17.06.2013 Views

Eresie del Cammino Neocatecumenale - InternEtica

Eresie del Cammino Neocatecumenale - InternEtica

Eresie del Cammino Neocatecumenale - InternEtica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Mostrano superficialità nel ridicolizzare la spiritualità cristiana di<br />

questi ultimi secoli, per altro sostenuta dallo stesso Magistero<br />

ecclesiastico (per esempio la devozione al Sacro Cuore) (...).<br />

«No, io parroco, mi ribello a questa dottrina. Io predico sulla<br />

scia <strong>del</strong>la migliore tradizione <strong>del</strong> Magistero e <strong>del</strong>la dottrina<br />

ascetica (...).<br />

«In più, i neocatecumenali sono nati per il riaggancio dei non<br />

praticanti e per il primo approccio con i non cattolici. Per dirla<br />

col Magistero: per la prima evangelizzazione.<br />

“Come fanno a presentarsi ed a presentarli come sostitutivi agli<br />

altri movimenti ecclesiali di élite e di spiritualità avanzata e<br />

provata? Mi consta personalmente che sono chiusi e prendono<br />

dagli altri movimenti e poi pretendono la preferenzialità?...”.<br />

«Per conto mio, già ho discusso con alcuni sacerdoti, e con i<br />

docenti <strong>del</strong>l'Istituto diocesano di Scienze Religiose (...). Tutti<br />

mostrano sorpresa ed incredulità. Ed io insisto che per lo meno<br />

stiano attenti, ed il parroco non abbandoni e non rinunci al suo<br />

ruolo di custode <strong>del</strong> sacro deposito; e, se lo vogliono sbattere<br />

fuori, che intervenga con energia e sconfessi...”.<br />

(Lettera firmata)<br />

III - Un'altra madre di famiglia<br />

“È lungi da me l'intenzione in questo scritto di giudicare o condannare<br />

l’operato che tanti fratelli stanno vivendo in questo<br />

periodo nella Chiesa, attraverso un cammino di fede chiamato<br />

<strong>Neocatecumenale</strong>. Voglio precisare che un giudizio sul<br />

movimento neocatecumenale non può fondarsi soltanto<br />

sull’esame <strong>del</strong> testo da loro utilizzato come base e fondamento<br />

<strong>del</strong>la loro formazione.<br />

«E necessario, secondo la mia esperienza, entrare nel<br />

movimento, viverci dentro, a lungo, per scoprire quello che dai<br />

testi non appare, e che neppure i Vescovi, talvolta chiamati a<br />

partecipare a qualche celebrazione, riescono ad individuare.<br />

Ho vissuto 9 anni <strong>del</strong>la mia vita con loro e uscendone ho<br />

sperimentato sulla mia pelle e sulla mia coscienza un senso di<br />

colpa: che mi ha perseguitato per due anni. Ho [...] anni, ho<br />

[...]figli, un marito con orari di lavoro e responsabilità sempre<br />

45<br />

varianti, per cui la stanchezza, l'impegno costante, i<br />

tartassamenti psicologici che il cammino gli imponevano, ci<br />

portavano anche a discutere animatamente: controversie,<br />

incomprensioni, accuse, giudizi, ecc.<br />

“Il periodo veramente duro, ossessionante, incomincia<br />

terminata la fase preparatoria. Iniziano adunanze bisettimanali,<br />

lunghissimi, fatte sempre di notte, dalle quali si ritorna a casa<br />

con la testa che ti martella come un tamburo, per le idee che<br />

vi sono state buttate dentro, che ti tolgono il respiro, che<br />

diventano causa di discussioni, di incomprensioni, di urti, di<br />

separazioni col marito o con i figli. La frattura c’è stata quando<br />

abbiamo cominciato, a disertare prima l'Eucarestia <strong>del</strong> sabato<br />

sera, poi le convivenze di tre giorni fuori […]. Dovevo lasciare<br />

[...] figli a casa, era normale per loro, poiché li considerano<br />

“idoli”, io non ho nessuno a [...] (mamma, sorelle, ecc.)<br />

«nessuno”.<br />

− Erano sempre 250/300.000, sul mio bilancio, pesavano!<br />

− Senza queste convivenze, non potevo continuare il cammino<br />

e mi fu vietato il Rito <strong>del</strong>la consegna <strong>del</strong> Salterio, in quanto<br />

per ricevere questo «salterio” bisognava fare le convivenze,<br />

ascoltare la catechesi <strong>del</strong>la «Samaritana”, venire esorcizzati e<br />

ricevere dal “Presbitero» il libro <strong>del</strong>le Preghiere.<br />

«Premetto che sono cattolica dalla nascita, vengo dall'Azione<br />

Cattolica, ho insegnato catechismo, ho, per grazia di Dio,<br />

vissuto in Parrocchia, dove cerco nelle mie possibilità, di essere<br />

di aiuto, con il […] e con [...]; entrare in Comunità a stata una<br />

necessità che avevo di approfondire meglio la Parola di Dio,<br />

per me stessa. Di questo e solo di questo, sono loro grata, i primi<br />

anni sono stati salutari, anche perché gestiti «tassativamente”<br />

da un Presbitero, serio e coerente alla Madre Chiesa. Ho<br />

saputo guardarmi dentro, esaminarmi, sono forse anche<br />

migliorata davanti al Signore, ma questo è opera di Dio, non<br />

<strong>del</strong>la Comunità! O sbaglio?<br />

“I cosiddetti lontani si avvicinano al <strong>Cammino</strong>, ma dalla Chiesa<br />

(quella ufficiale) continuano a starne alla larga quanto più possono.<br />

Purtroppo in queste adunanze-catechesi, che durano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!