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In vista del nuovissimo protocollo d'intesa, le - Club Alpino Italiano

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SOCIETÀ “<strong>In</strong>to the wild” e la via <strong>del</strong>la wilderness<br />

Un’estrema obiezione<br />

Nel gennaio 1993 il mensi<strong>le</strong> americano<br />

di alpinismo e avventura<br />

Outside dedicò la copertina alla<br />

morte di Chris McCand<strong>le</strong>ss, un<br />

ventunenne bostoniano di buona famiglia<br />

trovato cadavere nel<strong>le</strong> terre a nord<br />

<strong>del</strong> monte McKin<strong>le</strong>y dopo aver ingerito<br />

bacche ve<strong>le</strong>nose. Autore <strong>del</strong> servizio di<br />

copertina era Jon Krakauer, scrittore e<br />

alpinista che conquisterà fama e ricchezza<br />

alcuni anni dopo con l’avvincente<br />

resoconto <strong>del</strong>la tragica spedizione<br />

commercia<strong>le</strong> all’Everest descritta nel<br />

best sel<strong>le</strong>r “Aria sotti<strong>le</strong>”. La storia pubblicata<br />

da Outside colpì sul vivo l’attenzione<br />

di migliaia di <strong>le</strong>ttori. E per<br />

Krakauer divenne una specie di ossessione,<br />

tanto che <strong>le</strong> sue ricerche continuarono<br />

e la vicenda <strong>del</strong> giovane vagabondo<br />

morto nei deserti <strong>del</strong>l’Alaska<br />

divenne un libro dal titolo “<strong>In</strong>to the<br />

wild”.<br />

Con rara maestria narrativa e metico-<br />

18 - LO SCARPONE, APRILE 2008<br />

La storia raccontata da Jon<br />

Krakauer e filmata da Sean<br />

Penn e i suoi col<strong>le</strong>gamenti con<br />

i fatti di cronaca <strong>del</strong>la<br />

trasmissione “Chi l’ha visto?”<br />

lose indagini Krakauer ha rimesso insieme<br />

<strong>le</strong> tessere e i cocci di una vita finita<br />

in modo così apparentemente assurdo.<br />

Che cosa aveva spinto quel ragazzo a<br />

donare in beneficenza tutti i risparmi, a<br />

gettare la carta di credito, a lasciarsi al<strong>le</strong><br />

spal<strong>le</strong> una brillante carriera di studi, gli<br />

affetti, e una rispettabi<strong>le</strong> posizione nella<br />

società? Fra i milioni di <strong>le</strong>ttori rimasti<br />

stregati dalla vicenda di McCand<strong>le</strong>ss vi è<br />

l’attore e regista Sean Penn, il più “alternativo”<br />

di Hollywood. Il suo film, uscito<br />

nel 2008, è stato fra i favoriti all’Oscar.<br />

Fra <strong>le</strong> cose più positive <strong>del</strong> film una in<br />

Cuneofestival<br />

La carbonaia nasce davvero.<br />

Nel<strong>le</strong> vie <strong>del</strong> centro<br />

Torna in apri<strong>le</strong>, con uno stimolante programma cinematografico affidato<br />

ancora una volta alla direzione artistica di Sandro Gastinelli, il Festival<br />

<strong>del</strong>la montagna di Cuneo. Arrivato alla terza edizione, s’inaugura martedì<br />

