul tavolo. Questo è il momento<br />

più adatto per la correzione chirurgica<br />

e per ottenere <strong>una</strong> buona<br />

ripresa funzion<strong>al</strong>e. Il rischio delle<br />

reci<strong>di</strong>ve però è <strong>al</strong>to e nel 50% dei<br />

casi entro 5 anni si può avere <strong>una</strong><br />

ricaduta della m<strong>al</strong>attia.<br />

Vincenzo MAgnABoSco<br />

tusiasmo si è trasformato in bisogno<br />

<strong>di</strong> esibirsi davanti <strong>al</strong> pubblico.<br />

Nessuno né <strong>al</strong>lievi né insegnanti<br />

avrebbe mai immaginato un risultato<br />

tanto emozionante.<br />

Visto il successo ottenuto, il<br />

corso riapre i battenti il prossimo<br />

marzo 2013. (per informazioni:<br />

www.compagnias<strong>al</strong>eepepe.com).<br />

CONTINUA LA 12^ RASSEGNA TEATRALE DI PRIMAVERA PRESSO IL TEATRO DI VILLA<br />

INIZIO RAPPRESENTAZIONI ALLE ORE 20,45<br />

- SABATO 23 MARZO "LA MOSCHETA" presenta "UNA MOGLIE COI BAFFI"<br />

- SABATO 13 APRILE "TEATRO DEI PAZZI" presenta "LE BETONEGHE"<br />

- SABATO 20 E DOMENICA 21 APRILE - "SALE E PEPE" presenta "PARENTI SERPENTI"<br />

li<strong>di</strong>A zoPPi<br />

La redazione augura a tutti i lettori e sostenitori<br />

BUONA PASQUA!!<br />

nuta fuori la bruciata tuta si vedeva i<br />

gelsi sechi tanto che adovuto germoliare<br />

<strong>di</strong> nuovo ed ano anche stentato<br />

perché poi pioveva e non voleva sc<strong>al</strong>dare.<br />

I gelsi cominciando d<strong>al</strong>e nostre<br />

case e tutto <strong>di</strong>ssopra sono stati riservati<br />

e queli <strong>di</strong>ssoto tutto suso e <strong>di</strong>etro<br />

il fiume e dopo per le basse e per<br />

tutta l’It<strong>al</strong>ia ed anche nel estero tutti<br />

erano sechi. Quelli dele basse venivano<br />

sucua per foglia perché avevano<br />

i cav<strong>al</strong>ieri nati e la pagavano a 15 a<br />

20 franchi <strong>al</strong> chilo. La uva era ancora<br />

<strong>di</strong>etro e niente a soferto, ma a Ronca<br />

e <strong>al</strong>tre parti a avuto un gran dano.<br />

Lerba spagna a avuto un gran dano e<br />

il trefolio niente loa ben tardato.<br />

Il giorno 25 Marzo 1917 la festa<br />

della passion sono venuti due soldati<br />

e il pitore che loà restaurà in automobile<br />

e ano condoto via il nostro prezioso<br />

quadro <strong>di</strong> autore montagna per<br />

paura che venga giù i tedeschi."<br />

(Trascrizione fedele d<strong>al</strong>l'origin<strong>al</strong>e ad<br />

opera <strong>di</strong> Mario Gecchele)<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />

Sezione <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Nucleo Volontario e <strong>Pro</strong>tezione Civile<br />

Domenica 8 <strong>di</strong>cembre<br />

2012, in<br />

sintonia con la <strong>Pro</strong>tezione<br />

Civile, Squadra<br />

Com<strong>una</strong>le, la Croce<br />

Rossa It<strong>al</strong>iana e il Nucleo<br />

Volontariato e P.C.<br />

ANC., tutti operanti nel<br />

Comune <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>, con la presenza del Sindaco, Ellen Cavazza, si è voluto celebrare<br />

un momento <strong>di</strong> unità tra quanti volontariamente operano nella<br />

