Sagra delle Castagne - Pro loco di San Giovanni Ilarione
Sagra delle Castagne - Pro loco di San Giovanni Ilarione
Sagra delle Castagne - Pro loco di San Giovanni Ilarione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PRO LOCO S. GIOVANNI ILARIONE<br />
Organizza<br />
con il patrocinio del Comune <strong>di</strong><br />
SAN GIOVANNI ILARIONE<br />
77 a 77 <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong><br />
a <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>delle</strong><br />
<strong>Pro</strong> Loco <strong>di</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
<strong>Castagne</strong><br />
2012 2012 2012 2012 2012 2012 2012<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE<br />
11-12-13-14-15<br />
OTTOBRE 2012<br />
all’ interno “QUIZZIAMO INSIEME” concorso a premi per gli alunni <strong>delle</strong> scuole me<strong>di</strong>e ed elementari del Comune <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
<strong>Pro</strong>vincia<br />
<strong>di</strong><br />
Verona
<strong>di</strong> CONFENTE - FILA<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
IMPIANTI CIVILI ED INDUSTRIALI<br />
RISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO<br />
IRRIGAZIONE - SANITARI - ARREDO BAGNO<br />
termoidraulica s.n.c.<br />
• BAGNI CHIAVI IN MANO<br />
• ASSISTENZA TECNICA CALDAIE<br />
• STUFE A LEGNA E PELLETS<br />
• RINNOVO CON AMPLIAMENO NEGOZIO<br />
• IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO<br />
CON PANNELLI SOLARI<br />
venite a trovarci nello stand artigianato potrete<br />
scoprire le ultime novità sulle caldaie pellets e legna<br />
ad alta tecnologia Windhager<br />
visitate il nostro nuovo sito: www.filatermoidraulica.it<br />
Via 11 Settembre, 50 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465139 - Fax 045 6550570<br />
info@filatermoidraulica.it<br />
servizio reperibilità 348 2906010<br />
1
2<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Approfittiamo <strong>di</strong> queste pagine per salutare tutti i visitatori della <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong><br />
<strong>Castagne</strong> e<strong>di</strong>zione 2012, ma anche i concitta<strong>di</strong>ni che tornano a festeggiare nel<br />
loro paese natale gli anni della gioventù.<br />
Con il tra<strong>di</strong>zionale libretto <strong>di</strong> quest’anno la <strong>Pro</strong> Loco fa un altro passo in avanti<br />
nella conoscenza <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>: ad essere protagonisti sono i<br />
religiosi nati in queste zone, molti dei quali si son fatti onore in varie parti del<br />
mondo, <strong>di</strong>ventando esempio per le popolazioni locali, dalle quali sono ancor<br />
oggi ricordati con affetto e riconoscenza.<br />
La <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong> ripresenta in questo modo uno dei suoi elementi più<br />
caratteristici, quello <strong>di</strong> valorizzare quanto <strong>di</strong> buono c’è stato e c’è ancora nella<br />
nostra gente, convinta che in questa maniera si arricchisca l’identità <strong>di</strong> tutti<br />
gli ilarionesi e si propongano esempi che, per l’alto valore morale e religioso,<br />
rappresentano un valore aggiunto per tutti, ma in particolare per le nuove<br />
generazioni.<br />
Se tutte le associazioni e, verrebbe da <strong>di</strong>re, ogni singolo citta<strong>di</strong>no del paese fossero<br />
in sintonia con questi intenti, senz’altro riusciremmo insieme a superare<br />
le piccole o gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni che spesso affiorano fra associazioni o gruppi che<br />
operano sul territorio.<br />
È questo il mio augurio per la nuova stagione <strong>di</strong> attività che si sta aprendo:<br />
avere tutti un unico fine, quello <strong>di</strong> lavorare per il bene <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />
E la <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong>, che è il momento in cui tutti ci riconosciamo, è<br />
l’occasione buona per <strong>di</strong>mostrare l’affetto con il nostro paese.<br />
Il Presidente <strong>Pro</strong> Loco<br />
Franco cavazzola<br />
L’Amministrazione Comunale e la <strong>Pro</strong> Loco <strong>di</strong> <strong>San</strong> Gio<br />
vanni <strong>Ilarione</strong> ringraziano vivamente tutti gli sponsor,<br />
<strong>di</strong>tte o privati, che che con il loro prezioso prezioso contributo contributo rendo<br />
no no possibile la realizzazione realizzazione <strong>di</strong> questo libretto e dell’an<br />
nuale <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong> e tutti coloro che nei gior<br />
ni della della sagra si si impegnano per il funzionamento dei<br />
<strong>di</strong>versi stand enogastronomici e <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> <strong>di</strong>verse iniziative<br />
(mostre, spettacoli e intrattenimenti vari) vari) volte ad ani<br />
mare una <strong>delle</strong> <strong>delle</strong> più antiche e conosciute feste della no<br />
stra vallata.<br />
Grazie a tutti
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Generazioni <strong>di</strong> qualità...<br />
3
4<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Saluto del Sindaco<br />
È con grande piacere e un pizzico <strong>di</strong> orgoglio<br />
che saluto, per la prima volta in qualità <strong>di</strong><br />
sindaco, i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
dalle pagine dell’ormai tra<strong>di</strong>zionale “Libretto<br />
della <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong>”. Nell’avvicinarsi<br />
a questo importante appuntamento, che<br />
ormai da un secolo costituisce uno dei momenti<br />
più significativi per la nostra comunità,<br />
il mio pensiero <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> stima<br />
va innanzitutto a quanti, all’interno dei<br />
gruppi e <strong>delle</strong> associazioni operanti sul territorio,<br />
lavorano per rendere sempre migliore<br />
questa manifestazione, <strong>di</strong>venuta nel tempo<br />
una vera e propria “vetrina” per i tanti visitatori<br />
provenienti dalla vallata e dall’intera<br />
provincia.<br />
L’auspicio mio e dell’Amministrazione comunale<br />
è che ancora una volta si ripeta<br />
quel piccolo miracolo che solo una <strong>Sagra</strong> <strong>di</strong><br />
gran<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni e valori riesce a compiere:<br />
costruire cioè un momento <strong>di</strong> incontro e<br />
<strong>di</strong> amicizia in cui persone <strong>di</strong>verse per provenienza<br />
ed età (penso ad esempio ai tanti<br />
nostri emigrati che tornano nei luoghi della<br />
loro infanzia proprio in occasione dell’amata<br />
sagra) riscoprono il piacere <strong>di</strong> ritrovarsi e <strong>di</strong><br />
stare insieme, magari anche solo per qualche<br />
ora.<br />
Un grazie anche ai redattori <strong>di</strong> questa pubblicazione,<br />
de<strong>di</strong>cata quest’anno ai tanti nostri<br />
concitta<strong>di</strong>ni che, per scelta religiosa,<br />
hanno lasciato il paese natale per de<strong>di</strong>care la<br />
propria vita agli altri: la loro esperienza sia <strong>di</strong><br />
esempio e <strong>di</strong> stimolo per tutti noi, in particolare<br />
per le nuove generazioni, perché sappiano<br />
mettere a servizio della società in cui<br />
vivono il loro entusiasmo e le loro qualità.<br />
A tutti voi, un sincero augurio: Buona <strong>Sagra</strong><br />
<strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong> 2012!<br />
Il sindaco<br />
EllEn cavazza<br />
Nel mondo per<br />
scelta e per amore<br />
Chi vive a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> se lo sarà<br />
domandato più <strong>di</strong> una volta: quanti sono i<br />
religiosi partiti dalle nostra contrade e sparsi<br />
in giro per il mondo? Sicuramente tanti,<br />
al punto che quando ci siamo messi a voler<br />
raccontare <strong>di</strong> loro sul libretto <strong>di</strong> quest’anno,<br />
abbiamo dovuto restringere il campo, limitandoci<br />
dapprima a quelli già defunti e poi,<br />
restringendo ancora il cerchio, focalizzando<br />
l’attenzione sui maschi e demandando<br />
ad altre e<strong>di</strong>zioni il <strong>di</strong>scorso sulle tantissime<br />
religiose partite da <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />
Anche così ci siamo trovati a dover fare una<br />
selezione, sulla base del materiale che avevamo<br />
a <strong>di</strong>sposizione e <strong>delle</strong> notizie che riuscivamo<br />
a raccogliere nei pochi mesi che<br />
ci separavano dalla pubblicazione. Il che<br />
significa che ci scusiamo fin d’ora se, involontariamente,<br />
abbiamo lasciato da parte<br />
qualche bella figura <strong>di</strong> religioso, sulla quale<br />
ci riserviamo <strong>di</strong> tornarci più avanti, magari<br />
nelle pagine de “L’Alpone”, contando anche<br />
sulle segnalazioni dei nostri pazienti<br />
lettori.<br />
L’importante è, come in altre occasioni, che<br />
il libretto rimanga uno strumento <strong>di</strong> conoscenza<br />
e <strong>di</strong> valorizzazione <strong>di</strong> ciò che il paese<br />
riesce ad essere e a dare: non nascon<strong>di</strong>amo<br />
però la convinzione, frutto forse anche <strong>di</strong><br />
un legittimo orgoglio campanilistico, che<br />
molte <strong>delle</strong> persone che sono partite da <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> in passato (per motivi <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o o, come in questo caso, per vocazione<br />
religiosa) hanno reso un buon servizio al<br />
paese, <strong>di</strong>stinguendosi spesso per le loro capacità<br />
e i risultati ottenuti. Un bell’auspicio<br />
per i nostri giovani, che sempre più saranno<br />
chiamati a sostenere in futuro questa sfida,<br />
affrontata e spesso vinta in passato da tanti<br />
loro compaesani.<br />
I redattori
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Una processione d’altri tempi davanti alla chiesa, con la tipica <strong>di</strong>visione dei fedeli fra maschi e femmine<br />
Un paese <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni<br />
conta<strong>di</strong>ni, , emigranti e... ... preti<br />
Per molti secoli <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> ha con<strong>di</strong>viso<br />
con altri paesi la povertà, con una economia basata su<br />
un’agricoltura intensiva e <strong>di</strong> sussistenza. Coloro che<br />
possedevano campi li coltivavano per avere prodotti<br />
utili al mantenimento della propria famiglia, solo alcuni<br />
possidenti potevano permettersi una produzione da<br />
mettere sul circuito commerciale.<br />
Il lavoro manuale nei campi - braccia e zappa - era<br />
quello più <strong>di</strong>ffuso. Lavori <strong>di</strong>versi potevano essere quelli<br />
degli autotrasportatori (i cavallari), degli addetti ai<br />
mulini (munaro), <strong>di</strong> qualche manovale e muratore, <strong>di</strong><br />
operai della filanda (quando venne costruita); a <strong>San</strong><br />
Martino <strong>di</strong> ogni anno, 11 novembre, alcune o molte<br />
famiglie dovevano cambiare alloggio, padrone e lavoro.<br />
Restava l’emigrazione come valvola <strong>di</strong> sfogo o necessità<br />
per i troppi giovani senza lavoro e senza prospettive. Il<br />
<strong>di</strong><br />
DALLA GASSA<br />
& CENGIA<br />
mobili - articoli regalo - liste nozze<br />
Veneto ha con<strong>di</strong>viso con l’Italia del Sud per molto tempo<br />
questo fenomeno, che ha raggiunto numeri straor<strong>di</strong>nari.<br />
Fino agli anni ‘60-70 del Novecento, erano centinaia<br />
gli emigranti che dalla Valle d’Alpone si spostavano nei<br />
territori italiani <strong>di</strong> prima industrializzazione (Milano,<br />
Torino) o all’estero (Germania, Francia, Belgio, America,<br />
Australia) in cerca <strong>di</strong> lavoro e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una vita più<br />
sod<strong>di</strong>sfacente. Molti si sono fermati nel nuovo posto,<br />
qualcuno ha fatto, come si <strong>di</strong>ce, fortuna, un certo<br />
numero è ritornato nei suoi paesi natali.<br />
Qualche ragazzo del paese, erano eccezioni, si dava<br />
agli stu<strong>di</strong>, <strong>di</strong>ventando me<strong>di</strong>co, avvocato, notaio: <strong>di</strong> solito<br />
i figli <strong>di</strong> famiglie ben posizionate economicamente (Balzi,<br />
Fontana, Gritti, Macerata, Puschiavo ecc.); altri giovani<br />
<strong>di</strong>ventavano maestri o professori raggiungendo anche<br />
una certa notorietà, come <strong>Giovanni</strong> e Mario Marcazzan.<br />
visitate<br />
il nuovo<br />
reparto outlet<br />
Via IV Novembre, 9 - SAN GIOVANNI IL. (VR) - Tel./Fax 045 7465999 - e-mail: info@centroarredosnc.it - www.centroarredosnc.it<br />
5
6<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Punto ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
Montecchia <strong>di</strong> crosara<br />
Via alpone, 53<br />
tel. 045.6191260<br />
Punto ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
Montecchia <strong>di</strong> crosara
Non era infrequente che un certo numero <strong>di</strong> giovani<br />
entrasse in qualche collegio religioso e <strong>di</strong>ventasse fratello<br />
o religioso <strong>di</strong> una congregazione o più semplicemente<br />
sacerdote <strong>di</strong>ocesano, in questo caso della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />
Vicenza, a cui <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> ancora appartiene.<br />
D’altra parte, la missione o professione <strong>di</strong> prete era<br />
ambita anche dalle famiglie e in<strong>di</strong>rizzare un figliolo (o<br />
figliola quando si trattava <strong>di</strong> femmina per <strong>di</strong>ventare<br />
suora) o più in quella <strong>di</strong>rezione voleva <strong>di</strong>re, oltre ad<br />
un’espressione <strong>di</strong> religiosità e <strong>di</strong> fede, anche risolvere per<br />
sempre il problema <strong>di</strong> una bocca da sfamare ed era anche<br />
una sod<strong>di</strong>sfazione vedere un proprio figliuolo, vestito <strong>di</strong><br />
talare, “<strong>di</strong>re messa” ed essere tenuto in considerazione<br />
dalla gente. Alcuni hanno raggiunto anche in questo<br />
campo notorietà, come l’abate A. Rivato nell’Ottocento,<br />
padre Giuseppe Beschin e il vescovo Angelo Rivato nel<br />
Novecento.<br />
In un paese come <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> il parroco era una<br />
<strong>delle</strong> figure più autorevoli ed importanti nella comunità,<br />
per motivi spirituali, ma era anche un punto <strong>di</strong> riferimento<br />
per altri problemi <strong>di</strong> carattere esistenziale ed<br />
economico. Insieme al me<strong>di</strong>co, al farmacista, al sindaco<br />
rappresentava una persona “stu<strong>di</strong>à”, a cui si ricorreva<br />
facilmente e frequentemente, anche per dei consigli. Alle<br />
sue <strong>di</strong>pendenze aveva un sacrestano, una perpetua, un<br />
organista, una schiera <strong>di</strong> maestri e maestre <strong>di</strong> dottrina,<br />
un gruppo <strong>di</strong> chierichetti; organizzava le sole gite <strong>di</strong><br />
allora verso città e santuari; teneva occupati con giochi<br />
i ragazzi, allestendo dei luoghi appositi; <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong><br />
sala, dove prosperava una compagnia teatrale, e del<br />
cinema, dove si proiettavano i primi film, naturalmente<br />
“censurati”. La parrocchia insomma era un luogo <strong>di</strong><br />
spiritualità, <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong> ritrovo e <strong>di</strong> giochi.<br />
Se oggi i ragazzi hanno come modelli le persone<br />
osannate nei mezzi <strong>di</strong> comunicazione, come i campioni<br />
sportivi, gli attori cinematografici, i cantanti o altre che<br />
si sono affermate nella vita, un tempo in uno spazio<br />
ristretto che non oltrepassava i confini del paese e a<br />
stento arrivava alla città più vicina, i modelli offerti e da<br />
imitare rimanevano spesso all’interno <strong>di</strong> una proposta<br />
<strong>di</strong> carattere religioso: erano i santi e i gran<strong>di</strong> personaggi<br />
cristiani, con la loro vita narrata nei libri <strong>di</strong> devozione e<br />
nelle filmine ‘Don Bosco’ e illustrata nei ‘santini’; erano<br />
le persone che nel paese erano rispettate come i maestri,<br />
i professori, i me<strong>di</strong>ci; erano anche i preti: se un ragazzino<br />
<strong>di</strong>mostrava capacità e volontà <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, era lo stesso<br />
maestro/a e parroco ad in<strong>di</strong>rizzare la famiglia a collocarlo<br />
nel seminario <strong>di</strong>ocesano o in altri istituti religiosi; altre<br />
possibilità erano aperte solo ai ricchi.<br />
Anche in questo modo, forse, si spiega la presenza <strong>di</strong><br />
molti preti nei propri paesi nell’Ottocento. Di solito vi<br />
Merceria • Confezioni • Arredo<br />
Intimo • Biancheria<br />
Ivana<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
era il parroco, uno o due coa<strong>di</strong>utori o cappellani, ed altri<br />
preti non <strong>di</strong>rettamente in cura d’anime, che aiutavano<br />
in parrocchia o come confessori, pre<strong>di</strong>catori, catechisti<br />
o che svolgevano una funzione civile come il far scuola<br />
per i ragazzi, ad esempio don Angelo Allegri nel 1775<br />
(alle ‘figliuole’ in quel tempo pensava Lucia Trevisan).<br />
Quasi tutti vivevano in famiglia propria o presso parenti,<br />
finché il vescovo non <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong>versamente e li<br />
destinava presso altre parrocchie.<br />
Dall’elenco seguente, che abbiano composto da<br />
svariate fonti, si può notare il numero elevato <strong>di</strong> persone<br />
che un tempo si de<strong>di</strong>cavano alla vita sacerdotale. Ciò<br />
si spiega con l’importanza, come abbiamo detto, che<br />
rivestiva la parrocchia, centro <strong>di</strong> vita spirituale ma anche<br />
culturale ed assistenziale; con le molte funzioni <strong>di</strong> culto<br />
<strong>di</strong> un tempo (molti funerali, molti battesimi, assistenza<br />
in caso <strong>di</strong> agonia poiché tutti morivano a casa propria,<br />
frequenza totale o quasi dei fedeli ai sacramenti) o <strong>di</strong><br />
accompagnamento educativo con i ragazzi e giovani<br />
(Azione Cattolica, teatro, cinema, gite).<br />
Così il parroco Bartolomeo Frigo presentava se<br />
stesso al vescovo <strong>di</strong> Vicenza, mons. Priuli, in visita nella<br />
parrocchia nel 1745: “Sono sacerdote <strong>di</strong> Sorio, ho anni<br />
75, e sono anni 38 che sono rettore <strong>di</strong> questa Chiesa<br />
Parrocchiale <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> in Lerogna, […] è eretta<br />
[…] sotto l’invocazione <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> Battista e <strong>di</strong> S.<br />
<strong>Ilarione</strong>. […] In questa cura vi sono anime da comunione<br />
1483, ancora incapaci n. 633, in tutte 2226. Vi sono tre<br />
Comari Allevadoresse esaminate, e bene istruite circa la<br />
forma del Battesimo. […] Faccio ogni festa la Dottrina<br />
cristiana, pre<strong>di</strong>co dall’Altare al mio Popolo. <strong>Pro</strong>curo <strong>di</strong><br />
fare il dover mio, tanto nell’Amministrazione dei SS.mi<br />
Sacramenti, quanto in ogni altra assistenza spirituale a<br />
queste anime, e specialmente verso i moribon<strong>di</strong>, quali<br />
mai abbandono, se non sono spirati; ho sacerdoti, che<br />
mi portano ajuto nella Cura stessa; tengo Servo, e Serva<br />
<strong>di</strong> età avanzata per i miei bisogni domestici; vado alla<br />
congregazione de’ casi <strong>di</strong> coscienza, vesto modestamente<br />
<strong>di</strong> nero, procuro <strong>di</strong> vivere secondo il mio stato <strong>di</strong> Parroco,<br />
osservo i Comandamenti Episcopali, e procuro che siano<br />
osservati. Mostro tutte le Lettere Pastorali, E<strong>di</strong>tti, Or<strong>di</strong>ni e<br />
Decreti emanati sotto il Vescovato <strong>di</strong> V.S. Ill.ma, così pure<br />
le Costituzioni Sinodali, e le Carte tutte appartenenti a<br />
questa mia Chiesa, e Beneficio, quali ugualmente, che<br />
i Libri Parrocchiali custo<strong>di</strong>sco colla maggior <strong>di</strong>ligenza”.<br />
Tanti sacerdoti<br />
Ecco un elenco in or<strong>di</strong>ne alfabetico <strong>di</strong> sacerdoti<br />
defunti, certamente non completo nel numero e<br />
da definire con più esattezza nei dettagli, nati a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />
Via Monfalcone, 6 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
7
8<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
STORES<br />
via roma, 26 verona<br />
C.C. Le PiramiDi viCenZa
Allegri Andrea Domenico <strong>di</strong> Iseppo, nato il 1 gennaio<br />
1759; nel 1821 risiede in paese.<br />
Allegri Angelo, nel 1775 pubblico precettore (cioè<br />
maestro).<br />
Allegri Attilio, presente in paese nel 1708.<br />
Allegri <strong>Giovanni</strong>: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Anzi Francesco (22 ottobre 1816-1900) <strong>di</strong> Michel<br />
Angelo e <strong>di</strong> Speranza Alberti <strong>di</strong> Castelcerino, sposati il 27<br />
novembre 1815; dopo essere stato da giovane segretario<br />
del vescovo Cappellari, <strong>di</strong>venne canonico della cattedrale<br />
<strong>di</strong> Vicenza nel 1877 e dal 1882 arciprete della stessa.<br />
Anzi Gaetano Rafaelo <strong>di</strong> Michel Angelo e <strong>di</strong> Speranza<br />
Alberti, nato il 24 ottobre 1830, prete dal 23 <strong>di</strong>cembre<br />
1854, professore <strong>di</strong> religione nel liceo <strong>di</strong> Vicenza e poi<br />
maestro a Barbarano.<br />
Bacco Maurizio, vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Beltrame Domenico, presente in parrocchia nel 1708.<br />
Benetti Michelangelo, dal 1875 al 1880 a Cattignano<br />
Beschin Giuseppe <strong>di</strong> Arcangelo e Luigia Samicheli<br />
(padre Ignazio), nato il 26 agosto 1880 e morto il 29<br />
ottobre 1952.<br />
Burinato Angelo, a Cattignano dal 1895.<br />
Casarotto Antonio Luigi <strong>di</strong> Angelo e <strong>di</strong> Luigia<br />
Micheletto, nato il 24 febbraio 1920 in Via Bagatini e<br />
morto il 25 <strong>di</strong>cembre 1954, salesiano.<br />
Cavazza <strong>San</strong>te, nel 1868-1879 è cappellano in <strong>San</strong>ta<br />
Caterina.<br />
Coffele Florindo, nato il 9 settembre 1822, da <strong>Giovanni</strong><br />
e Maddalena Soprana presso la contrada<br />
Scandolaro, prete dal 24 marzo 1849; coa<strong>di</strong>utore presso<br />
la parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Battista nel 1896.<br />
Coffele Lino: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Dal Cero Gaetano, presente dal 1887-1889 presso la<br />
parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina.<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Damini <strong>Giovanni</strong>, nato il 29 giugno 1714 da Zen e<br />
Anna Rossetti, presente in paese nel 1745.<br />
Damini Valente.<br />
Fattori Bernar<strong>di</strong>no, presente in paese nella prima<br />
parte del Settecento.<br />
Fattori Cesare, cappellano a Cattignano dal 1891 al<br />
1899.<br />
Fattori GioBatta, presente in paese nel 1708.<br />
Ferrari Angelo.<br />
Filippozzi Michelangelo, nato nel 1830, prete dal 6<br />
luglio 1856.<br />
Fiori Antonio, cappellano dal 1872 al 1875 e dal 1880<br />
al 1885 a Cattignano.<br />
Gaspari Antonio, coa<strong>di</strong>utore dal 1849 al 1853 a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> Battista.<br />
Gecchele Valerio Benvenuto: vedere più avanti il<br />
relativo articolo.<br />
Gritti Ippolito, presente in paese nel 1708.<br />
Leaso Luigi, coa<strong>di</strong>utore dal 1829 al 1833 a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> Battista.<br />
Lovatin Domenico <strong>di</strong> Antonio e <strong>di</strong> Beatrice Menegolo,<br />
nato il 4 agosto 1829, prete dal 23 <strong>di</strong>cembre 1854.<br />
Lovatin Agostino, Francesco e Luigi: vedere più<br />
avanti il relativo articolo.<br />
Lovato Attilio: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Lovato Francesco.<br />
Lovato Tomaso, coa<strong>di</strong>utore dal 1800 al 1823 a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> Battista.<br />
Marcazzan Francesco.<br />
Marchesini Egi<strong>di</strong>o (padre Pacifico): vedere più avanti<br />
il relativo articolo.<br />
Marcigaglia Antonio Gaetano <strong>di</strong> Albino e Giuseppina<br />
Marcazzan, nato il 19 agosto 1881, morto il 4 giugno<br />
1966, salesiano.<br />
9
10<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
gastronomia e rosticceria<br />
in occasione della<br />
<strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong><br />
vi proponiamo<br />
le nostre specialità<br />
arrosti ripieni<br />
con castagne,<br />
mandorle e noci<br />
Domenica 14 ottobre degustazione salumi<br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) - Tel. 333 1339672
Marcigaglia Luigi Pietro <strong>di</strong> Albino e Giuseppina<br />
Marcazzan, nato l’1 agosto 1883, morto 29 novembre<br />
1959, salesiano.<br />
Mela Carlo, presente in paese nei primi anni del<br />
Settecento.<br />
Mela Carlo junior, fratello del precedente, minore <strong>di</strong><br />
sette anni.<br />
Mella Albino Pio <strong>di</strong> GioBatta e <strong>di</strong> Teresa Perazzolo,<br />
nato il 23 luglio 1856, prete dal 10 agosto 1879,<br />
cappellano dal 1883 al 1886 a <strong>San</strong>ta Caterina.<br />
Minaretti Antonio, nato 23 agosto 1897, morto 19<br />
ottobre 1931, missionario saveriano.<br />
Munaretti Antonio, presente in parrocchia nel 1775.<br />
Panarotto <strong>Giovanni</strong>: vedere più avanti il relativo<br />
articolo.<br />
Panarotto Feliciano.<br />
Panarotto Francesco, nato nel 1715, presente in<br />
parrocchia nella prima metà del Settecento.<br />
Panarotto Luigi: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Panato Danilo: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Pozza Antonio, dal 1876 al 1879 coa<strong>di</strong>utore a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> Battista; dal 1879 al 1883 a <strong>San</strong>ta Caterina.<br />
Pozza Giuseppe, presente a Cattignano nel 1775.<br />
Rigodanzo Severino <strong>di</strong> GioBatta e <strong>di</strong> Rosina Pozza,<br />
nato in Via Mella il 28 agosto 1915 e morto il 29<br />
settembre 1943, chierico salesiano.<br />
Rivato Pietro Antonio <strong>di</strong> Natale e Catterina Sartori,<br />
nato il 17 maggio 1787 e morto nel 1876, abate,<br />
professore <strong>di</strong> filosofia nel liceo <strong>di</strong> Brescia, poi in quello <strong>di</strong><br />
