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Un riconoscimento<br />
é andato<br />
alla feluca tunisina<br />
Mahfoud<br />
Ellah di<br />
Mohamed Ben<br />
Mrad, proveniente<br />
dal Marina<br />
di Capo Monastir:<br />
la barca giunta<br />
dal porto più<br />
distante. Non son<br />
molte le barche<br />
nord africane che<br />
partecipano a<br />
manifestazioni<br />
veliche nel nostro<br />
paese. La<br />
Mahfoud Ellah,<br />
una barca da<br />
pesca senza<br />
motore e con la<br />
sola maestra,<br />
durante la prima<br />
prova ha ricordato<br />
ai tutti come<br />
si andava a pesca,<br />
quando il vento é<br />
poco: a remi!<br />
latina occorre conservare, ed é questo<br />
forse il significato principale della<br />
manifestazione stintinese, le caratteristiche<br />
di quest’armo, e non v’é dubbio<br />
alcuno che il rapporto tra la base e l’altezza<br />
della maestra sia fondamentale.<br />
Riguardo a questo problema vi sono<br />
comunque dei retroscena: nel 1997 le<br />
norme di ammissione alla regata stabilirono<br />
la proibizione dell’uso di maestre<br />
con un rapporto altezza/base superiore<br />
ad 1,75. Quell’anno i sulcitani,<br />
in massa, disertarono Stintino, con<br />
la sola eccezione dell’Eos del comandante<br />
Pietro Luigi Cossu da Sant’Antioco,<br />
tacciato in patria di quasi alto<br />
tradimento. Le barche sulcitane quasi<br />
tutte armate con vele realizzate dal<br />
velaio cagliaritano Andrea Mura con<br />
basi molto corte rispetto all’altezza<br />
e non conformi alla nuova regola,<br />
si ritennero fortemente penalizzati, e<br />
anche danneggiati economicamente. In<br />
verità, per por rimedio ad una situazione<br />
delicata, il comitato organizzatore<br />
decise di introdurre una norma<br />
transitoria che permetteva l’uso di vele<br />
non rispondenti alla tradizione con una<br />
penalizzazione che sarebbe poi dovuta<br />
crescere col tempo. Questo avrebbe<br />
permesso agli armatori di usare vele<br />
anche appena realizzate e alla tradizione<br />
di venir,col tempo, pienamente<br />
rispettata. I sulcitani comunque quell’anno<br />
non presero parte alla manifestazione<br />
stintinese, ma tornarono l’anno<br />
successivo, come al solito facendo man<br />
bassa di premi. Si badi bene. I sulcitani<br />
vincono perché vanno bene in barca<br />
non perchè hanno le vele con la base<br />
stretta. Anche armatori “nordisti” si son<br />
fatti fare le vele da Andrea Mura, con<br />
base corta e antenne verticalizzate, ma,<br />
pur facendo buoni risultati, non hanno<br />
colto i successi dei “sudisti”. Fatto é<br />
che la norma transitoria non é stata<br />
rimossa, la penalizzazione é rimasta la<br />
stessa e non é aumentata nel tempo, e<br />
qualcuno ha continuato a fare vele che<br />
sembran più rande marconi che altro.<br />
Questo ha portato Pasquale Chessa a<br />
prender posizione e a criticare il comitato<br />
organizzatore, colpevole di non<br />
rispettare norme stabilite dallo stesso<br />
comitato. Probabilmente é necessario<br />
porre rimedio alla quistione rendendo<br />
definitiva e tassativa la regola che proibisce<br />
l’uso di vele con un rapporto base<br />
U Can Neigru<br />
altezza superiore ad 1,75. La Regata<br />
della Vela Latina é una manifestazione<br />
importante e nel suo spirito occorre<br />
disciplinare al meglio una serie di particolari<br />
e privilegiare l’aspetto della conservazione<br />
rispetto al lato agonistico,<br />
che ha certo la sua importanza, ma non<br />
deve essere anteposto al rispetto della<br />
tradizione e delle barche. La regola<br />
poi servirà anche da stimolo ai velai<br />
per fare vele migliori ma rispettando i<br />
canoni. Quest’anno ad esempio Francesca<br />
indossava vele di Ulmer & Kolius,<br />
realizzate da Giorgio Zuccoli, già campione<br />
mondiale della classe Tornado.<br />
Alta tecnologia al servizio della velocità<br />
e della competizione, vele progettate<br />
col computer e tracciate col plotter.<br />
Niente di male, il mondo cambia, ma<br />
il tennis si gioca con le racchette e<br />
con una palla di gomma piena, per<br />
quanto ultramoderne, non con la leggiadra<br />
piuma del badminton. Le polemiche<br />
e le diversità di opinione nulla<br />
tolgono comunque al successo di una<br />
manifestazione che è oggi la più importante<br />
del mediterraneo dedicata alle<br />
barche da lavoro. Eventuali lacune<br />
del regolamento di ammissione pos-<br />
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