<strong>Pro</strong>tezione Civile e nel volontariato, partecipando <strong>al</strong>la <strong>San</strong>ta Messa<br />

officiata d<strong>al</strong> parroco Don Elio Nizzero. Un cor<strong>di</strong><strong>al</strong>e s<strong>al</strong>uto a tutti i lettori<br />

dell'Alpone e<br />

un grazie a<br />

tutti quanti si<br />

adoperano<br />

fattivamente<br />

per la sua re<strong>al</strong>izzazione,<br />

non mollate<br />

siamo con<br />

Voi.<br />

Antonio<br />

dAl zoVo


Sabato<br />

16 gennaio<br />

2013 è<br />

stata convocata<br />

l’Assemblea dei soci <strong>al</strong>pini<br />

per il rinnovo del Consiglio <strong>di</strong>rettivo<br />

del Gruppo Alpini e per il rinnovo,<br />

che poi è stata la riconferma per il<br />

triennio 2013/2015 del Capogruppo<br />

uscente.<br />

A seguito della votazione e dello<br />

scrutinio, <strong>al</strong>la guida del Gruppo è<br />

stato infatti rieletto l’<strong>al</strong>pino MAR-<br />

CHESINI Elio Maurizio.<br />

Sono stati eletti anche i componenti<br />

del Direttivo nelle persone dei<br />

seguenti soci <strong>al</strong>pini:<br />

AMBROSI <strong>San</strong>te, BELTRAME<br />

Mario, BESCHIN Adriano, CRISTO-<br />

Il 2012 è da poco terminato, quin<strong>di</strong> è tempo <strong>di</strong><br />

bilanci. L’anno appena trascorso ha dato dei<br />

buoni risultati ma non del tutto sod<strong>di</strong>sfacenti. C’è<br />

stato un ingresso <strong>di</strong> 55 nuovi donatori che, tolti i<br />

32 che per raggiunti limiti <strong>di</strong> età o per <strong>al</strong>tri motivi<br />

sono stati eliminati, ci hanno comunque permesso<br />

<strong>di</strong> aumentare <strong>di</strong> 23 donatori. Nonostante ciò, le<br />

donazioni hanno subito un lieve c<strong>al</strong>o. Siamo passati<br />

d<strong>al</strong>le 1189 dello scorso anno <strong>al</strong>le 1148 del 2012.<br />

Di ciò non bisogna spaventarci ma deve comunque<br />

essere un campanello d’<strong>al</strong>larme che non dobbiamo<br />

sottov<strong>al</strong>utare e sul qu<strong>al</strong>e riflettere.<br />

Il rapporto donazioni per donatore che lo scorso<br />

anno era <strong>di</strong> 2,17, in quello ultimo è stato <strong>di</strong> 2,01.<br />

Questo ci induce a fare <strong>una</strong> considerazione. Forse<br />

complice la grave congiuntura economica che rende<br />

più <strong>di</strong>fficile l’assenza d<strong>al</strong> lavoro per recarsi a donare,<br />

lasciamo passare troppo tempo tra <strong>una</strong> donazione e<br />

l’<strong>al</strong>tra. Comprendendo le <strong>di</strong>fficoltà, e ciò da più v<strong>al</strong>ore<br />

<strong>al</strong> nostro gesto, cerchiamo <strong>di</strong> essere maggiormente<br />

regolari nel recarci a fare il nostro atto donazion<strong>al</strong>e.<br />

Molti amm<strong>al</strong>ati sono lì che attendono la<br />

nostra sacca <strong>di</strong> sangue. <strong>Pro</strong>viamo a pensare anche<br />

solo per un attimo: se ci fossimo noi <strong>al</strong> loro posto?<br />

L’AVIS <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e Vestenanova è<br />

<strong>una</strong> grande famiglia che ormai ha oltre 570 donatori:<br />

un fiume <strong>di</strong> solidarietà che vuole continuare a scorrere<br />

per portare un messaggio <strong>di</strong> amore a tanti che<br />

non hanno ancora assaporato la gioia e la gratificazione<br />

che si ha dopo aver fatto la propria donazione.<br />

Sono convinto che abbiamo ancora tanta voglia <strong>di</strong><br />

crescere, perché aumentare vuol <strong>di</strong>re sod<strong>di</strong>sfare<br />

le esigenze <strong>di</strong> chi ha bisogno. È la convinzione <strong>di</strong><br />

lavorare per gli <strong>al</strong>tri, <strong>di</strong> compiere un’opera <strong>di</strong> <strong>al</strong>to v<strong>al</strong>ore<br />

civico e mor<strong>al</strong>e che ci spinge ogni giorno a essere<br />

in campo per progettare nuove iniziative e trovare<br />

quin<strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> coinvolgimento. Donare<br />

il sangue può davvero s<strong>al</strong>vare <strong>una</strong> vita o ad<strong>di</strong>rittura<br />

più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini m<strong>al</strong>ati<br />

