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Amedeo De Vincentiis - Università degli Studi di Verona

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valorizzati nella commissione da Giovan Battista Picotti e Raffaello Morghen, i due<br />

protagonisti della formazione <strong>di</strong> Frugoni. Ma nel 1950 i possibili esiti <strong>di</strong> tale esperienza<br />

apparivano incerti anche per chi conosceva più da vicino il giovane storico. Ci si attendeva<br />

qualcosa. 15<br />

2. Inquietu<strong>di</strong>ni<br />

Quattro anni dopo Arsenio Frugoni <strong>di</strong>ede la sua risposta alle attese. Tuttavia dubbi e<br />

perplessità dei me<strong>di</strong>evisti attenti alla sua attività non vennero <strong>di</strong>ssolti. Furono piuttosto<br />

proiettati su un altro livello, dal significato <strong>di</strong> un percorso formativo a quello <strong>di</strong> un ine<strong>di</strong>to<br />

modo <strong>di</strong> interrogare il passato. Inoltre, come vedremo, il profilo inconsueto che già<br />

emergeva dalla precedente valutazione accademica venne delineato più nitido ma non più<br />

classificabile dalle sue due principali ricerche <strong>di</strong> quegli anni. Nel frattempo però erano<br />

maturati i frutti <strong>di</strong> un incontro decisivo. Quelli che molto tempo dopo lo storico definirà i<br />

suoi Incontri nel me<strong>di</strong>oevo rimandavano originariamente al suo incontro con un<br />

me<strong>di</strong>oevo, particolare, avvenuto durante la sua formazione presso la Scuola Storica<br />

Nazionale. 16 Un altro me<strong>di</strong>oevo rispetto a quello che Frugoni aveva scoperto negli anni<br />

della sua esperienza pisana. Era, innanzitutto, quello <strong>di</strong> Raffaello Morghen. Così l’allora<br />

<strong>di</strong>rettore della Scuola rievocava l’approdo <strong>di</strong> Frugoni:<br />

Anche il Me<strong>di</strong>oevo appare, in questo primo periodo della sua attività, sull’orizzonte della sua visione<br />

storica, ma in uno sfondo lontano e sfumato [...] in recensioni informative, o in garbate pagine <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>vulgazione.<br />

L’incontro con il Me<strong>di</strong>oevo, nel senso <strong>di</strong> una più impegnata e approfon<strong>di</strong>ta ricerca, avvenne per il Frugoni<br />

alla Scuola Storica Nazionale dell’Istituto Storico per il Me<strong>di</strong>o Evo, e fu un incontro inizialmente non privo<br />

<strong>di</strong> contrasti interiori, ma anche fecondo <strong>di</strong> felici maturazioni, poiché e fuor <strong>di</strong> dubbio che, nella produzione<br />

scientifica del Frugoni, quella che merita maggior rilievo appartiene al campo della storiografia<br />

me<strong>di</strong>evalistica. 17<br />

Morghen identificava una cesura netta: due me<strong>di</strong>oevi <strong>di</strong> Frugoni. Il secondo, quello più<br />

impegnato, non corrispondeva tanto a un ritaglio cronologico specifico quanto a un<br />

<br />

del suo Opus metricum, in «Bullettino dell’Istituto Storico italiano per il Me<strong>di</strong>o Evo e Archivio<br />

Muratoriano», 46 (1931), pp. 1-39.<br />

15 In conclusione «alcuni dei Commissari» ritenevano «il Frugoni, per l’ingegno vivo ed acuto, per la buona<br />

preparazione metodologica e per le capacità da lui <strong>di</strong>mostrate nella ricerca storica [...] degno <strong>di</strong><br />

considerazione ai fini del presente concorso, sebbene non abbia dato ancora quell’opera, che à lecito<br />

sperare dalle sue attitu<strong>di</strong>ni», Archivio della Società Storica Pisana, Carte G. B. Picotti - busta cit. Mi<br />

sembra plausibile riconoscere i commissari speranzosi nei due maestri del giovane storico e scorgerli <strong>di</strong>etro<br />

i due voti a favore che ricevette. Contrario, invece, si mostrò certamente Giorgio Falco, come egli stesso<br />

ricordo successivamente in una lettera a Frugoni. La lettera, in carta intestata del <strong>di</strong>rettore dell’Istituto <strong>di</strong><br />

storia me<strong>di</strong>oevale e moderna dell’università <strong>di</strong> Genova, non à datata. Propongo <strong>di</strong> datarla per elementi<br />

esterni tra la fine <strong>degli</strong> anni 1950 e i primissimi del decennio successivo (ringrazio Franco Bolgiani per<br />

alcune in<strong>di</strong>cazioni in proposito). Significative (e caratteristiche) le parole dell’anziano storico:<br />

«Quanto all’altra faccenda dei falchi e dei frugoni cre<strong>di</strong> a me, meglio i frugoni, non solo perché hai davanti a<br />

te molti anni <strong>di</strong> buon lavoro e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni, ma anche perche i falchi hanno sbagliato tutto, dal principio<br />

alla fine e stanno per chiudere con un bilancio fallimentare.<br />

Se allora non fui d’accordo con chi ti voleva mettere in cattedra senz’altro, fu perché ero sicuro della tua<br />

riuscita, ma pensavo - e penso - che tu meriti <strong>di</strong> entrare per la porta grande, non per la porta piccola. E così<br />

sarà: speriamo presto. Ho sfogliato - non letto - Celestiniana, e mi pare che sia cosa <strong>di</strong> molta sostanza» (i<br />

corsivi corrispondono alle sottolineature dell’autore).<br />

La lettera si trova nelle carte personali <strong>di</strong> Arsenio Frugoni, conservate a Pisa (che citerò d’ora in avanti<br />

come: Carte Frugoni - Pisa). Ringrazio Chiara Frugoni anche per avermi consentito <strong>di</strong> consultarle e<br />

pubblicarne estratti.<br />

16 Mi riferisco alla raccolta postuma <strong>di</strong> saggi A. Frugoni, Incontri nel Me<strong>di</strong>oevo, Bologna, 1979.<br />

17 R. Morghen, Arsenio Frugoni storico, in «Nuova rivista storica», 54 (1970), pp. 644-650, (in part. p.<br />

645).<br />

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