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L'alpone IV trim_07 - Pro loco di San Giovanni Ilarione

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l’alpone<br />

Autorizz. del Tribunale <strong>di</strong> Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale <strong>di</strong> Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale <strong>di</strong> informazione e cultura - Anno 23 - N. 1 - Marzo 2008 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane<br />

www.ilarione.it<br />

Saluto del Presidente<br />

Con questo numero iniziamo<br />

un nuovo anno in compagnia<br />

del “nostro” giornale “L’Alpone”,<br />

che sappiamo essere<br />

atteso da molti compaesani in<br />

Italia e all’estero. La <strong>Pro</strong><br />

Loco ha chiuso l’anno 2008<br />

con un bilancio positivo, portando<br />

a termine gli impegni<br />

programmati, fra i quali,<br />

ricordo con sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

l’istallazione delle luminarie<br />

nelle vie del paese durante le<br />

feste natalizie. Incoraggiante<br />

è stato anche l’inizio del<br />

nuovo anno, in occasione del<br />

Carnevale, con l’impegnativo<br />

appuntamento della sfilata<br />

dei carri che ha riscosso grande<br />

favore <strong>di</strong> pubblico.<br />

Oltre a tutti coloro (associazioni<br />

e privati citta<strong>di</strong>ni) che<br />

quoti<strong>di</strong>anamente sostengono<br />

le varie attività della <strong>Pro</strong><br />

Loco, stavolta vorrei ringraziare<br />

in particolare i ragazzi<br />

delle scuole che hanno partecipato<br />

al concorso “Quizziamo<br />

insieme”, aiutati dalle<br />

loro maestre sempre <strong>di</strong>sponibili<br />

in occasioni del genere.<br />

All’interno <strong>di</strong> questo numero<br />

troverete un vaglia prestampato,<br />

che può essere utilizzato<br />

da coloro che vogliono<br />

sostenere anche concretamente<br />

i costi per far sì che<br />

“L’Alpone”, come riesce a<br />

fare da ormai più <strong>di</strong> 20 anni,<br />

continui a tener vivo quel<br />

legame che ci fa sentire tutti<br />

appartenenti al paese <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>.<br />

Arrivederci a tutti al prossimo<br />

numero.<br />

FRANCO CAVAZZOLA<br />

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:<br />

TELEFONA !!<br />

Sede S.O.S. <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>:<br />

Piazza Martiri, 1<br />

<strong>Pro</strong> Loco • <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

È <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> il neocampione<br />

del mondo 20<strong>07</strong> <strong>di</strong> Karate,<br />

specialità Kunité (combattimento).<br />

Ai mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Jesolo dell’1/2<br />

<strong>di</strong>cembre scorso Galiotto Alessandro,<br />

cintura nera 3° dan, ha infatti sbaragliato<br />

una trentina <strong>di</strong> avversari conquistando<br />

il primo posto nel Kumité<br />

cat. 80 kg con regolamento WKF.<br />

L’evento, aperto a tutte le società<br />

sportive del Karate, ha visto la partecipazione<br />

<strong>di</strong> ben 16 nazioni, tra cui<br />

Russia, Polonia, Francia e Israele.<br />

Ed è proprio contro un russo che il<br />

veronese ha <strong>di</strong>sputato l’incontro finale<br />

che lo ha visto primeggiare per<br />

potenza e preparazione “era proprio la<br />

mia giornata” - commenta Alessandro<br />

- “allenamento, concentrazione, velocità<br />

... anzi ... ce n’erano per tutti!!!”.<br />

Col risultato <strong>di</strong> 5 wazari a 1, nella finale,<br />

<strong>di</strong>venta campione del mondo!<br />

Non bastasse, il po<strong>di</strong>o più alto è arrivato<br />

anche nella categoria a squadre<br />

con la “Dojo Samurai” con la quale A-<br />

È stato il “tempo <strong>di</strong> spensieratezza<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento”. PAG. 4<br />

Nell’e<strong>di</strong>zione 2008 la scuola dell’Infanzia<br />

fa partecipare un ospite<br />

d’eccezione: Giotto! PAG. 5<br />

lessandro si allena assiduamente a Verona.<br />

Galiotto ha <strong>di</strong> nuovo toccato il<br />

tetto del mondo! Era già successo<br />

Anno 23 - N. 1<br />

Marzo 2008<br />

CAMPIONE DEL MONDO!<br />

Varie<br />

La premiazione del giovane Galiotto.<br />

Castello <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

30 marzo 2008<br />

28ª Festa <strong>di</strong> <strong>San</strong> Zeno<br />

Sabato 29 Marzo<br />

ore 20.30 Cena “Lessini Durello” con la partecipazione delle cantine<br />

sociali <strong>di</strong> Montecchia e Soave.<br />

Domenica 3 Aprile<br />

ore 09.00 Apertura chioschi<br />

ore 10.00 S. Messa solenne presso la Chiesetta<br />

ore 12.30 Pranzo in struttura coperta (prenotazioni fino alle ore 12.00)<br />

ore 15.00 Giochi per bambini e ragazzi con due maxigonfiabili<br />

ore 16.00 Assalto alla “Cuccagna”<br />

ore 17.00 Spettacolo <strong>di</strong> Paracadutismo con il Club Boscomantico-<br />

Verona: I° lancio<br />

ore 18.30 II° lancio dei paracadutisti<br />

All’interno della chiesetta: Mostra <strong>di</strong> pittura - Mercatino equo e solidale<br />

Durante la manifestazione funzioneranno chioschi enogastronomici -<br />

Pesca <strong>di</strong> Beneficenza<br />

IN CASO DI MALTEMPO LA MANIFESTAZIONE AVRÀ LUOGO DOMENICA 6 APRILE<br />

CARNEVALE<br />

L’Amministrazione<br />

Comunale<br />

INFORMA<br />

Dal Consiglio e dalla Giunta<br />

comunale: le nuove delibere.<br />

PAG. 6-7<br />

qualche anno fa ai mon<strong>di</strong>ali in Estonia<br />

dove l’atleta era entrato nella rosa dei<br />

vincitori con il 3° posto sempre nel<br />

Testimonianze<br />

ANGELA CIMAN<br />

Persona <strong>di</strong>stinta, riservata, dal volto<br />

sereno incorniciato in argentei<br />

capelli parla volentieri della sua<br />

vita non facile. PAG. 10<br />

Il gruppo ciclistico “A.S.D. Basalti”<br />

organizza per il 13 Aprile 2008 la gara<br />

ciclistica <strong>di</strong> Mountain Bike denominata<br />

“6° Granfondo del Durello”. La Granfondo<br />

del Durello si è inserita in questi<br />

anni tra le manifestazioni con maggiore<br />

visibilità nella Mountain Bike a livello<br />

regionale e nazionale, grazie all’alta<br />

affluenza <strong>di</strong> atleti ed alla qualità dell’organizzazione,<br />

frutto della intensa collaborazione<br />

con tutte le associazioni locali. Le<br />

Kumité. Ora la sod<strong>di</strong>sfazione per la<br />

sua famiglia, i suoi ragazzi ed il suo<br />

paese è ancor apiù grande. Una conquista<br />

in<strong>di</strong>menticabile! Complimenti<br />

Campione!!!<br />

ALBERTA SELLA<br />

IL GIORNALINO<br />

DELLA SCUOLA<br />

All’inizio dell’anno scolastico<br />

20<strong>07</strong>/08, i ragazzi <strong>di</strong> terza della scuola<br />

me<strong>di</strong>a “M. Marcazzan”, che hanno<br />

precedenti cinque e<strong>di</strong>zioni hanno ospitato<br />

il 17° Campionato Europeo Cross Country<br />

<strong>di</strong> MTB UDACE, la Maratona UDA-<br />

CE Off Road, il Campionato a gara unica<br />

<strong>Pro</strong>vinciale <strong>di</strong> MTB ed il Campionato<br />

<strong>Pro</strong>vinciale Verona. Il percorso, rispetto al<br />

20<strong>07</strong> è stato allungato <strong>di</strong> qualche kilometro<br />

al fine <strong>di</strong> esaltare ancora <strong>di</strong> più il selvaggio<br />

paesaggio collinare della Vallata<br />

d’Alpone. Le caratteristiche del tracciato<br />

rimarranno però le stesse: profilo altimetrico<br />

con poco spazio a tratti piani, estremamente<br />

tecnico, che esalterà colui che<br />

sarà il più forte in salita e si <strong>di</strong>fenderà tra<br />

le <strong>di</strong>scese tecniche ed i passaggi nei<br />

boschi e vigneti. Molto forniti e numerosi<br />

saranno, come nostra consuetu<strong>di</strong>ne, i<br />

ristori posizionati sul percorso. Di alta<br />

qualità è pure il pasta party e la possibilità<br />

<strong>di</strong> degustare alcuni dei prodotti tipici della<br />

nostra vallata. Sarà anche quest’anno Ivan<br />

Pintarelli a stappare la bottiglia <strong>di</strong><br />

segue a pag. 12<br />

Teatro<br />

prosegue a pag. 5<br />

6ª GRANFONDO<br />

DEL DURELLO<br />

Un atleta durante la gara svoltasi<br />

l’anno scorso.<br />

ANNO SCOLASTICO 20<strong>07</strong> - 2008<br />

NUMERO 1 - NOVEMBRE 20<strong>07</strong><br />

PERIODICO DI ATTUALITÁ E CULTURA REALIZZATO<br />

DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI<br />

SAN GIOVANNI ILARIONE<br />

UN PO’ DI<br />

“SALE E PEPE”<br />

Ciao a tutti, noi ragazzi della Primaria<br />

A. Stefani vogliamo raccontarvi<br />

una bella esperienza che abbiamo<br />

vissuto a scuola. PAG. 5


L’ALPONE 2<br />

L’INTERVISTA<br />

Passione e ricerca, una vita per la scarpa<br />

Una vita de<strong>di</strong>cata alla calzatura.<br />

Più che un mestiere, una vocazione<br />

quella che ha accompagnato Angelo<br />

Zanchi, fin dalla sua adolescenza.<br />

Nato nel 1936, ha visto da vicino,<br />

bambino, anche le amarezze della<br />

guerra, pur senza subirne le <strong>di</strong>rette<br />

conseguenze. Appena conseguita la<br />

licenza elementare ha sperimentato<br />

per ben cinque anni la vita <strong>di</strong> collegio<br />

al “Don Bosco”: partenza il<br />

lunedì mattina alle cinque e mezza<br />

con il trenino che collegava Verona<br />

con <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> e rientro il sabato<br />

pomeriggio. A <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> ha<br />

incontrato Luisa Gambaretto, fresca<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> presso l’Istituto magistrale a<br />

<strong>San</strong> Bonifacio. È stato amore a<br />

prima vista. Ben Presto hanno coronato<br />

il loro sogno dando vita ad una<br />

bella famiglia, allietata dalla nascita<br />

<strong>di</strong> Loris e Fiorenza. Oggi, entrambi<br />

laureati, rispettivamente in sociologia<br />

e giurisprudenza.<br />

Seguendo le orme paterne Loris<br />

è, ancor oggi, impegnato nel settore<br />

calzaturiero sia a livello produttivo<br />

che commerciale.<br />

Come nacque e si consolidò la<br />

decisione <strong>di</strong> produrre calzature?<br />

Il merito primario va, ovviamente,<br />

a chi ha saputo assecondare i miei<br />

desideri. I miei genitori, innanzitutto,<br />

che mi hanno iscritto, presso<br />

l’Istituto “Don Bosco” <strong>di</strong> Verona, al<br />

corso quinquennale professionale a<br />

in<strong>di</strong>rizzo calzaturiero. Verona, a quel<br />

tempo, appariva lontanissima e la<br />

loro scelta è stata anche un atto <strong>di</strong><br />

coraggio, oltre che un’attestazione <strong>di</strong><br />

fiducia nelle mie capacità. Furono<br />

anni <strong>di</strong> grande impegno e sacrificio.<br />

Veramente un tirocinio assai impegnativo,<br />

ma cosa è rimasto <strong>di</strong><br />

quell’esperienza?<br />

La competenza acquisita e l’amore<br />

per il lavoro trasmessi da maestri<br />

d’opera che sapevano suscitare le<br />

migliori energie dei loro alunni. Ma<br />

dentro <strong>di</strong> me ho sempre coltivato<br />

anche il coraggio e l’entusiasmo tipicamente<br />

salesiani. Lo spirito <strong>di</strong> don<br />

Bosco, mantenuto vivo dai frequenti<br />

incontri tra ex-allievi, mi ha seguito<br />

in ogni momento della vita, soprattutto<br />

nei più <strong>di</strong>fficili, che purtroppo<br />

non sono mancati. Momenti che mi<br />

hanno profondamente segnato.<br />

Quando il primo approccio con il<br />

mondo del lavoro?<br />

Conclusi gli stu<strong>di</strong>, nel 1954, sono<br />

stato chiamato, su segnalazione della<br />

scuola, presso un laboratorio <strong>di</strong><br />

Verona dove si confezionavano scarpe<br />

me<strong>di</strong>ante lavorazione a mano.<br />

Autentiche creazioni artistiche. Da<br />

AVIS: I QUARANT’ANNI<br />

DELLA SEZIONE COMUNALE<br />

DI S. GIOVANNI ILARIONE E VESTENANOVA<br />

Il 29 Febbraio 1968, per iniziativa<br />

del comm. Antonio Gottar<strong>di</strong>,<br />

Presidente dell’Avis <strong>Pro</strong>vinciale <strong>di</strong><br />

Verona, in una sala dell’Albergo<br />

Sartori, alla presenza del Vice Presidente<br />

<strong>Pro</strong>vinciale Sig. Guerrino<br />

Guadagnini, si sono riuniti in Assemblea<br />

i membri dell’Avis <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, allo scopo <strong>di</strong> costituire<br />

la Sezione comunale <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> dell’Associazione<br />

Volontari Italiani del <strong>San</strong>gue<br />

(A.V.I.S.), avente responsabilità<br />

giuri<strong>di</strong>ca, riconosciuta con legge<br />

dello Stato n° 49 del 20/02/1950.<br />

In conformità allo Statuto viene<br />

eletto il Consiglio Direttivo: Confente<br />

Francesco, Regazzin Danilo,<br />

Creasi Mirella, Beltrame Angelo,<br />

Signorin Bruno, Galiotto Guglielmo,<br />

Munaretti Benedetto, Dugato<br />

Luigi, Andriolo <strong>Giovanni</strong> Battista.<br />

Il Collegio dei revisori dei conti:<br />

Sartori Augusto, Longo Ettorina,<br />

Panarotto Giuseppe.<br />

Il Collegio dei <strong>Pro</strong>biviri: Pandolfo<br />

Adelino, Marcazzan Marcello.<br />

Presidente della Sezione viene<br />

eletto Confente Francesco; Vice<br />

Presidenti Regazzin Danilo e Beltrame<br />

Angelo; Segretario ed Amministratore:<br />

Creasi Mirella.<br />

In seguito si è aggiunto, per iniziativa<br />

<strong>di</strong> Agostino Cerato, anche<br />

Vestenanova.<br />

È grazie a questi lungimiranti<br />

primi donatori volontari se il nostro<br />

gruppo oggi può celebrare i suoi 40<br />

anni dalla fondazione e se da quel<br />

giorno ha continuato a crescere<br />

come numero <strong>di</strong> donatori quanto, e<br />

soprattutto, in donazioni <strong>di</strong> sangue.<br />

Il Gruppo Comunale Avis <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> e Vestenanova<br />

grazie ai suoi 409 donatori (è uno<br />

dei gruppi più numerosi della provincia),<br />

nel 20<strong>07</strong> ha effettuato 916<br />

donazioni. Questo risultato così<br />

lusinghiero, raggiunto seguendo<br />

l’esempio dei Fondatori, premia il<br />

lavoro del consiglio <strong>di</strong>rettivo impegnato<br />

costantemente nella promozione<br />

del dono del sangue. Su questi<br />

ottimi dati non dobbiamo adagiarci<br />

ma lavorare tutti insieme,<br />

<strong>di</strong>rettivo e donatori, nella campagna<br />

<strong>di</strong> sensibilizzazione e promozione,<br />

rivolgendoci in modo particolare ai<br />

giovani, perché è da loro che viene<br />

il futuro dell’Associazione. Mirano<br />

soprattutto a questo gli interventi<br />

che, ormai da alcuni anni, si fanno<br />

nelle scuole elementari e me<strong>di</strong>e.<br />

Ricor<strong>di</strong>amoci sempre che: “Se<br />

abbiamo bisogno <strong>di</strong> sangue, è un<br />

nostro sacrosanto <strong>di</strong>ritto averlo;<br />

quin<strong>di</strong>, se possiamo, dobbiamo sentire<br />

come un dovere donarlo”.<br />

L’Assemblea dell’Avis provinciale<br />

veronese ci ha consentito <strong>di</strong><br />

fare una sintesi sulla nostra realtà<br />

donazionale e <strong>di</strong> riflettere sulle prospettive<br />

future. L’apprezzato intervento<br />

del dott. Bernar<strong>di</strong>no Spaliviero,<br />

consigliere Avis regionale e<br />

membro degli organismi regionali<br />

<strong>di</strong> programmazione sangue, ha raffrontato<br />

la realtà veronese con quella<br />

delle altre province, sottolineando<br />

le oltre 65.000 donazioni l’anno<br />

e gli in<strong>di</strong>ci me<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilmente<br />

riscontrabili altrove. Numeri che<br />

testimoniano la generosità dei vero-<br />

qui mi sono trasferito a Bussolengo<br />

che raggiungevo in bicicletta, ogni<br />

lunedì mattina, da Porta Vescovo e<br />

rientrando il sabato “con lo zainetto<br />

in spalla”. Per ben quattro anni, ho<br />

fatto il jolly in una fabbrica, passando<br />

da un reparto all’altro, ma acquisendo<br />

la competenza e la necessaria<br />

capacità gestionale che hanno fatto<br />

da supporto alla successiva decisione<br />

<strong>di</strong> mettermi in proprio, non prima<br />

tuttavia <strong>di</strong> aver frequentato un corso<br />

per modellisti a Milano e aver vissuto<br />

un’ulteriore esperienza <strong>di</strong> lavoro a<br />

Castiglione delle Stiviere - in provincia<br />

<strong>di</strong> Mantova - dove, per due<br />

anni e mezzo, sono stato responsabile<br />

<strong>di</strong> una struttura produttiva <strong>di</strong> assoluta<br />

avanguar<strong>di</strong>a. La tentazione <strong>di</strong><br />

rimanere era grande, ma guardavo<br />

già verso altri orizzonti.<br />

Le con<strong>di</strong>zioni per tentare il gran<br />

salto, quin<strong>di</strong>, c’erano tutte ...<br />

Quasi tutte. C’erano le necessarie<br />

esperienze lavorative personali, la<br />

voglia <strong>di</strong> tentare. C’erano anche le<br />

con<strong>di</strong>zioni “storiche” e sociali, l’entusiasmo<br />

dei primi anni sessanta che<br />

favorì la definitiva uscita dal tunnel<br />

del dopoguerra. Ma servivano sol<strong>di</strong>,<br />

tanti sol<strong>di</strong> ... Ho iniziato in via Ca’<br />

Rosse in un minuscolo laboratorio e<br />

poche macchine. Poi venne il calzaturificio<br />

“Luisa”, quin<strong>di</strong> il “Valbrunella”<br />

con il quale fu toccato l’apice<br />

con 558 <strong>di</strong>pendenti. Più l’indotto<br />

con quasi un migliaio <strong>di</strong> persone<br />

impegnate in strutture produttive<br />

collaterali o a livello domestico. Non<br />

c’era famiglia a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> e nei<br />