<strong>di</strong> leucemia non potrebbero sopravvivere, così come<br />

le persone in gravi con<strong>di</strong>zioni dopo un incidente.<br />

Inoltre, il sangue offerto può servire ai pazienti che<br />

subiscono un'operazione chirurgica; nel corso <strong>di</strong><br />

Allegri Augusto<br />

Ambrosi Gina<br />

Ambrosi Lorenzo<br />

Ambrosi <strong>San</strong>te<br />

Andriolo Clau<strong>di</strong>o<br />

Andriolo Cesarina<br />

B<strong>al</strong>do Stefania<br />

Cacciero Milena<br />

Casarotto Tiziana<br />

Ceron Giglio<br />

Coffele Angela<br />

Colognato Vittorio<br />

Corra<strong>di</strong>ni Margherita<br />

Cristofari Tania<br />

Cristofari V<strong>al</strong>erio<br />

Cumerlato Aldo<br />

D<strong>al</strong> Zovo Edvige<br />

Damini Bruno<br />

Damini Luigi e Antonio<br />

D<strong>al</strong> GRUPPO ALPINI<br />

FARI Giacomo, DIRUPO Lorenzo,<br />

FRIGO Luciano, GAMBARETTO<br />

Giuseppe, MARCAZZAN Remigio,<br />

MICHELETTO Lino, PANAROTTO<br />

Luca, PANAROTTO Luigi, PRAN-<br />

DO Luigino, RIVATO Angelo, ROS-<br />

SETTO Andrea, SARTORI Clau<strong>di</strong>o,<br />

STORTI Ercole, TOMIOZZO Silvano<br />

e ZANDONA’ Nello.<br />

Da parte della “famiglia <strong>al</strong>pina”<br />

le nostre congratulazioni ed il nostro<br />

c<strong>al</strong>oroso augurio <strong>di</strong> un sereno<br />

e proficuo lavoro.<br />

Per ricordare i 70 anni della ritirata<br />

<strong>di</strong> Russia ed i 20 anni della<br />

inaugurazione dell’Asilo “Sorriso” <strong>di</strong><br />

Rossosch (zona del Don), si porta<br />

a conoscenza, non solo degli <strong>al</strong>pini<br />

ma anche <strong>di</strong> quanti siano interessa-<br />

ti, della iniziativa della sede nazion<strong>al</strong>e<br />

ANA che prevede <strong>una</strong> serie <strong>di</strong><br />

pacchetti viaggio (da 5 a 8 giorni) a<br />

Mosca, Rossosch e <strong>San</strong> Pietroburgo<br />

compresi, nel periodo 17 – 25<br />

settembre 2013, ad un costo per<br />

persona che varia da € 1.100,00 ad<br />

€ 1.500,00.<br />

Chi è interessato può rivolgersi<br />

<strong>di</strong>rettamente <strong>al</strong>l’agenzia IOT <strong>di</strong><br />

Verona (045 8031782) incaricata<br />

dell’organizzazione, o <strong>al</strong> nostro<br />

Gruppo Alpini.<br />

ALPINI ricor<strong>di</strong>amoci dei nostri<br />

importanti prossimi appuntamenti:<br />

l'ADUNATA NAZIONALE a Piacenza<br />

del 12 maggio e RADUNO Triveneto<br />

a Schio del 16 giugno!!<br />

guido gecchele<br />

Com<strong>una</strong>le <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong> e Vestenanova<br />

qu<strong>al</strong>siasi intervento può <strong>di</strong>ventare necessario.<br />

D<strong>al</strong>la relazione sulle attività presentata<br />

<strong>al</strong>l’Assemblea dei soci del 9 febbraio 2013, si può<br />

notare che le attività che il Direttivo mette in cantiere<br />

per la promozione del dono del sangue sono molteplici<br />

e <strong>di</strong>versificate. Si va dagli incontri con ragazzi<br />

delle scuole, a quelli con gli adolescenti, i giovani<br />

ed i neo <strong>di</strong>ciottenni. Grande importanza rivestono<br />

le collaborazioni con il mondo dello sport. A questo<br />

proposito nel 2012 sono stati donati due defibrillatori<br />

a servizio della popolazione e degli sportivi in<br />

particolare <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e <strong>di</strong> Vestenanova.<br />

Si è presenti con il gazebo per fornire consigli ed<br />

informazioni <strong>al</strong>la festa del Turista <strong>di</strong> Vestenanova ed<br />

