dermatologia - Azienda Ulss 12 veneziana
dermatologia - Azienda Ulss 12 veneziana
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<strong>dermatologia</strong> – 1
2 – <strong>dermatologia</strong>
<strong>dermatologia</strong><br />
guida per gli utenti<br />
a cura di<br />
Patrizio Sedona<br />
con<br />
Andrea Bassan<br />
Giuliano Bertoldi<br />
Massimo Donini<br />
Alberto Lacchin<br />
Sandro Pasquinucci<br />
Erica Picano<br />
Malvina Zanchi<br />
azienda <strong>Ulss</strong> <strong>12</strong> <strong>veneziana</strong><br />
<strong>dermatologia</strong> – 1
2 – <strong>dermatologia</strong>
presentazione<br />
Il fascicolo redatto da Patrizio Sedona, direttore<br />
dell’unità operativa di Dermatologia, con la sua équipe<br />
che pubblichiamo nella collana aziendale si pone un<br />
triplice obiettivo:<br />
• presentare le sedi in cui si articola la struttura presso<br />
gli ospedali di Mestre e di Venezia e sul territorio,<br />
le prestazioni erogate e le apparecchiature medicali<br />
in dotazione;<br />
• illustrare con semplicità di linguaggio e rigore scientifico<br />
alcune fra le più frequenti patologie dermatologiche,<br />
con l’indicazione dei comportamenti a rischio che ne<br />
possono determinare l’insorgenza e le moderne terapie;<br />
• rispondere ad alcune fra le più ricorrenti domande<br />
del cittadino sui nevi, sulla fotoprotezione naturale<br />
e artificiale e sulle precauzioni da assumere per evitare<br />
danni ad adulti e bambini durante l’esposizione.<br />
Questo vademecum oltre che disponibile presso l’unità<br />
operativa e le strutture distrettuali sarà consultabile da tutti<br />
gli interessati anche sul sito web aziendale www.ulss<strong>12</strong>.ve.it.<br />
Antonio Padoan<br />
direttore generale azienda <strong>Ulss</strong> <strong>12</strong> <strong>veneziana</strong><br />
<strong>dermatologia</strong> – 3
attività ambulatoriali<br />
fototerapia con UVB<br />
Per fototerapia si intende l’utilizzo a scopo terapeutico delle<br />
radiazioni luminose e soprattutto di quelle ultraviolette,<br />
nel trattamento di malattie cutanee. La fototerapia con UVB<br />
indicazioni fototerapia con UVB<br />
• psoriasi<br />
• dermatite atopica<br />
• vitiligine<br />
• dermatite seborroica<br />
• parapsoriasi a piccole chiazze<br />
• dermatite polimorfa solare<br />
4 – <strong>dermatologia</strong><br />
utilizza una luce ultravioletta con una<br />
lunghezza d’onda di 280-320 nm.<br />
Gli UVB possono essere utilizzati da soli<br />
o in associazione a farmaci topici.<br />
Recentemente la fototerapia è stata<br />
migliorata con l’introduzione di UVB a<br />
banda stretta, grazie all’utilizzo di tubi<br />
fluorescenti TL-01 che emettono una lunghezza d’onda di<br />
311 nm. L’introduzione di questo nuovo tipo di terapia ha<br />
permesso di ridurre il rischio di carcinogenesi rispetto all’UVB<br />
a banda larga, proprio grazie alla selezione di un unico fascio<br />
di radiazioni, e si è dimostrata più efficace e con minor rischio<br />
di provocare eritema nella cura delle patologie cutanee responsive<br />
alla fototerapia.<br />
trattamento<br />
I pazienti ricevono una dose controllata di UVB mentre sono<br />
in piedi all’interno di una cabina rivestita di tubi che emettono<br />
UVB. Gli occhi vengono protetti con occhiali schermanti.<br />
Prima di iniziare si determina la MED (minima dose<br />
eritematogena) per evitare sovra/sottodosaggi.<br />
• dose per la prima seduta: ⅔ della MED<br />
• per le successive: incrementi del 20%<br />
• sedute settimanali da 2 a 5<br />
• trattamento continuato fino alla remissione della malattia<br />
• sospensione graduale (riduzione del numero delle sedute<br />
settimanali)
fotochemioterapia<br />
Per fotochemiotarapia si intende una<br />
particolare forma di fototerapia in cui<br />
l’azione delle radiazioni non ionizzanti<br />
(soprattutto UV) viene combinata<br />
all’assunzione o all’applicazione di sostanze<br />
fotosensibilizzanti.<br />
PUVA (psoraleni + UVA) è la terapia più<br />
conosciuta e utilizzata.<br />
Psoraleni sono furocumarine tricicliche<br />
presenti in gran numero nelle piante,<br />
attualmente prodotte sinteticamente dalle industrie chimiche.<br />
