Allegato [pdf]: Dicembre 2007 - Fondazione Laudato sì
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6<br />
INTERROGATIVI<br />
RAPPORTO<br />
TERMINI<br />
DATI<br />
Raphaël - DICEMBRE <strong>2007</strong><br />
ambulatori oncologici<br />
I tumori in Italia<br />
DOTT. VITTORIO CORSETTI<br />
RESPONSABILE PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE AMBULATORI ONCOLOGICI RAPHAËL<br />
I tumori sono veramente in aumento? Si muore più o meno di una volta a causa del tumore?<br />
Quanti sono i cittadini italiani che vivono con alle spalle una diagnosi di tumore? E qual è la<br />
realtà della nostra regione e della nostra provincia?<br />
Sono domande che spesso ci sentiamo rivolgere in ambulatorio. La percezione diffusa del fenomeno–cancro<br />
è quella di una realtà sempre in aumento, co<strong>sì</strong> come la minaccia di morire per<br />
cancro pare sempre più concreta e diffusa. Come vedremo, le cose non stanno proprio co<strong>sì</strong>. Per<br />
fare chiarezza su tali argomenti, utilizziamo due importanti strumenti.<br />
Il primo è un rapporto recentemente pubblicato sull’autorevole rivista Tumori; una monografia<br />
interamente dedicata all’epidemiologia oncologica in Italia e ai risultati del progetto “I tumori in<br />
Italia”, che si pone l’obiettivo di descrivere il fenomeno–cancro nei suoi aspetti quantitativi e<br />
nelle tendenze che esso assume sul nostro territorio (i dati dettagliati sono consultabili sul sito:<br />
www.tumori.net).<br />
In esso vengono pubblicate le stime di andamento, dal 1970 al 2010, di tutti i principali indicatori<br />
epidemiologici (incidenza, sopravvivenza, mortalità e prevalenza) per tutti i tumori e per le<br />
principali sedi oncologiche (polmone, colon–retto, stomaco, mammella e prostata). Le stime sono<br />
per la prima volta disponibili per tutte le regioni italiane.<br />
Per la loro interpretazione, è necessaria una definizione comprensibile di tre termini utilizzati:<br />
INCIDENZA: indica le nuove diagnosi di tumore, e rappresenta il rischio di ammalarsi per una<br />
data popolazione;<br />
MORTALITÀ: indica i morti per una determinata patologia, e quindi il rischio di morire, che spesso<br />
è molto diverso dal rischio di ammalarsi, soprattutto per quei tumori con elevate possibilità<br />
di guarigione;<br />
PREVALENZA: indica il numero di persone che vivono in un dato momento e in una data popolazione<br />
avendo alle spalle una diagnosi di tumore. È influenzata da incidenza ma anche dalla<br />
mortalità (dipende ad esempio dalla qualità delle cure, dalla precocità della diagnosi, etc.).<br />
I dati in generale mostrano che:<br />
• In Italia l’incidenza e la mortalità per le patologie tumorali nel loro insieme stanno diminuendo<br />
nei maschi; fra le donne invece sono in aumento i nuovi casi, e la mortalità diminuisce molto<br />
meno che nei maschi, quasi esclusivamente a causa dell’aumento dei tumori polmonari;<br />
• Nelle regioni del Centro–Nord l’incidenza, e quindi la probabilità di ammalarsi, da sempre<br />
molto maggiore che al Sud, è da alcuni anni in diminuzione. La probabilità di sviluppare un tumore<br />
per gli abitanti delle regioni del Sud, storicamente più bassa, sta aumentando e si sta<br />
avvicinando a quella delle regioni del Nord, soprattutto per i maschi;<br />
• La mortalità per patologia tumorale negli ultimi anni è stabile nel Sud e in riduzione nel centro–nord<br />
sia per i maschi che per le femmine; nel 2010 non vi saranno più differenze fra le diverse<br />
aree geografiche in Italia.<br />
• La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi aumenta per tutti i principali tumori e rimane generalmente<br />
inferiore nell’area meridionale rispetto a quella del resto del paese.<br />
• In sostanza, mentre fino ad alcuni decenni fa al Nord ci si ammalava molto più che al Sud, ora<br />
al Sud ci si ammala più di prima e si muore come e forse più che nelle altre aree geogra-