anno scolastico 2007 - 2008 numero 1 - novembre 2007 periodico ...
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La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano piacevoli<br />
sensazioni che attribuiamo a oggetti, animali e persone; ma essa nel corso<br />
della storia cambia in ogni periodo e c’è un’idea di bellezza diversa.<br />
EGIZI: importavano dall’ Oriente oli essenziali e minerali utili<br />
alla produzione di unguenti e profumi. L’uso di questi unguenti<br />
fu poi adottato anche da altri popoli del Mediterraneo. Anche la<br />
cosmesi ebbe una grande diffusione tra uomini e donne. L’<br />
antimonio fu la materia prima del bistro per far risaltare gli<br />
occhi sottolineando le ciglia e sopracciglia, e l’henné per far<br />
risaltare le unghie.<br />
GRECI: l’idea di bellezza dell’uomo greco era la perfezione<br />
fisica. La loro teoria era: “un corpo è bello quando ogni sua<br />
parte ha una dimensione proporzionata alla figura intera”. Oli profumati di<br />
rosa, gelsomino e nardo vengono usati da uomini e donne per ungere corpi e<br />
capelli.<br />
ROMANI: molto importanti per i romani sono i costumi. Si pubblicavano<br />
anche in quell’ epoca manuali di bellezza. Le romane usavano anche creme<br />
depilatorie e a base di olio, resine, ecc. e si tingevano i capelli di rosso acceso<br />
se li avevano scuri. L’epoca romana è famosa per i suoi bagni di latte che<br />
rendevano la pelle liscia e bianca.<br />
MEDIOEVO:nel Medioevo si usava l’acido per lucidare i capelli. Si<br />
ripropongono manuali di bellezza che suggeriscono alle donne come rendere<br />
candido e liscio il viso, biondi i capelli e bianchi i denti (ad esempio con la<br />
salvia).<br />
RINASCIMENTO: nel Rinascimento viene scritto da un italiano il primo<br />
trattato di cosmetologia dell’ Occidente. Gli italiani sono i primi profumieri<br />
grazie alle sostanze orientali.<br />
600/700: è l’epoca delle teste incipriate, dei finti nei sul viso,<br />
spalle e decolleté. Si usa addirittura l’azzurro per sottolineare le<br />
vene. Inizia il commercio delle trousses che contengono matite<br />
per labbra, nei finti, belletti bianchi e rossi.<br />
ANNI ’30: prevale una relativa sobrietà di costumi. I capelli<br />
sono tagliati alla garçon. Abiti lunghi, corti con pizzo fino al<br />
ginocchio e sottoabiti. Si assiste allo sviluppo dello spettacolo e<br />
delle passerelle come oggi.<br />
OGGI: una donna è bella quando è alta, giovane e snella. A causa<br />
di quest’ultimo modello estetico nel mondo delle ragazze prevale il<br />
problema dell’ anoressia e della bulimia.<br />
CHIARA, SERENA E GIULIA