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anno scolastico 2007 - 2008 numero 1 - novembre 2007 periodico ...

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ANNO SCOLASTICO <strong>2007</strong> - <strong>2008</strong><br />

NUMERO 1 - NOVEMBRE <strong>2007</strong><br />

PERIODICO DI ATTUALITÁ E CULTURA REALIZZATO<br />

DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI<br />

SAN GIOVANNI ILARIONE


INDICE<br />

IL NOSTRO ISTITUTO<br />

LA SAGRA DELLE CASTAGNE<br />

- La sagra di oggi ……<br />

- La sagra di ieri ……<br />

- “La sagra delle castagne” di Cirillo Tonin<br />

- Il castagno<br />

- Paul Cézanne<br />

- I fuochi d’artificio<br />

- Ricette di castagne<br />

VOCI DELLA NOSTRA SCUOLA<br />

- Il laboratorio di scienze<br />

- Scuola sicura<br />

- La raccolta differenziata<br />

- Un semplice gesto per una grande causa<br />

- I nuovi arrivati<br />

- Gita a San Moro<br />

LO SPORT<br />

- La bicicletta: la sua storia/ Il ciclismo<br />

- Il doping<br />

- Campioni d’Europa<br />

MUSICA E SPETTACOLO<br />

- I Finley<br />

- I Tokio Hotel e la musica punk<br />

- Zac Efron<br />

HOBBY<br />

- Il ricamo<br />

PUBBLICITA’ PROGRESSO<br />

- Il fumo<br />

- Avis<br />

- Anoressia<br />

CULTURA<br />

- La storia della bellezza<br />

TEMPO LIBERO<br />

- Fumetto<br />

- Cruciverba<br />

I NOSTRI MESSAGGI<br />

LA REDAZIONE


Questa è la prima edizione del giornalino NON SOLO SCUOLA<br />

dell’ISTITUTO COMPRENSIVO di San Giovanni Ilarione che è nato<br />

nell'a.s. 1999/2000 dall'aggregazione della Direzione Didattica e della Scuola<br />

Media Statale; gli uffici di Direzione e di segreteria sono stati insediati presso i<br />

locali della Scuola media “M. MARCAZZAN” di San Giovanni Ilarione. L’istituto<br />

comprende una scuola dell’infanzia, due scuole secondarie e quattro primarie.<br />

Ma parliamo in particolare della nostra scuola…voi lo conoscete Mario<br />

Marcazzan? Beh! noi sì, adesso ve ne parliamo…<br />

Mario Marcazzan è nato a Brescia nel 1902 da famiglia veneta. Frequenta nella<br />

città natale gli studi giovanili per poi laurearsi prima in lettere e poi in<br />

giurisprudenza come allievo presso il collegio Borromeo di Pavia.<br />

Dopo aver insegnato negli istituti magistrali di Belluno e di Brescia, nel 1931<br />

consegue la libera docenza in letteratura italiana; nel 1934 viene distaccato<br />

presso il ministero degli affari esteri e chiamato a coprire la cattedra di<br />

letteratura italiana nelle università di Oslo e poi di Sofia.<br />

Rientrato in Italia nel 1940, riprende l’insegnamento presso il liceo “Arnaldo”di<br />

Brescia, divenendone preside nel 1944-45 e nello stesso tempo viene nominato<br />

provveditore agli studi per la provincia di Brescia. Muore a Milano il 20 marzo<br />

1967.<br />

( musica e parole del Prof. M. Zuccante)<br />

1. Arriviamo<br />

controvoglia,<br />

con in spalle la<br />

cartella e<br />

sbattendola per<br />

terra, salutiamo la<br />

bidella!<br />

Rit. È la media<br />

“Marcazzan”;<br />

è la scuola dove<br />

andiam; più<br />

accogliente che ci<br />

sia: prof, studenti in<br />

allegria; è una<br />

scuola tutta mia!<br />

2. Oggi compito di<br />

storia, e domani di<br />

Francese,<br />

la verifica di scienze<br />

giusto giusto a fine<br />

mese<br />

Rit. È la media<br />

“Marcazzan”;<br />

è la scuola dove<br />

andiam; più<br />

accogliente che ci<br />

sia: prof, studenti in<br />

allegria; è una<br />

scuola tutta mia!<br />

3. D’italiano e<br />

geometria<br />

ascoltiamo la<br />

lezione, ma<br />

sogniamo la palestra<br />

e aspettiamo<br />

ricreazione!<br />

Rit. È la media<br />

“Marcazzan”;<br />

è la scuola dove<br />

andiam; più<br />

accogliente che ci<br />

sia: prof, studenti in<br />

allegria; è una<br />

scuola tutta mia!<br />

4. Anche se c’è da<br />

sgobbare,<br />

molte cose qui<br />

impariamo,<br />

che ci fan sentir più<br />

grandi, quando a<br />

casa ritorniamo<br />

Rit. È la media<br />

“Marcazzan”;<br />

è la scuola dove<br />

andiam; più<br />

accogliente che ci<br />

sia: prof, studenti in<br />

allegria; è una<br />

scuola tutta mia!<br />

FRANCESCA, ELISA E FRANCESCA


SAN GIOVANNI ILARIONE:<br />

◊La sagra di OGGI…<br />

Come ogni <strong>anno</strong>, a S. Giovanni Ilarione,<br />

nel mese di Ottobre, dall’ 11 al 15, si è svolta la<br />

Sagra delle Castagne. Sono arrivate le giostre e questo ha comportato<br />

molto divertimento sia per i più piccoli che per i più grandi. La nostra<br />

sagra é iniziata con un dibattito sul castagno e le sue risorse con la presenza<br />

del professore Elvio Bellini e un tecnico del servizio fitosanitario regionale, per la<br />

promozione e valorizzazione dei prodotti tipici veronesi. E’ continuata al Sabato con<br />

l’ intitolazione della scuola elementare di Castello al poeta Cirillo Tonin, con la<br />

sfilata della Banda Giuseppe Verdi. Verso sera, Federico Gallo ha organizzato un’<br />

esibizione di diversi balli con molti ragazzi che f<strong>anno</strong> anche parte della nostra<br />

scuola. Alla sera, musica di discoteca con Dj Yano al comando. Domenica, dopo<br />

aver ascoltato e visto la sfilata della banda, molte persone h<strong>anno</strong> aspettato la<br />

“battitura dei marroni” nel castagneto, dove i contadini, con una lunga pertica,<br />

battevano i marroni e i bambini vestiti da contadinelli li raccoglievano, con la<br />

degustazione di “polenta e scopeton”, prodotti tipici della<br />

nostra zona. La sagra è continuata con la “danza del<br />

ventre” e varie orchestre. Lunedì, all’ interno del<br />

cap<strong>anno</strong>ne artigiani, Gugole Dario, medaglia d’ oro alle<br />

olimpiadi del formaggio in Francia nel 2003, ha fatto una<br />

dimostrazione pratica sulla lavorazione del formaggio,<br />

con degustazione. Alla sera, un grande spettacolo<br />

pirotecnico ha chiuso la sagra. Oltre a queste favolose<br />

occasioni per riunirci tutti assieme, durante tutta la sagra<br />

erano presenti molte mostre artigianali. Ha funzionato il<br />

ristoro Alpino, dove gli Alpini di San Giovanni Ilarione<br />

preparavano da mangiare: il risotto, il capriolo con polenta<br />

oppure salsiccia e pancetta, vini, caffè e torte. All’ interno<br />

del tendone c’ erano dimostrazioni visive di poltrone relax in<br />

pelle, camini e stufe, degustazioni dei vini tipici della nostra<br />

vallata e non solo: i tipi di uva bianca come Garganega,<br />

Trebbiano di Soave, Duella, Pinot Nero, Chardonnay e le uve<br />

rosse Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Tocai<br />

Rosso, con degustazioni di varie bottiglie; dimostrazione di<br />

cucine antiche, classiche o moderne, camerette per bimbi e bimbe, tv e<br />

varie tecnologie, prodotti per la casa, miele proveniente dalla<br />

nostra vallata, bomboniere, salotti e degustazione di<br />

formaggi. Poi c’erano il Luna Park e tante bancherelle di<br />

dolci e vestiti. La sagra quest’<strong>anno</strong> è stata molto bella, sia<br />

per i giovani, con Jano, sia per gli adulti, con balli e<br />

divertimenti, ma anche per i più piccoli con giostre e molti<br />

dolciumi. Quindi se quest’<strong>anno</strong> non siete venuti, l’<strong>anno</strong><br />

prossimo avrete l’occasione per venirci, ogni <strong>anno</strong> sarà sempre<br />

più bella (proprio per questo abbiamo fatto l’articolo) e piena di<br />

gente. Allora ci venite?<br />

VALENTINA E MARIA ELISA


SAN GIOVANNI ILARIONE<br />

◊ La sagra di IERI…<br />

Intervista alla signora Maria<br />

1- Cosa ricorda del giorno della Sagra?<br />

“Una volta alla Sagra delle Castagne si andava a piedi perché non c’erano le<br />

macchine e non c’era il pericolo di essere investiti. La sagra durava solo una<br />

giornata: la “DOMENICA”. Nel giorno di festa, a mezzogiorno, ci si radunava<br />

con fratelli e sorelle, cognati e cognate e infine i suoceri di<br />

uno e dell’altro coniuge, e insieme si mangiava “polenta e<br />

osei”, le “caldarroste” e qualche dolce con le castagne<br />

che portava qualche cognata; poi si partiva a piedi e<br />

si andava in piazza”.<br />

2- Quali erano i divertimenti e le attrattive?<br />

“C’erano poche giostre, le “catene grandi” e qualche altra<br />

attrazione. C’erano molte bancarelle di dolciumi: le<br />

ciambelline gustosissime, caramelle, arachidi<br />

caramellate e molte caldarroste calde. Non c’era<br />

nessun Dj che suonava, però c’era la banda di Castello<br />

che suonava, mentre scendeva a piedi fino a San<br />

Giovanni Ilarione. Le coppie più giovani, o da molti anni<br />

insieme, appassionate del ballo, purtroppo, non potevano<br />

ballare perché era vietato.<br />

La pesca di beneficenza attirava sempre la folla per pescare.<br />

Ovviamente c’erano anche i fuochi d’artificio e la gente<br />

andava soprattutto nella serata finale per vederli e, anche<br />

se duravano poco, erano belli”.<br />

3- C’erano riferimenti alle tradizioni popolari?<br />

“Non c’erano mostre né di castagni, né di intagli sul legno,<br />

ma l’interesse era suscitato dalle persone di San Giovanni<br />

Ilarione che indossavano i costumi tipici dei contadini e delle<br />

contadinelle. Le contadinelle, giovani o anziane, indossavano una<br />

gonna lunga fin sotto il ginocchio, un corpetto fino alla vita, un fazzoletto in<br />

testa e un grembiule. I contadini, avevano addosso un paio di pantaloni,<br />

una camicia a maniche lunghe, un cappello in testa e un paio di stivali fin<br />

sotto il ginocchio”.<br />

La signora Maria mi racconta:“Anche se c’era la povertà, ci si divertiva<br />

molto”.<br />

SERENA


Durante la Sagra delle Castagne, la scuola primaria di Castello è stata intitolata ad<br />

un poeta delle nostre parti, Cirillo Tonin. Ve lo presentiamo …<br />

CIRILLO TONIN<br />

LA VITA…<br />

Cirillo Tonin nasce il 19 Ottobre 1909 a San Giovanni Ilarione<br />

nella contrada Tonini, sulle ultime pendici del Monte<br />

Madarosa. Il vero impegno sociale e politico ha inizio<br />

nell’immediato dopoguerra, infatti fu uno fra i più vivaci<br />

collaboratori del gruppo comunale, che cerca di far<br />

risorgere il paese dopo i duri anni di guerra e del Fascismo,<br />

assume la carica di segretario del Partito della Democrazia Cristiana<br />

di Castello. L’ultimo trentennio è quello più importante per la sua<br />

produzione poetica. In tutti i momenti emerge il carattere di Cirillo, con i suoi pregi,<br />

che egli interpreta alla luce del servizio alla comunità e con i suoi difetti. Cirillo<br />

Tonin muore il 15 Luglio 1987 e al suo funerale, che è stato celebrato mentre<br />

imperversava un baldanzoso temporale, non vuole né prediche né omelie, infatti<br />

vuole che siano letti solo pochi versi da lui scritti in dialetto, quasi a voler firmare<br />

tutta una vita vissuta a cercare rime fra se stesso.<br />

LE CARATTERISTICHE DELLA SUA POESIA…<br />

Nella sua poesia si esalta l’ammirazione per le bellezze del<br />

creato e lo spirito battagliero. I temi delle poesie di Cirillo<br />

riguardano le vicende dell’epoca, analizzate con il suo<br />

vivacissimo ingegno. Il poeta Cirillo Tonin scrive le sue<br />

poesie in dialetto “Vizentin”, lui infatti vuole rimanere un<br />

poeta contadino, quasi analfabeta, che parla delle tradizioni<br />

popolari.<br />

POESIA DEL PERIODO DI CIRILLO TONIN…<br />

LA SAGRA DE LE CASTAGNE<br />

La sagra de le castagne<br />

Un bellissima invensiòn<br />

Par far conoscere e amar<br />

San Giovanni Ilarion.<br />

Paese agricolo e industriale<br />

Con scarpe, sarèse e del durel bon<br />

Xè diventà la capitale<br />

De la bela Val d’Alpone.<br />

A ‘sta sagra de le castagne<br />

Che de Otobre ogni ano se fa,<br />

vien gente de le montagne<br />

de pianura e de cità.


