Abraxas - Fuoco Sacro
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I FRATELLI CLEMENTE ED<br />
EBERARDO, DUE ANTICHI<br />
FARI<br />
Marco Moretti<br />
Sant'Agostino aveva trattato a lungo degli<br />
errori della setta dei manichei di cui era<br />
stato membro; ma molto spesso, nel Medio<br />
Evo, si usava il termine "manicheo" in<br />
senso generico per designare ogni tipo di<br />
eretico. E' perciò impossibile capire,<br />
quando, nel 1015, il vescovo Gerardo di<br />
Limoges parlò di severe misure da adottare<br />
contro i manichei, se si riferisse<br />
specificamente a gente che professava un<br />
credo gnostico e se usasse la parola in<br />
senso lato. Tuttavia voci a Limoges<br />
asserivano che l'eresia che il vescovo era<br />
così ansioso di debellare fosse stata<br />
introdotta dall'Italia, dove nel 1030<br />
l'appellativo di catari era stato adoperato, in<br />
un primo tempo, per definire una comunità<br />
di eretici che avevao credenze simili a<br />
quelle degli eredi europei orientali del X<br />
secolo di Mani, da bogmili dalmati e<br />
bosniaci. E quindi può darsi che un gruppo<br />
di manichei propriamente detti fosse attivo<br />
nel Sud della Francia già nel primo decennio<br />
dell'XI secolo. Comunque, quale che fosse<br />
la data precisa in cui forme di credo<br />
gnostico-dualistico, originario delle sette<br />
orientali manichee cominciassero a mettere<br />
radici e a fiorire in Occidente, è evidente<br />
che verso la metà del XII secolo, molti<br />
predicatori itineranti conoscevano almeno<br />
una parte dei loro principi fondamentali.<br />
Prevalentemente manichea, a sentire<br />
Guiberto da Nogent (che aveva letto quanto<br />
scritto da Sant'Agostino in merito), era<br />
l'eresia dei fratelli Clemente ed Eberardo<br />
che<br />
"...non è un'eresia che apertamente difenda<br />
la sua fede, ma è condannata ad eterni<br />
bisbigli e si diffonde segretamente."<br />
Malgrado la segretezza, Guiberto offre un<br />
resoconto dettagliato di "ciò che si dice sia<br />
la summa di essa". Quegli eretici erano<br />
accusati di considerare la bocca dei<br />
sacerdoti quella dell'inferno e delle<br />
assurdità i misteri della Chiesa cattolica.<br />
Essi ritenevano assurda l'idea del Figlio<br />
della Vergine, mentre credevano<br />
nell'imitazione della vita degli apostoli e<br />
parlavano di un "mondo proprio di Dio che<br />
si sarebbe avverato attraverso complicate<br />
procedure o altro". Il matrimonio e la<br />
procreazione erano aborriti e così ogni cibo<br />
prodotto per mezzo della generazione<br />
sessuale. Come era vvenuto circa un<br />
millennio prima con i marcioniti, questo<br />
disgusto per il mondo materiale da parte<br />
dei seguaci di Clemente ed Eberardo fece sì<br />
che il loro detrattori li ritenessero colpevoli<br />
di vizi innaturali, "uomini con uomini e<br />
donne con donne" e di vivere con donne<br />
senza sposarle chiamandole mogli, ma<br />
"senza attenersi ad una sola di esse". E,<br />
come se non bastasse, essi vennero<br />
accusati inoltre di<br />
"... indire assemblee in scantinati o rifugi<br />
segreti, ambedue i sessi insieme,<br />
indiscriminatamente. Accendono candele, si<br />
scoprono il petto e al cospetto di tutti, così<br />
si dice, ficcano la candela nel posteriore di<br />
qualche sgualdrina che sta fra le loro<br />
braccia, sulle loro ginocchia. Questa presto<br />
spegne la candela ed essi invocano il Re<br />
delle Tenebre ed ognuno di essi si accoppia<br />
con la donna che gli capita per prima."<br />
Due membri di questo gruppo furono<br />
portati di fronte al tribunale vescovile di<br />
Soissons nel 1115, ma essi, pur non<br />
negando di tenere riunioni, risposero,<br />
secondo Guiberto, a domande sulla loro<br />
fede con "parole cristianissime". In seguito<br />
furono arrestati i fondatori della setta e uno<br />
fu trovato colpevole di eresia grazie<br />
all'ordalia dell'acqua: "Clemente, gettato<br />
nella botte, tornò su e galleggiò sull'acqua<br />
come un bastone" mentre l'altro "confessò<br />
il suo errore". Ambedue furono imprigionati<br />
in attesa delle decisioni di un consiglio<br />
convocato a Beauvais per decidere che cosa<br />
fare di loro. Ma la loro attesa fu breve:<br />
"Nel frattempo il popolo dei fedeli, tenendo<br />
cedimenti da parte del clero, corse alla<br />
prigione, li afferrò ed avendo acceso un<br />
rogo sotto di loro fuori città li bruciò<br />
ambedue fino a ridurli in cenere."<br />
Se la Chiesa non sapeva ancora bene come<br />
comportarsi con uomini come Clemente e il<br />
fratello, la plebaglia certo lo sapeva. E<br />
Guiberto era dalla loro parte:<br />
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