01 Prel_mnn 08:_v - Teatro del Giglio di Lucca
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Da Sestri-Ponente, 3 ottobre, il nostro amico e collaboratore avv. D[omenico].<br />
Oliva ci scrive:<br />
Caro Direttore,<br />
Il vostro corrispondente da Torino annuncia che al <strong>Teatro</strong> Regio <strong>di</strong> quella<br />
città, nel venturo carnevale, sarà rappresentata un’opera <strong>del</strong> Puccini che ha per<br />
titolo Manon Lescaut e il cui libretto è stato scritto da Luigi Illica.<br />
V’è <strong>del</strong> vero e v’è <strong>del</strong>l’inesatto in questa notizia: realmente il Puccini ha<br />
composto un’opera intitolata Manon Lescaut: probabilmente essa sarà rappresentata<br />
a Torino nella prossima stagione invernale: ma il libretto <strong>di</strong> quest’opera<br />
non è <strong>del</strong> mio amico Illica. Io ne sono il <strong>di</strong>sgraziato autore. Solo ch’è accaduto<br />
a me precisamente quello ch’è accaduto all’Illica. Il Puccini ha introdotto<br />
nel mio melodramma mo<strong>di</strong>ficazioni, e nella sceneggiatura e nella forma poetica,<br />
che non ho approvato e non approvo, come l’Illica non ha approvato e<br />
non approva le varianti che il Franchetti ha fatto al suo Cristoforo Colombo.<br />
Quin<strong>di</strong> non intendo che il melodramma sia pubblicato col mio nome: Giulio<br />
Ricor<strong>di</strong>, cui ho manifestato questo inten<strong>di</strong>mento, s’è arreso al mio desiderio:<br />
così il libretto andrà pel mondo anonimo. Aggiungo tuttavia che accetto<br />
intera, piena la responsabilità <strong>del</strong>l’ultimo atto che fu conservato come da me<br />
era stato concepito e scritto.<br />
Ho taciuto, schivo come sono dall’incomodare la gente per questioni che riguardano<br />
la mia persona, quando altri giornali hanno attribuito ad altri il libretto<br />
<strong>di</strong> cui parlo. Rompo il silenzio ora che vedo l’inesatta notizia pubblicata<br />
dal giornale in cui m’onoro <strong>di</strong> collaborare. Cor<strong>di</strong>ali saluti.<br />
Domenico Oliva<br />
L’allusione a Illica reclama una parentesi. Oliva si riferisce a un articolo<br />
comparso sulla stessa testata alcuni giorni avanti, e precisamente il 2-3 ottobre<br />
a pagina 3 (XVII, 271, rubrica Notizie Artistiche): La questione Illica -<br />
Franchetti a proposito <strong>del</strong> libretto <strong>del</strong> «Colombo». L’allestimento scenico <strong>del</strong>la<br />
nuova opera.<br />
S’è parlato molto in questi giorni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssensi insorti fra Luigi Illica, autore <strong>del</strong><br />
libretto <strong>del</strong> Cristoforo Colombo, musicato dal maestro Franchetti, che deve andare<br />
in scena martedì sera [ci andò invece giovedì 6 ottobre 1892, nda] 3 al teatro<br />
Carlo Felice <strong>di</strong> Genova. Il <strong>di</strong>ssenso esiste; tant’è vero che l’Illica non ha voluto<br />
che il suo nome comparisca sulla copertina <strong>del</strong> libretto, da due giorni<br />
3 La trascrizione è fe<strong>del</strong>e all’originale, anacoluto incluso. Per un’indagine sullo spartito,<br />
commissionato nel 1889 dal comune <strong>di</strong> Genova in previsione <strong>del</strong>le celebrazioni colombiane,<br />
si veda il competente saggio <strong>di</strong> GIAN PAOLO MINARDI, Il «Cristoforo Colombo»<br />
<strong>di</strong> Alberto Franchetti, in Una piacente estate <strong>di</strong> San Martino. Stu<strong>di</strong> e ricerche per Marcello<br />
Conati, a cura <strong>di</strong> Marco Capra, LIM, <strong>Lucca</strong> 2000 («Quaderni <strong>di</strong> Musica/Realtà», Supplementi<br />
1), pp. 323-35, nonché, <strong>di</strong> LUCA ZOPPELLI, The Twilight of The True Gods:<br />
«Cristoforo Colombo», «I Me<strong>di</strong>ci» and the Construction of Italian History, «Cambridge Opera<br />
Journal», 8, 3, November 1996, pp. 251-69.<br />
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