La Sentenza sulla memoria e la reminiscenza di Aristotele
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PRIMA PARTE<br />
nes nel senso in cui le intende Tommaso: <strong>la</strong> risonanza, <strong>la</strong><br />
consonanza, <strong>la</strong> <strong>di</strong>ssonanza e l'avversione. Tutte afferiscono<br />
al catalizzatore dell'emozionalitaÁ e possono produrre<br />
riflessi importanti a livello intenzionale, tutte hanno<br />
intersezioni con <strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione consapevole dell'io<br />
che qui eÁ presa in considerazione, ma anche con quel<strong>la</strong><br />
inconscia.<br />
<strong>La</strong> risonanza eÁ un primo livello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione:<br />
nel<strong>la</strong> realtaÁ intersoggettiva sono presenti elementi che<br />
risvegliano imme<strong>di</strong>atamente degli echi intimi, che ``risuonano'',<br />
appunto, interiormente segna<strong>la</strong>ndo un possibile<br />
luogo <strong>di</strong> incontro, una facilitaÁ a recepire un dato<br />
e a trasformarlo in acquisizione mnemonica percheÂ<br />
esso eÁ in qualche modo giaÁ presente al<strong>la</strong> mente che<br />
lo accoglie. CioÁ accade perche l'impulso nuovo ne sollecita<br />
altri giaÁ provati, va a collegarsi con qualcosa <strong>di</strong><br />
noto, anche se remoto o vago. Con consonanza, che<br />
potremmo anche definire, con un termine piuÁ consueto,<br />
empatia, si intende una con<strong>di</strong>visione emozionale<br />
piuÁ profonda, un aderire al<strong>la</strong> proposta esterna, allo<br />
stimolo che sopraggiunge sollecitando una partecipazione<br />
convinta da parte <strong>di</strong> chi lo riceve. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
sintonia evocativa <strong>di</strong> memorie vive, presenti costantemente<br />
nel vissuto quoti<strong>di</strong>ano e percepite come giuste,<br />
positive, comprensibili.<br />
<strong>La</strong> <strong>di</strong>ssonanza si esercita su quegli impulsi considerati<br />
non con<strong>di</strong>visibili, ma proprio per questo avvertiti<br />
con una certa chiarezza, e<strong>la</strong>borati e tradotti in dati <strong>di</strong><br />
<strong>memoria</strong>. Affine al<strong>la</strong> consonanza, ma <strong>di</strong> segno opposto,<br />
si colloca l'avversione, essa facilita <strong>la</strong> memorizzazione <strong>di</strong><br />
un impulso proprio per <strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> risposta che<br />
chiama. Un dato proveniente dall'esterno che ci colpisce<br />
perche estraneo, fasti<strong>di</strong>oso, preoccupante, violento,