paesi limitrofi dove non si lavorasse,<br />

a cucire tomaie o infilare lacci.<br />

Per quanto si protrasse questa<br />

situazione?<br />

Furono vent’anni, e anche più, <strong>di</strong><br />

grande fermento durante i quali<br />

anche il nostro paese <strong>di</strong>venne veramente<br />

grande, e non soltanto perché<br />

si espanse in ampiezza la sua zona<br />

industriale. Crebbe, soprattutto la<br />

capacità impren<strong>di</strong>toriale della gente.<br />

Si comprese cosa significasse produrre<br />

guardando avanti, leggendo<br />

nel futuro e creando quin<strong>di</strong> le con<strong>di</strong>zioni<br />

affinché, cambiando la situazione<br />

economica, fosse possibile, in<br />

tempi rapi<strong>di</strong>, la conversione della<br />

produzione in risposta alle mutate<br />

caratteristiche dei mercati.<br />

I mercati ... tante incognite?<br />

Dopo i primi anni novanta tutto<br />

<strong>di</strong>venne più problematico, la concorrenza<br />

cinese e asiatica in genere, le<br />

<strong>di</strong>fficoltà dell’esportazione verso i<br />

mercati tra<strong>di</strong>zionali della Germania,<br />

della Gran Bretagna, degli Stati<br />

Uniti d’America, la ricerca <strong>di</strong> nuovi<br />

sbocchi, infine, l’approdo in Russia<br />

nel 1988. Il tutto tragicamente complicato<br />

dalla situazione politica nazionale<br />

e internazionale, da una normativa<br />

poco rassicurante nei confronti<br />

delle strutture produttive che<br />

volessero espandere le loro aree <strong>di</strong><br />

mercato. Un gran brutto momento al<br />

nesi e la buona <strong>di</strong>ffusione della cultura<br />

della donazione, conseguente<br />

alla <strong>di</strong>ffusa attività delle nostre<br />

associazioni volontarie. Per contro,<br />

i consumi <strong>di</strong> sangue negli ospedali<br />

veronesi, già su livelli elevati per la<br />

specializzazione <strong>di</strong> reparti che attirano<br />

pazienti anche da fuori provincia<br />

e da altre regioni (40% circa),<br />

sono in forte crescita. Il perdurare<br />

<strong>di</strong> questa tendenza ci porterebbe a<br />

perdere l’autosufficienza provinciale<br />

in un paio d’anni.<br />

Ma quanto sangue occorre per i<br />

trapianti?<br />

RENE: servono in me<strong>di</strong>a 4<br />

quale penso con tanto rammarico.<br />

Oltre il lavoro?<br />

Non mi sono mancati i riconoscimenti<br />

“civici” e professionali. Per<br />

molti anni sono stato anche presidente<br />

provinciale dell’Associazione dei<br />

calzaturieri. E, poi, conservo tanti<br />

ricor<strong>di</strong>, i rapporti con le persone, la<br />

generalizzata gratitu<strong>di</strong>ne, la sensa-<br />

Questo è lo spirito <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> una ottantenne.<br />

Tanti auguri dalla redazione del<br />

giornale. L’anno prossimo ti aspettiamo<br />

in queste vesti il 6 gennaio a festeggiare<br />

con noi l’arrivo dei Re Magi.<br />

zione <strong>di</strong> sentirmi circondato da persone<br />

che mi stimano. E, ancora, l’impegno<br />

sociale a favore soprattutto dei<br />

numerosi gruppi <strong>di</strong> volontariato operanti<br />

senza scopo <strong>di</strong> lucro. Un mondo<br />

che mi ha sempre affascinato, pur<br />

non avendo mai avuto il tempo per<br />

una presenza più attiva al suo interno.<br />

E gli alpini?<br />

Gli alpini hanno sempre<br />

avuto un posto privilegiato<br />

nel mio cuore. Non ho mai<br />

perso un’adunata nazionale o<br />

una festa del tesseramento a<br />

S. <strong>Giovanni</strong>. Sul mio como<strong>di</strong>no,<br />

in camera da letto,<br />

tengo due foto alle quali rivolgo<br />

un pensiero prima <strong>di</strong><br />

addormentarmi, alla sera: i<br />

miei genitori, per i quali recito<br />

una preghiera, e l’immagine<br />

<strong>di</strong> una cerimonia alpina.<br />

Come posso <strong>di</strong>menticare gli<br />

anni in cui, insieme agli<br />

amici del gruppo abbiamo<br />

preso la decisione <strong>di</strong> costruire<br />

la baita alpina? Sembrava<br />

un sogno, ma tutto si è avverato.<br />

Nostalgie ... rimpianti?<br />

Di tutto un po’. Torno a<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> quasi tutte le<br />

settimane. Vado a trovare<br />

mio fratello che non mi fa<br />

mai mancare i “bigoli con la<br />

sardela”. Un’autentica leccornia<br />

alla quale non so proprio<br />

rinunciare.<br />

DELIO VICENTINI<br />

FAUSTO BELTRAME E ... LA CANZONE<br />

Fa bella mostra <strong>di</strong> sé Fausto Beltrame, impeccabile in camicia bianca e cravatta,<br />

nella foto in bianco e nero che tiene appesa in taverna e che attira gli<br />

sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutti.<br />

Sono gli anni d’oro della gioventù e se in più c’è l’incontro ravvicinato con<br />

il già famoso Adriano Celentano, che cosa si vuole <strong>di</strong> più dalla vita? Il fati<strong>di</strong>co<br />

incontro avviene ad Alte ceccato, in un noto ristorante che ospita a pranzo “il<br />

moleggiato”, durante una tournée serale a Valdagno.<br />

È l’immagine <strong>di</strong> un’epoca, dell’inizio del miracolo economico. mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vestire<br />

forse <strong>di</strong>versi, ma tanta grinta e volontà <strong>di</strong> costruire e <strong>di</strong> fare.<br />

Celentano ha 29 anni, sulla fronte i capelli lisci e or<strong>di</strong>nati denotano giovinezza,<br />

ma lo sguardo intenso e profondo è sempre lo stesso, quello <strong>di</strong> adesso.<br />

G. S.<br />

donazioni <strong>di</strong> globuli rossi;<br />

CUORE: in me<strong>di</strong>a almeno 10<br />

sacche <strong>di</strong> globuli rossi, plasma e<br />

piastrine, con picchi <strong>di</strong> 30/40 sacche<br />

totali;<br />

FEGATO: nelle prime 24 ore:<br />

12 sacche <strong>di</strong> globuli rossi; 27 sacche<br />

<strong>di</strong> plasma fresco congelato; 2<br />

sacche <strong>di</strong> piastrine. Si possono raggiungere<br />

punte <strong>di</strong> 160/170 sacche<br />

<strong>di</strong> rossi, 290/300 <strong>di</strong> plasma e<br />

140 <strong>di</strong> piastrine per interventi<br />

particolarmente impegnativi.<br />

MIDOLLO OSSEO (sangue<br />

midollare): da 50 a 80 trasfusioni <strong>di</strong><br />

globuli rossi, plasma, piastrine ed<br />

immunoglobuline. con picchi <strong>di</strong><br />

200/300 donazioni per ogni terapia<br />

(4/5 mesi prima del trapianto).<br />

Non c’è tempo da perdere quin<strong>di</strong>,<br />

cari amici lettori ed avisini. Attiviamoci<br />

in<strong>di</strong>vidualmente, in ogni<br />

ambito sociale, per favorire l’ulteriore<br />

impulso alla pratica della<br />

donazione volontaria e perio<strong>di</strong>ca<br />

del sangue. Tanti ancora potrebbero<br />

farlo, sta a noi, a ciascuno <strong>di</strong> noi,<br />

coinvolgerli!<br />

L’AVIS <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

e Vestenanova augura a tutti Buona<br />

Pasqua.<br />

LUIGI PANDOLFO


Tra la sella ed il cielo<br />

Lo scorso 28 <strong>di</strong>cembre, con il<br />

patrocinio dell’Assessorato alla cultura,<br />

presso la sala civica comunale<br />

“Rumor” <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>,<br />

Arianna Corra<strong>di</strong> ha presentato ad un<br />

pubblico molto attento, illustrandola<br />

dettagliatamente, un’interessantissima<br />

sequenza <strong>di</strong> immagini scattate<br />

durante il suo viaggio solitario a<br />

cavallo durato 130 giorni (dal 4 giugno<br />

all’8 agosto dello scorso anno)<br />

che l’ha portata a percorrere 2.700<br />

chilometri attraverso l’Italia, Svizzera,<br />

Francia e Inghilterra seguendo,<br />

per quanto possibile, la storica Via<br />

Francigena.<br />

Arianna è una giovane ragazza<br />

che abita a Coazze in provincia <strong>di</strong><br />

Torino, ma ha vissuto la sua giovinezza<br />

a <strong>San</strong> Zeno <strong>di</strong> Colognola ai<br />

Colli dove, all’età <strong>di</strong> 13 anni, ha<br />

cominciato a cavalcare al Centro<br />

Ippico Andreis <strong>di</strong> Cellore.<br />

La sua grande passione per il<br />

cavallo l’ha portata a chiedere un<br />

permesso al suo datore <strong>di</strong> lavoro ed a<br />

vincere qualche titubanza dei suoi<br />

genitori, per poter intraprendere questa<br />

avventura.<br />

Dalla proprietà <strong>di</strong> linguaggio e dall’entusiasmo<br />

con cui ci parla del suo<br />

viaggio, si capisce imme<strong>di</strong>atamente<br />

che Arianna è una ragazza estremamente<br />

intelligente, <strong>di</strong>namica, <strong>di</strong> molto<br />

carattere, con le idee molto chiare.<br />

La sequenza delle immagini, davvero<br />

belle e molto significative,<br />

lascia trasparire il legame che esiste<br />

fra lei e Borbera, il nome del fedele<br />

cavallo, <strong>di</strong> 10 anni, <strong>di</strong> razza Anglo-<br />

Arabo-Sarda.<br />

Un momento della serata de<strong>di</strong>cata al cavallo.<br />

Il viaggio ha avuto inizio presso il<br />

santuario “La Sacra <strong>di</strong> <strong>San</strong> Michele”<br />

in val <strong>di</strong> Susa dove l’Abate le ha<br />

recapitato una missiva da consegnare<br />

all’Arcivescovo <strong>di</strong> Canterbury.<br />

L’altro obiettivo era <strong>di</strong> giungere a<br />

cavallo al Jamboree 20<strong>07</strong> degli<br />

Scouts, (anche Arianna è stata una<br />

Scout), cui hanno partecipato oltre<br />

50.000 scouts provenienti da tutto il<br />

mondo, <strong>di</strong> tutte le razze e religioni.<br />

Entrambi gli obiettivi sono stati<br />

raggiunti: la missiva è stata consegnata<br />

all’Arcivescovo <strong>di</strong> Canterbury,<br />

ed è riuscita anche la sua presenza al<br />

meeting Scout, con l’imprevista e<br />

straor<strong>di</strong>naria partecipazione <strong>di</strong><br />

Borbera, il primo cavallo Scout della<br />

Arianna e il suo cavallo Borbera.<br />

storia, cui è stato donato anche il<br />

classico fazzoletto!<br />

Il periodo più critico del viaggio è<br />

stato il primo mese: pioveva tutti i<br />

giorni e verso il centro della Francia,<br />

soprattutto quando ne aveva bisogno,<br />

spesso nessuno le dava retta; “ma i<br />

momenti <strong>di</strong>fficili li rimuovi dalla<br />

mente e ricor<strong>di</strong> solo le cose belle del<br />

viaggio. Vedere il mio cavallo sereno,<br />

contribuiva a ridarmi serenità;<br />

dove andavo io lui mi veniva <strong>di</strong>etro,<br />

io ero il suo punto <strong>di</strong> riferimento e<br />

viceversa” - ci <strong>di</strong>ce Arianna!<br />

In Svizzera, nel nord della Francia<br />

ed in Inghilterra, ha invece trovato<br />

persone più calde e <strong>di</strong>sponibili, che<br />

collaboravano con gioia e spesso<br />

insistevano per volerla aiutare.<br />

Per due brevi perio<strong>di</strong> il viaggio è<br />

stato con<strong>di</strong>viso con due persone: una<br />

ragazza svizzera a cavallo con cui ha<br />

camminato per 10 giorni, ed un ragazzo<br />

norvegese in bicicletta con il<br />

quale ha viaggiato per qualche altro<br />

giorno.<br />

Durante il viaggio si era instaurata<br />

una perfetta simbiosi fra lei ed il<br />

suo cavallo; l’attenzione e la concentrazione<br />

erano sempre al massimo,<br />

proprio per evitare che insorgessero<br />

problemi anche gravi.<br />

Ci racconta Arianna: “Non mi<br />

sono mai sentita sola, chiamala Fede,<br />

destino, o ciò che vuoi; la forza che<br />

ti porti dentro è come una <strong>di</strong>namo:<br />

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più vai avanti e più ti ricarichi”.<br />

E continua: “Ci sono<br />

state delle inevitabili <strong>di</strong>fficoltà<br />

e degli imprevisti<br />

durante il viaggio, ma<br />

con la tranquillità ed un<br />

pizzico <strong>di</strong> fiducia, anche<br />

se talvolta ti prende l’angoscia,<br />

i problemi, come<br />

per incanto, si sono sempre<br />

risolti”.<br />

L’ambiente più bello<br />

erano sicuramente le<br />

montagne, durante le salite<br />

più ripide faceva 45<br />

minuti in sella e 10 minuti<br />

a pie<strong>di</strong>, mentre le <strong>di</strong>scese<br />

le faceva tutte a pie<strong>di</strong>.<br />

Ci racconta molti aneddoti<br />

del suo viaggio<br />

che testimoniano appunto<br />

l’amicizia e la solidarietà<br />

della gente che ha incontrato, compreso<br />

chi l’ha aiutata nei momenti <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficoltà o l’amico francese conosciuto<br />

per pochi minuti in montagna<br />

l’anno precedente e ritrovato per<br />

caso in Borgogna durante il viaggio.<br />

In tutto il viaggio è stata sempre<br />

in<strong>di</strong>pendente: ha quasi sempre dormito<br />

sotto la sua tenda e nel suo<br />

sacco a pelo bene isolato dal terreno;<br />

poche volte al riparo <strong>di</strong> qualche tettoia<br />

e solo una volta in una casa perché<br />

invitata con insistenza dai proprietari.<br />

Sul cavallo c’era tutto il necessario<br />

per lei e per il fedele animale;<br />

solo <strong>di</strong> notte le serviva solo un po’ <strong>di</strong><br />

spazio e soprattutto il fieno per l’animale.<br />

La mattina, al risveglio, trovava<br />

qualche lumaca che passeggiava<br />

lentamente sul sacco a pelo e Borbera<br />

con il suo capo vicino come a<br />

salutarla ed a chiederle la razione <strong>di</strong><br />

2 chili <strong>di</strong> “pietanza” che si aspettava,<br />

puntuale come un orologio svizzero,<br />

sia al mattino che alla sera!<br />

È toccato quest’anno anche ad un<br />

ilarionese essere insignito del titolo <strong>di</strong><br />

“Bacan della Lessinia”, un’ambita<br />

onorificenza riservata (come recita il<br />

documento <strong>di</strong> investitura) a persone<br />

«meritevoli <strong>di</strong> encomio per aver nel<br />

proprio campo <strong>di</strong> attività contribuito a<br />

promuovere lo sviluppo economico,<br />

sociale, culturale e sportivo della<br />

montagna». La cerimonia ha solitamente<br />

luogo nel pieno dell’estate in<br />

occasione della festa <strong>di</strong> Podestaria, il<br />

luogo immerso negli alti pascoli della<br />

Lessinia a 1.630 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, in<br />

cui si danno appuntamento allevatori<br />

e popolazione provenienti dall’intero<br />

arco prealpino. Assente per motivi <strong>di</strong><br />

Una cosa molto importante era<br />

evitare le strade asfaltate e trovare<br />

ogni 20 o 30 giorni un maniscalco<br />

per provvedere alla ferratura del cavallo<br />

o per riparare un ferro che magari<br />

si era rotto.<br />

Durante il viaggio non ha mai<br />

avuto problemi importanti e soprattutto<br />

non si sono mai fatti male né lei<br />

né Borbera.<br />

“Ci sono lunghi momenti <strong>di</strong> silenzio<br />

nei quali riesci a cogliere molti<br />

particolari della vita che ti circonda e<br />

L’ALPONE 3<br />

che non noteresti se coinvolto nella<br />

frenesia della vita quoti<strong>di</strong>ana”, ci <strong>di</strong>ce<br />

ancora Arianna.<br />

Ma cosa hanno pensato i suoi<br />

genitori <strong>di</strong> questo viaggio molto particolare<br />

e non privo <strong>di</strong> rischi?<br />

Il papà <strong>di</strong> Arianna, che vive ancora<br />

a <strong>San</strong> Zeno <strong>di</strong> Colognola ai Colli,<br />

ci <strong>di</strong>ce: “Se Arianna ha fatto questa<br />

scelta <strong>di</strong> vita ed è felice e serena così,<br />

vuol <strong>di</strong>re che è fatta per fare queste<br />

cose”!<br />

A. P.<br />

RIPETERE GIOVA ...<br />

I fratelli Sartori pronti allo sparo dei trombini dando<br />

il via all’accensione del bujelo della località Nogarotto.<br />

È stato bello, il giorno dell’Epifania,<br />

vedere la chiesetta <strong>di</strong> Nogarotto<br />

oltremodo gremita <strong>di</strong> fanciulli e<br />

delle famiglie del luogo per una cerimonia<br />

semplice e toccante: la bene<strong>di</strong>zione<br />

dei bambini, <strong>di</strong> queste nuove<br />

leve che saranno l’ossatura portante<br />

della nostra comunità.<br />

Attenti ed assorti, hanno seguito<br />

con viva partecipazione la cerimonia<br />

che don Angelo ha voluto espressamente<br />

per loro. Il Coro alpino “EI<br />

Biron” ha fatto la sua parte e attraverso<br />

le canzoni eseguite ha voluto<br />

lanciare un messaggio <strong>di</strong> pace, verso<br />

gli altri e verso se stessi, perché<br />

SEVERINO TONIN NOMINATO<br />

“BACAN DELLA LESSINIA”<br />

salute al momento della solenne investitura,<br />

Tonin si è sottoposto solo a<br />

<strong>di</strong>cembre al rituale prescritto dalla<br />

Nobile compagnia dei Lessini, in un<br />

ambiente ben più familiare, attorniato<br />

da amici e conoscenti: a far da rappresentante<br />

per la Comunità Montana è<br />

intervenuto Giamberto Bochese, già<br />

sindaco <strong>di</strong> Roncà e attualmente membro<br />

del Consiglio della Lessinia che,<br />

dopo aver ripetuto il formulario previsto<br />

per l’occasione, ha ufficialmente<br />

accolto nell’antico sodalizio il nuovo<br />

“bacan”. Bochese ha così ricordato<br />

anche i motivi che hanno portato a<br />

concedere l’investitura: consigliere<br />

comunale dal 1970 al 1985 e vicesin-<br />

Ragazzo davvero fortunato Fabio Ciman a Milano Marittima nel<br />

luglio 20<strong>07</strong> - per uno stage <strong>di</strong> lavoro. Il suo appassionato tifo per<br />

