14.06.2013 Views

Amedeo De Vincentiis - Università degli Studi di Verona

Amedeo De Vincentiis - Università degli Studi di Verona

Amedeo De Vincentiis - Università degli Studi di Verona

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

meno accentuato, l'opera dello storico dal suo ambito culturale originario per rileggerla<br />

alla luce e in funzione <strong>di</strong> problemi storiografici più recenti. 168 Due in particolare: i limiti<br />

delle possibilità <strong>di</strong> desumere dall’analisi dei documenti significati pertinenti alla realtà<br />

effettiva del passato (che, invece, non riguar<strong>di</strong>no esclusivamente il documento stesso); i<br />

limiti del ruolo del decifratore dei documenti, lo storico, sia nella sua attività<br />

interpretativa, sia in quella espositiva, scrittoria. 169<br />

Riguardo al primo nodo, introducendo la rie<strong>di</strong>zione italiana del libro sull’eretico<br />

bresciano, Giuseppe Sergi rilevava nella proposta <strong>di</strong> Frugoni la fiducia, circostanziata ma<br />

decisa, nella possibilità <strong>di</strong> recuperare una solida verità storica dell’oggetto indagato. Oltre<br />

che lo smontaggio critico delle testimonianze, la chiave <strong>di</strong> accesso a tale verità anche in<br />

questo caso era l’adeguamento dei contesti <strong>di</strong> ricerca. Dunque una estrema duttilità del<br />

punto <strong>di</strong> vista adottato per ritagliare, <strong>di</strong> volta in volta, l’area <strong>di</strong> pertinenza dal contesto<br />

generale sulla misura del problema preso in considerazione. 170Frugoni storico positivo,<br />

dunque. Storico del vero Arnaldo da Brescia del XII secolo. Quale? Il risultato più<br />

significativo del libro tornava a essere il restauro della figura dell’eretico, forse esile ma<br />

assolutamente autentica, esposta con <strong>di</strong>screzione nelle brevi righe del capitolo finale del<br />

libro. 171<br />

In un analogo luogo formale, la prefazione alla rie<strong>di</strong>zione dell’Arnaldo, ma questa volta<br />

nella traduzione francese del 1993, vennero espresse considerazioni in parte convergenti.<br />

Alain Boureau, infatti, accentuava l’importanza della selezione consapevole da parte dello<br />

storico <strong>di</strong> contesti, spesso microcontesti, pertinenti all’oggetto indagato e al documento<br />

che vi fa riferimento. 172 Anche così si può attingere a una verità del passato. O, piuttosto,<br />

a <strong>di</strong>verse verità. A <strong>di</strong>fferenza della precedente interpretazione, il risultato più significativo<br />

del libro non pare tanto lo scarno ritratto dell’eretico bresciano, quanto la analisi e la<br />

comprensione dei «<strong>di</strong>fferenti “aggiustamenti” dei meccanismi storici <strong>di</strong> percezione della<br />

realtà». 173 Questa lettura presuppone il definitivo abbandono del rassicurante orizzonte<br />

<br />

168 Significativamente, tale decontestualizzazione è stata rilevata criticamente dai più attenti tra i me<strong>di</strong>evisti<br />

che <strong>di</strong> quel contesto, invece, hanno <strong>di</strong>rettamente fatto parte v., per esempio, Violante, Introduzione, in<br />

Volpe, Il Me<strong>di</strong>o Evo cit., pp. XXVI-XXVII.<br />

169 Ammesso che le due fasi si possano considerare <strong>di</strong>stinte. La bibliografia su questi temi è copiosissima,<br />

rimando solo a J. Appleby, L. Hunt, M. Jacob, Telling the Truth about History, New York 1994 per un<br />

tentativo <strong>di</strong> ricostruzione storica; a G. Spiegel, The Past as Text. The Theory and Practice of Me<strong>di</strong>eval<br />

Historiography, Baltimore, London, 1997 per applicazioni in campo me<strong>di</strong>evistico; e, per una ricezione<br />

italiana, a S. D’Alessio, Sul “ritorno all’essenziale”. Ricerche storiche e testi letterari, in «Storica», 11<br />

(1998), pp. 133-151.<br />

170 Sergi, Arsenio Frugoni cit., p. XVIII.<br />

171 Ivi, p. XIV. In termini <strong>di</strong>fferenti, questa interpretazione recupera come passo emblematico <strong>di</strong> tutta la<br />

ricerca la succinta scheda biografica dell’eretico redatta da Frugoni nella sua ricerca, come alcune delle<br />

prime recensioni dell’opera, v. sopra pp. 19 sgg.<br />

172 À. Boureau, Introduction, in Frugoni, Arnaud de Brescia cit., pp. ix xviii, p. xvi. V. anche le<br />

considerazioni in Id., Le droit de cuissage. La fabrication d’un mythe, (XIII<br />

32<br />

e-XXe siècle), Paris, 1994, pp.<br />

224-225: «Toute une tendence de l’historiographie actuelle nie la possibilité d’atteindre la réalité du passé<br />

et réduit le champ d’investigation de l’historien aux effets de langage, selon une sorte d’ecologisme<br />

systematique qui fait que toute source historique serait, des son jaillissement dans le monde humain,<br />

polluée. Certes, on l’a observe, les eaux historiographiques sont bien souvent troubles, mais le filtre de la<br />

critique demeure efficace. La déconstruction des docu ments et des concepts historiques, qui a une longue<br />

et feconde histoire en ce siisele, a pris récemment un tour relativiste qui aboutit il un <strong>di</strong>vorce de plus en<br />

plus grand entre la description des phénomènes et des contextes et l’interprétation du passe pris comme<br />

superposition de couches narratives sans substrat. H n’est pas question de revenir sur la mise en cause de<br />

l’innocence des <strong>di</strong>scours historiques, mais de trouver la voie étroite qui conduirait a une histoire globale,<br />

qui rende compte à la fois des faits et de leur alienation dans les documents qui les notent. Cette voie<br />

<strong>di</strong>fficile me paraît exemplairement in<strong>di</strong>quée par deux grands ouvrages: Arnaud de Brescia, par Arsenio<br />

Frugoni, et History and the Historiography of Me<strong>di</strong>eval Spain, de Peter Linehan: à quarante ans de<br />

<strong>di</strong>stance, ces deux livres offrent une probleématisation minitiueuse de la complexe intrication entre les<br />

faits, leurs narrations immé<strong>di</strong>ates et leur interprétation historique ultérieure».<br />

173 Traduco da Id. Introduction cit., p. XII.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!