<strong>al</strong>la Sagra delle Castagne <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />

Anche nel Nat<strong>al</strong>e scorso i sacchetti del pane, con gli<br />

auguri e un messaggio sulla donazione del sangue,<br />

sono entrati in tutte le famiglie. Ultima in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

tempo è la collaborazione con l’Associazione sportiva<br />

“Pink volley” nella qu<strong>al</strong>e militano molte ragazze<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e <strong>di</strong> Vestenanova.<br />

Quest’anno ricorre il 45° <strong>di</strong> fondazione, un traguardo<br />

importante che merita sia celebrato con la<br />

dovuta considerazione, oltre che cercare <strong>di</strong> consolidare<br />

i risultati raggiunti. Il 2013 dovrà essere anche<br />

l'occasione per sostenere e concretizzare nuove<br />

iniziative. Vorrei per questo chiedere un coinvolgimento<br />

da parte <strong>di</strong> tutti i soci e sollecitare ogni suggerimento<br />

per innovazioni e cambiamenti che possano<br />

portare a migliorare la promozione della donazione<br />

ed incrementare le iscrizioni soprattutto dei<br />

giovani.<br />

Seguendo il solco tracciato 45 anni fa, esattamente<br />

il 29 febbraio 1968, dai nostri primi soci<br />

fondatori e seguendo la linea dei Consigli Direttivi<br />

susseguitisi, ci s’impegna con tutte le forze affinché<br />

il gruppo continui a progre<strong>di</strong>re e non faccia mai<br />

mancare il sangue a chi ne ha bisogno. Si lavora<br />

soprattutto per sensibilizzare i giovani che sono il<br />

<strong>futuro</strong> del mondo e della nostra Associazione.<br />

Credo che <strong>al</strong>la scuola e <strong>al</strong>lo sport vada de<strong>di</strong>cata<br />

<strong>una</strong> particolare attenzione, essendo crocevia fondament<strong>al</strong>e<br />

per la crescita e la formazione <strong>di</strong> <strong>una</strong> du-<br />

CONTRIBUTI PER L’ALPONE<br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Montecchia <strong>di</strong> Crosara<br />

Niselli S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Potaci S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Busto Garolfo (MI)<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Monteforte d'Alpone<br />

Bussolengo (VR)<br />

Via Finetto (VR)<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Monteforte d'Alpone<br />

Gambaretti S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Montecchia <strong>di</strong> Crosara<br />

Gambellara (VI)<br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Damini Pierina<br />

Danda Roberta<br />

Fochesato Ru<strong>di</strong><br />

Fochesato Teresina<br />

Gambaretto Clau<strong>di</strong>o<br />

Gambaretto Luigi<br />

Gazzo Lorenzina<br />

Gecchele Giuseppe<br />

Lovatin Bertilla<br />

Lovato Roberto<br />

Mainente Celestina<br />

Marcazzan Luigia<br />

Marchetto Giovanna<br />

Mazzasette Mario<br />

Mazzocco Rosina<br />

Micheletto Lino<br />

Micheletto Vittorio<br />

Panarotto Gabriele<br />

Panarotto Maria Rosa<br />

Bertini <strong>di</strong> Sopra S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Chiampo (VI)<br />

Nogarotto S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Belgio<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Gambaretti S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Cost<strong>al</strong>unga (VR)<br />

P. Caduti S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

S. Pietro Mussolino (VI)<br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Montecchia <strong>di</strong> Crosara<br />

Boarie S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Besozzo (VA)<br />

Legnago (VR)<br />

Casella S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Ca' Rosse S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Lore S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Arzignano (VI)<br />

Belgio<br />

11 L’ ALPONE<br />

L’ angolo del goloso<br />

MATRIMONI: 2 NATI: 15<br />

tot<strong>al</strong>e residenti maschi <strong>al</strong> 31. 12. 2012: 2.705<br />

tot<strong>al</strong>e residenti femmine <strong>al</strong> 31. 12. 2012: 2.541<br />

tortA <strong>di</strong> cArciofi<br />

InGRedIentI<br />

6 carciofi me<strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> confezione <strong>di</strong> pasta sfoglia<br />

