a Natale si Nasce - Suore Ospedaliere
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L’AvvENTO<br />
i l<br />
Papa benedetto XVi dice: è il tempo propizio<br />
per risvegliare nei nostri cuori l’attesa di colui che<br />
è, che era e che viene. il Figlio di dio è già venuto<br />
a betlemme venti secoli or sono, viene in ogni momento<br />
nell’anima e nella comunità, disposti a riceverlo,<br />
verrà di nuovo alla fine dei tempi, per “giudicare<br />
i vivi e i morti”. il credente è perciò sempre vigilante,<br />
animato dall’intima speranza di incontrare il Signore.<br />
Allora una domanda sorge spontanea!<br />
La vita dei credenti è una continua attesa del cristo?<br />
certo!!e i cuori sono pieni di speranza, di attesa, di<br />
fede e di amore…in questo periodo ci sentiamo aperti<br />
per l’accoglienza a GeSÙ che è l’espres<strong>si</strong>one dell’Amore<br />
più assoluto!<br />
Allora dobbiamo chiederci cos’è l’accoglienza al malato<br />
per ognuno di noi che lavoriamo nelle strutture<br />
sanitarie?<br />
e prima ancora c’è da dire: “chi è il nostro malato?”<br />
La risposta è palese: il criSTO che viene!<br />
ed allora cosa non faremmo se oggi, a distanza di secoli,<br />
Lui tornasse in mezzo a noi ancora una volta?<br />
Allora l’accoglienza, ricevere il cristo, diventerebbe<br />
l’unica ragione di vita, lo scopo e<strong>si</strong>stenziale, la dimostrazione<br />
costante del nostro amore per Lui!<br />
Lui da un senso alla nostra giornata, alle nostre vite!<br />
La nostra vita sarebbe un periodo di avvento costante,<br />
durante il quale sperimentiamo la gioia dell’incontro<br />
con Lui.<br />
egli è venuto sulla terra per indicarci un cammino<br />
di vita, per offrirci la speranza, per donarci il segreto<br />
della gioia duratura!<br />
ma tutto questo <strong>si</strong> attua solamente se ci affidiamo<br />
completamente a Lui, se <strong>si</strong>amo attenti a riceverlo ogni<br />
momento nelle persone che incontriamo durante la<br />
nostra vita!<br />
Allora veramente pos<strong>si</strong>amo dire che la Sua venuta,<br />
che <strong>si</strong> ripete nei secoli, non è vana… Allora pos<strong>si</strong>amo<br />
dire di essere oggi quegli strumenti che il Signore utilizza<br />
per arrivare ad ogni cuore!<br />
Questo per noi è il <strong>Natale</strong> che stiamo aspettando!<br />
Apriamo il nostro cuore all’Amore!<br />
Katina f.<br />
LE TIROCINANTI<br />
IN PSICOLOGIA<br />
PRESSO DI NOI<br />
L ’esperienza<br />
clinica acqui<strong>si</strong>ta durante il nostro periodo<br />
di tirocinio presso la casa di cura San<br />
Giuseppe specializzata nel trattamento della dipendenza<br />
alcologica, ci ha portato ad osservare che i<br />
pazienti ricoverati presentavano <strong>si</strong>stematicamente elementi<br />
di an<strong>si</strong>a all’esame p<strong>si</strong>chico. ci <strong>si</strong>amo dunque<br />
proposti di valutare con strumenti derivanti dalla ricerca<br />
cognitivista, la presenza di alcune credenze caratteristiche<br />
dell’an<strong>si</strong>a, valutando inoltre il grado di rimuginio<br />
presente nei pazienti. il nostro intento è stato<br />
prettamente pratico ed ha riguardato il pos<strong>si</strong>bile affinamento<br />
di tecniche di intervento sulla dipendenza<br />
da alcol, con<strong>si</strong>derando in particolare che l’an<strong>si</strong>a rappresenta<br />
un aspetto p<strong>si</strong>copatologico molto frequente.<br />
Partendo dalla teoria dell’uso dell’alcol come autoterapia,<br />
<strong>si</strong> è con<strong>si</strong>derata tale pratica alla stessa stregua<br />
di una mastery di i livello. da questo punto di vista,<br />
il ricorso all’alcol per fronteggiare il vissuto emotivo<br />
negativo mantiene e rafforza la dipendenza tramite<br />
meccanismi di condizionamento come quelli utilizzati<br />
nei programmi di ‘rinforzo negativo’. Nell’approfondire<br />
la tematica dell’an<strong>si</strong>a, abbiamo inteso individuare<br />
gli aspetti sui quali incidere durante il trattamento,<br />
in particolar modo per aumentare la compliance<br />
ed evitare le ricadute. L’indagine effettuata ha<br />
messo in risalto gli aspetti critici dell’esperienza emotiva<br />
dei soggetti alcolisti e le difficoltà che es<strong>si</strong> trovano<br />
nel loro vissuto emotivo. ciò ci porta ad avanzare<br />
l’ipote<strong>si</strong> che il costrutto maggiormente rilevante<br />
nell’orientare i comportamenti di abuso nei soggetti<br />
dipendenti da alcol <strong>si</strong>a l’intolleranza alle emozioni.<br />
Questa con<strong>si</strong>derazione ci orienta nel nostro lavoro<br />
clinico verso la scelta di integrare il trattamento con<br />
interventi di miglioramento delle competenze emotive,<br />
eventualmente sul tipo dei protocolli utilizzati ad<br />
integrazione della terapia dialettico comportamentale<br />
della marsha Linehan. de<strong>si</strong>deriamo ringraziare <strong>si</strong>a<br />
la Struttura per averci dato l’ opportunità di portare<br />
avanti la nostra ricerca, che la dr.ssa daniela Scalella,<br />
nostra Tutor, che con la sua profes<strong>si</strong>onalità ci ha<br />
seguito in questo nostro lungo percorso formativo.<br />
Dr.ssa Serena Crescenzi,<br />
Dr.ssa valentina Spina, Dr.ssa Sara Pace<br />
dicembre 2009 · 7