il Milan, il suo impegno verso il mondo dello sport pulito è stato<br />

largamente ricompensato.<br />

Eccolo posare insieme all'allenatore dei mitici rossoneri Giancarlo<br />

Ancelotti, in vacanza sulla costa romagnola. Una bella sod<strong>di</strong>sfazione<br />

sia per lui sia per il locale Milan club, molto attivo ed<br />

impegnato verso i valori positivi dello sport.<br />

soprattutto <strong>di</strong> questo<br />

ha bisogno il mondo<br />

attuale, <strong>di</strong> pace.<br />

Naturalmente sul<br />

piazzale antistante<br />

poi non è mancata la<br />

consueta allegria,<br />

tonificata da un’attraente<br />

befana che<br />

faceva gli onori <strong>di</strong><br />

casa, da un chiosco<br />

fornitissimo che, per<br />

una serata, ha fatto<br />

<strong>di</strong>menticare la <strong>di</strong>eta,<br />

oltre che da una allettante<br />

lotteria. Novità<br />

<strong>di</strong> quest’anno la<br />

possente voce del -<br />

trombin - <strong>di</strong> Gianluigi<br />

Sartori, che ha fatto rintronare la<br />

zona con boati fortissimi ed alla fine<br />

l’accensione del bellissimo “bujelo”,<br />

partito bene, nonostante l’umi<strong>di</strong>tà<br />

e che ha permesso a qualche<br />

appassionato <strong>di</strong> meteorologia <strong>di</strong> trarre<br />

auspici per l’estate futura.<br />

Tutti insieme, tutti in allegria,<br />

bravi tutti, un plauso particolare al<br />

comitato organizzatore. “Ma semo<br />

sempre i soliti” commenta un po’ triste<br />

il responsabile Silvino Cavazza, è<br />

vero, ma va bene anche così, per fortuna<br />

che “ghe sempre i soliti”; fosse<br />

così dappertutto ...<br />

GIANNI SARTORI<br />

Severino Tonin, “bacan” della Lessinia,<br />

mentre riceve l’investitura da<br />

Giamberto Bochese.<br />

daco per un triennio, Severino Tonin è<br />

stato uno dei fondatori della <strong>Pro</strong> Loco<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, ricoprendone<br />

la carica <strong>di</strong> presidente dal 1985 al<br />

1996, promotore <strong>di</strong> molteplici iniziative<br />

a carattere sociale e culturale<br />

(prima fra tutte la fondazione del giornale<br />

“L’Alpone” e la pubblicazione <strong>di</strong><br />

alcuni volumi che tendevano alla valorizzazione<br />

<strong>di</strong> persone ed eventi del<br />

nostro paese). Negli ultimi tempi,<br />

oltre ad essere attivo all’interno dell’Associazione<br />

culturale “<strong>San</strong> Zeno”,<br />

è stato fra i promotori del monumento<br />

de<strong>di</strong>cato alla “Pace e alla nostra storia”,<br />

situato a Castello in piazza Caduti<br />

e <strong>di</strong>spersi in Russia. Nel frattempo<br />

- aggiungiamo noi - ha trovato anche<br />

il tempo <strong>di</strong> sposarsi (e anche questa,<br />

visti i tempi che corrono, è un’impresa<br />

non da poco!), cosicché ha<br />

avuto modo <strong>di</strong> festeggiare l’ambito titolo<br />

<strong>di</strong> “bacan” accanto alla sua Bertilla<br />

e a tanti amici che hanno con<strong>di</strong>viso<br />

con lui momenti importanti della<br />

sua vita. A loro ci aggiungiamo volentieri,<br />

porgendogli le più sincere felicitazioni<br />

da parte della <strong>Pro</strong> Loco e dell’intera<br />

citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>: complimenti, “siòr Bacan!”<br />

DARIO BRUNI


L’ALPONE 4<br />

Tre gran<strong>di</strong> incontri organizzati dalla <strong>Pro</strong> Loco<br />

con Yano DJ per l’estate:<br />

- nel mese <strong>di</strong> giugno in zona industriale <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (da definirsi)<br />

- venerdì 27 giugno in piazza a Castello (Sagra delle ciliegie)<br />

- venerdì 3 ottobre in piazza a S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (Sagra delle Castagne)<br />

L’ALPONE HA<br />

BISOGNO DI TE!<br />

Sono passati 22 anni dall’uscita del<br />

primo <strong>trim</strong>estrale “L’Alpone”, dopo<br />

l’autorizzazione del tribunale <strong>di</strong> Verona<br />

del 3 luglio 1986.<br />

Lo abbiamo visto, <strong>di</strong> anno in anno,<br />

evolversi nei suoi articoli, lo abbiamo<br />

visto trasformarsi con pagine sempre<br />

più colorate, lo abbiamo visto arricchirsi<br />

<strong>di</strong> foto sempre più definite e<br />

luminose. Abbiamo letto poesie, storie,<br />

rivisto immagini che oramai il tempo<br />

aveva archiviato.<br />

Oggi “L’Alpone” parla <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong><br />

sport, <strong>di</strong> anniversari, <strong>di</strong> storie e interviste,<br />

propone eventi del paese, cercando<br />

<strong>di</strong> arricchirsi con rubriche sui giovani<br />

in modo da renderlo sempre più appetibile<br />

anche a loro.<br />

Vede tra le firme dei suoi articoli<br />

persone impegnate fin dall’inizio e<br />

nuovi autori. Il suo contributo si affianca<br />

alle ormai numerose pubblicazioni<br />

sulla storia e sull’attualità del nostro<br />

paese (ultima in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempo:<br />

“Enciclope<strong>di</strong>a <strong>Ilarione</strong>se”), invi<strong>di</strong>ate<br />

da altri paesi, ben più ricchi e più popolati.<br />

La <strong>Pro</strong> Loco sostiene la pubblicazione<br />

<strong>di</strong> questo interessante perio<strong>di</strong>co,<br />

facendo arrivare la sua voce, nei paesi<br />

più lontani, per mantenere un contatto<br />

con la realtà del paese <strong>di</strong> provenienza.<br />

Le copie stampate sono 2.870, <strong>di</strong><br />

cui 2.600 inviate in Italia e 270 nel<br />

resto del mondo: in questo modo le<br />

copie del perio<strong>di</strong>co giungono in Europa,<br />

ma anche in Turchia e in paesi lontani<br />

come l’America, il Giappone,<br />

l’Australia, l’Africa, la Russia e in Argentina.<br />

Naturalmente la <strong>Pro</strong> Loco ha bisogno<br />

del contributo <strong>di</strong> tutti per proseguire:<br />

<strong>di</strong> chi scrive, raccoglie notizie,<br />

immagini <strong>di</strong> chi spe<strong>di</strong>sce, <strong>di</strong> chi fa<br />

pubblicità e contribuisce con qualche<br />

contributo finanziario. In qualche modo,<br />

quin<strong>di</strong>, anche <strong>di</strong> te!<br />

IL NATALE,<br />

LA VEGLIA<br />

Il bello <strong>di</strong> stare insieme<br />

GIOVANI<br />

Con grande entusiasmo abbiamo<br />

ripreso quest’anno il canto della stella<br />

fra le contrade.<br />

La proposta è nata grazie ad alcuni<br />

giovani volonterosi e nostalgici che,<br />

con la collaborazione del gruppo giovanissimi<br />

<strong>di</strong> Azione Cattolica, hanno<br />

voluto con<strong>di</strong>videre con la gente del<br />

paese la gioia del Natale.<br />

In quattro serate abbiamo percorso<br />

gran parte del paese, accompagnati da<br />

Gesù bambino che giaceva in una<br />

calda capanna, proprio come allora, e<br />

da un gruppo <strong>di</strong> giovani con cappellini<br />

luminosi che ne cantavano la nascita.<br />

È stata un’esperienza molto bella<br />

che ha dato una risposta alla voglia <strong>di</strong><br />

farci conoscere e <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che i<br />

giovani sanno ancora trasmettere<br />

qualcosa <strong>di</strong> essenziale.<br />

Speriamo <strong>di</strong> poter rifare questa iniziativa<br />

anche l’anno prossimo, viste le<br />

richieste dei giovanissimi e<br />

la calorosa accoglienza della<br />

gente.<br />

Ringraziamo il paese per<br />

le offerte ricevute che sono<br />

state devolute alla parrocchia<br />

per iniziativa dei giovani.<br />

I GIOVANI NOSTALGICI<br />

MA VOLONTEROSI<br />

GRUPPO GASTROFILI<br />

VAL D’ALPONE<br />

CARNEVALE<br />

2008<br />

In alto: Mastro Ciliegia e Sora Castagna.<br />

Sopra: Primo carro classificato: “L’Ape Maia”.<br />

Sul vocabolario, alla voce carnevale,<br />

troviamo scritto: “tempo <strong>di</strong><br />

spensieratezza e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento”, e<br />

tale vuole essere anche nel nostro<br />

paese: con le mamme e le nonne che<br />

profumano <strong>di</strong> “grostoli”, <strong>di</strong> frittelle<br />

fino all’inizio della quaresima e i<br />

ragazzi che corrono da un paese all’altro,<br />

con il proprio carro, per partecipare<br />

alle varie feste in maschera.<br />

La manifestazione più colorata<br />

del periodo è la tra<strong>di</strong>zionale sfilata<br />

<strong>di</strong> carri e <strong>di</strong> maschere, che quest’anno<br />

è caduta il 3 febbraio. Il tempo ha<br />

concesso una tregua, giusto nelle<br />

ore <strong>di</strong> sfilata, forse sarà stata la presenza<br />

<strong>di</strong> don Angelo, neo parroco <strong>di</strong><br />

Castello che, dopo aver benedetto il<br />

carro dell’Ape Maia, ha sfilato tra le<br />

vie del paese vestito da ape.<br />

La banda Giuseppe Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Montecchia<br />

<strong>di</strong> Crosara e <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>, come ogni anno, ha aperto<br />

il corteo. A seguito, hanno sfilato le<br />

due principali maschere del paese,<br />

Mastro Ciliegia (Lorenzo Gecchele)<br />

e Sor Castagna (Lucia Burato), le<br />

quali si sono esibite a bordo <strong>di</strong><br />

Via Alpone, 13 - 37030 MONTECCHIA DI CROSARA (VR)<br />

Tel. 045 674 500 10 - Fax 045 65 44 140<br />

e-mail: info@pasiarredamenti.com - www.pasiarredamenti.com<br />

un’auto d’epoca <strong>di</strong> color rosso.<br />

Ben 15 carri hanno allietato la<br />

sfilata: il carro Me<strong>di</strong>o Evo: “abbiamo<br />

scelto questo titolo perché è il<br />

programma della scuola dell’infanzia<br />

<strong>di</strong> Montecchia <strong>di</strong> Crosara”;<br />

M&M’S Forever Friends: “vogliamo<br />

far <strong>di</strong>vertire i bambini…”; La<br />

COSTRUZIONE E<br />

COMPRAVENDITA<br />

I M M O B I L I<br />

Compagnia degli Imbriachi: “vogliamo<br />

far vedere alla gente che<br />

danni fa l’alcool”; Peter Pan e i Butei<br />

Sperduti: “tutti i Pi’ mati della<br />

vallata finalmente raggruppati”;<br />

Gli Hippy: Il Ritorno: “con tanta<br />

allegria siamo qui a tenervi compagnia”;<br />

L'Italia è vecchia bisogna rime<strong>di</strong>are:<br />

“L'Italia è vecchia ci sono<br />

pochi bambini”; L’ACR Spaziale:<br />

“occasione per unire bambini e<br />

genitori”; La Ruota degli Aumenti:<br />

“L'Italia degli aumenti io pago”;<br />

Grease: “puro <strong>di</strong>vertimento”; Osteria<br />

La Vecchia America: “vogliamo<br />

<strong>di</strong>vertirci”; Re del Torbolin: “alla<br />

conquista <strong>di</strong> Monteforte”; Il Re e i<br />

suoi Giullari: “facciamo <strong>di</strong>vertire re<br />

e tutti”.<br />

E per finire i quattro carri più<br />

premiati: il quarto e terzo posto,<br />

come da tra<strong>di</strong>zione, sono assegnati<br />

ai carri provenienti da fuori paese,<br />

con 100 euro <strong>di</strong> premio per La<br />

Corrida: “un carnevale in allegria”<br />

e 150 euro per “I Pi’Mati dei Caraibi:<br />

vogliamo tornar bambini”. Il secondo<br />

posto è stato aggiu<strong>di</strong>cato a<br />

Giotto e i suoi Amici con 200 euro<br />

<strong>di</strong> premio, creato dalla scuola d’infanzia<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>:<br />

“Auguriamo che ognuno <strong>di</strong> noi faccia<br />

della propria vita un’opera<br />

d’arte”. Il vincitore del carnevale<br />

2008 è stato il carro dell’Ape Maia<br />

con 250 euro <strong>di</strong> premio, il cui gruppo<br />

ideatore si aggiu<strong>di</strong>ca il primo<br />

premio per il secondo anno: “come<br />

ogni anno, l’intento principale è<br />

quello <strong>di</strong> far <strong>di</strong>vertire sia gran<strong>di</strong> che<br />

piccini attraverso colori, musica,<br />

balletti, fantasia e qualche sorpresa.<br />

L’idea dell’Ape Maia è stata<br />

scherzosamente avanzata l’anno<br />

scorso insieme a chi non è potuto<br />

essere con noi anche quest’anno”.<br />

Sono nate idee nuove per i prossimi<br />

carnevali: una votazione anticipata<br />

delle maschere principali, Mastro<br />

Ciliegia e Sora Castagna, visto<br />

che le due figure sono poco conosciute<br />

nel paese e poco valorizzate.<br />

La seconda idea è quella <strong>di</strong> un carnevale<br />

notturno al sabato sera.<br />

Ringraziamo tutti coloro che hanno<br />

partecipato e che hanno collaborato<br />

per lo svolgimento della manifestazione.<br />

COSCRITTI 1939<br />

VIENO CASA SRL Via Vieno, 1<br />

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SEDE LEGALE:<br />

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Un po’ <strong>di</strong> “Sale e Pepe”<br />

alla scuola primaria A. Stefani<br />

La classe dopo lo spettacolo.<br />

Ciao a tutti, noi siamo i ragazzi <strong>di</strong><br />

quarta A e B della primaria “A. Stefani”<br />

e vogliamo raccontarvi una<br />

bella esperienza che abbiamo vissuto<br />

a scuola nei mesi <strong>di</strong> novembre e<br />

<strong>di</strong>cembre.<br />

Con la collaborazione <strong>di</strong> Luciana<br />

segue da pag. 1<br />

scelto <strong>di</strong> fare le trentatré ore, assieme<br />

ai professori, hanno ideato il “progetto<br />

giornalino”. Subito era stato pensato<br />

esclusivamente per i ragazzi delle<br />

classi terze che frequentano il venerdì<br />

pomeriggio, poi si sono aggiunti<br />

anche i contributi delle altre classi. Il<br />

nostro giornalino si chiama “Non solo<br />

scuola”. Come <strong>di</strong>ce il titolo, infatti,<br />

gli argomenti trattati non si limitano<br />

solo alla scuola, ma si estendono in un<br />

campo culturale più approfon<strong>di</strong>to.<br />

All’interno del giornale troviamo,<br />

Da due anni i bambini della scuola<br />

primaria “Aristide Stefani” si<br />

danno da fare, insieme ai loro genitori,<br />

per raccogliere i tappi <strong>di</strong> plastica<br />

delle bottiglie.<br />

Nessuno avrebbe mai pensato che<br />

un semplice tappo potesse essere<br />

così utile per aiutare persone meno<br />

fortunate.<br />

Questa iniziativa, nata in collaborazione<br />

con l’Associazione Aido <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, sta avendo un<br />

Damini e<br />

Maria Lovato,<br />

due simpatiche<br />

e<br />

gentili<br />

signore che<br />

fanno parte<br />

della compagniateatrale<br />

“Sale e<br />

Pepe”, abbiamorealizzato<br />

il<br />

progetto<br />

“Teatrando”,incontrandoci<br />

per<br />

ben sei volte<br />

nella nostra palestra.<br />

Abbiamo fatto tante cose bellissime:<br />

ci siamo <strong>di</strong>vertiti ridendo e piangendo<br />

(per finta) come veri attori; al<br />

suono della musica, abbiamo espresso<br />

i nostri stati d’animo e le nostre<br />

emozioni; abbiamo imparato ad usa-<br />

IL GIORNALINO DELLA SCUOLA<br />

ad esempio, argomenti riguardanti la<br />

storia <strong>di</strong> Mario Marcazzan, da cui<br />

prende il nome la nostra scuola, ed<br />

alcune pubblicità progresso, che<br />

dovrebbero sensibilizzare i lettori su<br />

<strong>di</strong>verse problematiche che vengono<br />

trattate nel numero che si prende in<br />

considerazione. I nostri argomenti<br />

hanno seguito quattro linee principali<br />

in riferimento al POF, cioè il documento<br />

attraverso il quale la nostra<br />

scuola si presenta a genitori e alunni.<br />

I temi principali del giornalino sono:<br />

Zorzetto Franca nel giorno del suo compleanno 80 suonati mentre<br />

ringrazia parenti e amici, durante la sua Festa.<br />

Aido e scuola primaria “Aristide Stefani”<br />

grosso successo. Infatti sono<br />

migliaia i tappi arrivati che<br />

verranno portati ad Aviano<br />

(Pordenone) e il ricavato del<br />

riciclo andrà ad una struttura<br />

che accoglie gratuitamente i<br />

malati terminali <strong>di</strong> cancro con<br />

re il corpo e la voce in modo espressivo;<br />

ci siamo trasformati in marionette<br />

legate ad un filo; abbiamo imitato<br />

personaggi ed oggetti; <strong>di</strong>visi in<br />

gruppi, abbiamo rappresentato storie<br />

inventate da noi.<br />

Durante l’ultimo incontro c’è<br />

stata anche una sorpresa: è venuto a<br />

trovarci il signor Angelo Pandolfo<br />

che, nelle vesti del famoso Pantalon<br />

dei Bisognosi, ha partecipato alle<br />

nostre piccole rappresentazioni, facendoci<br />

ridere e <strong>di</strong>vertire con la sua<br />

simpatia ... veneziana!<br />

È stata un’esperienza molto<br />

importante perché abbiamo giocato<br />

con tutti, ci si abbracciava con chi<br />

capitava e nessuno si vergognava <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re “ti voglio bene” all’altro.<br />

