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Il grande assente<br />
L’Avvocatura militare<br />
Può capitare che nei convegni importanti, siano<br />
essi culturali o scientifici comunque di grande<br />
stimolo intellettuale; più che la presenza degli<br />
eminenti partecipanti, venga notata l’assenza d’illustre<br />
personalità. Se, dunque, ad un’ipotetica conferenza<br />
avente come tema la Legalità ed il Diritto alla Difesa,<br />
partecipassero tutti i rappresentanti, civili e militari,<br />
dell’Ordinamento Giudiziario Italiano, non ci si potrebbe<br />
esimere dal registrare un grande assente e, cioè, l’Avvocatura<br />
Militare. Essa non sarebbe presente per una banale,<br />
quanto tragica - e mi si passi il termine - verità;<br />
semplicemente perché l’Istituto dell’Ufficio Legale Militare,<br />
in Italia, non esiste; a differenza di altre Nazioni,<br />
un esempio per tutti Israele e U.S.A.<br />
In Italia, quando si parla dell’Organizzazione Giudiziaria<br />
Militare, non ci si può non riferire esclusivamente alla<br />
Magistratura Militare; tant’ è che, sia le norme costituzionali,<br />
come l’art. 103 della Carta Fondamentale o come<br />
la produzione legislativa ordinaria fanno esclusivo<br />
riferimento alla Magistratura Militare.<br />
Dunque, da una parte si ha un’istituzione con un notevole<br />
spessore di specializzazione e professionalità che è la Magistratura<br />
Militare, dall’altra l’inesistenza di un equivalente<br />
relativo, l’Avvocatura, non esistendo nel mondo giuridico<br />
(italiano) la figura dell’Avvocato Penale Militare.<br />
Si arriva, pertanto, al nocciolo della questione, anzi ai<br />
noccioli; infatti, emergono almeno due aspetti fondamentali<br />
che se mal combinati, rischiano di vanificare i<br />
principi di Legalità e del Diritto alla Difesa, pilastri che<br />
reggono la base di una Società democratica.<br />
Il primo degli aspetti che emerge è costituito dal notevole<br />
numero di procedimenti a carico di militari, i quali<br />
hanno la necessità di difendersi in un procedimento giudiziario<br />
o in uno amministrativo - disciplinare interno.<br />
Sul secondo caso si estende una visuale veramente pietosa,<br />
laddove si consideri che la giusta difesa, non essendo<br />
richiesto un Avvocato abilitato all’esercizio della<br />
professione forense, viene sistematicamente affidata ad<br />
un commilitone il quale, troppo spesso, non ha nulla<br />
dello juris perito, con la conseguenza che il buon Samaritano,<br />
difensore improvvisato, accumula solo una brutta<br />
figura, a cominciare dall’uso di un linguaggio inappropriato<br />
e per nulla tecnico, e con il riconoscimento della<br />
responsabilità disciplinare per l’incolpato.<br />
Ma il vero punctum dolens è dato dal secondo aspetto<br />
emergente e, cioè, l’esigenza di poter assicurare la giusta<br />
difesa davanti ai Giudici Militari. Certo, formalmente i militari<br />
imputati possono rivolgersi agli Avvocati del libero Foro<br />
i quali, a loro volta, sono abilitati ad assumere il patrocinio<br />
anche davanti le Corti Militari; tuttavia è lecito chiedersi se<br />
questi professionisti, sicuramente preparatissimi nei svariati<br />
campi davanti ai Giudici Civili, a fronte di materie così<br />
specializzate relative la conoscenza del sistema militare e<br />
delle sue regole, siano realmente in grado d’assicurare la<br />
giusta difesa ai loro assistiti. Se ci si pensa, infatti, il problema<br />
non è tanto quello di garantire formalmente, cioè<br />
con la presenza di un avvocato in aula, la difesa dell’imputato;<br />
ma quello di garantire la Giusta Difesa dello stesso.<br />
La Giusta Difesa non può prescindere da una profonda<br />
conoscenza o, se si preferisce, specializzazione riguardo il<br />
Diritto Penale Militare sostanziale e procedurale, senza<br />
dubbio, ma anche dalla conoscenza delle regole gerarchiche<br />
e dei servizi nelle caserme. Insomma, a parere di chi<br />
scrive, risulta davvero leso il principio di Legalità e del Diritto<br />
alla Giusta Difesa nei confronti dei cittadini con le<br />
stellette, quando il patrocinio di questi viene assunto da<br />
difensori, che magari a loro tempo furono obiettori di coscienza,<br />
che non hanno la minima idea di cosa possa essere<br />
una consegna, dei meccanismi che regolano i turni di<br />
guardia, le ronde e la vita militare in generale.<br />
Nella migliore delle ipotesi, agli Avvocati più diligenti si<br />
può dare atto di una conoscenza del Diritto sostanziale e<br />
procedurale militare, ma questa già rosea ipotesi non può<br />
bastare per assicurare la Giusta Difesa; poiché al Difensore<br />
civile mancherà sempre quel quid pluris che è dato dal<br />
quotidiano contatto con la realtà militare e che consente<br />
di permearne e capirne i funzionamenti. Mancando tale<br />
mentalità, anche l’intesa tra difensore civile ed imputato<br />
militare sarà non priva di difficoltà, con conseguenze facilmente<br />
intuibili sull’esito del processo. Per sopperire a<br />
tale carenza di formazione, alcuni Tribunali Militari hanno<br />
istituito dei corsi di specializzazione; lodevolissima iniziativa,<br />
ma assolutamente insufficiente perché episodica e<br />
non continuativa e, come tale, impossibilitata a risolvere<br />
il problema a lungo termine. È convinzione di chi scrive<br />
che nella realtà odierna dove è sempre più pressante la<br />
richiesta di servizi di alta specializzazione per la tutela del<br />
cittadino in divisa, nell’Ordinamento Giudiziario Militare<br />
deve, necessariamente, trovare la sua naturale collocazione<br />
anche l’A vvocatura Militare con un suo Albo specialistico<br />
di Avvocati, magari mutuandone la struttura dall’ A<br />
vvocatura dello Stato o anche dagli Uffici Legali degli Enti<br />
Locali. Solo così si potrà garantire la reale applicazione<br />
del principio di Legalità e della Giusta Difesa nei confronti<br />
di tutti quei cittadini che servono la Patria in armi. E per<br />
favore non si dica che mancano i fondi!<br />
Avv. Gerardo D. Malfitano<br />
Socio UNUCI Sez. Agrigento - Nucleo di Licata<br />
UNUCI 5/6<br />
Maggio/Giugno/Luglio/Agosto <strong>2010</strong> 7