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Espansione dell'arcata superiore in dentatura mista senza ...

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Soprattutto nei casi di crossbite monolaterale ed asimmetria<br />

mandibolare, sarebbe <strong>in</strong>dicata l’espansione<br />

immediata dell’arcata <strong>superiore</strong>, <strong>senza</strong> attendere l’eruzione<br />

dei primi denti permanenti. Altri ancora sono<br />

dell’op<strong>in</strong>ione che le discrepanze severe del mascellare<br />

<strong>superiore</strong> debbano essere corrette ortopedicamente <strong>in</strong><br />

<strong>dentatura</strong> esclusivamente decidua per migliorare la pervietà<br />

delle prime vie aeree e la funzione ventilatoria.<br />

In realtà è dimostrato che la “prevalenza di autocorrezione<br />

del crossbite posteriore nel passaggio dalla <strong>dentatura</strong><br />

decidua a quella <strong>mista</strong>” va dal 21% (22) al 45%<br />

(23). È <strong>in</strong>oltre dimostrato che l’espansione <strong>in</strong> <strong>dentatura</strong><br />

decidua non garantisce l’eruzione corretta dei sesti che<br />

eromperanno <strong>in</strong> crossbite <strong>in</strong> circa il 20% dei casi (22-<br />

24). In altre parole, la correzione del morso <strong>in</strong>crociato<br />

<strong>in</strong> <strong>dentatura</strong> esclusivamente decidua è un overtreatment<br />

ed un trattamento <strong>in</strong>utile per almeno due ragioni:<br />

◗ poiché i molari permanenti, nel 20-50% dei casi,<br />

erompono correttamente anche <strong>in</strong> pre<strong>senza</strong> di crossbite<br />

sui molari decidui;<br />

◗ poiché <strong>in</strong> almeno un caso su c<strong>in</strong>que, nonostante<br />

l’espansione <strong>in</strong> <strong>dentatura</strong> decidua, i molari permanenti<br />

eromperanno <strong>in</strong> crossbite.<br />

Tuttavia, <strong>in</strong> pre<strong>senza</strong> di crossbite monolaterale e laterodeviazione<br />

mandibolare, è sbagliato procrast<strong>in</strong>are il trattamento.<br />

In questi casi però, l’<strong>in</strong>tervento ortodontico<br />

deve limitarsi alla correzione, il più precocemente possibile,<br />

della postura mandibolare e dell’asimmetria funzionale,<br />

che potrebbe trasformarsi <strong>in</strong> asimmetria anatomica<br />

(25, 26).<br />

Le evidenze f<strong>in</strong>o ad ora disponibili suggeriscono che il<br />

metodo migliore e sufficiente per correggere la postura<br />

mandibolare ed il crossbite posteriore monolaterale, <strong>in</strong><br />

<strong>dentatura</strong> esclusivamente decidua, è il molaggio selettivo<br />

(27). Non è tuttavia facile eseguire un molaggio<br />

selettivo efficace <strong>in</strong> <strong>dentatura</strong> decidua: i pazienti lo<br />

accettano mal volentieri ed i denti da rimodellare sono<br />

molti: non solo i can<strong>in</strong>i decidui. Per questo è preferibile<br />

associare ad un molaggio selettivo essenziale e prevedibilmente<br />

semplice da effettuare, l’utilizzo di due morsi<br />

di costruzione, eseguiti <strong>in</strong> res<strong>in</strong>a composita e bondati a<br />

destra ed a s<strong>in</strong>istra sui molari decidui, <strong>in</strong> modo tale da<br />

fornire alla mandibola riferimenti occlusali precisi (e<br />

qualitativamente migliori di quelli che si ottengono col<br />

solo molaggio selettivo) tali da correggere e mantenere<br />

corretta la simmetria mandibolare (28). Questi “rialzi”<br />

<strong>in</strong> res<strong>in</strong>a si abradono e si consumano nel tempo ed il<br />

timore di <strong>in</strong>crementare la dimensione verticale <strong>in</strong> modo<br />

