La Sentenza sulla memoria e la reminiscenza di Aristotele
La Sentenza sulla memoria e la reminiscenza di Aristotele
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12<br />
PRIMA PARTE<br />
<strong>la</strong> metafora del tesoro ha varie <strong>di</strong>mensioni interpretative<br />
che si prestano al<strong>la</strong> nostra riflessione: eÁ prezioso; eÁ<br />
spen<strong>di</strong>bile, eÁ, cioeÁ, con<strong>di</strong>visibile con altri; eÁ cumu<strong>la</strong>tivo<br />
e costantemente puoÁ essere accresciuto oppure puoÁ<br />
depauperarsi. Che <strong>la</strong> <strong>memoria</strong> sia preziosa eÁ dato imme<strong>di</strong>atamente<br />
comprensibile: attraverso il suo filtro<br />
passano l'unicitaÁ del<strong>la</strong> persona, del<strong>la</strong> sua lettura del<br />
mondo; <strong>la</strong> sua con<strong>di</strong>visibilitaÁ, poi, eÁ garante del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />
con gli altri. Proviamo a soffermarci ora sul fatto<br />
che <strong>la</strong> collezione del<strong>la</strong> <strong>memoria</strong> non eÁ mai statica percheÂ<br />
soggetta a continue mutazioni: si accresce in quantitaÁ,<br />
<strong>di</strong>minuisce per l'intervento dell'oblio, i singoli contenuti<br />
si mo<strong>di</strong>ficano grazie a nuovi apporti, quin<strong>di</strong> mutano<br />
<strong>di</strong> qualitaÁ. Un'immagine prodotta dal<strong>la</strong> mente che<br />
agisce sotto lo stimolo del<strong>la</strong> percezione puoÁ avere tinte<br />
vivide, restare a lungo, a volte per sempre, oppure puoÁ<br />
essere <strong>la</strong>bile, confusa e col tempo si perde. Alcune contingenze<br />
in atto al momento del<strong>la</strong> percezione facilitano<br />
l'efficacia del processo mnemonico. Come in una reazione<br />
chimica esistono, cioeÁ, dei catalizzatori che fissano,<br />
rendono stabile <strong>la</strong> raffigurazione mentale: i principali<br />
sono <strong>la</strong> concentrazione, <strong>la</strong> ripetizione, l'emozione.<br />
Tutti possono essere attivi in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dal<strong>la</strong> volontaÁ del<strong>la</strong> persona oppure essere cercati e attivati<br />
intenzionalmente. I catalizzatori, inoltre, possono<br />
oratore I, § 18,10 - 20, 7), in Ambrogio (Expositio psalmi cxviii Cl. 0141<br />
litt. 7 cap. 25 p. 142, l. 1), in Agostino (es. Contra Iulianum Cl. 0351 IV<br />
col. 744, l. 49; anche De Trinitate Cl. 0329, SL 50A, XV c. 12, l. 87), in<br />
Gero<strong>la</strong>mo (es. Commentarii in Ezechielem Cl. 0587 I c. 3, l. 850). Anche<br />
Tommaso raccoglie questa tra<strong>di</strong>zione. <strong>La</strong> principale evoluzione che si<br />
coglie nei significati attribuiti a queste metafore si muove nel senso <strong>di</strong><br />
un approfon<strong>di</strong>mento del<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione morale, e anche misteriosa,<br />
del portato mnemonico, rispetto a quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> un bene accumu<strong>la</strong>to.