un uovo<br />

80 gr <strong>di</strong> pancetta tesa<br />

200 gr <strong>di</strong> ricotta<br />

50 gr <strong>di</strong> formaggio grana grattugiato<br />

il succo <strong>di</strong> un limone<br />

2 cipollotti<br />

100 gr <strong>di</strong> panna da cucina<br />

4 cucchiai d'olio d'oliva<br />

s<strong>al</strong>e<br />

noce moscata<br />

PROCEDIMENTO<br />

Pulire i carciofi, eliminare le foglie esterne, tagliare<br />

le punte e i gambi. Dividerli a metà e togliere<br />

il fieno interno, affettarli finemente e metterli a<br />

bagno in acqua acidulata con il succo <strong>di</strong> limone.<br />

Affettare finemente i cipollotti e farli appassire<br />

nell'olio extravergine d'oliva, aggiungere i carciofi<br />

e farli cuocere per circa 15 minuti a fuoco me<strong>di</strong>o,<br />

<strong>al</strong> termine s<strong>al</strong>are. In <strong>una</strong> ciotola lavorare la ricotta<br />

con un cucchiaio per renderla morbida, unire<br />

l'uovo, il grana, la noce moscata, il s<strong>al</strong>e e i carciofi.<br />

Tagliare la pancetta e incorporarla con la panna <strong>al</strong><br />

composto. Am<strong>al</strong>gamare il tutto. Stendere la pasta<br />

sfoglia e foderare <strong>una</strong> teglia rotonda, versare il<br />

composto, livellarlo e fare cuocere in forno a 180<br />

gra<strong>di</strong> per 30 minuti.<br />

Lasciare intiepi<strong>di</strong>re prima <strong>di</strong> servire.<br />

BUON APPETTITO<br />

ratura sensibilità dei giovani verso il mondo del volontariato e in<br />

particolare verso la donazione del sangue.<br />

La crescita associativa, ma soprattutto l’aumento della cultura<br />

della donazione e del volontariato: sono questi gli obiettivi della<br />

nostra presenza e del nostro impegno nel qu<strong>al</strong>e la gratuità, la solidarietà,<br />

l’unità, la responsabilità e la partecipazione sono le colonne<br />

portanti della “mission” associativa.<br />

luigi PAndolfo<br />

Avviso: Il Centro trasfusion<strong>al</strong>e <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bonifacio<br />

è aperto d<strong>al</strong>le ore 07,30 <strong>al</strong>le 11,00 per donatori e<br />

Aspiranti anche l’ultima domenica <strong>di</strong> ogni mese.<br />

L’AVIS <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e Vestenanova augura a tutti<br />

BUonA PASQUA<br />

MORTI: 15<br />

Pan<strong>di</strong>an Pietro<br />

Pandolfo Cesarina<br />

Pandolfo Gianfranco<br />

Perazzolo Cesare<br />

Pettena Silvia<br />

Posenato Bertilla<br />

Pozza Gino<br />

Prando Luigino<br />

Rivato Agostino<br />

Rossetto Mario<br />

Rossetto Rino<br />

Rossetto Rino<br />

Sartori Ruggero e Bertilla<br />

Seregni Angelo<br />

Schiavo Luigi<br />

Suman Adriana<br />

Tib<strong>al</strong><strong>di</strong> Teresa<br />

luciAnA dAMini<br />

tot<strong>al</strong>e residenti <strong>al</strong> 30. 11. 2012: 5.246<br />

(ultimo dato <strong>di</strong>sponibile, da considerare provvisorio<br />

per rilevazione post-censiaria fino a conferma Istat)<br />

tot<strong>al</strong>e famiglie <strong>al</strong> 30. 11. 2012: 1.801<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Mistrorighi Chiampo (VI)<br />

Quinto (VR)<br />

Venaria Re<strong>al</strong>e (TO)<br />

Risorgimento S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Casella S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Montecchio Magg. (VI)<br />

G. Ver<strong>di</strong> S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

B<strong>al</strong>zi S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Rossetti S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

Soliera (MO)<br />

Ca' Rosse S. Giov. <strong>Ilarione</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Cormano (MI)<br />

Montecchio Magg. (VI)<br />

Padova<br />

Coltrini S. Giov. <strong>Ilarione</strong>


L’ ALPONE 12<br />

DA LE ASSOCIAZIONI<br />

Come da circa quarant'anni,<br />

durante le passate vacanze<br />

nat<strong>al</strong>izie, sulle nevi <strong>di</strong> <strong>San</strong> Giorgio <strong>di</strong><br />

