cAlEndARiO 7 aprile ore 17.00 Aud<strong>it</strong>orium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Dal 1909 al 1912 La modernizzazione del linguaggio artisrico <strong>it</strong>aliano Coordinamento Prof. Elena Sichel 14 aprile ore 17.00 Aud<strong>it</strong>orium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Dal 1913 al 1916 Il formarsi dello stile futurista e il confronto con il Cubismo Coordinamento Prof. Elena Sichel 20 aprile ore 17.00 Aud<strong>it</strong>orium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Il futurismo L’arte meccanica e il m<strong>it</strong>o della macchina. le arti applicate e l’aerop<strong>it</strong>tura Coordinamento Prof. Elena Sichel [06] - il mese aprile \2009 di sonia lucarelli cent’anni e non sentirli Alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, un ciclo di incontri per indagare la più importante avanguardia artistica <strong>it</strong>aliana partire dal 31 marzo, con un incontro A incentrato sulla modernizzazione del linguaggio artistico <strong>it</strong>aliano Dall’un<strong>it</strong>à d’Italia fino al 1909, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il coordinamento della prof. Elena Sichel, ha dato inizio ad un ciclo di appuntamenti volti ad approfondire Il Futurismo nel centenario del manifesto. Negli incontri previsti il 7, 14 e 20 aprile presso l’aud<strong>it</strong>orium della Fondazione, l’attenzione sarà rivolta agli aspetti storici e artistici che hanno portato alla nasc<strong>it</strong>a del movimento di Marinetti e alla sua diffusione, a cominciare da correnti artistiche quali i Macchiaioli, la Scapigliatura, il Simbolismo, il Divisionismo, che sono state terreno di cultura per i futuristi: Boccioni, Severini, Balla, Carrà. Dal 1909 si forma un movimento artistico che esprime nella poesia, nella p<strong>it</strong>tura, nella scultura, nella musica, nella fotografia, nel teatro un progetto globale di un<strong>it</strong>à delle arti e di arte e v<strong>it</strong>a. I p<strong>it</strong>tori di questo movimento saranno sollec<strong>it</strong>ati dai colleghi Severini e Soffici a un confronto con la realtà parigina che avverrà con una mostra presso la galleria Bernheim-Jeune nel 1912, susc<strong>it</strong>ando grande scalpore e polemiche. Molto interessante fino al 1916 – che si porterà via con la guerra due dei più bravi artisti futuristi: Boccioni e Sant’Elia – è il rapporto di influenza e scontro tra l’avanguardia futurista, il Cubismo, il Cubismo orfico, il Cubofuturismo russo, il Vorticismo inglese, il movimento del Cavaliere Azzurro tedesco. Tra le due guerre si sviluppa il secondo futurismo, che gode di cattiva fama per i rapporti col Fascismo. A un più attento esame, questo movimento è stato sperimentatore in tutti i campi artistici. Balla e Depero operavano nelle arti applicate, Prampolini, Fillia, Benedetta introducevano una nuova concezione spaziale e donne come la stessa Benedetta, Regina, Barbara avevano un ruolo da protagoniste. Info: www.lafondazione.com
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