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iMMagini perdute - Ilmese.it

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Marzo jazz al boccolo<br />

Jazz e blues: le grandi sonor<strong>it</strong>à della musica nera con il loro carico di tradizione e<br />

capac<strong>it</strong>à di rinnovarsi secondo le sensibil<strong>it</strong>à delle generazioni saranno protagoniste<br />

a marzo al Ristorante-Music Hall “Al Boccolo” di Varano Dè Melegari. Il live del Caterina<br />

Palazzi Quartet, in programma, sabato 7, presenta una formazione che si ispira<br />

alla lezione di giganti come Charles Mingus su cui innesta le proprie sperimentazioni e<br />

l’att<strong>it</strong>udine per l’improvvisazione; formato, oltre che dalla t<strong>it</strong>olare al contrabbasso, da<br />

Danielle Di Majo (sax alto), Giacomo Ancillotto (ch<strong>it</strong>arra) e Maurizio Chiavaro (batteria),<br />

il gruppo si è distinto come una delle nuove realtà del jazz <strong>it</strong>aliano in concorsi come<br />

“Baronissi Jazz”, “Jimmy Woode Award”, “Barga Jazz”.<br />

Ancora la musica di Louis Armstrong e Charlie Parker, sarà di scena sabato 14 con<br />

l’Umberto Napol<strong>it</strong>ano Trio; il cosentino Napol<strong>it</strong>ano, insieme a Sasà Calabrese (contrabbasso)<br />

e Vincenzo Gallo (batteria), ha saputo infondere nelle sonor<strong>it</strong>à del suo piano le<br />

influenze della cultura med<strong>it</strong>erranea creando una miscela che ha sfondato nei principali<br />

club nazionali, tra cui il prestigioso Blue Note di Milano.<br />

Con ian Parker, sul palco sabato 21, ci si sposta, invece, dalle parti del Mississipi, alle<br />

radici del fenomeno blues; artefice della riscoperta non è però un americano, ma un<br />

sudd<strong>it</strong>o di sua Maestà br<strong>it</strong>annica, attivo ormai da una quindicina d’anni con collaborazioni<br />

che annoverano produttori come David Z (Prince) e Matt Butler (Paul McCartney). Il suo<br />

ultimo disco, terzo lavoro in studio, Where I Belong cerca un approccio “prim<strong>it</strong>ivistico”<br />

che risalta in tutta la sua pregnanza nelle esibizioni dal vivo in cui emerge la passione<br />

di Parker un<strong>it</strong>a a un talento poliedrico.<br />

Con i live Tropical Fish, sabato 25, si torna al jazz, versione acida. Nata nel 1992, la<br />

band bolognese si consacrò con l’album Shape Your Life, pubblicato da Irma Records e<br />

distribu<strong>it</strong>o da Sony in cui si segnalava la presenza di Jay Rodriguez, sassofonista e leader<br />

dei Groove Collective. Giunto a una svolta della propria parabola artistica, il gruppo dopo<br />

il 2003 si è orientato verso un originale fusione di r<strong>it</strong>miche afro e latine, incursioni funk,<br />

reminiscenze rhythm blues senza dimenticare la matrice jazz. Questo patchwork li ha portati<br />

a collaborare con artisti del calibro di Laurnea (Arrested Development), Alison Crockett<br />

(US3), Omar (Stevie Wonder, Erykah Badu), Fabio Morgera (Groove Collective). Nelle ultime<br />

esibizioni al quintetto base (Fabrizio Polia alle percussioni, Antonio “Lurpak” Fernè al basso,<br />

Salvo Pignanelli alla ch<strong>it</strong>arra, Mirco Zagnoli alla batteria, Pino De Fazio al piano e tastiere) si<br />

affiancano il back ground vocalist Dan Pavarelli, e i fiati Adriano Pancaldi, Federico Tassani<br />

e Andrea Guerrini per uno show pieno di carica e groove. #Alberto Zanetti#<br />

Info Al Boccolo, Strada del Boccolo 7 – Varano Dè Melegari<br />

tel. 0525 550118 - www.boccolo.<strong>it</strong> - info@boccolo.<strong>it</strong><br />

Occhio a Roberta Di Mario<br />

Musicista, cantantautrice, e non<br />

solo, dalla classica al musical<br />

Una musica dolce, morbida, dalle sonor<strong>it</strong>à<br />

delicate e intense: così è possibile riassumere<br />

l’opera di Roberta Di Mario, giovane<br />

cantautrice parmigiana, pianista e autrice di<br />

canzoni e opere in bilico tra suono e immagine.<br />

Può ricordare Sergio Cammariere, e<br />

certamente lo r<strong>it</strong>roviamo in alcuni passaggi,<br />

ma il suo percorso è originale: una predestinata<br />

della Seconda arte, capace però di<br />

spaziare lo sguardo verso altri campi.<br />

“Ho la musica nel dna: mia madre mi raccontava<br />

che da fin da piccola muovevo le d<strong>it</strong>a<br />

come se suonassi il piano, e già a cinque<br />

anni ero in grado di leggere e riprodurre la<br />

musica. Ho studiato al Conservatorio, musica<br />

classica per pianoforte e violino, e canto; in<br />

un ambiente molto tradizionalista, in cui quella di<br />

Rachmaninov era considerata musica ribelle”.<br />

Dai gen<strong>it</strong>ori putativi, i grandi compos<strong>it</strong>ori ottocenteschi,<br />

inizia il viaggio autonomo verso lidi<br />

sperimentali, per trovare ed affermare una dimensione<br />

propria: “Senza dimenticare le origini,<br />

ho voluto esplorare il terr<strong>it</strong>orio della bossanova,<br />

del jazz, ma anche delle colonne sonore dei film,<br />

Presso il ristorante -<br />

music hall “Al Boccolo” di<br />

Varano de’ Melegari, un<br />

mese intenso di emozioni<br />

con i live di Caterina<br />

Palazzi Quartet, Umberto<br />

Napol<strong>it</strong>ano Trio, Ian Parker<br />

e Live Tropical Fish<br />

fino al musical, settore dove sono nate le mie<br />

prime produzioni, È tutto un altro musical,<br />

C’era una volta il musical e Il canto della luna.<br />

Alla musica ho voluto associare elementi<br />

visivi, danza, fotografia e poesia”.<br />

Per arrivare alle produzioni più importanti, a<br />

partire dal 2004: “Con Incontrando amore<br />

ho iniziato il mix tra musica, immagini e colonne<br />

sonore cinematografiche; si sono succeduti<br />

poi In una notte di strana follia (Chopin<br />

ti voglio bene ma...), in cui ho riflettuto sul<br />

mio percorso dalla musica classifica ai nuovi<br />

esperimenti, e Il Quarto pedale, che spazia<br />

verso magia ed emozioni”. Produzioni che<br />

l’hanno portata in tour attraverso l’Italia, con<br />

una particolar<strong>it</strong>à: “Ho sempre presentato<br />

le mie opere all’Aud<strong>it</strong>orium Paganini, come<br />

omaggio obbligato alla mia c<strong>it</strong>tà natale, che<br />

mi ha cresciuto e alla quale sono da sempre<br />

molto legata”. #Matteo Sartini#<br />

Info www.robertadimario.<strong>it</strong><br />

musica

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