Se incontan anche le autorità<br />

De la Provincia e del Comun<br />

De ogni grado e qualità<br />

Che fan amicisia e relasion.<br />

In piassa rento i chioschi<br />

Ragazzi e bele signorine<br />

Che dispensan duralo a goti<br />

E castagne bone e genuine.<br />

Nei ristoranti polenta e oxei<br />

Con vin bon de ‘na durala<br />

Spendendo un po’ de schei<br />

Se passa farà ‘na Sagra bela.<br />

Se poi andar su al Castelo<br />

A far una escursiòn<br />

E mirare quanto xè belo<br />

San Giovanni Ilariòn.<br />

Cirillo Tonin<br />

COMMENTO SULLA POESIA…<br />

Questa poesia di Cirillo Tonin parla della sagra delle castagne. In questa poesia è<br />

descritta la vita a San Giovanni Ilarione, un paese dove ci sono le scarpe, le ciliegie,<br />

e il buon vino. La sagra è un’occasione per stare insieme, infatti anche le autorità si<br />

mescolano alla gente comune. Questa poesia ci fa pensare che Cirillo Tonin amava<br />

molto San Giovanni Ilarione e la sua sagra, difatti dice che è una bellissima<br />

invenzione.<br />

VALENTINA E MARIA ELISA


IL CASTAGNO<br />

L’origine del castagno è fatta risalire a<br />

oltre sei milioni di anni fa, vale a dire<br />

all’età Cenozoica.<br />

Generalità<br />

Il castagno è originario dell’ Europa<br />

meridionale, anche se ormai castagni da<br />

frutto sono molto ridotti in Italia.<br />

Le castagne fino agli anni ‘50 h<strong>anno</strong><br />

rappresentato la principale fonte<br />

alimentare per le persone che non<br />

potevano permettersi molte cose.<br />

L’uomo ha basato sul castagno la propria<br />

esistenza, dove c’era il castagno c’era<br />

l’uomo e viceversa. In tempi passati, i castagni venivano considerati “l’albero<br />

del pane” perché gli uomini lo usavano per sfamarsi, per riscaldare, per<br />

curare e per conciare le pelli. Per aumentare la superficie coltivata a<br />

castagneto da frutto, interi versanti erano stati, nei secoli, disboscati,<br />

dissodati e spesso sistemati a terrazze, sulle quali erano stati piantati i<br />

castagni. Il castagno può raggiungere un’altezza di 25 m, la sua chioma è<br />

espansa e molto ramificata, ha foglie caduche, di forma allungata, di colore<br />

verde intenso e lucide. Il frutto è rappresentato da una noce detta castagna,<br />

interamente rivestita da una cupola spinosa, detta riccio. La sua corteccia è<br />

argentata, ma con il tempo diventa scura e si usa anche per mobili da<br />

cucina.<br />

Varietà di castagne<br />

Ci sono diversi tipi di castagne: Marroni, Castagne, Ibridi, Eurogiapponesi e<br />

Giapponesi.<br />

Marroni: sono così considerati frutti del castagno che presentano i frutti<br />

interi con la pellicola che non penetra nella polpa e si stacca con facilità. La<br />

maturazione di questo frutto inizia alla fine di settembre.<br />

Castagne: questo gruppo comprende molte varietà diffuse nelle diverse<br />

zone italiane e derivano tutte dal castagno Europeo. La pezzatura è più<br />

piccola rispetto ai marroni.<br />

Eurogiapponesi: derivano da un incrocio tra il castagno Europeo e<br />

Giapponese. Sono stati introdotti in Italia verso gli anni ’70.<br />

La raccolta inizia a settembre.<br />

Giapponesi:sono castagne di pezzatura media, la raccolta inizia a fine<br />

agosto,inizio settembre.<br />

Il frutto<br />

Nelle castagne si riscontra un elevato contenuto<br />

di sali minerali, potassio, fosforo, zolfo,<br />

magnesio, cloro, calcio, ferro.<br />

Sono presenti la vitamina C,B,B2,PP.<br />

I principi nutritivi sono zuccheri, proteine e<br />

grassi.<br />

A noi,le castagne piacciono moltissimo e vi consigliamo di provarle.<br />

SILVIA & MARTINA


PAUL CEZANNE<br />

Durante la Sagra delle<br />

Castagne di San<br />

Giovanni Ilarione, si<br />

poteva visitare la<br />

mostra contenente<br />

alcune riproduzioni di<br />

opere del pittore<br />

francese Paul Cézanne.<br />

Paul Cézanne nasce a<br />

Aix-en-Provence nel<br />

1839 e vi muore nel<br />

1906. E’ un uomo<br />

solitario, chiuso e<br />

riflessivo. La sua pittura<br />

sembra essere l’esatto<br />

opposto di quella<br />

impressionista poiché<br />

ricerca la solidità<br />

costruttiva della forma.<br />

Tuttavia, essa ha molti<br />

elementi in comune con<br />

l’Impressionismo e ne<br />

rappresenta uno degli<br />

aspetti più significativi.<br />

Il punto di partenza è lo stesso: il contatto diretto con la natura. Dice egli<br />

stesso “dipingere non significa copiare, ma impossessarsi di un’ armonia fra<br />

vari rapporti”. Le impressioni, ma soprattutto le sensazioni, sono il modo<br />

personale del pittore Cézanne di vedere la natura. A differenza, però degli altri<br />

impressionisti, egli ritiene di ritrovare nelle forme geometriche la sintesi fra i<br />

vari aspetti della natura.<br />

-Alcuni quadri di Cézanne<br />

Tra le riproduzioni dei quadri di Cézanne<br />

che ci sono piaciuti di più c’erano “I<br />

giocatori di carte” 1890-1892; olio su<br />

tela; Parigi, Musée d’Orsay.<br />

e “La montagna Sainte-Victoire”. 1904-<br />

1904; olio su tela; Philadelphia<br />

(Pennsylvania), Museum of Art.<br />

Questi capolavori appartengono all’ultimo<br />

periodo di Cézanne.<br />

Il tema dei giocatori di carte ricorre varie<br />

volte nella fase tarda di Cézanne.<br />

Potrebbe sembrare un nuovo interesse dell’artista sulla vita delle osterie o dei


personaggi che giocano a carte, ma in lui il tema è uno dei tanti spunti che la<br />

realtà offre al nostro occhio e alla nostra coscienza. I due giocatori, seduti al<br />

tavolino, sono l’uno opposto all’altro, con le mani verso il centro indicato dalla<br />

bottiglia di vino. Ambedue sono costruiti con solidità, come gli altri oggetti<br />

raffigurati, però sono tutti posti in modo equilibrato, omogeneo, così da<br />

trasmettere una perfetta sensazione di calma.<br />

Ma il tema più trattato da Cézanne è la montagna Sainte-Victoire, che si trova<br />

a Aix-en-Provence, così familiare a lui fin dall’infanzia e amata profondamente<br />

per tutta la vita.<br />

Volume e spazio<br />

sono<br />

completamente<br />

rinnovati, perciò,<br />

quanto più ci si<br />

allontana, tanto<br />

più si<br />

percepiscono le<br />

superfici<br />

accostate.<br />

Cézanne cerca di<br />

rendere la<br />

prospettiva col<br />

solo mezzo dei<br />

colori, quelli caldi<br />

da vicino e quelli<br />

freddi più lontano.<br />

E’ valsa la pena di osservare le copie dei quadri di Cézanne, opere dettagliate<br />

ed espressive, in cui tutta la sua vita è rappresentata.<br />

DANIELE E GIUSEPPE


FUOCHI D’ARTIFICIO<br />

La loro storia<br />

Ma cosa sono e qual è l'origine dei fuochi d'artificio?<br />

L'esistenza dei fuochi artificiali è indissolubilmente legata all'esistenza dei razzi e<br />

alla povere da sparo.<br />

I fuochi d'artificio sono<br />

sostanze chimiche in grado di<br />

dar luogo a reazioni di esplosione<br />

accompagnate da fenomeni<br />

luminosi e sonori, e in genere da<br />

produzione di fumo. Lo studio dei<br />

metodi per la preparazione e<br />

l'impiego di tali sostanze è<br />

denominato pirotecnica.<br />

La storia dei fuochi ha origini lontane, con molta probabilità fu un monaco cinese<br />

che nell'ottavo secolo inventò il primo miscuglio di polveri esplosive. I cinesi<br />

costruivano razzi da guerra ed esplosivi fin dal VI secolo, e le tecniche che essi<br />

utilizzavano si diffusero in Arabia nel secolo successivo.<br />

Alcuni storici sostengono che la polvere da sparo fosse usata in Cina dalla dinastia<br />

Sung (960-1279) e varie cronache cinesi f<strong>anno</strong> menzione dell'uso di razzi contro<br />

gli invasori mongoli nel 1279. Generalmente, vi è pieno accordo sul fatto che<br />

siano stati i mongoli a introdurre la polvere da sparo in Europa, intorno al 1241.<br />

La prima testimonianza autorevole dell'uso di questa sostanza risale comunque al<br />

1258.


Le armi e la polvere da sparo erano fabbricati da esperti militari, che producevano<br />

anche i fuochi artificiali per le celebrazioni delle vittorie o per le manifestazioni in<br />

tempo di pace. Verso la metà del XIX secolo i fuochi d'artificio divennero popolari<br />

in tutto il mondo, tuttavia i danni associati al loro uso ne h<strong>anno</strong> scoraggiato un<br />

impiego non controllato.<br />

Le prime fabbriche di pirotecnica sorsero in Germania (1340-1348) ad Augsburg, a<br />

Spandau, a Liegnits. L'arte del fuoco è sicuramente la più ammirata, ma è<br />

altrettanto la meno conosciuta. Tutte le arti si basano su teorie, osservano delle<br />

regole ed h<strong>anno</strong> quindi una storia ben definita. I fuochi d'artificio avanzano nel<br />

tempo in silenzio, senza storia, conosciuti solo da amatori e sparafuochi, la cui arte,<br />

segreti, teorie, regole e mestiere sono chiusi all'interno della fabbrica, inaccessibili,<br />

anche ai controlli di legge.<br />

Assenti la letteratura, l'informazione, la critica, i fuochi si sono tramandati a noi<br />

come fossero una nostra caratteristica genetica. In effetti, i fuochi non possono<br />

essere scritti né descritti, soltanto visti, ascoltati ed ammirati. Ma è pur vero che<br />

h<strong>anno</strong> un fascino trascinante, contagioso, di cui è impossibile privarsene.


GOLOSITA’ TIPICA DI S. GIOVANNI ILARIONE:LE CASTAGNE…<br />

Risotto di castagne:<br />

INTRODUZIONE: Il consumo della castagna ha<br />

sfamato intere popolazioni durante le guerre, le<br />

carestie e, anche in tempi recenti, ha permesso la<br />

sopravvivenza a fasce di popolazioni “deboli”. In<br />

molte vallate la farina di castagne era la materia<br />

prima per molti piatti tipici che potrebbero essere<br />

riscoperti ai giorni nostri.<br />

Alcune ricette…<br />

In casseruola soffriggere burro (30-50 g) e cipolla tritata finché il soffritto sarà<br />

pronto e chiaro; aggiungere riso (300 g per 4 persone) e farlo cuocere sino ad<br />

assorbire il tutto; ora aggiungere 50-75 ml di cognac secco e lasciare ancora<br />

asciugare; aggiungere 300 g di castagne pelate fresche e spezzate<br />

grossolanamente; salare e pepare; portare a cottura con buon brodo di vitello,<br />

mantenendo il riso al dente; servire caldo guarnendo con maggiorana.<br />

Fagiano alle castagne:<br />

La dose per 4 persone prevede 800 g di castagne che v<strong>anno</strong> lessate in acqua salata<br />

e spellate. La preparazione inizia con un soffritto a base di cipolla, carota, sedano in<br />

olio d’oliva (dorato a fuoco molto lento); unire un fagiano a pezzetti e farlo<br />

rosolare lentamente; aggiungere ora brodo vegetale a piccole porzioni in modo da<br />

portare il fagiano a cottura; unire un bicchiere di vino secco ed aumentare la<br />

fiamma in modo da avere un sugo abbastanza denso; unire le castagne lessate e<br />

mescolare con molta cura a fuoco lento in modo da farle ben insaporire per 5’.<br />

Servire ben caldo.<br />

Dolce di castagne:<br />

Lessare 2 kg di castagne in acqua con sale ed alloro. Sbucciarle e passarle ad un<br />

passatutto grossolano; metterle al fuoco ed aggiungere ½ litro di latte, 200 g di<br />

zucchero, un cucchiaino di cacao amaro ed amalgamare bene. Far asciugare senza<br />

fiamma o calore ed aggiungere un pizzico di vanillina e un cucchiaio di Cognac.<br />

Stendere il composto (a tronco o a cuore) e guarnirlo con panna dolcificata.<br />