Verona, <strong>di</strong>rettore del ginnasio liceale <strong>di</strong> Mantova prima e<br />
<strong>di</strong> Padova poi e infine professore <strong>di</strong> filosofia all’Università<br />
<strong>di</strong> Padova.<br />
Merceria • Confezioni • Arredo<br />
Intimo • Biancheria<br />
Ivana<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Roccabianca Pietro Antonio <strong>di</strong> Felice e <strong>di</strong> Angela<br />
Mani, nato l’8 novembre 1823, prete dal 24 marzo 1849.<br />
Rossetti Domenico, presente in parrocchia nella<br />
prima metà del Settecento.<br />
Salata <strong>Giovanni</strong>, dal 1879 al 1889 a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
Battista, poi in America.<br />
Salgaro Mario: vedere più avanti il relativo articolo.<br />
Sartori Gerolimo, nato il 30 gennaio 1718 <strong>di</strong><br />
Bernar<strong>di</strong>no e <strong>di</strong> Caterina Morelli, presente in parrocchia<br />
nel 1775.<br />
Sartori Ludovico, cappellano dal 1823 al 1871 a<br />
Cattignano.<br />
Sartori Luigi, presente in parrocchia come confessore<br />
nel 1775.<br />
Sartori Mariano, nato l’1 <strong>di</strong>cembre 1903 e morto il 6<br />
giugno 1987, dei Poveri Servi della Divina <strong>Pro</strong>vvidenza<br />
(Don Calabria).<br />
Simoncello Evangelista, nato il 3 giugno 1822 e<br />
or<strong>di</strong>nato sacerdote il 24 marzo 1849.<br />
Soprana Alessandro.<br />
Soprana Andrea, coa<strong>di</strong>utore dal 1813 al 1838 e dal<br />
1833 al 1849 a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Battista.<br />
Soprana Cherubino (padre Nazario): vedere più<br />
avanti il relativo articolo.<br />
Soprana Gio Batta <strong>di</strong> Gianmaria e <strong>di</strong> Maria Cristofali,<br />
nato il 27 agosto del 1775, presente in parrocchia nel<br />
1821.<br />
Soprana Pietro (padre Ceciliano): vedere più avanti il<br />
relativo articolo.<br />
Tessari Antonio <strong>di</strong> Michele e <strong>di</strong> Maria Cavazza, nato il<br />
6 gennaio 1713, presente in parrocchia nel 1775.<br />
Tessari <strong>Giovanni</strong>.<br />
Via Monfalcone, 6 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
AU TO F F I C I NA<br />
VIALE ALCIDE DE GASPERI, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
CELL. 349 3298905 - TEL. 045 7465198<br />
11
12<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Calzaturificio Sartori SpA<br />
37035 <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
Verona / Italy<br />
Viale dell’Industria, 2<br />
Tel. +39 045 7465122<br />
Fax +39 045 6550190<br />
info@calzaturificiosartori.com<br />
calzaturificiosartori.com
Tessari Michele, presente a Cattignano ai primi<br />
dell’Ottocento.<br />
Urbani Luigi, presente in parrocchia sul finire<br />
dell’Ottocento.<br />
Valentini Agostino: vedere più avanti il relativo<br />
articolo.<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Zanchi Andrea, cappellano <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina dal<br />
1800 al 1813.<br />
Zanchi Pietro Andrea, coa<strong>di</strong>utore nella parrocchia dal<br />
1816 al 1862.<br />
Zanchi Pietro, dal 1815 al 1868 a <strong>San</strong>ta Caterina.<br />
Mario Gecchele<br />
I sacerdoti a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> nel 1978, in occasione dell’inaugurazione della Scuola Materna “Papa Luciani”: (da sinistra) Padre<br />
Ignazio Damini, Don Agostino Perin vicario <strong>di</strong> Montecchia, il vescovo Arnoldo Onisto, don Francesco Meneghello parroco <strong>di</strong> S. Caterina<br />
in Villa, don Adelio Mantiero parroco <strong>di</strong> Castello, don Paolo Baio cappellano <strong>di</strong> Villa<br />
Il V VVesco<br />
esco escoVo M MMons<br />
ons A Angelo A Angelo A AAngelo<br />
A ngelo R RRIVA<br />
IVA IVAto IVA IVAto IVA IVAto IVA to<br />
A servizio della Chiesa e dei poveri<br />
Don Angelo Rivato, vescovo <strong>di</strong> Ponta de Pedras dal<br />
1967 al 2002, è senza dubbio il religioso più conosciuto<br />
del nostro paese.<br />
Nato in contrada Rivati il 3 <strong>di</strong>cembre 1924 da<br />
Leonardo e da Elvira Cavazza, dopo le elementari in<br />
paese, il ginnasio a Verona, entrò nel seminario <strong>di</strong><br />
Vicenza e fu or<strong>di</strong>nato sacerdote il 29 giugno 1951.<br />
Entrato poi nell’or<strong>di</strong>ne dei Gesuiti col desiderio <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ventare missionario, partiva da Genova alla volta<br />
del Brasile il 17 febbraio 1960, <strong>di</strong>venendo il 29 aprile<br />
1965 prelato nullius a Ponta de Pedras, un’isola sul Rio<br />
<strong>delle</strong> Amazzoni, e poi vescovo, consacrato dal car<strong>di</strong>nale<br />
vicentino Sebastiano Baggio.<br />
Nel giugno del 2005, soggiornando qualche tempo<br />
a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, mi fece chiamare perché voleva<br />
raccontarsi e ricordare la sua vita e mi <strong>di</strong>sse: fanne<br />
quello che vuoi <strong>di</strong> quello che ti racconto, dopo che<br />
sono morto. Sono state due mattinate (6 e 13 giugno)<br />
<strong>di</strong> intervista molto coinvolgenti; mi trovavo <strong>di</strong>nanzi un<br />
uomo avanti con gli anni, ma pieno <strong>di</strong> entusiasmo per<br />
la vita, che si interrogava continuamente sul suo passato<br />
e sentiva il bisogno <strong>di</strong> raccontarlo ad altri. E’ stato bello<br />
anche per me.<br />
Ha raccontato la sua infanzia, stuzzicato dalla<br />
mia curiosità, le sue <strong>di</strong>fficoltà negli stu<strong>di</strong>, la salute<br />
cagionevole, i suoi incontri con Chiara Lubich, il<br />
contatto con padre Pio, con don Calabria e poi la sua<br />
attività pastorale come prete e come vescovo. Purtroppo,<br />
non so spiegarmi perché, alcune registrazioni sono<br />
risultate mute all’ascolto o<strong>di</strong>erno. Presento quin<strong>di</strong> in<br />
questa occasione una parte <strong>di</strong> quanto mi ha raccontato<br />
da quando <strong>di</strong>venne vescovo. Il colloquio si è svolto<br />
in modo informale e mi ha chiesto <strong>di</strong> usare il tu<br />
confidenziale, come risulta dalla trascrizione.<br />
Mario: Raccontami <strong>di</strong> quando sei <strong>di</strong>ventato prelato<br />
nullius e poi vescovo, partecipando così al Concilio ecumenico<br />
Vaticano II<br />
Angelo: La nomina a vescovo, primo vescovo <strong>di</strong><br />
questa regione ha suscitato nella nostra vita, nel mio<br />
cuore una forte e umile presenza del Signore Dio, come<br />
in tante realtà umane fra tanti sacerdoti che hanno<br />
13
14<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012
Angelo Rivato con papa <strong>Giovanni</strong> Paolo II<br />
lavorato fra i Gesuiti; questa consacrazione episcopale<br />
mi ha dato la grazia <strong>di</strong> partecipare al Concilio nel 1965,<br />
all’ultima sessione.<br />
La prima grazia è stata che sono andato a casa con<br />
la bene<strong>di</strong>zione del santo papa <strong>Giovanni</strong> XXIII, il papa<br />
stava bene, lucido, ed è stata una grande grazia; mi<br />
ricordo le campane del Castello che suonavano a festa<br />
perché ritornava questo suo figlio vescovo.<br />
A Roma è stata un’esperienza forte, io ero ospite nella<br />
curia dei padri gesuiti e gli incontri <strong>di</strong> vescovi brasiliani<br />
si facevano nella grande casa, la Domus Mariae, in<br />
via Aurelia. Quando sono entrato in <strong>San</strong> Pietro ho<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
incontrato il prof. Mario Bigarella <strong>di</strong> Vicenza e mi ha<br />
salutato: - Guarda, come, io che volevo essere vescovo<br />
e tu che non hai pensato sei vescovo -. Queste le prime<br />
parole <strong>di</strong> mons. Bigarella.<br />
Questo incontro con tutti i vescovi della terra<br />
interpellava la nostra presenza missionaria. Facendo<br />
il viaggio dal Brasile a Roma, non so perché, sono<br />
passato dagli Stati Uniti senza sapere una parola <strong>di</strong><br />
inglese e sono andato là, avevo due o tre in<strong>di</strong>rizzi e mi è<br />
sembrato un contrasto forte vedere la realtà dei Gesuiti<br />
negli USA a New York, questa grande università, questi<br />
gran<strong>di</strong> collegi, queste gran<strong>di</strong> case, tutto bello, tutto<br />
meraviglioso, io che arrivavo da una povertà <strong>di</strong>ciamo<br />
così marajoara unica sulla terra; anche altri missionari<br />
che sono stati in Africa hanno detto che era una realtà<br />
complicata, ho avuto dentro <strong>di</strong> me una rivolta, un<br />
forte contrasto fra la ricchezza americana e la realtà del<br />
Marajo.<br />
Mario: Cosa ti ha provocato questo?<br />
Angelo: Mi ha provocato una interpellazione, pensa<br />
che io non avevo clergyman, avevo solo dei documenti,<br />
ma sono andato in un negozio e mi hanno dato un<br />
clergyman tipo americano e non l’ho pagato, ho firmato<br />
ed ho pagato dopo; per <strong>di</strong>rti che questa persona ha<br />
creduto sulla parola, altrimenti non potevo circolare<br />
liberamente negli Usa, non avevo “l’abito nuziale”.<br />
Dopo ho trovato a Chigago, dove parlavano spagnolo,<br />
un missionario italiano, il paesano padre Costalunga.<br />
Bene, a questo concilio mi ero messo nella schiera<br />
dei vescovi “<strong>di</strong> sinistra”, per <strong>di</strong>re una cosa brutta, tipo<br />
Camara, tipo due tre vescovi francesi, progressisti, non<br />
contestatori, volevano che il concilio fosse un inizio.<br />
Mi ricordo che andavo tutte le mattine dalla casa dei<br />
Gesuiti al Vaticano a pie<strong>di</strong> (erano 500 metri o meno)<br />
DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE<br />
ALTA QUALITÀ<br />
A PREZZI COMPETITIVI<br />
Via Canella, 3 - Tel. 045 6528742<br />
CELLORE D’ILLASI (VR)<br />
Viale Europa, 98 - MONTECCHIO MAGGIORE (VI)<br />
Tel. 0444 602480<br />
Corso Cavour, 39 - ZEVIO (VR)<br />
Tel. +39 045 6051495 - Fax +39 045 6051495<br />
e-mail: info@lov.it<br />
15
16<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
IMMOBILIARE<br />
ARES costruzioni<br />
E-MAIL : aresvr@libero.it<br />
PIAZZA MARCONI, RONCA’ (VR)<br />
IMPRESA EDILE<br />
ROSSETTO & MARCAZZAN<br />
E-MAIL : rossetto.marcazzan@libero.it<br />
s.r.l.<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465425<br />
s.n.c.
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Fine anni ‘40: si riconoscono a sinistra il parroco <strong>di</strong> Castello, don Giuseppe Dal Molin con accanto il futuro don <strong>Giovanni</strong> Allegri: a<br />
destra l’allora cappellano don Damiano Andriolo con accanto il futuro don Mario Salgaro; in alto, contrassegnato dall’asterisco, il<br />
futuro Vescovo Angelo Maria Rivato<br />
assieme ad un padre, Padre Pedro generale dei Gesuiti,<br />
con il quale parlavo: era molto saggio, mi ha aiutato<br />
a crescere <strong>di</strong> una crescita armoniosa, <strong>di</strong> una crescita<br />
equilibrata, anche lui <strong>di</strong>ceva che la Chiesa ha bisogno <strong>di</strong><br />
una forte rinnovazione.<br />
C’erano le conferenze, ogni gruppo linguistico<br />
faceva degli incontri, teologi che venivano a parlare,<br />
e mi ricordo che questi incontri noi della lingua<br />
portoghese qualche volta anche spagnola, si facevano<br />
nella Domus Mariae e là si poteva parlare, interrogarsi,<br />
parlare con i professori teologi. Mi ricordo che noi prelati<br />
nullius nella sala eravamo gli ultimi, e quando hanno<br />
dato questo anello è successo un fatto molto curioso.<br />
I miei compagni sono andati da Don Angelo, ma erano<br />
terminati gli anelli. Sono andato da un prete religioso <strong>di</strong><br />
don Orione, che mi ha dato l’anello.<br />
Ogni gruppo leggeva il testo che poi era presentato<br />
nella sessione plenaria: mi ricordo che quando si<br />
parlava <strong>di</strong> missionari, si <strong>di</strong>ceva che dovevamo mettere<br />
in chiaro che chi va in missione deve essere il migliore,<br />
perché succedeva che qualche congregazione mandava<br />
in missione coloro che non erano buoni, non efficienti.<br />
Finalmente un vescovo ha detto, sostenuto anche<br />
da padre Arrupe: “Dobbiamo mandare in missione i<br />
migliori che abbiamo”. Quando abbiamo approvato la<br />
Gau<strong>di</strong>um ed Spes, un tema era sulla relazione fra papa e<br />
le altre conferenze episcopali; si voleva che fosse un poco<br />
rinnovato strutturalmente il Vaticano nel rapporto con<br />
il mondo; un vescovo è andato a parlare pubblicamente<br />
e ha insistito in una forma forte sopra questa necessità,<br />
<strong>di</strong> avere un cambiamento. Come cambiare? Ut unum<br />
sint.<br />
Mario: Il concilio ti ha cambiato? Quale l’effetto del<br />
concilio su <strong>di</strong> te?<br />
Angelo: È stato un qualcosa che mi ha veramente<br />
cambiato dentro la testa: si <strong>di</strong>ceva ama la <strong>di</strong>ocesi<br />
Via Salgaroli, 15 - 37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Cell. 349 2971460 - e-mail: andrea.gambaretto@gmail.com<br />
17
18<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Via Vaccari Loc. Cattignano - <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) (a 10 km. da Bolca)<br />
Tel. 045 6550919 - www.agriturismobernar<strong>di</strong>.it - e-mail: info@agrituismobernar<strong>di</strong>.it<br />
È gra<strong>di</strong>ta la prenotazione
africana come la tua <strong>di</strong>ocesi, ama la vita dei giovani<br />
americani come ami la tua, mi ha creato dentro <strong>di</strong> me<br />
una <strong>di</strong>mensione universale concreta; io sentivo che ogni<br />
vescovo era mio fratello, è stato in questa occasione che<br />
un vescovo americano <strong>di</strong> una regione <strong>di</strong> Chicago mi ha<br />
fatto un depliant in inglese riguardante la missione, che<br />
ho ancora in Brasile, mi ha dato un orologio da polso,<br />
perché lui aveva lo stesso mio stemma, “ubi caritas<br />
deus”, eravamo quattro vescovi con lo stesso stemma.<br />
Ecco l’ecumenismo: come amare le altre religioni, altri<br />
movimenti, bud<strong>di</strong>sti, mussulmani, come fratelli tuoi.<br />
Mario: Ad esempio, tu quando sei andato missionario<br />
sei andato là con lo spirito <strong>di</strong> convertirli o <strong>di</strong> vivere con loro?<br />
Angelo: Vivere con loro. Mai avuto l’idea <strong>di</strong><br />
imporre qualcosa, anche perché non avevo la struttura<br />
io; io sono nato qui conta<strong>di</strong>no ed ho conservato la mia<br />
realtà antropologica, sociologica conta<strong>di</strong>na, ho sempre<br />
avuto una comprensione, tanto che il nunzio apostolico<br />
Baggio vicentino quando sono andato al concilio mi<br />
ha mandato una lettera: - Don Angelo ricordati che sei<br />
vescovo, comportati da vescovo, non solo da missionario,<br />
la tua <strong>di</strong>gnità, il vestire - perché aveva capito che io ero<br />
un poco sinistroide e aveva questa paura.<br />
Il concilio mi ha aiutato a vivere l’ottimismo, come<br />
la Madonna che <strong>di</strong>ce “L’onnipotente fa in me cose<br />
belle”, io ho imparato ad essere ottimista, lo ero già<br />
per natura, non sei tu che fai, Dio ti ha dato questa<br />
funzione, questa attività <strong>di</strong> vescovo per amare non per<br />
comandare, è <strong>di</strong>fficile, devi prendere decisioni; ogni<br />
vescovo che parlava, dalla Corea all’Australia, sentivi<br />
sempre una speranza, una gioia nel cuore, sentivi che<br />
la Trinità non è solo Dio padre, Dio figlio e Spirito<br />
<strong>San</strong>to, la Trinità era presente, da questo ottimismo è<br />
nata anche l’unità, quello che era importante fra tante<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
nazioni. C’era un vescovo <strong>delle</strong> isole Salomone, anche<br />
lui là sperduto senza comunicazioni, senza telefono, la<br />
gioia <strong>di</strong> Dio che mi ama. Ottimismo e unità. Da questa<br />
amicizia riconosceranno che siete miei <strong>di</strong>scepoli, non<br />
per le opere che fate, ma per quello che vivete e che<br />
amate.<br />
Mario: Ce l’hai ancora questo ottimismo?<br />
Angelo: Sì, sempre, sempre. Forse l’ho ricevuto dalla<br />
mia mamma, che quando sono andato in missione, mi<br />
ha detto: - Se Dio ti chiama, tu vai con gioia -; anche<br />
<strong>Giovanni</strong> XXIII: - Se Dio ti chiama, ti ha fatto vescovo<br />
che non avevi mai pensato, vuol <strong>di</strong>re che Dio ti ama<br />
-. Con questo ottimismo, ho capito che bisognava<br />
scoprire nelle persone il positivo <strong>di</strong> Dio, non il negativo<br />
in ogni persona umana; io dal Concilio sono tornato<br />
a casa con questo. Tant’è vero che dopo, prima che<br />
terminasse il concilio, durante una vacanza sono andato<br />
in Svizzera che non sapevo una parola <strong>di</strong> tedesco ma<br />
avevo conosciuto un padre e allora sono andato là in<br />
Svizzera da solo; mi ricordo, sono arrivato a Zurigo e in<br />
treno sono andato da Mons. Rossi, nella sua parrocchia<br />
nella zona tedesca; il concilio ti ha trasmesso una serie<br />
<strong>di</strong> attività, <strong>di</strong> realtà umane meravigliose.<br />
Mario: Il tuo ottimismo si è scontrato con la realtà dove<br />
poi sei andato a fare il missionario?<br />
Angelo: Sì, si è scontrato e non si è scontrato perché<br />
io sono andato a Belen il 24 <strong>di</strong>cembre 1965 e la prima<br />
cosa bella che ho visto che ha lasciato là un gesuita,<br />
fratello Rolando, è che doveva terminare una casa <strong>di</strong><br />
gesuiti che ancora c’è oggi dove vivo: era coperta, non<br />
ha lasciato là sol<strong>di</strong>, ho trovato un grande commerciante<br />
<strong>di</strong> Belen il quale ha dato tutto il materiale per costruire<br />
la casa, io quando sono ritornato ho portato in Brasile<br />
(mi ricordo ancora perché me li ha dati il generale padre<br />
19
20<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012
Arrupe) 20 mila dollari; con questi sono andato dal<br />
commerciante e mi ha fatto ancora uno sconto del 20%;<br />
è stato una cosa grande, meravigliosa, questo dal lato<br />
umano.<br />
Ma andando alla realtà pastorale del Marajo <strong>di</strong> quel<br />
tempo, c’erano due preti nella missione, si doveva<br />
lavorare con i laici, questo ottimismo mi ha aiutato<br />
tantissimo perché dovevo sempre credere. Dopo il<br />
concilio arrivò un prete <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> e dopo laici, Giuliano<br />
ed altri, Gaspare e sua moglie, una figlia nata là, a loro<br />
dovevo trasmettere fiducia, tanto che è successo che<br />
quello che <strong>di</strong>cevo loro capivano. Anche oggi quando<br />
parla il prete in chiesa saranno 10%, 20% per cento<br />
che capiscono, gli altri <strong>di</strong>cono: - Ha parlato bene<br />
-. Io all’inizio per dare forza ai laici usavo la Bibbia e<br />
mandavo loro a pre<strong>di</strong>care. Quando io volevo <strong>di</strong>re una<br />
cosa <strong>di</strong>cevo: - Spiega tu un uomo, una donna con il tuo<br />
linguaggio -; vale più <strong>di</strong>eci minuti <strong>di</strong> una laico, <strong>di</strong> una<br />
laica che un’ora del vescovo, era così.<br />
Un prete gesuita mi ha denunciato a Roma, sosteneva<br />
che questi preti <strong>di</strong>cevano eresie teologiche.<br />
Nel 1967 sono ritornato a Roma, sono andato ed ho<br />
spiegato, mostrato e avevo registrato qualche cosa.<br />
Quando un conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong>ceva: Noi siamo come bicchieri<br />
pieni <strong>di</strong> acqua. Questa acqua può essere bella filtrata,<br />
dei nostri fiumi, ma nessuna persona è vuota, tutte le<br />
persone sono piene, sono bicchieri pieni -, allora io ho<br />
fatto sentire questo.<br />
Un altro conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong>ceva: - Per spiegare la Trinità<br />
guardate, - e ha chiamato sua moglie Domenica e i suoi<br />
cinque figli, io ho ascoltato e registrato: - Io sono la<br />
presenza <strong>di</strong> Dio padre, mia moglie è Dio spirito santo e<br />
i figli sono Gesù, noi siamo una Trinità qui dentro nella<br />
mia casa -. L’ho fatto sentire a Roma: - Che bello, che<br />
<strong>di</strong> Marcazzan Franco<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
bello! - anche un teologo Danielou, e Ranher <strong>di</strong>cevano:<br />
- Che meraviglia <strong>di</strong> Dio, questo è la Vhiesa !-.<br />
Un altro <strong>di</strong>ceva, “poiché tutte le persone hanno<br />
denti bianchi e sangue rosso, tutti siamo uguali” ed è<br />
vero. Io sempre quando mi chiedevano le cose non le<br />
nascondevo; ho chiesto ad un altro in una chiesetta<br />
fatta <strong>di</strong> legno: - Cosa <strong>di</strong>te voi? Tutti siamo figli dello<br />
stesso papà, Dio -; quando <strong>Giovanni</strong> Paolo I ha detto<br />
che Dio è un papà e una mamma, si sono scandalizzati.<br />
Veramente questo catechista aveva capito che siamo<br />
tutti figli della stessa madre. Un’altra volta uno mi<br />
chiama sulla strada, quando c’è stata la rivoluzione<br />
degli studenti in Francia<br />
Mario: Nel ‘68<br />
Angelo: Sì, nel ‘68; - Don Angelo, hai sentito gli<br />
studenti in Francia fanno sciopero perché sono solidali<br />
con noi conta<strong>di</strong>ni, coi poveri -; un altro mi chiama e<br />
mi <strong>di</strong>ce: - Hai sentito cosa è successo -; - No - ; <strong>di</strong>ce<br />
che è uscita adesso la moda unisexy, - Per noi poveri è<br />
una meraviglia, perché io posso usare i vestiti della mia<br />
donna e la donna i miei vestiti -.<br />
Mi ricordo sempre quando è morta una giovane <strong>di</strong><br />
15 anni, era a Belen a stu<strong>di</strong>are, per una tubercolosi, si<br />
chiamava Maria Auxiliadora. La mamma, un dolore<br />
grande, la mamma, se non è morta adesso è ancora viva,<br />
<strong>di</strong> questa ragazza <strong>di</strong>sse: - Dio mi ha dato con mio marito<br />
questa figlia, adesso lui ha avuto bisogno <strong>di</strong> questa mia<br />
figlia e me l’ha portata via. Che lei dal para<strong>di</strong>so continui<br />
a bene<strong>di</strong>re tutti noi !-. Una fede, un dolore come quello<br />
della Madonna sotto la croce. Bello. Tanti fatti. Ho<br />
questo ottimismo.<br />
(Intervista effettuata da Mario Gecchele a mons. Angelo<br />
Rivato il 13 giugno 2005 in contrada Rivati)<br />
• Diagnosi<br />
• Taglian<strong>di</strong><br />
• Climatizzazione<br />
• Iniez. Elettronica<br />
Benzina - Diesel<br />
• Assistenza<br />
Sistemi Comfort<br />
• Bollino Blu<br />
• Rip. meccaniche<br />
Via Zamichieli, 3/A - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel./Fax 045 6550995 - Cell. 347 4061995 - e-mail: autotronicamf@alice.it<br />
da Lunedì a Mercoledì<br />
8.30-12.30 - 15.30-19.30<br />
dal Giovedì al Sabato<br />
orario continuato 8.30-19.30<br />
21
22<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Termoidraulica Valdalpone s.r.l.<br />
Installazione impianti idraulici civili, industriali<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento ed aspirazione<br />
37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Viale dell’Industria, 2/B<br />
Il nostro staff tecnico<br />
Tel. 045 7465253 - Fax 045 6550316<br />
www.termoidraulicavaldalpone.it<br />
E-mail: info@termoidraulicavaldalpone.it
In anni ormai lontani poteva capitare che un<br />
sacerdote trascorresse tutta la sua esistenza <strong>di</strong> prete in<br />
un’unica parrocchia: è il caso <strong>di</strong> don <strong>Giovanni</strong> Allegri che,<br />
or<strong>di</strong>nato nel giugno del 1948, entrò come cappellano a<br />
Tezze <strong>di</strong> Arzignano il 1° settembre dello stesso anno e vi<br />
rimase per tutta la vita, appunto come cappellano fino al<br />
1966, poi come parroco per il resto della sua vita.<br />
Don <strong>Giovanni</strong> Battista Allegri era nato a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
<strong>Ilarione</strong>, precisamente in contrada Zini, il 30 luglio 1924<br />
da Augusto e Amabile Lovatin, e dopo le elementari<br />
aveva preso la via del Seminario <strong>di</strong> Vicenza, dove fu<br />
or<strong>di</strong>nato all’età <strong>di</strong> 24 anni.<br />
Il giovane sacerdote entrò ben presto in sintonia con<br />
la gente <strong>di</strong> Tezze e con il parroco don Pietro Ronconi,<br />
con il quale collaborò fin dall’inizio nell’impresa che<br />
coinvolse tutta la popolazione per quasi un decennio: la<br />
costruzione della nuova chiesa parrocchiale, inaugurata<br />
dal vescovo ausiliare Carlo Fanton il 15 settembre 1962,<br />
a cui si aggiunse, subito dopo, la costruzione della nuova<br />
canonica.<br />
Grazie anche alla collaborazione con l’anziano parroco,<br />
don <strong>Giovanni</strong> era quin<strong>di</strong> pronto per assumere la<br />
guida della comunità, cosa che avvenne alla scomparsa <strong>di</strong><br />
don Ronconi, avvenuta nel novembre del 1966. Trascorso<br />
un anno in cui la carica venne assegnata al cappellano<br />
pro tempore, il 24 settembre 1967 don <strong>Giovanni</strong><br />
fece il suo ingresso come parroco in una giornata che<br />
ancora oggi molti citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Tezze ricordano bene: il<br />
corteo che proveniva da <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> era composto<br />
da un centinaio <strong>di</strong> automobili, festosamente accolto<br />
nel piazzale del monumento dalle autorità comunali al<br />
gran completo e da una folla che accompagnò poi in<br />
chiesa il loro nuovo pastore, che conoscevano da ormai<br />
vent’anni e che stimavano al punto da fargli trovare<br />
come regalo, per l’occasione, una nuova Fiat 850, alla<br />
fine dalla cerimonia. In onore del festeggiato vi fu anche<br />
un’accademia allestita dalla locale scuola materna e, a<br />
sera, un concerto del coro <strong>di</strong> Trissino.<br />
Sebbene la parrocchia non potesse più <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong><br />
un cappellano, don <strong>Giovanni</strong> intensificò l’impegno a<br />
servizio della comunità, sfruttando al meglio l’aiuto,<br />
spesso temporaneo, <strong>di</strong> vari coa<strong>di</strong>utori, fra cui l’anziano<br />
don Giacobbe Mettifogo, che dopo il ritiro dall’attività<br />
pastorale per motivi <strong>di</strong> salute, trascorse a Tezze gli ultimi<br />
sei anni fraternamente assistito dal parroco. Ma fra i tanti<br />
“aiutanti” del parroco – e in questo don <strong>Giovanni</strong> fu tra<br />
i primi in assoluto – vanno ricordati anche i sacerdoti<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Un giovane don <strong>Giovanni</strong> Allegri, ancora cappellano<br />
stranieri, per lo più in<strong>di</strong>ani, chiamati a sostenere l’azione<br />
liturgica soprattutto nei momenti più impegnativi<br />
dell’anno. Fervevano intanto i lavori per le numerose<br />
opere avviate: nell’ottobre 1979 la scuola materna “Oliva<br />
