Storia - Altervista

Ai ricevimenti genitori, con la mamma di Veltri: FORCINA: Io settimana scorsa non ci sono stata, poi le altre volte c'erano questi due incontri e
conferenze, per cui io mi ritrovo senza voti, per colpa di sua figlia!
SIGNORA ANDREINA: Come per colpa di mia figlia? Se lei non si sa organizzare ad interrogare i suoi alunni, non è tutta colpa di mia figlia!
FORCINA: Ma lei come si permette?! Ma lei chi è!? Chi l'ha mandata?! Chi l'ha mandata qui!? Io me ne vado!!
CASALATI: Comunque ieri siamo andati a quel convegno a Sezze ed era molto interessante. È un peccato che del Classico eravamo solo noi 15 gatti.
FORCINA: Ma smetti di dire queste critiche! Non mi interrompere mentre interrogo Veltri!
CASALATI: Ma no, ho detto che...
FORCINA: ...Basta!! Sono solo critiche e pettegolezzo maligno le tue! Non voglio sentire!
MERCURI: Ma guardi che Casalati ha solo espresso il suo punto di vista.
FORCINA: Non me ne frega nulla del suo punto di vista! (si alza) Voglio interrogare tre persone più due!
CASALATI: Ma forse non mi ha capito.
FORCINA:Ma mannaggia la disgrazia, oh! Ma come faccio a frenare questa vostra linguaccia? Come?
PAOLANGELI: Ma che linguaccia?
FORCINA: Ma voi non dovevate nemmeno saperlo del convegno! Era uno stralcio arrivato per email di un'email privata di una professoressa, la
scuola deve essere informata, voi non dovevate neanche andarci (si accorge che Rossi, di ritorno dal bagno, ha chiuso la porta) e come vostro solito
avete chiuso la porta, per una mancanza di rispetto nei miei confronti, perchè con la porta chiusa voi giocate, cantate e ballate! Rossi, riapri subito
quella porta!! (Rossi, indispettita, la apre di 5 centimetri) Maaaa io chiaaamo la Prrrreeeside!!!
CASALATI: Ma io ho soltanto detto che era interessante il convegno a Sezze e che saremmo dovuti essere di più!
FORCINA: Nooo! Per tua norma e regola il sopravvissuto di Auschwitz l'avevo già chiamato iiiioooo prima pure che voi nasceste, ed era stato
mooolto meglio!!! Qui a scuola, e tu la stai insultando, dicendo che in questo coso dove vi avevo detto che non dovevate andare non c'era il Classico!
CASALATI: Ma guardi, io non le rispondo per niente, perchè in questo caso mi sento superiore a lei!
FORCINA: Ah, ma guarda un po'! Io sarei inferiore!
PAOLANGELI: Ma cosa dice? Lei ci ha detto di informarci perchè era interessante!
FORCINA: Ma ho chiesto alla preside e non voleva perchè la Parrocchia è già uscita troppo ed anche voi!
PAOLANGELI: Ma che accusa è?
FORCINA: E mercoledì perdo pure un'ora che devo interrogare 11 persone! Per il teatro qui in auditorium!
MERCURI: E noi non ci andiamo a 'sto teatro ed interroghi chi vuole!
FORCINA: NOOOO! Voi a teatro ci andate! Lo dico io! E se qualcuno vuole farsi interrogare io non lo interrogo perchè sto a teatro lì! E perdo l'ora!
(Suona la campanella, esce e riferisce alla Pagliarella)
FORCINA: Ma guarda tu! L'ignoranza e la stupidità della gente, ma io non lo so! Con tutto quello che c'è da fare vanno a Sezze, questi, a Sezze!!
(Fugge disordinatamente)
PAOLANGELI: Ma ci interroghi lunedì no?
FORCINA: No, ho già messo i voti.
PAOLANGELI: Che voto mi ha messo?
FORCINA: Ma ancora li devo mettere!
PAOLANGELI: Ma in che senso? Ha detto che li ha già messi.
FORCINA: Intendevo lunedì: non ho detto lunedì, ma intendevo lunedì perchè si parlava di lunedì!
FORCINA: Perdete sempre tempo prezioso! E la gita che state 4 giorni a Berlino, e poi il ponte di Carnevale, ed a marzo vi pigliate una settimana per
la festa del Mac Pi 100!
MERCURI: Una settimana?! E mica facciamo le grandi panegirìe!
FORCINA: E fu inventato il sabato fascista, che, in sostanza, non si andava a scuola ma ci si riuniva a fare ginnastica.
FIORILLO: Rimettiamolo!
VELTRI: Sììììììì!
FORCINA: A-aai.
VACCA: Chi era svalutato? Il Marco?
VELTRI: No era Gino.
FORCINA: Paolangeli, vai fuori!
PAOLANGELI: Mo vado.
(Passano pochi minuti che Mercuri fa qualcosa e Paolangeli gli tira il libro di diritto sulla schiena. Mercuri fa una risata ragliata)
FORCINA: No, mo ti caccio fuori.
PAOLANGELI: Va bene. Posso portarmi qualcuno?
MERCURI: Vengo io! (Risata ragliata)
FORCINA: No. No vai, non ti voglio più vedere! Almeno cinque minuti! Ti metto la nota! Giuro che lo faccio (Fa finta di scrivere)
PAOLANGELI: Ma è Mercuri che mi importuna!
FORCINA: Forza, su, vieni qua a fianco a me, mi aiuti a fare lezione, su.
PAOLANGELI: Faccio la lezione interattiva (Si accorge che Mercuri, Rossi e Casalati le incasinano la roba lasciata al posto) Noooo! Che state a fa?
Hee! (Si incarica lo zaino ed un po' di altra roba e se la porta alla cattedra. Risata ragliata di Mercuri in sottofondo.) Mercuri è un infame! Scriva,
scriva! Perchè Mercuri... (Si avvicina alla Forcina e le sussurra nell'orecchio)
FIORILLO e VELTRI: Chi fa la spia non è figlio di Maria! (Lo ripetono una ventina di volte come una canzoncina)
FORCINA: Madonna mia, ma io come faccio?!
FORCINA: Anche in Spagna ci fu la dittatura.
FIORILLO: Il dittatore spagnolo era un tipo molto sincero.
VELTRI: In che senso?
FIORILLO: Era Franco.
(Staffetta dell'evidenziatore. Uno si alza e lo mette in un posto strano, un altro lo va a prendere e lo mette in un altro posto e così via. Casalati lo
mette in equilibrio sull'attaccapanni alle spalle della cattedra.)
FORCINA: Casalati, se ti devi soffiare il naso soffiatelo al posto!
CASALATI: Ma che sto a fa?
FORCINA, notando l'evidenziatore: E lo sapevo! Casalati, evita di fare cose che fanno ridere gli scemi!
FIORILLO: Ma no, professoressa, è che prima con biologia abbiamo fatto la duplicazione del DNA, che funziona automatica da sola, e ci ha
contagiato gli evidenziatori.