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Il gusto della vita 7 - Le Cedrare

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Non fidatevi neppure <strong>della</strong> scritta promozionale<br />

“senza zucchero” ma leggete attentamente le<br />

etichette. Se tra gli ingredienti compare una delle<br />

seguenti diciture “sciroppo di glucosio” “sciroppo<br />

di fruttosio” “maltosio” “amido di mais” “sciroppo<br />

di cereali” l’alimento contiene indirettamente dello<br />

zucchero. Queste sostanze infatti hanno un altissimo<br />

indice glicemico che le rende del tutto simili al<br />

saccarosio. Per esempio un’azienda può usare una<br />

combinazione di saccarosio, fruttosio, sciroppo di<br />

cereali, sciroppo di grano, zucchero di canna non<br />

raffinato, destrosio e altri zuccheri per essere sicura<br />

che nessuno di essi sia presente in quantità sufficiente<br />

da arrivare nelle prime posizioni dell’elenco<br />

degli ingredienti. Questo inganna i consumatori, soprattutto<br />

i diabetici: non c’è il saccarosio (il comune<br />

zucchero) ma ci sono altri zuccheri ancora più<br />

dannosi per la glicemia (es. lo sciroppo di glucosio).<br />

È un modo per spostare artificialmente lo zucchero<br />

più giù nella lista degli ingredienti, non informando<br />

sul contenuto reale di zucchero presente nell’intero<br />

prodotto.<br />

<strong>Il</strong> produttore può affiancare agli additivi registrati<br />

con la sigla europea altri additivi scritti con<br />

il nome per esteso. In questo caso il consumatore è<br />

tratto in inganno poiché portato a pensare che gli<br />

additivi impiegati siano solo quelli contrassegnati<br />

con la sigla “E”. I dubbi sulla dannosità di alcuni<br />

additivi sono ancora molti. Nonostante la legge fissi<br />

i livelli massimi consentiti, questi fanno riferimento<br />

ad un consumo moderato di alimenti, cioè non<br />

considerano la somma di tutti i cibi consumati in un<br />

pasto o in un giorno. Infatti, è difficile valutare l’interazione<br />

tra diverse tipologie di additivi e valutare<br />

gli effetti da accumulo nell’organismo di piccole<br />

quantità di additivi differenti, inoltre non vi è alcuna<br />

prova sui loro effetti a lungo termine.<br />

Vediamo alcuni<br />

esempi di additivi alimentari:<br />

Nitrati (E249,<br />

E250) Nitriti (E251, E252)<br />

Sono conservanti utilizzati<br />

nei salumi, insaccati<br />

e carni lavorate,<br />

impediscono lo sviluppo<br />

del batterio Clostridium<br />

botulinum, il batterio<br />

che produce una<br />

tossina mortale. Inoltre<br />

mantengono vivace il<br />

colore <strong>della</strong> carne e<br />

ne migliorano il sapore. I nitrati in piccole dosi non<br />

sono pericolosi, mentre i nitriti legandosi alle ammine<br />

presenti in altri cibi formano le nitrosammine,<br />

considerate potenzialmente cancerogene. Polifosfati<br />

(E450) Si trovano principalmente negli insaccati<br />

cotti, il prosciutto cotto, la spalla cotta e nei<br />

formaggi fusi, per renderli più morbidi e succosi. Sarebbe<br />

bene e<strong>vita</strong>rli, soprattutto nell’alimentazione<br />

dei bambini; proprio per questi aspetti le nuove norme<br />

sul prosciutto cotto vietano l’uso di questi additivi<br />

nei prosciutti cotti di alta qualità. Solfiti (da E220<br />

ad E227) E<strong>vita</strong> la fermentazione <strong>della</strong> frutta secca<br />

e<strong>vita</strong>ndone l’imbrunimento naturale. Glutammato<br />

(E620, E621) Rafforza il <strong>gusto</strong> degli alimenti, lo troviamo<br />

