core competence del tecnico della prevenzione - UNPISI
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oppure definite di volta in volta in riferimento ad ognuno dei profili (vedi le U.C. <strong>tecnico</strong><br />
professionali).<br />
Se si assumono le competenze quali punto di riferimento per la certificazione, è necessario<br />
considerare che una U.C. costituisce soltanto uno dei possibili mezzi per il raggiungimento di un<br />
determinato insieme di competenze. Lo steso insieme di competenze è raggiungibile anche<br />
attraverso l’esperienza lavorativa, curricoli formativi promossi da Regioni o organismi di formazione.<br />
La U.C. diventa un patrimonio <strong>del</strong> soggetto che può essere spendibile attraverso il suo<br />
riconoscimento da parte dei vari sistemi allorché ne condividono lo stesso standard di<br />
corrispondenza.<br />
Spesso la descrizione <strong>del</strong> profilo professionale non definisce una figura professionale<br />
articolata negli elementi che la compongono (ambiti di attività e di competenza), ma ne esce un<br />
unico blocco e quindi con la stessa logica vengono progettati i percorsi formativi finalizzati allo<br />
sviluppo ed al raggiungimento <strong>del</strong>le capacità descritte nei profili professionali. In questo senso<br />
quindi il profilo professionale potrebbe risultare un riferimento concettuale non appropriato per<br />
strutturare un’offerta formativa ispirata a criteri di flessibilità e modularità soprattutto orientata a<br />
valorizzare1 le competenze. E’ evidente quindi, dato che il profilo professionale costituisce<br />
comunque il supporto giuridico alle professioni sanitarie, la necessità di adattare il mo<strong>del</strong>lo in modo<br />
da offrire indicazioni più ampie e generalizzabili nell’ottica di definire competenze spendibili in<br />
diversi contesti lavorativi ed in diversificati assetti organizzativi. Soprattutto per quanto riguarda le<br />
competenze <strong>tecnico</strong> professionali che ricordiamo sono quelle che distinguono i diversi profili,<br />
vengono presi come riferimento fondamentale i processi lavorativi e quindi le Aree di Attività (ADA)<br />
presenti in un determinato comparto professionale.<br />
Il segmento minimo di riferimento è costituito dall’area di attività (ADA) in modo da non<br />
parcellizzare eccessivamente la professionalità ed i conseguenti processi formativi. Ci si riferisce a<br />
insiemi “significativi” di attività operative per rendere più stabili ed attuali nel tempo le competenze<br />
che vi presiedono oltre a garantire maggiore flessibilità nell’utilizzo <strong>del</strong>le risorse umane .<br />
L’elemento fondamentale di analisi diviene quindi il processo che necessita però, per poter<br />
individuare le competenze, di un ulteriore passaggio finalizzato alla individuazione di<br />
segmenti significativi di area di attività<br />
Il concetto di ADA si può definire nel seguente modo: [...] corrisponde ad un insieme<br />
significativo di attività specifiche, omogenee ed integrate, orientate alla produzione di un risultato<br />
ed identificabili all’interno di uno specifico processo. Tali attività specifiche, che, considerate nel<br />
loro insieme, costituiscono un’ADA, presentano caratteristiche di omogeneità sia per le procedure<br />
da applicare, sia per i risultati da conseguire, che, infine, per il livello di complessità <strong>del</strong>le<br />
competenze da esprimere 1<br />
.<br />
CORE COMPETENCE Tecnico <strong>del</strong>la Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro<br />
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