Vogliamo esprimere un fortissimo<br />

grazie alla compagnia “Sale e Pepe”,<br />

sperando <strong>di</strong> poter continuare questo<br />

progetto anche l’anno prossimo.<br />

ALUNNI ED INSEGNANTI<br />

DELLE CLASSI QUARTE<br />

educazione alla salute, educazione<br />

alla legalità, educazione allo sport e la<br />

conoscenza del territorio. Con lo sport<br />

abbiamo affrontato temi come il ciclismo<br />

e il doping.<br />

Riguardo all’educazione alla legalità<br />

abbiamo illustrato le norme <strong>di</strong> sicurezza<br />

nell’Istituto Comprensivo e, infine, in<br />

merito alla conoscenza del territorio, siamo<br />

andati ad approfon<strong>di</strong>re le festività<br />

presenti nel nostro paese.<br />

Oltre a tutti gli argomenti trattati,<br />

noi alunni <strong>di</strong> terza abbiamo deciso <strong>di</strong><br />

de<strong>di</strong>care anche uno spazio alla messaggeria.<br />

Superando <strong>di</strong> gran lunga le<br />

nostre aspettative, questa idea ha<br />

riscosso molto successo. Consiste nel<br />

poter inviare dei messaggi ad amici o<br />

compagni che non sono nella stessa<br />

sezione per comunicare in modo<br />

nuovo e <strong>di</strong>vertente. Il giornalino è<br />

stato reso pubblico il 22 Dicembre<br />

20<strong>07</strong> quando alcuni ragazzi l’hanno<br />

illustrato e <strong>di</strong>stribuito agli alunni della<br />

scuola me<strong>di</strong>a.<br />

Tutto questo è stato possibile grazie<br />

ai contributi offerti dalla Cassa<br />

Rurale <strong>di</strong> Vestenanova, alla quale porgiamo<br />

i nostri più sentiti ringraziamenti.<br />

Inoltre ringraziamo anche il<br />

comitato genitori e l’assessore alla<br />

cultura che ci hanno aiutato e seguito<br />

nello svolgimento del nostro progetto.<br />

MASSIMILIANO,LUCA<br />

E ILARIA<br />

INSIEME PER SOLIDARIETÀ<br />

i loro familiari. L’impegno della raccolta,<br />

oltre che a sensibilizzare tanta<br />

gente a essere solidale verso quelle<br />

persone che stanno vivendo un<br />

momento <strong>di</strong>fficile della loro vita,<br />

educa al rispetto dell’ambiente attraverso<br />

la raccolta e il riciclo della plastica.<br />

Ringraziando<br />

l’Associazione<br />

Aido per aver<br />

coinvolto la<br />

scuola, si invitano<br />

tutti coloro<br />

che vogliono dare<br />

una mano, a<br />

consegnare i<br />

tappi presso la<br />

sede dell’Associazione<br />

Aido.<br />

ALUNNI E<br />

INSEGNANTI<br />

GLI ALLORI<br />

Il 19 e 20 gennaio scorso si è svolta<br />

la 33ª e<strong>di</strong>zione della “Montefortiana”,<br />

una manifestazione sportiva che ha<br />

registrato anche quest’anno un record<br />

<strong>di</strong> partecipazione: oltre <strong>di</strong>ciottomila<br />

atleti nelle varie specialità che hanno<br />

visto protagonisti bambini, amanti dell’arte<br />

e della natura, professionisti del<br />

po<strong>di</strong>smo mon<strong>di</strong>ale, marciatori amatoriali<br />

che hanno letteralmente inondato<br />

il territorio <strong>di</strong> Monteforte.<br />

Tra le attività collaterali - convegni,<br />

manifestazioni pubbliche, incontri con<br />

la stampa - particolare interesse ha destato<br />

un concorso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno riservato<br />

agli alunni delle scuole elementari e<br />

me<strong>di</strong>e che vi hanno partecipato in<br />

massa. Significativo il tema del concorso:<br />

“Sogna, pensa, immagina: corria-<br />

L’ALPONE 5<br />

Complimenti vivissimi da parte della redazione a:<br />

DCiman Daniele, laurea breve in Informatica, il 12.12.20<strong>07</strong> presso<br />

l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Verona<br />

Cavazza Francesca, dottoressa in Scienze e Tecnologie alimentari presso<br />

l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova, il 18 febbraio 2008<br />

Lovato Marina, dottoressa in Scienze Politiche presso l’Università degli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova, il 20 febbraio 2008<br />

MONTEFORTIANA, TRA<br />

SPORT E SOLIDARIETÀ<br />

Nell’e<strong>di</strong>zione 2008 del Carnevale<br />

a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, la scuola<br />

dell’Infanzia “Papa Luciani” ha pensato<br />

<strong>di</strong> far partecipare un ospite<br />

d’eccezione: Giotto!<br />

Fin dall’inizio dell’anno scolastico,<br />

Giotto ha accompagnato il cammino<br />

formativo dei nostri bambini,<br />

li ha guidati, passo dopo passo, alla<br />

scoperta dell’Arte, ovvero all’educazione<br />

del bello, del saper cogliere gli<br />

aspetti più importanti della vita <strong>di</strong><br />

tutti i giorni e tradurli, con <strong>di</strong>verse<br />

tecniche e secondo l’abilità <strong>di</strong> ciascuno,<br />

in piccole opere d’arte. Ci si<br />

ritrovava così a costruire un puzzle<br />

dove l’elaborato <strong>di</strong> ciascun bambino<br />

ne era parte e ci si rendeva conto che<br />

queste piccole, straor<strong>di</strong>narie creature,<br />

<strong>di</strong> giorno in giorno, crescevano e<br />

<strong>di</strong>ventavano dei piccoli/gran<strong>di</strong> artisti<br />

e, loro stessi, erano i pezzetti più<br />

preziosi che costruiscono il puzzle<br />

della nostra vita, come famiglia e<br />

come comunità.<br />

La figura <strong>di</strong> Giotto ha affascinato<br />

bambini e genitori, che hanno pensato<br />

ad un carro fatto “ad arte” e così è<br />

stato fin dal concepimento dell’idea.<br />

Il tempo era breve, ma impressionante<br />

e straor<strong>di</strong>naria è stata la partecipazione<br />

<strong>di</strong> tutti i papà che hanno<br />

pensato subito alla realizzazione del<br />

carro, le mamme a tagliare le stoffe<br />

per i costumi con tutti gli accessori<br />

relativi. Ci ren<strong>di</strong>amo conto <strong>di</strong> cosa<br />

significhi fare questo per 150 bambini<br />

e per altrettanti genitori? Maestre<br />

e bambini hanno trasformato la<br />

scuola in un laboratorio <strong>di</strong> pittura, <strong>di</strong><br />

taglio e cucito, <strong>di</strong> assemblaggio <strong>di</strong><br />

cappellini, pennelli, matite, tubetti <strong>di</strong><br />

colore ... sembrava proprio <strong>di</strong> essere<br />

mo, senza lasciare in<strong>di</strong>etro chi inciampa”.<br />

L’iniziativa, indetta dal Gruppo<br />

sportivo “Valdalpone” è stata organizzata<br />

dall’associazione “Amici <strong>di</strong> don<br />

Marini”. Tra i partecipanti, oltre agli<br />

alunni delle scuole del Veneto, anche<br />

loro piccoli amici residenti a Roma,<br />

New York e Taipei (Taiwan).<br />

La Commissione, presieduta dal<br />

prof. Vittorio Castagna, ha avuto il suo<br />

bel da fare nel prendere in esame ben<br />

1.725 elaborati.<br />

Il primo premio assoluto è andato a<br />

Roberta Dal Cero che frequenta la<br />

prima classe presso la Scuola me<strong>di</strong>a<br />

“<strong>Giovanni</strong> Pascoli” <strong>di</strong> Montecchia <strong>di</strong><br />

Crosara.<br />

D. V.<br />

GIOTTO E I SUOI AMICI:<br />

UN CARNEVALE DI ALLEGRIA E DI COLORI<br />

in un alveare, dove ogni ape ha il suo<br />

posto e il proprio ruolo ... e così, in<br />

20 giorni, l’opera d’arte era pronta.<br />

Ognuno si è improvvisato artista<br />

e l’arte ha trasformato tutti creando<br />

un clima <strong>di</strong> serena e frizzante allegria.<br />

E fu così che ... domenica 3 febbraio,<br />

in prima fila, siamo andati in<br />

scena: la faccia <strong>di</strong> Giotto, allegro e<br />

spensierato, sembrava dominare dall’alto<br />

il serpentone <strong>di</strong> carri che, via<br />

via si aggiungevano. Il matitone che<br />

si stagliava dal centro del carro, con<br />

il suo movimento <strong>di</strong> braccia, sembrava<br />

volesse <strong>di</strong>segnare il grande<br />

quadro della festa che stava per iniziare.<br />

Un enorme contenitore, ricolmo<br />

<strong>di</strong> pennelli, era a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

chiunque volesse contribuire ad arricchire,<br />

con tocchi <strong>di</strong> colori e <strong>di</strong> allegria,<br />

la festa che stava per esplodere.<br />

Uno dopo l’altro, giungevano da<br />

ogni parte, matite, tubetti <strong>di</strong> colore,<br />

piccoli e gran<strong>di</strong> artisti che riempivano<br />

il grande carro multicolore e, infine,<br />

tanti genitori, vestiti da pittori.<br />

A suon <strong>di</strong> musica e sotto una<br />

pioggia <strong>di</strong> coriandoli abbiamo percorso<br />

le vie del paese e, man mano<br />

che si avanzava, s’inondava ogni<br />

spazio della magia della festa. Le<br />

fermate erano momenti preziosi per<br />

poter festeggiare con un bicchiere <strong>di</strong><br />

vino che da sotto il carro, ogni tanto<br />

compariva e, nel giro <strong>di</strong> boa, si ritrovava<br />

sempre il solito e ben atteso<br />

baule che, per l’occasione si trasformava<br />

in una mini cucina, dalla quale<br />

si sfornavano panini, salami, formaggio,<br />

caffè e quant’altro potesse<br />

segue a pag. 7


L’ALPONE 6<br />

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA testi <strong>di</strong> DELIO VICENTINI<br />

dal Consiglio comunale<br />

Revoca convenzione<br />

La convenzione in atto, con decorrenza <strong>di</strong>cembre 2006, tra il comune<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> e quello <strong>di</strong> Roncà per la gestione associata dell’Ufficio<br />

<strong>di</strong> Segretario comunale è stata revocata. Analogo accordo, tuttavia, è stato<br />

stipulato anche con i comuni <strong>di</strong> Crespadoro e <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro Mussolino, in<br />

provincia <strong>di</strong> Vicenza. Il “patto a quattro” viene collocato nell’ambito <strong>di</strong><br />

un progetto generale che tende a razionalizzare le spese gravanti, soprattutto,<br />

sui bilanci dei piccoli comuni.<br />

(Delibere n. 54 e 55 del 29 novembre 20<strong>07</strong>)<br />

Centro <strong>di</strong>urno per<br />

anziani<br />

L’innalzamento dell’età me<strong>di</strong>a della popolazione residente, con tutte le<br />

conseguenze che il fenomeno comporta, le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> molte famiglie a<br />

provvedere all’assistenza delle persone anziane in ambito familiare e la<br />

conseguente <strong>di</strong>ffusa domanda sociale connessa hanno indotto l’Amministrazione<br />

ad assumere il preciso impegno <strong>di</strong> organizzare un centro<br />

<strong>di</strong>urno. Il primo passo in tal senso è stata l’acquisizione <strong>di</strong> un immobile<br />

situato in piazza Colonna, in pieno centro citta<strong>di</strong>no, proprio davanti alla<br />

chiesa parrocchiale <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina in Villa. Il costo totale dell’immobile,<br />

compreso un terreno <strong>di</strong> pertinenza, ammonta a 420.000,00 euro.<br />

(Del. 59 del 29 novembre 20<strong>07</strong>)<br />

Convenzione con<br />

la <strong>Pro</strong>vincia<br />

Con riferimento ad una normativa<br />

risalente agli anni 2000 e<br />

2001, l’Amministrazione comunale<br />

ha stipulato una convenzione<br />

con la <strong>Pro</strong>vincia allo scopo <strong>di</strong><br />

poter fruire <strong>di</strong> qualificata assistenza<br />

tecnico-amministrativa nei settori<br />

economico, produttivo, commerciale,<br />

turistico, sociale, culturale<br />

e sportivo. Si tratta, per il<br />

momento <strong>di</strong> un accordo-quadro<br />

che sarà successivamente dettagliato<br />

me<strong>di</strong>ante la specificazione<br />

dei servizi da svolgere in forma<br />

associata. In quella sede verranno<br />

definite le modalità e i termini<br />

operativi della gestione. La convenzione<br />

avrà la durata <strong>di</strong> tre anni<br />

durante i quali la <strong>Pro</strong>vincia farà da<br />

capofila per tutti i comuni che<br />

aderiranno all’accordo.<br />

Almeno due volte all’anno i<br />

sindaci, o loro delegati, si riuniranno<br />

per fare il punto della situazione,<br />

per il monitoraggio delle<br />

attività e per verificare la funzionalità<br />

dei servizi convenzionati.<br />

Ciascun ente può recedere dalla<br />

convenzione, con decorrenza dal<br />

primo giorno dell’anno successivo,<br />

segnalando per iscritto l’intenzione<br />

almeno con sessanta giorni<br />

<strong>di</strong> anticipo.<br />

Gli ambiti <strong>di</strong> operatività della<br />

L’associazione “Polisportiva<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> 2001” che<br />

svolge un’intensa attività <strong>di</strong> promozione<br />

e organizzazione dell’educazione<br />

fisica nel territorio<br />

comunale, avrà in concessione,<br />

anche per il prossimo triennio, due<br />

“aule motorie” funzionanti rispettivamente<br />

presso le scuole primarie<br />

“A. Stefani”del capoluogo e<br />

convenzione sono i seguenti:<br />

- lavoro (iscrizione all’anagrafe<br />

dei lavoratori, agevolazioni per<br />

le imprese, corsi <strong>di</strong> formazione,<br />

progetti <strong>di</strong> politica attiva per il<br />

lavoro, servizio <strong>di</strong> accoglienza<br />

per le persone in cerca <strong>di</strong> lavoro,<br />

iscrizione al collocamento<br />

mirato per i <strong>di</strong>sabili, informagiovani,<br />

ecc.;<br />

- turismo (formare il personale<br />

dell’ente locale, accesso alla<br />

rete internet della <strong>Pro</strong>vincia,<br />

erogazione <strong>di</strong> eventuali contributi<br />

a favore degli enti locali,<br />

gestione associata <strong>di</strong> manifestazioni,<br />

produzione <strong>di</strong> documentazione<br />

<strong>di</strong>vulgativa, ecc.;<br />

- informatica (connessione alla<br />

rete provinciale con possibilità<br />

<strong>di</strong> utilizzo dei servizi telematici,<br />

pubblicazione <strong>di</strong> documentazione<br />

on-line, assistenza tecnica<br />

sulla rete, registri informatici<br />

<strong>di</strong> atti, ecc.;<br />

- formazione, logistica per i mezzi<br />

in dotazione alla provincia,<br />

espropriazione, lavori pubblici<br />

... manutenzione delle pertinenze<br />

della rete viaria provinciale;<br />

- servizi sociali, biblioteca e scambio<br />

<strong>di</strong> dati cartografici.<br />

(Del. n. 60 del 29 novembre 20<strong>07</strong>)<br />

Gestione <strong>di</strong> palestra<br />

e aule motorie<br />

“C. Tonin” <strong>di</strong> Castello, la palestra<br />

a<strong>di</strong>acente la scuola me<strong>di</strong>a “M.<br />

Marcazzan” e la palestra, denominata<br />

“Polisportiva 2001”, <strong>di</strong> viale<br />

dell’industria 46.<br />

In base all’accordo, valido per<br />

gli anni 2008, 2009, 2010, il<br />

comune si riserva <strong>di</strong> concedere le<br />

strutture per lo svolgimento <strong>di</strong><br />

attività occasionali programmate<br />

dalle scuole o da altre organizzazioni<br />

sportive locali, purché <strong>di</strong><br />

pubblico interesse, e previamente<br />

concordate con l’associazione affidataria.<br />

Da parte sua la polisportiva<br />

esonera il comune da ogni<br />

responsabilità e si impegna all’os-<br />

La giunta ha approvato un<br />

apposito bando per la raccolta <strong>di</strong><br />

idee e proposte, finalizzate al rior<strong>di</strong>no<br />

e alla riqualificazione del<br />

centro storico <strong>di</strong> Castello. Particolare<br />

riguardo sarà rivolto all’arredo<br />

urbano <strong>di</strong> pregio architettonico,<br />

al miglioramento della viabilità<br />

pedonale, al verde pubblico adeguatamente<br />

attrezzato. Attenzione<br />

specifica sarà riservata all’intero<br />

abitato della frazione e alla piazza<br />

che ne costituisce il cuore.<br />

Agli esperti del settore vengono<br />

richieste idee e proposte che met-<br />

servanza <strong>di</strong> tutte le misure sanitarie<br />

e <strong>di</strong> sicurezza, a non subaffittare<br />

i locali a terzi, a mantenerli in<br />

perfetta efficienza assicurando<br />

un’accurata manutenzione or<strong>di</strong>naria.<br />

Eventuali interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria saranno a<br />

dalla Giunta comunale<br />

tano in bella evidenza gli e<strong>di</strong>fici<br />

storici e gli spazi aggregativi. I<br />

progetti saranno realizzati su tavole<br />

da 70x100, accompagnati da<br />

relazione scritta. Potranno partecipare<br />

liberi professionisti, singoli o<br />

associati, società <strong>di</strong> professionisti<br />

e <strong>di</strong> ingegneri, consorzi, studenti<br />

iscritti alle facoltà <strong>di</strong> ingegneria e<br />

architettura, oltre ad eventuali laureati<br />

presso dette facoltà e non<br />

ancora iscritti agli albi professionali.<br />

Gli elaborati verranno valutati<br />

da una giuria, nominata dalla<br />

Giunta comunale, costituita da<br />

Approvato il progetto esecutivo per il completamento dell’acquedotto<br />

comunale nelle zone collinari del paese. Il primo stralcio, <strong>di</strong> cui abbiamo<br />

dato notizia nei precedenti numeri del giornale, è quasi ultimato. La spesa<br />

complessiva ammonta a 300.000,00 euro finanziati con contributi della<br />

Regione Veneto e dello Stato<br />

(Del. n. 135 del 27 novembre 20<strong>07</strong>)<br />

carico del comune al quale spetta<br />

anche la determinazione delle<br />

tariffe annuali per gli utenti, sentita<br />

l’associazione. In caso <strong>di</strong> accertata<br />

violazione della convenzione<br />

il comune può <strong>di</strong>sporne la revoca.<br />

(Del. n. 63 del 19 <strong>di</strong>cembre 20<strong>07</strong>)<br />

Bando per la riqualificazione e<br />

il rior<strong>di</strong>no del centro storico <strong>di</strong><br />

Castello<br />

Convenzione tra<br />

<strong>Pro</strong> Loco e Comune<br />

per “L’Alpone”<br />

Rinnovata, per il triennio 2008,<br />

2009, 2010, la convenzione tra la<br />

<strong>Pro</strong> <strong>loco</strong> e l’Amministrazione<br />

comunale per la pubblicazione <strong>di</strong><br />

notizie inerenti l’attività della stessa<br />

amministrazione nei confronti<br />

della comunità. Il servizio trova<br />

legittimazione nella normativa<br />

vigente che prevede “l’informazione<br />

a mezzo stampa, au<strong>di</strong>ovisivi<br />

e strumenti telematici ... rivolta ai<br />

citta<strong>di</strong>ni, alla collettività e ad altri<br />

enti attraverso ogni modalità tecnica<br />

e organizzativa”. Costituiscono<br />

oggetto dell’informazione l’illustrazione<br />

e la “conoscenza delle<br />

<strong>di</strong>sposizioni normative”, le “attività<br />

delle istituzioni e il loro funzionamento”,<br />

le modalità <strong>di</strong> “accesso<br />

ai pubblici servizi”, la co-<br />

Acqua, nelle zone<br />

collinari<br />

Impianti <strong>di</strong><br />

cogenerazione in<br />

<strong>di</strong>rittura d’arrivo<br />

Nel numero <strong>di</strong> settembre 20<strong>07</strong><br />

de “L’Alpone” era stato dato ampio<br />

spazio ad una notizia <strong>di</strong> grande<br />

attualità: la produzione <strong>di</strong> energia<br />

elettrica me<strong>di</strong>ante due impianti<br />

<strong>di</strong> cogenerazione ad oli vegetali<br />

e dando vita a delle mini-reti <strong>di</strong><br />

teleriscaldamento: una presso il<br />

municipio e una presso la scuola<br />

me<strong>di</strong>a “M. Marcazzan”.<br />

Ora la Giunta ha approvato il<br />

progetto definitivo/esecutivo presentato<br />

dalla <strong>di</strong>tta En.In.Esco srl a<br />

firma dell’ingegnere Giorgio<br />

Zaggia. La spesa complessiva prevista<br />

ammonta a 1.200.000,00<br />

euro e sarà finanziata per<br />

512.564,00 dal Comune me<strong>di</strong>ante<br />

contributo regionale e per<br />

687.435,65 dal <strong>Pro</strong>motore della<br />

<strong>di</strong>tta stessa. Responsabile del proce<strong>di</strong>mento<br />

