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Il punto di vista di un referente
Luisa Klingler, ITIS Guglielmo Marconi
Correva l’anno 2000, quando il nostro Marconi ha arricchito un obbligo normativo di
un valore aggiunto, dando il via al progetto Lárimar.
Non è possibile pensare al Lárimar senza associarlo al professor Alfio Meci.
La “passione”, che Alfio ha riversato in tutte le fasi e gli aspetti della preparazione, ha
permeato tale progetto di un’impronta inconfondibile e a lui legata.
Non è possibile parlare del Lárimar senza coniugarlo all’Istituto Marconi.
La molla che ha fatto scattare il gusto del lavorare insieme, e che quindi ha dato a
questo progetto maggior incisività, risiede, infatti, nell’orgoglio e nello spirito di appartenenza
a questa scuola di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Dal mio punto di vista ritengo che il Lárimar, nel corso di questi anni, si sia caratterizzato
per almeno quattro peculiarità fondamentali:
1. una conoscenza profonda del referente delle risorse dell’Istituto;
2. un’organizzazione capillare che ha implicato con competenza tutti i settori;
3. un processo chiaro e misurabile;
4. un’offerta quanto più personalizzata agli studenti.
A questi elementi si sono aggiunte la capacità di coinvolgimento del professor Meci
e la fantasia, la voglia del nuovo e della sperimentazione, espressioni caratteristiche del
Marconi.
Un progetto di orientamento per le classi quinte, ma anche un accompagnamento
preciso, puntuale e sicuro per tutti gli operatori, ottenuto mediante:
• colloqui e riunioni preliminari per delineare il quadro di riferimento e le azioni da
intraprendere;
• presentazione del progetto con target differenziato;
• avvisi tempestivi e circolari informative sulle varie tappe del percorso;
• monitoraggio effettuato su tutte le fasi del progetto;
• restituzione dei risultati;
• proposte migliorative.
Che cosa ha dato a me il Lárimar?
La possibilità di un continuo aggiornamento sul mondo del post-diploma.
La soddisfazione di aver contribuito a una migliore offerta formativa per gli studenti,
che sono il fattore motivante del mio essere docente.
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