ANNO 2010 - dipartimento di fisica della materia e ingegneria ...
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Le tecniche <strong>di</strong> PLA hanno reso possibile l’analisi, sia in energia che in massa, del fascio <strong>di</strong> ioni<br />
prodotto da un impulsi laser incidenti sui campioni, permettendo l’identificazione del tipo <strong>di</strong> ioni<br />
emessi durante il processo <strong>di</strong> ablazione. E’ stata quin<strong>di</strong> possibile, oltre che l’identificazione degli<br />
elementi maggioritari, anche quella dei composti (<strong>di</strong> zolfo, ossigeno e cloro) presenti nella patina e<br />
quella degli elementi in tracce nella lega. Quest’ultima conoscenza è necessaria per una più precisa<br />
analisi <strong>della</strong> qualità delle leghe costituenti i campioni e per riconoscere eventuali falsi moderni degli<br />
stessi esemplari. I risultati quantitativi sulle leghe sono quin<strong>di</strong> stati confrontati con quelli ottenuti da<br />
misure EDXRF ed XPS, tenendo conto anche <strong>della</strong> <strong>di</strong>versa profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> campionamento <strong>di</strong> queste<br />
due ultime tecniche. Infine, l’analisi PLA dei rapporti isotopici 58Fe/54Fe e 70Zn/64Zn<br />
(caratterizzanti la provenienza dei metalli utilizzati per la coniazione) e dei rapporti FeS/Fe, FeO/Fe<br />
e FeCl/Fe presenti nelle leghe, ha dato come risultato l’identificazione <strong>di</strong> due <strong>di</strong>versi gruppi <strong>di</strong><br />
monete attribuibili a due <strong>di</strong>fferenti zecche egiziane: la prima, quella <strong>di</strong> Alessandria, già nota agli<br />
archeologi, e quella <strong>di</strong> Antinopoli la cui esistenza non era stata mai prima d’ora ipotizzata. E’ stata<br />
anche messa in evidenza l’esistenza <strong>di</strong> falsi locali delle stesse monete presentanti rapporti isotopici e<br />
composizione <strong>di</strong>versi da quelli caratteristici delle due zecche suddette.<br />
Le tecniche <strong>di</strong> ablazione Laser sono state anche impiegate per la caratterizzazione <strong>di</strong> film sottili <strong>di</strong><br />
Ossido <strong>di</strong> In<strong>di</strong>o e Stagno (ITO).<br />
DFMIE - Rapporto attività <strong>2010</strong><br />
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