amministrativo è il<br />

geometra Maurizio Bacco, “responsabile”<br />

dell’area tecnica.<br />

(Del. 5 del 17 gennaio 2008)<br />

cinque membri scelti tra citta<strong>di</strong>ni<br />

che vantino specifiche competenze<br />

in materia e presieduta dal sindaco.<br />

Per il vincitore è previsto un<br />

premio in denaro <strong>di</strong> 2.000,00 euro.<br />

Ovviamente non potranno partecipare,<br />

per palese incompatibilità, i<br />

componenti della giunta comunale,<br />

della giuria giu<strong>di</strong>cante, i loro<br />

coniugi o parenti fino al secondo<br />

grado.<br />

(Del. n. 116 del 4 settembre 20<strong>07</strong>)<br />

noscenza <strong>di</strong> “temi <strong>di</strong> rilevante<br />

interesse pubblico e sociale”. La<br />

redazione del <strong>trim</strong>estrale riserverà<br />

lo spazio adeguato alle notizie da<br />

pubblicare nelle due pagine centrali<br />

facendo riferimento ai contenuti<br />

delle deliberazioni <strong>di</strong> interesse<br />

generale prodotte dal Consiglio<br />

e dalla Giunta. Per maggior trasparenza<br />

verranno resi noti, <strong>di</strong> volta<br />

in volta, anche gli estremi delle<br />

delibere stesse.<br />

Il comune corrisponderà, in<br />

cambio un contributo economico<br />

<strong>di</strong> 3.000,00 euro all’anno.<br />

(Del. n. 125 del 9 ottobre 2008)<br />

Laboratorioinformatico<br />

a<br />

Castello<br />

È stato rinnovato, per il triennio<br />

2008/2010, il contratto <strong>di</strong><br />

comodato tra il comune e la parrocchia<br />

<strong>di</strong> Castello per la concessione<br />

in uso <strong>di</strong> un locale da a<strong>di</strong>bire<br />

a laboratorio informatico a<br />

<strong>di</strong>sposizione della scuola primaria,<br />

a tempo pieno, “Cirillo<br />

Tonin”. Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa,<br />

in vigore fin la 2004, che qualifica<br />

l’offerta formativa della<br />

scuola in un settore <strong>di</strong>venuto ormai<br />

in<strong>di</strong>spensabile. Tanto più se<br />

si considera che si tratta <strong>di</strong> una<br />

scuola organizzata sulla base <strong>di</strong><br />

quaranta ore settimanali.<br />

(Del. n. 139 del 4 <strong>di</strong>cembre<br />

20<strong>07</strong>)


Servizio idrico<br />

integrato<br />

Nel numero precedente del giornale era stata fornita dettagliata informazione<br />

in or<strong>di</strong>ne al passaggio del servizio acquedottistico comunale<br />

all’A.A.T.O.V. (Autorità d’Ambito Ottimale Veronese) e da questa alla<br />

“Società Acque Veronesi s.c.a.r.l.”. In conseguenza <strong>di</strong> ciò si è reso necessario<br />

anche il trasferimento al nuovo ente gestore dei due <strong>di</strong>pendenti<br />

comunali, Celestino Gugole e Roberto Zoccante, che precedentemente<br />

avevano curato il medesimo servizio alle <strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze del comune.<br />

(Del. 137 del 27novembre 20<strong>07</strong>)<br />

Ad<strong>di</strong>zionale I.R.P.E.F.<br />

confermata<br />

Non verrà ritoccata l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF. Anche per l’esercizio finanziario<br />

2008 rimarrà fissa allo 0,8% con una previsione <strong>di</strong> entrata <strong>di</strong> circa<br />

195.700,00 euro, in<strong>di</strong>spensabili per “assicurare l’equilibrio <strong>di</strong> bilancio e<br />

conservare la quantità e qualità dei servizi comunali erogati”.<br />

(Del. 144 del 18 <strong>di</strong>cembre 20<strong>07</strong>)<br />

Il costo delle<br />

fotocopie<br />

La legge 241/1990, nota come<br />

la “legge sulla trasparenza degli<br />

atti amministrativi”, prevede che<br />

agli uffici comunali possa essere<br />

richiesta, da parte dei citta<strong>di</strong>ni<br />

interessati, la documentazione<br />

amministrativa relativa a proce<strong>di</strong>-<br />

Dallo scorso anno, a Roncà, è<br />

attivo un centro <strong>di</strong>urno per anziani,<br />

denominato Le querce, che è a servizio<br />

<strong>di</strong> tutta la vallata dell’Alpone.<br />

Sempre presso questo centro, da febbraio<br />

<strong>di</strong> quest’anno, è iniziato il servizio<br />

<strong>di</strong> residenzialità. L’accoglienza<br />

quin<strong>di</strong> non è più solo durante il giorno,<br />

ma anche per la notte.<br />

Il centro è stato creato ed è gestito<br />

dalla cooperativa sociale Monscleda<br />

Onlus.<br />

Accoglie persone anziane in<br />

situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà o non autosufficienti,<br />

affette da varie patologie<br />

legate all’invecchiamento. Possono<br />

essere accolti tutti i residenti dell’Ulss<br />

20, con la priorità ai residenti<br />

nei comuni della vallata.<br />

Il centro <strong>di</strong>urno funziona giornalmente,<br />

dalle 8,00 alle 16,00, dal lunedì<br />

al venerdì; il sabato, dalle 8,00<br />

alle 12,00. È attivo il servizio trasporto<br />

da e per casa, e possono esse-<br />

menti in corso e/o già terminati. Il<br />

costo delle fotocopie per tale operazione<br />

viene così determinato:<br />

- fogli formato A4: € 0,15<br />

- fogli formato A3: € 0,25<br />

(Del. 3 del 8 gennaio 2008)<br />

Al momento <strong>di</strong> andare in macchina riceviamo una lettera - molto interessante<br />

- <strong>di</strong> un giovane che, tuttavia, vuole mantenere l’anonimato. Nel<br />

prossimo numero del nostro giornale sarà oggetto <strong>di</strong> commento e, per<br />

quanto possibile, <strong>di</strong> pubblicazione. Nel frattempo invitiamo il giovane a<br />

farsi avanti. Sa scrivere bene e <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> avere buone idee.<br />

“L’Alpone” ha bisogno anche <strong>di</strong> lui!<br />

IL CENTRO POLIFUNZIONALE<br />

PER ANZIANI<br />

re trasportate anche persone non<br />

deambulanti, con mezzi attrezzati<br />

allo scopo. Al centro <strong>di</strong>urno gli ospi-<br />

Dall'11 al 13 ottobre scorso a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> in<br />

occasione della "Sagra delle Castagne", presso i chioschi<br />

allestiti per l'occasione lungo le vie del paese, i numerosi<br />

visitatori hanno potuto gustare il vino Soave, il Durello ed<br />

altri prodotti locali, come le Lasagne fatte con farina <strong>di</strong><br />

castagne.<br />

LETTERE<br />

AL DIRETTORE<br />

Egregio Signore,<br />

Con le feste Natalizie appena passate,<br />

un’altro anno incomincia, ed il<br />

mio nostalgico pensiero non si allontana<br />

mai dalla mia terra nativa. Posso<br />

ringraziare il Signore per il posse<strong>di</strong>mento<br />

che ho oggi, a volte contemplo<br />

la vita trascorsa in Via Beltrami <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> negli anni<br />

1940 e ‘50.<br />

Sono il primogenito <strong>di</strong> sette figli, <strong>di</strong><br />

Antonio Cavazza e Giuseppina Bordon.<br />

Durante la mia tenera età Beltrami<br />

era il centro delle attività, insieme<br />

con altre 20 famiglie, forse con lo<br />

stesso numero <strong>di</strong> figli.<br />

Come sappiamo, lo stato <strong>di</strong> vita <strong>di</strong><br />

quel tempo era molto duro causa della<br />

scarsità <strong>di</strong> lavoro. Così, all’età <strong>di</strong> 21<br />

anni, come tanti altri giovani, intrapresi<br />

il cammino per l’Australia cercando<br />

fortuna. L’Australia è stata<br />

vantaggiosa per me, con numerose<br />

ti possono trascorrere la giornata, o<br />

anche solo mezza, assistiti da personale<br />

qualificato, con la presenza, a<br />

giorni alterni, <strong>di</strong> un infermiere, impegnato<br />

in attività <strong>di</strong> varia natura.<br />

Il servizio residenziale, funziona<br />

tutti i giorni, 24 ore su 24, per perio<strong>di</strong><br />

stabiliti o per transitorie necessità<br />

(<strong>di</strong>missioni dall’ospedale, attesa <strong>di</strong><br />

altre soluzioni, sollievo temporaneo<br />

alle famiglie e altro). Non è una casa<br />

<strong>di</strong> riposo, ma una piccola struttura (i<br />

posti letto sono 8) dove si vuole<br />

mantenere la <strong>di</strong>mensione famigliare,<br />

dove si cerca <strong>di</strong> mantenere le capacità<br />

residue dell’anziano, per quanto<br />

poche siano.<br />

Il centro, oltre ad offrire assistenza<br />

con personale qualificato, prevede<br />

attività educative, rieducative e <strong>di</strong><br />

socializzazione, con spazi per il riposo,<br />

il gioco, la musica e il teatro.<br />

Sempre presso il centro è anche<br />

attivo il servizio privato <strong>di</strong> fisioterapia<br />

rivolto a persone <strong>di</strong> tutte le età<br />

che ne abbiano necessità. È completamente<br />

privato, nel senso che il centro<br />

mette a <strong>di</strong>sposizione la palestra<br />

con tutti gli attrezzi, e mette in contatto<br />

<strong>di</strong>retto la persona richiedente<br />

con la sig.ra Raffaella, la fisioterapista<br />

qualificata con anni <strong>di</strong> esperienza,<br />

che proporrà il percorso fisioterapico.<br />

Tutti i servizi del centro “Le querce”<br />

prevedono una quota <strong>di</strong> compartecipazione<br />

alla spesa, che varia a<br />

seconda del servizio richiesto. Per<br />

informazioni e richieste <strong>di</strong> ammissioni<br />

si può contattare la segreteria<br />

della cooperativa, dal lunedì al<br />

venerdì, dalle 9.00 alle 15.00, allo<br />

045 7450941, oppure il centro stesso<br />

allo 045 7460004. Per esigenze<br />

urgenti e fuori dagli orari <strong>di</strong> segreteria<br />

contattare il numero 348 3111788<br />

IL DIRETTORE<br />

COOP.MONSCLEDA ONLUS<br />

LUIGINO RIGHETTO<br />

opportunità <strong>di</strong> ragguingere la meta,<br />

lavorando assiduamente.<br />

Nel 1967, mi sposai ed ebbi due<br />

figli, una bambina <strong>di</strong> nome Giuseppina<br />

ed un bambino <strong>di</strong> nome Antonio.<br />

Oggi la mia più grande gioia è <strong>di</strong><br />

essere <strong>di</strong>venuto un fiero nonno <strong>di</strong> sette<br />

bei nipotini. Mio figlio Antonio è<br />

Antonio, Cesarina, Anthony, Riccardo, Domenic, Angelo (nonno), Charlie, Amelia,<br />

Laurence, Maria-Elena, Giuseppina.<br />

padre <strong>di</strong> 5 bambini: Maria Elena <strong>di</strong> 8<br />

anni, Riccardo 6, Domenic 4 e due<br />

gemelli <strong>di</strong> nome Amelia e Anthony <strong>di</strong> 2<br />

anni e 9 mesi. Mia figlia Giuseppina è<br />

madre <strong>di</strong> due bambini: Charlie <strong>di</strong> 10<br />

anni, e Laurence <strong>di</strong> 6.<br />

La reminescenza nostalgica <strong>di</strong> quel<br />

tempo giovanile spinge sempre la memoria<br />

a raccontare quei ricor<strong>di</strong> intorno<br />

a Beltrami, paese nativo, come se<br />

non lo avessi mai lasciato. Questi sentimenti,<br />

questi ricor<strong>di</strong> saranno sempre<br />

con<strong>di</strong>visi con i miei figli e nipotini.<br />

Porgo i miei ringraziamenti a voi<br />

per “L’Alpone” che mi viene inviato<br />

servire per mantenere alto il tono<br />

della festa.<br />

A pensarci ora, la riflessione che<br />

forse viene più spontanea, è che<br />

anche questo Carnevale ha segnato<br />

una tappa significativa del percorso<br />

che la scuola dell’Infanzia con i<br />

bambini, le maestre e i genitori, ha<br />

fatto e sta ancora facendo. Se l’artista,<br />

comunemente inteso, si esprime<br />

per particolari competenze e abilità<br />

possiamo pensare che, per un giorno<br />

almeno, tutti siamo stati artisti dell’allegria,<br />

senza esclusione alcuna.<br />

Per noi genitori è stata l’occasione<br />

per vivere con i nostri bambini<br />

un’esperienza educativa e ricreativa<br />

che lascerà una traccia positiva.<br />

È doveroso, prima <strong>di</strong> concludere,<br />

rivolgere alcuni ringraziamenti.<br />

Innanzitutto grazie alle mamme e ai<br />

papà che, ancora una volta, hanno<br />

saputo rispondere con sollecitu<strong>di</strong>ne<br />

e generosità, senza badare a orari,<br />

L’ALPONE 7<br />

<strong>trim</strong>estralmente in Australia. Leggendolo<br />

mi fa mantenere viva la memoria.<br />

Auguro a tutti voi <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

un felice e prosperoso anno 2008, colmo<br />

<strong>di</strong> pace e bene.<br />

Un pensiero speciale invio ai miei<br />

fratelli, alle loro famiglie, e a tutti<br />

quelli che sono cresciuti con me, alla<br />

mia amata contrada Beltrami. Che Id<strong>di</strong>o<br />

vi bene<strong>di</strong>ca.<br />

Ciao a tutti.<br />

Angelo e Maria Cavazza<br />

Carissimi Maria e Angelo,<br />

chiedo scusa per la<br />

confidenza che mi<br />

sono permesso ma,<br />

anche se non ci conosciamopersonalmente<br />

mi sembra <strong>di</strong> avervi,<br />

da sempre, conosciuti.<br />

Con le vostre<br />

parole appassionate e<br />

presentandoci la vostra<br />

magnifica e numerosa<br />

famiglia avete<br />

centrato l’obiettivo<br />

che il nostro giornale<br />

si è posto fin dal suo<br />

primo numero: quello<br />

<strong>di</strong> rafforzare il legame<br />

tra chi è stato costretto<br />

a lasciare il suo<br />

paese natale e chi<br />

ancora vi risiede. Dalle vostre parole<br />

traspare una profonda nostalgia che<br />

lascia chiaramente intendere il desiderio<br />

<strong>di</strong> tornare. Quando ciò avverrà<br />

saremo lieti <strong>di</strong> intervistarvi come<br />

accaduto nel numero pubblicato lo<br />

scorso Natale quando è venuto a raccontarci<br />

la sua bella storia Renzo<br />

Ciman dal Sud Africa. Perché non vi<br />

mettete al computer, visto che sapete<br />

scrivere bene, e ci raccontate della<br />

vostra vita, dei sacrifici affrontati -<br />

che sicuramente ci saranno stati -,<br />

delle vostre conquiste, delle sod<strong>di</strong>sfazioni?<br />

segue da pag. 5<br />

GIOTTO E I SUOI AMICI<br />

all’impegno.<br />

Grazie alle maestre e a tutto lo<br />

staff educativo per il loro paziente<br />

lavoro con i nostri bambini.<br />

Grazie, infine, alle suore, per la<br />

loro presenza <strong>di</strong>screta. Grazie non<br />

solo per tutto il lavoro fatto al <strong>di</strong><br />

fuori degli orari canonici della scuola,<br />

ma anche per la possibilità che<br />

offrono ai genitori <strong>di</strong> avere un luogo<br />

in cui ritrovarsi.<br />

Grazie per la loro capacità <strong>di</strong><br />

coinvolgere le persone, <strong>di</strong> seguire e<br />

supervisionare i <strong>di</strong>versi lavori e, non<br />

da ultimo, per la preoccupazione <strong>di</strong><br />

non fare mai mancare un buon caffè,<br />

utile soprattutto a coloro che, incuranti<br />

del freddo e della stanchezza,<br />

non <strong>di</strong>sdegnano nemmeno il piacere<br />

<strong>di</strong> sorseggiare in compagnia una<br />

bevanda calda.<br />

Grazie, infine, ai bambini ...<br />

come sempre meravigliosi.<br />

I GENITORI


L’ALPONE 8<br />

Un semplice gesto per<br />

una grande causa<br />

Anche quest’anno l’Istituto<br />

Comprensivo <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong><br />

si è impegnato a raccogliere<br />

tutti i tappi <strong>di</strong> bottiglia al fine <strong>di</strong><br />

promuovere l’iniziativa <strong>di</strong> aiutare i<br />

malati terminali <strong>di</strong> tumore.<br />

Ma lo sapevate cosa può fare un<br />

semplice tappo <strong>di</strong> bottiglia? Di sicuro<br />

per noi è un oggetto insignificante,<br />

ma per molte persone malate<br />

<strong>di</strong> tumore (anche <strong>di</strong> età pe<strong>di</strong>atrica),<br />

può essere prezioso e aiutarle a vivere<br />

al meglio la loro vita, nonostante<br />

le gravi con<strong>di</strong>zioni.<br />

Molte persone <strong>di</strong>sponibili ad aiutare<br />

gli altri, nel 2004, rifacendosi<br />

ad un’esperienza simile che da alcuni<br />

anni è attiva a Pordenone, si sono<br />

impegnate a creare un’associazione<br />

tesa a migliorare la vita <strong>di</strong> questi<br />

malati, grazie appunto a dei semplici<br />

tappi <strong>di</strong> plastica. L’ iniziativa un<br />

po’ alla volta ha coinvolto, sfidando<br />

lo scetticismo <strong>di</strong> molti, tantissime<br />

parrocchie, scuole e persone singole.<br />

Così, tappo dopo tappo, se ne<br />

sono raccolti 644 quintali, che sono<br />

stati trasportati alle fabbriche dove<br />

viene dato avvio alla prima fase <strong>di</strong><br />

riciclaggio.<br />

Come mai solo i tappi <strong>di</strong> plastica<br />

e non le bottiglie? Perché sono fatti<br />

<strong>di</strong> plastiche particolari, <strong>di</strong> maggior<br />

pregio, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> più alto valore economico.<br />