Strudel di castagne:<br />

Si prepara la normale pasta per strudel e si lascia su tovagliolo infarinato; si<br />

prepara l’impasto con il passato di 2,5 kg di castagne, cotte nel latte, con 100 g di<br />

lardo tagliuzzato, 4 cipolle grosse pure ben tagliuzzate, un pizzico di paprica, 1 kg<br />

di peperoncini dolci cotti e spezzettati, 12 uova intere e condendo con sale e buccia<br />

di limone grattugiato. Si stende il tutto sulla pasta dello strudel, si arrotola e si<br />

cuoce il tutto al forno per 1 ora in tegame ben imburrato (la dose è per 10<br />

persone). Esistono varianti di questa ricetta che prevedono frutti vari al posto di<br />

cipolle e peperoncini.<br />

VALENTINA, MARIA ELISA E SERENA


Ingredienti: ottime castagne (anche se non<br />

necessariamente marroni) 550g<br />

- panna liquida freschissima 300gsavoiardi150g-1\2di<br />

latte –zucchero a velo<br />

75g<br />

- cognac-1 bustina di vanillina (o un bastoncino di vaniglia)-una<br />

tavoletta di cioccolata fondente 100g-poco olio di semi.<br />

Tempo di lavorazione:40 m circa + 3 ore per tenere il dolce in<br />

frigorifero.<br />

Tempo di cottura: 32 m circa.<br />

Lavate le castagne e, con un coltellino appuntito, eseguitevi un’incisione sulla parte<br />

piatta. Scartate le eventuali castagne guaste; se lo scarto è notevole aggiungetene<br />

di nuove in modo che il peso complessivo rimanga inalterato. Ponete le castagne in<br />

una casseruola adatta al forno a microonde e versatevi sopra tanta acqua bollente<br />

per coprirle di circa 4 dita. Chiudete quindi il recipiente, mettetelo nel forno<br />

programmato alla massima potenza e lasciate cucinare per 10 m.<br />

Trascorso questo tempo togliete il recipiente dal forno e scolate 2 o 3 castagne<br />

(non di più) alla volta. Aiutandovi con un coltellino, sbucciatele e togliete anche la<br />

pellicina. Via via che sono pronte, ponetele in un secondo recipiente a bordi alti.<br />

Versatevi quindi sopra il latte freddo (se usate il bastoncino di vaniglia, unite<br />

anch’esso), ponete il recipiente chiuso con un coperchio nel forno e programmate<br />

questo per 10 m alla massima potenza e poi per altri 10 m a metà potenza.<br />

Scaduto il tempo sarà opportuno che assaggiate le castagne; se vi sembrano<br />

ancora un poco dure, prolungatene la cottura di qualche minuto.<br />

A cottura ultimata, scolate le castagne e passatele al setaccio, raccogliendo il<br />

passato in una ciotola. Se nel recipiente di cottura fosse rimasto ancora mezzo<br />

bicchiere scarso di latte, passate anch’esso; se è di più, lasciate perdere.<br />

Amalgamate, al passato 50g di zucchero a velo, la vanillina (se non avete già usato<br />

il bastoncino), un bicchierino di cognac e 100g di panna montata ben soda.<br />

Foderate con un foglio di carta oleata uno stampo a cupola con buco centrale e<br />

ungete con pochissimo olio. In un piatto fondo versate mezzo bicchiere di cognac<br />

immergetevi, inzuppandoli, savoiardi. Usando un cucchiaio, sistemate poi nello<br />

stampo il passato di castagne, badando di non lasciare vuoti d’aria. A lavoro<br />

ultimato, mettete il dolce in frigorifero e lasciatelo per tre ore.<br />

Tagliuzzate il cioccolato e ponetelo in una ciotola. Poco prima di servire il dolce,<br />

mettete la ciotola nel forno e lasciatevela per far sciogliere il cioccolato (1-2 m.<br />

circa). Montate la panna restante (200g). Ponete 2 cucchiaiate di essa in una tasca<br />

da dolci, aggiungete 25 g di zucchero a velo e il cioccolato sciolto.<br />

Capovolgete lo stampo su un piatto, togliete lo stampo e la carta, versate al centro<br />

del dolce la panna al cioccolato. Decorate infine la base del dolce con ciuffetti di<br />

panna e servite.<br />

UNA VERA DELIZIA!!!<br />

BARBARA, GIULIA E ANDREA


Fra le varie attività opzionali, che<br />

vengono svolte il mercoledì e il<br />

venerdì pomeriggio, c’è il laboratorio<br />

scientifico, dove si svolgono alcuni<br />

esperimenti.<br />

Il 26-Ottobre-<strong>2007</strong> ho assistito ad<br />

un esperimento che h<strong>anno</strong> svolto i<br />

ragazzi di prima media insieme alla<br />

professoressa Accogli e alla<br />

professoressa Armato. Ho notato<br />

che i ragazzi di prima mostrano<br />

molto interesse nell’eseguire<br />

l’esperimento. Il gruppo classe di quel<br />

pomeriggio è formato da 19 alunni di<br />

cui solo cinque ragazzi ma che non<br />

perdono l’occasione di farsi notare.<br />

Tutti quanti mostrano molto<br />

entusiasmo nell’eseguire<br />

l’esperimento, ma alcuni di loro non<br />

si applicano abbastanza nel fare i<br />

disegni e le rispettive didascalie<br />

delle varie fasi dell’esperimento.<br />

Come da decalogo dell’apprendista<br />

scienziato alla fine di un esperimento<br />

gli alunni a turno v<strong>anno</strong> a lavare gli<br />

strumenti utilizzati.<br />

L’esperimento svolto in questa<br />

giornata riguardava le soluzioni,<br />

quindi solventi e soluti.<br />

L’acqua non è l’unico solvente che<br />

esiste in natura e non è in grado di<br />

sciogliere tutte le sostanze. Per cui<br />

vengono utilizzati due solventi con<br />

proprietà differenti: l’acqua e la<br />

trielina<br />

L’esperimento prevedeva l’utilizzo dei<br />

seguenti materiali e strumenti:<br />

Sale da cucina;<br />

Zucchero;<br />

Acqua;<br />

Olio;<br />

Trielina;<br />

Portaprovette;<br />

Contagocce;<br />

Detersivo;<br />

8 Provette;<br />

Propipetta e pipetta.<br />

L’esperimento è stato eseguito in<br />

gruppi di 4/5 alunni ciascuno.<br />

Il procedimento seguito è:<br />

1- Si versano 3ml di acqua nelle<br />

prime quattro provette con la<br />

pipetta aiutandosi con la<br />

propipetta;<br />

2- Poi nella prima provetta si mette<br />

una quantità di Sale da cucina,<br />

nella seconda lo Zucchero, nella<br />

terza il Detersivo e nella quarta<br />

l’Olio.<br />

3- Nelle altre quattro provette si<br />

versano sempre 3ml però stavolta<br />

di Trielina sempre aiutandosi con<br />

la pipetta;<br />

4- Poi nella seconda serie di<br />

provette si mettono le stesse<br />

sostanze versate nelle prime<br />

provette cioè Sale, Zucchero,<br />

Olio, Detersivo;<br />

5- Messe le sostanze nelle apposite<br />

provette si mescola tittillandole e<br />

si aspetta per cinque minuti.<br />

Ecco i risultati che si ottengono<br />

seguendo l’esperimento in modo<br />

corretto:


SOSTANZA<br />

SI<br />

SCIOGLIE<br />

IN<br />

ACQUA<br />

SI<br />

SCIOGLIE<br />

IN<br />

TRIELINA<br />

Sale da cucina SI NO<br />

Zucchero SI NO<br />

Olio NO SI<br />

Detersivo SI NO<br />

Di seguito riportiamo le regole<br />

importanti che gli alunni del<br />

pomeriggio seguono per condurre un<br />

esperimento.<br />

DECALOGO DELL'APPRENDISTA<br />

SCIENZIATO<br />

Dieci punti da non dimenticare mai.<br />

1) Non improvvisare gli esperimenti;<br />

otterresti risultati poco<br />

soddisfacenti e potresti causare<br />

danni a te stesso e agli oggetti.<br />

2) Organizzati bene prima di iniziare<br />

l’esperimento: scegli un luogo<br />

adatto, prepara con cura gli<br />

strumenti e i materiali, studia con<br />

attenzione il procedimento.<br />

3) Informati sulle proprietà delle<br />

sostanze da impiegare ed usa le<br />

dovute precauzioni per evitare<br />

spiacevoli conseguenze per la tua<br />

salute e l’ambiente in cui agisci.<br />

4) Durante gli esperimenti osserva<br />

con attenzione l’insieme e i<br />

particolari e registra con precisione<br />

su una apposita scheda, che avrai<br />

predisposto, tutto ciò che si<br />

verifica.<br />

5) Non interrompere un esperimento,<br />

ma portalo a conclusione anche se<br />

non riesce perfettamente. Potrai<br />

sempre riprovare.<br />

6) Terminata l’esperienza lavati le<br />

mani con abbondante acqua<br />

corrente.<br />

7) Alla fine di ogni esperimento<br />

pulisci accuratamente gli strumenti<br />

usati.<br />

8) Riponi sostanze e materiali<br />

impiegati, chiudendoli in appositi<br />

contenitori.<br />

9) Tieni bene in ordine tutti i<br />

materiali e gli strumenti,<br />

suddividendoli per genere ed<br />

etichettandone i contenitori.<br />

10) Non scoraggiarti se l’esperimento<br />

non riesce la prima volta. Gli errori<br />

e le difficoltà possono anzi servirti<br />

come stimolo per procedere con più<br />

precisione. Anche scienziati molto<br />

famosi h<strong>anno</strong> ripetuto più volte la<br />

stessa esperienza prima di giungere<br />

a risultati soddisfacenti.<br />

E ricorda che “un esperimento è una<br />

domanda che rivolgiamo alla Natura,<br />

sempre pronta a darci una risposta<br />

esatta, purché poniamo la domanda in<br />

modo giusto, purché, cioè, prepariamo<br />

un esperimento adatto. Un<br />

esperimento non è un gioco di<br />

prestigio, qualcosa che ha soltanto lo<br />

scopo di stupire, o che si esegue<br />

semplicemente perché è bello o per<br />

rompere la monotonia di una lezione, il<br />

loro principale scopo è di mettervi in<br />

grado di capire da soli quali sono le<br />

risposte giuste alle domande che vi<br />

porrò”.<br />

Sir Charles Vernon Boys (scienziato,<br />

inventore, scrittore inglese)<br />

AUTORE: LUCA


Scuola sicura<br />

Nella nostra scuola ogni tre mesi si<br />

svolgono delle prove per la sicurezza<br />

degli alunni in caso di terremoto o di<br />

calamità ambientali che potrebbero portare<br />

danni a persone o cose. Quando si eseguono queste prove si devono rispettare<br />

una serie di comportamenti adeguati:<br />

- Uscire dalle aule in fila indiana, secondo l’ordine prestabilito, e l’insegnante<br />

deve portare fuori il registro.<br />

- Si esce ordinatamente dall’edificio e si va nel cortile.<br />

- L’insegnante fa l’appello.<br />

Ma ci sono anche dei comportamenti inadeguati, che devono essere evitati.<br />

In queste situazioni è importante:<br />

- Non farsi prendere dal panico e cercare di uscire senza spingersi.<br />

- L’insegnante non deve scappare.<br />

-Non addossarsi al muro, alla cattedra oppure ripararsi sotto le<br />

finestre.<br />

Noi facciamo questi piani di evacuazione soprattutto perché la<br />

nostra è una zona altamente sismica (dove ci sono forti terremoti).<br />

Ma cos’è il terremoto?<br />

I terremoti sono vibrazioni della<br />

superficie terrestre, provocate da<br />

un’improvvisa liberazione di energia in<br />

un punto profondo della crosta terrestre;<br />

da questo punto si propagano in tutte le<br />

direzioni una serie di onde elastiche,<br />

dette “onde sismiche”.<br />

Questa energia è provocata da un brusco<br />

sfregamento fra due placche tettoniche.<br />

I terremoti durano in genere 10-15<br />

secondi, i più lunghi anche un minuto; il<br />

terremoto può essere accompagnato da<br />

rumori più forti man mano che ci si<br />

avvicina all’epicentro.