Il composto più utilizzato è l’8-metossipsoralene.<br />
UVA complesso<br />
psoraleni-DNA inibizione<br />
addotti con il DNA sintesi DNA<br />
e divisione cellulare<br />
Questo meccanismo è efficace negli stati iperproliferativi<br />
dell’epidermide. La fotochemioterapia risulta efficace anche<br />
nei confronti di malattie a carattere non iperproliferativo per<br />
l’azione immunosoppressiva.<br />
protocollo terapia<br />
• assunzione per via orale di 0.6-0.8 mg/kg di<br />
8-metossipsoralene due ore e mezzo prima dell’esposizione<br />
alla sorgente irradiativa e non a stomaco vuoto<br />
• circa 4 sedute settimanali<br />
• dose iniziale è uguale alla MPD (minima dose fototossica)<br />
• incrementi di dose ogni due sedute (pari a 0.5 J/cm )<br />
• trattamento continuato fino alla remissione clinica<br />
della malattia<br />
• sospensione graduale<br />
indicazioni<br />
• psoriasi<br />
• vitiligine<br />
• dermatite atopica<br />
• dermatite allergica da contatto<br />
• lichen planus<br />
• dermatite polimorfa solare<br />
• orticaria solare<br />
• alopecia areata<br />
• mastocitosi<br />
• micosi fungoide<br />
• prurigo nodulare<br />
• pitiriasi lichenoide<br />
<strong>dermatologia</strong> – 5
RE-PUVA (retonoidi + psoraleni + UVA)<br />
L’efficacia della PUVA può essere potenziata dalla<br />
combinazione con altri presidi terapeutici come i retinoidi,<br />
riducendo del 50% il dosaggio irradiativo totale.<br />
fototerapia con soli UVA<br />
Gli UVA sono più maneggevoli degli UVB,<br />
che producono facilmente ustioni per<br />
modesti iperdosaggi, sono utilizzati con<br />
risultati positivi in quadri clinici meno gravi.<br />
misure di prevenzione<br />
• occhiali protettivi d’obbligo per paziente e operatore<br />
• protezione genitali nei maschi e mammelle nelle donne<br />
• controllo distanza paziente-sorgente irradiativa<br />
• stare lontani da fonti di luce (computer, televisione ecc.)<br />
• accurata anamnesi: non assumere farmaci o applicare<br />
sostanze con capacità fotosensibilizzante<br />
microfototerapia<br />
Costituita da lampade che emettono raggi UVA/UVB<br />
per fototerapia e fotochemioterepia.<br />
Il sistema emette raggi UVA (330-380 nm) per PUVA<br />
terapia o UVB a banda stretta (290-320 nm) per uso<br />
in fototerapia.<br />
Il sistema permette di erogare dosi controllate di luce UV e<br />
l’apposito manipolo permette il trattamento selettivo delle<br />
lesioni della pelle senza esposizione dei tessuti circostanti sani.<br />
6 – <strong>dermatologia</strong><br />
controindicazioni<br />
• insufficienza renale o epatica<br />
• grave malattia cardiovascolare<br />
• cataratta/retinopatia<br />
• gravidanza<br />
• età pediatrica<br />
• malattie aggravate dalla luce<br />
(LES, porfirie)<br />
• allergia agli psoraleni<br />
indicazioni<br />
• psoriasi<br />
• vitiligine<br />
• alopecia areata<br />
• dermatite atopica<br />
• dermatite seborroica
tricologia e malattie degli annessi cutanei<br />
In tale sede vengono seguite le patologie di capelli e unghie.<br />
Il nostro interesse è mirato comunque al trattamento della<br />
alopecia aerata. È una patologia caratterizzata da caduta in<br />
chiazze dei capelli; le chiazze hanno in genere margini ben<br />
definiti e possono essere singole o confluenti fino a dare<br />
forme definite come totali o universali. In questa patologia<br />
l’aggressione del follicolo pilifero è mediata dal sistema<br />
immunitario. La terapia tradizionale si basa sull’impiego di<br />
topici steroidi che pur applicati in occlusiva per mesi, danno<br />
risposta soddisfacente nel 50% dei casi.<br />
È indicata inoltre la fototerapia (PUVA). La immunoterapia<br />
topica si basa invece sull’impiego di sostanze sensibilizzanti<br />
come l’acido squarico (Sadbe) o il difenciprone che,<br />
applicate localmente secondo tabelle di diluizione,<br />
sono nel 70% dei casi in grado di promuovere la ripresa<br />
di attività del bulbo pilifero.<br />
allergologia<br />
In questo ambulatorio<br />
vengono seguiti i<br />
pazienti che presentano<br />
problematiche di natura<br />
allergica quali: gli eczemi<br />
da contatto, gli eczemi<br />
atopici, l’orticaria, le<br />
allergie a farmaci ecc.<br />
Patch test necessari nelle diagnosi dell’eczema<br />
