I grigi contro la Sanremese Casale-Novese è da brividi - serie d news

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SERIED genovasport LaSestresesiriprendeilterzoposto TrascinatidaGrazzini,iverdestellatisuperanoilDerthonacondueretinellaripresa SESTRESE 2 Romeo9’,Grazzini47’s.t. DERTHONA 1 Lorieri49’s.t. SESTRESE:Chinchio;Perazzo,Romeo, Moretti,Neri;Merialdo,F.Maisano(s.t.39’ Calautti);C.Lovera,Sigona(s.t.18’Serando),Grazzini;Ramenghi(p.t.45’Pelanda).Inpanchina:Giovinazzo,Balboni, Bianchi,Pensa.all.Maisano DERTHONA:Mogni;Guida(s.t.29’F. Gerini),Zini,Volpini,Ignesti;Esposito(s.t. 15’Lorieri),Incontri(s.t.15’Magné),Troiano; Ventura,Curabba;Spinaci.Inpanchina:Ferrari,Negrello,Minnucci,Camolese.all.Benzi ARBITRO:RasiadiBassanodelGrappa NOTE:nelterzotempoespulsoFrancesco Maisanoperproteste;ammonitiEsposito, VolpinieRamenghi;angoli115perilDerthona;spettatori400circa LA SESTRESE riconquista il terzo posto, vendica la sconfitta dell’andata e inguaia il Derthona. I verdestellati sono usciti tra gli applausi del pubblico di Borzoli al termine di una gara difficile, a tratti sofferta e sicuramente di grande intensità agonistica ed emotiva. Una partita “da Sestrese” durante la quale Ramenghi e compagni hanno espresso in pieno lo spirito battagliero più volte invocato dall’allenatore Giuseppe Maisano e più che mai necessario per far fronte all’incredibile serie di accidenti che continua ad abbattersi sulla squadra. Alle assenze in partenza di Camussi (per squalifica), Puppo, Tano Lovera e Virgili (per infortunio), infatti, a metà gara si è aggiunto anche l’infortunio di Alessio Ramenghi che ha costretto il bomber all’uscita e il tecnico a ridisegnare la squadra. Entrambe le squadre sono scese in campo con l’obiettivo di vincere, sicché non c’è stata praticamente fase di studio e fin dai primissimi minuti sono fioccate le occasioni. Al 2’ è Ventura del Derthona a cercare la porta del giovanissimo Chinchio, preferito a Giovinazzo, con palla che finisce fuori. Altri due minuti e la Sestrese replica con Grazzini che mette i brividi a Mogni anche se la palla finisce fuori. Al 5’ la pressione degli ospiti si fa insistente e procura un doppio corner con susseguente mischia in area senza esito. AL MAGGIOR possesso palla del Derthona la Sestrese risponde con azioni ficcanti che, sempre dalla destra, mettono prima Cali Lovera (7’) e poi Grazzini (9’) in condizione di concludere verso la porta appena entrati in area, il primo tiro finisce fuori, mentre sul secondo è bravo il portiere Mogni. Col passare dei minuti, però, i verdi stentano a ritrovare i meccanismi per innescare Grazzini e Ramenghi, sicché l’offensiva ospite diventa pressante: al 18’ Ventura dal corner serve Troiano che al volo dal limite costringe Chinchio a ribattere nuovamente in angolo. Al 20’ Neri scivola e perde palla, si inserisce Ventura che salta Moretti e tira, ma ancora una volta Chinchio è attento e reattivo. Nulla potrebbe, probabilmente, al 25’ se la palla raggiungesse Spinaci proteso in tuffo di testa, ma Neri anticipa tutti e mette in angolo rischiando l’autorete. DalcornerlasferaarrivaaTroiano che gira debolmente verso la porta servendo Spinaci, ancora bloccato da Chinchio. E’ il miglior momento del Derthona che va ancora vicino alla segnatura al 33’ con Ventura che anticipa Cali Lovera, supera in slalom un paio di verdestellati e poi concludedallimitecostringendoancora Chinchio a deviare