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FANTASMI : itinerari alla scoperta - Orientarsi

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<strong>FANTASMI</strong> : <strong>itinerari</strong> <strong>alla</strong> <strong>scoperta</strong><br />

IL CASTELLO DELLA ROTTA – MONCALIERI<br />

Nel Castello della Rotta, a Moncalieri, spririti, spettri ed immagini lemuriche sono<br />

veramente tanti, forse addirittura troppi.<br />

Visioni ed apparizioni descritte dai giornali,<br />

dai libri, foto di presunti disincarnati ed<br />

entità di un’altra dimensione richiamano<br />

leggende.<br />

“Un sacerdote fu murato vivo nel<br />

Quattrocento – secondo un racconto – e per<br />

questo si vedrebbe l’ombra di un uomo in<br />

abito talare, assiso su uno scanno<br />

episcopale. Una giovinetta di nobile casato si<br />

suicidò lanciandosi<br />

nel vuoto dalle mura del vecchio Castello. Rimane di lei l’evanescente spettro bianco,<br />

vagante intorno al maniero, nelle giornate uggiose d’autunno.<br />

Un’altra, piccola figura diafana ricorda la morte di un bambino, travolto da cavalli di<br />

passaggio. Una volta l’anno, queste figure si riuniscono e formano un vero e proprio<br />

corteo di anime in pena. Sono spettri incappucciati in processione, vaganti nelle notti di<br />

giugno, con fiaccole intorno al Castello, come monaci in funzione sepolcrale.<br />

All’esterno del castello della Rotta sono state scattate, di recente, fotografie in cui, ad<br />

esempio, si sovrappongono figure spettrali o di animali alle immagini reali dei turisti.<br />

Ovviamente sono possibili trucchi e montaggi, ma alcune foto suscitano effettivamente<br />

forti dubbi.<br />

CASTELLO DI TRANA<br />

Questo castello, posto nella Valle del Sangone, in passato fu teatro di terribili vicende.<br />

Molte persone affermano che tra le sue rovine fatiscenti si aggirino fantasmi dalle fattezze<br />

femminili e molto luminosi. Famosa, in particolare, è la figura di due donne che<br />

apparirebbero insieme: una delle due è descritta con lunghi capelli sciolti lungo le spalle.<br />

SANT’AMBROGIO DI SUSA<br />

Una bellissima “dama bianca” dai capelli molto luminosi dà<br />

appuntamento notturno al suo innamorato. Le due<br />

figure si unirebbero in una sola luce e poi, dopo essersi nuovamente<br />

divisi, passeggerebbero a lungo insieme per poi sparire nel nulla.<br />

RIVAROLO CANAVESE:<br />

Lo spettro di una sposa infelice si aggira per il Castello. La<br />

giovane sarebbe rimasta vittima di un complotto<br />

ordito dal marito che la fece assassinare. Appare con un vistoso<br />

taglio <strong>alla</strong> gola e con la veste ancora<br />

insanguinata. Si odono ancora i suoi lugubri lamenti.<br />

SPARONE:<br />

In un’antica cappella del XI secolo si odono litanie religiose, frasi in latino, il suono di<br />

alcuni strumenti musicali e fantasmi che, dopo essersi allontanati con passi rumorosi,<br />

infine scompaiono.


MONTEBENEDETTO:<br />

Due monaci avvolti in una sfera di luce si presentano con il loro saio<br />

mentre, inginocchiati, pregano. Pare che, poi, i due si alzino e<br />

svaniscano nel nulla. Attorno a loro si odono canti e si possono<br />

intravedere le sagome di altri monaci.<br />

SAN DIDERO:<br />

In questo sito, famoso nel passato per i templi che i druidi dedicarono<br />

al Sole ed <strong>alla</strong> Luna, si può assistere ad una spettrale fiaccolata<br />

accompagnata da canti religiosi. Pare che, poi, un druido si rivolga al corteo rivolgendosi<br />

a loro in lingua celtica; a questo punto la folla risponderebbe a gran voce facendo perdere<br />

ogni traccia dell’apparizione<br />

ROCCA CANAVESE:<br />

I fantasmi di tre donne passeggiano lungo le rive del torrente Malone. Si tratterebbe di<br />