Boscochiesanuova, ha avuto luogo il<br />

tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e corso sci per bambini e<br />

quello <strong>di</strong> snow board.<br />

Vi hanno partecipato <strong>una</strong> sessantina<br />

<strong>di</strong> <strong>al</strong>lievi <strong>di</strong> età compresa fra i<br />

quattro e i se<strong>di</strong>ci anni, provenienti<br />

soprattutto d<strong>al</strong> nostro comune, ma<br />

anche da tutti gli <strong>al</strong>tri paesi della<br />

v<strong>al</strong>lata e da <strong>San</strong> Bonifacio e da Tregnago.<br />

Lo Sci Club ha pre<strong>di</strong>sposto il trasporto<br />

in pullman fino <strong>al</strong>le piste da<br />

sci dove si sono tenute le due ore <strong>di</strong><br />

SPORT<br />

sportivamente nat<strong>al</strong>e 2012<br />

Grande successo della manifestazione organizzata d<strong>al</strong>la Polisportiva<br />

<strong>Ilarione</strong> A.S.D., in collaborazione con le società sportive affiliate.<br />

Ancora <strong>una</strong> volta più <strong>di</strong> 50 bambini della scuola primaria sono stati i<br />

protagonisti della manifestazione, svoltasi il 23 <strong>di</strong>cembre presso la p<strong>al</strong>estra<br />

della scuola M.Marcazzan, che attraverso giochi, percorsi, staffette<br />

e baby dance si sono messi in gioco vivendo da vicino l’esperienza dello<br />

sport e della competizione.<br />

E anche quest’anno <strong>una</strong> novità: il minibasket che già <strong>al</strong>la Festa dello<br />

Sport era stato protagonista e che è partito quest’anno con un buon<br />

numero <strong>di</strong> giovani atleti.<br />

Per concludere un rinfresco con il tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e scambio <strong>di</strong> auguri.<br />

E per finire vi lascio con qu<strong>al</strong>che immagine che meglio <strong>di</strong> tante parole<br />

testimonia il successo della manifestazione.<br />

Sci Club <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

Corso Sci 2012-13<br />

<strong>di</strong> Fochesato Emanuele<br />

Tel. 349 3618122<br />

lezione e ha garantito la sorveglianza<br />

e l'accompagnamento dei bambini<br />

durante tutto il tempo restante della<br />

giornata sulla neve.<br />

I bambini hanno seguito le lezioni<br />

<strong>di</strong> sci sud<strong>di</strong>visi per livelli <strong>di</strong> abilità,<br />

mentre un corso a parte è stato<br />

riservato <strong>al</strong>lo snow board. Nel pomeriggio<br />

poi si sciava liberamente,<br />

a gruppi, accompagnati da persone<br />

responsabili più gran<strong>di</strong>.<br />

L'attività, comprensiva <strong>di</strong> cinque<br />

uscite in giornata, è iniziata il 27<br />

<strong>di</strong>cembre 2012 e si è conclusa il 4<br />

gennaio successivo con la gara <strong>di</strong><br />

fine corso.<br />

Via Nogarotto, 29 - <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

E-mail: lidraulico.fochesato@<strong>al</strong>ice.it<br />

www.idrofox.it<br />

Festa Fine anno con l'U.s. c<strong>al</strong>cio s.G. ilarione<br />

La società c<strong>al</strong>cistica U.S. <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>,<br />

arrivato il periodo nat<strong>al</strong>izio, ha voluto festeggiare<br />

<strong>al</strong> meglio con tutti i suoi iscritti organizzando il giorno<br />

28 Dicembre 2012 <strong>una</strong> splen<strong>di</strong>da serata in <strong>al</strong>legria,<br />

presso uno stabile in zona industri<strong>al</strong>e, dove <strong>al</strong>lietati<br />

da musica e spirito goliar<strong>di</strong>co giocatori, <strong>al</strong>lenatori,<br />

<strong>di</strong>rigenti, genitori e sempre gra<strong>di</strong>ti simpatizzanti<br />

e tifosi hanno gustato un abbondante<br />

risotto “<strong>al</strong>l’isolana” e dolci nat<strong>al</strong>izi.<br />

L’occasione è stata propizia per poter stare<br />

insieme dai più piccoli ai più gran<strong>di</strong> senza<br />

patemi <strong>di</strong> risultati da raggiungere od ostacoli<br />

da superare, ma solo con l’intento <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi<br />

sentendosi tutti parte <strong>di</strong> <strong>una</strong> grande<br />

famiglia.<br />

La serata è stata un grande successo<br />

considerando la massiccia presenza <strong>di</strong> persone,<br />

circa 400; successo <strong>di</strong> cui bisogna<br />

dar merito ai <strong>di</strong>rigenti ed ai volontari che si<br />

sono rimboccati le maniche per <strong>al</strong>lestire e<br />

preparare in modo eccellente tutta la serata<br />

nei più piccoli dettagli.<br />

Vista l’ottima riuscita della seconda e<strong>di</strong>zione<br />

della “ Festa <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e della U.S. C<strong>al</strong>-<br />

