07-Coste rocciose2 - Udine Cultura
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glia. Altri gasteropodi, oltre a patelle e diodore, frequentano il mediolitorale: tra<br />
questi, gli appartenenti ai generi Osilinus e Gibbula, noti rispettivamente con i<br />
nomi di cornetti e di trottole. Sempre tra i molluschi, alcuni chitoni prediligono<br />
quest’ambiente. La loro conchiglia è costituita da piastre articolate tra loro, da<br />
cui il nome della classe: poliplacofori.<br />
Frequentatori del mediolitorale sono anche due granchi. Il granchio corridore<br />
Pachygrapsus marmoratus ha carapace quadrangolare, generalmente verdastro<br />
o bruno-violaceo, con macchie irregolari giallognole. Compie escursioni a<br />
scopo alimentare fin nel piano sopralitorale, rimanendo anche a lungo fuori<br />
dall’acqua. Il favollo Eriphia verrucosa è di colore arancione o bruno-verdastro,<br />
con le punte delle chele di colore nero. Si può osservare all’asciutto meno frequentemente<br />
del granchio corridore.<br />
Tra gli invertebrati sessili del limite inferiore del mediolitorale è da ricordare Acti-<br />
infralitorale<br />
adlitorale<br />
sopralitorale<br />
mediolitorale superiore<br />
mediolitorale inferiore<br />
frangia infralitorale<br />
alghe fotofile<br />
circalitorale<br />
posidonie<br />
Schema della zonazione verticale dei popolamenti sulle coste rocciose mediterranee<br />
coralligeno<br />
nia equina, il pomodoro di mare. Il nome volgare deriva dal colore rosso e dal fatto<br />
che durante il giorno è quasi sempre contratta, assumendo forma sferica.<br />
Comune nei mari italiani, è abbondante in Adriatico. La congenere A. cari, che<br />
sulla scogliera può trovarsi un po’ più in alto, è verde bruno con linee concentriche<br />
brune e, contratta, assume forma conica. Paracoryne huvei è un idroide con<br />
colonie incrostanti, resistenti all’ondazione. In inverno, può in certi anni formare<br />
grosse chiazze rosa sugli scogli battuti dalle onde, mentre in estate scompare,<br />
trasformandosi in cisti che possono restare quiescenti per molti anni.<br />
■ Le pozze di marea<br />
Le pozze di marea sono piccole raccolte d’acqua tra gli scogli mediolitorali,<br />
ma, a differenza dalle pozze del sopralitorale, sono permanenti. Possono subire<br />
variazioni di temperatura e salinità durante la bassa marea, in conseguenza<br />
della pioggia o, al contrario, a forte insolazione. Pur vivendo nel mediolitorale,<br />
gli organismi che le abitano non sono soggetti all’alternanza di emersione ed<br />
immersione. La flora e la fauna hanno affinità con quelle dell’infralitorale, ma<br />
tollerano forti variazioni ambientali. Vi si trovano diversi piccoli molluschi (ad<br />
esempio Columbella rustica), gamberetti del genere Palaemon e piccoli pesci,<br />
soprattutto blennidi (le bavose). Le pozze di marea possono essere ricoperte<br />
da feltri algali o, quando gli scambi col mare sono molto intensi, da alghe erette<br />
(ad esempio Ulva).<br />
Il minuscolo gamberetto Periclimenes sagittifer<br />
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