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di Andrea Manazzale (figura 24) dove è disegnata la mole circolare di un sepolcro,
simile a un piccolo mausoleo 11 .
Molto più frequenti e precisi sono i toponimi relativi ai tre ponti mediante i quali la Via
Ostiense attraversava l’Almone (il Ponte della Moletta, 5), la Marrana di Grotta Perfetta
(il Ponte o Ponticello di San Paolo: n. 9) e la Marrana delle Tre Fontane (il Ponte
Fratta, 13), di sicura antichità (infra, schede UC 48, UC 102, UC 120) 12 e oggi non più
visibili.
In prossimità della via Ostiense compaiono spesso altri due toponimi, posti entrambi tra
il Tevere e la salita dell’ex Forte Ostiense e utili alla ricostruzione dell’antico assetto del
territorio: il Porto della pozzolana (16/E) e il Vicus Alexandri (17). Se quest’ultimo,
già nel nome, mostra antiche origini, il primo fa riferimento a uno dei materiali da
sempre maggiormente utilizzati nell’edilizia romana, abbondantemente presente,
insieme al tufo, nel sottosuolo locale (supra, pag. 24) ed estratto in Cave e Grotte vicine
(figure 1, 4, 5, 12, 15, n. 11/B). A queste va ricollegato probabilmente il toponimo
Grottone / Tenuta del Grottone (12), mentre a una particolare natura del suolo quello
già ricordato dei Monti della Creta (C). Per quanto riguarda altre segnalazioni
archeologicamente interessanti, vanno ricordati altri due casi menzionati solo una volta.
Il primo riguarda una Ruina presso la Marrana di Grotta Perfetta (figura 13 , n. 15). Il
secondo, invece, il toponimo Remuria (figura 17, n. 18): topograficamente coincidente
con il quartiere della Garbatella, esso richiama la leggenda secondo la quale Remo,
opponendosi a Romolo, avrebbe fondato qui la sua città (e non sull’Aventino, come
indica la tradizione più seguita e dove ancora oggi esiste piazza Remuria).
Quest’interpretazione fu popolare soprattutto durante il Fascismo, quando venne
proposto di chiamare Remuria la Garbatella 13 .
11 La rappresentazione generica presente in questa pianta contrasta con quanto il suo autore scrive nel
sottotitolo (“Carta topografica dell’antichità di Roma la quale esattamente contiene tutte le Vestigie delle
Antiche fabriche e Monumenti secondo il giro metodico di tutte le Antichità”).
12 Lo stesso nome del Ponte Fratta potrebbe derivare da fractus, cioè “rotto”, con probabile riferimento
alla condizione dell’antico manufatto in epoche più recenti. NIBBY 1837, pag. 573.
13 GUARRERA 1997, pag. 22. Sulla Garbatella ARMOCIDA 1993; SINATRA 2006.
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