Marcheluzzo”, già retta dall’ente religioso attraverso le<br />
suore maestre <strong>di</strong> S. Dorotea, venne formalmente donata<br />
da parte del comune e costituì uno dei car<strong>di</strong>ni dell’azione<br />
educativa <strong>delle</strong> nuove generazioni; vennero realizzate<br />
le rifiniture interne alla nuova chiesa, abbellita negli<br />
anni ’80 con le opere del pittore <strong>Giovanni</strong> Fiore Fiorini,<br />
pregevoli tele dalle <strong>di</strong>mensioni notevoli che servirono a<br />
23
24<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Merceria • Confezioni • Arredo<br />
Intimo • Biancheria<br />
Ivana<br />
aperto anche a mezzogiorno<br />
chiuso il lunedì<br />
Via Pietro Via Monfalcone, Niselli, 51 - S. 6 <strong>Giovanni</strong> - SAN GIOVANNI Il. (VR) ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465118<br />
AU TO F F I C I NA<br />
Pizza e cucina anche a mezzogiorno<br />
Panini cal<strong>di</strong> • Bruschette • Insalatone<br />
Organizziamo serate a tema!<br />
Speciale Halloween<br />
Locale climatizzato • WIFI gratuito<br />
VIALE ALCIDE DE GASPERI, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
CELL. 349 3298905 - TEL. 045 7465198<br />
DAL 1986 UN TECNICO CHE VI SA CONSIGLIARE<br />
VENDITA ED ASSISTENZA PNEUMATICI EQUILIBRATURA<br />
CONVERGENZA COMPUTERIZZATE, TAGLIANDI E REVISIONI<br />
PRENOTATE DA NOI LE GOMME INVERNALI<br />
ANCHE Noleggio QUEST’ANNO sci e snowboard APPLICHIAMO adulti IL 50% e DI bambini SCONTO<br />
S. Via Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)<br />
S. GIOVANNI GIOVANNI ILARIONE ILARIONE (VR) (VR) - - Via Via P. P. Niselli, 56 - Tel. 045 6550108 - Cell. 348 9048657<br />
Tel. 045 6101537<br />
AUTORIPARAZIONI<br />
PRESA snc<br />
<strong>di</strong> PRESA ENRICO e GIORGIO<br />
NUOVO CENTRO REVISIONI<br />
AUTO-MOTO-QUAD-AUTOCARRI-MOTOCARRI<br />
SOCCORSO STRADALE<br />
aperto anche il sabato pomeriggio<br />
Via Villa Bolca, 71 - 37030 Vestenanova (VR)<br />
Tel./Fax 0456565155 - Enrico 3494159665 - Giorgio 3393893386<br />
enrico.presa@libero.it
vivacizzare l’ambiente interno dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />
Dal 1977 al 1983 fu la volta della Casa della comunità<br />
e degli attigui impianti sportivi, vero e proprio centro <strong>di</strong><br />
raccolta per le attività parrocchiali e per la gioventù in<br />
particolare: i locali della Casa della comunità non furono<br />
pensati solo per il catechismo – attività pastorale che<br />
rimase comunque al centro dell’azione <strong>di</strong> don <strong>Giovanni</strong><br />
– ma anche per le iniziative ricreative, come il piccolo<br />
teatro ricavato all’interno, il bar e la casa del custode,<br />
mentre attorno al campetto sportivo sorgevano i primi<br />
campi da tennis, da basket e da pallavolo.<br />
Con<strong>di</strong>videndo con i propri fedeli la comune devozione<br />
per sant’Agata, patrona della comunità, dal 1986<br />
l’attenzione del parroco si concentrò sul restauro della<br />
vecchia chiesa parrocchiale, bisognosa <strong>di</strong> intervento<br />
nelle strutture e nella pala, <strong>di</strong> scuola del Maganza,<br />
che ricorda l’asse<strong>di</strong>o al castello <strong>di</strong> Arzignano del 1413<br />
da parte degli Ungari e il relativo voto fatto alla santa<br />
catanese, motivo per cui fu e<strong>di</strong>ficata la chiesa stessa: i<br />
lavori si prolungarono fino al 1993, ma servirono per<br />
restituire in tutta la sua bellezza alla citta<strong>di</strong>nanza un<br />
gioiello architettonico che rischiava <strong>di</strong> andare perduto.<br />
Don Govanni Allegri a Sotto il Monte, a fianco del fratello <strong>di</strong><br />
Papa <strong>Giovanni</strong> XXIII<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don <strong>Giovanni</strong> Allegri fra i giovani <strong>di</strong> Tezze<br />
Nella nuova chiesa intanto si pensava ad inaugurare<br />
le nuove campane (nel 1990) e alla realizzazione del<br />
nuovo altare, opera in marmo scolpita dall’artista<br />
Sammartin fra il ’96 e il ’97, a cui fecero seguito due<br />
bassorilievi negli altari laterali della Madonna e <strong>di</strong> S.<br />
Agata. Erano però giunti anche gli ultimi anni <strong>di</strong> vita per<br />
don <strong>Giovanni</strong> Allegri, che non fece in tempo a vedere la<br />
posa dell’ambone, anch’esso in marmo scolpito, frutto<br />
(come molti altri lavori) della generosità <strong>di</strong> alcuni privati<br />
citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Tezze, presso i quali don <strong>Giovanni</strong> godeva <strong>di</strong><br />
totale fiducia e stima.<br />
Colpito da un’embolia cerebrale il 9 <strong>di</strong>cembre 1997<br />
e subito ricoverato all’ospedale <strong>di</strong> Arzignano, vi morì<br />
tre giorni dopo, fra l’unanime compianto <strong>di</strong> chi l’aveva<br />
conosciuto ed apprezzato.<br />
Ma al <strong>di</strong> là <strong>delle</strong> opere materiali, il sacerdote venuto<br />
da <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> è ancor oggi ricordato per<br />
aver dato vita e sostenuto un’intensa attività in campo<br />
ricreativo e pastorale, riuscendo a riunire in vivacissimi<br />
gruppi i giovani <strong>di</strong> allora, molti dei quali ancor oggi sono<br />
attivi in parrocchia: memorabili rimangono le numerose<br />
gite allestite nel corso degli anni. Esemplare in tal senso<br />
fu anche l’impegno profuso da don <strong>Giovanni</strong> nell’ambito<br />
della musica sacra, valorizzando al massimo grado il coro<br />
parrocchiale ma promuovendo anche il canto giovanile,<br />
con l’organizzazione <strong>di</strong> recite e rappresentazioni che<br />
coinvolgevano un gran numero <strong>di</strong> persone. Ancor oggi,<br />
a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tanti anni la rassegna <strong>di</strong> cori parrocchiali<br />
allestita in occasione della Festa <strong>di</strong> S. Agata è a lui<br />
intitolata.<br />
Noleggio sci e snowboard adulti e bambini<br />
Via Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)<br />
Tel. 045 6101537<br />
Dario Bruni<br />
25
26<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Fotovoltaico abitazione da 2,99 kwp S. Bonifacio Barriera fotovoltaica autostrada A22<br />
• PROGETTAZIONI<br />
• INSTALLAZIONI ELETTRICHE<br />
• QUADRISTICA<br />
• BUILDING AND HOUSE AUTOMATION<br />
SIA CIVILE, INDUSTRIALE E COMMERCIALE<br />
SRL<br />
Fotovoltaico capannone industriale da 264,20 kwp a Brendola Nuovo quadro generale Biscottificio Baroni<br />
S.p.A.<br />
SAN BONIFACIO (VR) - Via C. Battisti, 13<br />
Tel. 045 7611511 - Fax 045 7614499 - alpoelettra@europert.it
È una figura <strong>di</strong> missionario poco conosciuta in paese,<br />
vuoi per il tempo trascorso, vuoi per le vicissitu<strong>di</strong>ni<br />
della guerra e per aver qualche notizia atten<strong>di</strong>bile si è<br />
setacciato nella memoria dei nipoti, ai quali va un plauso<br />
per la <strong>di</strong>sponibilità ed accoglienza.<br />
Fratello Maurizio Bacco, e lo chiameremo sem-pre<br />
fratello, perché non ha mai voluto giungere al sacerdozio<br />
all’interno della famiglia francescana, nasce ai Bacchi <strong>di</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> il 9 luglio 1909, figlio <strong>di</strong> Augusto<br />
Antonio e <strong>di</strong> Barro Elisabetta Regina, trevigiana originaria<br />
<strong>di</strong> Arcade. Papà con ogni probabilità è carabiniere in<br />
questa citta<strong>di</strong>na della marca trevigiana ed incontra quella<br />
giovane maestra e subito se ne innamora e la sposa,<br />
tornando nella casa paterna. Qui insieme danno origine<br />
ad una grande famiglia, 11 figli tra maschi e femmine,<br />
una vera tribù. Il nostro fratello Maurizio è il quinto in<br />
or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> arrivo, ma il primo dei maschietti e gli viene<br />
imposto il nome <strong>di</strong> Gino. È un ragazzino buono, docile,<br />
pronto all’obbe<strong>di</strong>enza, sempre <strong>di</strong>sposto a sacrificarsi<br />
per gli altri. In casa si vive in un clima <strong>di</strong> comprensione<br />
ed amore, seguendo i principi <strong>di</strong> onestà, <strong>di</strong> operosità e<br />
<strong>di</strong> preghiera. Non si conosce la data nella quale Gino<br />
chiede <strong>di</strong> entrare a far parte della comunità francescana,<br />
certamente viene catturato dal messaggio che i frati<br />
cercatori, nei perio<strong>di</strong>ci giri per la questua, seminano fra<br />
la gente, specialmente tra i ragazzi. A Chiampo rimane<br />
estasiato dall’or<strong>di</strong>ne che vi regna, dall’amore e dalla<br />
devozione per la Madonna. É pure incantato e cerca <strong>di</strong><br />
imitare le virtù e il cammino verso la perfezione <strong>di</strong> Fra’<br />
Clau<strong>di</strong>o Granzotto, il fratello scultore che sta costruendo<br />
la grotta <strong>di</strong> Lourdes e che sta pure salendo l’ultimo dei<br />
gra<strong>di</strong>ni della santità. Richiesto <strong>di</strong> operare a Pola, allora<br />
terra italiana in Jugoslavia, accetta volentieri <strong>di</strong> mettersi<br />
al servizio <strong>di</strong> quella comunità francescana e <strong>di</strong> quelle<br />
popolazioni <strong>di</strong> chiara ori-gine veneziana. È una comunità<br />
povera, basata sull’aiuto della <strong>Pro</strong>vvidenza e degli altri,<br />
• 2000 mq <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />
piante fiorite in vaso<br />
• <strong>Pro</strong>gettazione, realizzazione<br />
e assistenza<br />
• Giar<strong>di</strong>ni e arre<strong>di</strong> da interni<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Via Balzi, 2 - Tel. 045 7465990<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Fratel ratel M MMaurizio<br />
aurizio B BBacco<br />
acco<br />
La semplicità degli ultimi<br />
ma qui fratello Maurizio si trova perfettamente a suo<br />
agio. I frati sono visti volentieri, persone simpatiche e<br />
povere in mezzo ai poveri. A turbare questo clima <strong>di</strong><br />
operosità e <strong>di</strong> collaborazione arriva la guerra. É una guerra<br />
senza regole, da entrambe le parti. Le truppe partigiane,<br />
regolari e non, <strong>di</strong> Tito avanzano facendo terra bruciata<br />
<strong>di</strong> quanto sa e ricorda l’esercito occupante italiano e<br />
tedesco. Anche per i frati iniziano i “misteri dolorosi”.<br />
Su un’isoletta, davanti a Pola, il frate superiore sta<br />
molto male, gli altri confratelli scappano e solo fratello<br />
azienda agricola <strong>di</strong> floricoltura<br />
f.lli ignazio e Valeriano riVato<br />
27
28<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Quattro <strong>delle</strong> sei chiese <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> in un acquerello <strong>di</strong> Padre Ignazio Damini<br />
ristorante<br />
zoccante<br />
VESTENANOVA<br />
Via Zovo, 1<br />
Tel. 045 7470003<br />
www.ristorantezoccante.com
Maurizio si offre ad assisterlo fino alla morte. Rientra<br />
poi nel convento <strong>di</strong> Pola e si mette a <strong>di</strong>sposizione della<br />
scarna comunità <strong>di</strong> confratelli che qui si è ricostituita,<br />
ma il clima politico è molto cambiato, <strong>di</strong>venendo<br />
decisamente ostile. Il monastero viene bruciato, i frati<br />
più importanti deportati. Possono rimanere solo tre frati,<br />
ritenuti i più insignificanti, a voler <strong>di</strong>mostrare che il regime<br />
non perseguita la Chiesa. Fratel Maurizio ha salva la vita<br />
grazie all’intervento <strong>di</strong> influenti personalità della città.<br />
Si va avanti così, con continui ed asfissianti controlli, si<br />
aspetta sempre che la polizia politica vada a prenderli. La<br />
gente invece è buona nei loro confronti, dà quello che ha,<br />
quello che può, sottraendolo al fabbisogno quoti<strong>di</strong>ano.<br />
Anche se formalmente non contrario alla religione, il<br />
regime comunista instaurato da Tito in pratica cerca <strong>di</strong><br />
ostacolare ogni pratica o manifestazione religiosa. I frati<br />
possono restare dentro il convento, ma non possono<br />
uscire indossando l’abito francescano, è permesso solo il<br />
vestito della gente comune. La maggior parte <strong>di</strong> coloro<br />
che escono non fanno più ritorno, spariscono nel nulla,<br />
requisiti dalla polizia <strong>di</strong> regime.<br />
Il nostro protagonista viene maltrattato e può<br />
rientrare in patria solo 20 anni dopo la fine della guerra,<br />
quando le maglie della repressione cominciano un po’<br />
ad ammorbi<strong>di</strong>rsi. Nel contempo, però può comunicare<br />
con la famiglia <strong>di</strong> origine, chiede notizie e saputo che<br />
la moglie <strong>di</strong> Roberto, suo fratello più giovane, aspetta<br />
un figlio, chiede che al nascituro venga imposto il nome<br />
<strong>di</strong> Maurizio e ben volentieri in questo desiderio viene<br />
assecondato, così pure come era stato in precedenza<br />
accontentato, quando aveva manifestato alla sorella<br />
Maria, sposa <strong>di</strong> Massimo Lovatin e madre <strong>di</strong> quattro<br />
sacerdoti scalabriniani, il desiderio <strong>di</strong> dare il nome <strong>di</strong><br />
Danilo al bambino che le stava per venire al mondo.<br />
Quando rientra a casa è molto <strong>di</strong>magrito, quasi<br />
uno scheletro, indossa un saio tutto rattoppato e a<br />
chi gli fa notare questo risponde che <strong>San</strong> Francesco<br />
certamente non aveva una veste migliore. Si meraviglia<br />
dell’abbondanza che si trova in Italia, e siamo solo nel<br />
1964, figurarsi poi…, visita le famiglie dei fratelli e <strong>delle</strong><br />
sorelle accresciute dai nuovi arrivati, porta ai giovani<br />
nipoti tutta la sua semplicità e simpatia. Raccoglie e fa<br />
incetta dei mozziconi <strong>di</strong> sigaro (“tochi de toscan”) che<br />
<strong>di</strong> Danese Anna e C.<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
trova, per portarseli in convento, ai confratelli abituati a<br />
fumare, come anche lui si è abituato durante la guerra. È<br />
una specie <strong>di</strong> piccolo tesoro. Ed ogni volta che rientra in<br />
famiglia i fratelli si ricordano sempre <strong>di</strong> mettergli nella<br />
borsa alcune scatole <strong>di</strong> profumati sigari, che vengono<br />
successivamente con<strong>di</strong>visi con i confratelli stessi e<br />
fumati con parsimonia. In un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />
salute chiede <strong>di</strong> poter essere richiamato nel convento<br />
<strong>di</strong> Chiampo, ma non viene accontentato dai Superori.<br />
Allora rimane sempre là, a Pola, a testimoniare la povertà<br />
e la semplicità francescana. Ogni 7-8 anni rientra in<br />
famiglia, si rifornisce <strong>di</strong> roba, <strong>di</strong> scarpe nuove che poi<br />
dà in beneficenza, per lui bastano ed avanzano i sandali<br />
ormai consunti e il saio rattoppato. Dopo la morte <strong>di</strong><br />
Tito il clima politico cambia, il convento rifiorisce con<br />
l’arrivo <strong>di</strong> nuovi frati da Chiampo e anche locali.<br />
I nipoti, Agostino in primis, con la mamma, adesso<br />
che possono, vanno a fargli visita, ospitati da famiglie del<br />
posto, ma sempre sotto il controllo della polizia. Quanta<br />
povertà! Manca quasi tutto, soprattutto il formaggio e il<br />
caffè. Alla proposta <strong>di</strong> poter rientrare a Chiampo da parte<br />
dei Superiori, adesso fratel Maurizio risponde <strong>di</strong> no e<br />
continua la sua vita semplice e trasparente, lontano dal<br />
lusso e dalle como<strong>di</strong>tà. Qui lo coglie sorella morte il 15<br />
luglio 1983. Viene annunciato il suo decesso al nipote<br />
Agostino per telefono. Egli parte subito con la mamma<br />
alla volta <strong>di</strong> Pola. Rifornitosi <strong>di</strong> viveri a Trieste, arriva<br />
a destinazione mentre è in corso la S.Messa <strong>delle</strong> 6.00<br />
del mattino. Lo zio è già chiuso nella bara. Non avendo<br />
egli espresso nessuna volontà circa la sua sepoltura,<br />
Agostino decide, a spese dei nipoti, <strong>di</strong> portarlo in Italia,<br />
fargli rivisitare da morto per l’ultima volta la contrà dei<br />
Bacchi, per poi tumularlo, dopo il funerale a Castello<br />
officiato dal parroco don Adelio Mantiero, nella tomba<br />
<strong>di</strong> famiglia nel locale cimitero. Fratello Maurizio è stato<br />
testimone <strong>di</strong> un’epoca <strong>di</strong>versa, forse ormai lontana,<br />
che la storia tende a <strong>di</strong>menticare, invece è giusto ed è<br />
pure dovere storico ricordare la figura <strong>di</strong> questo fratello<br />
francescano un po’ <strong>di</strong>messo, che ha vissuto in mezzo<br />
alla tempesta comunista, ma che ha saputo mantenersi<br />
sempre fedele nel portare avanti la semplicità, il candore<br />
e il messaggio del Poverello <strong>di</strong> Assisi.<br />
Lavorazione ferro e Lattoneria<br />
B.F. <strong>di</strong> BELLARIA ALBINO<br />
e FABRIZIO SNC<br />
Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655<br />
Pasticceria • Caffetteria • Cocktail Bar • Happy Hour<br />
Coppe gelato • Locale climatizzato<br />
Via Roma - Montecchia <strong>di</strong> Crosara (VR) - Tel. 340 6448487<br />
Gianni Sartori<br />
29
30C<br />
M<br />
Y<br />
CM<br />
MY<br />
CY<br />
CMY<br />
K<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don on L LLino<br />
ino C CCoffe<br />
offe offeLe<br />
Il parroco <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo <strong>di</strong> Arzignano<br />
Ad Arzignano gli hanno de<strong>di</strong>cato una via e su <strong>di</strong> lui<br />
è stato scritto perfino un libro, in occasione dei primi<br />
40 anni <strong>di</strong> permanenza nella parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo:<br />
basterebbe questo per capire come don Lino Coffele abbia<br />
ricoperto un ruolo rilevante nella comunità parrocchiale<br />
arzignanese e come il suo ricordo sia ancora vivo fra la<br />
gente del posto.<br />
Nato a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, nella parte superiore<br />
della contrada Marcazzani (comunemente detta<br />
“Rampini”), l’8 settembre 1914 da Augusto e Adele Pozza,<br />
Adelino Leone Coffele (questo il nome <strong>di</strong> battesimo)<br />
vede la sua vita segnata fin dai primi anni dalla per<strong>di</strong>ta<br />
del padre, caduto mentre soldato <strong>di</strong>fendeva la patria<br />
sull’Ortigara: grazie alla piccola pensione <strong>di</strong> guerra<br />
la madre può accompagnare la crescita del figlio ed<br />
assecondare il desiderio <strong>di</strong> entrare in seminario, da dove<br />
esce al completamento degli stu<strong>di</strong>, l’11 giugno 1938,<br />
quando è or<strong>di</strong>nato sacerdote dal vescovo Fer<strong>di</strong>nando<br />
LAVORI EDILI<br />
BESCHIN<br />
AUGUSTO<br />
Rodolfi.<br />
Il suo primo impegno pastorale, come cappellano,<br />
è a Sarcedo, dove rimane dal 1938 al 1942; trascorre<br />
quin<strong>di</strong> un biennio a Noventa Vicentina, dal ’42 al ’44,<br />
per approdare infine a <strong>San</strong> Bortolo <strong>di</strong> Arzignano.<br />
L’arrivo nella nuova parrocchia – amava ripetere don<br />
Lino – avvenne in bicicletta da Noventa Vicentina, era<br />
l’antivigilia del Natale 1944, in piena guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />
tra i mille pericoli che incombevano sulla popolazione:<br />
ciò malgrado il vecchio parroco don Basilio De Rosso<br />
volle egualmente celebrare la messa <strong>di</strong> mezzanotte, e<br />
il giovane cappellano trascorse tutta la serata dentro il<br />
confessionale, al punto “da uscirne mezzo stor<strong>di</strong>to, ma<br />
sod<strong>di</strong>sfatto”.<br />
Tre anni dopo spetterà a lui chiudere gli occhi<br />
all’amato parroco e sostituirlo alla guida della comunità<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo: il 16 novembre 1947, giungendo da<br />
Vicenza accompagnato dal vescovo Carlo Fanton, viene<br />
accolto dai suoi parrocchiani che gli fanno ala fino alla<br />
chiesa. Il festoso corteo è aperto dalla fanfara e dalle<br />
autorità citta<strong>di</strong>ne, mentre tutt’intorno è un susseguirsi<br />
ininterrotto <strong>di</strong> scriscioni e archi floreali. Dopo la messa,<br />
ad aspettarlo c’è un rinfresco aperto a tutti, nel corso<br />
del quale gli viene fatto dono, a nome dei parrocchiani,<br />
<strong>di</strong> una nuova e rombante moto Guzzi, che sostituirà<br />
la bicicletta. Già da allora, a sostenere il suo servizio<br />
pastorale vi sarà sempre la presenza, in qualità <strong>di</strong><br />
perpetua, della fedele cugina Anna Pozza.<br />
Il dopoguerra, con i suoi mille strascichi <strong>di</strong> vendette<br />
e ripicche personali, vede don Coffele ben fermo<br />
sulla strada della riconciliazione, ma anche della<br />
riaffermazione dei valori cristiani: sono soprattutto i<br />
giovani ad essergli vicino in questi primi momenti, con<br />
i quali dà avvio a <strong>di</strong>verse attività socio-ricreative che<br />
costituiscono motivo <strong>di</strong> aggregazione anche per i fedeli<br />
<strong>di</strong> altre parrocchie. Sono gli anni del passaggio della<br />
Madonna Pellegrina (1949) e dell’Anno <strong>San</strong>to (1950),<br />
che vede anche un nutrito gruppo <strong>di</strong> parrocchiani,<br />
guidati da don Lino, recarsi in pellegrinaggio a Roma.<br />
Gli anni ’50 si svolgono all’insegna dei primi importanti<br />
interventi alle strutture e<strong>di</strong>lizie: nel ’53 viene ristrutturata<br />
la canonica, rimessa a nuovo la casa della Dottrina<br />
Cristiana, nel ’58 viene costruita una cappella de<strong>di</strong>cata<br />
alla Madonna <strong>di</strong> Lourdes, un anno dopo tocca al vecchio<br />
organo essere sostituito, a tutto vantaggio <strong>delle</strong> funzioni<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Via P. Niselli - Tel. 045 6550187<br />
Cell. 329 2229298<br />
31
32<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
il 50% del costo te lo rimborsa lo stato.<br />
Vieni a troVarci ti offriamo gratuitamente<br />
checp up energetico della casa attraverso un sopralluogo tecnico<br />
e consegna <strong>di</strong> un report specifico con in<strong>di</strong>cati i livelli <strong>di</strong> spreco
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Sei stufo dei continui aumenti<br />
<strong>delle</strong> spese <strong>di</strong> luce e gas???<br />
Vuoi capire quanto potresti risparmiare?<br />
Fai una prova, vieni a trovarci, ti offriamo gratuitamente:<br />
1. lettura <strong>delle</strong> bollette energetiche e analisi<br />
gratuita dei consumi<br />
2. analisi degli sprechi: check up energetico della casa<br />
attraverso un sopralluogo tecnico e consegna <strong>di</strong> un report<br />
specifico con in<strong>di</strong>cati i livelli <strong>di</strong> spreco<br />
3. consulenza sulle fonti energetiche rinnovabili<br />
INCENTIVI: DETRAZIONI FISCALI 55%<br />
FINO AL 31 DICEMBRE 2012<br />
DETRAZIONE 50%<br />
INCENTIVI GSE<br />
(che finalmente premiano i piccoli impianti)<br />
33
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
CARROZZERIA CARROZZERIA TOP TOP CAR<br />
CAR<br />
DI SALGARO VACCARO ANDREA E SIMONE S.N.C.<br />
DI SALGARO VACCARO ANDREA E SIMONE S.N.C.<br />
CENTRO REVISIONI AUTO-MOTO<br />
CENTRO REVISIONI AUTO-MOTO<br />
SOCCORSO STRADALE 24 h • AUTO SOSTITUTIVA • RIPARAZIONE CRISTALLI<br />
SOCCORSO STRADALE VENDITA 24 h • AUTO E MONTAGGIO SOSTITUTIVA PNEUMATICI • RIPARAZIONE CRISTALLI<br />
34 Andrea cell. 347 9239402 VENDITA • E Simone MONTAGGIO cell. 349 PNEUMATICI<br />
4757767 • Tel. 045 6540075<br />
Andrea cell. 347 9239402 • Simone cell. 349 4757767 • Tel. 045 6540075<br />
Viale dell’Industria - 37030 RONCÀ (Verona) - e-mail: carrozzeria.topcar@yahoo.it<br />
Viale dell’Industria - 37030 RONCÀ (Verona) - e-mail: carrozzeria.topcar@yahoo.it<br />
Via Ca’ Rosse, 20/A<br />
Via Ca’ Rosse, 20/A<br />
37035 S. GIOVANNI IL. (VR)<br />
37035 S. GIOVANNI IL. (VR)<br />
Tel./Fax 045 6550287<br />
Tel./Fax 045 6550287<br />
CONFENTE<br />
Agenti Generali<br />
Agenti Generali<br />
MAURIZIO CONFENTE<br />
MAURIZIO CONFENTE<br />
GABRIELE CONFENTE<br />
GABRIELE CONFENTE<br />
CONFENTE<br />
Via Dante, 41/A<br />
Via Dante, 41/A<br />
37032 MONTEFORTE D’ALP. (VR)<br />
37032 MONTEFORTE D’ALP. (VR)<br />
Tel./Fax 045 6101945<br />
Tel./Fax 045 6101945
liturgiche. I lavori continuano nel decennio successivo<br />
con la collocazione <strong>delle</strong> nuove campane (portate da tre<br />
a sei), l’istallazione dell’impianto <strong>di</strong> riscaldamento della<br />
chiesa, la costruzione del massiccio muro <strong>di</strong> sostegno<br />
alla chiesa stessa e dell’ampia scalinata in porfido.<br />
Nel ’68 ha inizio la costruzione della nuova Casa<br />
della Dottrina, non senza qualche polemica per motivi<br />
<strong>di</strong> carattere “panoramico”, ma a lavoro ultimato<br />
l’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>venta un punto <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> interesse<br />
pubblico soprattutto per le nuove generazioni, tanto da<br />
ospitare, per qualche anno, perfino la scuola elementare.<br />
Negli anni ’70 si eseguono importanti ritocchi alle guglie<br />
della chiesa, che vengono rimosse e sostituite, mentre<br />
il decennio successivo si fa notare per il crescente<br />
interesse dell’impegno giovanile per i temi sociali e<br />
missionari: sorge il gruppo “Il Messaggio-giovani <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />
Bortolo” e prende avvio la pubblicazione del perio<strong>di</strong>co<br />
“Il Campanile”, tutte iniziative sostenute fortemente da<br />
don Lino, come lo sarà nel 1983 la costruzione <strong>di</strong> una<br />
imponente croce marmorea sulla cima del monte Sese, a<br />
chiusura dell’anno santo straor<strong>di</strong>nario, in collaborazione<br />
con i marinai della sezione <strong>di</strong> Arzignano.<br />
Nasce in questi anni, su iniziativa del gruppo “Il<br />
Messaggio”, una serie <strong>di</strong> attività a carattere culturale,<br />
come la rappresentazione della Via Crucis vivente e,<br />
subito dopo, la costruzione del villaggio <strong>di</strong> Betlemme<br />
per un Presepio vivente: due iniziative che <strong>di</strong> anno<br />
in anno registrano un continuo arricchimento e<br />
perfezionamento, tanto da <strong>di</strong>ventare fra le attrazioni<br />
più attese ed apprezzate della zona anche nei decenni<br />
successivi.<br />
Il 16 <strong>di</strong>cembre 1984 la sua amata comunità gli riserva<br />
una giornata del tutto straor<strong>di</strong>naria: sono trascorsi 40<br />
anni esatti da quando, in biciletta e nel freddo pungente<br />