con la punta delle dita. La Sestrese soffre, ma non cede, così prima dell’intervallo riprende l’iniziativa correndo solo un altro rischio al 42’ su colpo di testa di Spinaci che sfila a lato non distante dal palo di sinistra. GRAVE, nei minuti di recupero, l’infortunio a Ramenghi colpito da uno stiramento alla coscia che presumibilmente lo costringerà ad un’assenza abbastanza lunga. Al suo posto entra l’argentino Pelanda che non lo fa certo rimpiangere e che fin dai primissimi minuti della ripresa si dimostra molto efficace nel gioco aereo e molto affiatato nel duettare con Grazzini. E proprio da un’iniziativa del genio di Rosario nasce al 9’ un corner L’esultanzadeigiocatoridopoilgoldell’10alDerthonasegnatodaPuppo che batte lo stesso Grazzini e che Romeo devia in rete anticipando la difesa ospite. Il vantaggio mette le ali ai verdi che riprendono il possesso del centrocampo grazie ai contrasti di Francesco Maisano, alle geometrie di Cali Lovera e al moto perpetuo di Merialdo e Grazzini, finalmente nel vivo della manovra. Al 18’ Lovera mette in azione Grazzini che lancia Sigona anticipato in area. Al 19’ è Merialdo che suggerisce per Grazzini che sfiora il palo. Al 21’ Lovera in azione personale perde il passo in area. Al 25’ e al 32’ Grazzini sfiora due volte il gol, prima costringendo Mogni alla parata di piede e poi mettendo a lato di un niente. Al 46’ fuga in contropiede di Pelanda, para Mogni. E’ la prova generale del raddoppio che arriva un minuto dopo con Grazzini che dalla sinistra fulmina Mogni con un tiro angolatissimo: 20 e tripudio della tribuna del campo Piccardo di Borzoli. Festeggiamenti appena smorzati dal gol di Lorieri del Derthona che al 49’ dimezza lo svantaggio con un tiro secco a conclusione di un’azione personale nell’area verdestellata. Finale concitato con l’espulsione di Francesco Maisano, già sostituito e rientrato in campo per il terzo tempo. La Sestrese può festeggiare: è terza in classifica, ha ritrovato la grintaeigoldiGrazzini,ungiocatore che quando è in forma dà spettacolo. PIEROOTTONELLO AGOSTINI BISACCHI (Sant’Olcese) (Anpi Casassa) RIGHETTI (San Martino) COSENTINO (Casellese) Allenatore: SCHETTINO (Fegino) GALVEZ (Fegino) CAVALIERE (Sporting Casella) SOLIDORO (Bargagli) Grazzinihasegnatolaretedelraddoppioal47’dellaripresa SECONDACATEGORIA IlCellaelesettemeraviglie:«Chesorpresa» Lasquadraallenata daZuffanti,27anni, sièportataacinquepunti dalloSportingCasella. NelDsaleilSant’Olcese LOTTA per il primato sempre più incerta al vertice del girone C, dove lo Sporting Casella ritrova la vittoria sul difficile campo dello Struppa e riesce a mantenere a distanza rispettivamente di tre e cinque punti gli inseguitori Fegino e Cella, a loro volta usciti vittoriosi dalle trasferte contro San Gottardo e Genovalex. La squadra più in forma del momento si conferma il Cella, giunto ormai alla settima vittoria consecutiva e reduce da una serie di dieci partite utili che hanno fruttato complessivamente 26 punti e hanno consentito di recuperare sei lunghezze alla capolista. Una sequenza positiva che ha sorpreso anche l’allenatore Federico Zuffanti: «Dopo un avvio di stagione difficile dice abbiamo iniziato a giocare bene e a vincere, ma sicuramente non ci aspettavamo di ottenere sette successi di fila». Partito con l’obiettivo di raggiungere i playoff, il Cella può ora puntare anche alla promozione diretta, tenuto conto che avrà il vantaggio