Maura e delle sue figlie Alicia ed Elide, tutte morte in un incendio che scoppiò nella loro<br />

abitazione dopo che dei ladri le fecero visita.<br />

CASTELLO DI AVIGLIANA:<br />

Il Castello che si trova in questa località piemontese fu teatro, nei secoli scorsi, di<br />

violentissimi combattimenti che elessero a vincitori i francesi negli ultimi anni del XVII<br />

secolo. Si narra che nella zona antistante al castello<br />

siano<br />

comparsi diverse figure misteriose: un soldato munito<br />

di alabarda e diversi altri armati di spada. Ma il<br />

personaggio indubbiamente più suggestivo è una<br />

giovane ed elegante donna: indossa un abito verde e<br />

porta biondi capelli raccolti da un filo di perle. Nelle<br />

sue apparizioni è stata vista in compagnia di due<br />

damigelle e di una scorta armata che, attaccata da<br />

una moltitudine di nemici, ha dato vita ad un aspro<br />

combattimento prima di sparire nel nulla.<br />

Il caso è tra i più interessanti del Bel Paese. Di questo castello rimangono oggi solamente<br />

pochi ruderi e si<br />

raggiunge mediante un percorso illuminato che si inerpica sino in cima <strong>alla</strong> rocca d<strong>alla</strong><br />

quale è possibile godere di una panorama mozzafiato. Data la posizione isolata del luogo,<br />

si consiglia un’eventuale escursione diurna e di gruppo.<br />

BUSSOLENO (FRAZIONE BARONI):<br />

Anche qui, anticamente, i druidi erano di casa. Si segnalano lunghe processioni e<br />

Fantasmi che dialogano tranquillamente tra loro in una lingua che assomiglia all’antico<br />

celtico.<br />

CHIUSA DI SAN MICHELE:<br />

Lungo il torrente posto in prossimità di questo meraviglioso<br />

luogo, si rinnova la battaglia che dieci secoli fa coinvolse le<br />

truppe di re Desiderio. Testimoni assicurano di aver visto<br />

soldati (armati fino ai denti) scontrarsi con violenza… Il luogo<br />

in questione è a dir poco straordinario: sia per la suggestiva<br />

posizione, sia per il silenzio che regna sovrano, sia per la<br />

maestosa Chiusa così ricca di storia. Una tappa obbligata per<br />

chi si trovi a passare di lì.


CHIERI:<br />

Nelle ex-carceri, situate in Via San Giorgio, si racconta che si odano rumori di passi. E’<br />

anche segnalata la presenza di uno spettro femminile (dai contorni sfumati) e fenomeni<br />

“poltergeist” con lancio di oggetti.<br />

CASTELLO DI CALUSO:<br />

Nell’ antico castello pare che si aggiri inquieta Diana Bazoches. Costei è<br />

conosciuta per essere stata l’amante del Marchese Gian Giacomo di<br />

Monferrato e divenne famosa per la sua indole libertina. Uno dei suoi<br />

spasimanti fu il conte Roberto Le Goarant, ma costui presto si stancò di<br />

lei e l’abbandonò gettandosi tra le braccia di una delle serve di Diana.<br />

Accecata d<strong>alla</strong> gelosia, Diana avvelenò il conte che l’aveva ripudiata ma,<br />

a sua volta, fu vittima<br />

della serva stessa che le riservò il medesimo tragico trattamento. Appare<br />

con abiti antichi e con capelli scuri avvolti in una treccia. Pare che un<br />

accattivante profumo accompagni le sue apparizioni.<br />

PALAZZO BAROLO:<br />

Questo luogo è infestato dal fantasma di Elena Matilde Provana<br />

vissuta nel XVIII secolo. Donna di rara bellezza, in vita fu molto triste<br />

e sfortunata: il suo amore (osteggiato con accanimento dal padre)<br />

divenne impossibile quando le fu categoricamente impedito di<br />

incontrarsi con il suo uomo. Disperata la giovane si tolse la vita nel<br />

palazzo stesso e vaga inquieta per le sue stanze.<br />

PALAZZO LEVALDIGGI:<br />

Nelle notti di luna piena c’è chi racconta di aver visto con i propri occhi i Fantasmi di<br />

numerose dame e soldati che qui si darebbero ancora appuntamento.<br />

PALAZZO REALE DI MONCALIERI:<br />

Il Fantasma della “Bella Rosin”, dice la leggenda, si aggira ogni notte<br />

turbando il sonno degli allievi Carabinieri del Battaglione Piemonte<br />

camminando lungo il perimetro del muraglione di cinta del Castello<br />

Reale di Moncalieri; pare che anche sua figlia fosse stata uccisa, mentre<br />

il Re riuscì a fuggire da una delle varie gallerie sotterranee che, narra<br />

sempre la leggenda, collegavano il Castello <strong>alla</strong> Cittadella di Pietro<br />

Micca. Anche in questo caso si narra del fantasma del Re che appare<br />

nelle gallerie sotterranee sulla carrozza trainata da dieci cavalli.<br />

ABBADIA DI STURA:<br />

Tra le mura di questa vecchia costruzione (oramai in avanzato stato di degrado), lo<br />

spettro del vecchio priore torna per celebrare la messa con i suoi confratelli quasi ogni<br />

notte. Stando a quanto scrive Dario Spada nella sua recente opera, questa presenza<br />

sarebbe in comunicazione con la medium torinese Libia Martinengo. L’uomo, intento ad<br />

osservare i quadri esposti (forse immagini che ritraevano lui o i suoi parenti), scomparve<br />

nel nulla dopo pochi istanti lasciando allibiti i testimoni.<br />

REGGIA DI VENARIA REALE:<br />

Il Fantasma di Vittorio Amedeo II si aggirerebbe tra le<br />

stanze di questa Reggia. Si racconta che sia stato visto<br />

avvolto in un mantello color nero. Con la mano sinistra egli<br />

condurrebbe dietro a sé uno scalpitante destriero bianco<br />

mentre, nella destra, reggerebbe una sottile candela dorata<br />

con la quale s’illuminerebbe il passo.<br />

C’è chi giura di aver sentito un intenso profumo di<br />

bergamotto: fragranza che apprezzava in particolar modo e<br />

che coltivava nella Reggia.