<strong>di</strong> un <strong>di</strong>cembre ormai lontano, il giovane cappellano<br />
era arrivato a <strong>San</strong> Bortolo <strong>di</strong> Arzignano. L’occasione<br />
è festeggiata con calore da tutti i parrocchiani, che<br />
nel presentargli il volumetto scritto in suo onore gli<br />
de<strong>di</strong>cano queste significative parole: “Ecco, don Lino,<br />
perché Ti vogliamo bene: Ti vogliamo bene per il tuo<br />
Vangelo, per la tua bontà, per la tua generosità e vorremmo<br />
che dappertutto la Parola <strong>di</strong> Dio, come tu sempre hai fatto,<br />
venisse calata come Gesù la portò ai Suoi <strong>di</strong>scepoli. Resta con<br />
noi, resta così”.<br />
Anche gli ultimi tre anni <strong>di</strong> vita trascorrono<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Il neo-parroco don Lino entra nella parrocchia <strong>di</strong> S. Bortolo<br />
(1947)<br />
nell’attenzione premurosa verso i propri fedeli, sostenuto<br />
negli ultimi mesi – quelli in cui attraversa il suo personale<br />
calvario <strong>di</strong> malattia e sofferenza – da don Mario Rizzo,<br />
che poi lo sostituirà alla guida della parrocchia.<br />
Don Lino Coffele si spegne il 7 giugno 1987, ponendo<br />
fine a 49 anni <strong>di</strong> intenso servizio pastorale, <strong>di</strong> cui 43<br />
de<strong>di</strong>cati a quella che era <strong>di</strong>ventata definitivamente la<br />
“sua” gente <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo.<br />
Dario Bruni<br />
35
36<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
AuTOffICINA mARcAzzAn flAvio<br />
Riparazioni meccaniche <strong>di</strong> autovetture<br />
Assetto ruote<br />
Servizio gomme<br />
Sostituzione marmitte<br />
Bollino Blu<br />
Via Alpone, 8 - S. GiOVANNi ilAriONE - TEl. 045 6550705<br />
L’armeria<br />
BURATO è<br />
BURATO è<br />
MAUSER KAR 98 K<br />
Specializzata in armi da collezione,<br />
munizioni, accessori, buffetteria,<br />
... e l’emozione <strong>di</strong> trovare.<br />
S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465035
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Lavorazione ferro e Lattoneria<br />
B.F.<br />
Padre adre V VValerio<br />
alerio G GGecchele<br />
ecchele<br />
<strong>di</strong> BELLARIA ALBINO<br />
Una vita in e FABRIZIO El Salvador<br />
SNC<br />
<strong>Pro</strong>prio vero che il Signore depone i potenti dai troni<br />
ed innalza gli umili, perché nella piccola frazione <strong>di</strong><br />
Cattignano ha fatto veramente il “pieno” <strong>di</strong> operai al<br />
Suo servizio nel corso del XX secolo e padre Valerio Gecchele<br />
è uno dei primi e dei più rappresentativi. Nasce ai<br />
Salgari <strong>di</strong> Cattignano, figlio <strong>di</strong> Benvenuto Augusto Gecchele,<br />
eroe della prima guerra mon<strong>di</strong>ale e che i segni li<br />
porta ancora zoppicando, per quella fucilata ricevuta ad<br />
un piede. È il quarto in una famiglia <strong>di</strong> 8 figli, 7 maschi e<br />
1 femmina, la mamma Adelaide Lovato muore <strong>di</strong> parto,<br />
dando alla luce l’ultimo nato. Al fonte battesimale gli<br />
viene imposto il nome <strong>di</strong> Gelindo.<br />
La sua vita pertanto è subito in salita. Nato il 17 febbraio<br />
1917, è catturato dal messaggio <strong>di</strong> semplicità, <strong>di</strong> serenità<br />
e <strong>di</strong> allegria dei frati della vicina pieve <strong>di</strong> Chiampo<br />
che perio<strong>di</strong>camente passano per la questua. Sono poveri,<br />
sono scalzi, ma sono tanto felici. Il nostro ragazzo, dopo<br />
la scuola elementare, il 20 <strong>di</strong>cembre 1929 entra nel collegio<br />
<strong>di</strong> Chiampo, per seguire quella strada che fin da<br />
piccolo l’ha sempre attratto. Dopo 4 anni passa a <strong>San</strong><br />
Francesco del Deserto per il noviziato e, trascorso l’anno<br />
<strong>di</strong> prova, emette i primi voti il 4 ottobre 1933, ricorrenza<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco ed Anno santo. Dopo il liceo e gli stu<strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> filosofia e teologia, stu<strong>di</strong> durante i quali<br />
evidenzia la sua caparbia tenacia <strong>di</strong> riuscire e <strong>di</strong> superare<br />
ogni ostacolo, viene consacrato sacerdote il 26 maggio<br />
1940 a Vittorio Veneto. La famiglia sua, il papà, sono<br />
Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655<br />
Pasticceria • Caffetteria • Cocktail Bar • Happy Hour<br />
Coppe gelato • Locale climatizzato<br />
<strong>di</strong> Danese Anna e C.<br />
Via Roma - Montecchia <strong>di</strong> Crosara (VR) - Tel. 340 6448487<br />
IMPIANTI<br />
TERMOIDRAULICI<br />
IDRO THERM<br />
<strong>di</strong> Soprana Renato<br />
Via degli Alpini, 25<br />
S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465799<br />
Viale dell’Industria, 9<br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />
E-mail: esteticaanto@tiscali.it<br />
Tel. 045 65 50 289<br />
37
38<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
PRO LOCO DI SAN G<br />
organ<br />
CON IL PATROCINIO DELL’AM<br />
21ª Mostra dell’Artigia<br />
Giovedì 11<br />
Ore 20.30 Presso il teatro parrocchiale convegno sul tema:<br />
“Le sfide del vino tra nuove regole e nuovi mercati”<br />
Venerdì 12<br />
Ore 21.00 Piazza della Chiesa Afro City Stargate Sotto le Stelle<br />
con DJ YANO e Live Percussion Kuma<br />
Sabato 13<br />
Ore 16.00 Ricevimento <strong>delle</strong> Autorità presso la sede municipale e Sfilata con la Banda<br />
Musicale “GIUSEPPE VERDI” <strong>di</strong> Montecchia <strong>di</strong> Crosara e S. <strong>Giovanni</strong> Il.<br />
Ore 16.30 Visita agli stands della Mostra Artigianale in piazza Aldo Moro e alle mostre<br />
<strong>di</strong> pittura<br />
Ore 17.00 Inaugurazione del Rifacimento Gra<strong>di</strong>nata piazza Martiri e Castagnata<br />
per tutti<br />
Ore 21.00 Piazza della Chiesa Val d’Alpone in Movimento con REPINO DJ voice<br />
SAMA & GINO TOMBARA alle percussioni<br />
Mostra Itinerante<br />
“I <strong>Pro</strong>messi Sposi”<br />
<strong>di</strong> Alessandro Manzoni<br />
presso Ex E<strong>di</strong>cola<br />
in Via degli Alpini n. 71<br />
Mostra <strong>di</strong> Fotografia<br />
naturalistica<br />
vicino piazza Chiesa
IOVANNI ILARIONE<br />
izza<br />
MINISTRAZIONE COMUNALE<br />
nato e prodotti locali<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Domenica 14<br />
Ore 14.30 Sfilata per le vie del paese della Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI”<br />
con le Conta<strong>di</strong>nelle in costumi tipici.<br />
Ore 15.00 Spettacolo per bambini <strong>di</strong> arte circense con “SuperVik Funambolik”<br />
Ore 16.00 Cerimonia ufficiale <strong>di</strong> consegna da parte dell’AVIS, in collaborazione con CRI<br />
<strong>di</strong> un defibrillatore alle Società sportive <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
Ore 16.30 “Battitura <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong>” nel castagneto con degustazione <strong>di</strong> “Polenta<br />
e Scopeton” per tutti i presenti<br />
Ore 17.00 La tra<strong>di</strong>zione in piazza con giochi tipici con la pigiatura dell’uva e la presenza<br />
<strong>delle</strong> cantine<br />
Ore 18.30 Happy Hour con ricco buffet per tutti<br />
Ore 20.30 SAN GIOVANNI IN MOSTRA 2ª E<strong>di</strong>zione<br />
Ore 23.00 DJ COFFEE con musica a 360° sotto le stelle<br />
Lunedì 15<br />
Ore 10.00 Piazza A. Moro Dimostrazione pratica della Lavorazione del formaggio<br />
Dimostrazioni <strong>di</strong> risparmio energetico con Energie alternative<br />
Ore 21.00 Serata musicale con l’orchestra Spettacolo “MARCO E I NIAGARA” ballo<br />
liscio su pista, musica anni 60-70-80 e latino americano<br />
21ª Mostra<br />
Impresa Artigianale<br />
Mostra <strong>di</strong> Pittura<br />
presso Casa Trevisan<br />
Domenica Pomeriggio<br />
Estemporanea <strong>di</strong> Pittura 2012<br />
Tema “La <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong><br />
<strong>Castagne</strong>”<br />
39
40<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
orgogliosi <strong>di</strong> questo figlio e fratello che, pur mingherlino<br />
nel fisico, sa affrontare e superare ogni <strong>di</strong>fficoltà. La sua<br />
or<strong>di</strong>nazione sacerdotale viene pure a colmare un vuoto e<br />
a portare una luce <strong>di</strong> conforto nella medesima famiglia:<br />
il 6 gennaio 1940, infatti, il fratello Marcello aveva perso<br />
la vita in un incidente <strong>di</strong> caccia, all’età <strong>di</strong> 20 anni. Il nostro<br />
novello sacerdote ha ancora le mani che profumano<br />
dell’olio della consacrazione che il 10 giugno scoppia la<br />
guerra. Inizialmente sembra una guerra lontana e il nostro<br />
Gelindo, <strong>di</strong>venuto padre Valerio dopo il noviziato,<br />
torna sui libri per un anno de<strong>di</strong>candosi allo stu<strong>di</strong>o della<br />
sacra eloquenza a Venezia.<br />
Intanto la necessità <strong>di</strong> assistenza spirituale per le<br />
truppe al fronte inducono l’esercito a chiedere la <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> sacerdoti anche alla provincia francescana veneta,<br />
la quale offre i suoi figli migliori. Ecco allora padre<br />
Valerio vestire la <strong>di</strong>visa, prestare servizio come cappellano<br />
militare a Caserta nel 1943, per poi passare l’anno<br />
successivo a bordo <strong>delle</strong> navi militari Caio Duilio, Cesare<br />
Augusto e Cristoforo Colombo, <strong>di</strong> stanza nella rada<br />
<strong>di</strong> Taranto. Diviene il confidente ed amico dei marinai e<br />
del personale tutto, presta la propria opera <strong>di</strong> soccorso ai<br />
molti morti e feriti in seguito all’attacco alle navi da parte<br />
<strong>delle</strong> potenze alleate. L’esperienza della guerra lascia<br />
in questo figlio <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco, uomo <strong>di</strong> pace, un’impronta<br />
incancellabile. D’ora in avanti nella sua vita sarà<br />
sempre un alfiere della pace, della giustizia ed un fiero<br />
avversario <strong>di</strong> ogni sopruso. Terminata la guerra, rientra<br />
in convento e matura l’idea <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi totalmente agli<br />
altri in prima persona e partire missionario. Innumerevoli<br />
sono le richieste <strong>di</strong> sacerdoti nelle terre <strong>di</strong> missione,<br />
ma dal Centro America arriva pressante la richiesta dei<br />
Padre Valerio e la sua passione per l’astronomia<br />
vescovi alla provincia veneta per poter subito <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong><br />
giovani missionari. Padre Valerio è un po’ dubbioso sulla<br />
destinazione, si apre e si confida con il confratello fra’<br />
Clau<strong>di</strong>o Granzotto, il famoso scultore della grotta alla<br />
Pieve <strong>di</strong> Chiampo e oggi beato, il quale gli risponde (e<br />
Via degli Alpini, 5<br />
S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) – Tel. 3331311525<br />
-Color oil senza ammoniaca<br />
-Trattamenti specifici e Ricostruzione del capello<br />
-Trattamenti mirati alla KERATINA<br />
-Tagli personalizzati e Acconciature Sposa (1prova omaggio)
sono le testuali parole riportate da padre Valerio stesso)<br />
“Fa’ quello che il Signore ti in<strong>di</strong>cherà questa notte”, e<br />
nella notte nel sogno arriva El Salvador. I dubbi sono fugati<br />
e si parte, arrivando l’11 febbraio 1948 a El Salvador.<br />
Dopo un breve appren<strong>di</strong>stato presso il seminario maggiore<br />
con la lingua spagnola, che a chi parla il <strong>di</strong>aletto<br />
veneto non crea eccessive <strong>di</strong>fficoltà, si vede affidata la<br />
sua prima comunità, a Tejutla. La gente accoglie il nuovo<br />
sacerdote con entusiasmo e grande cor<strong>di</strong>alità. Si mette<br />
subito all’opera con l’entusiasmo conta<strong>di</strong>no, imparato<br />
dal papà, quando <strong>di</strong>ssodava la terra per un raccolto migliore<br />
e più abbondante.<br />
Fa ri<strong>di</strong>pingere la vecchia chiesa, anche per catturare<br />
spiritualmente l’anima e la sensibilità amerinda, costruisce<br />
con l’aiuto <strong>di</strong> tutti un grande salone per le riunioni,<br />
mette mano e fa ricostruire il convento. Capisce che il<br />
futuro della piccola, ma attiva nazione del Centro America,<br />
è la gioventù e per questo riorganizza ra<strong>di</strong>calmente la<br />
locale Azione Cattolica, la quale raggiungerà il considerevole<br />
numero <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 300 aderenti. Nelle località vicine,<br />
<strong>di</strong> sua pertinenza, costruisce oratori per i giovani, per<br />
la formazione <strong>di</strong> catechisti e li visita al ritmo quasi quoti<strong>di</strong>ano.<br />
La presenza e il contatto con i giovani fanno fiorire<br />
il lui l’interesse per gli Scouts, <strong>di</strong>venendo cappellano<br />
nazionale e rappresentandoli nel raduno mon<strong>di</strong>ale sia in<br />
Giappone e successivamente in Svezia.<br />
Una persona così intraprendente non può fermarsi<br />
in un solo posto ed allora, dopo 7 anni a Tejutla, viene<br />
destinato a Jayaque, ove ha modo <strong>di</strong> ricostruire la chiesa<br />
del Calvario e a fondare la banda musicale. Vi rimane dal<br />
1955 al 1960. Successivamente, per 12 lunghi anni, dal<br />
1960 al 1972, lo troviamo a <strong>San</strong> Pedro Masaguat, dove<br />
<strong>di</strong> Casotto Franco & C.<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Con il telescopio e altri confratelli<br />
mette mano e ricostruisce la chiesa, con annesso il classico<br />
grande salone per le riunioni. Infine torna a Tejutla,<br />
e vi lavora con il medesimo entusiasmo del primo approccio<br />
nel 1948, è un po’ un ritorno a casa. Purtroppo<br />
El Salvador sta vivendo una delicata e critica situazione<br />
interna: la guerra civile miete vittime in ogni dove, la più<br />
illustre <strong>delle</strong> quali è il car<strong>di</strong>nale Oscar Romero, assassinato<br />
mentre celebra la messa. Gli interessi <strong>delle</strong> superpotenze<br />
sono palesi a tutti, tanto da far esclamare al primate<br />
della chiesa salvadoregna “ …gli altri ci mettono le armi,<br />
noi ci mettiamo i morti”. La guerra, l’o<strong>di</strong>o, la violenza<br />
che padre Valerio pensava fossero un capitolo chiuso ed<br />
un ricordo della gioventù, si presentano in tutta la loro<br />
CASOTTO RESTAURI SNC<br />
ESPOSIZIONE MOBILI ANTICHI<br />
Restauro mobili e trattamento antitarlo<br />
<strong>Pro</strong>gettazione e realizzazione arredamenti in stile e moderni<br />
Cucine, soggiorni, camere e mobili bagno<br />
Via Ca’ Rosse, 64/b - 37035 <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />
Tel. e Fax 045 6550107 - Cell. 349 8772742<br />
www.casottorestauri.com • info@casottorestauri.com<br />
41
42<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
AGENZiA GENErAlE Di SAN BONiFACiO<br />
Sede <strong>di</strong>:<br />
37047 SAN BONiFACiO – Via Ugo Foscolo, 5<br />
Tel. 045.7610138 – Fax 045.7613333<br />
Sub – Agenzia <strong>di</strong>:<br />
37035 SAN GiOVANNi ilAriONE – Via Cà rosse, 11<br />
Tel. 045.6550978 – Fax 045.6559662<br />
e-mail: saisangiovanni@libero.it<br />
VINI - BIBITE - LIQUORI<br />
MONTEFORTE D’ALPONE (VR) - Via Madonnina, 13<br />
Tel. 045 7611128 - Fax 045 7611956
utalità ed incidono fortemente sul suo spirito e sul suo<br />
fisico.I guerriglieri gli rubano la vecchia jeep, suo mezzo<br />
<strong>di</strong> trasporto per la missione e per gli approvvigionamenti,<br />
una volta viene minacciato con il coltello alla gola,<br />
per la sua <strong>di</strong>fesa della popolazione inerme. Il suo cuore<br />
comincia a dare qualche segno <strong>di</strong> allarme. Uomo <strong>di</strong> pace,<br />
vero figlio <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco, cerca in tutti i mo<strong>di</strong> la via<br />
della conciliazione e del perdono e così, quando si tiene<br />
il primo incontro <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo per la pace a la Palma, tutto<br />
il mondo collegato lo vede in prima fila alzare le mani e<br />
gridare: “Vogliamo la pace!” La guerra civile termina ufficialmente<br />
il 16 gennaio 1992, portando con sé la triste<br />
ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 75.000 morti. Nei suoi perio<strong>di</strong>ci rientri<br />
in patria ne approfitta per rimettersi in sesto, per visitare<br />
le famiglie dei fratelli, per ritemprare le forze. ma il suo<br />
spirito è sempre laggiù. Gli ultimi anni li passa ad aiutare<br />
il parroco del Barrios <strong>San</strong> Marcos, con lo spirito sempre<br />
giovane e combattivo. Nutre la passione per l’astronomia,<br />
si è infatti costruito da solo un piccolo osservatorio<br />
astronomico e <strong>di</strong> notte gli piace puntare dalla terrazza <strong>di</strong><br />
Nogarotto, una porzione <strong>di</strong> terreno silenzioso,<br />
nonostante sia circondato da strade, un pugno <strong>di</strong> case<br />
raccolte attorno ad una chiesetta che testimonia la fede<br />
e l’attaccamento religioso della gente.<br />
In una <strong>di</strong> queste case, nella famiglia <strong>di</strong> Massimo<br />
Lovatin e Maria Bacco, il Signore ha attinto a piene<br />
mani, chiamando ben 4 figli maschi su 5 ad operare<br />
attivamente nella sua vigna e a percorrere i quattro<br />
continenti portando il messaggio <strong>di</strong> salvezza: nell’or<strong>di</strong>ne<br />
Luigi, Francesco,Valentino ed Agostino. Dei quattro<br />
solo Valentino è ancora in vita, anche se in precarie<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e noi ci soffermeremo sulle figure<br />
degli altri tre fratelli, che hanno raggiunto la casa del<br />
padre.<br />
Papà Massimo lavora come operaio nella vicina<br />
miniera <strong>di</strong> carbone “Motto Fagiani” e fatica a crescere la<br />
numerosa famiglia <strong>di</strong> sette figli, 5 maschi e 3 femmine,<br />
ma assolutamente non si oppone alla chiamata <strong>di</strong> Dio e<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
casa il telescopio e vagare per lo spazio infinito e contemplare<br />
la bellezza e la grandezza della creazione <strong>di</strong> Dio, ringraziandolo<br />
per “fratello sole, sorella luna e l’altre stelle”.<br />
Un momento <strong>di</strong> gioia autentica, <strong>di</strong> intima gioia interiore<br />
padre Valerio lo vive nel marzo 1983, durante la<br />
visita in El Salvador <strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong> Paolo II. Il papa chiede<br />
espressamente al car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> S. Salvador <strong>di</strong> avere, durante<br />
al S.Messa ufficiale, alla sua sinistra come concelebrante<br />
il più anziano fra i sacerdoti e i missionari in servizio e<br />
questo è padre Valerio Gecchele, inoltre lo vuole vicino<br />
a mensa e lo invita ad impartire insieme a lui, il papa, la<br />
solenne bene<strong>di</strong>zione alla nazione. Sono momenti <strong>di</strong> gratificazione<br />
indescrivibili, un vero anticipo <strong>di</strong> para<strong>di</strong>so.<br />
In para<strong>di</strong>so padre Valerio, invece, vola il 29 settembre<br />
1990, a seguito <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento car<strong>di</strong>aco. Per volontà unanime<br />
della popolazione, quasi a furor <strong>di</strong> popolo, viene<br />
sepolto in chiesa, ai pie<strong>di</strong> dell’altare <strong>di</strong> Maria, a Tejutla,<br />
in mezzo ai suoi giovani, in mezzo alla sua gente, per la<br />
quale ha tanto lavorato e che ha tanto amato.<br />
Padri adri L LLuigi<br />
uigi uigi, , F FFrancesco<br />
rancesco<br />
rancesco, , agostino<br />
gostino L LLovatin<br />
ovatin<br />
I tre moschettieri <strong>di</strong> Dio<br />
Gianni Sartori<br />
al desiderio dei figli <strong>di</strong> seguire la propria strada, anche se<br />
alcune robuste braccia gli sarebbero servite a meraviglia.<br />
LUIGI, il primo, nasce il 27 marzo 1929. È la<br />
consolazione dei giovani genitori. Frequenta la scuola<br />
elementare a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, percorrendo i 4 km<br />
<strong>di</strong> andata e 4 <strong>di</strong> ritorno sempre a pie<strong>di</strong>, fino alla quinta<br />
elementare. La prima esperienza <strong>di</strong> collegio la affronta<br />
dai frati a Chiampo, ma ben presto si ammala e non può<br />
continuare. Ritorna a casa un anno, si riprende e chiede<br />
<strong>di</strong> tornare nel medesimo collegio. I frati nicchiano,<br />
danno risposte vaghe, pensano che non sia tagliato<br />
per la vita religiosa. Nel frattempo il fratello Francesco<br />
parte per Bassano del Grappa, nel collegio dei padri<br />
Scalabriniani, figli spirituali del vescovo <strong>di</strong> Piacenza<br />
mons. Scalabrini, ora beato. Francesco è ben voluto dai<br />
superiori, parla con loro del fratello ed essi sono ben<br />
lieti <strong>di</strong> accoglierlo. Parte allora anche Luigi, pieno <strong>di</strong><br />
43
44<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
<strong>di</strong> Dario Prando<br />
Lavori <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
Via G. Ver<strong>di</strong>, 58 - S. <strong>Giovanni</strong> ilarione (Vr)<br />
Tel. / Fax 045 6550908 - Cell. 3408343079 - e-mail: arte<strong>di</strong>le@wifiweb.it<br />
Relaxshoe s.r.l. - Viale del Lavoro, 74 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) Italia<br />
Tel. +39 045 6550578 - Fax +39 045 6550468 - www.relaxshoe.it - info@relaxshoe.it
Da sinistra: Agostino, Valentino (unico ancora vivo), Luigi e<br />
Francesco, tutti sacerdoti Scalabriniani<br />
entusiasmo, si trova benissimo, la salute rifiorisce, non<br />
pensa più ai frati. Dopo le me<strong>di</strong>e a Bassano, si affronta il<br />
noviziato e il Liceo a Cermenate - CO, infine la teologia<br />
a Piacenza, città ove riceve l’or<strong>di</strong>ne sacerdotale nel<br />
1955. Seguendo lo spirito e l’in<strong>di</strong>rizzo dettato dal <strong>San</strong>to<br />
fondatore, parte missionario per l’Argentina, lavora<br />
nella capitale Buenos Aires, poi a Rosario ed infine a<br />
Ququi. È al servizio degli emigranti italiani, moltissimi<br />
all’epoca, costretti a lasciare la patria per vivere. Partito<br />
da una famiglia <strong>di</strong> poveri, è un povero che soccorre altri<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
poveri, <strong>di</strong>seredati, emarginati, a volte privi <strong>di</strong> speranza.<br />
Suo principale impegno è quello <strong>di</strong> aiutare, soprattutto<br />
istruire la gente, far comprendere che ha una <strong>di</strong>gnità,<br />
che con il lavoro, l’onestà e il sacrificio può elevarsi,<br />
recuperare la <strong>di</strong>mensione umana, essere artefice del<br />
proprio avvenire.<br />
Dal 1963 l’interesse della congregazione, oltre che<br />
agli italiani, si sposta ai poveri, ai bisognosi <strong>di</strong> tutte<br />
le altre nazioni. E il lavoro proprio non manca. Nelle<br />
gran<strong>di</strong> periferie, nelle immense pianure, nell’intricato<br />
costume locale Luigi si destreggia con ardore, con<br />
intuito, con abnegazione. La gente, prima <strong>di</strong>ffidente, ora<br />
lo comprende, capisce che padre Luigi sta dalla parte dei<br />
poveri, dai <strong>di</strong>ritti ignorati o ad<strong>di</strong>rittura calpestati, e per<br />
questo lo segue e lo apprezza. Il nostro missionario non<br />
ha peli sulla lingua e si scontra apertamente contro la<br />
politica <strong>di</strong> Evita Peron, che in facciata trascina il popolo,<br />
i suoi “descamisados”, come era solita chiamare i suoi<br />
sostenitori, ma in pratica sapeva solo portare avanti<br />
gli interessi <strong>di</strong> parte. Luigi è pure <strong>di</strong>ffidente verso i<br />
“desaparecidos”, persone non troppo socialmente raccomandabili,<br />
ma assolutamente non con<strong>di</strong>vide i sistemi<br />
<strong>di</strong> intervento del governo nei loro confronti. È sempre<br />
invitato alle feste della gente, fanno a gara per averlo<br />
alla propria mensa. Durante queste feste ognuno deve<br />
portarsi gli attrezzi per mangiare, le forchette e il coltelli<br />
e non è raro il caso che poi, in preda all’alcool, scoppi<br />
qualche rissa e ci scappi pure il morto. Ogni 5 anni<br />
rientra in Italia, rivede i genitori. L’ultima volta è stata<br />
nel 1998. Ottimo cuoco, vuol preparare il pranzo per il<br />
papà, perché la mamma è già volata in Para<strong>di</strong>so. Nulla<br />
è lasciato al caso. Prepara con gusto e finezza, secondo la<br />
L’IMPIANTO È DOTATO<br />
DI CERTIFICATO FPC N. 036 DEL 08/01<br />
• <strong>Pro</strong>duzione e ven<strong>di</strong>ta calcestruzzo preconfezionato<br />
• Calcestruzzo isolante a base <strong>di</strong> aggreganti leggeri: ISOPOL<br />
CALCESTRUZZI ALPONE s.r.l.<br />
Sede legale: Via dell’Industria, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465911 - 7465194 - Fax 045 6559108 - Cell. 347 0001869<br />
45
46<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Taverna<br />
Ristorante - Pizzeria<br />
La<br />
PANDIAN ALBERTO<br />
CENTRO PROVE DIAGNOSI ELETTRONICHE<br />
SERVIZIO CLIMATIZZATORI ED ANTIFURTI • AUTO SOSTITUTIVA<br />
Officina autOrizzata M.c.t.c<br />
REVISIONE AUTOVEICOLI • CICLOMOTORI • MOTOCICLI<br />
Viale dell’industria, 78 - S. GiOVANNi ilAriONE (Vr)<br />
Tel. 045 7465336 - 045 6550689 - Fax 045 6559912<br />
Tutti in gita! Partecipazione massiccia ed entusiasta ad una gita parrocchiale nel 1970: sono visibili, a sinistra, don Francesco Meneghello<br />
e don Antonio Antoniol
cucina sudamericana, ricca <strong>di</strong> spezie piccanti, tanto da<br />
stupire l’anziano genitore. Appena tornato in Argentina,<br />
muore per tumore al pancreas.<br />
La famiglia desidera riportarlo in Italia, seppellirlo<br />
vicino alla madre, ma la popolazione locale si oppone<br />
fermamente, Luigi le ha fatto da guida per lunghi anni,<br />
ha speso la sua esistenza a suo favore e allora lo vuole<br />
per sempre con sé, suo intercessore presso il Signore.<br />
Luigi riposa in un cimitero <strong>di</strong> Buenos Aires, sepolto<br />
in un grande prato con l’erba verde, la medesima erba<br />
che lo aveva visto fanciullo quando portava al pascolo<br />
la mucca del papà, è tornato alla originaria semplicità e<br />
sorride felice.<br />
FRANCESCO, nato il 9 febbraio 1932, il secondo<br />
maschio, è un tipo deciso fin da piccolo. Dopo la scuola<br />
elementare a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> incontra un giovane<br />
della vicina contrà Rebeli, Attilio Lovato, quando viene<br />
a casa in estate al termine dell’anno scolastico dalla<br />
congregazione degli Scalabriniani. La proposta che gli<br />