in quasi tutti i piatti pronti, nel dado, nelle<br />

salse, nelle patatine e snacks, ecc. Oggi si ritiene<br />

che possa causare mal di testa e problemi a livello<br />

del sistema nervoso, ma solo nelle persone predisposte.<br />

Acido alginico e arginati (da E400 ad E405)<br />

...Parola di esperto<br />

carragenine (E406, E407). Sono addensanti presenti<br />

soprattutto nelle salse e conferiscono loro la cremosità.<br />

<strong>Le</strong>citina di soia (E322), Butilidrossianisolo<br />

(E320), Acido L-ascorbico (E300-E304). Li ritroviamo<br />

nei prodotti da forno, cereali, biscotti e merendine.<br />

Sono antiossidanti, impediscono che i grassi si ossidino,<br />

irrancidendosi. Per quanto riguarda l’E320,<br />

secondo alcuni, potrebbe distruggere la <strong>vita</strong>mina<br />

D, aumentare i livelli di colesterolo e causare allergia.<br />

L’acido L-ascorbico altro non è che la vit. C,<br />

è innocuo. Sorbitolo (E420), Mannitolo (E421) Sono<br />

dolcificanti che possono avere un effetto lassativo.<br />

Molte volte capita<br />

di scegliere il prodotto in<br />

base al prezzo, pensando di<br />

risparmiare, ma in realtà se<br />

confrontiamo i due prodotti ci<br />

possiamo rendere conto che<br />

non sempre è così. Impariamo<br />

a confrontare il peso, sia intero<br />

che sgocciolato: molte volte<br />

quello che costa di meno<br />

e perché contiene meno prodotto. Impariamo a<br />

verificare la qualità: spesso l’uso massiccio di additivi<br />

sottolinea la scarsa qualità dell’alimento, perché<br />

queste sostanze molte volte vengono usate per<br />

mascherare l’assenza di alcuni ingredienti troppo<br />

costosi o per compensare la scarsa qualità delle<br />

materie prime. I prodotti freschi. È una buona regola<br />

acquistare prodotti confezionati il meno possibile.<br />

Impariamo a servirci dei prodotti di stagione,<br />

sia freschi che surgelati, e<strong>vita</strong>ndo i cibi precotti e<br />

confezionati nei quali l’uso di additivi è spesso importante.<br />

Riscopriamo la cucina tradizionale, utilizzando<br />

ingredienti naturali di prima qualità, cucinati<br />

in modo semplice e leggero.<br />

Etichette ricche di indicazioni<br />

alimentari sono sinonimo<br />

di qualità. Più indicazioni<br />

troviamo sull’etichetta, tanto<br />

migliore sarà il giudizio alimentare<br />

sul quel prodotto. La qualità<br />

dell’alimento è esaltata<br />

dalle sue proprietà nutrizionali<br />

e pubblicizzando la natura e<br />

l’origine dei suoi ingredienti.<br />

<strong>Il</strong> produttore è obbligato, per<br />

legge, a rispettare la veridicità delle informazioni<br />

riportate sull’etichetta. La descrizione del metodo<br />

di produzione, certificazione di qualità, ricette e<br />

numero verde d’assistenza clienti contribuiscono<br />

ad elevare ulteriormente la qualità del prodotto.<br />

Non fare troppo affidamento all’immagine riportata<br />

sulla confezione. Sotto l’immagine rappresentativa<br />

del prodotto ritroviamo, anche se in caratteri<br />

minuscoli, la dicitura “l’immagine ha il solo scopo<br />

di presentare il prodotto”, quindi non facciamoci ingannare<br />

dall’illustrazione perché essa non è legata<br />

necessariamente al reale aspetto del prodotto.<br />

Non dimentichiamoci di verificare l’integrità <strong>della</strong><br />

confezione.<br />

Quando si fa la spesa utilizzare anche il<br />

cervello e non solo gli occhi, facciamoci guidare<br />

dal buon senso, molte volte è meglio acquistare<br />

di meno ma prodotti di qualità che riempire la dispensa<br />

di prodotti scadenti, che danneggiano la<br />

salute. Sicuramente in questo modo risparmieremo<br />

sulle spese per la salute.<br />

25 <strong>della</strong> <strong>vita</strong>

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