di giocare entrambi gli scontri diretti in casa. «Per ora pensiamo a mantenere la >>LACLASSIFICA •••LACLASSIFICAdelgironeA diserieD.Alessandriapunti60; Biellese49;Sestrese45;Savona 44;Lavagnese41;LottoGiaveno 40;ProBelvedereVercelli36, Ciriè35;Rivoli34;Rivarolese 33;Novese,ImperiaeDerthona 29;SestriLevanteeCasale27; Sanremese22;Vado14;Saluzzo 12.SestreseeDerthonaunagara inpiù. Questelepartitedellaventicinquesimagiornatainprogramma oggialleore14.30. AlessandriaSanremese;BielleseRivoli;CasaleNovese;Ciriè Rivarolese;ImperiaLavagnese; LottoGiavenoVado;Savona ProBelvedereVercelli;Sestri LevanteSaluzzo. terza posizione continua Zuffanti ma dobbiamo essere pronti ad approfittare di un eventuale caduta dello Sporting Casella. Non sarà facile perché loro hanno cinque punti di vantaggio e possono anche permettersi di perdere lo scontro diretto, mentre noi non possiamo più commettere errori». Zuffanti, 27 anni, una carriera da calciatore in Prima categoria interrotta da un grave infortunio, è il più giovane allenatore del campionato e si trova nell’insolito ruolo di dover guidare dalla panchina giocatori più anziani di lui: «Per me è tutto più difficile spiega perché devo essere più esigente per farmi rispettare. Fortunatamente ho a disposizione una rosa di bravi ragazzi e i più esperti come Eterno che ha 35 anni mi aiutano a gestire il gruppo. Inoltre, quando arrivano i risultati è più facile lavorare e l’ambiente è più sereno. Con il presidente Pittaluga e con i miei collaboratori Marchesi e Spinelli abbiamo iniziato un progetto per valorizzare i giovani e dopo la salvezza raggiunta l’anno scorso, con alcuni innesti abbiamo fatto un deciso salto di qualità». Dopo la sosta del campionato di questo fine, per il Cella ci sarà la concreta possibilità di incrementare la serie vincente, ospitando i Quattro Mori, che sono reduci da due pesanti sconfitte. TOP 11 LUCIANI (Murta) CRAGNO (Concordia) ETERNO (Cella) GRIGIS (Merlino) Nel girone D, il Merlino prosegue il suo cammino di avvicinamento alla promozione in prima categoria e grazie al vantaggio di dieci punti su Bargagli e D’Appolonia, sarà sufficiente conquistare quindici dei rimanenti 24 punti in palio per centrare il traguardo; impresa certamente non proibitiva per una squadra che ne ha già ottenuti 55 su 66. DOMENICA 2MARZO 2008 GINNASTICA 51 Aerobica,finalediserieB quartaGinnasticaGenova QUARTOpostoperlaGinnastica GenovanellafinalediserieBnazionaleperl’aerobica.Inqualificazione erastatoottenutounsestoposto, miglioratodurantelafinale.LeginnasteRosaMariaLupia,Giorgia Campora,GiuliaPioggiadeltrio, FrancescaBrigatinell’individualee ancoraLupia,Campora,Pioggia, conChiaraOlmo,VeronicaFerrandoeGiadaDiDonatonel gruppo,sonogiuntesubitodietro allasocietàDelfinodiVimercate, GhisalbeseeEvolutiondiBergamo. Nell’artisticafemminile,seconda delletreprovediqualificazioneper laserieCregionale.AndreaDoriaA primaaconfermadelsuccessonella garadiinizio,conCevallosTorrez, ChiaruttinieTerzo,suSampierdarenese,ancoraseconda,Pigliari,Carati,DemirayeeCarino,Savonese A,chesièmiglioratadalsesto postoprecedente,UsspA,unpassettinoindietro(Pesce,Balboni, Sedda).E,poi,infila:S.MicheleA quinta(Arcari,Granata,Manara, Mazzarello),ProChiavari6^,Rubattino9^,AndreaDoriaB10^(Ballacchino,Brissolari,Papalia),UsspD11^(Montefinese,Caproni,Antoniotti),ProItalia12^,SanMicheleB13^(Orzo,Duranti,Fornaro),S.MicheleC15^(Crobu,Baldi,Ciaramitaro),UsspB17^(Morra,Vecchiato,Provera),UsspC18^(Frisino,Azzarelli,LoBue).Campionessedicategoriaperlaritmica.Allieve1^fascia:Bottiglioni(Etoile);2^fascia:Catassi(AuxiliumGenova).Juniores1: Casà(Etoile);Juniores2:Stretti (Etoile);Seniores:Finotti(Auxilium). PETANQUE ConDalta,PercivaleeZunino l’Anpitrionfaincasa SONOCOMINCIATIitorneialivello provinciale.Pianopianolegaresi snodanoestacrescendol’entusiasmo.All’AnpiMolassana,arbitro BrunoDemarchi,sisonopresentate 40terneegliincontrihannolasciatobenpocospazioallafantasia.Sonostategarecombattute,specialmentelafinaledovesièimpostol’Anpidimisura,per1312.Questalaclassificafinale:1.Anpi(Dalta,Percivale,Zunino);2.Marassi(Falaschi,Ferretti,Benso);3.Anpi(Segelerba,Lugli,Pozzo)eancoraAnpi conTiboni,Lichino,Benassai.Al quintopostosisonoclassificate: Anpi(Farina,Vaccaro,Percivale); Cps(Saissy,Tomasi,Barbaro);Anpi (MarcoeStefanoSacco,DeMoliner)eMarassi(Bossi,Giberti,Campanella).AlSanGiuliano,conarbitroCarloTognini,ternefemminili,consuccessodiSerenaSacco,FarinaeRobertaDelMonte(Anpi)sulLanterninoPegliese(chesièschierataconMaina,BarbanoeCaviglia).Questamattina,provaaternemaschiliAccalLanterninoeaterne CcdaQuartodeiMille. Alle spalle delle prime, prosegue la risalita del Sant’Olcese che ha raggiunto al quarto posto l’Anpi Casassa consolidando la sua posizione in zona playoff. Per la squadra allenata da Augusto Da Ronch il successo prezioso ottenuto nell’ultimo turno sul campo del Vernazzaèarrivatoalterminediuna giornata triste per l’improvvisa scomparsa del vicepresidente Massimo Rasore. Nella zona salvezza pesa la vittoria a tavolino (30) assegnata alla Rivarolese nella gara pareggiata sul campo con il Vecchio Castagna, penalizzato per aver schierato il giocatore Marano che era squalificato. Un provvedimento che accorcia la classifica e permette ai polceveraschi di approfittare delle sconfitte in serie delleultimedellagraduatoriaediagganciare così il Vernazza nonostante la pesante sconfitta interna patita sabato scorso contro il Bargagli. Contemporaneamente il Vecchio Castagna vede riavvicinarsi pericolosamente la zona playout, che adesso è distante solamente tre punti. Si è invece interrotta la serie positiva del fanalino di coda Vecchia Genova che dopo avere ottenuto quattro pareggi di fila ha subito un pesante battuta d’arresto contro il D’Appolonia. CARLOACTIS IldifensoreEmanueleEterno,35anni,èilveteranodelCella
Sarzanese torna asorridere AL “BACIGALUPO”PASSALAPROBELVEDERE SavonainciampainMango e(soprattutto)nell’arbitro EspulsoMonti,ma“graziati”ColettoeGrabinski.Reclamatiduerigori SavonaProBelvedereVercellièfinitacosì,conunagrandetensionechenonsièplacataneppurealritornoneglispogliatoi (fotoservizioEnzoPugno) SAVONA 0 PROBELVEDERE 1 PERELLI17’ST SAVONA(352):Giribaldi6.5,Montin 5,Giuntoli6,Riggion 5.5;Eretta5.5(36’st Borraccino6),Salis6,Solari6(36’stDiPietro6.5),Romani6(20’stMarantino6.5),Barone6.5;Moronti6,Lambertin5.Adisp.Illiante,Vanoli,Recagno,Carlevaro.all.Viviani. PROBELVEDEREVERCELLI (451):Dan6;Gritti6,Coletto6,Mercuri6, Davanzanten 6.5;Cagliano6.5(49’stDel Chiarosv),Scazzolan 6.5, Lemman6, Candin6.5,Caredda6(30’stGrabinski5); Perelli6.5(43’stTraminisv).Adisp.Campanello,Ciccomascolo,Orero,Lembo;all. Mango. ARBITRO:GiordanodiSiena3. NOTE:spettatori350(paganti190).Angoli 15.Fallicommessi2428.Rec.:pt2’,st6’. SAVONA. L’imbattibilità del Savona al Bacigalupo e la serie sì della gestione Viviani si interrompono contemporaneamente la prima dopo 