comunica quel giovane, maggiore <strong>di</strong> lui <strong>di</strong> 5 anni, lo<br />
convince e lo elettrizza. È affascinato dalla proposta<br />
missionaria <strong>di</strong> Mons. Scalabrini e ne segue il richiamo.<br />
Siamo nel 1943, in piena guerra mon<strong>di</strong>ale. Passato dalle<br />
case <strong>di</strong> Bassano del Grappa, Cermenate per il Liceo e<br />
la Teologia a Piacenza, viene or<strong>di</strong>nato nella cattedrale<br />
della stessa città il 10 giugno1956. In questi anni <strong>di</strong><br />
collegio ha come compagno il compaesano Giuseppe<br />
Beschin, ora stimatissimo professore universitario in<br />
pensione.<br />
I superiori si accorgono <strong>di</strong> che pasta è fatto questo<br />
novello sacerdote e decidono che farà molta strada.<br />
C<br />
I<br />
Tel 045-7465914<br />
email - fotocorig@libero.it<br />
Foto Servizi<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Corra<strong>di</strong>ni Igino<br />
Album Libro e Tra<strong>di</strong>zionali<br />
Stampa su oggettistica da file<br />
Servizio fotografico per ogni cerimonia<br />
Viale A. De Gasperi 121 <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> -VR<br />
Infatti lo inviano in Australia, a seguire i numerosi<br />
emigranti italiani. In questo continente si parla la lingua<br />
inglese. Allora via, destinazione California ad imparare<br />
un inglese perfetto e allo stesso tempo popolare.<br />
Rientrato un mese a casa, parte sulla nave, destinazione<br />
Sidney. Sono 50 giorni <strong>di</strong> lungo viaggio, ma Francesco<br />
non nasconde il suo entusiasmo <strong>di</strong> arrivare presto,<br />
per mettersi subito a <strong>di</strong>sposizione dei più deboli. Gli<br />
italiani, in Australia, sono una minoranza che subito<br />
non ha coscienza <strong>di</strong> sé, viene sfruttata e la madrepatria<br />
si <strong>di</strong>sinteressa completamente <strong>di</strong> loro, ad essa interessa<br />
solo la moneta pregiata risparmiata che arriva alle famiglie<br />
in Italia.<br />
Francesco li aiuta a recuperare la <strong>di</strong>gnità, ripassa<br />
insieme i principi e gli insegnamenti religiosi che hanno<br />
avuto da bambini, fa presente che Cristo lavora e soffre<br />
insieme a loro. Dopo il primo impatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza,<br />
<strong>di</strong>viene il loro punto <strong>di</strong> riferimento, il loro consigliere,<br />
l’animatore della loro identità nazionale e religiosa.<br />
Costruisce chiese e oratori, forma persone e catechisti per<br />
aiutare nella comunità, poi viene spostato in altra parte<br />
per ripartire, ricostruire e fare, proporre e vivere insieme<br />
in prima persona gli insegnamenti evangelici. Si batte<br />
per i <strong>di</strong>ritti della gente, organizza conferenze, pre<strong>di</strong>ca<br />
le missioni. Per questo non risulta particolarmente<br />
simpatico agli amministratori locali.<br />
L’Australia la percorre proprio tutta, la sua missione<br />
giostra tra Sidney e Melbourne, è l’anima degli ultimi,<br />
dei <strong>di</strong>seredati, dei <strong>di</strong>sperati, per tutti ha parole <strong>di</strong><br />
conforto, suona nei loro cuori la sveglia “Tu non sei<br />
un <strong>di</strong>sperato, sei un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Dio, Egli ti vuole bene.<br />
Allora datti da fare, mettici tutta la buona volontà per<br />
CIC<br />
47
48<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Fulvio’s Drink<br />
<strong>di</strong> Rossi Fulvio<br />
Consegna a domicilio settimanale<br />
Viale dell’industria, 74<br />
S. GiOVANNi ilAriONE<br />
Tel. 348 7465165<br />
meritartelo questo bene” .<br />
La maggior parte degli italiani lavora nelle campagne.<br />
Durante la raccolta <strong>delle</strong> bietole, si lavora lontano, dal<br />
lunedì al sabato e la paga è a scadenza settimanale. Più<br />
della metà si ubriaca, spende tutti i sol<strong>di</strong> e finisce in<br />
prigione. La legge australiana è molto rigorosa in questo.<br />
Ecco Francesco allora attivarsi per farli uscire, insistere<br />
perché venga recuperata la loro <strong>di</strong>gnità umana.<br />
Famiglie intere lavorano nelle immense campagne,<br />
lontano da tutti, perdono il senso dello spazio e del<br />
tempo, la domenica vendono ceste <strong>di</strong> verdura per<br />
acquistare cassette <strong>di</strong> birra ed ubriacarsi. Francesco allora<br />
si attiva, percorre in lungo e in largo le campagne, a<br />
volte impiega 4 ore <strong>di</strong> macchina per raggiungerle, re<strong>di</strong>ge<br />
un giornaletto da destinare loro con le ultime notizie,<br />
le ultime novità in fatto <strong>di</strong> leggi o informazioni, riporta<br />
le notizie dell’Italia. Questo giornaletto rappresenta un<br />
cordone ombelicale tra gli emigranti e la madre patria.<br />
Riceve l’incarico <strong>di</strong> nunzio apostolico per alcuni<br />
anni, ma egli è un soldato in prima linea, non esita a<br />
puntare il <strong>di</strong>to contro l’opulenza della Chiesa ufficiale in<br />
Italia, non è solito incensare i superiori e vuole tornare al<br />
più presto a combattere in prima linea.<br />
Nei suoi perio<strong>di</strong>ci rientri in Italia porta sempre con<br />
sé qualche persona australiana, che vuole conoscere i<br />
genitori e la famiglia <strong>di</strong> questo instancabile missionario.<br />
Per sé non chiede mai niente, gli basta quello che ha,<br />
accetta l’invito a pranzo o a cena da parte degli amici<br />
emigranti, perché “…l’operaio ha <strong>di</strong>ritto alla sua<br />
mercede”. Muore il 12 aprile 2003, ad appena 71 anni,<br />
stroncato da un ictus, nel sonno e così termina la sua<br />
vita, spesa per gli italiani in Australia. Ora riposa nel<br />
Tutto per:<br />
• l’agricoltura<br />
• il Giar<strong>di</strong>naggio<br />
• gli Animali domestici e da cortile<br />
• Pellets e legna con servizio a domicilio<br />
Via Binelli, 5 - Tel. 045 7460089 - TErrOSSA Di rONCÀ (Vr)<br />
Via Alpone, 62 - Tel. 045 7450152 - MONTECCHiA Di CrOSArA (Vr)<br />
Casearia Alpone<br />
negozi specializzati<br />
formaggi - salumi<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse - Tel. 347 3712253<br />
MONTECCHIA DI CROSARA - Via S. <strong>Giovanni</strong> - Tel. 045 7450132
Nuovo continente, a testimoniare ancora con la propria<br />
presenza il suo amore a Dio espresso attraverso il fratelli.<br />
Ha lasciato un grande vuoto fra gli italiani e non. Così<br />
lo ricorda Luigi Mainente, da Cattignano emigrato nel<br />
1959 a Sidney ed ivi ancora residente: “È stato il nostro<br />
amico sincero, il nostro padre, il nostro fratello, è stato<br />
la nostra speranza!”.<br />
AGOSTINO è il più giovane dei fratelli maschi, nasce<br />
nel 1944, quando gli altri sono già via, in collegio. Il suo<br />
destino non è <strong>di</strong>verso da tutti i ragazzi della sua età, cresce<br />
sveglio, curioso, intuitivo. Il cappellano <strong>di</strong> Castello, don<br />
Damiano Andriolo, gli affibbia il soprannome <strong>di</strong> “baco da<br />
seta” per via dei suoi capelli biondo oro. È un ragazzino<br />
intraprendente, intelligente e allo stesso tempo riflessivo.<br />
Non vede l’ora <strong>di</strong> terminare la scuola elementare per<br />
seguire le orme dei fratelli più gran<strong>di</strong>, alcuni già sacerdoti,<br />
nella congregazione scalabriniana. Parte contento ed<br />
allegro, ne segue lo stesso “curriculum stu<strong>di</strong>i et vitae” e<br />
viene or<strong>di</strong>nato sacerdote nel 1969 nella parrocchia <strong>di</strong><br />
Castello dal vescovo Mons.Giuseppe Cognata. Agostino<br />
<strong>di</strong>mostra un’intelligenza straor<strong>di</strong>naria e se ne accorgono<br />
ben presto i suoi Superiori che lo inviano a Roma, a<br />
frequentare l’Università Gregoriana, ove consegue a<br />
pieni voti la licenza in filosofia e teologia. Ha la stoffa per<br />
la classica scalata gerarchica all’interno dell’or<strong>di</strong>ne. Aria<br />
scanzonata, sorriso aperto e contagioso, capelli bion<strong>di</strong> al<br />
vento ed incedere simpatico, egli trasmette il messaggio<br />
evangelico in modo nuovo, quasi provocatorio, per<br />
stimolare chi gli sta <strong>di</strong> fronte all’impegno, ad una seria<br />
riflessione sulla propria vita e a confrontarsi con la<br />
propria coscienza in maniera serena. Grazie anche alla<br />
sua profonda cultura ed alla sua innata spontaneità,<br />
riesce ad essere dotto con i dotti, semplice con i semplici,<br />
comprensivo con gli scettici e i <strong>di</strong>sperati. Trasmette il<br />
messaggio <strong>di</strong> salvezza come un messaggio gioioso, come<br />
un invito simpatico e sincero da parte <strong>di</strong> Dio, un Dio<br />
che non vuole punire o soffocare, ma che chiede solo <strong>di</strong><br />
amare le sue creature, l’importante è che queste accettino<br />
il Suo dono. É innovativo e profondamente aperto alle<br />
necessità sociali. La chiesa deve trovare un linguaggio<br />
nuovo per far giungere ai suoi figli il messaggio <strong>di</strong><br />
Cristo, adatto alle mutate con<strong>di</strong>zioni. I superiori lo<br />
stimano per questo e lo trattengono quale segretario<br />
presso la <strong>di</strong>rezione generale dal 1969 al 1972; poi, al<br />
momento <strong>di</strong> destinarlo all’attività pastorale, che per un<br />
sacerdote rappresenta l’intima essenza, esprimono un<br />
giu<strong>di</strong>zio molto lusinghiero nei suoi confronti: “…hai<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
saputo attendere all’ufficio <strong>di</strong> segretario con semplicità,<br />
con fedeltà, con umile <strong>di</strong>sponibilità, con competenza e<br />
con rispetto senza mai sapere né volere <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no. In<br />
ogni circostanza e circa tutti i problemi, non solo per<br />
quelli più delicati, hai mantenuto riserbo con <strong>di</strong>sinvolta<br />
naturalezza e attento controllo. In ciò hai risposto in<br />
pieno alle nostre attese. Inoltre, in tutto hai portato le<br />
note della serenità, della bonomia e della schiettezza,<br />
senza esibizionismi, nonostante le tue belle doti <strong>di</strong><br />
intelligenza e <strong>di</strong> buon gusto”.<br />
Anche Agostino allora parte, attraversa l’Atlantico,<br />
non in nave come i fratelli, ma su un veloce aeroplano,<br />
con destinazione Canada e Stati Uniti. L’ambiente<br />
sociale ove si trova ad operare è molto <strong>di</strong>fficile e delicato.<br />
Ci sono le gran<strong>di</strong> metropoli, le gran<strong>di</strong> multinazionali<br />
e l’ostentata ricchezza, ma esiste anche l’altra faccia<br />
della medaglia: gente <strong>di</strong>sadattata, senza una meta<br />
nella vita, senza un progetto da seguire, gente che ha<br />
perso la speranza e ogni valore umano. Per loro nella<br />
società sembra non esserci spazio. Ecco allora intervenire<br />
il nostro missionario, con il suo fare amichevole,<br />
testimoniando in prima persona il messaggio <strong>di</strong> amore <strong>di</strong><br />
Dio; ad ognuno <strong>di</strong> essi fa capire e <strong>di</strong>ce “Tu non sei figlio<br />
del caos, ma sei il frutto <strong>di</strong> un pensiero d’amore <strong>di</strong> Dio e<br />
per questo sei molto importante per Lui. Nessuno deve<br />
sentirsi abbandonato”. Alla fine prevale il suo sorriso,<br />
la sua bontà, la sua testimonianza. A tutti Agostino fa<br />
intravedere che alla fine del tunnel buio c’è sempre la<br />
Luce, una luce che accoglie e ristora.<br />
Nel 2005 ritorna in Italia per assumere la <strong>di</strong>rezione<br />
dell’Istituto storico della congregazione, risiedendo a<br />
Roma al Collegio internazionale <strong>San</strong> Carlo Borromeo, <strong>di</strong><br />
cui <strong>di</strong>viene Superiore nel 2006. Dopo due anni rientra<br />
negli Stati Uniti e opera attivamente nell’Illinois, ma il<br />
25 marzo 2010 viene colto da infarto e muore durante il<br />
tragitto all’ospedale, per una visita <strong>di</strong> controllo a seguito<br />
<strong>di</strong> un intervento chirurgico. Anche Agostino raggiunge<br />
così i fratelli Luigi e Francesco in para<strong>di</strong>so ed incontra<br />
certamente anche il beato fondatore Mons. <strong>Giovanni</strong><br />
Scalabrini, per il quale ha attivamente lavorato per<br />
portarne avanti la causa <strong>di</strong> beatificazione, beatificazione<br />
avvenuta il 9 novembre 1997. Singolare coincidenza:<br />
tutti e tre gli Scalabriniani che si sono impegnati in questa<br />
causa <strong>di</strong> beatificazione sono morti prematuramente.<br />
“Attento che non tocchi anche a te…”, gli faceva<br />
notare scherzosamente il fratello Danilo, l’unico fratello<br />
maschio rimasto “laico”. È successo veramente.<br />
Azienda agrituristica<br />
La Frasca<br />
<strong>di</strong> Soprana Mario<br />
• Piatti tipici<br />
• Fettuccine<br />
all’Anitra<br />
• Bigoli coi Fasoi<br />
• Carne alla brace<br />
Posto tranquillo aperto dal giovedì<br />
alla domenica su prenotazione<br />
Gianni Sartori<br />
Via Mazzasetti, 8 - S. GIOVANNI ILARIONE<br />
Tel. 045 6550594<br />
49
50<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
SERRAMENTI:<br />
- In legno<br />
- In legno-alluminio<br />
- Pvc<br />
- Pvc<br />
OSCURI E PERSIANE:<br />
- In legno okoum<br />
- In alluminio<br />
- In alluminio a taglio termico<br />
PORTONCINI DI INGRESSO:<br />
- Porte blindate<br />
- Portoncini in legno<br />
- Portoncini in pvc<br />
PORTE INTERNE:<br />
- In legno artigianali<br />
- In laminatino<br />
TAPPARELLE:<br />
- In pvc<br />
- In alluminio<br />
- In acciaio<br />
- ZANZARIERE<br />
- TENDE VENEZIANE<br />
- FRANGISOLE<br />
- PORTE SEZIONALI<br />
VIA LIBERA AGLI INCENTIVI<br />
Il nuovo quadro <strong>delle</strong> detrazioni fiscali per interventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione e risparmio energetico sta suscitando grande<br />
interesse nel settore dellÕ e<strong>di</strong>lizia e dei serramenti.<br />
ESSEMME ti ricorda che stato pubblicato in G.U. il<br />
decreto Legge 83/2012 contenente le misure urgenti:<br />
RISTRUTTURAZIONI: le spese sostenute dal 26 Giugno Ô 12<br />
al 30 Giugno Õ 13, sono agevolate con una detrazione del<br />
50% fino ad un massimo <strong>di</strong> 96.000,00 €<br />
RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE: le detrazioni del 55%<br />
per interventi <strong>di</strong> riqualificazione energetica degli e<strong>di</strong>fici<br />
rimarranno in vigore fino al 31 Dicembre Ô 12<br />
PRATICA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA PER LA DETRAZIONE DEL 55% A NOSTRE SPESE<br />
Contattateci e saremo lieti <strong>di</strong> fornirvi un preventivo gratuito e senza impegno<br />
Show room<br />
S.S.11 n¡ 24/E Loc.tˆ Villabella <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bonifacio (VR) 37047 tel 045/6104974 fax 045/2581706 info@essemmeinfissi.it<br />
www.essemmeinfissi.it<br />
Essemme snc <strong>di</strong> Salgaro & Marcazzan<br />
Via Cerina n¡ 7 <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) 37035 c.f e p.iva 03704780232
eltrame@damini.it<br />
elettrauto<br />
oSValdo fuSa<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre adre attilio ttilio lovato ovato<br />
Alfiere <strong>di</strong> Cristo in Brasile<br />
Ci teneva a sottolineare <strong>di</strong> essere nato ai Rebeli <strong>di</strong><br />
Cattignano, padre Attilio Lovato, classe 1927, ultimo<br />
dei quatto figli <strong>di</strong> Albino e Lavinia <strong>Pro</strong>bo, da tutti però<br />
chiamata Amalia per via del nome aggiunto al fonte<br />
battesimale. La famiglia non naviga certo in acque<br />
tranquille dal punto <strong>di</strong> vista economico. É una famiglia<br />
come molte del luogo, ricca <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> valori cristiani,<br />
ma a volte priva dei più basilari mezzi <strong>di</strong> sostentamento.<br />
Dopo la scuola elementare frequentata a Cattignano, già<br />
a 13 anni Attilio in maniera esplicita espone alla mamma<br />
il desiderio <strong>di</strong> seguire la sua vocazione per giungere<br />
allo stato sacerdotale. Si chiede consiglio al curato <strong>di</strong><br />
Cattignano, don Agostino Ceccato, il quale in maniera<br />
alquanto cruda sconsiglia la mamma <strong>di</strong> mandarlo a<br />
stu<strong>di</strong>are, non ritenendolo in grado <strong>di</strong> affrontare le<br />
<strong>di</strong>fficoltà degli stu<strong>di</strong>. Su questo non concorda il giovane<br />
Attilio e non potendo entrare in seminario vescovile in<br />
quanto la famiglia non è in grado <strong>di</strong> sostenere le relative<br />
spese mensili, inoltra domanda all’Istituto scalabriniano<br />
<strong>di</strong> Bassano del Grappa, che adotta una politica <strong>di</strong> spese<br />
<strong>di</strong> gestione molto più leggera e pertanto accessibile.<br />
Durante la guerra, anche in collegio la vita non è facile,<br />
scarseggiano i viveri e si mangiano anche le patate con la<br />
buccia, per riempire lo stomaco. A casa, intanto le brigate<br />
nere continuano a far visita alla famiglia e chiedono<br />
notizie <strong>di</strong> Attilio, per arruolarlo nella TODT, lavoro<br />
coatto al servizio dei tedeschi e sottrarlo ai partigiani<br />
e la mamma ha un bel <strong>di</strong>re che è in collegio, ma le<br />
CENTRO INIEZIONE E CARBURAZIONE ELETTRONICA<br />
installazione ra<strong>di</strong>otelefoni e autora<strong>di</strong>o<br />
installazione e assistenza climatizzatori auto<br />
Via Ca’ rosse, 72 - S. <strong>Giovanni</strong> ilarione (Vr) - Tel. 045 6550284<br />
51
52<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
visite continuano. In barba ai preconcetti del curato<br />
don Agostino, il giovane studente viene promosso ogni<br />
anno e dopo il classico percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> il 24 marzo<br />
1954 viene consacrato sacerdote insieme al conterraneo<br />
padre Vittorio Beschin dai Vaccari, a Piacenza. Qualche<br />
settimana dopo rientrano al paesello natio per celebrare<br />
insieme la prima S. Messa a Cattignano. Giunti in treno<br />
a Verona, ad attenderli con la macchina c‘è Domenico<br />
Sartori (Menegheto Cinciolo), grande amico <strong>di</strong> famiglia,<br />
che vuol solennizzare l’evento portandoli a casa.<br />
Purtroppo però, superato il centro <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
<strong>Ilarione</strong>, in località Nebiotti, vuoi per il cattivo stato<br />
della strada, vuoi per altre ragioni, il motore si rifiuta <strong>di</strong><br />
andare avanti, scoppia il ra<strong>di</strong>atore e i nostri due giovani<br />
sacerdoti devono proseguire a pie<strong>di</strong>. Ma è bello lo stesso<br />
e grande è la festa nella piccola frazione. Il parroco <strong>di</strong><br />
FILIPOZZI TIZIANO<br />
Cattignano (dal 1947 Cattignano è assurta a parrocchia nel profondo sud del Brasile, con una grande <strong>di</strong>fferenza:<br />
VIA GROLLI - VESTENANOVA (VR)<br />
Filipozzi<br />
TEL. 3383657371<br />
Tiziano<br />
COSTRUZIONI STUFE IN MAIOLICA<br />
• Costruzioni CAMINI E FORNI stufe ARTIGIANALI in maiolica<br />
• Camini POSA E PULIZIA e forni CANNE artigianali<br />
FUMARIE<br />
• Posa<br />
ASSOCIATO<br />
e pulizia<br />
ANFUS<br />
canne fumarie<br />
• Asociato Anfus<br />
CONSULENZE E PREVENTIVI<br />
• Consulenze e preventivi gratuiti<br />
GRATUITI<br />
VestenanoVa (VR) - Via Grolli, 1 - tel. 338 3657371<br />
Ital Immobiliar<br />
Immobiliar<br />
Immobiliare<br />
Compraven<strong>di</strong>te immobiliari <strong>di</strong> case e appartamenti nuovi e usati,<br />
terreni e<strong>di</strong>ficabili, licenze commerciali, ecc...<br />
S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Piazza del Popolo, 22/a - Tel. 045 7465555<br />
®<br />
geom. Beschin Antonio<br />
MC<br />
autonoma da Castello) don <strong>Giovanni</strong> Nenzi, persona<br />
ricca <strong>di</strong> iniziative e che ha lasciato un nitido ricordo nella<br />
gente, non crede quasi ai propri occhi: due sacerdoti<br />
novelli in una sola volta! Papà Albino, per solennizzare<br />
l’avvenimento, ingaggia per la giornata la banda<br />
musicale <strong>di</strong> Castello, con grande gioia della popolazione.<br />
È un ritornare ad essere ragazzo, con le corse nei prati e<br />
nei boschi, ma con il carisma da portare nel mondo.<br />
Padre Attilio, trascorso un periodo <strong>di</strong> tempo a Roma<br />
in preparazione alla missione, parte per il Brasile,<br />
con grande entusiasmo e volontà <strong>di</strong> dare. È un tipo<br />
estroverso, furbo, un po’ burlone, una persona con la<br />
quale è impossibile annoiarsi, “on vero Camado”, per<br />
<strong>di</strong>rla con le parole del fratello Luigi. Nella sua nuova<br />
missione, trova una situazione alquanto precaria, ha<br />
lasciato la miseria in Italia per trovare la stessa miseria<br />
IMPIANTI ELETTRICI<br />
<strong>di</strong> MARCAZZAN CARLO<br />
IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI<br />
Via Marchetti, 10 - Cell. 348 3233720<br />
SAN GiOVANNi ilAriONE (Vr)
in Italia c’è voglia <strong>di</strong> riscatto, lì un po’ meno. Si rimbocca<br />
le mani con il proponimento <strong>di</strong> dare il massimo, <strong>di</strong>cendo<br />
sempre che quello che non riesce a fare lui, lo farà e<br />
lo completerà il Signore. Tuttavia è triste vedere la<br />
desolazione della popolazione, è impossibile chiudere<br />
gli occhi sulla <strong>di</strong>suguaglianza sociale, i poveri sono<br />
sempre più poveri, ignorano i propri <strong>di</strong>ritti, vengono<br />
volutamente tenuti nello status <strong>di</strong> ignoranza generale<br />
dalle istituzioni, per poter meglio essere controllati<br />
da parte dei pochi gran<strong>di</strong> possidenti, che dominano<br />
la politica e la società. Il governo a parole <strong>di</strong>fende<br />
l’uguaglianza e parità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti, ma in pratica <strong>di</strong>fende<br />
solo i ricchi, perché dominato dai ricchi. Contro questo<br />
stato <strong>di</strong> cose è chiamato a combattere don Attilio, il<br />
quale riscuote apprezzamento e fiducia nella gente,<br />
persone come lui, povero tra i poveri. Gira il Brasile<br />
in lungo e in largo, dalla parrocchia <strong>di</strong> Saran<strong>di</strong>, suo<br />
primo banco <strong>di</strong> prova alle parrocchie <strong>di</strong> Nuova Brescia,<br />
Guairò e Ron<strong>di</strong>nha, contornando la sua opera con<br />
l’ottimismo, la simpatia, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> sempre. Dal<br />
1963 il regolamento generale della congregazione allarga<br />
la sfera <strong>di</strong> intervento non più solo agli italiani emigrati<br />
in <strong>di</strong>fficoltà, ma anche a tutti i poveri, i bisognosi, i<br />
<strong>di</strong>sperati. Ci sono forti gruppi <strong>di</strong> emigranti peruviani<br />
e boliviani che costituiscono il livello più basso della<br />
società e pertanto sono i più sfruttati, i più mal pagati,<br />
i più malvisti. A questo stato <strong>di</strong> cose padre Attilio non<br />
si sottrae e arriva al punto <strong>di</strong> avere seri problemi con<br />
gruppi armati <strong>di</strong> separatisti brasiliani, ma alla fine tutto si<br />
chiarisce. In Brasile si reca a far visita al Vescovo Rivato,<br />
suo parente, anche per confrontarsi ed attingere lumi e<br />
suggerimenti per meglio lavorare a favore della gente.<br />
Durante i suoi perio<strong>di</strong>ci rientri in patria ritorna<br />
volentieri ai Rebeli, è bello vederlo passeggiare nei<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
vicini boschi della Laita, chiacchierare con gli amici e i<br />
parenti. Si mette a <strong>di</strong>sposizione del parroco don Elio per<br />
le celebrazioni nella chiesa <strong>di</strong> Cattignano, non vuole mai<br />
parlare <strong>di</strong> sé, ma solo della sua gente povera e bisognosa,<br />
non chiede niente <strong>di</strong> personale, ma solo <strong>di</strong>sponibilità<br />
ed apertura per gli altri. Nel 2005 celebra il 50°, anzi il<br />
51° anniversario della prima santa messa, in una chiesa<br />
affollata e plaudente. É rimasto la stessa persona solare<br />
<strong>di</strong> un tempo, arguta, perspicace, sorniona, con un sorriso<br />
che è lo specchio dell’anima. Al successivo e ultimo<br />
rientro in Italia, però, accusa un senso <strong>di</strong> malessere e<br />
il fratello lo sottopone ad una accurata visita da parte<br />
del dott. Olmari, me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base della famiglia Lovato<br />
e stimato e preparato professionista. Padre Attilio esce<br />
piangendo dall’ambulatorio e capisce che per lui il<br />
Signore sta pronunciando la parola fine.<br />
Tuttavia non perde il caratteristico sorriso e<br />
l’ottimismo. In terra <strong>di</strong> missione ha già da due anni<br />
rinunciato agli incarichi e agli impegni <strong>di</strong> missionario,<br />
ritirandosi nella casa Sao Josè de Passo Fundo. Tornato<br />
nella grande nazione sud americana, si spegne il 14<br />
marzo 2008, esattamente 15 giorni dopo la morte della<br />
cognata Venuta, moglie del fratello Luigi. Sono stati 54<br />
anni <strong>di</strong> missione al servizio <strong>di</strong> Dio e degli altri. Prima <strong>di</strong><br />
morire esprime il desiderio <strong>di</strong> essere ricordato anche nel<br />
cimitero <strong>di</strong> Cattignano e in questo viene prontamente<br />
esau<strong>di</strong>to da parte dei famigliari. La sua salma viene<br />
richiesta dagli abitanti <strong>di</strong> Corrado Alvès, una della tante<br />
parrocchie che lo hanno visto operare, segno tangibile <strong>di</strong><br />
ringraziamento e <strong>di</strong> stima nel confronti del missionario<br />
padre Attilio Lovato, che qui ha costruito una grande<br />
chiesa e dove ha speso i suoi talenti evangelici a favore<br />
degli altri.<br />
CREDITO<br />
COOPERATIVO<br />
CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI VESTENANOVA (VR)<br />
Sede Sociale:<br />
• Vestenanova (VR), Piazza Pieropan, 6 - Tel. 045 6564011 - Fax 045 6564006<br />
Filiali:<br />
• Chiampo (VI), Piazza <strong>Giovanni</strong> Paolo II, 23 - Tel. 0444 420944 - Fax 0444 420934<br />
• Tregnago (VR), Via Tiro a Segno, 37 - Tel. e Fax 045 6500311<br />
• Illasi (VR), Piazza Libertà, 18 - Tel. 045 6520543 - Fax 045 6520516<br />
• Vago <strong>di</strong> Lavagno (VR), Via S. Gaspare Bertoni, Tel. 045 8480840 - Fax 045 8980845<br />
• S. <strong>Giovanni</strong> Il. (VR), Via degli Alpini, 19 - Tel. 045 6550925 - Fax 045 6559466<br />
• Montecchia <strong>di</strong> Crosara (VR), Via Pergola, 13 - Tel. 045 6176367 - Fax 045 6176358<br />
• S. Pietro Mussolino (VI), Via Risorgimento, 105 - Tel. 0444 487765 - Fax 0444 489420<br />
• Montorio (VR), Via Olivè, 9/A - Tel. 045 8869242 - Fax 045 558592<br />