Per saperne di più su come la scuola agisce sul fronte della<br />

sicurezza abbiamo chiesto al prof. Righetto, responsabile<br />

della sicurezza da quattro anni, quali sono i suoi incarichi.<br />

Come prima cosa, ci ha detto che il suo è un incarico che gli<br />

piace perché si lega al lavoro di geologo, infatti<br />

uno dei maggiori pericoli è quello sismico oltre<br />

alle fughe di gas, l’incendio, esalazione di veleni e<br />

alluvioni. Però ci<br />

riferisce anche che è impegnativo perché ha lunghe schede e moduli<br />

da compilare all’inizio dell’<strong>anno</strong> e ogni tre mesi e, se accadono<br />

incidenti, è lui il responsabile.<br />

Inoltre, egli ha il compito di controllare gli estintori e cambiarli se<br />

sono scarichi, le luci di emergenza, gli idranti e revisionare il<br />

sistema di allarme.<br />

Per fare questi lavori, fa anche dei corsi di aggiornamento con gli<br />

altri insegnanti perché se durante una situazione di pericolo fosse<br />

assente, tutti gli altri docenti sarebbero responsabili dell’<br />

incolumità degli alunni.<br />

Il prof. Righetto in realtà è un delegato dell’ing. De Silvestri che è il vero<br />

responsabile, ma siccome questi non può essere sempre presente, lo ha nominato<br />

come sostituto.<br />

Ogni fine <strong>anno</strong>, egli deve mandare al Comune una lista di strutture e macchinari<br />

che servono a mantenere sicura la scuola.<br />

Noi pensiamo che rispettando tutte queste importanti norme per la sicurezza<br />

delle persone che lavorano in questa scuola, si possano evitare spiacevoli incidenti<br />

in caso di terremoto o altre calamità.<br />

ALESSANDRO E MASSIMILIANO


La raccolta differenziata è un sistema di raccolta che consiste nel separare i<br />

rifiuti solidi urbani in tante parti. In Italia esistono molti comuni che si<br />

occupano di separare rifiuti e anche qui a San Giovanni Ilarione si pratica da<br />

alcuni anni questa raccolta in base alle seguenti tipologie.<br />

ORGANICO<br />

Talvolta chiamato “umido”. In discarica genera il cosiddetto biogas (metano)<br />

che può essere utilizzato come fonte energetica. L’organico in molti comuni è<br />

gestito in casa dai cittadini che lo riciclano attraverso il compostaggio<br />

domestico.<br />

VETRO<br />

Il vetro può essere riciclato infinite volte, da un punto di vista ecologico è<br />

meglio il riutilizzo. I componenti principali del vetro sono:sabbia, carbonato e<br />

solfato di sodio e di potassio, dolomite.<br />

CARTA<br />

La carta riciclata non viene prodotta dal legno, ma utilizzando la cellulosa.<br />

TIPI DI CARTA ADATTI ALLA RACCOLTA……<br />

- I giornali, le riviste, i fumetti, tutta la stampa commerciale.<br />

- Tutti gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura.<br />

- Tutte le confezioni e gli imballaggi in cartoncino.<br />

TIPI DI CARTA NON ADATTI ALLA RACCOLTA<br />

- I contenitori di prodotti pericolosi,<br />

- Carte sintetiche,<br />

- Cartone, cartoncino e che sia stato sporcato.<br />

PLASTICA<br />

Virtualmente tutti i tipi di plastica sono adatti al riciclaggio.<br />

CARI RAGAZZI…SAPETE COME CI SI COMPORTA NELL’AMBITO DELLA<br />

RACCOLTA DIFFERENZIATA?<br />

-Se evitiamo di gettare il vetro, il metallo, la plastica, la carta che utilizziamo<br />

ogni giorno, ma li deponiamo negli appositi cassonetti, possiamo riciclarli e<br />

usarli di nuovo.<br />

-Per evitare che la pattumiera si riempia troppo in fretta, è opportuno<br />

schiacciare i contenitori come la plastica, affinché occupino meno spazio.<br />

-Bisogna separare i materiali e gettarli nei contenitori giusti.<br />

GIADA, DANIA, JESSICA


Lo sapevate cosa può fare<br />

un semplice tappo di<br />

bottiglia?? Di sicuro per<br />

noi è un oggetto<br />

insignificante, ma per<br />

molte persone malate di<br />

cancro (anche di età<br />

pediatrica) può aiutarle a vivere al meglio la loro vita, nonostante le loro gravi<br />

condizioni.<br />

Molte persone disponibili ad aiutare gli altri, nel 2004 rifacendosi ad un’<br />

esperienza simile che da alcuni anni è attiva a Pordenone, si sono impegnate a<br />

creare un’ associazione tesa a migliorare la vita di questi malati, grazie<br />

appunto a dei semplici tappi di plastica. L’ iniziativa un po’ alla volta<br />

ha coinvolto, sfidando lo scetticismo di molti, tantissime<br />

parrocchie, scuole e persone singole. Così, tappo dopo tappo se<br />

ne sono raccolti 644 quintali, di seguito trasportati alle fabbriche<br />

dove viene dato avvio alla prima fase di riciclaggio in cui i tappi<br />

vengono utilizzati per la produzione di vari oggetti. Come mai solo i<br />

tappi di plastica e non le bottiglie?? Perché i primi sono fatti di plastiche<br />

particolari di maggior pregio, quindi di più alto valore economico. Si possono<br />

raccogliere anche tappi di detersivi, dei pennarelli, contenitori del giochino dell’<br />

uovo kinder, il tappino rosso della colla vinavil, il contenitore del Nesquik e il<br />

coperchio della nutella.<br />

Il ricavato economico naturalmente va in beneficenza all’ associazione “Via di<br />

Natale” che ad Aviano, presso il Centro di Ricevimento Oncologico (CRO) ha<br />

costruito, e attualmente gestisce, una struttura per l’ ospitalità di ammalati e<br />

famigliari in cura, oltre che un Hospice per il ricovero dei malati oncologici<br />

terminali. Quindi ecco i due considerevoli significati dell’ iniziativa: da una<br />

parte i fondi che v<strong>anno</strong> ad un importante ente benefico e di solidarietà, dall’<br />

altra un interessante “differenziamento” nell’ ambito della raccolta differenziata<br />

e del riciclaggio.<br />

Per concludere, anche nel nostro piccolo, possiamo collaborare con questa<br />

iniziativa per aiutare le persone in difficoltà con un semplice gesto che<br />

apparentemente può sembrare inutile, ma sicuramente per molti non lo è.<br />

- I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA CHE CONTENGONO LE BIBITE<br />

- I TAPPI DEI BOTTIGLIONI DEI DETERSIVI<br />

- I CONTENITORI DEL GIOCHINO DELL’ OVETTO KINDER<br />

- I TAPPI DEI PENNARELLI<br />

- I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA DEL LATTE<br />

- I CONTENITORI DI RULLINI FOTOGRAFICI<br />

- IL TAPPINO ROSSO DELLA COLLAVINAVIL<br />

- I TAPPI DEI CONTENITORI DI PLASTICA DI SOSTANZE DETERGENTI A SPRUZZO<br />

- IL CONTENITORE DEL NESQUIK<br />

- IL COPERCHIO DELLA NUTELLA<br />

CHIARA E SERENA


La notte dello scorso nove settembre nessun alunno della classe<br />

1^A dormì: il “tragico” giorno era arrivato, cominciava la scuola.<br />

Nel cortile della media “Mario Marcazzan” tutti i nuovi alunni<br />

cercavano disperatamente i propri vecchi compagni ed erano in<br />

preda all’agitazione per quel mondo sconosciuto che si apriva<br />

davanti a loro.<br />

Era una paura inutile: dopo un paio di giorni, i ragazzi diventarono<br />

amici e formarono un gruppo unito. I professori furono molto gentili e<br />

disponibili con la classe, forse perché comprendevano la forte tensione del<br />

primo giorno di scuola.<br />

All’inizio tutti gli alunni avevano dei voti alti, ma<br />

purtroppo, si sono abbassati di brutto; sicuramente il<br />

motivo è basato sul fatto che ci vuole molto più<br />

impegno di quello che effettivamente ci mettiamo.<br />

Nella nuova scuola portiamo una cartella più<br />

pesante perché alle Scuole Elementari avevamo<br />

solo due materie al giorno, mentre alle Medie di<br />

solito abbiamo cinque materie diverse.<br />

Pensandoci, forse è meglio così perché il tempo<br />

passa più velocemente e ci si <strong>anno</strong>ia meno, si<br />

riesce a mantenere la concentrazione più a lungo<br />

e gli argomenti si fissano meglio nella memoria.<br />

Tutto sommato, è stato un buon inizio.<br />

GLI ALUNNI DELLA 1 ^ A.<br />

“La scuola media è diversa da quella elementare perché ci sono materie nuove<br />

come l’artistica e la tecnica con le loro aule, sempre<br />

pulite e ordinate grazie alle bidelle. Mi piace in particolare<br />

perché ci sono i professori che ci aiutano ad andare<br />

avanti nella nostra vita, soprattutto se studiamo! Io però<br />

la pensavo diversa, me la immaginavo, infatti, più<br />

noiosa. E poi l’ incubo di tutti i ragazzi… lo zaino sempre<br />

più pesante, ogni giorno che passa, sempre di più, di più,<br />

di più………<br />

Però io sono sempre del parere che ci si diverta molto di più<br />

qui alle scuole medie che alle elementari.!!!!”<br />

MARIA 1^B


“Un mese è già passato sui nuovi banchi e anche per noi, nuovi alunni<br />

sono già arrivate tante sorprese e tante emozioni. La scuola<br />

media è molto bella e interessante. Si studiano e si<br />

approfondiscono gli argomenti imparati e si studia anche<br />

una nuova lingua. Alla scuola media, infatti, si impara il<br />

francese e la tecnica, altra nuova disciplina per noi nuovi<br />

arrivati. Altra cosa dagli alunni molto gradita è la scuola<br />

molto grande e la possibilità di sgranchirsi le gambe<br />

durante gli spostamenti da un’ aula all’altra. Ci sono l’aula<br />

di musica, un paradiso nel profondo seminterrato, l’ aula di<br />

informatica, un angolo di tecnologia nella scuola, l’aula di<br />

artistica, il paese delle meraviglie, la biblioteca, il carcere degli svogliati<br />

la palestra, la tortura di molti e l’aula magna con la sua<br />

maestosità e una tv da discarica e molte altre. La scuola<br />

dispone anche di un piccolo cinema, un mini laboratorio e<br />

ben due aule proibite: l’archivio e la sala insegnanti. La<br />

stanza più temuta è però l’ aula del preside, conosciuta<br />

come il tribunale. L’ angolo però più misterioso è l’armadio<br />

delle meraviglie posto in aula di artistica. Altra cosa bella<br />

nella scuola è il distributore di bibite. Alle medie si f<strong>anno</strong><br />

inoltre uscite molto interessanti, anche di più giorni, ma come<br />

in ogni luogo c’è un regolamento da rispettare, com’ è giusto<br />

che ci sia. Ogni alunno è inoltre provvisto di un libretto<br />

personale dove è scritto il regolamento, vengono registrati i<br />

voti, giustificate le assenze e scritte le comunicazioni tra<br />

scuola e famiglia.<br />

A noi di I^ B piace molto la nuova scuola per tutte le cose che ha e che ci<br />

offre!”<br />

ISABELLA I^B<br />

“Sono uno studente come gli altri, sto per andare per il primo giorno alle medie<br />

e mi sento il cuore battere! Quando è arrivato in classe il professore, non mi<br />

sentivo più il fiato, non conoscevo nessuno… Ma adesso che mi sono<br />

ambientato, parlo con tutti i miei amici, li conosco meglio, li faccio ridere e mi<br />

diverto davvero tanto!<br />

Con la scuola non è che va tanto bene, ma io ci credo e vado avanti. Dovete<br />

crederci tutti ragazzi!!!”<br />

RAMI I^B


Il giorno 31 Ottobre 07 i nostri amici di classe 2C sono andati in gita a San Moro con<br />

le professoresse Bevilacqua Annamaria, De Grandi Alessandra e il professore Montini<br />

Marcello. I ragazzi sono partiti alle 9.00 entusiasti con il pulmino del Comune e sono<br />

arrivati circa alle 10.15 a San Mauro di Saline. Da lì è iniziato il cammino …<br />

VALENTINA: “La strada era molto dura, con un sole caldo che<br />

annunciava il finire dell’estate e l’inizio di una nuova stagione<br />

che regala emozioni. C’erano le strade infangate dalle piogge<br />

che si erano abbattute nei giorni precedenti, ma con tanto<br />

coraggio le attraversammo senza cadere, i nostri compagni più<br />

simpatici ci andavano dentro per far divertire sia i professori<br />

che gli amici.”<br />

LEANDRA: “Ci circondava la natura in cambiamento ed era una<br />

cosa fantastica … La prof. ci aveva detto di osservare bene i<br />

colori autunnali e abbiamo fatto bene ad eseguire il compito<br />

perché non immaginavamo che si potessero vedere così tante<br />

sfumature di giallo, arancione, rosso, marrone e qualche verde …”<br />

NICOLE:”Ci siamo divertiti a buttarci a vicenda nelle pozzanghere di fango, cosi ci<br />

siamo sporcati le scarpe e i pantaloni giusto …giusto per far piacere alla nostre<br />

mamme!!!”<br />

I nostri amici dopo una lunga camminata sono arrivati alla chiesa, ma prima si sono<br />

“sbranati” dei buoni panini.<br />

VALENTINA: “Finalmente entrammo nel sentiero ombroso con i riflessi del sole che ci<br />

portavano alla chiesa dell’eremo chiamata così perché costruita da San Mauro, che<br />

decise di fare una vita da eremita.”<br />

EVA: “La collina dove era situata la chiesa, era ricoperta da pini. Prima di arrivare<br />

davanti alla chiesa c’era un sentiero da percorrere che si chiamava “ Sentiero della<br />

