Vademecum pensioni 2006.pdf - Comitato 1° Maggio

I decreti attuativi delle deleghe contenute
nella legge 243/2004
sul sistema pensionistico italiano
La legge 23 agosto 2004, n. 243 “Norme in materia pensionistica e deleghe al
Governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno della previdenza
complementare e all’occupazione stabile e per il riordino degli enti di previdenza
e assistenza obbligatoria”, entrata in vigore il 6 ottobre 2004, contiene
disposizioni applicabili in via immediata e disposizioni di delega al Governo. Per
ognuna delle deleghe, la legge contiene l’indicazione dei criteri che il Governo deve
seguire per la loro attuazione e dei termini temporali entro cui devono essere emanati
i decreti necessari: per alcune, un anno dalla data di entrata in vigore della
legge – delega, per altre, quelle che si oprevee richiedano un maggior impegno,
un anno e mezzo. Per le prime il termine è scaduto il 6 ottobre 2005, per le altre
scade il 6 aprile 2006.
Alla data in cui il “Vademecum” va in stampa, solo una parte delle deleghe
annuali è stata attuata (e, di esse, solo una entro i termini inizialmente previsti,
mentre per altre sono state disposte opportune proroghe): delle altre non è difficile
prevedere lo slittamento oltre il termine, perché coincide con la data di svolgimento
delle elezioni politiche.
Le disposizioni di delega previste dalla legge 243/2004
Le prime e più importanti disposizioni di delega al Governo sono contenute nell’art.
1, comma 1. Entro il termine del 6 ottobre 2005 sarebbero dovuti essere
emanati “uno o più decreti legislativi contenenti norme intese a:
a) liberalizzare l’età pensionabile;
b) eliminare progressivamente il divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro;
c) sostenere e favorire lo sviluppo di forme pensionistiche complementari;
d) rivedere il principio della totalizzazione dei periodi assicurativi estendendone
l’operatività anche alle ipotesi in cui si raggiungano i requisiti minimi per il
diritto alla pensione in uno dei fondi presso cui sono accreditati i contributi”.
Sempre nell’art. 1 (la legge, essendo stata approvata con il voto di fiducia, consta
di un solo articolo), al comma 10 è prevista una disposizione di delega che ha
lo scopo di assicurare l’estensione dell’obiettivo dell’elevazione dell’età media di 27