Si possono raccogliere<br />

anche tappi <strong>di</strong> detersivi, dei pennarelli,<br />

contenitori del giochino dell’<br />

uovo kinder, il tappino rosso della<br />

colla vinavil, il contenitore del<br />

Nesquik e il coperchio della nutella.<br />

Il ricavato economico naturalmente<br />

va in beneficenza all’ associazione<br />

“Via <strong>di</strong> Natale” che ad<br />

Aviano, presso il Centro <strong>di</strong> Ricevimento<br />

Oncologico (CRO) ha costruito,<br />

e attualmente gestisce, una<br />

struttura per l’ ospitalità <strong>di</strong> ammalati<br />

e famigliari in cura, oltre che un<br />

Hospice per il ricovero dei malati<br />

oncologici terminali. Quin<strong>di</strong> ecco i<br />

due considerevoli significati dell’<br />

iniziativa: da una parte i fon<strong>di</strong> che<br />

vanno ad un importante ente benefico<br />

e <strong>di</strong> solidarietà, dall’ altra un interessante<br />

“<strong>di</strong>fferenziamento” nell’ambito<br />

della raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

e del riciclaggio.<br />

Per concludere, anche nel nostro<br />

piccolo, possiamo collaborare con<br />

questa iniziativa per aiutare le persone<br />

in <strong>di</strong>fficoltà<br />

con un<br />

semplice gesto<br />

che apparentemente<br />

può sembrare<br />

inutile, ma<br />

sicuramente per<br />

molti non lo è.<br />

TUTTI I TAPPI UTILI AL NOSTRO SCOPO!!<br />

- I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA CHE CONTEN-<br />

GONO LE BIBITE<br />

- I TAPPI DEI BOTTIGLIONI DEI DETERS<strong>IV</strong>I<br />

- I CONTENITORI DEL GIOCHINO DELL’OVETTO KINDER<br />

- I TAPPI DEI PENNARELLI<br />

- I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA DEL LATTE<br />

- I CONTENITORI DI RULLINI FOTOGRAFICI<br />

- IL TAPPINO ROSSO DELLA COLLA VINAVIL<br />

- I TAPPI DEI CONTENITORI DI PLASTICA DI SOSTANZE<br />

DETERGENTI A SPRUZZO<br />

- IL CONTENITORE DEL NESQUIK<br />

- IL COPERCHIO DELLA NUTELLA<br />

NOI E “I CARATTERI<br />

IN LIBERTÀ”<br />

Noi alunni <strong>di</strong> classe quinta vorremmo<br />

parlare <strong>di</strong> tre interessanti<br />

momenti programmati per le ore <strong>di</strong><br />

attività opzionali e vissuti in tre<br />

giornate in<strong>di</strong>menticabili.<br />

8/11/20<strong>07</strong> visita a Caselle <strong>di</strong><br />

Sommacampagna al gruppo e<strong>di</strong>toriale<br />

“Thesis’ dove si stampa anche<br />

il nostro quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> provincia<br />

“L’Arena”. È stata pubblicata la<br />

nostra foto sull’Arena a testimonianza<br />

<strong>di</strong> ciò!<br />

Sabato 01/12/20<strong>07</strong> alla scuola<br />

primaria “A. Stefani” è arrivata<br />

Paola Dalli Cani, una giornalista<br />

della nostra vallata.<br />

Sabato 02/02/2008 con il <strong>di</strong>rettore<br />

del <strong>trim</strong>estrale “L’Alpone”: Delio<br />

Vicentini. Estrapoliamo alcuni<br />

spunti e riflessioni per chi non credesse<br />

sull’attività interessante svolta.<br />

“Queste esperienze mi hanno<br />

fatto capire che praticare questo<br />

mestiere comporta gran<strong>di</strong> responsa-<br />

SERENA ALDEGHERI E CHIARA MAZZASETTE<br />

bilità, ma, secondo me, ne vale la<br />

pena perché impari a stare in mezzo<br />

alla gente e a sentire i problemi delle<br />

persone, <strong>di</strong>ventandone così amico.<br />

La giornalista Paola Dalli Cani ed il<br />

<strong>di</strong>rettore Vicentini sono per me persone<br />

dalle gran<strong>di</strong> qualità”.<br />

ILENIA SARTORI<br />

Ricordando <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco<br />

STORIA DI UNA STATUA CONSERVATA A CASTELLO<br />

Com’è ormai tra<strong>di</strong>zione, la festa<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco è <strong>di</strong>ventato<br />

un appuntamento particolarmente<br />

sentito nel nostro paese.<br />

Fra le iniziative che quest’anno<br />

sono state messe in atto, merita <strong>di</strong><br />

essere ricordata la processione<br />

che la parrocchia <strong>di</strong> S. Caterina in<br />

Villa ha organizzato e che ha visto<br />

sfilare giovani e meno giovani nel<br />

tragitto che unisce la chiesa al<br />

monumento de<strong>di</strong>cato al “santo dei<br />

giovani”.<br />

Nel ricordare il patrono dei<br />

salesiani, riceviamo e sintetizziamo<br />

uno scritto mandatoci dal “nostro”<br />

sacerdote salesiano don<br />

Gianfranco Coffele, da anni docente<br />

a Roma presso l’Università<br />

Pontificia Salesiana, che illustra<br />

la storia della statua <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

Bosco collocata nell’oratorio<br />

della chiesa <strong>di</strong> Castello.<br />

La monumentale statua policro-<br />

La statua <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> Bosco, conservata nella<br />

cappella della chiesa <strong>di</strong> Castello.<br />

“Li abbiamo convocati nella<br />

nostra scuola perché ci spieghino<br />

che cosa piace fare nel loro lavoro,<br />

perché l’hanno scelto, da che cosa è<br />

nata questa passione <strong>di</strong> scrivere o<br />

<strong>di</strong>rigere e da quando; a noi ha fatto<br />

molto piacere incontrarli”.<br />

FRANCESCA FUSA<br />

“Paola Dalli Cani ci<br />

ha spiegato come si<br />

<strong>di</strong>venta giornalista e<br />

come si scrive un articolo.<br />

Ci ha parlato dei<br />

requisiti fondamentali<br />

per questa professione,<br />

essi sono: essere curiosi,<br />

aver voglia <strong>di</strong> scrivere e<br />

comprarsi scarpe basse,<br />

per andare a cercare<br />

informazioni”.<br />

“Ci ha detto anche<br />

che a 19 anni, quando ha<br />

cominciato la sua carrie-<br />

ma, in legno, scolpita ad Ortisei da<br />

Giuseppe Riflesser Tuior, rappresentante<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Bosco circondato<br />

da tre ragazzi, è approdata<br />

a Castello proveniente dall’Istituto<br />

Don Bosco <strong>di</strong> Verona (in<br />

via A. <strong>Pro</strong>volo, 16), grazie all’interessamento<br />

<strong>di</strong> Gelindo Coffele<br />

(padre <strong>di</strong> don Gianfranco, n.d.r.).<br />

Ex-allievo della casa salesiana<br />

“Card. Cagliero” <strong>di</strong> Ivrea (TO)<br />

negli anni 1929-31, è sempre stato<br />

un grande devoto <strong>di</strong> Don Bosco. Il<br />

31 gennaio per molti anni ha fatto<br />

celebrare la messa <strong>di</strong> don Bosco,<br />

magari “in terzo” e, per quanto<br />

possibile, con i cantori, ai quali<br />

offriva poi volentieri “un goto de<br />

vin”.<br />

Negli anni ’70 i fratelli don<br />

Antonio e don Gino Zanella, rispettivamente<br />

parroco e cappellano<br />

<strong>di</strong> Castello, nel ristrutturare la<br />

chiesetta dell’oratorio hanno lanciato<br />

una specie d’asta:<br />

chi avesse offerto<br />

il tabernacolo<br />

avrebbe avuto <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> sceglierne il<br />

santo patrono a cui<br />

de<strong>di</strong>care la chiesetta.<br />

Gelindo Coffele,<br />

vinta l’asta e finiti i<br />

lavori, dovette poi<br />

pensare a comprare<br />

una statua adeguata.<br />

Così, un mattino,<br />

scese a Verona per<br />

ricevere suggerimenti<br />

dagli esperti<br />

salesiani. Pensava<br />

ad una statua <strong>di</strong> piccole<br />

<strong>di</strong>mensioni,<br />

meglio ancora un<br />

“busto”, ma non riuscì<br />

a trovarne, fin-<br />

ché non incontrò<br />

don Antonio Giaco-<br />

ra, era molto timida e allora, nel<br />

‘91, si scriveva con la macchina da<br />

scrivere. Per lei non bisogna avere<br />

pregiu<strong>di</strong>zi, inoltre a lei non piace<br />

che i bambini vengano sfruttati per<br />

fare notizia”.<br />

MARIO CONFENTE E LUCA<br />

SARTORI<br />

Il <strong>di</strong>rettore<br />

Delio Vicentini<br />

ha spiegato come<br />

f u n z i o n a<br />

“L’Alpone”,<br />

la redazione,<br />

dove lo si<br />

stampa (dopo<br />

che lui ha<br />

riletto per<br />

due volte ogni<br />

facciata).<br />

Ci ha parlato<br />

delle interviste,<br />

della pagina riservata ai<br />

giovani, delle due facciate centrali,<br />

delle testimonianze, delle<br />

rubriche <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong> cucina,...<br />

e del fatto che L’ Alpone<br />

arriva nei cinque continenti per<br />

le persone originarie <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>; egli ci ha<br />

fatto venire tanta voglia <strong>di</strong> leggere<br />

con più attenzione il nostro<br />

<strong>trim</strong>estrale: parte <strong>di</strong> noi e della<br />

nostra storia. Per svolgere l’attività<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore egli è iscritto<br />

all’albo dei giornalisti e ha<br />

cominciato come cronista della<br />

min, per anni <strong>di</strong>rettore della libreria<br />

e<strong>di</strong>trice salesiana, il quale lo<br />

informò che per lavori <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

era stata rimossa una grande<br />

statua del santo dall’ingresso<br />

del loro istituto e riposta nel sottoscala.<br />

Gelindo pensò <strong>di</strong> essere<br />

preso in giro per la sua età avanzata,<br />

ma il sacerdote replicò: “Se le<br />

va bene se la porti via, senza pensarci<br />

oltre!”. Coffele ritornò a<br />

Castello e con l’aiuto <strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

Mella, gestore <strong>di</strong> un’officina meccanica,<br />

e <strong>di</strong> altri parrocchiani fece<br />

caricare la statua su <strong>di</strong> un camioncino<br />

e la portò nel posto dove<br />

ancora si trova.<br />

Quando in quel <strong>di</strong> Verona si<br />

sparse la voce della “scomparsa”<br />

della famosa statua, ci fu una<br />

rivolta popolare, ma Coffele poté<br />

affermare con sicurezza che la statua<br />

era stata generosamente donata,<br />

che i doni non si ritirano né si<br />

recuperano e che doveva stare<br />

dov’era legittimamente arrivata.<br />

Dopo la sua morte i numerosi e<br />

<strong>di</strong>namici ex allievi <strong>di</strong> Don Bosco<br />

della parrocchia <strong>di</strong> S. Caterina in<br />

Villa organizzarono una festa<br />

solenne e chiesero la statua al parroco<br />

<strong>di</strong> Castello, il quale <strong>di</strong>sse <strong>di</strong><br />

rivolgersi a Eugenia, la vedova <strong>di</strong><br />

Gelindo. Mamma Eugenia concesse<br />

gioiosamente “in uso la magnifica<br />

statua”, ma solo dopo aver<br />

ottenuto la parola d’onore che,<br />

finita la festa, essa sarebbe ritornata<br />

“al suo posto”.<br />

In tempi nei quali con tanta frequenza<br />

si sente <strong>di</strong>re che è proprio<br />

<strong>di</strong>fficile “il mestiere <strong>di</strong> essere<br />

genitori”, il <strong>San</strong>to, che questa statua<br />

monumentale rappresenta, sia<br />

suggeritore della giusta pedagogia<br />

per tutti i genitori della Val<br />

d’Alpone.<br />

DON GIANFRANCO COFFELE,<br />

SALESIANO<br />

squadra <strong>di</strong> calcio <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong>, su incarico del quoti<strong>di</strong>ano<br />

“L’Arena”. Allora come giornalista<br />

scriveva rigorosamente tutto con la<br />

penna stilografica. Che bello starlo<br />

a sentire mentre parla e risponde che<br />

tifa Juventus e Chievo ... come non<br />

potersi far fare almeno un autografo!<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore e arrivederci.<br />

TUTTI GLI ALUNNI DI CLASSE:<br />

5ªA 5ªB “A. STEFANI”<br />

La nostra concitta<strong>di</strong>na Bertilla Beltrame,<br />

con a bordo la figlia Erica Allegri,<br />

in dolce attesa della primogenita<br />

Martina, ha accompagnato in auto,<br />

fornendo tutta l’assistenza alla corsa,<br />

il genero Dario Pegoraro <strong>di</strong> Monteforte<br />

d’Alpone lungo i 1.226 chilometri della<br />

corsa ciclistica Parigi-Brest-Parigi.


ANCORA NATALE<br />

Quando si pensa al Natale con<br />

tutte le sue feste e le sue manifestazioni<br />

si pensa forse troppo spesso a<br />

qualche cosa <strong>di</strong> puramente esteriore<br />

e superficiale. Mi sento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che<br />

non sempre è così.<br />

Durante le festività natalizie abbiamo<br />

vissuto nella nostra comunità<br />

molti avvenimenti significativi e<br />

carichi <strong>di</strong> emozioni che con semplicità<br />

ci hanno fatto stare bene.<br />

Sto parlando, per esempio, del<br />

“Canto della Stella” che si è svolto<br />

per le nostre contrade.<br />

Per alcuni giorni i cantori della<br />

“Ghenga” (gruppo <strong>di</strong> giovani cantori<br />

<strong>di</strong> Castello) si sono uniti al coro<br />

parrocchiale del paese e ad altre<br />

persone che, per l’occasione, si sono<br />

rivelati cantori esperti pronti a portare<br />

letizia per le vie. Si sono <strong>di</strong>visi<br />

in più gruppi per poter meglio raggiungere<br />

e allietare coi canti natalizi<br />

anche le famiglie più lontane senza<br />

trascurare nessuno.<br />

La gente ha risposto con grande<br />

partecipazione e generosità ospitando<br />

in più occasioni il coro per un<br />

caldo ristoro e un momento <strong>di</strong> convivialità.<br />

L’apprezzamento della<br />

comunità si è rivelato in maniera<br />

concreta attraverso la donazione <strong>di</strong><br />

offerte in denaro. Questi oboli sono<br />

stati destinati ad alcuni nostri missionari<br />

come Padre Luciano Costalunga,<br />

missionario in Venezuela,<br />

a Suor Teresa Marcazzan, missionaria<br />

in Kenia, e per altre necessità<br />

parrocchiali. Nel frattempo per le<br />

vie del paese si andava addobbando<br />

e illuminando finestre, porte, alberi<br />

e giar<strong>di</strong>ni per rendere più bello e<br />

gioioso il periodo natalizio. Nella<br />

chiesa parrocchiale <strong>di</strong> Castello Luca<br />

e Marco Marcazzan hanno allestito<br />

anche quest’anno un presepio arti-<br />

Presepio ai Zamichei<br />

gianale veramente suggestivo e<br />

ricco <strong>di</strong> nuovi particolari. Abbiamo<br />

avuto serate <strong>di</strong> canti presso la chiesa<br />

parrocchiale <strong>di</strong> S. Caterina in Villa e<br />

il presepio vivente in località<br />

“Pran<strong>di</strong>”.<br />

Vivere il Natale con l’incontro<br />

della gente, con le nuove e più con-<br />

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più partecipi a una vita che <strong>di</strong>venta<br />

forse troppo frenetica e che lascia<br />

poco spazio agli altri.<br />

Avere la voglia <strong>di</strong> fermarsi un po’<br />

per de<strong>di</strong>care del tempo ad altre persone,<br />

alla nostra comunità, fa star<br />

bene maggiormente noi stessi e per<br />

questo ben venga il Natale con tutte<br />

le sue sfumature, da quelle esteriori<br />

a quelle più intime che ci scaldano il<br />

cuore e ci aiutano a vivere meglio.<br />

GABRIELLA PERNIGOTTO<br />

Presepio: “Tramonto a Betlemme” Il coro visita i presepi<br />

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Presepio <strong>di</strong> Castello<br />

Particolare<br />

<strong>di</strong> un presepio<br />

Presepio Salgaroli<br />

L’ALPONE 9<br />

Presepio Paesaggio<br />

Presepio nella piazza<br />

della Chiesa.<br />

Presepio Lovato<br />

Part. del presepio Monfalcone


L’ALPONE 10<br />

TESTIMONIANZE<br />

Angela Ciman, nasce ai Cimani il<br />

7 novembre 1914, figlia <strong>di</strong> Severino<br />

e <strong>di</strong> Attilia, mentre in casa già sgambetta<br />

Ernesto, il fratellino maggiore<br />

e sarà poi seguita da Antonio,<br />

entrambi ora scomparsi.<br />

La prima guerra mon<strong>di</strong>ale è alle<br />

porte e puntuale si ricorda anche <strong>di</strong><br />

papà Severino, che la vive proprio<br />

tutta in grigioverde. Quando torna a<br />

casa definitivamente non trova più<br />

la moglie Attilia, morta nel frattempo<br />

e sepolta insieme al suocero,<br />

deceduto contemporaneamente. Che<br />

fare, con tre figli in tenerissima età<br />

e bisognosi <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> cure?<br />

Passa in seconde nozze con<br />

Maria Panarotto ed arrivano nell’or<strong>di</strong>ne<br />

a popolare la famiglia: Attilia,<br />

Piero, Fortunato, Pia, Pio, Rita.<br />

Papà fa il conta<strong>di</strong>no e cerca <strong>di</strong><br />

sopperire alle necessità facendo<br />

anche il calzolaio per arrotondare,<br />

ma la situazione non è delle migliori.<br />

In casa, poi, la matrigna, per<br />

quanto brava, non può mai sostituire<br />

la mamma.<br />

Angela cresce e frequenta l’asilo<br />

dalle suore, accompagnata dalla zia<br />

Italia Mella, e poi è la volta della<br />

scuola elementare, sempre a <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong>, solo fino alla terza classe.<br />