Salute”; circa ogni dieci metri, c’erano dei pannelli stradali dove c’erano tutti gli<br />

esercizi per fare riscaldamento. Arrivati davanti alla chiesa si vedeva un panorama<br />

magnifico”<br />

ANDREA: “All’interno della chiesa c’erano molte pitture, la più bella era quella<br />

dell’Ultima Cena in cui era raffigurato Gesù con gli apostoli<br />

Invece, altre pitture non erano visibili perché erano state<br />

ricoperte di malta!”<br />

NICOLE: “E’ stato bello vedere anche due cavalli<br />

bianchi e una mia amica è riuscita ad accarezzarli.<br />

Mi sono divertita un sacco.”<br />

EMILY:”Quel giorno abbiamo visto posti<br />

meravigliosi, ci siamo divertiti e di quella gita<br />

abbiamo conservato un bel ricordo.”<br />

ILARIA: “Beh questa gita, per me non è da<br />

dimenticare, perché mi è piaciuta molto per i<br />

suoi colori e per la sua natura senza opere<br />

dell’uomo che la distruggono. E per questo, lo<br />

rifarei con la mia classe, con le mie migliori<br />

amiche e un giorno mi piacerebbe andarci<br />

anche con la mia famiglia.”<br />

SILVIA & MARTINA


piede)<br />

Nel 1691, nasce un curioso veicolo a due<br />

ruote, costruito dal francese Ozanam, che<br />

richiama la moderna bicicletta. Ha due ruote<br />

una piccola e una grande, sormontata da un<br />

rozzo telaio con un sedile posto in alto, con<br />

vicino un tozzo manubrio fisso. Un secolo<br />

dopo appare il "celerifero" (o velocifero),<br />

costruito da Mede de Sivrac. Il movimento si<br />

ottiene spingendo a terra o con il piede<br />

sinistro o con il destro, percorrendo<br />

brevissimi tratti con i piedi sollevati.<br />

Fu così battezzato veloci-pede (veloce con il<br />

Nel 1816, il barone Karl Friedick Drais costruisce quella che già appare<br />

simile alla moderna bicicletta. Su un telaio di legno ci sono due ruote uguali,<br />

un manubrio snodabile sulla prima ruota, mentre sulla seconda un sedile in<br />

legno: é la DRAISINA.<br />

Di modelli "draisienne" (in italiano “draisina”) nel corso del secolo ne<br />

appaiono moltissimi, sempre con alcuni perfezionamenti, ma uno in particolare<br />

é quello con il telaio in acciaio costruito da un meccanico inglese di nome Birch.<br />

Da questo momento lo si chiama bi-ciclos, dal greco “bi” e “kri-kos” =<br />

doppio cerchio.<br />

Pensare di aggiungere i pedali sembrava inutile, perchè si riteneva<br />

impossibile mantenere l'equilibrio.<br />

Le tappe successive portano la bicicletta al modello definitivo, quando nel<br />

1855 Michaux aggiunge i pedali; nel 1868 due<br />

meccanici, Guilmet e Mayer, inventano la<br />

trasmissione a catena e nel 1869 Surinay aggiunge<br />

al mozzo delle ruote i cuscinetti a sfere. Infine, per<br />

eliminare i contraccolpi delle ruote della Draisina<br />

regalata al figlio, Dunlop (che di mestiere fa il<br />

veterinario) studia la situazione, poi il 7 dicembre<br />

1888, sperimenta la camera d'aria al posto delle<br />

rigide gomme piene; nasce così il pneumatico.<br />

Dunlop, vista la sorprendente scorrevolezza che<br />

la sua invenzione procura alla bicicletta, propone<br />

ad una squadra di ciclisti inglesi di montare le "sue<br />

gomme". Ovvio dire che la squadra vinse la gara, il<br />

pneumatico ebbe un successo strepitoso ed<br />

altrettanto é ovvio che Dunlop non si dedicò più<br />

alla veterinaria, ma a costruire stabilimenti.<br />

E' l'inizio del vero ciclismo agonistico, anche se già esistevano <strong>numero</strong>se<br />

gare, che potremmo chiamare sfide, di pionieri della bicicletta chiamati ora<br />

ciclisti.


La prima gara a grande partecipazione è quella nel 1865: il Gran Premio di<br />

Amiens. Gli anni che seguono sono densi di gare un po' ovunque. Nel 1869<br />

viene fondata la prima società ciclistica della<br />

storia, il Velo Club Parisien. Nello stesso<br />

<strong>anno</strong>, 1869, vennero organizzate moltissime<br />

altre gare, ma tre in particolare, con una<br />

grande partecipazione di tifosi perchè questa<br />

volta su strada. In Francia si corre la Parigi-<br />

Rouen, mentre in Inghilterra la Londra-<br />

Brighton. Pochi mesi dopo, organizzata dal<br />

Club parigino, si corre la Tolosa-Caraman-<br />

Tolosa. In Italia, imitando la nuova svolta<br />

data dai parigini, la prima gara sempre su<br />

strada viene organizzata l'<strong>anno</strong> dopo, nel<br />

1870, con la Firenze-Pistoia, non sempre<br />

ripetuta, così da perdere il primato della<br />

prima classica corsa in linea, che invece<br />

conquista la Milano-Torino pur battezzata nel<br />

1876.<br />

Gli sportivi della bicicletta in Italia aumentano un po' ovunque e a Pavia,<br />

viene fondata nel 1875 l' Unione Velocipedistica Italiana. Nel 1881 i Veloclub<br />

cittadini e i soci sono tanti, abbastanza per organizzare il primo Campionato<br />

Nazionale su Strada.<br />

In Francia nascono due classiche nel 1896: la Parigi-Rubaix e la Parigi<br />

Tours.<br />

In Italia arriviamo al 1900, quando gli atleti volendo partecipare alle grandi<br />

famose gare che si svolgono all'estero, costituiscono l'Unione Ciclistica<br />

Internazionale.<br />

Infatti, in Francia dalle gare in linea, si sta mettendo in cantiere una grande<br />

corsa a tappe: Il TOUR de FRANCE. Viene disputato per la prima volta nel<br />

1903, e a vincerlo è proprio un italiano, di venti anni, MAURIZIO GARIN. Un<br />

Trionfo!<br />

In pochi anni questo successo italiano fa diffondere velocemente la<br />

bicicletta; si arriva così a varare il Giro di Lombardia nel 1905, la Milano -<br />

Sanremo nel 1907 ed infine il GIRO d'ITALIA nel 1909.<br />

Nel 1921, venne organizzato il primo Campionato Mondiale su Strada a<br />

Copenaghen, riservato solo ai dilettanti.


Il ciclismo è uno sport che consiste nel gareggiare correndo su una bicicletta.<br />

Le prime competizioni in bicicletta si sono<br />

sviluppate a partire dal XIX secolo. Il<br />

ciclismo è da considerarsi uno degli sport<br />

più popolari del mondo, fu il primo a<br />

diffondersi internazionalmente. Le gare di<br />

ciclismo su strada si dividono in due<br />

tipologie, corse di un giorno e a tappe.<br />

L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso<br />

nel 1989 di riunire le principali corse di un<br />

giorno nella COPPA DEL MONDO.<br />

Le corse di un giorno più famose, chiamate<br />

“classiche”, sono la Milano – Sanremo, che<br />

si corre a fine marzo, il Giro della Fiandre, la Parigi - Rubaix, la Liegi -Bastone<br />

che si corre in aprile. Infine si svolge ogni <strong>anno</strong> in una nazionale diversa,<br />

all’inizio di ottobre, il Campionato del mondo di ciclismo su strada.<br />

Esistono comunque anche gare a tappe che durano più giorni, i giri. Tra quelli<br />

più famosi ci sono il “Tour de France” e il Giro<br />

d’ Italia. Il giro di Francia è la più famosa gara<br />

ciclistica del mondo. Si svolge nel mese di<br />

luglio ed è diviso in una ventina di tappe.<br />

Durante la gara, il ciclista, primo in classifica<br />

generale, indossa una maglia gialla dal colore<br />

della carta del giornale che organizzò il primo<br />

giro di Francia. Tra i ciclisti italiani di<br />

maggiore successo si ricordano: FAUSTO<br />

COPPI, GINO BARTALI, FRANCESCO MOSER E<br />

MARCO PANTANI.<br />

NICOLA E GIORGIO


IL DOPING<br />

Il doping è il consumo di sostanze o medicinali con<br />

lo scopo di aumentare artificialmente il<br />

rendimento fisico, consuetudine seguita fin<br />

dall’antichità.<br />

Nel 1886, durante la corsa ciclistica Bordeaux -<br />

Parigi, si ebbe il primo decesso per doping.<br />

Negli anni ‘60 del ‘900 ci furono diversi casi di<br />

morte per doping, portando all’attenzione di un<br />

pubblico sempre più vasto le gravi conseguenze<br />

dell’abuso di queste sostanze<br />

Nonostante i controlli, l’uso di sostanze e terapie<br />

dopanti è diffuso non solo nello sport<br />

professionista, ma anche in quello dilettantistico,<br />

perfino amatoriale.<br />

Nell’ultimi anni, in Italia e in altri paesi, il doping è<br />

diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva.<br />

È punibile sia l’atleta che fa uso di sostanze dopanti, sia il medico che le<br />

prescrive o somministra, sia chi fa commercio dei farmaci vietati.<br />

Ciascun composto dopante ha un’ azione specifica, ma come tutti i farmaci<br />

possono provocare effetti collaterali anche su individui sani.<br />

Ad esempio, alcune sostanze che alleviano le fatiche atletiche producono una<br />

ipertermia dell’organismo, cioè un rialzo della temperature corporee.<br />

Il controllo anti-doping vero e proprio sulle competenze e sulle attività sportive<br />

spetta ad alcuni laboratori accreditati dal Comitato Internazionale Olimpico<br />

(CIO).<br />

La lista delle sostanze biologicamente attive che circolano negli spogliatoi e<br />

nelle palestre è molto lunga.<br />

Si possono raggruppare tre categorie principali:<br />

- i farmaci non vietati per il doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli<br />

autorizzati;<br />

- i farmaci vietati per doping;<br />

- gli integratori, ossia tutti quei prodotti che servono a reintegrare eventuali<br />

perdite di macro e micronutrienti (sali, aminoacidi, vitamine).<br />

Tra i farmaci vietati per doping, la Eritropoietina e i suoi derivati, gli<br />

anabolizzanti e gli stimolanti.<br />

ALBERTO, JACOPO, ELIA


Poco tempo fa la nostra nazionale femminile<br />

di pallavolo dopo dure prove è riuscita<br />

inaspettatamente a vincere il titolo di<br />

campionesse d’Europa. La favorita era senza<br />

dubbio la Russia, che noi però abbiamo<br />

battuto 2 volte consecutive senza lasciar loro<br />

nemmeno un set. Dopo una lunga serie di<br />

partite contro varie squadre europee la<br />

nazionale di Barbolini si è trovata a disputare<br />

la finale con un osso veramente duro: la<br />

Serbia. La scelta è stata difficile ma in campo<br />

sono scese in sette: il capitano Leo lo bianco<br />

era affiancata dai laterali, Del Core e Secolo,<br />

dai centrali Barazza e Gioli, dal nostro libero Cardullo , e dal nostro inconfondibile<br />

opposto, premiata come miglior giocatrice, Taymaris Aguero. Oltre al premio<br />

europeo sono state premiate individualmente tre nostre giocatrici. Paola Cardullo è<br />

stata “incoronata” a miglior libero del torneo, Simona Barazza a miglior muro e<br />

come citato prima Tay Aguero è stata la “best player” del campionato. Però per<br />

capire meglio come si svolge una partita bisogna imparare per prima cosa le regole<br />

fondamentali del gioco.<br />

La pallavolo è uno sport di squadra e una partita è disputata tra due squadre<br />

composte da un massimo di 12 giocatori ciascuna: sei giocatori titolari che entrano<br />

in campo all’ inizio del primo set (tempo) e sei riserve sedute in panchina per<br />

eventuali sostituzioni.<br />

A ogni squadra si aggiudica un punto quando il pallone cade nel campo della squadra<br />

avversaria, oppure quando i giocatori di quest’ultima lo f<strong>anno</strong> cadere a terra al di<br />

fuori del campo. Il campo di gioco misura 18 per 9m d è diviso in due da una rete,<br />

che può essere posizionata a varie altezze a seconda dei campionati. Ogni squadra<br />

può vincere la partita aggiudicandosi 3 set. Un set si conquista a 25 punti con uno<br />

scarto di almeno 2 sull’ avversario (per esempio 25-23;26-24;27-25…). Nei casi si<br />

debba giocare il quinto set per una situazione di parità (2-2) questo si conquista a<br />

15 punti sempre con uno scarto di almeno 2 punti (es.15-13;16-14 ecc).<br />

Anche nel nostro paese ci sono varie squadre di pallavolo. La nostra società si<br />

chiama Pink volley; le ragazzine più piccole cominciano ad entrare nel mondo della<br />

pallavolo con i corsi di minivolley. Nel minivolley si imparano le tecniche


fondamentali e le regole del gioco, poi quando si comincia a diventare più esperte si<br />

entra nelle squadre giovanili e poi successivamente in 3^- 2^-1^ divisione.sono<br />

poche le ragazze che riescono ad andare avanti con le divisioni, nella cartiera<br />

pallavolistica. A S. Giovanni Ilarione attualmente oltre al minivolley ci sono tre<br />

squadre giovanili: l’under 14,16 e 18 e la prima divisione. Se si vuole proseguire a<br />

livelli più elevati invece si deve andare nelle grandi città come Vicenza e Verona. In<br />

conclusione si può affermare che la pallavolo è un gioco molto bello ed<br />

entusiasmante capace<br />

di far divertire atleti e<br />

simpatizzanti ma<br />

rimane sempre e solo<br />

un gioco in cui poche<br />

persone riescono con<br />

molti sacrifici ad<br />

arrivare in alto. Quindi<br />

è meglio non riporre le<br />

proprie speranze solo<br />

nella riuscita sportiva,<br />

ma limitarci al<br />

divertimento perché in<br />

un gioco se non ci si<br />

diverte non è più un<br />

gioco.<br />

ILARIA, LUCIA E<br />

FIORENZA


I Finley…<br />

Vi piacciono i Finley?<br />

Sono un gruppo che arriva da Milano, Ste, Pedro, Ka e Dani tutti e quattro della classe<br />