• Pizzoletta <strong>di</strong> Villafranca (VR), Via Gramsci, 35 - Tel. 045 6303992 - Fax 045 6309110<br />
Gianni Sartori<br />
53
54<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
STAMPE COMMERCIALI (bolle, fatture, buste, biglietti da visita)<br />
PUBBLICITARIE (dépliants, volumi, giornali, manifesti, volantini)<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Viale del Lavoro, 90<br />
Tel. 045/ 6550833 Fax. 045/ 6550221<br />
e-mail: grafi ca.alpone@gmail.com<br />
SCATOLE ED ASTUCCI<br />
IN CARTONCINO TESO ED ACCOPPIATO<br />
Via dell’ Industria, 18<br />
37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 6550480 Fax 045 6550221<br />
e-mail: cartotecnica.alpone@tiscali.it
La ridente frazione <strong>di</strong> Cattignano, posta a Nord-Est<br />
del paese <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, ospita una contrada<br />
ancora incontaminata, abitata da gente seria e onesta,<br />
rude e lavoratrice. A fine 1800 costituiva il regno della<br />
famiglia Marchesini, un gruppo <strong>di</strong> fratelli con relative<br />
famiglie che da solo sembrava una tribù, persone attive,<br />
lavoratrici, che non hanno paura <strong>di</strong> oltrepassare il vicino<br />
confine con l’impero austriaco per commerciare. In<br />
questo gruppo il 12 <strong>di</strong>cembre 1898 sboccia un nuovo<br />
fiore, il piccolo Egi<strong>di</strong>o, figlio <strong>di</strong> Luigi. Viene battezzato<br />
il giorno stesso della nascita, in casa, a motivo della<br />
sua gracilità. Cresce vispo, alla scuola della famiglia,<br />
della mamma in modo particolare, osserva l’ambiente<br />
circostante e si rende conto fin da subito del miracolo<br />
<strong>delle</strong> stagioni e della bontà <strong>di</strong> Dio che le ha create. Fin<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre adre P PPacifico<br />
acifico M MMarchesini<br />
archesini<br />
Corriere <strong>di</strong> Cristo nel Sol levante<br />
Elettrauto<br />
da piccolo <strong>di</strong>mostra una particolare devozione per la<br />
Madonna e così quando la campana annuncia l’Ave<br />
Maria, eccolo piegare le fragili ginocchia in segno <strong>di</strong><br />
grande devozione ed amore. Il papà, nel frattempo, ha<br />
acquistato un podere in località Nogarotto, un’intera<br />
contrada, chiamato Capo, con annesso mulino e all’inizio<br />
vi si sposta giornalmente per i lavori necessari per potervi<br />
portare la famiglia. Il piccolo Egi<strong>di</strong>o viene incaricato a<br />
portare la colazione ai lavoratori, ma, passando davanti<br />
alla chiesa <strong>di</strong> Cattignano, vi entra e si ferma sempre a<br />
pregare, salvo poi correre per recuperare il tempo. A<br />
12 anni manifesta alla mamma il desiderio <strong>di</strong> andare<br />
in collegio dai frati a Chiampo. Capisce che il mondo<br />
non si ferma a Cattignano e si sente spinto e curioso<br />
a voler andare lontano, portare il vangelo <strong>di</strong> Cristo a<br />
chi non lo ha mai sentito nominare, sente prepotente<br />
la chiamata al sacerdozio. Il 12 maggio 1910 entra nel<br />
Collegio serafico <strong>di</strong> Chiampo, inizia a cimentarsi con i<br />
libri, impegnandosi nelle pratiche <strong>di</strong> pietà. Nel 1913, il<br />
giorno <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Lucia, inizia il noviziato a S. Francesco<br />
del Deserto e veste l’abito francescano, che onorerà per<br />
tutta la sua lunga esistenza. In quest’occasione cambia<br />
nome, sarà per tutti padre Pacifico. È un impegno a<br />
dominare il proprio carattere, estroverso e burlone,<br />
ironico e vivace. Alla promessa temporanea dei voti nel<br />
1914, seguirà nel 1920 l’emissione dei voti perpetui.<br />
Ora è veramente un frate nel pieno senso della parola.<br />
Nel 1922 viene consacrato sacerdote e ritorna a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> a celebrare la S. Messa, proprio nella chiesa<br />
<strong>di</strong> Cattignano che lo ha visto, fanciullo, assorto davanti<br />
al tabernacolo. Completati gli stu<strong>di</strong> l’anno successivo,<br />
chiede ai superiori <strong>di</strong> partire per le missioni, per la<br />
lontana Cina, tanto sognata. I superiori sono titubanti,<br />
padre Pacifico non ha una salute <strong>di</strong> ferro, ha schivato<br />
il servizio militare (e quin<strong>di</strong> anche la guerra) perché<br />
<strong>di</strong>chiarato “tisico”. Superata ogni titubanza, parte per<br />
questo immenso paese dal quale era appena giunta la<br />
notizia del martirio <strong>di</strong> P. Angelico Melotto, da Lonigo e<br />
già suo superiore a Chiampo. Parte il giorno <strong>di</strong> Natale del<br />
1923, in nave, pronto a lavorare nella nuova vigna del<br />
Signore con grande entusiasmo e anche <strong>di</strong>sposto a dare<br />
Via Risorgimento, 103/B - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465225 - Cell. 348 6963345<br />
55
56<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
la propria vita per testimoniare Cristo. È in compagnia<br />
<strong>di</strong> Padre Epifanio Pegoraro, che sarà decapitato in Tibet<br />
dalle guar<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Mao.<br />
La sua attività in terra <strong>di</strong> missione è lunga e varia,<br />
a volte sconvolgente. Sbarcato a Shanghai, attraverso<br />
la navigazione dei fiumi interni, giunge a destinazione,<br />
nella città <strong>di</strong> Hankow. Dopo le dure fatiche per imparare<br />
la lingua cinese ed assumerne la mentalità, viene<br />
destinato in varie comunità, vive in un villaggio “ …<br />
la sua casa era una capanna <strong>di</strong> legno e scriveva le sue<br />
pre<strong>di</strong>che in ginocchio, per penitenza, per ottenere grazie<br />
e conversioni, perché il Signore operasse anche per<br />
mezzo <strong>delle</strong> sue povere parole”. Dopo aver fatto varie<br />
esperienze e padroneggiando la lingua cinese, nel pieno<br />
della giovinezza sacerdotale viene mandato a Petsuen,<br />
• GIOCHI sIsal superenalotto - Winforlife<br />
• RICaRICHe telefOnICHe<br />
nazionali - internazionali<br />
• paGamentI bollette e Varie<br />
• bIGlIettI lotterie nazionali<br />
ove era fiorente una comunità cristiana. Qui P. Pacifico<br />
è parroco per i cristiani , missionario per i non cristiani<br />
e insegnante nel locale seminario. Si dona senza misura,<br />
animato dall’entusiasmo senza stanchezza, fresco,<br />
gioioso, burlone, da buon veronese. I superiori nutrono<br />
gran<strong>di</strong>ssima stima nei suoi confronti.<br />
Chiede in continuazione <strong>di</strong> poter operare in un<br />
lebbrosario, ma il suo desiderio per il momento rimane<br />
sulla carta. Rimandato in prima linea a pre<strong>di</strong>care il<br />
vangelo, rischia la vita, cadendo nelle mani dei briganti,<br />
imbevuti <strong>di</strong> oppio e <strong>di</strong> comunismo. Viene derubato,<br />
malmenato, rischiando ad<strong>di</strong>rittura la fucilazione. Dopo<br />
8 giorni viene liberato, <strong>di</strong>etro il pagamento <strong>di</strong> una taglia<br />
<strong>di</strong> 500 dollari e un orologio d’oro. L’esperienza fatta, le<br />
sofferenze patite, le crudeltà vedute non si cancelleranno<br />
baR spORt <strong>di</strong> Gazzo Guglielmo<br />
Via Monfalcone, 2 - S. <strong>Giovanni</strong> Il. (VR) - Tel. 045 7465027<br />
VENDiTA - riPArAZiONi<br />
MACCHiNE AGriCOlE<br />
PANDIAN<br />
Via Abate Rivato, 8 - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />
Tel. 045 7465067 - Cell. 329 4146695<br />
Centro Servizi
più e il suo fisico ne porterà le conseguenze per sempre.<br />
Tornato “al lavoro” apre una ventina <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong><br />
catechismo, ove insegna un po’ <strong>di</strong> tutto. É instancabile<br />
e sempre in movimento, cammina, percorre anche 50<br />
km a pie<strong>di</strong> in una giornata, vuole emulare <strong>San</strong> Paolo nei<br />
suoi viaggi. Si inizia a raccogliere i frutti dell’apostolato,<br />
la gente cinese è buona, semplice, <strong>di</strong>sponibile, ma ecco<br />
un’altra tegola in arrivo, l’invasione della Cina da parte<br />
del Giappone e i Giapponesi non scherzano. Alla minima<br />
luce dopo il coprifuoco sono fucilate. Con gli ufficiali<br />
si convive, e questo gli tornerà molto utile in seguito.<br />
Fonda intanto l’opera della <strong>San</strong>ta Infanzia, con lo scopo<br />
<strong>di</strong> raccogliere e far raccogliere le numerose bambine<br />
neonate, rifiutate dai loro genitori. “…Più <strong>di</strong> una volta<br />
arrivava alla <strong>San</strong>ta Infanzia sudato, in bicicletta, con<br />
<strong>di</strong>etro un cestino con una o due bimbe abbandonate<br />
dai loro genitori pagani”. Tantissime gli devono la vita e<br />
la successiva educazione. Difende i deboli nei tribunali,<br />
tenta <strong>di</strong> scongiurare, con scarso successo, le inevitabili<br />
stragi durante la guerra civile cinese.<br />
Nel 1952 viene cacciato dalla Cina dal regime<br />
comunista <strong>di</strong> Mao. Rientra allora in Italia dopo 29 anni<br />
<strong>di</strong> lontananza e rivede i luoghi della sua giovinezza.<br />
Che cambiamento! I genitori si sono trasferiti prima<br />
come abitazione a Brendola e poi …in cielo. Lo spirito<br />
<strong>di</strong> Padre Pacifico è sempre alto, ma il fisico ha bisogno<br />
<strong>di</strong> una seria revisione, <strong>di</strong> riposo e <strong>di</strong> alimentazione.<br />
Torna preceduto da un alone <strong>di</strong> leggenda, ma egli si<br />
schernisce, preferisce non parlare <strong>di</strong> sé, la sua umiltà<br />
è molto profonda. Allo zio Marsilio (Silo Marchi), che<br />
ha acquistato la proprietà <strong>di</strong> papà Luigi in Via Capo,<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
camminando un giorno verso la chiesa per i vespri alla<br />
specifica richiesta “…Senti, senti, se pol saere che grado<br />
che te ghè?”, intendendo quale posizione <strong>di</strong> prestigio<br />
occupasse all’interno della congregazione, risponde “Io<br />
sono un umile fraticello”.<br />
Ripresosi nel fisico, riparte per la missione, questa<br />
volta per il Giappone, a 54 anni deve riprendere in mano<br />
i libri e stu<strong>di</strong>arne la lingua, si sposta dal freddo Nord al<br />
caldo Sud, nell’impero del Sol levante.<br />
Può finalmente coronare il suo antico sogno, lavorare<br />
in mezzo ai lebbrosi. A contatto con i fanciulli, con i<br />
sofferenti, con gli emarginati egli si carica, dà tutto se<br />
stesso, non risente della fatica e dell’età. Nel 1970 il<br />
console italiano a Pechino lo onora con la croce al<br />
merito della Repubblica per l’onore arrecato alla patria<br />
dall’infaticabile sua opera missionaria e caritaiva. I<br />
parenti dall’Italia insistono per un suo rientro ma, vista<br />
questa strada impraticabile, pensano <strong>di</strong> mandare in<br />
Giappone la nipote Silvia. L’8 agosto 1980 arriva però<br />
prima sorella morte a portarlo in para<strong>di</strong>so, all’età <strong>di</strong><br />
quasi 82 anni, dopo 29 anni <strong>di</strong> missione in Cina e 27 in<br />
Giappone. Aveva chiesto <strong>di</strong> essere sepolto nel cimitero<br />
dei lebbrosi, su una collina, circondato da grossi alberi<br />
del bosco, per stare sempre insieme con loro ed è stato<br />
accontentato.<br />
Una <strong>delle</strong> tre campane della chiesetta <strong>di</strong> Nogarotto<br />
porta il suo nome. La sua fede, la sua de<strong>di</strong>zione agli<br />
altri, il suo operare in un mondo <strong>di</strong>verso per abitu<strong>di</strong>ni e<br />
mentalità ne hanno fatto un autentico corriere <strong>di</strong> Cristo<br />
ed una gloria per il nostro paese.<br />
GIOLLY - RINO<br />
JEANS<br />
ACCESSORIES<br />
Via IV Novembre, 41 - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) - Tel. 045 7465046<br />
Gianni Sartori<br />
57
58<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Lavorazione Tendaggi - Interni ed esterni<br />
Tappezzeria in genere - Cornici e quadri<br />
Via Roma, 36 - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> - VR<br />
Tel. / Fax 045 6550347<br />
Via Arso, 14 - CHiAMPO (Vi)<br />
Tel. 0444 688068 - Fax 0444 688466<br />
e-mail: repenmarmi@tin.it<br />
Via Arso, 14/B - CHIAMPO (VI)<br />
Cava Località Sprontai<br />
SELVA DI PROGNO (VR)<br />
Cell. 335 6622645
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre adre G G<strong>Giovanni</strong><br />
iovanni P PPanarotto<br />
anarotto<br />
Un figlio <strong>di</strong> don Bosco in Mato Grosso<br />
Pochissime persone, forse nessuna, possono <strong>di</strong>re<br />
<strong>di</strong> aver conosciuto o sentito parlare <strong>di</strong> don <strong>Giovanni</strong><br />
Panarotto, vuoi per la lontananza nel tempo, vuoi perché<br />
la sua famiglia si è trasferita, intorno al 1925, a Ponte <strong>di</strong><br />
Barbarano (VI).<br />
Nasce a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, in contra’ Frozzoli, il<br />
1° luglio 1908 da genitori conta<strong>di</strong>ni che alla laboriosità<br />
e alla tenacia uniscono una fede genuina e inconcussa.<br />
La sua famiglia è soprannominata “El Vale” ed anche<br />
adesso, nonostante la casa e la proprietà siano state<br />
acquistate dalla famiglia Mainente, il piccolo ponte sotto<br />
i Frozzoli è chiamato “ponte del Vale”.<br />
Il giorno successivo viene portato al fonte battesimale<br />
nella chiesa <strong>di</strong> Castello ed entra a far parte della famiglia<br />
<strong>di</strong> Dio. Cresce in una famiglia <strong>di</strong> otto fra fratelli e sorelle<br />
e fin da piccolo è un ragazzino con la testa sul collo:<br />
non fantastica, non chiede nulla, e in occasione della<br />
Cresima esprime il desiderio <strong>di</strong> avere un crocifisso.<br />
Vive la vita <strong>di</strong> tutti i giovani del suo tempo, <strong>di</strong>visa<br />
tra i lavori nei campi e la frequenza alla chiesa e solo a<br />
15 anni manifesta il desiderio <strong>di</strong> farsi prete. Nessuno in<br />
casa lo prende sul serio, vista la scarsa <strong>di</strong>mestichezza che<br />
ha con i libri, compagni <strong>di</strong> viaggio solo fino alla terza<br />
elementare.<br />
A 20 anni viene chiamato a servire la patria<br />
nell’esercito. È in questo periodo che matura il suo<br />
futuro, scopre la sua vocazione sacerdotale nelle file<br />
dei salesiani <strong>di</strong> don Bosco. Entra nella casa salesiana <strong>di</strong><br />
Trento nell’ottobre 1929, a 21 anni suonati, riprende<br />
in mano i libri, preparandosi nel contempo ad entrare<br />
in noviziato. Le lettere <strong>di</strong> presentazione dei parroci<br />
ove aveva abitato, per l’ammissione al noviziato, sono<br />
chiare e univoche: “La domanda <strong>di</strong> entrare in noviziato<br />
<strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong> Panarotto non mi sorprende affatto. Può<br />
tranquillamente accettarlo, Rev.mo padre. Non posso<br />
darle se non ottime notizie in tutto. Fu ottimo il suo<br />
comportamento al paese.”<br />
Terminato il ginnasio nel 1933, entra in noviziato<br />
a Este (PD). La veste talare ricevuta dalle mani <strong>di</strong> don<br />
Pietro Ricaldone (che sarà in seguito Rettor Maggiore del<br />
salesiani) sarà l’abito ecclesiastico amato fino alla morte,<br />
segno <strong>di</strong> fedeltà alla Chiesa e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco dal mondo. La<br />
prima professione religiosa avviene nel 1934 e subito si<br />
appresta ad attraversare l’Atlantico, destinazione Brasileregione<br />
Mato Grosso. È un territorio immenso, tutto<br />
da scoprire ed esplorare, con le tribù degli in<strong>di</strong>os locali,<br />
alcune <strong>delle</strong> quali non hanno ancora incontrato l’uomo<br />
bianco.<br />
È un banco <strong>di</strong> prova eccezionale per il nostro<br />
concitta<strong>di</strong>no ed egli si cimenta con la tenacia del<br />
conta<strong>di</strong>no veneto, sorretto dalla fiducia in Dio e non<br />
risparmiandosi mai. Dopo gli stu<strong>di</strong> teologici, viene<br />
or<strong>di</strong>nato sacerdote il 1° <strong>di</strong>cembre 1943. Dalla famiglia in<br />
Italia giungono notizie allarmanti e <strong>di</strong>sastrose. Ci sono la<br />
guerra, le privazioni, quasi la fame. Anche in Brasile, pur<br />
in assenza <strong>di</strong> guerra, <strong>Giovanni</strong> è sempre in prima linea.<br />
La sua casa è a Cuiabà, la capitale del Mato Grosso. Per<br />
10 anni insegna matematica e geografia al liceo, ma il<br />
suo campo <strong>di</strong> azione è il servizio pastorale nelle cappelle<br />
<strong>di</strong> periferia e nella parrocchia. Egli si caratterizza per la<br />
semplicità e la praticità. In tutte le manifestazioni della<br />
vita guarda solo all’essenziale. Abituato alla durezza del<br />
lavoro dei campi, anima la sua giornata con la fede, che<br />
si traduce con la preghiera e il lavoro.<br />
Nel campo dell’insegnamento è innovativo. Introduce<br />
PARTECIPAZIONI PER QUALSIASI EVENTO<br />
STAMPA DI LIFEBOOK · CALENDARI PERSONALIZZATI<br />
TESI DI LAUREA<br />
Via Forzietto, 2 - Colognola ai Colli (VR)<br />
Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - E-mail: info@iter.vr.it - iter.vr@tiscali.it<br />
59
60<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
• Segheria<br />
• Commercio<br />
• Evaporazione<br />
• Essicazione<br />
Viale dell’industria, 21 - SAN GiOVANNi ilAriONE (Vr)<br />
Tel. 045 7465335 - Fax 045 7465190<br />
e-mail: panarotto.legnami@libero.it<br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) - E-mail: lidraulico.fochesato@alice.it<br />
Tel. 335.1219387/8 -335.1219394
nuovi testi e prove <strong>di</strong>versificate nella scuola, per stimolare<br />
sempre più gli allievi, anche per rendere sempre più<br />
<strong>di</strong>fficile l’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> “copiare”, responsabilizza gli<br />
studenti, fa loro intendere che si stanno preparando<br />
alla vita. Tuttavia la severità forzata nella scuola lascia<br />
subito spazio alla comprensione e all’amicizia fuori aula,<br />
evidenziando il suo amore per i giovani. È un professore<br />
delicato e responsabile. Come pastore <strong>di</strong> anime è<br />
inflessibile con se stesso. Non si concede tregua o riposo.<br />
La sua azione pastorale è essenzialmente missionaria.<br />
Avvicina gruppi e piccole popolazioni, cercando <strong>di</strong><br />
formare comunità <strong>di</strong> vita cristiana; battesimi, prime<br />
comunioni, matrimoni preparati o aggiustati, ascolto<br />
<strong>delle</strong> confessioni, visite agli ammalati sono le attività che<br />
porta avanti fino al termine dei suoi giorni. Percorre le<br />
strade della grande periferia <strong>di</strong> Cuiabà e <strong>delle</strong> zone rurali<br />
prima in moto, fin tanto che la prudenza glielo permette,<br />
poi a pie<strong>di</strong>, a cercare la gente più umile, la più bisognosa,<br />
la più <strong>di</strong>sperata. Forte assertore della recita del S.Rosario,<br />
cammina per le strade con la corona in mano, prega e fa<br />
Il 2 febbraio 1939 faceva il suo ingresso nella<br />
parrocchia <strong>di</strong> Nove <strong>di</strong> Bassano un prete destinato a<br />
lasciare un segno indelebile fra la gente del posto,<br />
soprattutto nel periodo drammatico della seconda guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale. Godendo <strong>di</strong> un antico privilegio concessole<br />
dalla Repubblica <strong>di</strong> Venezia, la comunità <strong>di</strong> Nove poteva<br />
eleggere democraticamente il nuovo parroco, affidando<br />
ai capifamiglia la scelta: con 398 voti su 431 don Luigi<br />
venne nominato capo della comunità religiosa intitolata<br />
ai santi Pietro e Paolo. L’ingresso avvenne in pompa<br />
magna, su un landau, una elegante carrozza trainata da<br />
una pariglia <strong>di</strong> cavalli neri.<br />
Il novello parroco era nato a Castello <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
<strong>Ilarione</strong>, in contrada Costo, il 19 giugno 1900, e dopo<br />
le scuole elementari nel paese natale aveva intrapreso<br />
la via del seminario per rispondere alla sua vocazione:<br />
purtroppo l’arrivo del primo conflitto mon<strong>di</strong>ale lo<br />
costrinse, al compimento dei 18 anni, ad interrompere<br />
gli stu<strong>di</strong> per doversi arruolare come soldato nell’11°<br />
Danza Classica metodo R.A.D.<br />
Musical<br />
Modern Dance<br />
Hip Hop<br />
Funk e Jazz Dance<br />
Latino Americano<br />
Ballo Anni ‘70/’80<br />
Energy Stu<strong>di</strong>o<br />
Dance, Musical and Fitness<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don on L LLuigi<br />
uigi P PPanarotto<br />
anarotto<br />
Il parroco partigiano<br />
pregare per la giustizia, per l’uguaglianza, per i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong><br />
tutti. Non ha mai chiesto niente per sé, solo per gli altri,<br />
Non ha fatto “carriera” all’interno della congregazione<br />
salesiana, è rimasto un “soldato semplice”, ma sempre in<br />
prima linea, ha dato tutto se stesso per la gloria <strong>di</strong> Dio e<br />
il bene dei fratelli.<br />
Il 10 novembre 1986, mentre si reca a celebrare la<br />
S. Messa alle sei del mattino nell’asilo <strong>di</strong>stante 500<br />
metri dalla casa, viene violentemente investito da una<br />
macchina che non ha rispettato la segnaletica. Ricoverato<br />
in ospedale, viene curato con amore da un me<strong>di</strong>co suo<br />
ex allievo, ma Id<strong>di</strong>o ha già spe<strong>di</strong>to la sua chiamata e il<br />
giorno 13 novembre 1986 ritorna alla casa del Padre.<br />
È passato facendo e seminando il bene. Nella tasca<br />
della sua veste, tinta <strong>di</strong> sangue nel triste incidente,<br />
oltre alla corona del rosario, viene rinvenuta la teca<br />
con l’Eucaristia, che portava, come al solito, da alcuni<br />
ammalati o anziani, che visitava ogni giorno nelle sue<br />
camminate apostoliche.<br />
Inizio Corsi Giove<strong>di</strong> 4 Ottobre 2012<br />
Energy Stu<strong>di</strong>o, Via Degli Alpini 7/9 - 37035 <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (Vr) - tel. 347.2542848<br />
per avere informazioni sugli orari e modalità <strong>di</strong> iscrizione mandare una mail a fff2000@virgilio.it<br />
Gianni Sartori<br />
reggimento <strong>di</strong> Fanteria, dove rimase dal 1918 al 1921.<br />
Ripresi finalmente gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> teologia, ricevette<br />
la consacrazione sacerdotale il 12 luglio 1925 e venne<br />
destinato come cappellano presso l’importante parrocchia<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Clemente <strong>di</strong> Valdagno, avendo modo <strong>di</strong><br />
segnalarsi particolarmente nella pastorale della gioventù.<br />
Dopo un decennio <strong>di</strong> servizio a Valdagno, nel 1935<br />
gli fu assegnato il delicato compito <strong>di</strong> cappellano militare<br />
della Regia Aeronautica Militare nell’Africa Orientale<br />
Italiana, che lo proiettò ad Assab, in Eritrea, per assistere<br />
i soldati italiani impegnati sul fronte della Guerra in<br />
Etiopia, fortemente voluta dal regime fascista.<br />
Tornato in patria nel 1937 assunse per due anni<br />
l’incarico <strong>di</strong> cappellano a Vicenza, nella popolosa<br />
parrocchia citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Araceli, sotto la guida del parroco<br />
mons. Giuseppe Zaffonato, futuro arcivescovo <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,<br />
per poi approdare a Nove <strong>di</strong> Bassano.<br />
Nel libro cronistorico che egli redasse negli anni del<br />
suo apostolato a Nove spiccano le numerose, spesso<br />
10°Anno<br />
Pilates<br />
Aerobica<br />
Yoga<br />
Ginnastica dolce<br />
Step<br />
Psicomotricità<br />
Tone & stretch<br />
61
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
MATERIALI PER EDILIZIA - CERAMICHE - PARQUET - STUFE - CAMINETTI - GRANITI<br />
Beschin vittoRio<br />
Lavorazione marmo<br />
Viale dell’Industria, 10<br />
S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465230<br />
Fax 045 6559312<br />
e-mail: info@besi.it<br />
Off. Autorizzata<br />
PRESA STEFANO<br />
centro revisioni<br />
62 Via Villa Bolca, 75 - VESTENANOVA (VR) - Tel. 045 6560013 - Fax 045 6563063<br />
Via fusa <strong>di</strong> Cattignano, 2 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel./fax 045 6550119 - Cell 320 2465286 - e-mail: f.confenteimpianti@gmail.com<br />
Ravviva le tue serate<br />
con...<br />
“MISTER FRANCO”<br />
Ballo Liscio<br />
Balli Latino Americani<br />
Anni 60/70/80/90<br />
Piano Bar e Karaoke<br />
Tel. +39 3493420155<br />
Fax +39 0458439333<br />
franco.marcazzan@alice.it
Don Luigi Panarotto davanti alla canonica <strong>di</strong> Nove con gli<br />
anziani genitori Ernesto e Teresa Micheletti, le zie Elena (a<br />
sinistra) e Clotilde (a destra, maestra) e i cugini Teresa (futura<br />
maestra) e Antonino.<br />
originali, iniziative che testimoniano un carattere<br />
intraprendente e creativo: i calendari parrocchiali, i<br />
cicli <strong>di</strong> conferenze rivolte ai giovani e agli adulti, le<br />
pre<strong>di</strong>cazioni straor<strong>di</strong>narie in occasione <strong>di</strong> determinate<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
festività, l’invito a mobilitarsi per accogliere il passaggio<br />
della Madonna Pellegrina o l’arrivo del vescovo in visita<br />
pastorale.<br />
Fra le opere più rilevanti vanno ricordati gli interventi<br />
<strong>di</strong> abbellimento della chiesa, l’acquisto del nuovo organo<br />
e soprattutto la costruzione della Casa per la gioventù,<br />
un complesso e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong> ben 29 vani, con tre ampie sale;<br />
oggetto <strong>di</strong> particolare cura fu anche la cappella del Cuore<br />
Immacolato <strong>di</strong> Maria.<br />
Sul piano sociale vanno ricordate la sensibilità rivolta<br />
verso il mondo del lavoro, <strong>di</strong>mostrata attraverso il<br />
sostegno all’attività artigianale e industriale nel settore<br />
della ceramica, e l’assunzione della presidenza della<br />
Scuola per la formazione tecnica e artistica dei giovani. Fra<br />
le pagine <strong>di</strong>aristiche si fa interprete <strong>delle</strong> preoccupazioni<br />
della sua gente per le devastazioni provocate negli anni<br />
’40 da calamità naturali o da interventi bellici: è vicino<br />
alle famiglie che non vedono più ritornare i propri<br />
figli dal fronte e a coloro che rimangono vittime <strong>di</strong><br />
rastrellamenti e <strong>di</strong> rappresaglie.<br />
Il culmine della sua testimonianza <strong>di</strong> fedele<br />
pastore, a servizio dei fedeli che gli sono stati affidati,<br />