13 mesi, la seconda dopo undici partite a opera del Belvedere Vercelli degli ex: Mango, Caredda, Davanzante e Grabinski. Alla realizzazione del blitz piemontese hanno concorso diversi fattori: le scelte di Mango, tutte azzeccate, sia prima sia durante il match (un po’ meno i “vaffa”ai tifosi dopo la fine); le ingenuità e le assenze in casa biancoblù; la direzione del senese Giordano, “cieco” su alcuni episodi che hanno sicuramente condizionato l’incontro. Compreso il gol. La partita, molto tattica, è stata decisa da un episodio e ha avuto un bollente dopogara: la tensione che si era accumulata durante il match per alcune provocazioni da parte di giocatori ospiti, segnatamente Coletto e Grabinski, è esplosa al ritorno negli spogliatoi, quando nel tunnel sono volati alcuni colpi proibiti. La peggio è toccata allo stesso Coletto, che avrebbe ricevuto un colpo al viso. Ma già al momento del cosiddetto terzo tempo gli animi erano parsi abbondantemente surriscaldati. Si è detto degli episodi determinanti, vediamoli. Il gol ospite, poco dopo il quarto d’ora della ripresa, è nato da un calcio di punizione con NELGIRONEEèilgrandegiornodella Sarzanese.Dopounalungaseriedi risultatinegativi,irossoneritornanoa sorridereproprionelladomenicapiù impegnativa:nello“spareggio”casalingo conilTorgianosonoarrivatiigol(20)ei trepunticheriempiononuovamenteil serbatoiodibenzina.Noncambiainvecela situazionedelFo.Ce.Vara:ibiancocelesti vannoaprendersiunbuonpunto(00)sul cesso sulla linea di fondo campo per un fallo di Salis inesistente. Cagliano si è lasciato cadere sul contrasto del giovane savonese e Giordano ha abboccato. Sulla battuta corta e il cross di Davanzante Perelli ha messo dentro da pochi passi lasciando aperto il sospetto di una posizione di fuorigioco. Il Savona reclama la mancata concessione di due rigori, entrambi nelle battute conclusive quando i biancoblù stavano assediando l’area ospite alla ricerca del pareggio: nel primo caso quando Coletto ha cinturato e atterrato Moronti a pochi passi dalla porta, mentre l’attacante si apprestava girare in porta in mischia; poi quando, su cross dalla destra di Marantino, il portiere Dan è uscito travolgendo Di Pietro. Gli altri episodi riguardano le valutazioni del direttore di gara su tutta una serie di manate e gomitate dall’una e dall’altra parte, talune viste e sanzionate, altre stranamente no. Come quando, a metà ripresa, Coletto ha abbattuto con una gomitata Monti in area biancoblù. Il difensore è uscito con il volto insanguinato; nessun provvedimento è stato preso. Alla mezz’ora lo stesso Monti ha ricevuto un’altra gomitata in volto, da Grabinski, ma stavolta non ha porto l’altra guancia e si è fatto giustizia da solo. Una manata che ha procurato, però, danni solo all’autore: Giordano ha subito sventolato il rosso sotto il naso (ferito) dell’ex loanese. Niente rosso, ma solo giallo invece poco dopo per Davanzante, autore di un fallo da tergo ai danni di Eretta. Detto del secondo e del terzo fattore occorre parlare del primo. Rimasto senza punte in formazione, Salvatore Mango ha deciso di schierare davanti un giocatore di movimento come Perelli, senza dare punti di riferimento al reparto avversario. Poi ha modificato ulteriormente l’assetto: «Ho messo Candi su Solari perché lui ci stava creando problemi e Cagliano su Barone per limitargli il raggio di azione: ha funzionato», racconterà a fine gara. Dal canto suo il