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capitolo 4

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non è in grado di far meglio di una posizione di bassa classifica nel campionato di 3ª Categoria.<br />

L’inizio shock con le sconfitte 1-6 in casa contro il Vigasio e 1-4 a Sommacampagna, nonché la debacle<br />

nel derby la dicono lunga sul tasso tecnico ancora modesto della compagine, in attesa della<br />

maturazione dei ragazzi del vivaio. Fedele alla propria linea di apertura alle giovani leve, la società<br />

nella seconda parte della stagione fa esordire i giovanissimi Francesco Biasi, Giorgio Cazzador e<br />

Francesco Rossato.<br />

GIOVANNI RIZZINI (26/9/1926 – 31/1/2001), detto Giani, da giocatore soprannominato<br />

el vecio, è originario di Villafranca. La sua carriera a Povegliano inizia nella stagione<br />

1953/54 in coincidenza con il battesimo della società in 2ª Divisione. Proveniente dall’Aquila<br />

Villafranca, diviene ben presto il capitano della squadra e vi rimane per quattro anni<br />

fino alla promozione in 1ª Divisione. Prima attaccante e successivamente centrocampista<br />

con buone doti tecniche, non disdegna il gol e fa valere la sua esperienza fino a diventare<br />

una specie di allenatore in campo, oltre che uomo-spogliatoio. Per un periodo segue<br />

anche la squadra Ragazzi. Al termine della stagione 1956/57 si trasferisce alla Garibaldina<br />

di Villafranca dove conclude la carriera.<br />

Ritorna nell’ambiente calcistico convinto da don Armando Faccioli e diventa il primo allenatore<br />

della Giovane Povegliano in 3ª Categoria nel 1967/68. Svolge la mansione per un<br />

triennio e dal 1970 al 1974 ricopre la carica di vice presidente della stessa società.<br />

Personaggio di grande umanità, affronta i primi difficili campionati della Giovane con<br />

senso di equilibrio, sdrammatizzando anche le sconfitte più cocenti. Deve fare i conti con le carenze tecniche<br />

dell’organico di questi anni e comincia così a lanciare qualche giovane in Prima Squadra.<br />

Va senz’altro considerato come uno dei protagonisti principali dell’armonia che regna nel gruppo della cosiddetta<br />

“Famiglia della Giovane Povegliano”, tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70.<br />

Il settore giovanile conferma il numero di squadre della precedente stagione e cerca di rafforzare<br />

il settore tecnico con l’assunzione di Renzo Magalini, apprezzato allenatore di Alpo, al quale<br />

vengono affidati Juniores e Allievi.<br />

Gli Juniores ottengono il quinto posto nel girone di campionato ed il secondo in quello di<br />

post-campionato.<br />

Gli Allievi per la prima volta disputano i tornei FIGC, classificandosi al quarto posto sia in campionato<br />

che nel post-campionato.<br />

I Giovanissimi A e B partecipano ancora ai campionati del CSI; la squadra A si classifica seconda<br />

nella fase zonale di Villafranca e viene eliminata nel primo turno delle finali provinciali dal S.<br />

Bonifacio: pareggio esterno per 0-0 e sconfitta interna per 1-0. Questa compagine dà prova di<br />

grande efficienza vincendo, sotto l’abile regìa di Renato Gelio, il torneo post-campionato “Coppa<br />

Gelati Sammontana”. I Giovanissimi B ottengono un settimo posto in campionato e un terzo nel<br />

post-campionato delle fasi zonali CSI di Villafranca.<br />

C.S.I. GIOVANE<br />

POVEGLIANO -<br />

JUNIORES - 1968/69<br />

In piedi da sinistra: Elio<br />

Zandonà, Antonio<br />

Gambaretto, Roberto Mischi,<br />

Emilio Norbiato, Giorgio<br />

Benedetti, Giovanni<br />

Naranza, Luigi Mazzi<br />

(presidente). In ginocchio<br />

da sinistra: Lucio Caldana,<br />

Adriano Biasi, Giuseppe<br />

Adami, Renzo Pasquetto,<br />

Ivano Sorio.<br />

STORIA E STORIE DEL CALCIO A POVEGLIANO 97

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