Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
OLGA<br />
Il cervone “Olga”<br />
foto di Maurizio Rozza)<br />
A volte il mondo sembra veramente piccolo e il destino pare voler giocare<br />
con gli incontri tra esseri viventi. Due anni fa, girando per lavoro (sono<br />
Guardia Forestale ) con il fuoristrada sul Monte Stena - piccolo cocuzzolo<br />
carsico - vidi un grande serpente che stava attraversando la pista. Mi<br />
parve di intravvedere le striature nere che contraddistinguono il corpo<br />
del cervone (Elaphe quatuorlineata )... Inchiodai la macchina mentre il mio<br />
collega mi guardava allibito e corsi a cercarlo per catturarlo. Emozionato,<br />
quasi lo abbracciai. Era veramente una femmina di cervone, animale che<br />
risultava sostanzialmente estinto dal nord Italia. La liberai augurandole tra<br />
me e me buona fortuna. Il cervone è un serpente grande, grosso (arriva a<br />
2,40 m.) ma assolutamente innocuo e di una tranquillità assoluta. Questo<br />
non lo mette però al riparo dal rischio concreto di essere ammazzato a<br />
bastonate da una delle tantissime persone che credono sia un dovere<br />
morale uccidere ogni essere che strisci... Cicatrici della cultura cattolica, per<br />
la quale il serpente è il sintomo del male.<br />
Schierata la squadra degli<br />
11 coraggiosi Difensori.<br />
Come le Nazionali si affronteranno<br />
per conquistare la<br />
Coppa del Mondo, anche<br />
la squadra di Amnesty ha il<br />
suo goal da segnare: assicurare<br />
uguaglianza, dignità e<br />
giustizia per tutti.<br />
I DIFENSORI<br />
Russia<br />
Mukhmed Gazdiev<br />
Mukhmed Gazdiev della<br />
Repubblica Russa dell’Ingushetia<br />
sta tuttora cercando<br />
il figlio Ibragim, scomparso<br />
dal 2007. Mukhmed<br />
Gazdiev sta conducendo<br />
campagne per dimostrare<br />
il presunto coinvolgimento<br />
delle forze di sicurezza nei<br />
casi di persone scomparse.<br />
(vedi <strong>Konrad</strong> giugno 2010).<br />
Serbia<br />
Nataša Kandić<br />
Nataša Kandić è avvocatessa<br />
ed attivista dei diritti umani.<br />
Continua a sfidare l’impunità<br />
per i crimini commessi<br />
dall’esercito serbo, dalle<br />
forze di polizia e da quelle<br />
paramilitari durante le guerre<br />
che negli anni novanta<br />
portarono alla disgregazione<br />
della Yugoslavia.<br />
Cina & Tibet<br />
Dhondup Wangchen<br />
Dhondup Wangchen è<br />
detenuto dal 2008. E’ in<br />
prigione per aver prodotto<br />
il documentario “Non aver<br />
paura” con interviste a<br />
Tibetani sulla situazione dei<br />
diritti umani in Tibet.<br />
Iran<br />
Shadi Sadr<br />
Shadi Sadr è avvocatessa; ha<br />
fatto commutare le condanne<br />
a morte di diverse donne.<br />
E’ anche giornalista ed attivista<br />
impegnata nel difendere<br />
i diritti delle donne.<br />
Israele/ Territori Occupati<br />
Palestinesi<br />
Haj Sami Sadeq<br />
Haj Sami Sadeq è attivista<br />
della comunità locale del<br />
villaggio di Aqaba, nella<br />
West Bank, occupata da<br />
Israele. A capo del villaggio,<br />
Haj Sami Sadeq deve<br />
affrontare molte sfide<br />
a causa delle restrizioni<br />
imposte ai Palestinesi nella<br />
costruzione o riparazione<br />
delle strutture.<br />
Pachistan<br />
Amina Janjua<br />
Amina Janjua vive in<br />
Pachistan. Si ritiene che<br />
suo marito sia detenuto<br />
da quando scomparve nel<br />
2005.<br />
Determinata a scoprire ciò<br />
che accadde, instancabilmente<br />
rivolge petizioni al<br />
governo affinché renda<br />
nota la sorte delle centinaia<br />
di persone scomparse.<br />
Camerun<br />
Joel Nana<br />
Joel Nana è impegnato<br />
nella difesa del diritto<br />
alla salute di persone Lesbiche,<br />
Omosessuali, Bisessuali<br />
e Transessuali (LGBT) in<br />
Ieri pomeriggio ricevo una chiamata urgente: un enorme serpente giallo<br />
a puntini neri (??!?) è entrato nel giardino di una casa a Hrvati. Mentre<br />
guido come un pazzo per cercare di arrivare prima che qualcuno si faccia<br />