1985. Dopo un <strong>anno</strong> vissuto a folle velocità rieccoli con un nuovo CD “Adrenalina” e un<br />

lungo tour. I Finley h<strong>anno</strong> deciso di intitolarlo così perché è stata la prima cosa che gli è<br />

venuta in mente pensando alle sensazioni provate sul palco.<br />

….ADRENALINA…<br />

Eh....eh...….<br />

Cerco un'alternativa che<br />

dia una scossa alla mia normalità<br />

L'abitudine mi soffoca<br />

non ce la faccio più......<br />

Mai nessuno capirà<br />

questa è una emergenza<br />

Ho bisogno di una scarica<br />

da 9000 volt.....<br />

E va,wooooooooooo......<br />

La mia testa se ne và........wooooooooooo<br />

Io non riesco a capire....<br />

quello che mi succede....<br />

sento il cuore che batte,<br />

sento il cuore che batte......<br />

Soffro di dipendenza<br />

da una strana sostanza....<br />

io non posso star senza...<br />

la mia dose di adrenalina<br />

Prima o poi so' che impazzirò<br />

perchè ne voglio sempre,sempre di più<br />

Sono fatto per rischiare per non accontentarmi<br />

mai.......<br />

E va, wooooooooooo......<br />

La mia testa se ne và........woooooooooo<br />

La mia testa se ne và........woooooooooo<br />

Io non riesco a capire....<br />

quello che mi succede....<br />

sento il cuore che batte,<br />

sento il cuore che batte......<br />

Soffro di dipendenza<br />

da una strana sostanza....<br />

io non posso star senza...<br />

la mia dose di adrenalina<br />

one,two,three,four-.....<br />

eh.....eh<br />

Io non riesco a capire....<br />

quello che mi succede....<br />

sento il cuore che batte......<br />

sento il cuore che batte......<br />

Soffro di dipendenza<br />

da una strana sostanza....<br />

io non posso star senza...<br />

la mia dose di adrenalina…..<br />

Questa canzone è stata un successo, soprattutto per i ragazzi della nostra età.<br />

Nell’ultimo album ci sono pezzi come “Qualcosa che non va” e “Niente da perdere”<br />

dove i Finley h<strong>anno</strong> parlato di chi non gli ha mai dato una mano e non ha creduto in<br />

loro. Nelle loro canzoni h<strong>anno</strong> voluto dare risalto a valori che si st<strong>anno</strong> perdendo come<br />

la famiglia e i genitori. I Finley, secondo noi, h<strong>anno</strong> riscosso successo non solo per le<br />

loro bellissime canzoni, ma anche per il loro aspetto e per la loro sincerità verso il<br />

pubblico. Il loro debutto è stato fantastico anche perché grazie alla loro collaborazione<br />

h<strong>anno</strong> saputo ottenere un grande equilibrio senza mai litigare. H<strong>anno</strong> iniziato la loro<br />

carriera all’età di 18 anni e speriamo che non finiscano mai.<br />

Sono fantastici!!!!!!!!!!!!<br />

FRANCESCA, ELISA E FRANCESCA


LA MUSICA PUNK<br />

Il punk rock è il nome di uno stile di musica rock, che ha avuto il suo apice fra il 1976 e il<br />

1979, ed è il genere principale sostenuto dai punk, comprendendo molti sottogeneri.<br />

Tra i suoi principali esponenti figurano gruppi inglesi come Sex Pistols, Damned, Clash e<br />

Stranglers, e americani come Ramones, Dead Boys e Johnny Thunders & the<br />

Heartbreakers.<br />

Le origini di questo genere musicale sono da ricercarsi nel Rock di Detroit della fine degli<br />

anni Sessanta, quando gruppi come Mc5 e, soprattutto, gli Stooges svilupparono forme<br />

musicali che abbandonavano le convenzioni tecniche del rock "classico" per forme<br />

espressive basate principalmente sull'impatto sonoro, ma anche nel proto-punk corrente<br />

musicale, riconosciuta come tale solo dopo il periodo punk, che includeva gruppi come New<br />

York Dolls, The Stooges, Television, Patti Smith, che avevano riscontrato il sound punk o<br />

simile, ancora prima della prima ondata di punk ovvero il punk 77.<br />

Il punk per i puristi e storici del rock, è il Punk 77, che comprendeva tra i britannici: Sex<br />

Pistols, Clash, The Damned, Buzzcocks, The Vibrators ecc. Ma anche gli americani<br />

Ramones, Dead Boys, The Stooges, New York Dolls, questi ultimi più frequentemente<br />

indicati come proto-punk. Tuttavia il punk rock come lo conosciamo oggi è frutto di varie<br />

influenze tratte anche dal pop e dal rock di stampo tradizionale. Ne derivano bands come<br />

Green Day, The Offspring, blink-182, Lagwagon, NOFX, ed i Pennywise. Nel 1977 uscì un<br />

album fondamentale: Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols. L'album conteneva il<br />

vero e proprio inno Anarchy in the U.K. (uscito nel <strong>novembre</strong> del 1976 come singolo). Lo<br />

storico album però fu preceduto dagli americani Ramones, che esordirono nel 1976 col<br />

primo album omonimo.<br />

TRA I GRUPPI CHE CONTINUANO IL FILONE PUNK OGGI TROVIAMO:<br />

I Tokio Hotel sono una band tedesca, ma cantano in inglese; il gruppo è formato 4<br />

persone: Bill Kaulitz, cantante e leader carismatico del gruppo, Tom Kaulitz, chitarrista<br />

nonché fratello gemello di Bill, Georg Listing al basso e Gustav Schafer alla batteria.<br />

Sono giovanissimi e le loro date di nascita sono comprese tra il 1987 e 1989.<br />

In poco tempo h<strong>anno</strong> scalato le classifiche di tutte Europa e ora sono pronti per conquistare<br />

l’America… L’ultimo loro album uscito nel <strong>2007</strong> intitolato “Scream” è quello che senz’altro<br />

ha avuto più successo.<br />

Ma non è l’unico…difatti i Tokio Hotel h<strong>anno</strong> pubblicato in passato altri due album: “Schrei”<br />

nel 2005 e “Zimmer 483” sempre del <strong>2007</strong>.<br />

La canzone che ha conquistato l’Italia e che ha mandato in delirio ragazzi e ragazze è stata<br />

“Monsoon”; pensate che h<strong>anno</strong> persino vinto il premio digital al Festivalbar <strong>2007</strong>…sono<br />

stati cliccati più di 29000 volte!!!<br />

PERCHE’ SI CHIAMANO TOKIO HOTEL??<br />

Questa domanda l’abbiamo sentita porre da molte persone ormai!!! Il nome Tokio Hotel è<br />

nato proprio a Tokio: il loro primo e grande successo l’h<strong>anno</strong> riscosso proprio là, è proprio<br />

per questo che si chiamano così e “hotel” è dovuto ai loro spostamenti da un hotel<br />

all’altro!!<br />

Prima di diventare famosi, i Tokio Hotel cantavano ai matrimoni! CHE SCANDALO!!!<br />

Forse non sapevate anche che a trasmettere loro la passione per la musica è stato il<br />

secondo marito della madre di uno dei componenti!<br />

Nella musica e nei testi dei Tokio Hotel si nota un’influenza punk rock, le canzoni trattano<br />

temi molto importanti che f<strong>anno</strong> riferimento alle esperienze difficili della vita: il divorzio, la<br />

vita dopo la morte, l’adolescenza, i sogni, il suicidio, la speranza,le delusioni amorose, e la<br />

solitudine.


To wait= aspettare<br />

È un verbo regolare,<br />

generalmente<br />

seguito dall’avverbio<br />

FOR e dal<br />

complemento<br />

oggetto ( I am<br />

waiting for you).<br />

Seguito da diverse<br />

preposizioni, assume<br />

significati diversi. Per<br />

esempio: to wait<br />

behind= rimanere,<br />

fermarsi<br />

To wait on=servire<br />

qc.di tutto punto.<br />

To wait out=<br />

apettare con calma,<br />

pazientare<br />

To wait up=<br />

aspettare qc.alzati<br />

Beyond= al di la di/oltre<br />

Come proposizione si usa<br />

in diversi modi di dire per<br />

esempio:<br />

beyond belief= incredibile<br />

they live beyond their<br />

means=vivono al di sopra<br />

delle loro possibilità.<br />

Come sostantivo, può<br />

indicare l’aldilà; she<br />

heard voices from<br />

beyond= sentiva voci<br />

dall’aldilà.<br />

I‘m staring at a broken door,<br />

There’s nothing left here anymore,<br />

My room is cold,<br />

I’ve been waiting here so long,<br />

Another moment seems to ‘ve come,<br />

I see the dark clouds coming up again.<br />

CHORUS<br />

Running through the monsoon,<br />

Beyond the world,<br />

To the end of time,<br />

Where the rain won’t hurt<br />

Fighting the storm,<br />

Into the blue,<br />

And when I lose myself I think of you,<br />

Toghether we’ll be running somewhere new...<br />

Through the monsoon<br />

Just me and you.<br />

A half moon’s fading from my sight,<br />

I see your vision in its light.<br />

But now it’s gone and left me so alone<br />

I know I have to find you now,<br />

Can hear your name, I don’t know how.<br />

Why can’t we make this darkness feel like home?<br />

CHORUS<br />

Running through the monsoon,<br />

Beyond the world,<br />

To the end of time,<br />

Where the rain won’t hurt<br />

Facing the storm,<br />

Into the blue,<br />

And I lose myself I think of you,<br />

Together we’ll be running somewhere new...<br />

And nothing can hold me back<br />

From you.<br />

I’m fighting all this power,<br />

Coming in my way<br />

Let it take me straight to you,<br />

I’ll be running night and day.<br />

I’ll be with you soon...<br />

Just me and you.<br />

We’ll be there soon...<br />

So soon.<br />

CHORUS<br />

Running through the monsoon,<br />

Beyond the world,<br />

To the end of time,<br />

Where the rain won’t hurt<br />

Fighting the storm<br />

Into the blue,<br />

And when I lose myself I think of you,<br />

Together we’ll be running somewhere new...<br />

And nothing can hold me back from you.<br />

Through the monsoon.<br />

Through the monsoon.<br />

Just me and you.<br />

Through the monsoon.<br />

Just me and you.<br />

To stare= fissare,<br />

guardare fissamente<br />

(spesso in senso<br />

negativo).<br />

È un verbo regolare<br />

quindi al passato e al<br />

participio passato prende<br />

il suffisso –ED.<br />

Può essere utilizzato in<br />

alcuni modi di dire, come<br />

per esempio:<br />

to stare someone up and<br />

down=squadrare qc.<br />

Dalla testa ia piedi<br />

to stare someone into<br />

silence= imporre silenzio<br />

a qc.<br />

Un sinonimo in inglese è<br />

il verbo to GAZE sempre<br />

regolare che però in<br />

genere sottintende che<br />

chi guarda prova<br />

ammirazione o piacere.<br />

To feel-felt-felt= sentire (sia<br />

col tatto sia provare<br />

sensazioni o sentimenti)<br />

Not to feel oneself= non<br />

sentirsi bene<br />

To feel like + ing= avere<br />

voglia di fare qc. (I don’t feel<br />

like dancing tonight= stasera<br />

non ho voglia di ballare)<br />

To feel tired/ill/happy=sentirsi<br />

stanco/malato felice<br />

DANIA, GIADA,<br />

JESSICA


Il suo nome completo sarebbe<br />

Zachary David Alexander Efron ed<br />

è nato il 16 Ottobre del 1987 a<br />

San Luis Obispo, in California.<br />

La sua carriera di attore-cantante<br />

è iniziata quando aveva solo 11<br />

anni, ma è diventato subito l’idolo<br />

delle ragazze!<br />

Dal 2002 ha ottenuto ruoli sempre<br />

più importanti, ma il grande<br />

successo è arrivato nel 2006 con<br />

High School Musical, film che lo ha<br />

fatto diventare famoso in tutto il<br />

mondo. Attualmente ha appena<br />

terminato di girare High School<br />

Musical 2 e “Hairspray” accanto a<br />

John Travolta. Nel film “High<br />

School Musical” è Troy, un ragazzo<br />

simpatico, coraggioso e corteggiato, nella realtà è romantico,<br />

passionale, impulsivo e sognatore! Ha un animo idealista e gentile e<br />

crede nel vero amore! Il suo grande sogno è proprio quello di<br />

trovare una persona con cui costruire un rapporto serio.<br />

Dice di essere single e di non amare né Ashley né Vanessa, sue<br />

colleghe. Afferma inoltre che a lui piace mandare sms ed e-mail<br />

romantiche e che si sta dando da fare per trovare una<br />

ragazza:quindi dateci dentro!!!!<br />

W ZAC EFRON....W ZAC EFRON...W ZAC EFRON..!!!!