viene però raggiunto sul finire della seconda guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale, allorché il 1° marzo 1945 ha inizio il suo<br />
personale calvario, che lo porterà a trascorrere due<br />
mesi nelle famigerate prigioni padovane, dove viene<br />
più volte torurato e seviziato da fascisti e nazisti.<br />
Riguardo a quel periodo tormentato e drammatico don<br />
Luigi non spenderà mai alcuna parola <strong>di</strong> rimprovero<br />
o <strong>di</strong> commento, lasciando a Dio il giu<strong>di</strong>zio sui propri<br />
aguzzini. Per quanto seppe testimoniare in frangenti così<br />
<strong>di</strong>fficili per l’Italia, nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra gli venne<br />
63
64<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Il festoso ingresso <strong>di</strong> don Luigi Panarotto nella sua nuova<br />
parrocchia <strong>di</strong> Nove <strong>di</strong> Bassano.<br />
assegnato il “Brevetto Alexander” e venne riconosciuto<br />
come ferito <strong>di</strong> guerra.<br />
I segni profon<strong>di</strong> rimasti nella carne e nello spirito<br />
del coraggioso sacerdote incisero non poco sull’attività<br />
pastorale dei successivi 10 anni, pur pieni <strong>di</strong> iniziative,<br />
trascorsi nella sua parrocchia <strong>di</strong> Nove, dove il fisico<br />
del religioso così lungamente provato cedette per un<br />
improvviso attacco car<strong>di</strong>aco il 20 ottobre 1955, ad<br />
appena 55 anni <strong>di</strong> età, fra il compianto unanime della<br />
sua gente.<br />
Il 25 novembre 2005 la comunità <strong>di</strong> Nove, nel<br />
ricordare i 50 anni della sua morte, de<strong>di</strong>cò a don Luigi<br />
Panarotto un convegno, dal quale emersero nuovi<br />
particolari, soprattutto in relazione alla cattura e al<br />
periodo <strong>di</strong> prigionia. Dal lungo intervento che i relatori<br />
de<strong>di</strong>carono alla figura dell’eroico pastore, accusato<br />
<strong>di</strong> aver dato asilo ad alcuni capi partigiani, stralciamo<br />
alcuni brani significativi, sufficienti a rendere ragione <strong>di</strong><br />
quanto avvenuto in quei terribili momenti.<br />
“1 marzo 1945. Data memorabile per il paese ed in<br />
particolare per il suo parroco, don Luigi Panarotto…Il<br />
Parroco, quale padre spirituale dei suoi parrocchiani e degli<br />
altri, accoglie nella sua casa alcuni <strong>di</strong> quei poveri sbandati,<br />
perseguitati dalla rabbia nazista, e gli aguzzini <strong>delle</strong><br />
“Repubblica <strong>di</strong> Salò” prendono motivo per arrestarlo […]<br />
Una pattuglia della milizia fascista X MAS, comandata<br />
dal tristemente famoso tenente Umberto Bartozzi […]<br />
apposta la canonica <strong>di</strong> Nove alle 1.30 e, dopo averla<br />
piantonata da ogni parte, domanda del Parroco […].<br />
Cominciano subito le indagini nella casa, frugano da<br />
ogni parte, rovesciano mobili e se<strong>di</strong>e, e corrono <strong>di</strong> sopra<br />
nelle stanze superiori.<br />
Naturalmente il Parroco non c’è: domandano al<br />
Cappellano dove si trova. (Questo) ancora assonnato,<br />
<strong>di</strong>ce che non sa, e allora quegli sgherri […] si avventano<br />
su <strong>di</strong> lui. Lo ricoprono <strong>di</strong> bastonate, <strong>di</strong> pugni e <strong>di</strong> calci<br />
minacciandolo <strong>di</strong> morte se non parlerà. Il Cappellano<br />
non parla, lo bastonano ancora, lo insultano: nulla da<br />
fare. La stessa sorte toccò all’anziano ospite del parroco<br />
e convalescente da una grave malattia, padre Augusto<br />
Parinetto, scalabriniano, il quale, sconvolto da quella<br />
brutale vicenda, fuggì da Nove, a Cemena, presso Como,<br />
dove dopo un mese morì. […]<br />
Finalmente in un angolo stimato da tutti come un<br />
rifugio sicuro […] trovarono il Parroco e il comandante<br />
Bressan. Entrambi vennero presi e, dopo un breve<br />
interrogatorio, portati a Thiene nella caserma della X<br />
MAS. […] Il 7 marzo seguente […] furono trasferiti a<br />
Padova, a villa Giusti, tristemente nota per le raffinate<br />
torture inflitte ai prigionieri politici dalla banda fascista<br />
<strong>di</strong> Mario Carità.<br />
Don Luigi […] dovette subire, fino all’arrivo <strong>delle</strong><br />
truppe alleate, il 29 aprile 1945, tutte le angherie dei<br />
suoi aguzzini. Egli, nel suo <strong>di</strong>ario, ne parla in termini<br />
<strong>di</strong>screti, ma pure efficaci: “Furono due mesi <strong>di</strong> inau<strong>di</strong>te<br />
sofferenze: torture <strong>di</strong> ogni genere con i mezzi e i meto<strong>di</strong> della<br />
più raffinata e moderna barbarie; mancanza <strong>di</strong> aria e <strong>di</strong><br />
respiro, isolamento, ammalato, sotto il continuo spavento<br />
dei bombardamenti nemici; sempre davanti a quelle belve<br />
umane avide <strong>di</strong> sangue e <strong>di</strong> morte […] E la condanna a morte<br />
era pure segnata – conclude don Luigi –: essere impiccato in<br />
piazza a Nove, davanti alla sua popolazione!”<br />
Via A. Rivato, 29 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465141<br />
Dario Bruni
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre Danilo Panato<br />
Primo stimmatino italiano nelle In<strong>di</strong>e<br />
La parabola della<br />
vita <strong>di</strong> Padre Danilo<br />
Panato inizia a <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> il<br />
30 giugno 1944 in<br />
corte Panato.<br />
Figlio <strong>di</strong> Bernardo<br />
e Margherita Marchesini<br />
è ultimo <strong>di</strong><br />
sei figli.<br />
Prima <strong>di</strong> lui nascono<br />
Lino, Pierina,<br />
Teresina, Isetta e<br />
Lorenzo. Fin da<br />
bambino P. Danilo<br />
mostra un buon<br />
carattere, tranquillo,<br />
umile e, nello stes-<br />
so tempo molto riservato. Ma la sua infanzia non non si<br />
presenta certo facile. Ad appena un<strong>di</strong>ci anni arriva la<br />
morte improvvisa del papà Bernardo con tutti i problemi<br />
e le preoccupazioni che ne derivano in seguito. Il piccolo<br />
Danilo, successivamente sente che la sua strada sarà<br />
quella che lo porterà ad essere servo <strong>di</strong> Dio.<br />
Entra giovanissimo nel Seminario della Congregazione<br />
<strong>delle</strong> Sacre Stimmate, dove si fa apprezzare e voler<br />
bene grazie al suo modo <strong>di</strong> fare e porsi in maniera<br />
sempre determinata e <strong>di</strong>sponibile. Il 4 luglio 1971 viene<br />
or<strong>di</strong>nato sacerdote presso la chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina<br />
in Villa alla presenza del “suo” adorato parroco don<br />
Antonio Antoniol e la sua vita sacerdotale si svolgerà<br />
prevalentemente nelle parrocchie della sede stimmatina<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria della Speranza.<br />
P. Danilo gira l’Italia. Svolge sacerdozio da Catania a<br />
Poggiomarino, da Bari a Montegiordano, ma la sua più<br />
grande passione sono le missioni. Infatti, corre l’anno<br />
1984 quando lui e altri Padri missionari raggiungono<br />
le Filippine. Qui nel giro <strong>di</strong> pochi anni Padre Danilo e<br />
i suoi compagni aprono il primo centro vocazionale e,<br />
in un appartamento preso in affitto, istituiscono quello<br />
che un domani <strong>di</strong>venterà il Seminario, ospitando una<br />
quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> giovani che andavano dalla prima liceo<br />
al Seminario. Nel frattempo, viene chiamato dall’Italia<br />
per star vicino alla famiglia. Infatti nel 1985 si ammala<br />
il fratello Lorenzo: una grave malattia se lo porterà via<br />
nello stesso anno.<br />
La missione nelle Filippine continua, si raccolgono<br />
i frutti del lavoro svolto: poco tempo dopo, vengono<br />
nominati i primi tre giovani novizi. E la vita <strong>di</strong> Padre<br />
Danilo prosegue serenamente, tra il popolo filippino e<br />
la famiglia, che, verso l’estate, torna sempre a trovare<br />
per passare un po’ <strong>di</strong> tempo insieme e per portare<br />
anche qualche bel regalo. Ad ogni sua visita, porta con<br />
sé l’inseparabile macchina fotografica con la quale si<br />
<strong>di</strong>verte a fotografare i nipotini e le bellezze della natura.<br />
P. Danilo rientra in Italia, e torna in terra <strong>di</strong> missione<br />
nel 2002 per dare inizio alla realtà stimmatina in<br />
In<strong>di</strong>a. Il 9 luglio 2002 insieme a Padre Paul Koovannil<br />
(stimmatino in<strong>di</strong>ano), parte per raggiungere il Kerala,<br />
che è lo stato meri<strong>di</strong>onale dell’In<strong>di</strong>a. Qui insieme danno<br />
inizio a una comunità formativa, molto attenta alla vita<br />
pastorale della parrocchia e della <strong>di</strong>ocesi in cui si trova.<br />
Inizialmente, lo stile intrapreso è basato sull’ascolto, che<br />
permetterà a questa nuova realtà <strong>di</strong> integrarsi al meglio.<br />
Durante la permanenza nel Kerala P. Danilo scrive una<br />
testimonianza, leggibile ancora oggi, in cui egli racconta<br />
la festa <strong>di</strong> Onam, che in In<strong>di</strong>a viene svolta più o meno a<br />
metà agosto. In questa occasione i bambini in<strong>di</strong>ani non<br />
vanno a scuola, i commercianti fanno sconti da capogiro<br />
su tutta la merce e i gruppi parrocchiali fanno a gara a<br />
chi crea la più bella composizione floreale sui pavimenti<br />
<strong>delle</strong> chiese.<br />
L’avventura in Oriente volge al termine; P. Danilo<br />
viene mandato a svolgere servizio presso la casa Ss. Sposi<br />
Stimmatini <strong>di</strong> Palombaio ( Bari ). Intanto il 9 luglio 2006<br />
(quattro anni esatti dopo la sua partenza per l’In<strong>di</strong>a) l’<br />
intera comunità <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> lo festeggia per<br />
onorare 35 anni <strong>di</strong> vita pastorale. Ma la vita riserva, oltre<br />
a bellissimi e in<strong>di</strong>menticabili momenti anche improvvise<br />
dolorose sorprese. Infatti, agli inizi della primavera del<br />
2007, mentre si trova a Bari per proseguire la sua vita<br />
ecclesiastica, una seria malattia bussa alla sua porta.<br />
Da qui inizia il suo lungo e travagliato calvario. Lui,<br />
così schivo e riservato, non sopportava l’ idea <strong>di</strong> vivere<br />
“osservato” tra ricoveri ospedalieri e visite me<strong>di</strong>che.<br />
In questo periodo <strong>di</strong> dura prova fisica e morale a<br />
confortarlo ed assisterlo, oltre ai familiari, ci sono anche<br />
LESSINIA LEGNAMI snc<br />
<strong>di</strong> Camponogara Agostino & C.<br />
37030 VESTENANOVA (Verona)<br />
Via Camponogara, 28<br />
Tel. 045.6565044 - Fax 045.6563056<br />
E-mail: lessinialegnami@gmail.it<br />
i padri stimmatini, suoi compagni in quel <strong>di</strong> Palombaio,<br />
soprattutto P. Fulvio <strong>Pro</strong>cino, padre superiore, il quale lo<br />
segue in maniera attenta ed amorevole, tenendo sempre<br />
la famiglia informata sulle sue con<strong>di</strong>zioni fisiche. A fine<br />
LA NUOVA CARROZZERIA<br />
CESARE PANAROTTO<br />
• Riparazione e sostituzione cristalli • Raddrizzatura <strong>di</strong> Auto gran<strong>di</strong>nate<br />
• Auto sostitutiva • Gestione sinistri<br />
• Misurazione elettronica della scocca • Soccorso stradale 24 ore<br />
V.le dell’Industria, 5/7 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Cell. 348 6948993<br />
Tel. / Fax 045 7465359 - www.lanuocar.it - lanuocar@lanuocar.it<br />
65
66<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre Danilo Panato festeggia in In<strong>di</strong>a il 32ª anniversario <strong>di</strong><br />
sacerdozio<br />
F.LLI CAMPONOGARA<br />
Severino<br />
everino rigodanzo<br />
igodanzo<br />
estate del 2008 l’ultima visita alla famiglia. Il suo morale<br />
viene allietato grazie alla presenza della famiglia stessa<br />
ma anche da quella dei suoi adoratissimi pronipoti.<br />
Rientrato dopo un mese a Palombaio, la salute peggiora<br />
<strong>di</strong> giorno in giorno. Il 19 febbraio 2009 alle ore 19 e<br />
59 alla presenza del vescovo mons. Bregantini gli<br />
viene somministrata l’unzione degli infermi e da quel<br />
momento P. Danilo non è più in grado <strong>di</strong> alzarsi.<br />
Nonostante ciò rimane sempre lucido e consapevole<br />
<strong>di</strong> quello che sta vivendo. Ormai si attende solo che il<br />
buon Dio lo accolga con sé e P. Danilo si spegne il 9<br />
marzo 2009 sempre alle ore 19 e 59. Il giorno dopo la<br />
morte, dalla “sua” lontana In<strong>di</strong>a arriva una lettera scritta<br />
da un missionario che ben conosceva P. Danilo. Scrive<br />
che egli nelle Filippine è ricordato come il confessore,<br />
perché a tutti pronunciava una <strong>delle</strong> più belle frasi del<br />
Vangelo: “Non avere paura! Dio ti ama.” In In<strong>di</strong>a lo<br />
ricordano come uomo <strong>di</strong> Dio, devoto e saggio.<br />
È sepolto attualmente presso il cimitero <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e presso i padri stimmatini <strong>di</strong><br />
Palombaio è stato realizzato un libro per ricordare la<br />
figura <strong>di</strong> P. Danilo.<br />
LESSINIA LEGNAMI snc<br />
<strong>di</strong> Camponogara Agostino & C.<br />
37030 VESTENANOVA (Verona)<br />
Via Camponogara, 28<br />
Tel. 045.6565044 - Fax 045.6563056<br />
E-mail: lessinialegnami@gmail.it<br />
EmanuElE Sartori<br />
Una giovane vita donata alla missione<br />
Nato a Castello <strong>di</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />
il 28 agosto 1915 in<br />
contrada Mella, figlio <strong>di</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> (Giobatta) e <strong>di</strong><br />
Rosina Pozza, Severino<br />
Rigodanzo trascorse<br />
la giovinezza come<br />
tanti suoi coetanei,<br />
compiendo i primi stu<strong>di</strong><br />
in paese e poi a Torino<br />
presso i Salesiani <strong>di</strong> Don<br />
Bosco, sostenuto dall’attenzione<br />
dei suoi<br />
cari e dalle tante amicizie che solitamente coinvolgono i<br />
giovani a quell’età.<br />
Nel 1938, all’età <strong>di</strong> ventitré anni, lasciò la casa e<br />
gli affetti che aveva per entrare definitivamente fra i<br />
Salesiani e compiere così la sua missione cristiana in<br />
Cina.<br />
Dopo un viaggio per mare <strong>di</strong> ben quarantacinque<br />
giorni, trascorrendo numerose notti in balìa <strong>di</strong> tempeste<br />
e venti burrascosi, finalmente toccò le terre orientali per<br />
iniziare la sua avventura missionaria nella comunità<br />
cinese. Finiti gli stu<strong>di</strong> filosofici nello studentato <strong>di</strong> Hong<br />
Kong, insegnò come tirocinante per qualche periodo in un<br />
collegio e il suo zelo per la gioventù, che numerosissima<br />
accorreva in quei tempi <strong>di</strong> guerra, ingrandì la sua fama <strong>di</strong><br />
uomo buono, gentile e <strong>di</strong>sponibile. Aiutò i più bisognosi<br />
e cercò <strong>di</strong> promuovere uno stile <strong>di</strong> vita più sano a favore
Severino Rigodanzo ancora giovane, in<br />
abiti religiosi<br />
<strong>di</strong> molti ragazzi <strong>di</strong><br />
strada che spesso<br />
si perdevano nel<br />
labirinto della<br />
corruzione e della<br />
criminalità. Il<br />
grande ideale per<br />
cui egli offrì a Dio<br />
la sua giovane vita<br />
furono le vocazioni<br />
cinesi: si racconta<br />
che la sera stessa,<br />
al tornare dal suo<br />
funerale, alcuni<br />
giovinetti vennero<br />
spontaneamente<br />
a <strong>di</strong>re che desideravano<br />
stu<strong>di</strong>are<br />
per essere un<br />
giorno sacerdoti.<br />
T r a s f e r i t o s i<br />
successivamente<br />
nell’istituto salesiano<br />
della città <strong>di</strong><br />
Macau, proseguì<br />
la sua opera <strong>di</strong><br />
missionario, nella<br />
speranza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un giorno sacerdote e preparare<br />
al-tri sacerdoti. Nonostante i nu-merosi impegni<br />
riuscì sempre a tenersi in contatto per corrispondenza<br />
AuTOffICINA<br />
<strong>di</strong> Michele Maiolo<br />
AUTOFFICINA • GOMMISTA • ELETTRAUTO<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
postale con la famiglia e soprattutto con la madre<br />
Rosina. Fortunatamente a noi rimangono alcune <strong>di</strong><br />
queste lettere, preziose testimonianze <strong>di</strong> una giovane<br />
vita de<strong>di</strong>cata a Dio con gioia e devozione. Scriveva,<br />
ad esempio, nell’ottobre del 1938 in una lettera <strong>di</strong><br />
incoraggiamento alla madre in seguito alla notizia della<br />
morte del padre occorsa poco dopo la sua partenza per la<br />
Cina, queste significative parole che ben rappresentano<br />
il suo carattere e il suo attaccamento alla famiglia:<br />
“Amatissima mamma, col cuore angosciato e con le<br />
lacrime agli occhi rispondo alla lettera del caro fratello<br />
Giuseppe, che mi annunziava la <strong>di</strong>partita <strong>di</strong> colui che<br />
formava l’oggetto più caro dopo Dio. È veramente<br />
doloroso il sapere che l’amatissimo Babbo sia scomparso<br />
da questa terra nell’età in cui avrebbe dovuto raccogliere<br />
le dolci consolazioni d’una vita laboriosa e provata da<br />
mille contrarietà, ma è oltremodo consolante il sapere<br />
che abbiamo acquistato in cielo un forte intercessore<br />
presso Dio… coraggio, mamma amatissima, in Cielo ci<br />
ritroveremo tutti uniti ed allora potremo ricompensare<br />
quello che sulla terra sembrò mancare”.<br />
Avrebbe dovuto incominciare gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Teologia<br />
ma all’età <strong>di</strong> vent’otto anni fu colpito dalla malattia e<br />
per la scarsità <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cine che in quei tempi <strong>di</strong> guerra<br />
interessava tutto il popolo cinese, morì il 29 settembre<br />
del 1943 e fu sepolto in un cimitero cristiano <strong>di</strong> Macau.<br />
In un biglietto scritto da lui stesso alcuni giorni prima <strong>di</strong><br />
morire e consegnato al <strong>di</strong>rettore dell’Istituto Salesiano <strong>di</strong><br />
Macau, descriveva le sue ultime volontà: “Dopo morto<br />
desidero che non si sprechi molto; una veste tra le più<br />
I nostri servizi<br />
• Elettrauto • Gommista • Gomme per trattori<br />
• Convergenza elettronica • Riparazione auto <strong>di</strong> qualunque marca<br />
• Ammortizzatori • Marmitte • Assetti sportivi<br />
• Precollaudo per revisione • Servizio rapido • Ricariche clima<br />
• Auto<strong>di</strong>agnosi elettronica<br />
Via Alpone, 13 - 37030 MONTECCHIA DI CROSARA (VR) - Tel. 045 6540389<br />
67
68<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
vecchie, una cotta fra le più usate ed un crocefisso sul<br />
petto o fra le mani. Desidererei avere la Messa, presente<br />
il mio cadavere, possibilmente cantata e con comunioni.<br />
Dopo la messa desidererei che il mio cadavere rimanesse<br />
in chiesa ed i giovani, specie i più piccoli, passassero<br />
a pregare pel riposo dell’anima mia. La mia tomba sia<br />
semplice e se è possibile una piccola colonna spezzata o<br />
una croce <strong>di</strong> pietra… se si può si scriva o si scolpisca in<br />
cinese: «Si offerse vittima per le Vocazioni Cinesi»”.<br />
La famiglia addolorata lo pianse da lontano ma nel<br />
2005 alcuni familiari si sono recati in Cina e sono riusciti<br />
a rintracciare il cimitero e a fare visita alla tomba dove<br />
La famiglia <strong>di</strong> Lovatin Massimo e Bacco Maria Elena<br />
Azienda Agricola<br />
ROSSETTO DIEGO<br />
Quando el laoro dei mè bis noni l’è <strong>di</strong>ventà anca el mè<br />
laoro... gò sentio tutta la passion che la tera pol dar...<br />
cusì la tra<strong>di</strong>sion del Maron de <strong>San</strong> Giovani Ilarion<br />
continua ad esar coltivà con tanto amor e devosion<br />
<strong>Pro</strong>duzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta MARRONI<br />
riposa il Chierico Severino. Come ricordo della terra che<br />
tanto amava gli sono stati portati alcuni ramoscelli <strong>di</strong><br />
ciliegio e dei fiori appassiti raccolti, prima <strong>di</strong> partire, nei<br />
campi “della Risara” <strong>di</strong> suo fratello Adelino Rigodanzo,<br />
che sempre ci raccontava <strong>di</strong> quanto fosse stato <strong>di</strong>fficile<br />
per Severino separarsi dai luoghi natali.<br />
Per onorare la sua memoria a Castello gli è stata<br />
de<strong>di</strong>cata una via del centro e il ricordo che ci rimane<br />
<strong>di</strong> lui è quello <strong>di</strong> un uomo <strong>di</strong> fede, <strong>di</strong> carità e <strong>di</strong> grande<br />
coraggio che, nonostante la lontananza, rimase legato<br />
con il cuore alla terra della sua giovinezza.<br />
anita CaSarotto<br />
Cell. 3480341387<br />
Via Lore, 23<br />
37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don on M MMario<br />
ario S SSalgaro<br />
algaro<br />
La gioiosa povertà come vocazione<br />
Un giovane don Mario Salgaro<br />
in veste talare<br />
Nato nella contrada<br />
Scandolaro, appena<br />
sopra Castello, il<br />
5 settembre 1922, don<br />
Mario Salgaro fu fin<br />
dalla nascita a stretto<br />
contatto con le <strong>di</strong>fficoltà<br />
del vivere quoti<strong>di</strong>ano:<br />
ultimo <strong>di</strong> otto fratelli,<br />
crebbe all’interno <strong>di</strong><br />
una famiglia numerosa,<br />
come spesso accadeva<br />
in quei tempi, sperimentando<br />
lo spirito<br />
<strong>di</strong> fratellanza e <strong>di</strong><br />
aiuto reciproco che<br />
caratterizzava le famiglie<br />
negli anni <strong>di</strong>fficili del<br />
primo dopoguerra e che <strong>di</strong>ventò poi uno dei tratti più<br />
significativi della sua vita sacerdotale.<br />
Dopo aver frequentato le elementari nella scuola<br />
del paese, si accostò alla scelta religiosa grazie anche<br />
all’attenzione dell’allora parroco don Giuseppe Dal<br />
Molin, noto a tutti per la sua bontà e la costante cura<br />
rivolta verso i propri fedeli: fu don Giuseppe a cogliere i<br />
primi segnali della vocazione dell’ancor giovane Mario e<br />
ad in<strong>di</strong>rizzarlo verso Don Orione che proprio in quegli<br />
anni rafforzava la sua congregazione con la fondazione <strong>di</strong><br />
nuovi collegi e <strong>di</strong> istituti assistenziali in Italia e all’estero.<br />
Don Mario ebbe modo <strong>di</strong> conoscere personalmente<br />
il fondatore, che il papa <strong>Giovanni</strong> Paolo II canonizzerà<br />
come santo molti anni dopo, nel 2004.<br />
Accolto il 10 ottobre 1935 al collegio orionino <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />
Bernar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Cortona, nei sei anni successivi proseguì i<br />
suoi stu<strong>di</strong> nelle altre se<strong>di</strong> della congregazione: a Genova,<br />
Milano, Montebello e Buccinigo.<br />
Nell’agosto del 1942, dopo aver completato il<br />
noviziato, fece la prima professione e iniziò successivamente<br />
gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> filosofia a Villa Moffa <strong>di</strong> Bra<br />
(Cuneo), proseguendo con il tirocinio pratico a Tortona,<br />
presso la Casa Madre: erano gli anni in cui infuriava la<br />
seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, che lui trascorse, dal 1943 al<br />
1945, come segretario e telefonista del <strong>di</strong>rettore.<br />
La salute cagionevole lo costrinse poi a trascorrere<br />
un anno a Genova Castagna, dove si fermò anche nel<br />
biennio successivo per assistere i giovani convalescenti<br />
e bisognosi <strong>di</strong> cure.<br />
Completato il liceo, si trasferì a Genova per affrontare<br />
il corso <strong>di</strong> Teologia presso i Padri della Missione, dal 1950<br />
al 1954 e sempre a Genova emise i voti perpetui l’11<br />
ottobre 1948.<br />
Divenuto <strong>di</strong>acono nel 1953, giunse all’or<strong>di</strong>nazione<br />
sacerdotale il 29 giugno 1954 nel <strong>San</strong>tuario della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Tortona.<br />
La <strong>di</strong>sponibilità ad servizio senza riserve e il naturale<br />
spirito <strong>di</strong> adattamento lo portarono nei decenni successivi<br />
Burato Giacomo<br />
Impianti elettrici<br />
civili - industriali<br />
tutto per l’illuminazione<br />
(esposizione permanente in Via G. Ver<strong>di</strong>, 4)<br />
Via G. Ver<strong>di</strong>, 4 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465237 - Cell. 339 1449772<br />
69
70<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don Mario con il fratello Rino<br />
ad immergersi in <strong>di</strong>verse realtà locali, <strong>di</strong>mostrando<br />
una chiara pre<strong>di</strong>sposizione soprattutto per la pastorale<br />
giovanile: dal Convitto <strong>San</strong> Romodo (anni ’54-’56) <strong>di</strong><br />
<strong>San</strong>remo e da Genova Camaldoli tra i “Beniamini” (dal<br />
’56 al ’60), passò a Bogliasco dove lavorò fra i ragazzi<br />
con han<strong>di</strong>cap e lavoro protetto in due perio<strong>di</strong> (dal ’60<br />
al ’71 e dal ’74 al 1981), con la parentesi altrettanto<br />
impegnativa <strong>di</strong> Cagli (Pesaro Urbino) fra i giovani poveri<br />
(dal ’71 al ’74). Il quin<strong>di</strong>cennio successivo, dal 1981 al<br />
’94, fu vicario ed economo tra i giovani lavoratori della<br />
casa <strong>di</strong> Genova Rivarolo e Boschetto, a stretto contatto<br />
con le <strong>di</strong>fficoltà quoti<strong>di</strong>ane tipiche della gioventù del<br />
tempo, testimoniando nella con<strong>di</strong>visione del proprio<br />
tempo e dei propri beni, sull’esempio del fondatore, la<br />
fattiva partecipazione della Chiesa alle <strong>di</strong>fficoltà dei più<br />
bisognosi.<br />
Infaticabile nel lavoro pastorale, malgrado l’età<br />
non più giovanile nel 1994 accettò con entusiasmo il<br />
trasferimento a Firenze, presso la comunità parrocchiale<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Marco, dove fu vicario parrocchiale e incaricato<br />
<strong>di</strong> una casa <strong>di</strong> accoglienza fino al ’99, <strong>di</strong>ventando poi<br />
collaboratore presso l’istituto S. Cuore <strong>di</strong> Fano in qualità<br />
<strong>di</strong> consigliere, nonché cappellano nel santuario <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> Bosco.<br />
Le precarie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute lo indussero nel<br />
2006 a trasferirsi <strong>di</strong> nuovo a Genova, presso la comunità<br />
del Piccolo Cottolengo: pochi anni prima, il 23 giugno<br />
2001, aveva voluto emettere il IV Voto <strong>di</strong> fedeltà al Papa<br />
<strong>di</strong>mostrando nell’umile <strong>di</strong>sponibilità del servizio il suo<br />
forte attaccamento alla Chiesa e ai superiori.<br />
A Genova Castagna sorella morte lo raggiunge<br />