male, cerco di ricordarmi quale strano velenosissimo serpente esotico è<br />
giallo a puntini neri... Non mi viene in mente nulla, ma impreco comunque<br />
contro quei pazzi di trafficanti di animali e di collezionisti che stanno<br />
spargendo per il mondo animali pericolosi di tutti i tipi. Arrivo a Hrvati e<br />
vedo agitazione e facce bianche... Corro a vedere la belva: non è giallo,<br />
non ha le macchie nere, ma ha invece le strisce scure lungo il corpo: un<br />
altro cervone? Tra gli occhi inorriditi e i gridolini degli astanti, prendo con<br />
le mani l’animale e lo sfilo delicatamente dalla siepe di rose mentre lui<br />
sbuffa come un mantice provocando la fuga definitiva degli spettatori.<br />
è una femmina... è lunga circa due metri, come quella di due anni prima,<br />
forse appena un pochino più lunga. La metto in un sacco e la porto a casa.<br />
L’indomani la libererò, lontano da luoghi dove può prendersi una badilata.<br />
Chiamo Andrea, del museo di storia naturale, per dargli appuntamento<br />
sul luogo della liberazione. Andrea quattro anni fa aveva fatto i rilievi sul<br />
primo esemplare trovato in nord Italia, sempre in quella zona: i pompieri<br />
lo avevano tirato fuori dal giardino di un motel. Anche quella era una<br />
femmina. Aveva disegnato le squame della sua testa, che distinguono un<br />
individuo dall’altro. Ci incontriamo dunque per liberarla e la guardiamo: le<br />
squame e le abrasioni sul muso sono identiche. Olga (così ora si chiama)<br />
era sempre lei, e per ben due volte si era fatta trovare da me a chilometri di<br />
distanza. Olga - ultima dei cervoni del Carso - è sopravvissuta a uomini con<br />
il bastone e cinghiali affamati e la sorte ha voluto che qualcuno chiamasse<br />
me, che l’avevo abbracciata due anni prima, a salvarle la pelle.<br />
Se vi capiterà di incontrare Olga, o un altro cervone, o un altro serpente,<br />
provate a cancellare le vostre infrastrutture culturali per un attimo.<br />
Sedetevi davanti all’animale e ammiratelo in tutta la sua sinuosa eleganza.<br />
Scoprirete che vi piacerà...<br />
Maurizio Rozza<br />
tutto il continente africano.<br />
Messico<br />
Padre Alejandro<br />
Solalinde<br />
Padre Alejandro Solalinde<br />
ha dedicato la vita a dare<br />
un rifugio a emigranti. Per<br />
la sua solidarietà per gli<br />
emigranti ha subito attacchi<br />
e vessazioni da parte di<br />
esponenti xenofobi delle<br />
comunità locali, bande<br />
criminali e funzionari locali.<br />
Perù<br />
Claudia Lema<br />
Claudia Lema opera per<br />
ridurre il numero di donne<br />
che muoiono di parto nelle<br />
comunità indigene del<br />
Perù. E’ fermamente impegnata<br />
a sostenere le donne<br />
afacciano pressione sul governo<br />
per migliore i servizi<br />
sanitari loro necessari.<br />
South Africa<br />
‘P’ (Anonimo)<br />
13 konrad luglio/agosto 2010<br />
AmNEsty AI mONdIALI dI CALCIO 2010<br />
In Campo! uniti per i Diritti umani<br />
P è attivista di una comunità<br />
locale che combatte<br />
i comportamenti negativi<br />
nei confronti delle donne<br />
in una povera area rurale<br />
del Sud Africa. Dà aiuto a<br />
donne che hanno subito<br />
violenza domestica o vivono<br />
con l’HIV.<br />
Kenia<br />
Wilter Nyabate<br />
Wilter Nyabate vive a<br />
Soweto East, Kibera, la<br />
più grande baraccopoli<br />
di Nairobi. Ha due figli ed<br />
è il solo sostegno della<br />
famiglia; ciononostante è<br />
impegnata nel denunciare<br />
le intollerabili condizioni<br />
in cui è costretta a vivere la<br />
sua comunità.<br />
La pagina www.amnesty.it<br />
approfondisce le informazioni<br />
su questi Difensori oltre<br />
che sulle 32 squadre che<br />
partecipano ai Mondiali.<br />
Uno splendido video di<br />
50 secondi, “The Art of<br />
Great Defence” (“L’Arte della<br />
Grande Difesa”) dà il via alla<br />
partita dei Difensori:<br />
http://www.amnesty.org/en/<br />
worldcup2010/fifavideo<br />
Giuliano Prandini