Savona ha invece pagato oltremisura, oltre alle ingenuità tattiche e comportamentali, anche l’assenza del suo punto di riferimento in attacco, Soragna (che mancherà anche domenica pros sima a Novi), proprio nella giornata in cui dalle fasce sono arrivati cross invitanti per il centro. «Lamberti ha fatto il possibile lo difende l’allenatore Viviani Non dimentichiamo che, per via dell’infortunio, era assente da tempo da una partita vera». SavonaPro Belvedere è stata gara soprattutto tattica. Bella sotto questo aspetto, molto meno dal punto di vista della spettacolarità. Dan è stato bravo, nel primo tempo, a sventare una conclusione di testa di Solari al 20’ e due minuti dopo un tiro forte ma centrale di Lamberti. E’ stato, campodellaFortisJuventus,malealtre diretteconcorrentinellalottaperla salvezzavannopiùforte.Cosìmaturail sorpassodelCascina(21 casalingoallo Scandicci)chedeterminaloscivolamento deglispezziniall’ultimopostoin compagniaconilTorgiano.Iplayoutsono aunsolopunto,maserveuncolpodireni. InvettaintantopareggianosiailFigline cheilPicchieildivariorestadi9punti. MangodàindicazioniaGrabinski.L’“ex”provocheràl’espulsionediMonti Biancoblùall’attacco.L’assenzadiSoragnasièfattamoltosentire quello, il momento migliore del Savona, insieme agli ultimi tambureggianti minuti in cui sono avvenuti gli episodi dubbi nell’area di rigore gialloverde. Il risultato più giusto, alla fine dei conti, sarebbe stato il pari anche se, va detto, gli ospiti non hanno rubato nulla. Ci sono stati, però, gli episodi. «Ma sugli arbitri non parlo, per scelta», dichiara Viviani. E mentre lo dice sembra quasi volersi mordere la lingua. GINOPELLOSIO seried BongiornisbloccacontroilTorgiano ROSSOBLÙBATTUTIAGIAVENO LUNEDÌ 3MARZO 2008 22 Ipuntifatti dalFo.Ce. nelgironeE 39 SoncinihamessoasegnoilterzogoldelLottogiavenoalVado IlVadotentalafuga malafestadurapoco LOTTOGIAVENO 3 PANTALEO 30’ PT; CANTARELLO 44’ PT; SON CINI43’ST VADO 1 MARRAFFA4’PT LOTTOGIAVENO(4321):Maio6, Abalsamo6(38’stBortolasng),Gerbo6, Corbo6,Cacciatore7,Cantarello7,Redavidn 6,5,Pantaleo7,5,Bonsanto6(23’st Bernardon 6),Celeste6,Soncini6,5.A disp.Dazzini,Schiavone,Gigliotti,Collino, Perrone.all.LicioRusso. VADO(442):Ghizzardi6,Scarfò5(8’ stCastagna6),Pandolfino5,5,Gasperini6 (1’stDeLucis6),Coghe6,Damonte6, Capra5,5(22’stMilitano6),Marraffan 6,5,Baudi5,5,Iannolo5,5,Giacchino5,5.A disp.Secci,Rizzo,Mina,Modica.all.Eretta. ARBITRO:TrasartidiTeramo5,5. NOTE:spettatori150circa.Angoli:75 perilLottogiaveno.Recupero:pt1’,st4’. GIAVENO. Un paio di ingenuità difensive e la cronica sterilità offensiva hanno condannato ieri il Vado al “Torta” di Giaveno alla sedicesima sconfitta stagionale. La posizione di classifica dei savonesi è sempre più drammatica con i playout che restano distanti otto punti e la retrocessione diretta che pare solo più questione di matematica. In realtà il 31 finale è troppo pesante per il Vado, per nulla intimorito da un Lottogiaveno è bene ricordarlo impegnato nella corsa verso i playoff. I liguri hanno, infatti, retto bene il tema tattico del match, passando subito in vantaggio con una rete in dubbio fuorigioco di Marraffa, chiudendo bene gli spazi difensivi e capitolando su un paio di episodi e in particolare in occasione della rete del 21 che hanno denotato la poca malizia dei tanti giovani schierati da mister Eretta. Non meglio se l’è, però, cavata la vecchia guardia posizionata in attacco, leggasi Iannolo