PALAZZO MADAMA:<br />

In questo capolavoro dell’arte barocca, nel salone delle feste, un giorno all’anno compare<br />

una figura femminile: si tratta forse della prima Madama Reale e<br />

cioè Cristina di Francia. Appare intenta ad accarezzare quei muri<br />

del Salone nel quale aveva tanto b<strong>alla</strong>to in vita.<br />

PALAZZO D’ORIA:<br />

Durante alcune notti per i cortili del palazzo presso Ciriè si<br />

aggirerebbe Emanuele D’Oria, ultimo marchese della casata. Il<br />

nobiluomo, bibliofilo e fotografo, è scomparso nel 1905, pochi<br />

mesi prima che al paese di Ciriè venisse<br />

riconosciuto il titolo di Comune. Ecco perché, secondo la leggenda, il Marchese durante<br />

la notte verrebbe a vigilare sui consigli comunali che oggi si tengono proprio nel suo<br />

vecchio palazzo.<br />

CARMAGNOLA:<br />

Dalle finestre delle vecchie carceri del Castello di Carmagnola<br />

ogni 2 novembre si percepirebbe (nell’arco di tempo che va dalle<br />

22:00 alle 24:00) il rumore di legna che brucia e lame che si<br />

urtano a vicenda.<br />

CORSO MATTEOTTI:<br />

In una traversa che si ricongiunge a questo Corso torinese, vi è una casa abitata da una<br />

insolita presenza. Lo spettro di un uomo è solito apparire (preceduto da un repentino<br />

calo della temperatura) sempre nella<br />

medesima stanza dell’abitazione. Indossa abiti ottocenteschi e fisicamente assomiglia al<br />

Cavour. La proprietaria assicura inoltre che lo spettro in questione, in alcune<br />

circostanze, assumerebbe un comportamento bizzarro: quando la suddetta si trova a<br />

dormire da sola, questa “presenza” è solita sedersi sul letto. La casa fu bombardata<br />

durante la Seconda Guerra Mondiale: qualcuno ritiene che possa trattarsi dell’anima<br />

inquieta di qualche vittima perita tra le macerie ma l’ipotesi pare poco fondata per via<br />

dell’antico abbigliamento con cui il Fantasma si presenta <strong>alla</strong> vista della Signora.<br />

CHIANOCCO:<br />

In questa località si dice che di notte sia udibile il pianto di una bambina che fu<br />

trucidata da una brigata nazista in uno dei cruenti episodi che si svolsero durante il<br />

Secondo Conflitto Mondiale.<br />

Secondo altri, il pianto apparterrebbe <strong>alla</strong> madre<br />

della piccola. La segnalazione è stata resa da un<br />

utente di internet e vale la pena leggerla per esteso:<br />

“… Studiando le scienze del comportamento<br />

(psicologia, psichiatria e neurologia) mi interessai ad<br />

una vicenda… sia anziani che giovani mi parlavano<br />

di una lamento, un pianto di una bambina che fu<br />

trucidata da una brigata nazista. A forza di sentirne<br />

parlare andai a verificare di persona con un mio<br />

amico. Il luogo era una piana con un fiume in secca<br />

in mezzo ad un bosco che sta ai piedi della<br />

montagna, versante nord della Valle di Susa in Piemonte nel cui bosco vi sono delle<br />

borgate antiche disabitate. Ad un tratto sentii come voci di ragazze ben distinte. Io rimasi<br />

in silenzio e fu allora che il mio amico mi chiese se le sentivo perché me le descrisse<br />

esattamente come le udivo io. Dopo di che sentimmo entrambi un singhiozzare


sommesso e ce ne andammo. Quando arrivai a casa continuai a sentire quel singhiozzo<br />

per un momento… poi scomparve.<br />

Ho pensato ad un caso che si può dimostrare scientificamente di “teleipnosi” di<br />

trasmissione telepatica dell’allucinazione, ma ho una perplessità; l’allucinazione<br />

collettiva esige un’autosuggestione da parte di almeno uno dei due soggetto.. Come<br />

poteva capitare se entrambi andammo con uno spirito analitico e di fermo scetticismo?.”<br />

Come sempre questi episodi sono destinati a lasciare enormi interrogativi dentro di noi…<br />

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