Allegato [pdf]: Dicembre 2007 - Fondazione Laudato sì

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4 P Raphaël - DICEMBRE 2007 er quanto una città sia illuminata da luci elettriche, o fotostatiche, o comunque artificiali, tutte vengono umiliate al sorger del sole. Quando il sole tramonta, tutte quelle luci tornano a splendere. Allora mi domando: «Come mai quelle luci che di notte offrono il loro splendore, al sorger del giorno vengono umiliate? Eppure anch’esse fanno chiaro!» Le luci di notte sono “prezzolate”; la luce di giorno è “espressione dell’amore di Dio”. L’attuale diseducazione a cogliere l’evidenza del reale fa chiudere gli occhi quando splende il sole e li costringe ad aprirsi alle luci artificiali! Perché? Il reale, il gratuito, espressione dell’amore, viene da Dio; l’artificiale frutto dell’attività economica viene dall’uomo che ha smarrito uno dei fondamentali “princîpi primi”: ogni effetto esige una propria causa. Oggi, molti, troppi, vivono come se Dio non esistesse… Essi vivono nel buio interiore, che è il preludio della “seconda morte”. Ad essi è negata anche un’onorata sepoltura, per ordine di Gesù. «Lascia – afferma il Maestro – che i morti seppelliscano i loro morti». La notte è il naturale habitat di chi vive con la seconda morte in anima. Allora, c’è chi si premura di offrire loro una prezzolata impressione di “vivere” nella notturna Come va il cantiere? I lavori per la costruzione dell’ospedale oncologico Laudato sì’ a Rivoltella del Garda procedono secondo le previsioni. Alla data del 20 novembre, è stata montata la struttura in legno per la copertura del corpo nord. Si è completata la copertura con tegole in cotto dei corpi ovest, centro, est e nord; si stanno ultimando le impermeabilizzazioni con relative opere di lattoneria (canali e scossaline). È in fase di posa in opera il solaio di copertura del corpo nord-ovest (reparto sale operatorie) con inizio struttura (fondazioni e muri di sostegno) dello scivolo e del cortile interrato in lato ovest. Luci contro Luce DON PIERINO FERRARI Sentinelle morte, accendendo le luci elettriche, fotostatiche, o comunque, artificiali. Oh, è accaduto che un Neonato, nel mezzo d’una notte, centinaia d’anni fa, accendesse in un luogo deserto, la straordinaria Luce che continua a illuminare giorno e notte l’universo umano. Vedono le meraviglie del suo chiarore gli occhi di chi è vivo e gli occhi di chi è colpito dalla prima morte. I morti per la seconda morte continuano a rimanere al buio. A costoro pensano gli addetti all’economia a fa vedere lucciole per lanterne. Riusciremo noi a non aver più bisogno delle prezzolate luci notturne? Certamente sì, allorché i nostri occhi sapranno apprezzare la gratuita Luce, che non tramonta, accesasi a Betlemme perché il mondo intero torni a vederci chiaro. Buon Natale!
del Laudato sì’ Raphaël - DICEMBRE 2007 Siamo grati alle autorità religiose e civili che condividono i nostri ideali per l’incoraggiamento che dalle loro stimolazioni ricaviamo. Mons. Francesco Beschi – Vescovo Ausiliare di Brescia – 23 giugno 2007 Caro don Pierino, ti ringrazio per la tua lettera e per avermi voluto mettere a parte di questa meraviglia che Dio ha consegnato agli uomini per le tue mani, la tua intelligenza, il tuo cuore. Spero di poterti incontrare presto per condividere di persona questa Grazia. Desidero corrispondere, e lo faccio con entusiamo, all’invito a diventare Sentinella del Laudato sì’. Con affetto e ammirazione benedico te e la tua grande famiglia nel nome del Signore. Oscar Luigi Scalfaro – Senato della Repubblica – 25 settembre 2007 Rev. don Ferrari, rientrato a Roma da una serie di impegni trovo la sua lettera, con le pubblicazioni, e della stessa data 18 settembre, la lettera di suor Rosalia che parla di Lei, figlio spirituale di Madre Giovanna, grande Donna. Non conosco tutte le belle cose alle quali Lei ha dato vita, e questa ultima, in ordine temporale, per i malati di tumore. Ho parlato al telefono con suor Rosalia che La conosce e l’apprezzo tanto per il suo legame a Madre Giovanna. La ringrazio di avermi messo al corrente di tanto bene e Le auguro di giungere in porto per tanta gente che soffre. E arriverà certamente per la forza della preghiera che fa miracoli. Metto anch’io i suoi progetti nella povertà della mia preghiera soprattutto alla nostra bellissima Mamma. Mons. Giulio Sanguineti – Vescovo Emerito di Brescia – 4 ottobre 2007 Carissimo don Pierino, veramente continuo a benedire te e le tue opere, unitamente a tutte le persone che collaborano con te. Intendo ricordare e benedire quanti godono dell’opera che lo Spirito ti ha suggerito di donare alla Chiesa. Ti sono grato per gli esempi, tanti e grandi, che mi hai dato. Ringrazio il Signore con quanti con me condividono la tua attività. Prega per me perché possa continuare ad essere chi il Signore vuole. 8 dicembre Castel Goffredo 29 settembre Calino Il Comitato Castellano per la lotta contro i tumori di Castel Goffredo ha realizzato il libro Da un seme..., raccolta scritta e fotografica a testimonianza di un cammino venticiquennale di presenza preventiva in campo oncologico nella città di Castel Goffredo. Quella idea nata nel 1981 ha assunto sempre più valore umano e sociale, grazie anche all’aiuto e al sostegno di chi in questa ha creduto. La fondatrice Amelia Cauzzi scrive nella prefazione al volume, presentato alla cittadinanza lo scorso 8 dicembre: «Dal cuore, un GRAZIE a tutti coloro che fin qui hanno creduto nel mio desiderio di dare speranza ed hanno contribuito a realizzarlo, a don Pierino Ferrari che ha sentito il medesimo desiderio, al suo Raphaël ed ai suoi medici e collaboratori. Un GRAZIE anche ai componenti il “Comitato” che hanno portato avanti con me l’iniziativa, ai miei e loro familiari, spesso messi in secondo piano per le tante attività svolte dall’associazione. Prego intensamente perché quanto avviato prosegua con successo, dando possibilità di guarigione a sempre più persone e chiedo benedizioni per tutti coloro che ci danno aiuto, in qualsiasi modo. «Fior di verbena, fa che il mio lavoro sia sempre a catena». Un saluto insolito, ma concreto e caloroso al nostro don Dario si è svolto nella chiesa parrocchiale di Calino proprio nel giorno del patrono San Michele e nel giorno di San Raffaele. Il nostro curato don Dario ha scelto così di salutarci regalandoci una serata di commozione e di speranza attraverso don Piero e gli amici di Raphaël. Diventare Sentinelle del Laudato sì’ è il migliore augurio che desidera da noi, perché crede fermamente in questa mirabile opera e perché ha sempre voluto che avessimo attenzione al comandamento di Gesù: “Curate i malati”. Durante la serata, nella chiesa gremita di amici di Bornato, Cazzago e Calino, don Dario, con la sua disarmante semplicità e serenità ci ha assicurato che essere amici di Raphaël è garanzia per rimanere uniti. Per suo desiderio i parroci don Andrea e don Luigi hanno devoluto a Raphaël un’offerta che diversamente sarebbe andata per un regalo all’ormai parroco di Zocco. Un grazie a don Piero e a Raphaël per l’opportunità di aprirci il cuore e la mente alle opere provvidenziali di Dio. Un gruppo di amici 5
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