Sagra delle Castagne - Pro loco di San Giovanni Ilarione
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77ª SAGRA <strong>delle</strong> CASTAGNE<br />
11-15 ottobre 2012<br />
Don on L LLino<br />
ino C CCoffe<br />
offe offeLe<br />
Il parroco <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo <strong>di</strong> Arzignano<br />
Ad Arzignano gli hanno de<strong>di</strong>cato una via e su <strong>di</strong> lui<br />
è stato scritto perfino un libro, in occasione dei primi<br />
40 anni <strong>di</strong> permanenza nella parrocchia <strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo:<br />
basterebbe questo per capire come don Lino Coffele abbia<br />
ricoperto un ruolo rilevante nella comunità parrocchiale<br />
arzignanese e come il suo ricordo sia ancora vivo fra la<br />
gente del posto.<br />
Nato a <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Ilarione</strong>, nella parte superiore<br />
della contrada Marcazzani (comunemente detta<br />
“Rampini”), l’8 settembre 1914 da Augusto e Adele Pozza,<br />
Adelino Leone Coffele (questo il nome <strong>di</strong> battesimo)<br />
vede la sua vita segnata fin dai primi anni dalla per<strong>di</strong>ta<br />
del padre, caduto mentre soldato <strong>di</strong>fendeva la patria<br />
sull’Ortigara: grazie alla piccola pensione <strong>di</strong> guerra<br />
la madre può accompagnare la crescita del figlio ed<br />
assecondare il desiderio <strong>di</strong> entrare in seminario, da dove<br />
esce al completamento degli stu<strong>di</strong>, l’11 giugno 1938,<br />
quando è or<strong>di</strong>nato sacerdote dal vescovo Fer<strong>di</strong>nando<br />
LAVORI EDILI<br />
BESCHIN<br />
AUGUSTO<br />
Rodolfi.<br />
Il suo primo impegno pastorale, come cappellano,<br />
è a Sarcedo, dove rimane dal 1938 al 1942; trascorre<br />
quin<strong>di</strong> un biennio a Noventa Vicentina, dal ’42 al ’44,<br />
per approdare infine a <strong>San</strong> Bortolo <strong>di</strong> Arzignano.<br />
L’arrivo nella nuova parrocchia – amava ripetere don<br />
Lino – avvenne in bicicletta da Noventa Vicentina, era<br />
l’antivigilia del Natale 1944, in piena guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />
tra i mille pericoli che incombevano sulla popolazione:<br />
ciò malgrado il vecchio parroco don Basilio De Rosso<br />
volle egualmente celebrare la messa <strong>di</strong> mezzanotte, e<br />
il giovane cappellano trascorse tutta la serata dentro il<br />
confessionale, al punto “da uscirne mezzo stor<strong>di</strong>to, ma<br />
sod<strong>di</strong>sfatto”.<br />
Tre anni dopo spetterà a lui chiudere gli occhi<br />
all’amato parroco e sostituirlo alla guida della comunità<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Bortolo: il 16 novembre 1947, giungendo da<br />
Vicenza accompagnato dal vescovo Carlo Fanton, viene<br />
accolto dai suoi parrocchiani che gli fanno ala fino alla<br />
chiesa. Il festoso corteo è aperto dalla fanfara e dalle<br />
autorità citta<strong>di</strong>ne, mentre tutt’intorno è un susseguirsi<br />
ininterrotto <strong>di</strong> scriscioni e archi floreali. Dopo la messa,<br />
ad aspettarlo c’è un rinfresco aperto a tutti, nel corso<br />
del quale gli viene fatto dono, a nome dei parrocchiani,<br />
<strong>di</strong> una nuova e rombante moto Guzzi, che sostituirà<br />
la bicicletta. Già da allora, a sostenere il suo servizio<br />
pastorale vi sarà sempre la presenza, in qualità <strong>di</strong><br />
perpetua, della fedele cugina Anna Pozza.<br />
Il dopoguerra, con i suoi mille strascichi <strong>di</strong> vendette<br />
e ripicche personali, vede don Coffele ben fermo<br />
sulla strada della riconciliazione, ma anche della<br />
riaffermazione dei valori cristiani: sono soprattutto i<br />
giovani ad essergli vicino in questi primi momenti, con<br />
i quali dà avvio a <strong>di</strong>verse attività socio-ricreative che<br />
costituiscono motivo <strong>di</strong> aggregazione anche per i fedeli<br />
<strong>di</strong> altre parrocchie. Sono gli anni del passaggio della<br />
Madonna Pellegrina (1949) e dell’Anno <strong>San</strong>to (1950),<br />
che vede anche un nutrito gruppo <strong>di</strong> parrocchiani,<br />
guidati da don Lino, recarsi in pellegrinaggio a Roma.<br />
Gli anni ’50 si svolgono all’insegna dei primi importanti<br />
interventi alle strutture e<strong>di</strong>lizie: nel ’53 viene ristrutturata<br />
la canonica, rimessa a nuovo la casa della Dottrina<br />
Cristiana, nel ’58 viene costruita una cappella de<strong>di</strong>cata<br />
alla Madonna <strong>di</strong> Lourdes, un anno dopo tocca al vecchio<br />
organo essere sostituito, a tutto vantaggio <strong>delle</strong> funzioni<br />
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Via P. Niselli - Tel. 045 6550187<br />
Cell. 329 2229298<br />
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