il 14 marzo 2010, a 87 anni <strong>di</strong> età, dopo 67 anni <strong>di</strong><br />
<strong>Pro</strong>fessione religiosa e 55 <strong>di</strong> sacerdozio. Il suo corpo<br />
riposa nel cimitero <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, nel paese<br />
per il quale, anche nei lunghi anni del suo girovagare a<br />
servizio della Chiesa, nutrì costantemente grande affetto<br />
e dove tornava volentieri, mantenendo forti legami con<br />
la popolazione e soprattutto con i parenti.<br />
Lo spirito gioviale e sempre pronto alla battuta<br />
che caratterizzò il suo modo <strong>di</strong> vivere, unito ad un<br />
atteggiamento umile e nello stesso tempo attento alle<br />
esigenze degli altri, permise a don Mario <strong>di</strong> raccogliere<br />
attorno a sé sempre grande simpatia ed affetto,<br />
portandolo in ogni momento a valorizzare il meglio <strong>delle</strong><br />
persone con cui veniva in contatto: il piccolo servitore<br />
<strong>di</strong> don Orione, pre<strong>di</strong>letto dallo stesso fondatore per<br />
l’affabilità del carattere e la genuina fedeltà al messaggio<br />
evangelico, ha saputo così incarnare nella sua lunga<br />
esistenza, spesso vissuta nell’ombra e lontano da ogni<br />
clamore, l’insegnamento appreso <strong>di</strong>rettamente dal suo<br />
santo precettore.<br />
Lavastir s.n.c.<br />
<strong>di</strong> Maporti D. & Gambaretto<br />
Lavaggio accurato <strong>di</strong> tutti i tipi<br />
<strong>di</strong> indumenti<br />
Pulitura <strong>di</strong> pelli - pellicce - tendaggi<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse, 1 - Cell. 347 1807735<br />
Dario Bruni<br />
Il gruppo Alpini <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> ilarione augura a tutti i partecipanti della 77ª <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong><br />
un cor<strong>di</strong>ale benvenuto e ricorda i principali appuntamenti per l’anno 2013:<br />
• 6 gennaio: Buielo Alpino<br />
• 20 gennaio: festa del tesseramento<br />
• 11-12 maggio: Adunata Nazionale a Piacenza<br />
• 21 luglio: Gita sociale<br />
• 24-25 agosto: Week-end in montagna<br />
• 7 settembre: Cerimonia capitello <strong>di</strong> Soeio<br />
• Notte <strong>di</strong> Natale dopo la S. Messa Brulè davanti alle chiese
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padri adri N NNazario<br />
azario e C CCeCilia<br />
ilia iliaN ilia iliaN ilia iliaN ilia o S SSoPra<br />
ra raN ra raN ra raN ra a<br />
Uniti nell’apostolato e nella morte<br />
Due frati, due sacerdoti, due fratelli usciti dalla<br />
famiglia Soprana <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, accomunati<br />
dalla stessa vocazione, nella stessa grande famiglia<br />
francescana, missionari in Italia, una missione forse<br />
<strong>di</strong>versa, ma non per questo meno importante e necessaria.<br />
Padre Nazario nasce l’11 gennaio 1917, mentre<br />
padre Ceciliano sorride alla vita quattro anni più tar<strong>di</strong>,<br />
il 21 aprile 1921. Seguono entrambi la chiamata al<br />
sacerdozio, nella congregazione francescana e sono<br />
or<strong>di</strong>nati presbiteri lo stesso giorno a Vittorio Veneto, nel<br />
1942.<br />
Padre Nazario nutre l’ardente desiderio <strong>di</strong> andare<br />
missionario all’estero, ma ne è impe<strong>di</strong>to per motivi <strong>di</strong><br />
Padri Soprana Nazario e Ceciliano con la mamma Anna<br />
salute, causa una grave malattia che lo ha colpito da<br />
giovane. Persona <strong>di</strong> spessa cultura, fine conoscitore<br />
dei monumenti artistici, <strong>delle</strong> chiese e <strong>delle</strong> relative<br />
opere d’arte nelle città ove opera, si tiene informato<br />
ed aggiornato continuamente su tutto, nessuno riesce<br />
a trovarlo impreparato. Di una fede e <strong>di</strong> una pietà<br />
inconfon<strong>di</strong>bile, balza alla ribalta per la sua facon<strong>di</strong>a<br />
oratoria, per la sua chiarezza <strong>di</strong> idee, per la sua granitica<br />
volontà: è un pre<strong>di</strong>catore insuperabile.<br />
Non può andare in missione? Ecco che si può supplire<br />
71
72<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
I due fratelli francescani festeggiati dalla loro comunità parrocchiale<br />
e dall’allora parroco don Antonio Antoniol<br />
con la pre<strong>di</strong>cazione <strong>delle</strong> missioni. Animato da una<br />
fede incrollabile, non lascia spazio alle mezze misure,<br />
dal pulpito è un fustigatore dei costumi corrotti, <strong>delle</strong><br />
innovazioni che portano la gente ad allontanarsi dai<br />
sani principi, è una persona che fa ammutolire anche<br />
le mosche quando pre<strong>di</strong>ca in chiesa. Voce possente e<br />
tonante, non necessita <strong>di</strong> amplificatori o microfoni, il suo<br />
regno è il pulpito, dal quale non ha paura <strong>di</strong> lanciare gli<br />
strali contro la corruzione <strong>delle</strong> anime e il malcostume.<br />
Sembra <strong>di</strong> assistere alle pre<strong>di</strong>che del frate domenicano<br />
Girolamo Savonarola a Firenze. Non sono tuttavia solo<br />
<strong>di</strong>scorsi altisonanti, sono richiami veri a proseguire nella<br />
fede dei padri, sulla necessità <strong>di</strong> seguire gli insegnamenti<br />
evangelici, sull’abbandonarsi nella fiducia in Dio. Il suo<br />
spirito missionario lo trasforma nell’assistenza e nella<br />
missione agli emigranti in Francia, in Belgio, in Svizzera<br />
e anche in Italia, dal Piemonte alla Sicilia, spostandosi<br />
continuamente in treno, in automobile, in autostop, mai<br />
stanco <strong>di</strong> portare una parola <strong>di</strong> conforto e <strong>di</strong> speranza a<br />
chi ne ha la necessità.<br />
Ha vissuto la sua vita <strong>di</strong> “frate errante”, missionario<br />
quin<strong>di</strong>, spostandosi <strong>di</strong> città in città, <strong>di</strong> parrocchia in<br />
parrocchia, pre<strong>di</strong>cando ed aiutando i più bisognosi nel<br />
corpo e nello spirito.<br />
Si spegne nel convento <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco a Vittorio<br />
Veneto il 21 maggio 1997, a 80 anni vissuti intensamente<br />
per la congregazione e per gli altri.<br />
Padre Ceciliano, invece, è <strong>di</strong> indole molto <strong>di</strong>versa<br />
dal fratello. <strong>Pro</strong>fessore <strong>di</strong> Lettere e Filosofia, dopo i<br />
primi anni <strong>di</strong> insegnamento si rende conto che la sua<br />
missione è in mezzo alla gente, la gente comune, in<br />
mezzo ai lavoratori, ai conta<strong>di</strong>ni, agli artigiani che<br />
vivono momenti <strong>di</strong> crisi e <strong>di</strong> tensioni sociali. Al pensiero<br />
iniziale <strong>di</strong> andare in missione pensa a quanto <strong>di</strong>sse S.<br />
Filippo Neri a Roma al giovane missionario S. Francesco<br />
Saverio in procinto <strong>di</strong> partire per la Cina: “ ...ve<strong>di</strong>, se tu<br />
esci da questa casa e vai fuori porta <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, vedrai<br />
quanto bisogno <strong>di</strong> missionari c’è anche qui…”. Capisce<br />
allora che il mondo dei lavoratori è la sua missione.<br />
Oltre all’assistenza spirituale, dovere massimo <strong>di</strong> ogni<br />
sacerdote, eccolo impegnarsi nella <strong>di</strong>fesa dei singoli<br />
lavoratori, nella <strong>di</strong>fesa <strong>delle</strong> loro famiglie, nella sicurezza<br />
sul posto <strong>di</strong> lavoro, lottando sempre per la <strong>di</strong>gnità umana<br />
e sociale <strong>di</strong> ognuno. La sua città <strong>di</strong> azione è Cittadella e le<br />
zone circostanti. È un frate moderno, benvoluto da tutti,<br />
in modo particolare dai giovani, per i quali egli mette<br />
in campo una miriade <strong>di</strong> iniziative atte a coinvolgerli,<br />
per farli crescere spiritualmente e socialmente, perché<br />
capisce che saranno proprio loro a guidare i destini della<br />
nazione.<br />
A <strong>di</strong>fferenza del fratello Nazario, è molto più aperto,<br />
più comprensivo anche verso i nuovi costumi, perché<br />
vive in prima linea i problemi e le tensioni sociali. Il<br />
movimento <strong>di</strong> cambiamento passato allo storia come<br />
il ’68 non lo scandalizza più <strong>di</strong> tanto, capisce che sono<br />
assolutamente necessari alcuni scossoni nella società<br />
e anche nella Chiesa, ma in<strong>di</strong>ca pure chiaramente<br />
quali sono le devianze fuorvianti che il ’68 porta,<br />
assolutamente da evitare e da condannare. È il padre<br />
buono dei lavoratori e lascia un nitido ricordo nella<br />
gente in mezzo alla quale opera.<br />
Si spegne nel 1997, all’età <strong>di</strong> 76 anni a Saccolongo<br />
<strong>di</strong> Padova, consumato dall’Alzheimer, esattamente 25<br />
giorni dopo il fratello Nazario.<br />
Nel 1992 avevano festeggiato insieme a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
<strong>Ilarione</strong> il 50° <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione sacerdotale, e<strong>di</strong>ficando i<br />
concitta<strong>di</strong>ni con la loro presenza e la loro pietà, insieme<br />
sono volati in para<strong>di</strong>so.<br />
Due fratelli, due vocazioni, due campi d’azione<br />
<strong>di</strong>versi, ma un solo ed unico obiettivo: la gloria <strong>di</strong> Dio<br />
attraverso il servizio ai fratelli.<br />
Lavorazione ferro e Lattoneria<br />
B.F. <strong>di</strong> BELLARIA ALBINO<br />
e FABRIZIO SNC<br />
Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655<br />
Gianni Sartori
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Padre adre agostino<br />
gostino V VValentini<br />
alentini<br />
Ben si adatta il<br />
detto antico che<br />
solo nella povertà<br />
e nella nella semplicità<br />
<strong>di</strong> cuore è possibile possibile<br />
entrare in in <strong>di</strong>retto<br />
contatto con il<br />
Signore e questo<br />
conferma che a<br />
Cattignano prima<br />
della IIª terribile<br />
guerra mon<strong>di</strong>ale<br />
esisteva un feeling<br />
particolare con con<br />
il Creatore. Creatore. Molti<br />
ragazzi infatti,<br />
cresciuti cresciuti in famiglie<br />
ove la povertà<br />
materiale pendeva pendeva<br />
dalla mappa del camino e a stento si riusciva a tacitare<br />
i morsi più duri della fame, famiglie tuttavia ricche <strong>di</strong><br />
fede e <strong>di</strong> solidarietà, rispondono alla chiamata <strong>di</strong> Cristo<br />
e seguono il cammino per essi tracciato. Il Signore<br />
bussa anche alla porta <strong>di</strong> Alberto Valentini, via Centro<br />
<strong>di</strong> Cattignano. È una persona stimata, impegnata nel<br />
sociale, ricopre la carica <strong>di</strong> consigliere comunale, si<br />
batte con successo per l’erezione del locale cimitero, è<br />
persona <strong>di</strong> riferimento della piccola comunità. Ben 8 figli<br />
cinguettano nella sua casa,1 femmina e 7 maschi, e fra<br />
questi ultimi due seguono la strada <strong>di</strong> Cristo attraverso la<br />
via in<strong>di</strong>cata da <strong>San</strong> Francesco d’Assisi, Vittorio, nato nel<br />
1929 e Agostino, nato nel 1933.<br />
Agostino è un tipo tranquillo, riflessivo, sognatore, a<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Vittorio, un po’ più turbolento.<br />
Dopo la scuola, negli assolati pomeriggi siede pensoso<br />
sul grande sasso posto a fianco della casa e sorride beato,<br />
fantasticando su un avvenire che ancora non conosce,<br />
ma che già immagina lontano.<br />
Il vicino Collegio dei frati a Chiampo lo accoglie fra<br />
i suoi ragazzi, ove il fratello Vittorio già da due anni è<br />
presente, e qui riesce a dar sfogo a tutti i suoi sogni, si<br />
commuove alla lettura della vita del <strong>San</strong>to fondatore e<br />
Una vita per gli altri<br />
Taglian<strong>di</strong> con garanzia Auto Service<br />
Diagnosi computerizzata<br />
Servizio Gomme · Preparazioni sportive<br />
ai racconti dei missionari francescani. Ha già deciso, sarà<br />
frate, un frate missionario. Dopo il canonico percorso<br />
negli stu<strong>di</strong>, viene or<strong>di</strong>nato sacerdote a Motta <strong>di</strong> Livenza-<br />
TV nel 1956. Il suo pallino fisso è quello <strong>di</strong> donarsi<br />
e de<strong>di</strong>carsi agli altri nella preghiera, ma soprattutto<br />
nell’apostolato pratico. Dopo i classici anni <strong>di</strong> rodaggio<br />
nelle varie realtà francescane sparse nel Veneto, aiutando<br />
pure le parrocchie esterne ove i sacerdoti cominciano<br />
già a scarseggiare, nel 1963 parte per il centroAmerica,<br />
destinazione El Salvador, ove i Francescani già da<br />
tempo sono presenti e fanno un gran bene. Per padre<br />
Agostino questa meta è un ottimo banco <strong>di</strong> prova. Il<br />
paese è montuoso e il mezzo <strong>di</strong> trasporto all’inizio è il<br />
cavallo, i villaggi sono molto lontani e non collegati tra<br />
<strong>di</strong> loro. Il contatto con i poveri, con un mondo non<br />
ancora stravolto dal cemento e quasi incontaminato<br />
offre al nostro missionario la possibilità <strong>di</strong> mettere alla<br />
prova la propria operosità e la propria iniziativa. Dopo<br />
un periodo trascorso come cappellano, per impratichirsi<br />
e padroneggiare la lingua spagnola, eccolo già nel<br />
1964 parroco a Gotera. Si sente responsabile <strong>di</strong> una<br />
comunità e si impegna 24 ore al giorno per la sua crescita<br />
sia spirituale che materiale. Non trascura nessuno,<br />
niente sfugge alla sua attenzione, si cura del povero,<br />
dell’in<strong>di</strong>feso, del dubbioso, del <strong>di</strong>sperato. Ha fin da allora<br />
il sentore, e non ne fa mistero con nessuno, <strong>di</strong> avere<br />
poco tempo a <strong>di</strong>sposizione per realizzare le opere del<br />
Signore e per ciò è sempre <strong>di</strong> corsa, con ansia frenetica,<br />
<strong>di</strong>vorato dallo zelo per il suo gregge. Organizza la sua<br />
prima missione parrocchiale, con la partecipazione <strong>di</strong><br />
ben trentaquattro sacerdoti pre<strong>di</strong>catori, si rende conto<br />
che la gente ha bisogno <strong>di</strong> stimoli, ha necessità <strong>di</strong> vedere<br />
qualcuno con le idee chiare che faccia da guida, che viva<br />
in prima persona gli insegnamenti che comunica. Per<br />
questo padre Agostino Valentini è l’immagine vivente<br />
del buon pastore, è quello che non si siede a tavola se sa<br />
che altri non ha nulla nel piatto, è quello che non va a<br />
dormire se sa che qualcuno è nel dubbio o nell’angoscia,<br />
è quello che si fa carico dei problemi degli altri. A tutti<br />
e a ciascuno in particolare è solito ripetere: “Non ti<br />
preoccupare, abbi fiducia, Qualcun altro ti sta accanto<br />
e ti sta aiutando. Abbi fiducia in Lui”. E lo <strong>di</strong>ce con quel<br />
Via rivato P. Antonio, 31 - S. GiOVANNi ilAriONE (Vr)<br />
Tel. e Fax 045 6550199 - E-mail: byleaso@tiscali.it<br />
73
74<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
candore francescano che lascia <strong>di</strong> stucco chi è coinvolto<br />
nell’affannosa corsa quoti<strong>di</strong>ana, nel vorticoso evolversi<br />
degli eventi, chi non sa fermarsi e guardare dentro se<br />
stesso.<br />
Invitato a pre<strong>di</strong>care in Colombia, avendo <strong>di</strong>menticato<br />
tutti i documenti con il denaro sul taxi che dall’aeroporto<br />
lo aveva condotto a destinazione, non si scompone,<br />
sorridendo esclama a chi, preoccupato gli sta <strong>di</strong> fronte:<br />
“Tranquillo, vedrai che domani arriverà tutto quanto,<br />
bisogna aver fiducia”. E all’indomani, puntualmente<br />
arrivano i documenti, denaro compreso. È un geniale<br />
costruttore, desidera che anche il Signore abbia una casa<br />
<strong>di</strong>gnitosa ove incontrare la gente nei giorni <strong>di</strong> festa e<br />
allora in mano sua tutte le pietre <strong>di</strong>ventano angolari.<br />
Già alla sua prima esperienza come parroco restaura<br />
la chiesa e i gra<strong>di</strong>ni del battistero, dal 1965 al 1969 è<br />
parroco a La Palma, mette mano alla casa parrocchiale,<br />
rifacendola ex novo, e<strong>di</strong>fica la sala parrocchiale,<br />
provvedendo nel contempo i nuovi banchi alla chiesa.<br />
Successivamente passa nella città <strong>di</strong> S. Miguel. È il suo<br />
momento migliore. Qui inizia la costruzione della<br />
nuova chiesa. Siamo in piena guerra civile, con tutte<br />
le incertezze e le incognite che ogni guerra porta, e a<br />
chi gli sconsiglia <strong>di</strong> intraprendere l’opera ripete: “Abbi<br />
fede, non ti abbattere, an<strong>di</strong>amo avanti nel nome della<br />
<strong>Pro</strong>vvidenza”. Dopo un anno la chiesa è una splen<strong>di</strong>da<br />
realtà, abbellita da due statue in legno, opera degli artisti<br />
della Val Gardena, raffiguranti ad altezza naturale <strong>San</strong><br />
Francesco e la Madonna.<br />
È da solo a tirare il carretto, gli altri lo seguono e lo<br />
appoggiano senza contrad<strong>di</strong>rlo, vedendo chiaramente<br />
che il Signore opera attraverso lui. A fianco della chiesa<br />
costruisce l’oratorio, che ospita la domenica circa 1.500<br />
giovani, ed egli è infaticabile nel seguirli, nel cercare<br />
<strong>di</strong> stimolare in loro l’impegno a costruirsi un futuro<br />
<strong>di</strong>gnitoso, a scoprire e seguire il proprio progetto nella<br />
vita. Non si <strong>di</strong>mentica dei bisogni materiali della gente,<br />
progetta e costruisce il consultorio me<strong>di</strong>co con annessa<br />
farmacia, per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>delle</strong> me<strong>di</strong>cine gratuite per<br />
gli in<strong>di</strong>genti, un costo simbolico per gli altri, per non<br />
correre il rischio <strong>di</strong> vederle non apprezzate. Costruisce<br />
stanze per i senza tetto. Padre Agostino è un geniale<br />
architetto e un formidabile lavoratore, sembra che<br />
quello che passa per le sue mani <strong>di</strong>venti tutto oro, ha la<br />
fortuna <strong>di</strong> vedere materializzate le idee che gli passano<br />
per la testa.<br />
Durante la guerra civile la sua vita è in continuo<br />
pericolo. Cercando un giorno <strong>di</strong> portare aiuto ad un<br />
parrocchiano che si sente male, viene fermato ad un<br />
posto <strong>di</strong> blocco e gli vogliono requisire l’orologio. Egli<br />
non si perde d’animo e li apostrofa, ricordando loro<br />
che in tal modo non seguono gli insegnamenti <strong>di</strong> Dio e<br />
prosegue senza paura, lasciandoli stupiti e contraddetti.<br />
Egli non parteggia per nessuna <strong>delle</strong> fazioni in lotta, egli<br />
combatte solo l’o<strong>di</strong>o e la violenza, è il padre <strong>di</strong> tutti e<br />
non ha paura <strong>di</strong> mettere a repentaglio la sua vita per i<br />
suoi fratelli. Non si preoccupa eccessivamente per il<br />
domani, non accumula tesori in terra, è <strong>di</strong>staccato dalla<br />
ricchezza, che niente serve se fine a se stessa. Durante i<br />
suoi perio<strong>di</strong>ci rientri a casa dai fratelli, ha modo <strong>di</strong> far<br />
presente la <strong>di</strong>versità fra l’Italia e El Salvador: quanta<br />
ricchezza, quanta opulenza, ma quanto in<strong>di</strong>vidualismo<br />
nella prima, a <strong>di</strong>fferenza della povertà, a volte della<br />
mancanza <strong>di</strong> futuro, ma quanta fratellanza e senso <strong>di</strong><br />
comunità nella piccola nazione americana. Durante la<br />
guerra acquista, a bassissimo prezzo, una grande casa a<br />
Las Tunas, sulla costa dell’oceano, e la a<strong>di</strong>bisce a luogo<br />
<strong>di</strong> ritiro spirituale per i giovani.<br />
Durante uno <strong>di</strong> questi, decide <strong>di</strong> fare un bagno<br />
insieme ai giovani, per combattere il caldo e l’umi<strong>di</strong>tà.<br />
Un’improvvisa ondata alta 5 metri, provocata da un<br />
piccolo “tsumani locale”, come è stato confermato<br />
successivamente dall’istituto nazionale salvadoregno,<br />
lo trascina e lo getta contro la scogliera, sfracellandolo,<br />
insieme ad altri tre giovani. È il 3 luglio 1988, ha appena<br />
57 anni. Quattro vite spente in un attimo. La corrente<br />
lo trascina via e il suo corpo viene ripescato, dopo due<br />
giorni, a 20 Km <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal luogo dell’incidente. La<br />
stampa nazionale <strong>di</strong> El Salvador ne dà ampio risalto,<br />
esaltando le sue doti e le sue opere, tutti hanno perso<br />
un fratello, un consigliere, un amico. Aveva il sentore <strong>di</strong><br />
morire giovane e così è stato.<br />
A furor <strong>di</strong> popolo la popolazione vuole seppellirlo in<br />
chiesa, come un eroe, ma il vescovo si oppone ed allora<br />
trova degna <strong>di</strong>mora per l’ultimo riposo davanti alla<br />
stessa, sotto il porticato e anche adesso la sua tomba è<br />
sempre in or<strong>di</strong>ne e meta <strong>di</strong> pellegrinaggio.<br />
La comunità <strong>di</strong> <strong>Pro</strong>va <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bonifacio, ove risiedono<br />
i fratelli, intitola a lui il gruppo missionario fondato<br />
cinque mesi prima, a sostegno dei missionari locali sparsi<br />
nel mondo, vero cordone ombelicale fra la impegnata<br />
parrocchia e i suoi figli, chiamati a lavorare nei vari<br />
continenti e in tal maniera padre Agostino continua ad<br />
operare con il suo carisma e la sua fede.<br />
Gianni Sartori
EGOlAMENTO DEl “QUiZZiAMO iNSiEME”<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
1. II concorso a premi “Quizziamo insieme” è riservato alle scuole elementari e me<strong>di</strong>e.<br />
2. Per partecipare basta rispondere a tutti i 13 quiz, facendo una crocetta sulla risposta esatta.<br />
3. Ogni concorrente può partecipare con una sola scheda.<br />
4. Fra tutti coloro che avranno risposto in modo esatto saranno estratti 30 premi, attinenti soprattutto<br />
all’attività scolastica, offerti dal negozio Damini Elettrocasa.<br />
5. Le partecipazioni al concorso vanno in<strong>di</strong>rizzate alla “<strong>Pro</strong> <strong>loco</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> ilarione” entro<br />
il 14 novembre 2012 o consegnate a mano nei giorni della <strong>Sagra</strong> <strong>delle</strong> <strong>Castagne</strong> presso il negozio<br />
Damini Elettrocasa.<br />
6. La <strong>Pro</strong> <strong>loco</strong> avvertirà i vincitori con lettera il giorno <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta lucia.<br />
7. Tutte le risposte esatte sono contenute nel presente libretto.<br />
1. Con quale veicolo trainato da cavalli fece il suo ingresso a Nove come parroco don Luigi Panarotto?<br />
- calesse m<br />
- landau m<br />
- <strong>di</strong>ligenza m<br />
2. Per un certo periodo, Padre Ceciliano Soprana è professore <strong>di</strong>…..?<br />
- Lettere e Filosofia m<br />
- Scienze Matematiche m<br />
- Diritto m<br />
3. In quale località della ex Jugoslavia (oggi Croazia) svolse il suo servizio pastorale Fratel Maurizio<br />
Bacco?<br />
- Zagabria m<br />
- Pola m<br />
- Sarajevo m<br />
4. Qual è il fondatore dell’Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> cui faceva parte don Mario Salgaro?<br />
- Don Calabria m<br />
- Don Bosco m<br />
- Don Orione m<br />
5. Su quale fiume si trova Ponta de Pedras?<br />
- Rio <strong>delle</strong> Amazzoni m<br />
- Rio Negro m<br />
- Rio de la Plata m<br />
ELETTRODOMESTICI CASALINGHI COMPUTER CLIMATIZZAZIONE LISTE NOZZE<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE VIA ROMA VERONA TEL. 045 6550559 INFO@DAMINI.IT<br />
75
76<br />
77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
6. Presso quale contrada è situato il “ponte del Vale”?<br />
- Frozzoli m<br />
- Governi m<br />
- Cambioli m<br />
7. Quale onorificenza venne assegnata a don Luigi Panarotto dopo la guerra?<br />
- Croce <strong>di</strong> ferro m<br />
- Medaglia d’argento al valor civile m<br />
- Brevetto Alexander m<br />
8. In quale anno è nato Padre Attilio Lovato?<br />
- 1912 m<br />
- 1938 m<br />
- 1927 m<br />
9. Il nome <strong>di</strong> battesimo <strong>di</strong> Padre Pacifico Marchesini è:<br />
- Egi<strong>di</strong>o m<br />
- Elpi<strong>di</strong>o m<br />
- Ettore m<br />
10. Quale automobile ricevette in regalo don <strong>Giovanni</strong> Allegri quando <strong>di</strong>ventò parroco?<br />
- Una Fiat 127 m<br />
- Una Fiat 850 m<br />
- Una Fiat 1100 m<br />
11. In quale stato degli U.S.A. morì Padre Agostino Lovatin?<br />
- Massachusetts m<br />
- Illinois m<br />
- Texas m<br />
12. In quale città della Cina è stato sepolto Severino Rigodanzo?<br />
- Macau m<br />
- Shanghai m<br />
- Nanchino m<br />
13. Accanto a quale papa celebrò la S. Messa Padre Valerio Gecchele?<br />
- Papa <strong>Giovanni</strong> Paolo I m<br />
- Papa <strong>Giovanni</strong> Paolo II m<br />
- Papa Paolo VI m<br />
Cognome..................................................................................Nome .................................................................................................<br />
Classe................................................ Sezione ................................<br />
Elementare m Castello m S. <strong>Giovanni</strong> Il.<br />
Me<strong>di</strong>e m<br />
Pubblicità a cura del Consiglio della <strong>Pro</strong> <strong>loco</strong>. Articoli e interviste <strong>di</strong> Gianni Sartori, Dario Bruni, Mario<br />
Gecchele, Anita Casarotto, Emanuele Sartori. Si ringraziano tutti coloro che, fornendo materiale<br />
e informazioni, hanno collaborato alla buona riuscita della presente pubblicazione, in particolare<br />
Agostino Bacco, Maurizio Bacco, Danilo lovatin, Silvia lovatin, luigi lovato, Bertilla e Pio Panarotto,<br />
Anna Pozza e Adelina rigodanzo, Clau<strong>di</strong>o rosa (Arzignano), Pietro e Anna Salgaro, Umberto<br />
e Gianluigi Sartori, Natalino Soprana, Alfonso Valentini, Assunta Zandonà. Coor<strong>di</strong>namento generale<br />
<strong>di</strong> Dario Bruni.<br />
,
i nostri servizi<br />
• consulenza <strong>di</strong> interior design<br />
• dalla progettazione alla realizzazione<br />
• dell’arredamento<br />
• liste nozze<br />
• organizzazione eventi<br />
• allestimenti<br />
• arti domestiche<br />
Manola e Marcella<br />
aspettano i futuri sposi<br />
all’evento Sposi in cucina<br />
domenica 28 ottobre<br />
dalle ore 10.00<br />
per una giornata interamen-<br />
te de<strong>di</strong>cata alle nozze con<br />
vari esperti non perdete<br />
questo evento gratuito<br />
Via Alpone, 73 · MONTECCHIA DI CROSARA (Verona) · 346 8011108<br />
www.info@pasiarredamenti.com · e-mail: manola@pasiarredamenti.com · info@pasiarredamenti.com