ANNUARIO
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LAVORI DI SISTEMAZIONE E NUOVE SCOPERTE NELLO SCAVO<br />
DI VIA EL BARDISSI.<br />
L'opportunità di lasciare visibili le rovine scoperte nel 1929 in<br />
via El Bardissi(1) e la necessità di garantire definitivamente la moschea<br />
Abd el Razak dai pericoli che potevano apportarvi i pozzi degli<br />
scavi lasciati aperti, ànno determinato la costruzione di un grosso<br />
muro di sostegno elevato a scarpata ai piedi della moschea, con<br />
l'interruzione di un arco lasciante visibile la parte del colonnato<br />
che si spinge fin sotto la moschea, nonchè di una scala di accesso<br />
alle rovine.<br />
Per la costruzione di questo muro SI e dovuto aprire una serie<br />
di pozzi profondi fino all'acqua e larghi m. 2 x 4.50, quanto esigeva<br />
la gettata di cemento su cui è stato innalzato il muro propriamente<br />
detto. L'esecuzione di questi lavori à determinato una serie di<br />
importanti scoperte che mi accingo ad illustrare. Una costruzione<br />
incontrata nel primo pozzo aperto verso 0 (Tav. VI -VII, costruzione<br />
B, muro 1) m'indusse a chiedere che il muro di sostegno fosse<br />
prolungato per tutta la lunghezza della moschea; fu COS! che una volta<br />
terminato il muro nella parte scoperta precedentemente nei lavori del<br />
1929, e accordati i crediti per la prosecuzione del muro verso 0, si<br />
apri una nuova serie di pozzi in cui si incontrarono altre importanti<br />
rovine analoghe per tecnica a quelle precedentemente scoperte, tratti<br />
di strada, cana1izzazioni etc. che furono lasciati visibili praticando nel<br />
muro di sostegno due altre ampie arcate analoghe a quella aperta<br />
sul colonnato. La costruzione del muro si é arrestata a m. 2.30 dal<br />
limite 0 della moschea, sia per non impedire il traffico fra le strade<br />
Bardissi e Cheik Oleich e sia perché un pozzo di assaggio à<br />
sconsigliato, per il pessimo stato di conservazione delle rovine incontratevi,<br />
di continuare a costruire il muro verso O. Come il muro<br />
del colonnato precedentemente scoperto, cosi le rovine incontrate<br />
quest'anno, continuano sia verso N sotto la moschea, che verso S<br />
sotto le miserabili casupole, la cui demolizione (che si impone già<br />
come semplice problema di risanamento edilizio) è diventata ancora<br />
più urgente ora che le rovine su cui esse si elevano si sono mostrate<br />
più ampie e più complesse di quanto non risultasse dai precedenti<br />
assaggi. 1 lavori si sono svoIti dal Marzo al Settembre 1933. L'osservazione<br />
dello scavo é stata sempre molto difficile e per la grande<br />
piccolezza dei pozzi, e per la necessità di affrettare la gettata del<br />
cemento, perchè i pozzi aperti immediatamente sotto le fondazioni<br />
della moschea (poggianti su terreno di riporto! !) rappresentavano un<br />
pericolo per la sicurezza della moschea stessa. Molto mi ànno giovato<br />
nella raccoIta degli elementi di giudizio il benevolo interessamento<br />
dell'Ing. Miège del Servizio tecnico Municipale, deI Sig. Erriquez,<br />
intraprenditore dei lavori, del Sig. Coppola assistente ai lavori, e 10<br />
zelo deI valoroso disegnatore del Museo Sig. Orazio Abate.<br />
(1) Cfr. Breccia, Le Musée Gr. Rom. 1925-31, p: 51 55.