pc - Associazione Mantovana Allevatori

di stabulazione su lettiera compost. L’allevamento
che gestisce conta circa 200 vacche in lattazione
più rimonta e può essere considerato come uno dei
più innovativi sul territorio europeo. La stalla che
ospita i capi in lattazione è in realtà una serra con
copertura in film plastico trasparente. L’area interna
è completamente destinata a lettiera che, nel caso
specifico, è composta da deiezioni animali e compost
proveniente da un vicino impianto di compostaggio
(per approfondimenti sulla lettiera compost rimando
al numero di “Mantova alleva e produce” di Dicembre
2012). Al fine di migliorare il benessere delle bovine e
limitare la produzione di effluenti liquidi, le superfici
in cemento (in questo caso fessurato) sono state
limitate alla sola zona adiacente ai quattro robot di
mungitura. Anche la corsia di alimentazione è stata
eliminata ed il foraggio viene distribuito in particolari
carri mobili solitamente utilizzati per l’alimentazione
delle mandrie al pascolo. L’obiettivo principale della
progettazione di questa struttura, infatti, è stato quello
di ricreare una sorta di pascolo protetto dove le bovine
potessero esprimere liberamente i comportamenti
tipici della specie. La copertura trasparente, inoltre,
consente un notevole livello di illuminamento interno
con numerosi effetti positivi sulla salute delle vacche.
Il benessere animale, spiega Havermans, è l’aspetto
centrale nella gestione di questo allevamento il cui
obiettivo è la limitazione dei costi di produzione.
La stabulazione su lettiera compost ha consentito di
eliminare pressoché totalmente le patologie podali
e di limitare la proliferazione dei microrganismi
responsabili delle mastiti. Durante tutto l’anno
2012, all’azienda Klaverhof, sono state trattate con
antibiotico solamente due vacche e la media del
conteggio di cellule somatiche è rimasta compresa
entro le 120.000 cell/ml. L’elevato livello di benessere,
inoltre, si è tradotto in un incremento sostanziale della
longevità delle bovine che arrivano frequentemente a
superare le sette lattazioni. Altro elemento distintivo
di questo allevamento è il sistema di alimentazione
che è stato sviluppato specificatamente per la
mungitura robotizzata. Nei già citati carri mobili
per l’alimentazione viene distribuito solamente
fieno proveniente dai prati di proprietà aziendale,
mentre all’interno delle stazioni di mungitura viene
somministrato il mangime concentrato. In questo
modo si ottengono, in media, dieci visite giornaliere
al robot (tre delle quali sono utilizzate per la
mungitura) e si elimina del tutto la necessità di avviare
manualmente alla mungitura le bovine “ritardatarie”.
Questo particolare sistema di alimentazione, basato
in larga parte sul foraggio, consente di ottenere
produzioni di latte piuttosto modeste, pari a circa 24
litri/capo*giorno. L’elevata longevità della mandria,
tuttavia, consente di integrare in modo apprezzabile
il reddito aziendale attraverso la vendita degli animali
che, in questo allevamento, incide per circa 10 €
su ogni quintale di latte munto. Si devono inoltre
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