15 apri<strong>le</strong>, la chiusura avverrà il 20. La formula è la stessa <strong>del</strong>lo scorso anno:<br />

due film per sera con circa 90-100 minuti di proiezione, poi spazio ad autori e<br />

ai protagonisti. Il mattino pressoché identico programma per <strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>. Un solo<br />

premio: quello <strong>del</strong> pubblico, che vota su apposite schede.<br />

Diverse sono anche <strong>le</strong> iniziative collaterali: mostre, convegni (con la partecipazione,<br />

merco<strong>le</strong>dì 16, <strong>del</strong> presidente genera<strong>le</strong> <strong>del</strong> CAI Anniba<strong>le</strong> Salsa), presentazioni<br />

di libri, laboratori di teatro, concerti, muro di arrampicata e inoltre un<br />

mini-festival <strong>del</strong> teatro di montagna.<br />

Particolare curioso. Legata alla presentazione <strong>del</strong> bellissimo film “L’isola<br />

deserta dei carbonai” (Italia, 2007) di Andrea Fenoglio, che l’anno scorso ebbe<br />

un’ottima accoglienza a TrentoFilmfestival, è pre<strong>vista</strong> la costruzione nel centro<br />

di Cuneo di una carbonaia, il cui al<strong>le</strong>stimento inizierà con l’inaugurazione <strong>del</strong><br />

festival, martedì, e terminerà con la chiusura, domenica. Sarà una carbonaia di<br />

dimensioni considerevoli, molto simi<strong>le</strong> a quella immortalata nel film che aprirà<br />

il festival: un reality show che vedrà i due valligiani protagonisti <strong>del</strong> film costruire<br />

la carbonaia, e il carbone verrà venduto al pubblico in appositi sacchetti il cui<br />

ricavato sarà devoluto in beneficienza in favore di un progetto da realizzare<br />

nel<strong>le</strong> montagne <strong>del</strong> Cuneese.<br />

<strong>In</strong>tanto Gastinelli annuncia di aver terminato con la moglie Marzia l’ultima fatica<br />

cinematografica suggestivamente intitolata "OSSignùr! La montagna assistita".<br />

Il film è ambientato in val<strong>le</strong> Varàita, sul<strong>le</strong> Alpi Occidentali.<br />

particolare: in occasione <strong>del</strong> suo lancio<br />

in Italia il libro di Krakauer è stato tradotto<br />

col titolo “Nel<strong>le</strong> terre estreme”<br />

(Corbaccio 2008). L’impressione è che<br />

Penn non sia riuscito ad aggiungere gran<br />

che di origina<strong>le</strong> alla ricostruzione offerta<br />

nel libro. La personalità forte e fragi<strong>le</strong>,<br />

l’idealismo, la rabbia, la passione, il<br />

ta<strong>le</strong>nto - in una parola l’idea che portò il<br />

protagonista al tragico epilogo - non<br />

erano <strong>del</strong> resto facili da mettere su grande<br />

schermo.<br />

Nel libro invece l’identità <strong>del</strong> protagonista<br />

si ricompone a mano a mano che<br />

se ne seguono <strong>le</strong> peregrinazioni verso<br />

quella sorta di Eden che, nella tradizione<br />

<strong>le</strong>tteraria romantica e idealista americana,<br />

rappresenta il selvaggio West.<br />

Strade, fiumi, torrenti, montagne, deserti,<br />

altopiani, oceani, campi di grano,<br />

treni merci ma anche picco<strong>le</strong> città e<br />

giung<strong>le</strong> d’asfalto come Los Ange<strong>le</strong>s, friggitorie<br />

e McDonald’s…<br />

Non a caso, il viatico <strong>del</strong> giovane<br />

McCand<strong>le</strong>ss furono i libri ritrovati nel<br />

suo luogo di morte: Tolstoj, Jack<br />

London e Thoreau, il filosofo <strong>del</strong> camminare<br />

come forma di disobbedienza<br />

civi<strong>le</strong>, dove la povertà, la wilderness e il<br />

vagabondare per luoghi deserti diventano<br />

ricetta esistenzia<strong>le</strong> per anime inquiete,<br />

e al contempo antidoto al<strong>le</strong> brutture<br />

<strong>del</strong>la società civi<strong>le</strong>.<br />

La fuga di Chris McCand<strong>le</strong>ss verso<br />

l’Alaska prese dunque <strong>le</strong> mosse da un<br />

gran rifiuto, con tanto di falò di banconote<br />

e distruzione di carta di credito, in

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