SINTESI 9 Rapporto Nazionale sulla Condizione ... - Telefono Azzurro
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Capitolo 3 - Famiglia, scuola, educazione<br />
Differenze territoriali in cifre. L’Emilia-Romagna è la regione che, da 12<br />
anni, registra la maggiore incidenza straniera nella scuola (è passata dal 2,6% del<br />
1998/99 all’11,8% del 2007/08). Seguita dall’Umbria con l’11,4% e da Lombardia,<br />
Veneto e Marche con un rapporto di circa uno straniero ogni dieci alunni. Regioni<br />
come Campania, Basilicata e Sardegna hanno tassi di incidenza intorno all’1%,<br />
equivalenti ad un alunno straniero ogni 90-100 alunni iscritti. La regione con il<br />
numero di alunni stranieri in valori assoluti più elevato è la Lombardia (137.485).<br />
Invece le province che superano la percentuale del 10% di alunni stranieri con<br />
cittadinanza non italiana sono: Mantova (14,0%), Prato (13,5%), Piacenza (13,2%),<br />
Reggio Emilia (12,7%), Modena (12,%). Nell’a. s. 2006/2007, Milano si conferma,<br />
tra i comuni capoluogo, quello con la più alta incidenza di alunni stranieri (14,2%),<br />
seguito da Alessandria (13,9%), Prato (13,7%), Reggio Emilia (13,0%) e Torino<br />
(12,6%).<br />
Il caso dei bambini rom. Solo 12.342, ovvero il 16,5% dei minori rom in età<br />
scolare, frequentano le scuole italiane. Il dato è allarmante visto che i minori rom in<br />
età scolare sono circa 75.000 e che la popolazione rom, stimata in Italia in circa<br />
150.000 unità, è particolarmente giovane. Il 40-50% di essa è composta da minori di<br />
18 anni (<strong>Telefono</strong> <strong>Azzurro</strong> ed Eurispes, 2007).<br />
Esiti scolastici: alunni stranieri ed italiani a confronto. In media il 42,5%<br />
degli alunni stranieri non è in regola con gli studi (vs l’11,6% degli alunni italiani).<br />
Preoccupante è anche il divario per quel che concerne gli esiti scolastici: nella scuola<br />
primaria, l’1,8% degli alunni italiani è in ritardo, contro il 21,1% di quelli stranieri.<br />
Ma il divario tende ad aumentare con il progredire della scolarità: rispettivamente<br />
del 6,8% e 24,4% nella scuola secondaria di I grado e in quella di II grado per gli<br />
alunni italiani, contro il 71,8% e il 42,5% per gli alunni stranieri.<br />
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