Più che un gara è stata <strong>una</strong> grande festa con musica<br />

sulla pista innevata ed <strong>una</strong> ricca tavolata con dolci e<br />

bevande c<strong>al</strong>de, organizzata d<strong>al</strong>lo Sci Club e dai familiari<br />

(nonni compresi) che hanno constatato <strong>di</strong> persona il livello<br />

ed i progressi tecnici dei loro pargoli.<br />

Lo Sci Club da anni non manca a questo appuntamento<br />

perché è consapevole dell'importanza che a livello educativo<br />

esso riveste. Con lo Sci Club è possibile fare sport<br />

fin da molto piccoli, d<strong>al</strong>l'età <strong>di</strong> cinque, sei anni, attraverso<br />

attività motorie lu<strong>di</strong>che dove <strong>al</strong>la base c'è il <strong>di</strong>vertimento,<br />

ma che permettono anche un buon coor<strong>di</strong>namento nei<br />

movimenti.<br />

Durante l'attività sportiva sulla neve i bambini si svagano<br />

e <strong>di</strong>stolgono la mente d<strong>al</strong>la scuola e dai problemi<br />

della norm<strong>al</strong>e vita quoti<strong>di</strong>ana. Per noi lo sport dei piccoli<br />

e lo sci in modo particolare, deve essere vissuto come un<br />

gioco a tutti gli effetti. E così è più facile creare momenti <strong>di</strong><br />

soci<strong>al</strong>izzazione, insegnare loro ad ascoltare, a osservare<br />

le regole e ad avere rispetto per i compagni.<br />

Si passano le ore fuori da problemi e preoccupazioni,<br />

ogni interferenza negativa sparisce, si sta in compagnia,<br />

<strong>al</strong>l'aria aperta, si impara a sentire il fresco sul viso, a sopportare<br />

il <strong>di</strong>sagio delle mani e dei pie<strong>di</strong> gelati, della pipì<br />

che scappa e a volte contamina la biancheria intima.<br />

Il mondo virtu<strong>al</strong>e dei cellulari, dei computers, dei videogames<br />

è lontano e ban<strong>di</strong>to. Il nostro lavoro conferisce<br />

quin<strong>di</strong> un piccolo contributo <strong>al</strong>lo sviluppo dei v<strong>al</strong>ori basilari<br />

del vivere civile qu<strong>al</strong>i lo spirito <strong>di</strong> appartenenza a un<br />

gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza delle<br />

azioni.<br />

Inoltre permette la crescita dell'equilibrio fra il fisico e<br />

la mente e lo sviluppo <strong>di</strong> doti come la perseveranza, la<br />

determinazione che ci rendono più autonomi e <strong>di</strong>namici.<br />

È molto importante per noi che le lezioni si svolgano<br />

per gruppi e non in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>mente. Si favorisce maggiormente<br />

la soci<strong>al</strong>izzazione. In uno sport in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>e come<br />

mansoldo<br />

luca & C. S.A.S.<br />

Tel. 045 6175025 - Cell. 347 9551231<br />

Via Pergola, 9 - Loc<strong>al</strong>ità Cost<strong>al</strong>unga<br />

37030 Montecchia <strong>di</strong> Crosara (VR)<br />

E-mail: mansoldo.luca@libero.it<br />

cio <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e l’apprezzamento <strong>una</strong>nime<br />

ricevuto, la Società si augura <strong>di</strong> poter far <strong>di</strong>venire<br />

questo momento <strong>di</strong> soci<strong>al</strong>izzazione <strong>una</strong> bella tra<strong>di</strong>zione<br />

da continuare negli anni a venire.<br />

lucA roSSetto<br />

Il Presidente dell'U.S. C<strong>al</strong>cio brinda <strong>al</strong> successo della Festa <strong>di</strong> Nat<strong>al</strong>e della Società<br />

lo sci, il fatto che lo si pratichi insieme ad <strong>al</strong>tre persone<br />

