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ATTUALITÀ La Goccia n. 11 del 3 giugno 2006 9<br />

Versus di from<br />

Mare e frisel<strong>la</strong><br />

A Ginosa,<br />

e a Laterza<br />

<strong>la</strong> Casa<br />

va in altezza,<br />

in libertà d’ascesa:<br />

qui <strong>la</strong> bandiera è blu,<br />

lì non è rosa,<br />

e resta su,<br />

raddoppia<br />

<strong>la</strong> coppia<br />

centroambidestra,<br />

d’urne maestra.<br />

Fan bis Montanaro<br />

e Cristel<strong>la</strong>,<br />

tra gravina<br />

e collina,<br />

<strong>la</strong>ddove<br />

risorse<br />

destrorse<br />

sembrano il mare<br />

e <strong>la</strong> frisel<strong>la</strong>,<br />

e dove,<br />

per decoro,<br />

assegnano all’Unione<br />

là il pomodoro,<br />

qui l’ombrellone.<br />

E maggio<br />

incoraggia,<br />

evviva,<br />

l’altro sondaggio:<br />

di chi<br />

<strong>la</strong> spiaggia,<br />

di chi<br />

l’olio d’oliva?<br />

Le favole di Grim<br />

A volte r<strong>it</strong>ornano<br />

C’era una volta, non lontano da qui, il paese d’Occhioc<strong>it</strong>rullo, in quello s’era appena concluso<br />

il torneo per <strong>la</strong> conquista del trono e in quel<strong>la</strong> singo<strong>la</strong>r tenzone, aveva avuto <strong>la</strong> meglio il re venuto dal<strong>la</strong><br />

montagna. Insomma un re montanaro!<br />

Non c’era di che sbalordire, se si pensa che lo stesso aveva occupato il pa<strong>la</strong>zzo reale già per un<br />

lustro. La gente del vil<strong>la</strong>ggio era avvezza al<strong>la</strong> sua presenza. Sbalordiva il fatto che quantunque in molti<br />

(anche al<strong>la</strong> sua corte) gli avessero detto che quel regno non poteva più sopportare un re montanaro, quello,<br />

testardo (come un mulo di montagna, appunto!), avesse voluto disputar, comunque, <strong>la</strong> tenzone. Armato<br />

di tutto punto, aveva messo di fronte al fatto compiuto il suo alleato, messer Pietraspinosa il quale, suo<br />

malgrado non poteva gettar <strong>la</strong> spugna alle ortiche.<br />

Un cuore grande, aveva messo in campo il re per poter vincere e Pietraspinosa ci mise il resto.<br />

Con paziente <strong>la</strong>vorio rimise in sel<strong>la</strong> nuovi e più vigorosi cavalieri per poter reggere il confronto,<br />

<strong>la</strong>sciando nel giardino a piantar insa<strong>la</strong>te i vecchi condottieri d’un tempo. Richiamò alleati ch’eran stati<br />

persi per strada a causa del<strong>la</strong> tracotanza di sua maestà, e quelli, toma toma (e lemme lemme), tornarono<br />

a seguirlo come in altre dispute. Alcuni di loro, che s’erano rifugiati nelle ville con grandi orti (come i<br />

felicissimi messer Pizzelli e messer Pernicio<strong>la</strong>), accorsero al richiamo accorato, anche se prima si fecero<br />

dei piatti chiari e (come si dice) amicizia lunga! Insomma non fu impresa facile per messer Pietraspinosa<br />

ma riuscì a rastrel<strong>la</strong>r per il re montanaro, una truppa fresca che avrebbe, se non altro, retto i colpi dell’avversario<br />

con una certa dign<strong>it</strong>à.<br />

A destra del campo s’era schierato il vecchio re e a manca s’era pronta <strong>la</strong> truppa avversa.<br />

Quest’ultima, guidata da una donzel<strong>la</strong> con artigli molto lunghi, s’avviava su una strada <strong>la</strong>stricata;<br />

ne facevan parte giovani combattenti (alcuni di quali mai avevano sferrato un colpo in duello) entusiasti<br />

di quell’avventura, e non mancavano, tra quelli, vecchi e nuovi guerrieri ben addestrati alle tenzoni di<br />

quel genere.<br />

E’ risaputo che nelle battaglie non basta l’ardore e <strong>la</strong> forza, ci vuole anche cervello per intuire le<br />

mosse dell’avversario e pararle, prima che facciano danni irreparabili. Forse fu questo che mancò nel<strong>la</strong><br />

truppa schierata a manca del campo. Il cervello.<br />

Certi com’erano d’essere più numerosi, le schiere del<strong>la</strong> donzel<strong>la</strong> colpirono nel mucchio senza<br />

badar se l’avversario fosse danneggiato e, si sa com’è, spesso, a colpir nel mucchio, si rischia di farsi<br />

male! E fu quello che accadde.<br />

Tali e tanti furono i colpi dati al<strong>la</strong> cieca (convinti d’essere in tanti e che ciò potesse bastare) che,<br />

uno ad uno i colpi invece di mietere v<strong>it</strong>time fra gli avversari, le mietevano fra i propri alleati.<br />

Al<strong>la</strong> conta finale, risultò che in quel<strong>la</strong> battaglia aveva vinto, più che <strong>la</strong> forza, il cervello.<br />

Insomma, nel<strong>la</strong> foga di mettere a segno quanti più colpi fosse possibile, s’era perso di vista<br />

l’obiettivo finale. Cioè il trono.<br />

Fino a notte fonda e per tutto l’indomani, nessuno ebbe il sospetto che <strong>la</strong> donzel<strong>la</strong> fosse fatalmente<br />

stata colp<strong>it</strong>a da un colpo che l’avesse messa fuori<br />

combattimento. Soltanto verso l’imbrunire ci si avvide<br />

che il re montanaro e il suo fido Pietraspinosa avevano<br />

centrato il bersaglio e conquistato il pa<strong>la</strong>zzo e, a notte<br />

fonda, seppur stanchi del guerreggiare, quelli a destra del<br />

campo del torneo s’erano dati ai festeggiamenti. Invero<br />

quelli durarono poco, dacchè, dalle finestre del castello<br />

s’udiva tuonante <strong>la</strong> voce di Pietraspinosa che redarguiva<br />

sua maestà dicendogli: “Adesso, chiudi le finestre e guai<br />

a te se vedo vice re che cascano dabbasso! Adesso, metti<br />

sale in zucca e diventa vegetariano! Adesso, per un lustro<br />

intero va’ a letto presto! Adesso... Adesso... Adesso...!”<br />

Dall’altra parte del campo, intanto si contavano i<br />

superst<strong>it</strong>i, si mettevano impacchi sulle fer<strong>it</strong>e e si cercavano<br />

i colpevoli...<br />

E, intanto <strong>la</strong> v<strong>it</strong>a ad Occhioc<strong>it</strong>rullo continuò...<br />

Morale del<strong>la</strong> favo<strong>la</strong>: un re che non è felice è destinato ad<br />

essere infelice!

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