IL RICAMO<br />

Il ricamo è una tecnica utilizzata per decorare qualunque tipo di<br />

tessuto. Molte persone utilizzano il ricamo per decorare bavaglini,<br />

cuscini, tovaglie, lenzuola, centrini ecc…<br />

Si utilizza un ago e un filo abbastanza spesso per evidenziare il<br />

volume delle immagini e di qualunque altra cosa. Si possono<br />

trovare in tanti negozi. Il ricamo è molto divertente nei momenti liberi perché è<br />

un passatempo in cui si realizzano diverse cose e immagini.<br />

Ora descriviamo diversi punti:<br />

PUNTO CROCE:<br />

Ē il più comune dei punti a fili contati e si usa per<br />

ricoprire ampie superfici di tessuto.<br />

Si esegue da sinistra verso destra, prendendo<br />

sempre lo stesso <strong>numero</strong> di fili per ogni lato della<br />

croce. Nel primo giro, inserire l’ago<br />

verticalmente, dall’alto verso il basso, nel<br />

tessuto, eseguendo piccoli punti obliqui tutti nella<br />

stessa direzione.<br />

Nel secondo giro, da destra verso sinistra,<br />

tornare sui punti precedenti, inserendo sempre<br />

l’ago verticalmente dall’ alto verso il basso e<br />

formando così le croci.<br />

PUNTO VAPORE:<br />

Si usa per ricamare fiorellini e piccoli motivi in<br />

rilievo.<br />

Puntare l’ago da destra verso sinistra nel punto in cui eseguire il punto, formando un<br />

piccolo indietro senza uscire completamente con l’ago dal tessuto.<br />

Avvolgere più volte il filo intorno alla punta dell’ ago.<br />

Uscire completamente con l’ago dal tessuto e, aiutandosi con l’unghia tirare la gugliata<br />

facendo in modo che il filo avvolto rimanga sul tessuto.<br />

Puntare nuovamente l’ago nel punto da cui era uscito e portarlo sul rovescio del tessuto.<br />

PUNTO CATENELLA:<br />

Si usa per disegnare motivi semplici o per contornare motivi già ricamati di grandi<br />

dimensioni.<br />

Procedendo da destra verso sinistra uscire con l’ago sul diritto del lavoro, rientrare con<br />

l’ago nel punto di inizio tenendo il filo ad anello e far uscire l’ago alcuni fili più a sinistra,<br />

all’interno dell’anello formato dalla gugliata. Estrarre l’ago senza tirare il filo.<br />

PUNTO PIENO:<br />

E un punto piatto messo in rilievo da un’imbottitura.<br />

Passare una filza lungo il contorno da ricamare.<br />

Riempire la zona delimitata con altre filze aventi una direzione contraria alla direzione finale<br />

del punto.<br />

Coprire la zona preparata con punti uguali, vicini e mantenendo sempre la stessa tensione<br />

del filo. Per eseguire pallini piccoli, potete passare la filza solo lungo i contorni poi eseguire<br />

il punto pieno: per pallini particolarmente in rilievo, eseguite dapprima un punto pieno in<br />

senso contrario alla direzione finale del punto, poi seguite il punto pieno che coprirà<br />

l’imbottitura. Nel caso del punto piatto realizzare il punto pieno senza l’ imbottitura.<br />

ANDREA, BARBARA e GIULIA


ELIA


LUCA, ALESSANDRO, MASSIMILIANO


GIULIA & ILARIA


La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano piacevoli<br />

sensazioni che attribuiamo a oggetti, animali e persone; ma essa nel corso<br />

della storia cambia in ogni periodo e c’è un’idea di bellezza diversa.<br />

EGIZI: importavano dall’ Oriente oli essenziali e minerali utili<br />

alla produzione di unguenti e profumi. L’uso di questi unguenti<br />

fu poi adottato anche da altri popoli del Mediterraneo. Anche la<br />

cosmesi ebbe una grande diffusione tra uomini e donne. L’<br />

antimonio fu la materia prima del bistro per far risaltare gli<br />

occhi sottolineando le ciglia e sopracciglia, e l’henné per far<br />

risaltare le unghie.<br />

GRECI: l’idea di bellezza dell’uomo greco era la perfezione<br />

fisica. La loro teoria era: “un corpo è bello quando ogni sua<br />

parte ha una dimensione proporzionata alla figura intera”. Oli profumati di<br />

rosa, gelsomino e nardo vengono usati da uomini e donne per ungere corpi e<br />

capelli.<br />

ROMANI: molto importanti per i romani sono i costumi. Si pubblicavano<br />

anche in quell’ epoca manuali di bellezza. Le romane usavano anche creme<br />

depilatorie e a base di olio, resine, ecc. e si tingevano i capelli di rosso acceso<br />

se li avevano scuri. L’epoca romana è famosa per i suoi bagni di latte che<br />

rendevano la pelle liscia e bianca.<br />

MEDIOEVO:nel Medioevo si usava l’acido per lucidare i capelli. Si<br />

ripropongono manuali di bellezza che suggeriscono alle donne come rendere<br />

candido e liscio il viso, biondi i capelli e bianchi i denti (ad esempio con la<br />

salvia).<br />

RINASCIMENTO: nel Rinascimento viene scritto da un italiano il primo<br />

trattato di cosmetologia dell’ Occidente. Gli italiani sono i primi profumieri<br />