Come tante coetanee, va “a servire”<br />

a Verona, da una ricca famiglia,<br />

i Cecchini, a fare la fiorista. “Brava<br />

gente, ricorda, mi hanno trattata<br />

meglio <strong>di</strong> una figlia”, ma <strong>di</strong> tutti gli<br />

anni <strong>di</strong> lavoro non ha mai visto un<br />

soldo, papà passava a ritirarli, ottenendo<br />

ad<strong>di</strong>rittura tre anni <strong>di</strong> anticipo,<br />

affermando “tanto, se si stanca<br />

Angela, ho subito un’altra figlia da<br />

mandare a sostituirla”. La nostra<br />

Angela, nel frattempo, fattasi signorina<br />

alta e snella, attira le attenzioni<br />

<strong>di</strong> <strong>Giovanni</strong> Galiotto, dai Menegoletti,<br />

classe 1910, che la porta all’altare<br />

nel 1938.<br />

Frutto <strong>di</strong> questo ma<strong>trim</strong>onio sono<br />

cinque splen<strong>di</strong>de fanciulle, nell’or<strong>di</strong>ne:<br />

Maria, Stella, Attilia, Giovanna<br />

e, per ultima, Bertilla. Con la prima<br />

figlia arriva però anche la guerra.<br />

Nel 1940 parte anche il marito<br />

che vedrà il congedo, anzi non lo<br />

vedrà mai perché nessuno glielo<br />

rilascerà, dopo 7 anni. Grecia, Albania<br />

sono i nomi che girano in casa e<br />

ANGELA CIMAN,<br />

UNA GIOVINEZZA MAI VISSUTA<br />

che incutono terrore e morte. Una<br />

falsa notizia dà <strong>Giovanni</strong> fra i morti<br />

e Angela viene invitata a Bari per il<br />

riconoscimento della salma. Per fortuna<br />

non si tratta <strong>di</strong> lui, “non l’è mia<br />

el me omo” esclama sollevata, trattenendo<br />

a stento il pianto. ma per<br />

<strong>Giovanni</strong> non finiscono le <strong>di</strong>savventure.<br />

Dopo l’8 settembre 1943, catturato<br />

dai Tedeschi, finisce in campo<br />

<strong>di</strong> concentramento, vicino a Dusseldorf.<br />

Qui, come in tutti i lager, si<br />

vive la negazione della ragione<br />

umana, una vita massacrante, malvagia.<br />

Si rubano <strong>di</strong> notte le patate,<br />

con estremo pericolo della vita.<br />

<strong>Giovanni</strong> rischia <strong>di</strong> finire i suoi<br />

giorni a causa della malnutrizione.<br />

“Per questa sera Galiotto kaputt”,<br />

sghignazzava il kapo’ tedesco <strong>di</strong><br />

turno, ma un provvidenziale pacco<br />

<strong>di</strong> alimenti, arrivato tramite la Croce<br />

rossa, lo rimette un po’ in forze.<br />

Durante un bombardamento delle<br />

Domenica 5 agosto la parrocchia<br />

<strong>di</strong> Castello ha vissuto un avvenimento<br />

eccezionale, il rinnovo <strong>di</strong> 50 anni <strong>di</strong><br />

solenne promessa al Signore, una promessa<br />

sentita, cosciente, coerente,<br />

pronunciata con lo stesso entusiasmo<br />

<strong>di</strong> quel lontano 1957 da Sr. Rina<br />

Coffele, originaria <strong>di</strong> Castello, figlia<br />

maggiore <strong>di</strong> Gelindo e <strong>di</strong> Eugenia Burato,<br />

recentemente scomparsa. Nata<br />

nel 1938, cresce in una famiglia con i<br />

problemi <strong>di</strong> tutti, con le stesse aspira-<br />

LOVATO ATTILIO<br />

come un giglio nel campo ...<br />

Un amico scomparso,<br />

ma che ha lasciato<br />

un grande ricordo<br />

<strong>di</strong> sé, Attilio<br />

Lovato nasce nella<br />

contrada Campetto<br />

da Vittorio e Alessandra<br />

Micheletto.<br />

Quinto <strong>di</strong> 7 fratelli<br />

(Ermenegilda,<br />

Giuseppe, Marino,<br />

Maria, Attilio, Carlo<br />

e Ferruccio), trascorre<br />

l’infanzia serenamente,<br />

nella semplicità<br />

delle nostre<br />

famiglie <strong>di</strong> un tempo. Terminate le<br />

elementari, frequentate alla scuola in<br />

via Guarato, parte per Mirabello Monferrato,<br />

alla scuola <strong>di</strong> don Bosco,<br />

insieme con altri amici, per coronare<br />

il suo grande desiderio <strong>di</strong> “sapere”,<br />

nel 1950.<br />

A motivo <strong>di</strong> un’improvvisa malattia<br />

polmonare, causata dal clima umido<br />

e nebbioso del Monferrato (Attilio<br />

era abituato al microclima della<br />

Calvarina ove non si conosceva la<br />

forze alleate, poi, rimane sotto le<br />

macerie e tutto viene <strong>di</strong>strutto dal<br />

fuoco. Miracolosamente si salva ed<br />

in mezzo a tanto <strong>di</strong>sastro solo una<br />

piccola croce che non viene intaccata<br />

dal fuoco e costituirà per lui come<br />

un segno del cielo, un ben più sicuro<br />

rifugio ed ancora <strong>di</strong> salvezza. Se<br />

la porterà in Italia, a casa, nel 1947<br />

e gli farà compagnia nella bara, al<br />

momento della sepoltura.<br />

Angela in questi lunghi anni rivive<br />

le medesime privazioni <strong>di</strong> sua<br />

madre durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale.<br />

Giravano i fascisti e i Tedeschi<br />

in cerca del fratello Antonio, che<br />

veniva nascosto ora nel forno, ora<br />

sotto la legna per sfuggire ai rastrellamenti.<br />

Il marito prima dell’armistizio<br />

cercava <strong>di</strong> mandare a casa<br />

qualche soldo per andare avanti, i<br />

campi venivano coltivati dai vicini<br />

che davano una mano, si faceva quel<br />

che si poteva. Dopo il ritorno del<br />

marito le cose cambiano in positivo.<br />

La mancanza <strong>di</strong> figli maschi non è<br />

causa <strong>di</strong> afflizione e <strong>Giovanni</strong> lo<br />

<strong>di</strong>chiara esplicitamente “Pitosto che<br />

ghe succeda quelo che me ghè<br />

capità a mi, che el Signore me<br />

manda tute done!”. Le <strong>di</strong>fficoltà tuttavia<br />

sono tante. Poi le figlie crescono,<br />

la Maria va in filanda, all’età <strong>di</strong><br />

13 anni. Era dura, le cape, fra cui<br />

primeggia la “Clelia fabra”, erano<br />

alquanto scorbutiche ed arcigne. Poi<br />

la Maria va a servire dalle suore<br />

orsoline a Roma e ci vanno pure<br />

SUOR RINA COFFELE<br />

50 anni <strong>di</strong> “eccomi” al Signore<br />

nebbia, se non qualche<br />

volta), nel 1952<br />

lascia Mirabello per<br />

tornare al clima mite<br />

della vallata dell’Alpone,<br />

infrangendo un<br />

sogno.<br />

Nel frattempo non lo<br />

abbandona il suo desiderio<br />

<strong>di</strong> essere utile ai “più<br />

piccoli” e si improvvisa<br />

catechista per i numerosi<br />

bambini della contrada.<br />

Esercita anche la<br />

professione <strong>di</strong> sarto<br />

per breve tempo. Ricoverato<br />

all’ospedale <strong>di</strong> Milano, viene<br />

operato al cuore e, come <strong>di</strong> norma<br />

“tutto va bene”, ma successive complicazioni<br />

lo strappano al nostro affetto<br />

e si spegne serenamente nel 1966.<br />

La malattia ha forgiato il suo spirito<br />

rendendolo a tutti simpatico e da<br />

tutti amato.<br />

Ancora dopo tanti anni rimane vivo<br />

il suo ricordo, in particolare quello<br />

dell’amico <strong>di</strong> infanzia e <strong>di</strong> collegio.<br />

DON CESARE CIMAN<br />

zioni e con uguali desideri e non la<br />

<strong>di</strong>stingueresti dalle coetanee, se non<br />

per quella volontà <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are e migliorarsi.<br />

Fin da piccola infatti <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong><br />

essere coerente e giu<strong>di</strong>ziosa, aiuta la<br />

mamma nella crescita dei fratellini ed<br />

in parrocchia nella <strong>di</strong>stribuzione delle<br />

letture cattoliche, nel servizio ai meno<br />

fortunati. È una ragazzina aperta e<br />

spensierata che, tuttavia, si rende<br />

subito conto che può dare <strong>di</strong> più. E<br />

questo “<strong>di</strong> più” lo ravvisa nella consacrazione<br />

a Cristo attraverso il servizio<br />

ai fratelli. Così a 13 anni manifesta<br />

alla famiglia il desiderio <strong>di</strong> entrare in<br />

una comunità <strong>di</strong> suore, palesando la<br />

pre<strong>di</strong>lezione per le Paoline, conosciute<br />

attraverso la stampa cattolica. A<br />

questo punto entra in scena il papà,<br />

non per contrad<strong>di</strong>rla o <strong>di</strong>ssuaderla,<br />

bensì per proporre il messaggio educativo<br />

e <strong>di</strong> impegno <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> don<br />

Bosco e <strong>di</strong> madre Mazzarello. Gelindo<br />

infatti ha respirato e fatto propri in<br />

gioventù i principi educativi <strong>di</strong> don<br />

Bosco, frequentando l’Istituto <strong>di</strong> Ivrea<br />

e al suo desiderio <strong>di</strong> entrare a pieno<br />

titolo nella famiglia salesiana si era<br />

visto opporre un <strong>di</strong>screto, ma deciso<br />

rifiuto. “Non tu, ma certamente qualcuno<br />

dei tuoi” gli aveva risposto don<br />

Filippo Rinal<strong>di</strong>, successore <strong>di</strong> don<br />

Bosco alla guida della congregazione<br />

ed attualmente beato. Ci rimane subito<br />

male ma in seguito anche Gelindo<br />

capirà che potrà “dare <strong>di</strong> più” e lo farà<br />

volentieri offrendo a don Bosco le<br />

figlie Rina e Clara, i figli don Gian<br />

Franco e Luigi. È fortunata la nostra<br />

Rina a crescere in una famiglia ove fa<br />

da padrone assoluto il sacro timor <strong>di</strong><br />

Dio, una famiglia ove si matura per la<br />

vita.Viene accompagnata a Torino dal<br />

cappellano don Damiano Andriolo e<br />

fa <strong>di</strong> questa nuova casa la propria<br />

casa, <strong>di</strong> questa grande famiglia la propria<br />

famiglia. Il 4 agosto 1957 a Torino<br />

pronuncia il primo e definitivo<br />

Attilia e Stella, sempre per raggranellare<br />

qualche soldo e realizzarsi.<br />

lntanto a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> parte a ritmo<br />

serrato l’industria, si fatica, ma si<br />

guadagna e si può pensare al futuro.<br />

Tutte le figlie si sposano, tutte si<br />

sistemano vicino, con la propria<br />

famiglia, tutte hanno figli. <strong>Giovanni</strong><br />

muore il 3 luglio 1992 e Angela<br />

continua a vivere nella sua casa da<br />

sola, finché le forze la sostengono,<br />

poi, quando la salute dà i primi sintomi<br />

<strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento, le figlie a turno<br />

vanno a dormire insieme, e questo<br />

per 14 anni. Infine si prende in<br />

esame l’opzione <strong>di</strong> una badante.<br />

L’esperienza però è alquanto negativa<br />

ed allora Angela viene riportata<br />

nella sua vera famiglia, Giovanna se<br />

la prende in casa e insieme a tutte le<br />

altre figlie restituisce alla mamma<br />

tutto quell’amore e quelle attenzioni<br />

che non ha mai avuto neanche da<br />

bambina. Qui ora Angela vive come<br />

una Madonna, amata e rispettata<br />

come una regina.<br />

La cosa più bella nella vita?<br />

Ne ho avute veramente poche <strong>di</strong><br />

“eccomi!” al Signore; ora appartiene<br />

tutta a Lui, per i suoi progetti. Si <strong>di</strong>ploma<br />

all’Istituto Magistrale e si mette<br />

a <strong>di</strong>sposizione dei superiori esternando<br />

la propria <strong>di</strong>sponibilità per le<br />

missioni. La sua prima destinazione è<br />

il Messico. Ha solo 21 anni, ma avrà<br />

modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare concretamente le<br />

proprie capacità. Il Messico è appena<br />

uscito dalla persecuzione religiosa,<br />

c’è tanto da fare, i problemi sembrano<br />

insormontabili. Rina, anzi Sr. Rina in<br />

questa meravigliosa nazione americana<br />

ci rimane per ben 30 anni, dal 1959<br />

al 1989: per 25 anni come <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong><br />

pastorale vocazionale giovanile e gli<br />

ultimi 5 anni come animatrice ispettoriale<br />

per la famiglia salesiana. Sr.<br />

Rina si tuffa nel lavoro con impegno<br />

ed entusiasmo, con vivo desiderio <strong>di</strong><br />

aiutare gli altri e con grande fiducia in<br />

Dio. Il suo obiettivo è scoprire dove<br />

c’è più bisogno fra la gente, la più<br />

umile, la più abbandonata, a volte la<br />

più scontrosa, ma non per questo<br />

meno importante. In questi lunghi<br />

anni, senza mai rientrare in patria,<br />

ricopre pure incarichi delicati e speciali,<br />

che per privacy non possono<br />

essere menzionati, ma che sottolineano<br />

il suo impegno.<br />

Quante famiglie, quante mamme,<br />

quante giovani hanno riversato su <strong>di</strong><br />

lei i propri problemi ed insieme hanno<br />

pregato, faticato e insieme sono giunti<br />

alla speranza, quanti ragazzi e ragazze<br />

hanno attinto da lei la scintilla, l’input<br />

per la strada giusta, per il risorgere<br />

della speranza, per una onesta vita<br />

sociale. Non si è mai tirata in<strong>di</strong>etro<br />

davanti ai problemi, i giovani erano e<br />

sono tuttora il suo campo d’azione.<br />

Nel 1989 viene richiamata pro tempore<br />

in patria, anche per ritemprare le<br />

forze e riabbracciare la famiglia, ma i<br />

superiori intuiscono che anche in Italia<br />

la nostra protagonista, con la sua esperienza,<br />

può portare il proprio contributo.<br />

Eccola allora a far parte, fino al<br />

1995, dell’animazione dell’adorazione<br />

eucaristica C.E.M. (cenacolo eucaristico<br />

mariano) nella famiglia salesiana<br />

con sede al Colle don Bosco, vicino<br />

alla casetta natia del <strong>San</strong>to fondatore.<br />

cose belle. Ancora bambina ricordo<br />

la zia Italia che una volta incontrandomi<br />

mi chiese -“che cosa ti ha portato<br />

<strong>San</strong>ta Lucia? Con gli occhi<br />

gonfi <strong>di</strong> pianto risposi - Niente ... -<br />

al che continuò - Gheto la scarsela?<br />

e me la riempì <strong>di</strong> tanta roba buona.<br />

Non <strong>di</strong>menticherò mai quel momento”.<br />

Mai avuto momenti <strong>di</strong> crisi?<br />

“Ci sono stati, eccome! Le figlie<br />

pativano quasi la fame, mancavano i<br />

sol<strong>di</strong> ... Una volta la bambina più<br />

grande piangeva per la fame e il<br />

rime<strong>di</strong>o suggerito: “daghe na sberla,<br />

che la tasa”. Non era mancanza <strong>di</strong><br />

amore, era solo mancanza <strong>di</strong> mezzi e<br />

<strong>di</strong> possibilità e quando tutto è stato<br />

superato è tornato il sorriso. Salutiamo<br />

Angela e, stringendole la mano,<br />

si esalta ancora più la sua immagine.<br />

Negli occhi profon<strong>di</strong> rimane tuttavia<br />

il rimpianto <strong>di</strong> carezze materne<br />

mai ricevute, <strong>di</strong> cieli azzurri mai<br />

sognati, <strong>di</strong> sogni mai realizzati, <strong>di</strong><br />

una giovinezza mai vissuta, perché<br />

costretta a ad essere donna troppo in<br />

fretta.<br />

G. S.<br />

Il suo riposo è solo <strong>di</strong> nome e segue<br />

alla lettera il proposito <strong>di</strong> don Bosco ci<br />

riposeremo in para<strong>di</strong>so.<br />

Per 3 anni ricopre la carica <strong>di</strong> vicaria<br />

della casa ispettoriale a Torino,<br />

compito importante e delicato, in cui<br />

servono tanto equilibrio e <strong>di</strong>plomazia,<br />

buon senso e capacità decisionale.<br />

L’aspetta poi la casa madre <strong>di</strong> Mornese,<br />

<strong>di</strong>rettrice per altri 5 anni, finchè non<br />

viene <strong>di</strong>spensata per motivi <strong>di</strong> salute.<br />

Nel frattempo si alterna con la<br />

sorella sr. Clara nella natia Castello,<br />

nell’assistenza alla mamma Eugenia,<br />

classe 1911, una mamma che ha accettato<br />

la nascita e la vocazione dei figli<br />

come autentico dono <strong>di</strong> Dio, come un<br />

sorriso <strong>di</strong> benevolenza e <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>lezione<br />

nei suoi confronti. Mamma segue il<br />

richiamo del creatore a marzo 20<strong>07</strong> e<br />

Sr. Rina ritorna verso i colli che sono<br />

stati testimoni della santa fondatrice sr.<br />

Maria Domenica Mazzarello e viene<br />

destinata come <strong>di</strong>rettrice a Giaveno,<br />

vicaria <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong> 65 suore.<br />