da contatto di natura allergica, consistono nella<br />
apposizione di una serie di cerotti contenenti le<br />
sostanze sospettate di essere responsabili delle<br />
patologie da contatto; vengono posizionati<br />
generalmente sul dorso e tenuti in sede per 72 ore.<br />
È possibile applicare serie di cerotti specifiche per<br />
varie categorie professionali (cuochi, parrucchieri,<br />
industria calzaturiera ecc.)<br />
Prick test utilizzati nella diagnosi delle allergie<br />
definite di “tipo immediato” (rinite, congiuntivite,<br />
asma a carattere stagionale o perenne) e in campo<br />
dermatologico nella definizione diagnostica<br />
di quadri complessi quali la dermatite atopica,<br />
l’urticaria ecc.<br />
prove per orticarie fisiche<br />
test per la determinazione di allergia alla<br />
penicillina e ai suoi derivati<br />
<strong>dermatologia</strong> – 7
ambulatorio di <strong>dermatologia</strong> pediatrica<br />
A frequenza settimanale, tale ambulatorio viene dedicato<br />
alle patologie cutanee dell’età pediatrica e nasce dalla necessità<br />
di riservare ai piccoli pazienti spazi e personale medico<br />
e paramedico qualificato.<br />
ambulatorio di venereologia<br />
L’aumento dei flussi migratori e il turismo sessuale,<br />
il rilassamento che è seguito al periodo di attenzione<br />
proprio dell’epidemia del virus dell’Aids, hanno contribuito<br />
a una riaccentuazione di quelle patologie considerate ormai<br />
dimenticate (es. sifilide).<br />
ambulatorio per le ulcere cutanee<br />
Vengono seguiti dal contesto i pazienti portatori di ulcere<br />
croniche, generalmente agli arti inferiori, di natura venosa,<br />
artrovenosa e le ulcere nei diabetici.<br />
A tale ambulatorio è appoggiata un’attività chirurgica,<br />
in regime di day-hospital o di ricovero ordinario, per<br />
l’apposizione di innesti, e in tempi recenti, l’uso di<br />
colture di fibroblasti o cellule epidermiche autologhe<br />
(provenienti da coltivazioni di cute dello stesso paziente).<br />
8 – <strong>dermatologia</strong>
ambulatorio dedicato per l’iperidrosi distrettuale<br />
Dal 1998 le unità operative di Dermatologia e Neurologia<br />
dell’ospedale civile di Venezia sono centro di riferimento<br />
regionale per il trattamento dell’iperidrosi distrettuale con<br />
tossina botulinica.<br />
Questa attività è riconosciuta a livello nazionale, attraverso<br />
l’organizzazione di corsi di addestramento per tutto il<br />
personale medico interessato a tale metodica terapeutica.<br />
L’infiltrazione della tossina botulinica, opportunamente<br />
diluita, nelle sedi iperidrotiche (sudorazione eccessiva di mani,<br />
piedi o ascelle); rende un beneficio al paziente variabile<br />
dai quattro ai dodici mesi, senza effetti collaterali.<br />
telemedicina e tele<strong>dermatologia</strong><br />
La Dermatologia è entrata nel gruppo delle unità operative<br />
operanti in Telemedicina.<br />
Le difficoltà legate a un territorio difficile come quello<br />
insulare, hanno spinto l’azienda <strong>Ulss</strong> <strong>12</strong> <strong>veneziana</strong> ad attivare<br />
un servizio che possa collegare i distretti anche più lontani,<br />
senza la necessità di dover spostare pazienti, personale medico<br />
e paramedico.<br />
Sono stati attivati i collegamenti tra la sede centrale dell’unità<br />
operativa di Dermatologia all’ospedale civile Santi Giovanni<br />
e Paolo di Venezia e i distretti di Burano, Lido e Pellestrina.<br />
Tale attività permette quindi di controllare, attraverso<br />
il semplice uso di una telecamera, che trasmette in tempo<br />
reale le immagini al monitor della sede centrale dell’unità<br />
operativa, lesioni cutanee quali ulcere, neoformazioni ecc.<br />
permettendo un follow-up a distanza, con una conseguente<br />
riduzione della spesa.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 9
10 – <strong>dermatologia</strong>
melanoma e nevi<br />
<strong>dermatologia</strong> – 11
impariamo a conoscerli<br />
Non tutti gli studiosi sono d’accordo sul ruolo del sole<br />
nell’insorgenza del melanoma. Tuttavia sono innegabili<br />
alcuni aspetti: l’elevata incidenza del tumore in persone con<br />
pelle chiara che si difendono male dalle radiazioni solari e<br />
