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<strong>Logica</strong><br />

Simulazione Compitino del 3 maggio 2013<br />

1. Costruire un esempio di sillogismo di seconda figura in FESTINO. Illustrare la validità del sillogismo<br />

mediante il diagramma di Venn.<br />

Soluzione. Nei sillogismi di seconda figura il termine medio occorre come predicato di entrambe le<br />

premesse. Un sillogismo in FESTINO, inoltre ha la premessa maggiore (cioè la premessa che<br />

contiene il predicato della conclusione e si conviene far occorrere per prima nell’insieme delle due<br />

premesse) universale negativa, la premessa minore (cioè la premessa che contiene il soggetto della<br />

conclusione e si conviene far occorrere per seconda nell’elenco delle due premesse) particolare<br />

affermativa, mentre la conclusione (che non contiene il termine medio) è particolare negativa.<br />

Esempio:<br />

Nessun sardo è inglese<br />

Qualche londinese è inglese<br />

∴ Qualche londinese non è sardo<br />

inglese<br />

Sardo<br />

+<br />

londinese<br />

Il diagramma mostra che colorando l’area vuota supponendo vera la premessa maggiore e<br />

indicando con ‘+’ l’area non vuota supponendo vera la premessa minore, anche l’area<br />

corrispondente alla conclusione non è vuota, il che prova che supponendo vere le premesse deve<br />

essere vera anche la conclusione.<br />

2. Costruire un esempio di sillogismo di prima figura in CELARENT. Illustrare la validità del sillogismo<br />

mediante il diagramma di Venn.


Soluzione. Nei sillogismi di prima figura il termine medio occorre come soggetto della premessa<br />

maggiore e predicato della premessa minore. Un sillogismo in CELARENT, inoltre ha la premessa<br />

maggiore (cioè la premessa che contiene il predicato della conclusione e si conviene far occorrere<br />

per prima nell’insieme delle due premesse) universale negativa, la premessa minore (cioè la<br />

premessa che contiene il soggetto della conclusione e si conviene far occorrere per seconda<br />

nell’elenco delle due premesse) universale affermativa, mentre la conclusione (che non contiene il<br />

termine medio) è universale negativa.<br />

Esempio:<br />

Nessun sardo è inglese<br />

Tutti i sassaresi sono sardi<br />

∴ Nessun sassarese è inglese<br />

inglese<br />

Sardo<br />

sassarese<br />

Il diagramma mostra che colorando le rispettive aree vuote supponendo vere le premesse, anche<br />

l’area corrispondente alla conclusione è vuota, il che prova che supponendo vere le premesse deve<br />

essere vera anche la conclusione (non ci sono sassaresi che sono anche inglesi).<br />

3. Costruire un esempio di sillogismo di terza figura in DATISI. Illustrare la validità del sillogismo<br />

mediante il diagramma di Venn.<br />

Soluzione. Nei sillogismi di terza figura il termine medio occorre come soggetto di entrambe le<br />

premesse. Un sillogismo in DATISI ha inoltre la premessa maggiore (cioè la premessa che contiene il<br />

predicato della conclusione e si conviene far occorrere per prima nell’insieme delle due premesse)<br />

universale affermativa, la premessa minore (cioè la premessa che contiene il soggetto della<br />

conclusione e si conviene far occorrere per seconda nell’elenco delle due premesse) particolare<br />

affermativa. La conclusione (che non contiene il termine medio) è particolare affermativa.


Esempio:<br />

Tutti i sardi sono italiani<br />

Qualche sardo è sassarese<br />

∴ Qualche sassarese è italiano<br />

Il diagramma mostra che colorando l’area vuota supponendo vera la premessa maggiore (cioè<br />

l’area dei sardi non italiani) e indicando con ‘+’ l’area non vuota supponendo vera la premessa<br />

minore (cioè l’area dei sardi sassaresi), anche l’area corrispondente alla conclusione (dei sassaresi<br />

italiani) non è vuota, il che prova che supponendo vere le premesse deve essere vera anche la<br />

conclusione.<br />

4. Costruire un esempio di sillogismo di quarta figura in DIMATIS. Illustrare la validità del sillogismo<br />

mediante il diagramma di Venn.<br />

Soluzione. Nei sillogismi di quarta figura il termine medio occorre come soggetto della premessa<br />

minore e predicato della premessa maggiore. Un sillogismo in DIMATIS ha inoltre la premessa<br />