Ha mai accusato momenti <strong>di</strong><br />

sconforto? “Mai - risponde con aria<br />

ieratica e serena, - il Signore mi è<br />

sempre stato vicino, non ho mai sentito<br />

il peso della sofferenza, perché questa<br />

è sempre stata soffocata dalla Sua<br />

grazia. Ho cercato <strong>di</strong> dare tutta me<br />

stessa, ho sempre obbe<strong>di</strong>to ai superiori,<br />

mai <strong>di</strong>scusso le loro scelte, convin-<br />

Suor Rina, vicina a Don Adriano, attorniata dai familiari.<br />

ta che chi obbe<strong>di</strong>sce non sbaglia mai.<br />

Son felice <strong>di</strong> servire il Signore nel<br />

nostro prossimo.<br />

Vede crescere il pianeta giovani<br />

con ottimismo, è sicura che questa<br />

futura classe <strong>di</strong>rigente, animata da<br />

ottime intenzioni e magari da una sana<br />

contestazione, aiuterà a far crescere il<br />

mondo, sarà in grado <strong>di</strong> aggiungere i<br />

giusti mattoni al grattacielo della giustizia<br />

e della carità, perché niente è<br />

peggiore per essi dell’ingiustizia.<br />

L’importante è accogliere e “far il<br />

pieno” degli insegnamenti evangelici,<br />

perché “niente vi è <strong>di</strong> più bello che<br />

essere raggiunti da Cristo e comunicare<br />

agli altri l’amicizia con Lui”. Un<br />

saluto unito ad un fraterno abbraccio<br />

da parte del giornale.<br />

GIANNI SARTORI


ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />

SEZIONE DI SAN GIOVANNI ILARIONE - VR<br />

Domenica 25<br />

novembre 20<strong>07</strong>, a<br />

Vestenanova, la<br />

Sezione Carabinieri<br />

in congedo<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Ilarione</strong> che comprende<br />

anche<br />

soci <strong>di</strong> Vestenanova<br />

e <strong>di</strong> Montecchia<br />

<strong>di</strong> Crosara,<br />

ha festeggiato<br />

la propria<br />

patrona, la “Virgo<br />

Fidelis”, con<br />

santa Messa nella<br />

chiesa parrocchiale<br />

officiata<br />

dal parroco, don<br />

Renzo Guar<strong>di</strong>ni,<br />

socio effettivo<br />

della sezione, avendo prestato servizio<br />

militare nell’Arma dei Carabinieri<br />

come ausiliario. Alla cerimonia<br />

che ha visto una massiccia partecipazione<br />

<strong>di</strong> soci, simpatizzanti e<br />

benemerite, hanno presenziato: il<br />

Comandante della Stazione M.llo<br />

Bei Vincenzo, il suo vice M.llo<br />

Mastella Davide, il Sindaco <strong>di</strong><br />

Vestenanova Dalla Verde rag Edo, il<br />

vicesindaco <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> Pan-<br />

XXXª GIORNATA PER LA VITA<br />

Parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Caterina.<br />

Parrocchia <strong>di</strong> Castello<br />

27 gennaio visita alla Risiera <strong>di</strong> <strong>San</strong> Sabba nella<br />

giornata de<strong>di</strong>cata alla memoria.<br />

Un grazie ai partecipanti per la visita nei luoghi <strong>di</strong><br />

stermino <strong>di</strong> tanti ebrei.<br />

<strong>di</strong>an Dr. Thomas.<br />

Il Tenente dei Carabinieri in congedo<br />

Caltran dr. Tarcisio, mentre il<br />

Presidente della Sezione Rossetto<br />

Mario, coa<strong>di</strong>uvato dai suoi collaboratori<br />

ha provveduto al buon andamento<br />

della manifestazione. Durante<br />

la Messa il M.llo Mastella con<br />

la sua tromba ha cadenzato i vari<br />

momenti, finendo con il silenzio<br />

fuori or<strong>di</strong>nanza che ha seguito la let-<br />

tura della<br />

preghiera del<br />

Carabiniere,<br />

a cura del<br />

socio LorenzoGaliotto.<br />

Al termine,<br />

sui<br />

gra<strong>di</strong>ni della<br />

chiesa, l’obbligatoria<br />

foto <strong>di</strong> gruppo<br />

con il<br />

sacerdote, in<br />

abati talari<br />

che indossa<br />

la bustina da<br />

Carabiniere<br />

in congedo.<br />

La cerimonia<br />

è proseguita<br />

presso il Ristorante Zoccante a<br />

Zovo per il pranzo sociale con la<br />

partecipazione <strong>di</strong> oltre 130 conviviali.<br />

Si ricorda ai soci che il prossimo<br />

Raduno Nazionale è previsto per il<br />

23-24-25 maggio 2008 nella città <strong>di</strong><br />

Latina e chi intende partecipare<br />

deve dare il proprio nominativo ai<br />

<strong>di</strong>rigenti incaricati.<br />

MARIO ROSSETTO<br />

Gruppo <strong>di</strong> S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, in gita alle Cinque<br />

Terre.<br />

CONTRIBUTI PER L’ALPONE<br />

Gambaretto Enrico, Via Monfalcone, S. G. I.<br />

Erzonelli Augusto, Via Caucia, S. G. I.<br />

Dal Zovo Edvige - Gambellara (VI)<br />

Dal Fitto Angelo, Via Mella, S. G. I.<br />

Galiotto Maria, Via Cerina, S. G. I.<br />

Da Ronco Franco, Via Caduti del lavoro, S. G. I.<br />

Ciman Michele - Roncà<br />

Ciman Diego, Via Cimani, S. G. I.<br />

Gambaretto Rita - Monteforte<br />

Zandonà Vincenzo, Via Rivato 51, S. G. I.<br />

Lovatin Bruna, S. G. I.<br />

Pandolfo Gianfranco - Quinto Valpantena (VR)<br />

Lovato Teresa - S. Bonifacio<br />

De Marmi Caterina - S.Bonifacio<br />

Allegri M., S. G. I.<br />

Lovato Anna - Fittà <strong>di</strong> Soave<br />

Biondaro Sabrina - Goito Mantova<br />

MORTI: 11<br />

L’ALPONE 11<br />

L’Angolo del goloso<br />

Lasagne agli aparagi<br />

Ingre<strong>di</strong>enti:<br />

lasagne fresche all'uovo (tipo sfogliavelo) • 400grammi,asparagi<br />

1 kg • grana padano 50 gr. • 1 scalogno • burro 60 gr.<br />

• farina 50 gr. • latte 0,6 litri • prosciutto cotto affettato spesso<br />

100 gr. • formaggio Monte veronese 100 grammi • olio <strong>di</strong><br />

oliva • sale, pepe, noce moscata<br />

<strong>Pro</strong>ce<strong>di</strong>mento:<br />

Pulite gli asparagi raschiando i gambi, eliminate la parte dura<br />

e legnosa e tagliateli a pezzetti.<br />

Sbucciate lo scalogno e affettatelo, fatelo appassire in un tegame<br />

con un pò d'olio d'oliva senza lasciarlo colorire, aggiungete<br />

i pezzi <strong>di</strong> asparagi, fateli insaporire mescolando con un cucchiaio<br />

<strong>di</strong> legno, bagnate con un pò d'acqua e continuate la cottura<br />

finchè saranno morbi<strong>di</strong> e asciutti. Pepate e salate.<br />

Preparate una besciamella facendo fondere il burro in un tegame,<br />

unitevi la farina e mescolando in continuazione con un cucchiaio<br />

<strong>di</strong> legno versatevi il latte tiepido, sale, noce moscata e<br />

fate cuocere per 10 minuti.<br />

Tagliate a da<strong>di</strong>ni il prosciutto e il monte veronese e incorporateli<br />

alla bescianella calda.<br />

Imburrate una pirofila, sistemate uno strato <strong>di</strong> lasagne sul fondo.<br />

Coprite con la besciamella, gli asparagi e un pò <strong>di</strong> formaggio<br />

grana grattugiato.<br />

Alternate gli strati e spolverizzate l'ultimo con il grana.<br />

Mettete in forno caldo a 200 gra<strong>di</strong> per 30 minuti fino al formarsi<br />

<strong>di</strong> una crosticina dorata. Servite le lasagne calde.<br />

Buon appetito e BUONA PASQUA!<br />

LUCIANA DAMINI<br />

Gita ai mercatini <strong>di</strong> Natale, a Ratisbona, in Germania.<br />

Tanta neve e tanta allegria.<br />

Riunione Lega Pensionati S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> per lo scambio degli<br />

auguri natalizi.<br />

MATRIMONI: 2<br />

NATI: 15<br />

Biondaro Simone - Tunisia<br />

Coffele Luigina, Via Alcide de Gasperi, S. G. I.<br />

Ciman Luigina - Montecchia<br />

Righetto Alberto, Via Umberto I, S. G. I.<br />

Sabbadoro Luigi, S. G. I.<br />

Carla Perazzolo Fiorini - Raldon<br />

Panarotto Gabriele - Arzignano<br />

Zuccolo Pitoni Giuliana - Rovigo<br />

Cavazza Angelo e Maria - Australia<br />

Dal Cortivo Riccardo - Minerbe<br />

Creasi Laura - Cellore d’Illasi (VR)<br />

Diwischek Ramisch Eleonora, Via Rampi S. G. I.<br />

Sartori Cipriano - Sirmione (BS)<br />

Saurgnani Angelo - Cormano (MI)<br />

Giovani <strong>di</strong> S. G. I.


L’ALPONE 12<br />

DALLE ASSOCIAZIONI<br />

Ritrovo partecipanti<br />

Ore 7.30 presso Piazzale Chiesa<br />

Iscrizioni e informazioni:<br />

Singoli: fino a mezz’ora prima della<br />

partenza.<br />

Gruppi: entro le ore 22,00 <strong>di</strong> sabato 22<br />

marzo, presso: Arturo Burato Tel. 348<br />

7289852, Pio Nar<strong>di</strong> Tel. 045 7465648<br />

Contributo <strong>di</strong> partecipazione:<br />

Euro 3,50 - con riconoscimento<br />

Euro 1,50 - solo ristori e<br />

servizi<br />

Partenza:<br />

Dalle ore 8,30 alle ore 9,00<br />

presso Piazzale Chiesa (Si<br />

invita a non partire prima<br />

per assenza <strong>di</strong> servizi).<br />

Durello? La sfida è aperta.<br />

PARTECIPAZIONE<br />

Aperta a tutti i cicloamatori e cicloturisti<br />

tesserati UDACE, FCI, o appartenenti<br />

ad altri Enti della Consulta.<br />

La manifestazione è inoltre aperta<br />

anche a tutti gli atleti non tesserati (escursionisti)<br />

in possesso <strong>di</strong> certificato me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> buona salute.<br />

CICLOAMATORI<br />

La partecipazione è consentita:<br />

• alle persone, <strong>di</strong> età compresa tra i 10<br />

e i 70 anni (da anno <strong>di</strong> nascita 1998 a<br />

1938) – regolarmente tesserate per l’anno<br />

in corso come cicloamatori UDACE, FCI<br />

o presso altri Enti della Consulta riconosciuti<br />

dal CONI (in possesso <strong>di</strong> idoneità<br />

me<strong>di</strong>co sportiva per la pratica del ciclismo<br />

agonistico);<br />

• ai cicloamatori stranieri in regola con<br />

la federazione <strong>di</strong> appartenenza per l'anno<br />

2008.<br />

SPORT<br />

<strong>Pro</strong>gramma e Regolamento<br />

segue da pag. 1<br />

6° GF DURELLO<br />

Ristori:<br />

1 percorso breve, 2 percorso<br />

me<strong>di</strong>o, 3 percorso lungo. All’arrivo<br />

ricco ristoro con pasta<br />

party per tutti.<br />

Controlli:<br />

A sorpresa lungo i percorsi.<br />

Commissario - T.S.<br />

Silvia Cuomo.<br />

Riconoscimento in<strong>di</strong>viduale:<br />

<strong>Pro</strong>dotti locali: un vaso da 350<br />

gr. <strong>di</strong> confettura extra + bottiglia<br />

<strong>di</strong> vino Soave “Colli Neri”.<br />

Riconoscimento ai Gruppi:<br />

Inizio premiazioni ore 11,00 circa:<br />

coppe e trofei e Premi in natura fino<br />

ad esaurimento delle <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Chiusura della manifestazione:<br />

Ore 13,30 o comunque dopo l’arrivo<br />

dell’ultimo partecipante entro detto<br />

termine.<br />

CICLOTURISTI<br />

La partecipazione è consentita ai cicloturisti<br />

regolarmente tesserati per l’anno in<br />

corso ad uno degli Enti della Consulta<br />

riconosciuti dal CONI (UDACE, FCI,<br />

ecc.) (in possesso <strong>di</strong> idoneità me<strong>di</strong>co sportiva<br />

per la pratica del ciclismo agonistico<br />

o <strong>di</strong> certificato me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> buona salute).<br />

La Partecipazione è consentita a persone<br />

<strong>di</strong> età compresa tra i 10 e i 70 anni (da<br />

anno <strong>di</strong> nascita 1998 a 1938) rimandando<br />

alla preparazione fisica <strong>di</strong> ciascun atleta la<br />

scelta del percorso più idoneo.<br />

ESCURSIONISTI<br />

La partecipazione è consentita a persone<br />

<strong>di</strong> età compresa tra i 15 (anno <strong>di</strong> nascita<br />

1993) ed i 70 anni (anno <strong>di</strong> nascita<br />

1938) in possesso <strong>di</strong> certificato me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

buona salute, da inviare contestualmente<br />

al modulo <strong>di</strong> iscrizione o da esibire alla<br />

segreteria <strong>di</strong> gara nei giorni <strong>di</strong> gara.<br />

Gli Escursionisti possono percorrere esclusivamente<br />

il percorso Giallo (18 Km).<br />

La redazione del giornale e la <strong>Pro</strong> Loco<br />

augurano a tutti Buona Pasqua<br />

Ristorante<br />

La Pieve<br />

<strong>di</strong> Zanchi Mauro<br />

Cerimonie – Ma<strong>trim</strong>oni – Banchetti<br />

Pranzo e Cene <strong>di</strong> Lavoro – Saletta Privata<br />

Via Pieve 79- 36<strong>07</strong>2 CHIAMPO (VI)<br />

Per prenotazioni Tel. e Fax 0444-625597<br />

Chiuso: Sabato a Pranzo la Domenica solo su Prenotazione<br />

Qualità a prima vista<br />

<strong>di</strong>rettamente dal produttore<br />

Gli occhiali delle marche più prestigiose<br />

attendono il vostro punto <strong>di</strong> vista<br />

Via Canella, 3 - CELLORE d’ILLASI (VR)<br />

Tel. 045 7834 058 - Fax 045 7834 505<br />

I Giovanissimi 20<strong>07</strong>/2008.<br />

È <strong>di</strong>venuto ormai per molte persone<br />

un appuntamento fisso quello del corso<br />

sci organizzato dal nostro Sci Club,<br />

durante le vacanze <strong>di</strong> Natale, a <strong>San</strong><br />

Giorgio. Quest’anno però, è stato davvero<br />

qualcosa <strong>di</strong> eccezionale.<br />

Il 27 <strong>di</strong>cembre, ore 8, tutti pronti per<br />

il fati<strong>di</strong>co primo giorno.<br />

Partenza dal piazzale delle scuole<br />

me<strong>di</strong>e, quin<strong>di</strong> percorro via Torino e<br />

appena metto la freccia per girare resto<br />

senza parole: un vero pullman, da 54<br />

posti pieno! Con un po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>spiacere<br />

abbiamo dovuto abbandonare il mitico<br />

pulmino dello Sci Club e il nostro storico<br />

autista Augusto (che non ha comunque<br />

resistito e ci è venuto ugualmente a<br />

trovare).<br />

I numeri quest’anno sono stati davvero<br />

straor<strong>di</strong>nari: abbiamo avuto un<br />

totale <strong>di</strong> 63 bambini che hanno parteci-<br />

CICLI & MOTO<br />

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />

Telefono / Fax 045 6550447<br />

IL PRESIDENTE<br />

ANGIOLINO<br />

VERATTI ED I DI-<br />

RIGENTI DELLA<br />

“ASSOCIAZIONE<br />

CALCIO S. GIO-<br />

VANNI ILARIONE”<br />

FORMULANO AI<br />

LETTORI DEL-<br />

L’ALPONE E A<br />

TUTTI GLI SPOR-<br />

T<strong>IV</strong>I I MIGLIORI<br />

AUGURI <strong>di</strong> BUO-<br />

NA PASQUA.<br />

GRANDI NUMERI QUEST’ANNO<br />

PER IL CORSO SCI<br />

La nuova <strong>di</strong>visa sociale.<br />

pato al corso, <strong>di</strong> cui 27 del primo livello,<br />

25 del secondo e 11 del terzo. Gli<br />

adulti partecipanti al corso sono stati 13<br />

<strong>di</strong> cui ben 8 principianti e 5 del secondo<br />

livello. Cinque, invece, sono stati i partecipanti<br />

al corso <strong>di</strong> snow board.<br />

Abbiamo inoltre avuto la presenza <strong>di</strong><br />

6 bambini dell’agonistica che hanno<br />

sempre sciato con un accompagnatore.<br />

Mettiamoci mamme, papà, nonni,<br />

zii, fratelli, sorelle e parenti tutti, eravamo<br />

proprio in<br />

tanti e la nostra<br />

presenza era enfatizzata<br />

da tutto il<br />

blu della nuova<br />

<strong>di</strong>visa dello Sci<br />

Club che scendeva<br />

dalle piste.<br />

Non ci si perde facilmente<br />

a <strong>San</strong><br />

Giorgio, ma vestiti<br />

uguali ci si riconosce<br />

molto più in<br />

fretta e si ha il<br />

senso <strong>di</strong> essere<br />

una felice e grande<br />

famiglia.<br />

Il corso prevedeva per ogni giornata<br />

due ore con i maestri della scuola sci <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> Giorgio e il resto del tempo gli<br />

allievi lo trascorrevano con gli accompagnatori<br />

che quest’anno erano ben 17<br />

e lo <strong>di</strong>co con una nota <strong>di</strong> orgoglio, tutti<br />

ex allievi dello Sci Club. A loro va un<br />

ringraziamento sincero per la <strong>di</strong>sponibilità<br />

e la pazienza perché, come ben si<br />

può intuire l’organizzazione <strong>di</strong> un tale<br />

evento non è poi così semplice.<br />

I primi due giorni il caldo è stato<br />

veramente tanto e <strong>di</strong> neve proprio non se<br />

ne vedeva. Avvicinandoci con il nostro<br />

super pullman a <strong>San</strong> Giorgio si intravedevano<br />

solo due lingue bianche: la baby<br />

e la seggiovia. Il paesaggio non era per<br />

nulla invernale. Ma a questo unico neo è<br />

stato posto rime<strong>di</strong>o nei tre giorni successivi:<br />

la neve è arrivata e per due giorni<br />

abbiamo sciato sotto i fiocchi.<br />

Il <strong>di</strong>vertimento non è mancato, certo<br />

si fatica un po’, ma si ride davvero proprio<br />

tanto ed è essenzialmente quello lo<br />

spirito con cui non solo il corso, ma<br />

tutte le attività dello Sci Club, vengono<br />

organizzate e vissute. Imparare a sciare<br />

poi viene da sé e anche le sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

<strong>di</strong> certo non mancano: gli insuccessi<br />

proprio non ci sono, tutti, ma proprio<br />

tutti, alla fine del corso sanno sciare e<br />

questo ripaga <strong>di</strong> tutti gli sforzi. Ogni<br />

sorriso sod<strong>di</strong>sfatto dei principianti è<br />

una sod<strong>di</strong>sfazione ancora più grande<br />

per chi ha loro insegnato.<br />

Il corso è molto conosciuto ormai ed<br />

è arrivato anche ben oltre i confini del<br />

nostro paese. Quest’anno gli allievi provenivano<br />

da tutta la vallata, da Vestenanova,<br />

<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, Montecchia,<br />

Monteforte, Roncà e <strong>San</strong> Bonifacio e<br />

abbiamo inoltre avuto partecipanti ad<strong>di</strong>rittura<br />

da Illasi.<br />

Il grande successo riscontrato è<br />

dovuto ad un insieme <strong>di</strong> fattori, ma ciò<br />

che va <strong>di</strong> certo sottolineato è il clima<br />

familiare e festoso che lo contrad<strong>di</strong>stingue,<br />

<strong>di</strong> cui ne sono senza dubbio emblema<br />

la gara, con successivo rinfresco e<br />

premiazioni <strong>di</strong> tutti i partecipanti, che si<br />

è svolta alla fine dell’ultimo giorno <strong>di</strong><br />

corso e in cui le risate sono state proprio<br />

grasse.<br />

ALICE ZAMBON<br />

Trimestrale <strong>di</strong> Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376<br />

Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: <strong>Pro</strong> Loco <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> - Piazza Aldo Moro, 5<br />

Direttore responsabile: Delio Vicentini<br />

Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, <strong>Giovanni</strong> Sartori.<br />

Recapito: Franco Cavazzola - Presidente <strong>Pro</strong> Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR) -<br />

Tel. 045 7465727<br />

Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - iter.vr@tiscali.it - Colognola ai Colli (VR)<br />

Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (VR)<br />

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Via del Lavoro, 35 - <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong> (Verona)<br />

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e-mail: info@lineazero.it - www.lineazero.it<br />

Nuovi Nuovi Arrivi Arrivi Collezione Collezione Primavera Primavera 20<strong>07</strong><br />

20<strong>07</strong>

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