grazie alle sostanze orientali.<br />

600/700: è l’epoca delle teste incipriate, dei finti nei sul viso,<br />

spalle e decolleté. Si usa addirittura l’azzurro per sottolineare le<br />

vene. Inizia il commercio delle trousses che contengono matite<br />

per labbra, nei finti, belletti bianchi e rossi.<br />

ANNI ’30: prevale una relativa sobrietà di costumi. I capelli<br />

sono tagliati alla garçon. Abiti lunghi, corti con pizzo fino al<br />

ginocchio e sottoabiti. Si assiste allo sviluppo dello spettacolo e<br />

delle passerelle come oggi.<br />

OGGI: una donna è bella quando è alta, giovane e snella. A causa<br />

di quest’ultimo modello estetico nel mondo delle ragazze prevale il<br />

problema dell’ anoressia e della bulimia.<br />

CHIARA, SERENA E GIULIA


CRUCIVERBA<br />

1 2<br />

5<br />

7 8<br />

3 4<br />

9 10<br />

12 13<br />

14 15<br />

21<br />

17 18<br />

19 20<br />

22<br />

23 24<br />

ORIZZONTALI<br />

4 In ogni paese ce ne' una<br />

5 Lo stato ad ovest della Spagna<br />

6 La usi per scrivere<br />

8 Animale che si può cavalcare<br />

6<br />

VERTICALI<br />

11<br />

16<br />

1 Morì a Sant' Elena nel 1821<br />

2 Precede il tuono<br />

3 Le chips inglesi<br />

7<br />

Il mese dopo Novembre e prima di<br />

Gennaio


9 Si mettono alle orecchie<br />

11 Il verso del gatto<br />

12 Come senza vocali<br />

13<br />

Sono composte da insalata, tegoline,<br />

pomodori, ecc...<br />

14 Tipiche costruzione della Sardegna<br />

16 Tipico saluto<br />

17 Calcio in inglese<br />

20 Lo f<strong>anno</strong> gli studenti<br />

21 Conflitto<br />

22<br />

23<br />

E' composto dal mouse, tastiera e<br />

monitor<br />

Diminutivo di insegnanti della scuola<br />

media<br />

24 Si indossano per vederci meglio<br />

10<br />

15<br />

Tipico animale della Sardegna e<br />

della Toscana<br />

Lo sono gli "autoscontri", il<br />

"tagadà", ecc...<br />

18 Metti le penne quando vai a scuola<br />

19 Lettera in inglese


7<br />

8<br />

4<br />

CRUCIVERBA<br />

1 2<br />

5 6<br />

9<br />

ORIZZONTALI<br />

3 Linea che delimita il territorio di uno stato<br />

5 Grande architettura romana situata a roma<br />

6 Divinità greca che comandava i fulmini<br />

7 Importante condottiero francese<br />

8 Capitale dell' Austria<br />

9 Flora e ....<br />

3<br />

VERTICALI<br />

1 Grande pesce di mare<br />

2 Città più popolata dell' Australia<br />

3 Il miglior amico dell' uomo<br />

4 Non te l'aspetti


Da:NICOLO ’<br />

A:JACOPO<br />

Mess: CIAO JAK<br />

Da:VALE E CINZIA<br />

A:ELISABETTA<br />

Mess:SUGA BEN A<br />

PALLAVOLO<br />

Da:MILENA<br />

A:RICCARDO<br />

Mess:TI VOGLIO BENE DA<br />

IMPAZZIRE<br />

Da:SARTORI<br />

A:MARTINA<br />

Mess:CIAO<br />

Da:PAOLO E RICKY<br />

A:MARCO E FEDI<br />

Mess:CIAO,FATE I BRAVI<br />

Da:SERENA E CHIARA<br />

A:GIULIA<br />

Mess:TANTISSIMI<br />

AUGURI X IL TUO<br />

COMPLEANNO. TI<br />

VOGLIAMO TANTO BENE<br />

Da:ENRICO<br />

A:LUCA<br />

Mess:CIAO STANLIO.<br />

FORZA JUVE ABBASSO<br />

INTER<br />

Da:SIHANA<br />

A:DEBORA E<br />

ILENIA,DANIA<br />

Mess:SIETE LE MIGLIORI<br />

CHE HO<br />

Da:CHIARA SERENA<br />

A:MAMMA GARAU RITA<br />

Mess:E TROPPO<br />

SIMPATICA<br />

Da:CAROTINA<br />

A:ANDREA2C<br />

Mess:MI PIACI<br />

Da:RAMI BACHA<br />

A:MATTEO MUNARETTI<br />

Mess:SPERO CHE<br />

QUALCHE GIORNO<br />

VERRAI NELLA NOSTRA<br />

CLASSE<br />

Da:MATTIA P.<br />

A:DAVIDE ZANCHI<br />

Mess:6 UN BRAVO<br />

DIFENSORE<br />

Da:LEA,EMILI,AMMA,NICOL<br />

A:NICOL AGOSTINI<br />

Mess: V.V.T.B<br />

Da:NICOLE AGOSTINI<br />

A:LUCA BERTASO<br />

Mess:CIAO, ABBI<br />

SPERANZA<br />

Da:DENIS<br />

A:DAMIANO<br />

Mess:VORREI PARLARTI<br />

Da:ERICA<br />

A:GIULIA<br />

Mess:SEI SIMPA<br />

Da:RICCARDO<br />

A:MILENA<br />

Mess:TV1KDB<br />

Da:SERENA E CHIARA<br />

A:FEDI,MARCO,RICKY E<br />

PAOLO<br />

Mess:VI VOGLIAMO TANTO<br />

BENE!CIAO<br />

Da:ELIA<br />

A:TUTTE LE CLASSI<br />

Mess:CIAO DALLA 3A<br />

Da:CHIARA SERENA<br />

A:GIULIA MONICA LORE E<br />

VALE<br />

Mess:VVIKDB SIETE<br />

MITICHE<br />

Da:DA SERE E CHIARA<br />

A:ERKE<br />

Mess:TVTBXS RESTA COME<br />

SEI<br />

Da:CRISTIAN GAMBERETTO<br />

A:SIMONE MAINENTE<br />

Mess:MI MANCHI MOLTO<br />

Da:VERONICA<br />

A:ANNNA VANZO<br />

Mess:6 ANCORA MIA<br />

AMICA? RISP.<br />

Da:LA COPPIA D.M.<br />

A:KEVIN GALIOTTO<br />

Mess:CI PAGHI 1<br />

CIOCCOLATA<br />

Da:LEANDRA SOPRANA<br />

A:AMILY E NICOLE<br />

Mess: WE ARE OUR BEST FRIENDS<br />

4EVER<br />

Da:FABIO<br />

A:DAMIANO<br />

Mess:SEI SIMPATICO<br />

Da:GIADA<br />

A:VITTORIO<br />

Mess:T.V.B.<br />

Da:ANTEA<br />

A:ELISA<br />

Mess:STUDIA X GLI ESAMI<br />

Da:ELIA P.<br />

A:MARTINA PRANDO<br />

Mess:SEI MOLTO SIMPA.<br />

Da:ENRICO<br />

A:MARCO<br />

Mess:TI DEVO DIRE UNA COSA. W<br />

JUVENTUS<br />

Da:GEJICA<br />

A:FRANCESCA E SILVIA<br />

Mess:SIETE SIMPATICISSIME!!!<br />

RESTATE COSI!!!<br />

Da:SERENA CHIARA<br />

A:JESSICA<br />

Mess:TE SI FORA<br />

Da:GIADA<br />

A:DANIA<br />

Mess:CIAO TVTTTTB<br />

Da:DAVIDE ZANCHI<br />

A:KEVIN GALIOTTO<br />

Mess:RINGRAZIA SARA X I SUOI<br />

CONSIGLI !!!<br />

Da:ROBERTA PANAROTTO<br />

A:SARA POZZA<br />

Mess:T.V.B.<br />

Da:GIADA MAPORTI<br />

A:SERENA ILARIA VERONICA<br />

Mess:SIETE MITICHE


Da:GIADA M.<br />

A:SERENA LOVATIN<br />

Mess:T.V.U.K.D.B.<br />

Da:RAMI<br />

A:MATTEO MATTIA<br />

Mess:MI MANCATE TANTO<br />

AMICI MIEI<br />

Da:MARTINA DAMINI IIIb<br />

A:NICOLò ALLEGRI<br />

Mess:VIENI A TROVARMI<br />

A CASA MIA , CARO<br />

CUGINO<br />

Da:ELISA<br />

A:FRANCI<br />

Mess:T.V.B.X.S. C.F.<br />

Da:VALERIA ZANCHI<br />

A:LORENA GIULIA<br />

MONICA<br />

Mess:CIAO BELLE !<br />

V.V.D.C.V.V.T.T.T.T.T.B.<br />

Da:CHIARA E CESCA III<br />

b<br />

A:ILENIA II a<br />

Mess:T.V.U.K.D.B.<br />

Da:NICOLA SARTORI<br />

A:MIRCO SARTORI<br />

Mess:COME VA?<br />

Da:ELISA CONFENTE<br />

A:NICOLE AGOSTINI<br />

Mess:KI TI PIACE ?<br />

Da:SERENA IIIb<br />

A:VALENTINA III b<br />

Mess:T.V.B. CIAO<br />

Da:CHIARA IIIb<br />

A:VALE IIIb<br />

Mess:COME STAI?T.V.B.<br />

Da: NICOLÒ 2C<br />

A: JACOPO 3C<br />

Mess: CIAO JACK (DIP)<br />

Da:ILARIA MAZZASETTE<br />

A:VALENTINA AMBROSI III<br />

b<br />

Mess:CIAO COME STAI? IO<br />

BENE,CIAO<br />

Da:RAMI<br />

A:CLASSE 1b<br />

Mess:V.V.T.B.<br />

Da:ANDREA MAPORTI<br />

A:ROBERTO GUGOLE<br />

Mess:NN è GIUSTO CHE TU<br />

SCARICHI I POKEMON DA<br />

INTERNET<br />

Da:VALERIA ZANCHI<br />

A:SERENA CHIARA GIADA<br />

IIIA<br />

Mess:CIAO SEME!<br />

V.V.T.T.T.T.T.T.B.X.S.<br />

Da:GIUSEPPE BESCHIN<br />

A:SARA LOVATO<br />

Mess:PUOI CONTARE SU DI<br />

ME !<br />

Da:NICOLA SARTORI<br />

A:SAMUELE II c<br />

Mess:CIAO MATTO!<br />

Da:SERENA MARTINA<br />

A:BARBARA MARTINA<br />

GIULIA M.<br />

Mess: CIAO VI VOGLIAMO<br />

MOLTO BENE<br />

Da:ILARIA III b<br />

A:NICOLE IIb<br />

Mess:CIAO BELLA COME<br />

STAI? T.V.B.<br />

Da:CHIARA<br />

A:VALENTINA<br />

Mess:T.V.B. COME VA?<br />

Da:MARI<br />

A:VALA CHIARA CESCA ELI<br />

Mess:COME STATE ? CIAO<br />

Da: NICOLE AGOSTINI<br />

A: LUCA BERTASO 3B<br />

Mess: CIAO, ABBI<br />

SPERANZA!!!<br />

Da:ROBERTA PANAROTTO<br />

A:MARTINA PRANDO<br />

Mess:MI MANCHI TANTO<br />

T.V.U.K.D.B. CIAO<br />

Da:I b<br />

A:II b<br />

Mess:SCUSATECI X IL CROCEFISSO<br />

Da:FRANCESCA<br />

A:ELISA<br />

Mess:T.V.B.<br />

Da:ELISA<br />

A:GIORGIA<br />

Mess:CIAO COME VALA CON ………?<br />

Da:ELISA<br />

A:MARTINA PRANDO<br />

Mess:BASTA CON I MIEI RICCI<br />

Da:M.ELISA<br />

A:CHIARA VALENTINA IIIb<br />

Mess:V.V.T.T.T.T.T.T.T.T.T.B.B.X.X.S.<br />

Da:LUCIA E FIORENZA<br />

A:NICOLE AGOSTINI<br />

Mess:6 LA RAGA PIU SIMPA DEL<br />

MONDO T.V.U.K.D.B.X.S.!!!!!!<br />

Da:VALENTINA IIIb<br />

A:MARIA ELISA<br />

Mess:T.V.U.K.D.B.X.S.<br />

Da: CESCA IIIb ELISA<br />

A:LUCIA FIO CHIARA<br />

Mess: SIETE LE MIE MIGLIORI<br />

AMICHE T.V.B.<br />

Da:VALE MARI<br />

A:AL GRUPPO AMICHE<br />

Mess:SIETE AMICHE UNICHE TUTTE!<br />

Da: RONALDINHO<br />

A: POLLICAVERDA<br />

Mess: T.V.T.T.B.


Da: CATERINA E CLAUDIA<br />

1A<br />

A: ZAC<br />

Mess: 6 BELLISSIMO<br />

Da: LEANDRA, EMILY,<br />

ANNA, NICOLE<br />

A: NICOLE AGOSTINI<br />

Mess: V.V.T.B.<br />

Da: CATERINA 1A<br />

A: SARA<br />

Mess:<br />

T.V.T.T.T.T.T.T.T.B.X.S.<br />

Da: LEANDRA SOPRANA<br />

2C<br />

A: EMILY E NICOLE 2C<br />

Mess: WE ARE OUR BEST<br />

FRIENDS FOR EVER<br />

Da: ANNACHIARA 1A<br />

A: PAVESINO<br />

Mess: 6 FIGHISSIMO!!!!<br />

Da: SARA 3C<br />

A:JÈ,CHIKA,FRANCI,SIAN<br />

A,ERKELA,SILVIA 3C3A<br />

Mess: NON CAMBIATE<br />

MAI. VI VOGLIO BENE<br />

Da: TUTTI 2A<br />

A: PROF.<br />

Mess: X FAVORE BASTA<br />

COMPITI!<br />

Da: GIOIA<br />

A: BRIBRI<br />

Mess: T.V.B. 6 UN’ AMICA<br />

SPECIALE.<br />

Da: CHIKA 3C<br />

A:JÈ,ETTA,SEREDUCI,LEL<br />

A,ERKI,DANIA,SILVIA,SIH<br />

ANA<br />

Mess: CIAO PAGLIACCE!<br />

V.V.1..D.B.X.S. BACI!!<br />

Da: ILENIA 2A<br />

A: TUTTE LE RAGA DELLA<br />

MIA CLASSE<br />

Mess: SIETE TUTTE<br />

SIMPA E VI VOGLIO<br />

TANTO TANTO BENE PER<br />

SEMPRE.<br />

Da: GIULIA 2A<br />

A: ERICA DAMINI<br />

Mess: 6 SIMPA ANCHE<br />

TU! T.V.T.T.B.<br />

Da: VALE E CINZIA 2C<br />

A: ELISABETTA<br />

Mess: SUGA BEN A<br />

PALLAVOLO!!!<br />

Da: TARTUFO 1 A<br />

A: TAZZINA<br />

Mess: W MILAN!!!<br />

Da: CAROTINA<br />

A: CECIO<br />

Mess: 6 BELLISSIMO<br />

T.V.1.K.D.B.4.E.<br />

Da: KEVIN 3C<br />

A: MARTINA 1B<br />

Mess: CIAO BELLA!!! T.V.B.<br />

Da: SARA 3C<br />

A: LEANDRA 2C<br />

Mess: CIAO BELLA!! FAI LA<br />

BRAVA!T.V.T.T.B.<br />

Da: RAMANDEEP 3C<br />

A: TATIANA 3C<br />

Mess: T.V.1.K.D.B. NON<br />

CAMBIARE MAI. STAI COME<br />

SEI…OK<br />

Da: ANNA 2A<br />

A: NICOLE E EMILY 2C<br />

Mess: SIETE DELLE AMICHE<br />

FANTASTICHE.<br />

Da: FRANCESCA MANCU<br />

A: TUTTA LA MIA CLASSE<br />

Mess: SIETE UNA CLASSE<br />

FANTASTICA<br />

Da: ANNA 2A<br />

A: SABRINA<br />

Mess: T.V.T.T.T.B.<br />

Da: GIOIA 2A<br />

A: TUTTA LA 2A<br />

Mess: SIETE QUASI TUTTI<br />

FANTASTICI!<br />

Da: ELIA 2A<br />

A: CLASSE 2A<br />

Mess: SIETE UNA CLASSE<br />

STUPENDA E MITICA.<br />

Da: GIOIA 1A<br />

A: SARA<br />

Mess: CIAO BELLA<br />

BIONDA!T.V.1.K.D.B.X.S.<br />

Da: FAVA<br />

A: FUNGO<br />

Mess: T.V.B.4.EVER<br />

Da: GIULIA 3C<br />

A: CHIARA E SERENA 3A<br />

Mess: CIAO SISSE, W.1.K.D.B.X.S.<br />

SIETE SPECIALI!!!<br />

Da: CHIARA, GIOIA E ILENIA 2A<br />

A: BRIBRI, FRANCY, ERKY,<br />

PARNEET…<br />

Mess: SIETE DELLE AMICHE<br />

FANTASTICHE. RIMANETE COME<br />

SIETE!<br />

Da: FRANCESCA MANCU 2A<br />

A: EVA BEVILACQUA 2C<br />

Mess: 6 LA MIA AMICA + SIMPATICA<br />

E DIVERTENTE. T.V.B.<br />

Da: CHIARA 2A<br />

A: ERKELA 3A<br />

Mess: SEI UNA CUGINA SPECIALE!<br />

RIMANI COME SEI! T.V.1.K.D.B.X.S.<br />

Da: SARA 3C<br />

A: CATERINA 1A<br />

Mess:CIAO STELLA! FAI LA BRAVA!<br />

TI VOGLIO BENE<br />

Da:BRIBRI95 2A<br />

A: ANNA<br />

Mess: GRAZIE ANNINA! T.V.B.<br />

Da: SARA 3C<br />

A: MARTINA 1B<br />

Mess: CIAO STELLA! T.V.B. FAI LA<br />

BRAVA!<br />

Da: GIOIA 2A<br />

A: GIAROLA<br />

Mess: BASTA GIOCARE AL<br />

NINTENDO DS (LO CONSUMI)<br />

Da: MANUEL<br />

A: ANDREA E TATIANA<br />

Mess: SIETE SIMPATICHE E VI<br />

VOGLIO BENE.


Da: Jacopo 3C<br />

A: Ilenia 3C<br />

Mess: Ciao turuz! Cm va?<br />

Da: Thomas 2A<br />

A: Cristian e Samuele 2A<br />

Mess: Siete i miei migliori<br />

amici.<br />

Da: Stangazzo 3C<br />

A: Cima e Elia 3A<br />

Mess: Forza Inter! Voi<br />

siete miei best friend.<br />

Da:Alberto 2A<br />

A: Samuele e Cristian<br />

Mess: siete i miei migliori<br />

amici.<br />

Da: Thomas<br />

A: Vittorio<br />

Mess: A quando le nozze?<br />

Da: Stiven 3C (sandokan)<br />

A: Funk 2A<br />

Mess: fai il bravo, funky<br />

Da: Alberto 3C<br />

A: Eva 2C<br />

Mess: Devi studiare di più.<br />

Da: Sara 3C<br />

A: Jessica 2A<br />

Mess: Fai la brava cuggi.<br />

Mia!ricordati 11 Ottobre <strong>2007</strong><br />

T.V.T.T.B.<br />

Da: Vittorio<br />

A: Thomas<br />

Mess: Non lo so!<br />

Da: Ramandeep 3C<br />

A: Lorena 3C<br />

Mess: T.V.T.T.B.X.S. non cambiare<br />

OK<br />

Da: Lorena 3C<br />

A: Chiara e Sere 3A<br />

Mess: Siete uniche. V.V.1.K.D.B.X.S.


RESPONSABILI:<br />

DE GRANDI ALESSANDRA<br />

FRANCO ALESSANDRA<br />

MASSALONGO MARILENA.<br />

REDATTORI<br />

Aldegheri Serena<br />

Ambrosi Valentina<br />

Arvotti Jessica<br />

Beschin Giuseppe<br />

Bevilacqua Ilaria<br />

Bevilacqua Silvia<br />

Cambiolo Giada<br />

Cavazza Daniele<br />

Cavazza Francesca<br />

Cavazzola Giorgio<br />

Confente Elisa<br />

Confente Lucia<br />

Dal Cortivo Fiorenza<br />

Filpozzi Massimiliano<br />

Grassi Jacopo<br />

Lovato Barbara<br />

Mainente Alberto<br />

Marcazzan Francesca<br />

Marcazzan<br />

Mariaelisa<br />

Mazzasette Chiara<br />

Meneghetti Giulia<br />

Monchelato Serena<br />

Pozza Elia<br />

Prando Dania<br />

Rivato Martina<br />

Sartori Nicola<br />

Stanghellini Luca<br />

Taviani Giulia<br />

Vandin Alessandro<br />

UNO SPECIALE RINGRAZIAMENTO<br />

ALLA PROLOCO DI SAN GIOVANNI<br />

ILARIONE PER LA STAMPA DEL<br />

PRIMO NUMERO E AL COMITATO<br />

GENITORI PER LA GENTILE<br />

COLLABORAZIONE!!!<br />

ARRIVEDERCI AL<br />

PROSSIMO NUMERO!!!

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