maggiore (cioè la premessa che contiene il predicato della conclusione e si conviene far occorrere<br />

per prima nell’insieme delle due premesse) particolare affermativa, la premessa minore (cioè la<br />

premessa che contiene il soggetto della conclusione e si conviene far occorrere per seconda<br />

nell’elenco delle due premesse) universale affermativa, mentre la conclusione (che non contiene il<br />

termine medio) è particolare affermativa.<br />

Esempio:<br />

Qualche sardo è italiano<br />

Tutti gli italiani sono europei<br />

∴ Qualche europeo è sardo<br />

italiano<br />

sardo<br />

+<br />

sassarese


italiano<br />

sardo<br />

europeo<br />

Il diagramma mostra che indicando con ‘+’ l’area non vuota supponendo vera la premessa<br />

maggiore (cioè l’area dei sardi italiani, senza ancora implicare né escludere che vi siano italiani<br />

europei, quindi al confine tra la linea che delimita l’area degli europei all’interno dell’area dei sardi<br />

italiani), colorando poi l’area vuota supponendo vera la premessa minore (cioè l’area degli italiani<br />

non europei), ne risulta che anche l’area corrispondente alla conclusione (degli europei sardi) non è<br />

vuota (essendo vuota l’area dei sardi non europei), il che prova che supponendo vere le premesse<br />

deve essere vera anche la conclusione.<br />

6. Sottolineare quelle stringhe che sono enunciati del linguaggio dei predicati del primo ordine<br />

secondo il Varzi (in cui sono omesse le parentesi più esterne):<br />

1. ∀x∃y(Fyx ∧ ∀xPx) 2. ∃x∃y(Gx ∨ Fy) 3. ∃y(Gy ∨ ∃x∀zFzax)<br />

4. ∃x∃y (¬Fx ↔ (¬Gyx & ∀zMz)) 5. ∀yFay ∨ ∀y(Py ∧ ∃zPz) 6. ∀b∃zGbz<br />

7. ∀x∀y(Fx → (Gyx ∨ ¬∃zCzx)) 8. ∀y∃z((Gbyz ∧ ∃xGyxz) → Fx)<br />

7. Tradurre nel linguaggio della logica dei predicate il seguente enunciato:<br />

‘Tutti perdonano qualche condannato’.<br />

Se si usa la notazione del Varzi si usi il predicato binario ‘P’ per ‘perdonare’ e il predicato monadico<br />

‘C’ per condannato.<br />

Se si usa la notazione del Barwise si usi il predicato binario ‘Perdonare( ,)’ e il predicato monadico<br />

‘Condannato()’.<br />

Soluzione.<br />

Notazione Varzi: ∀x∃y(Cy & Pxy)<br />

Notazione Barwise: ∀x∃y(Condannato(y) ∧ Perdonare(x,y))


8. Tradurre nel linguaggio della logica dei predicati il seguente enunciato:<br />

‘Qualcuno conosce se stesso’<br />

Se si usa la notazione del Varzi si usi il predicato binario ‘C’ per ‘conoscere’.<br />

Se si usa la notazione del Barwise si usi il predicato binario ‘Conoscere( , )’ per ‘conoscere’<br />

Attenzione: ‘se stesso’ non è un predicato!<br />

Soluzione.<br />

Notazione Varzi: ∃xCxx<br />

Notazione Barwise: ∃xConoscere(x, x)<br />

9. Tradurre nel linguaggio della logica dei predicati il seguente enunciato:<br />

‘Qualcuno aiuta qualcuno’<br />

Se si usa la notazione del Varzi si usi il predicato binario ‘A’ per aiutare.<br />

Se si usa la notazione del Barwise si usi il predicato binario ‘Aiutare( , ) per ‘aiutare’.<br />

Soluzione.<br />

Notazione Varzi: ∃x∃yAxy<br />

Notazione Barwise: ∃x∃yAiutare(x, y)<br />

10. Tradurre nel linguaggio della logica dei predicati il seguente enunciato:<br />

‘C’è qualcuno che tutti rispettano’.<br />

Se si usa la notazione del Varzi si usi il predicato binario ‘R’ per ‘rispettare’<br />

Se si usa la notazione del Barwise si usi il predicato binario ‘Rispettare( , )’ per ‘rispettare’.<br />

Soluzione.<br />

Notazione Varzi: ∃x∀yRyx<br />

Notazione Barwise: ∃x∀yRispettare(y, x)

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