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(spostamento) sono risultati molto meno comuni di quanto solitamente si pensi. La<br />
mancanza completa di sostituzione è stata riscontrata <strong>in</strong> 22 casi su 55, nei progetti di<br />
prevenzione situazionale recentemente riesam<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> una recensione per il M<strong>in</strong>istero<br />
di Giustizia olandese, ed solo parziali effetti di sostituzione si sono evidenziati nei casi<br />
rimanenti. (Hessel<strong>in</strong>g, 1994)<br />
La metodologia di molte valutazioni può essere criticata, ma considerate nel loro<br />
complesso esse suggeriscono che la prevenzione situazionale può essere efficace <strong>in</strong><br />
un’ampia serie di crim<strong>in</strong>i a livello generale e particolare. Inoltre, molti studi stanno<br />
scoprendo che i benefici della prevenzione situazionale del crim<strong>in</strong>e si diffondono <strong>in</strong><br />
una maniera tale per cui non c’è soltanto una riduzione nei crim<strong>in</strong>i presi di mira da tali<br />
misure, ma anche dei crim<strong>in</strong>i supposti al di fuori della portata di queste (Clarke e<br />
Weisburd, 1994). Ad esempio, quando le telecamere del CCTV vennero <strong>in</strong>stallate sul<br />
tetto di tre bus di una città, il vandalismo si ridusse non solo all’<strong>in</strong>terno di questi bus,<br />
ma anche <strong>in</strong>terno di tutti gli altri mezzi della compagnia. (Poyner, 1988). In un altro<br />
esempio, col miglioramento della luce stradale <strong>in</strong> una zona residenziale venne ridotta<br />
non solo la crim<strong>in</strong>alità della zona, ma anche quella nelle zone adiacenti. (Pa<strong>in</strong>ter and<br />
Farr<strong>in</strong>gton, 1997). Sembra che i crim<strong>in</strong>ali rispondano alla riduzione delle opportunità<br />
<strong>in</strong> diversi modi, a volte spostando altrove la loro attenzione, ma più spesso riducendo i<br />
loro crim<strong>in</strong>i, come risultato di un reale o percepito aumento dei rischi o delle difficoltà<br />
implicate. Come risultato di questi sviluppi, la prevenzione situazionale si è<br />
guadagnata un posto nelle politiche di controllo del crim<strong>in</strong>e <strong>in</strong> diversi Paesi, ma è<br />
tuttora guardata con scarso entusiasmo dalla maggior parte dei crim<strong>in</strong>ologi. Alcuni di<br />
loro cont<strong>in</strong>uano a metterne <strong>in</strong> discussione l’efficacia 2 , ma la maggior parte tende a<br />
concentrarsi sulle sue supposte conseguenze sociali dannose per la società, e sul fatto<br />
che i valori e le politiche ad essa connessa siano troppo “conservatori” (O’ Malley,<br />
1997); O’ Malley e Sutton , 1997; Crawford, 1998; Huges, 1998). Questo documento<br />
mette a fuoco queste critiche più recenti.<br />
Si sostiene che le conseguenze dannose della prevenzione situazionale possano spesso<br />
essere anticipate e, con cautela, evitate o limitate. Riguardo alla critica sui valori, si<br />
sostiene che questa rifletta le preferenze della maggior parte dei crim<strong>in</strong>ologi per le<br />
riforme sociali piuttosto che per la riduzione delle opportunità; essi hanno bisogno di<br />
essere persuasi che, comunque, tale riduzione di opportunità merita tutta la loro<br />
attenzione.<br />
CONSEGUENZE CONSEGUENZE SOCIALI SOCIALI DANNOSE<br />
DANNOSE<br />
I danni potenziali della prevenzione situazionale sono difficilmente analizzabili nello<br />
spazio limitato di questo articolo. Le ragioni sono molteplici:<br />
1) La prevenzione situazonale è un term<strong>in</strong>e, ormai polisenso. In particolare, ha<br />
attualmente sia un significato ampio che uno più ristretto. Nel suo significato ampio,<br />
comprende ogni tentativo di manipolare l’ambiente per ridurre le opportunità di reato.<br />
Nella seconda accezione più ristretta , si riferisce ad uno specifico approccio di<br />
2 Nonostante questi dati positivi, importanti questioni riguardante l’efficacia del “situational crime”<br />
rimangono senza risposta. Ad esempio, poco è stato scritto riguardo alle difficoltà di implementazione e<br />
riguardo al perché alcune misure non funzion<strong>in</strong>o. Non si sa molto riguardo a quanto tempo le misure<br />
mantengano la loro efficacia prima che i crim<strong>in</strong>ali trov<strong>in</strong>o il modo per aggirarle.. <strong>in</strong>oltre, non è chiaro come<br />
la prevenzione situazionale può essere usata per ridurre alcune importanti categorie di reato come le<br />
aggressioni sessuali, gli “hate crimes” la crim<strong>in</strong>alità organizzata e corporativa. Più importante, non è ancora<br />
chiaro se l’elim<strong>in</strong>azione pezzo a pezzo di specifiche tipologie di opportunità di reato possono avere un forte<br />
impatto concreto di tutti i livelli di crim<strong>in</strong>alità nella società, e questo sarebbe sufficiente per giustificare un<br />
maggior <strong>in</strong>vestimento del governo <strong>in</strong> queste politiche.<br />
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