TITOLO I - Comune di Palermo
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3. L’ascensore, in caso <strong>di</strong> adeguamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici preesistenti, ove non sia possibile l’installazione<br />
<strong>di</strong> cabine <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni superiori, può avere le seguenti caratteristiche:<br />
a) cabina <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni minime <strong>di</strong> cm 120 <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà e cm 80 <strong>di</strong> larghezza;<br />
b) porta con luce netta minima <strong>di</strong> cm 75 posta sul lato corto;<br />
c) piattaforma minima <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione anteriormente alla porta della cabina <strong>di</strong> cm 140 x 140;<br />
4. Le porte <strong>di</strong> cabina e <strong>di</strong> piano devono essere del tipo a scorrimento automatico. Nel caso <strong>di</strong> adeguamento<br />
la porta <strong>di</strong> piano può essere del tipo ad anta incernierata purché dotata <strong>di</strong> sistema per<br />
l’apertura automatica. La bottoniera <strong>di</strong> comando interna ed esterna deve avere i bottoni ad una<br />
altezza massima compresa tra cm 110 e 140. I pulsanti <strong>di</strong> comando devono prevedere la numerazione<br />
in rilievo e le scritte con traduzione in Braille. In a<strong>di</strong>acenza alla bottoniera esterna deve<br />
essere posta una placca <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> piano in caratteri Braille.<br />
46<br />
Art. 62<br />
Rampe<br />
1. Le norme contenute nel presente articolo si applicano:<br />
a) agli e<strong>di</strong>fici privati <strong>di</strong> nuova costruzione, residenziali e non, ivi compresi quelli <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />
convenzionata;<br />
b) agli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata <strong>di</strong> nuova costruzione;<br />
c) alla ristrutturazione degli e<strong>di</strong>fici privati <strong>di</strong> cui ai precedenti punti;<br />
d) agli spazi esterni alle residenze;<br />
e) agli e<strong>di</strong>fici e spazi pubblici <strong>di</strong> nuova costruzione, ancorché <strong>di</strong> carattere temporaneo, o a quelli<br />
esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione;<br />
f) agli e<strong>di</strong>fici e spazi pubblici sottoposti a qualunque tipo <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong>lizio (escluso il restauro)<br />
suscettibile <strong>di</strong> limitare l’accessibilità e la visitabilità, almeno per la parte oggetto dell’intervento<br />
stesso;<br />
g) agli e<strong>di</strong>fici e spazi pubblici in tutto o in parte soggetti a cambiamento <strong>di</strong> destinazione se finalizzati<br />
all’uso pubblico (con la sola esclusione degli e<strong>di</strong>fici soggetti a restauro).<br />
2. La larghezza minima <strong>di</strong> una rampa deve essere:<br />
a) <strong>di</strong> cm 90 per consentire il transito <strong>di</strong> una persona su se<strong>di</strong>a a ruote;<br />
b) <strong>di</strong> cm 150 per consentire l’incrocio <strong>di</strong> due persone;<br />
3. Ogni metri 10 <strong>di</strong> lunghezza, ed in presenza <strong>di</strong> interruzioni me<strong>di</strong>ante porte, la rampa deve prevedere<br />
un ripiano orizzontale <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni minime pari a cm 150 x 150, ovvero cm 140 x 170 in<br />
senso trasversale e cm 170 in senso longitu<strong>di</strong>nale al verso <strong>di</strong> marcia, oltre l’ingombro <strong>di</strong> apertura<br />
<strong>di</strong> eventuali porte. Qualora al lato della rampa sia presente un parapetto non piano, la rampa<br />
deve avere un cordolo <strong>di</strong> almeno cm 10 <strong>di</strong> altezza. La pendenza delle rampe non deve superare<br />
l’8%. Sono ammesse pendenze superiori, nei casi <strong>di</strong> adeguamento, rapportate allo sviluppo lineare<br />
effettivo delle rampe.<br />
Sono esclusi dalle predette prescrizioni gli e<strong>di</strong>fici soggetti a restauro.<br />
Art. 63<br />
Autorimesse<br />
1. Le autorimesse singole e collettive, ad eccezione <strong>di</strong> quelle degli e<strong>di</strong>fici residenziali per i quali<br />
non è obbligatorio l’uso dell’ascensore e fatte salve le prescrizioni antincen<strong>di</strong>o, devono essere<br />
servite da ascensori o altri mezzi <strong>di</strong> sollevamento, che arrivino alla stessa quota <strong>di</strong> stazionamento<br />
delle auto, ovvero essere raccordate alla quota <strong>di</strong> arrivo del mezzo <strong>di</strong> sollevamento, me<strong>di</strong>ante<br />
rampe <strong>di</strong> modesto sviluppo lineare ed aventi pendenza massima pari all’8%.<br />
Negli e<strong>di</strong>fici aperti al pubblico devono essere previsti, nella misura minima <strong>di</strong> 1 ogni 50 o frazione<br />
<strong>di</strong> 50, posti auto <strong>di</strong> larghezza non inferiore a m 3,20, da riservarsi gratuitamente agli eventuali veicoli<br />
al servizio <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili.<br />
2. Nella quota parte <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica imme<strong>di</strong>atamente accessibili devono<br />
essere previsti posti auto con le caratteristiche <strong>di</strong> cui sopra in numero pari agli alloggi accessibili,<br />
così come definito dalla vigente normativa. Detti posti auto opportunamente segnalati, devono