<strong>di</strong>venta uno stimolo ad uscire da se stessi, d<strong>al</strong> proprio guscio,<br />

favorendo ed incrementando i legami interperson<strong>al</strong>i.<br />

Si sviluppa il senso <strong>di</strong> appartenenza ad un gruppo, nasce<br />

e cresce la collaborazione fra i vari membri e si impara<br />

a contare sugli <strong>al</strong>tri oltre che su se stessi. Si conoscono<br />

nuove persone che hanno gli stessi interessi.<br />

Per i bambini è relativamente facile imparare a sciare.<br />

La loro forza relativa ed il loro baricentro basso permettono<br />

<strong>di</strong> sviluppare ottime capacità <strong>di</strong> equilibrio e agilità,<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare i movimenti, <strong>di</strong> controllare il proprio corpo.<br />

A <strong>di</strong>re il vero sciare non è poi così semplice perché si<br />

scivola e si è <strong>di</strong> continuo in <strong>una</strong> situazione <strong>di</strong> equilibrio instabile.<br />

La prima cosa da imparare è quin<strong>di</strong> non aver paura<br />

<strong>di</strong> scivolare, cosa che viene considerata un ostacolo in<br />

situazioni norm<strong>al</strong>i e che qui invece <strong>di</strong>venta il presupposto<br />

in<strong>di</strong>spensabile <strong>al</strong>la pratica <strong>di</strong> questo sport.<br />

I risultati ottenuti, sia per chi ha imparato a correre sugli<br />

sci, sia per chi ha imparato ad andare sulla tavola, sono<br />

stati sod<strong>di</strong>sfacenti: tutti hanno portato a termine la gara<br />

fin<strong>al</strong>e, un vero esame, fra gli applausi <strong>di</strong> congratulazione<br />

e <strong>di</strong> incoraggiamento dei numerosi familiari presenti <strong>al</strong>l'evento.<br />

Un grazie ai genitori che ci hanno affidato con tanta<br />

fiducia i loro figli. Qu<strong>al</strong>cuno forse, non sapendo sciare,<br />

comunque aveva nei propri sogni spettacolari evoluzioni<br />

sulla neve e probabilmente non ha voluto far mancare ai<br />

figli ciò che a lui era stato precluso.<br />

Un grazie anche a tutti gli accompagnatori, molti dei<br />

qu<strong>al</strong>i assai giovani che hanno riservato molto tempo delle<br />

loro vacanze a seguire, ovunque fosse necessario, i nostri<br />

piccoli atleti. <strong>Pro</strong>babilmente hanno capito che de<strong>di</strong>care<br />

tempo, <strong>di</strong>sponibilità, competenze a chi ne ha bisogno non<br />

è <strong>una</strong> privazione, ma un sano modo <strong>di</strong> crescere.<br />

confente giAnni<br />

trimestr<strong>al</strong>e <strong>di</strong> informazione e Cultura c/c post<strong>al</strong>e n. 15684376<br />

Se vuoi inviare il tuo contributo <strong>al</strong>l’Alpone utilizza c/c post<strong>al</strong>e n°15684376<br />

intestato a: <strong>Pro</strong> Loco <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> - Piazza Aldo Moro, 5<br />

Coor<strong>di</strong>nate bancarie Poste It<strong>al</strong>iane: Co<strong>di</strong>ce IBAN IT23 T076 0111 7000 0001<br />

5684 376 - Co<strong>di</strong>ce Bic/Swift: BPPIITRRXXX<br />

<strong>di</strong>rettore responsabile: Delio Vicentini<br />

Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, <strong>Giovanni</strong> Sartori,<br />

Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo<br />

Recapito: Franco Cavazzola - Presidente <strong>Pro</strong> Loco - Via Risorgimento, 3/C<br />

S.<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) Cell.347 2600161 - E-mail:cavazzola@utenti.ilarione.it<br />

Pubblicità: Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

Prestampa: Contro E<strong>di</strong>zioni & Grafica Snc - Tel.e Fax 0444 432670<br />

Via Carlo Ridolfi, 4/A - 36045 Lonigo (VI)<br />

E-mail: stu<strong>di</strong>o@controe<strong>di</strong>zioniegrafica.it<br />

Stampa: Grafica Alpone srl - Via Del Lavoro,90<br />

Tel. 045 6550833 - Fax: 045 6550221<br />

E-mail: grafica@grafica<strong>al</strong>pone.com - <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!