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Geografia turistica

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<strong>Geografia</strong> <strong>turistica</strong><br />

meritano una visita le Gallerie dell’Accademia, massima pinacoteca veneziana, ma anche numerose<br />

chiese che custodiscono tesori di inestimabile valore, come quella di San Rocco, dove Tintoretto dipinse<br />

un ciclo di tele (21 nel soffitto e 13 alle pareti) che costituiscono il suo capolavoro; Santa Maria Gloriosa<br />

dei Frari, solenne chiesa gotica, il cui interno è dominato dalla luminosa Assunta di Tiziano (1518); San<br />

Salvatore, con facciata del Sansovino e dello Scamozzi (nell’interno, Annunciazione e Trasfigurazione<br />

di Tiziano); Santo Stefano (quadri di Bartolomeo Vivarini, Carpaccio, Piazzetta, Tintoretto).<br />

Partendo di nuovo da piazza San Marco, ma dirigendosi in senso opposto rispetto a prima, si arriva al<br />

Ponte dei Sospiri e poi alla chiesa di San Zaccaria, un capolavoro dell’architettura rinascimentale<br />

veneziana del Coducci (1500), al cui interno sono custodite opere di Giovanni Bellini, Tintoretto, Vivarini,<br />

Andrea dei Castagno.<br />

Raggiungendo poi Palazzo Priuli, uno dei più bei palazzi gotici veneziani, si arriva ad un santuario<br />

della pittura veneziana: la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, nel cui interno Vittore Carpaccio<br />

dipinse (1501-1511) lo stupendo ciclo di tele della storia di San Giorgio.<br />

La visita alla città si può concludere con un giro in vaporetto sul Canal Grande, per ammirare i bellissimi<br />

palazzi che vi sono affacciati: primo tra tutti la Ca’ d’Oro (1421-1440), che racchiude la seconda,<br />

in ordine d’importanza, delle pinacoteche della città, con il drammatico S. Sebastiano del Mantegna,<br />

una Venere di Tiziano, opere di Vivarini, Carpaccio, Lippi, Ghirlandaio, Signorelli.<br />

Seconda tappa: Padova - La meta <strong>turistica</strong> più prestigiosa della città è sicuramente la Cappella degli<br />

Scrovegni, piccola chiesa gotica che contiene il ciclo di 38 affreschi dipinti da Giotto.<br />

Dirigendosi poi verso il centro si passa dal Caffè Pedrocchi, caratteristica costruzione neoclassica, e si<br />

raggiungono tre piazze poste l’una vicina all’altra: piazza delle Frutta, delle Erbe, e dei Signori. Fra le<br />

prime due, l’armonioso Palazzo della Ragione, rettangolare, con portico, loggia e tetto a carena (1218-<br />

1306). Nella piazza dei Signori, l’elegante Loggia della Gran Guardia (1523) e il Palazzo del Capitanio,<br />

con la Torre dell’Orologio, per il cui portico si sbocca in Corte Capitaniato e nella vicina omonima piazza,<br />

dove sorgeva il Castello dei Carraresi, signori di Padova, e dove ora è l’edificio del Liviano.<br />

Si passa poi a piazza del Duomo, a destra del quale c’è il bel Battistero romanico. Nella vicina via<br />

Vescovado, si raggiunge una delle più belle dimore civili di Padova, la Casa degli Specchi, così detta per<br />

le sue lisce superfici di marmi policromi.<br />

Di qui si può raggiungere la piazza della Basilica di Sant’Antonio, che racchiude un’immensa raccolta<br />

di tesori d’arte, fra cui il meraviglioso altare maggiore di Donatello. Sempre di Donatello è l’armoniosa<br />

statua equestre del condottiero Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, che sorge davanti alla facciata<br />

della Basilica.<br />

Terza tappa: Vicenza - Vicenza presenta un volto rinascimentale che le conferì soprattutto Andrea<br />

Palladio, cui è dedicato il Corso principale, che taglia il centro di Vicenza da un’estremità all’altra. Su<br />

questa strada si possono ammirare meravigliosi palazzi storici: Palazzo Bonin, già Thiene, dello Scamozzi,<br />

e, di fronte, Palazzo Bonazzi. Di qui si giunge a piazza dei Signori, con la Basilica del Palladio<br />

(1549), la Loggia del Capitanio, dello stesso autore, e il Palazzo del Monte di Pietà, che incorpora la<br />

facciata barocca di S. Vincenzo. Con un breve percorso si arriva a due fra le più belle opere del Palladio,<br />

nella piazza su cui finisce il Corso: il Teatro Olimpico, cominciato dall’artista poco prima di morire e<br />

completato dallo Scamozzi (1584), e il Palazzo Chiericati (1557).<br />

Ci si reca poi alla piazza del Duomo, gotico, con cupola del Palladio (nell’interno, Polittico del Veneziano)<br />

e nel cortile del Palazzo Arcivescovile, con la Loggia rinascimentale. Dalla città, si può salire al<br />

colle, su cui sorge la Basilica di Monte Berico per ammirarvi, nel refettorio, il capolavoro del Veronese:<br />

il Convito di San Gregorio Magno (1572).<br />

Quarta tappa: Verona - La visita comincia da piazza Bra, su cui troneggia l’Arena romana (risalente<br />

al I secolo), l’edificio maggiore del suo genere dopo il Colosseo. A fianco dell’Arena, il neoclassico Palazzo<br />

Municipale e, addossato alle mura scaligere, il Palazzo della Gran Guardia (1610). Percorrendo<br />

via Roma si giunge a Castelvecchio, fortezza del Trecento sull’Adige, che ospita oggi il Museo civico,<br />

con la pinacoteca veneta (opere di Giovanni Bellini, Crivelli, Tintoretto, Tiziano, Tiepolo, Guardi). La<br />

visita prosegue con San Zeno, la più bella chiesa di Verona, una delle più importanti d’Italia, in cui la<br />

splendida facciata fu completata con l’elegante protiro e le sculture di Nicolò e Guglielmo, capolavoro<br />

della scultura romanica.

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