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CUMIGNANO E GALLO - Università degli Studi di Verona

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ponte, cui la torre era collegata da un muro, potrebbe suggerire che l’e<strong>di</strong>ficio<br />

era stato costruito per controllare la viabilità ed esigere il passo 169 .<br />

Il rettifilo Galluccio-Schiava non venne subito rappresentato nelle nuove<br />

carte, poiché, come spesso accadeva, queste erano basate perlopiù sulle<br />

vecchie. Il nuovo tratto stradale, ad esempio, non è segnato nella Carta de’<br />

contorni <strong>di</strong> Napoli costrutta ed eseguita, sui più recenti ed esatti materiali, pubblicata<br />

da Benedetto Marzolla nel 1845 170 (fig. 10) sulla falsariga dell’Atlante corografico<br />

storico e statistico del Regno delle Due Sicilie stampato dallo stesso autore nel 1832 171<br />

(fig. 11). Anche la Carta topografica ed idrografica dei contorni <strong>di</strong> Napoli levata per or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> S.M. Fer<strong>di</strong>nando I negli anni 1817-18-19 e più volte mo<strong>di</strong>ficata nei decenni<br />

successivi 172 non registra la variante che, invece, compare nell’aggiornamento<br />

della stessa mappa eseguito nel 1854 173 .<br />

La costruzione della variante Galluccio-Schiava determinò il declino<br />

dell’abitato <strong>di</strong> Gallo che rimase tagliato fuori dal passaggio <strong>di</strong> merci, veicoli e<br />

persone, come ebbe a lamentare il duca <strong>di</strong> Marigliano, Francesco Mastrilli, nel<br />

1841 174 . In particolare la sua taverna (Ebanista, infra, pp. 150-151), abbandonata<br />

stato era con cinque travi; vi era pure il focolare con cappa. Si era pure demolito un porcile che stava<br />

<strong>di</strong> lato al detto basso ed occupava una superficie <strong>di</strong> palmi 13,50 per palmi 15 e <strong>di</strong> altezza palmi 10 con<br />

la corrispondente chiusura <strong>di</strong> palmi 4 per palmi 7,50, ed era coverto con quattro valere <strong>di</strong> chiangole. Vi<br />

era pure un forno che occupava altra superficie <strong>di</strong> palmi 9 per palmi 9,25 ed al <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro due muretti che<br />

chiudevano uno spazio, ed erano <strong>di</strong> palmi 14,50 per palmi 2 per palmi 1,50. Al <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro del porcile vi<br />

era una scaletta <strong>di</strong> palmi 13 per palmi 3,25 in me<strong>di</strong>ocre stato, e per essa si dava accesso ad una stanza a<br />

primo piano posta sopra la descritta. Questa era <strong>di</strong> superficie come l’altra detta e alta palmi 13, coverta<br />

con sei travi e chiangole, e riceveva il lume da una finestra affacciatoia <strong>di</strong> palmi 4 per palmi 5,50. La<br />

porta <strong>di</strong> ingresso alla stessa era <strong>di</strong> palmi 8 per palmi 4 in me<strong>di</strong>ocre stato. Al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> detta stanza vi<br />

era un parapetto <strong>di</strong> giro palmi 73, altezza palmi 3, grossezza palmi 2 munito <strong>di</strong> merli. Vi esisteva accosto<br />

alla torre un altro muro in prolungamento del ponte della stessa <strong>di</strong> lunghezza palmi 40, altezza palmi<br />

4, grossezza palmi 2,50 che serviva per <strong>di</strong>notare il limitare della proprietà del Marchese dalla via cupa<br />

che va a Nola, accosto alla quale il detto casamento esisteva. Tutte le fabbriche erano in buono stato.<br />

Si è pure occupato una porzione <strong>di</strong> suolo e<strong>di</strong>ficabile <strong>di</strong> palmi 22,50 per palmi 50 ch’era quello appunto<br />

esistente <strong>di</strong> lato alle altre case che sono in quel sito, e <strong>di</strong> cui la proprietà era limitata dal descritto muro,<br />

e da altri segni apparenti»).<br />

169 Per un’analoga configurazione cfr. la torre <strong>di</strong> S. Eleuterio ad Arce che controllava il ponte sul<br />

fiume Liri e l’esazione del passo (Ebanista 2007b).<br />

170 Biblioteca della Società Napoletana <strong>di</strong> Storia Patria, Carta de’ contorni <strong>di</strong> Napoli costrutta ed eseguita, sui<br />

più recenti ed esatti materiali, da Benedetto Marzolla, Napoli 1845; cfr. dEl pEzzo 1985, fig. a p. 11.<br />

171 Marzolla 1832.<br />

172 Biblioteca Nazionale <strong>di</strong> Napoli, Sez. Manoscritti B a 5 c 72 1-3 ; cfr. avElla 2006, fig. 69, p. 188<br />

(l’Autore data la carta al 1845 circa).<br />

173 dEl rio 1981, fig. a pp. 36-37; pontiCEllo 2000, fig. a p. 76; avElla 2006, fig. 70, p. 189.<br />

174 ASN, Ponti e strade, f. 1383, fs.lo 560, St. da R. a <strong>di</strong> Puglia. Tratto da Cimitile fin dopo l’Epitaffio della Schiava<br />

deviamenti ed indennizzi, a. 1841, lettera del duca Francesco Mastrilli a Carlo Afan de Rivera, <strong>di</strong>rettore<br />

generale <strong>di</strong> Ponti e strade, 24 agosto 1841 («essendo aperta la nuova Strada Regia che da Galluccio mena<br />

alla Schiava, tutto il trafico, è per <strong>di</strong> là, ed il paese abitato <strong>di</strong> Gallo per conseguenza ammiserito, perché<br />

abbandonato da passaggieri provenienti dalle Provincie, che ivi facevano rinfresco, e pernottavano, e da<br />

vetturali che vi lasciavano i generi <strong>di</strong> formaggi, ed olii nei magazzini, ove i sensali andavano per incettare,<br />

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