Relazione a convegno<br />

Ortognatodonzia Italiana vol. 13, 1-2006<br />

38<br />

scorretto è probabilmente <strong>in</strong>giustificato. Essi non devono<br />

essere asportati e sono efficaci nel promuovere la<br />

corretta eruzione dei primi molari permanenti, che talora<br />

vanno ad occludere tra loro <strong>in</strong> modo corretto; altre volte<br />

<strong>in</strong>vece tendono ad occludere <strong>in</strong> crossbite a causa<br />

dell’ipoplasia palatale. In questi ultimi casi sarà necessario<br />

espandere il mascellare <strong>superiore</strong> nelle prime fasi<br />

della <strong>dentatura</strong> <strong>mista</strong>, ancorando un disgiuntore rapido<br />

ai soli denti decidui.<br />

2. Qual è il momento migliore per <strong>in</strong>iziare l’espansione<br />

e per togliere l’apparecchiatura?<br />

Il tim<strong>in</strong>g preciso è fondamentale per ottenere risultati<br />

ottimali e per prevenire il rischio di overtreatment.<br />

L’espansione del mascellare <strong>superiore</strong> <strong>in</strong> <strong>dentatura</strong> decidua<br />

è contro<strong>in</strong>dicata per i motivi descritti <strong>in</strong> precedenza.<br />

Il momento migliore per espandere l’arcata <strong>superiore</strong> è<br />

durante l’eruzione degli <strong>in</strong>cisivi laterali superiori.<br />

Generalmente, <strong>in</strong> questa fase, sono già completamente<br />

erotti sia tutti gli <strong>in</strong>cisivi permanenti <strong>in</strong>feriori ed i centrali<br />

superiori, che i primi molari permanenti. L’espansione<br />

del palato <strong>in</strong> questa fase della permuta è massimamente<br />

efficace poiché crea lo spazio adeguato nel preciso<br />

momento <strong>in</strong> cui lo spazio serve, ovvero appena prima<br />

che erompano gli <strong>in</strong>cisivi laterali permanenti, che troveranno<br />

le condizioni ideali per all<strong>in</strong>earsi spontaneamente.<br />

In caso di crossbite a livello dei molari permanenti,<br />

l’espansione rapida del mascellare, ancorata esclusivamente<br />

ai secondi molari decidui ed ai can<strong>in</strong>i decidui,<br />

produce la correzione spontanea di rapporti trasversali<br />

anche se i molari permanenti sono completamente erotti,<br />

probabilmente a seguito dell’effetto ortopedico e trasc<strong>in</strong>ati<br />

dalle fibre transettali. È tuttavia preferibile, se si ha<br />

la possibilità di monitorare il paziente nel tempo, <strong>in</strong>iziare<br />

l’espansione attiva appena prima che i sesti tocch<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />

occlusione, così da consentire loro di espandersi spontaneamente<br />

<strong>in</strong> as<strong>senza</strong> di <strong>in</strong>terferenze occlusali e di <strong>in</strong>tercuspidare<br />

correttamente f<strong>in</strong> dal primo momento di contatto<br />

reciproco. In molti pazienti, questo momento co<strong>in</strong>cide<br />

con l’eruzione degli <strong>in</strong>cisivi laterali permanenti.<br />

Dopo la fase attiva ed il bloccaggio della vite, l’espansore<br />

deve essere lasciato <strong>in</strong> situ, a mò di contenzione<br />

passiva, almeno per 10 mesi allo scopo di contrastare la<br />

recidiva dell’osso basale (29). Non deve comunque<br />

essere levato prima della completa eruzione degli <strong>in</strong>cisivi<br />

laterali, poiché, subito dopo l’asportazione dell’apparecchiatura,<br />

i can<strong>in</strong>i decidui recidivano significativamente<br />

e possono ostacolare gli <strong>in</strong>cisivi laterali durante il

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