e Giacchino (Marotta era, invece, assente perché febbricitante ,ndr), da cui ci si aspettava quel “quid” in più in grado di destare l’asfittico attacco rossoblù. La cronaca. La gara, nonostante il caldo primaverile (21° al sole), parte veloce e dopo la traversa scheggiata con una girata in area da Redavid al 2’ è il Vado a passare al 4’, non senza polemiche da parte torinese. Su angolo battuto da Iannolo c’è un sinistro svirgolato da Gasperini dal limite con la palla che, comunque, finisce a Baudi che si trova in posizione di dubbio fuorigioco. Il Lotogiaveno si ferma, sicuro del fischio dell’arbitro che, invece, non arriva, mentre lo stesso Baudi di testa serve Marraffa che a due passi dalla linea di porta segna indisturbato. I padroni di casa reagiscono e al 12’ Soncini manca da pochi passi l’aggancio su servizio di Pantaleo. Con il passare dei minuti la pressione locale aumenta, ma a dare una mano nella rimonta all’undici di Russo ci pensa la difesa savonese che al 30’ incappa, pur in chiara superiorità numerica, in un fallo ai sedici metri, in posizione centrale, su Pantaleo.Lo stesso centrocampista non perdona Ghizzardi, aggirando la barriera con un morbido tocco che si insacca sotto l’incrocio. Peggio vanno le cose per i rossoblù al 44’, quando una prodigiosa respinta di Ghizzardi su potente tracciante dai 20 metri di Pantaleo è vanificata dalla scarsa reattività della difesa che, invece che prodigarsi nel liberare il pallone dall’area, permette a Cacciatore di riprendere la sfera dal fondo e crossare corto per l’incornata vincente di Cantarello. A inizio ripresa mister Eretta apporta alcuni correttivi tattici inserendo come terzino destro De Lucis e spostando Scarfò, in affanno nel primo tempo sulle incursioni di Redavid e dalla cui corsia era nato il gol del sorpasso piemontese, al suo ruolo naturale di ala destra. Il tempo si apre al 2’ con un’altra traversa per il Lottogiaveno, questa volta centrata da Celeste con un tirocross. Al 6’ è Ghizzardi a prodursi in una sicura presa a terra su incornata di Soncini, mentre al 15’ l’ottimoPantaleolambisceilpalosu tiro rasoterra. Il Vado, incassata senza traumi la sfuriata avversaria, si fa propositivo verso la mezz’ora, mettendo i brividi al reparto arretrato del Lottogiaveno che barcolla al 25’ quando una bella verticalizzazione di Militano libera lo spunto di Iannolo che, però, al momento di calciare a rete è contratto in extremis da Cacciatore. Passano tre minuti e una palla a spiovere in area di Giacchino trova la testa di Castagna che in bella torsione sfiora il palo. Infine, al 39’, Maio è costretto a respingere di pugno una velenosa punizione nel mucchio d’area di Iannolo. A gelare i sogni liguri ci si mette al 43’ anche la sfortuna. Un meraviglioso cambio di gioco di Pantaleo smarca Bortolas, che però stecca il diagonale, il quale diventa però il più comodo degli assist per Soncini che, bravo a seguire gli sviluppi dell’azione, realizza il 31 a porta vuota. Rammaricato il commento di Eretta: «E’ un risultato bugiardo che ci penalizza troppo. Siamo stati condannati dagli episodi e dalle ingenuità difensive. Abbiamo gravi limiti in attacco e nel giostrare la palla, acuiti dalle prove sottotono dei senatori Iannolo e Giacchino da cui mi aspetto una maggiore incisività in fase offensiva, viste le loro indubbie qualità tecniche». ENRICOCAPELLO
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