capitolo 4

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Da “Il Nuovo Adige”, 9 dicembre 1968. apre con la novità del cambio al vertice: viene eletto presidente Bigeti Mazzi, fratello del compianto Bepo, del quale ha raccolto l’eredità sportiva. All’atto del rinnovo delle cariche escono di scena gran parte dei primi animatori parrocchiali, i quali non si ritrovano più nella nuova filosofia di società. La Prima Squadra, sempre sotto la guida di Gianni Rizzini, azione di calcio d’angolo. Nel contesto di una stagione tutto sommato modesta, viste le potenzialità dell’organico, vanno segnalate altre due date riguardanti il Povegliano. Domenica 2 febbraio 1969, nella partita interna contro il Bonferraro, arbitra il “mitico” Sergio Piana, conosciutissimo impiegato della locale agenzia della Cassa di Risparmio e simpatico animatore delle “chiacchiere” del Bar Trieste. Domenica 23 febbraio 1969 segna il punto agonisticamente più basso dell’annata con la pesante sconfitta per 0-7 contro il Sommacampagna, squadra che vincerà il campionato sotto la guida proprio del “nostro” Pino Benato e con Giorgio Boselli in campo. Gli Juniores di questa società portano faticosamente a termine la loro ultima esperienza, ottenendo risultati a volte persino disastrosi e terminando malinconicamente a 0 punti in classifica. Il tentativo di costruire una squadra Allievi nel post-campionato primaverile darà esiti altrettanto negativi contrassegnati da figuracce, come lo 0-12 casalingo contro il S. Lucia del 4 maggio 1969. Il secondo anno di vita della Giovane Povegliano si Da “Il Nuovo Adige”, 24 febbraio 1969. A.S.C. POVEGLIANO - 3ª CATEGORIA - 1968/69 In piedi da sinistra: Gianni Serpelloni (dirigente), Roberto Dolci, Remo Zanon, Giuseppe Perina, Angelo Cordioli, Giuliano Venturi, Renzo Scarsi, Bruno Perinon (dirigente). In ginocchio da sinistra: Guido Fratton, Luciano Tedeschi, Luigi Rovaglia, Giuseppe Sacchetto, Francesco Bertol, Sergio Guadagnini. 96 NASCE LA C.S.I. GIOVANE POVEGLIANO E MUORE L’A.S.C. POVEGLIANO (1967-1970)
non è in grado di far meglio di una posizione di bassa classifica nel campionato di 3ª Categoria. L’inizio shock con le sconfitte 1-6 in casa contro il Vigasio e 1-4 a Sommacampagna, nonché la debacle nel derby la dicono lunga sul tasso tecnico ancora modesto della compagine, in attesa della maturazione dei ragazzi del vivaio. Fedele alla propria linea di apertura alle giovani leve, la società nella seconda parte della stagione fa esordire i giovanissimi Francesco Biasi, Giorgio Cazzador e Francesco Rossato. GIOVANNI RIZZINI (26/9/1926 – 31/1/2001), detto Giani, da giocatore soprannominato el vecio, è originario di Villafranca. La sua carriera a Povegliano inizia nella stagione 1953/54 in coincidenza con il battesimo della società in 2ª Divisione. Proveniente dall’Aquila Villafranca, diviene ben presto il capitano della squadra e vi rimane per quattro anni fino alla promozione in 1ª Divisione. Prima attaccante e successivamente centrocampista con buone doti tecniche, non disdegna il gol e fa valere la sua esperienza fino a diventare una specie di allenatore in campo, oltre che uomo-spogliatoio. Per un periodo segue anche la squadra Ragazzi. Al termine della stagione 1956/57 si trasferisce alla Garibaldina di Villafranca dove conclude la carriera. Ritorna nell’ambiente calcistico convinto da don Armando Faccioli e diventa il primo allenatore della Giovane Povegliano in 3ª Categoria nel 1967/68. Svolge la mansione per un triennio e dal 1970 al 1974 ricopre la carica di vice presidente della stessa società. Personaggio di grande umanità, affronta i primi difficili campionati della Giovane con senso di equilibrio, sdrammatizzando anche le sconfitte più cocenti. Deve fare i conti con le carenze tecniche dell’organico di questi anni e comincia così a lanciare qualche giovane in Prima Squadra. Va senz’altro considerato come uno dei protagonisti principali dell’armonia che regna nel gruppo della cosiddetta “Famiglia della Giovane Povegliano”, tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70. Il settore giovanile conferma il numero di squadre della precedente stagione e cerca di rafforzare il settore tecnico con l’assunzione di Renzo Magalini, apprezzato allenatore di Alpo, al quale vengono affidati Juniores e Allievi. Gli Juniores ottengono il quinto posto nel girone di campionato ed il secondo in quello di post-campionato. Gli Allievi per la prima volta disputano i tornei FIGC, classificandosi al quarto posto sia in campionato che nel post-campionato. I Giovanissimi A e B partecipano ancora ai campionati del CSI; la squadra A si classifica seconda nella fase zonale di Villafranca e viene eliminata nel primo turno delle finali provinciali dal S. Bonifacio: pareggio esterno per 0-0 e sconfitta interna per 1-0. Questa compagine dà prova di grande efficienza vincendo, sotto l’abile regìa di Renato Gelio, il torneo post-campionato “Coppa Gelati Sammontana”. I Giovanissimi B ottengono un settimo posto in campionato e un terzo nel post-campionato delle fasi zonali CSI di Villafranca. C.S.I. GIOVANE POVEGLIANO - JUNIORES - 1968/69 In piedi da sinistra: Elio Zandonà, Antonio Gambaretto, Roberto Mischi, Emilio Norbiato, Giorgio Benedetti, Giovanni Naranza, Luigi Mazzi (presidente). In ginocchio da sinistra: Lucio Caldana, Adriano Biasi, Giuseppe Adami, Renzo Pasquetto, Ivano Sorio. STORIA E STORIE DEL CALCIO A POVEGLIANO 97
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