in soggetti congeneticamente affetti da una rara malattia<br />
ereditaria che li rende incapaci di riparare i danni provocati dal<br />
sole nel DNA delle cellule cutanee; infine la comparsa frequente<br />
del melanoma in sedi fotoesposte. Ci sembra pertanto<br />
importante conoscere gli effetti delle radiazioni solari sulla<br />
nostra pelle e capire come prevenirne i danni.<br />
radiazioni solari e cute<br />
La luce che noi vediamo è composta da un fascio di onde<br />
di diversa lunghezza che possiamo evidenziare con un prisma<br />
o con l’arcobaleno che è un prisma naturale; esiste però<br />
una parte di onde che noi non vediamo costituite da raggi X,<br />
raggi gamma, ultravioletto, infrarosso e radio onde.<br />
L’atmosfera assorbe gran parte delle radiazioni solari.<br />
Le radiazioni visibili e gli infrarossi determinano sulla cute<br />
solo un effetto termico.<br />
Le radiazioni ultraviolette (UV) costituiscono invece<br />
parte delle radiazioni solari potenzialmente dannose.<br />
Sono distinte in tre tipi (A, B, C) in base alla capacità<br />
di penetrazione della pelle:<br />
• UVA raggiungono lo strato più profondo (derma);<br />
• UVB raggiungono lo strato più superficiale<br />
(epidermide e strato corneo);<br />
• UVC non arrivano, bloccate dalla fascia d’ozono.<br />
<strong>12</strong> – <strong>dermatologia</strong>
effetti precoci delle radiazioni solari sulla cute<br />
• risposta di tipo infiammatorio, legata principalmente agli UVB:<br />
eritema, edema, bruciore (dopo 2-6 ore dall’esposizione<br />
e raggiunge un massimo dopo <strong>12</strong>-24 ore)<br />
• danno cellulare (DNA), che viene prontamente riparato;<br />
se questo non si verifica si arriva alla formazione di tumori della pelle<br />
• pigmentazione immediata (dura poche ore): è legata alla ossidazione<br />
della melanina presente nella pelle, per lo più dovuta agli UVA<br />
• produzione di vitamina D<br />
• azione antidepressiva<br />
effetti tardivi delle radiazioni solari sulla cute<br />
• pigmentazione tardiva (abbronzatura): legata a ripetute esposizioni<br />
e dovuta a UVA e UVB che stimolano la sintesi di nuova melanina (massima<br />
produzione dopo 7-10 giorni di costante esposizione)<br />
• aumento dello spessore della pelle<br />
• effetti sul sistema immunitario<br />
effetti a lunga scadenza<br />
La pelle ha “memoria” e si ricorda quindi di tutto il sole che ha preso.<br />
Il danno che si accumula negli anni, si manifesta con:<br />
• invecchiamento cutaneo: ispessimento, secchezza e riduzione<br />
della elasticità cutanea, aumento delle rughe, lentiggini,<br />
dilatazione dei capillari<br />
• precancerosi: cheratosi attiniche<br />
• degenerazione cutanea (fotocarcinogenesi)<br />
epiteliomi basocellulari, squamocellulari, melanoma<br />
Alla luce dei molteplici effetti dannosi indotti sulla pelle<br />
dalle radiazioni ultraviolette, risulta necessario fornire<br />
esaurienti informazioni per una adeguata fotoprotezione.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 13
fotoprotezione naturale<br />
La nostra pelle quando viene esposta al sole reagisce<br />
all’azione dei raggi ultravioletti aumentando il suo spessore e<br />
intensificando il suo colore. La melanina, proteina prodotta<br />
dai melanociti, oltre a contribuire a definire il colore<br />
della cute, ha lo scopo di proteggere il nucleo delle cellule<br />
dell’epidermide dall’azione lesiva dei raggi ultravioletti.<br />
Essa è variamente distribuita nelle diverse zone geografiche<br />
in rapporto all’intensità solare.<br />
fototipo<br />
Il colore della pelle determina la sensibilità e la naturale<br />
protezione della cute alla luce: i soggetti con pelle chiara<br />
(meno pigmentata) si arrosseranno con una esposizione<br />
solare molto inferiore rispetto ai soggetti con pelle scura<br />
(più pigmentata). È importante quindi riconoscere il proprio<br />
fototipo per poter meglio adeguare i propri<br />
comportamenti durante l’esposizione solare.<br />
I<br />
II<br />
III<br />
IV<br />
V<br />
VI<br />
capelli rossi, occhi azzurri, pelle chiarissima:<br />
si scotta sempre e non si abbronza mai<br />
capelli biondi, occhi azzurri, pelle chiara:<br />
si scotta sempre e si abbronza poco<br />
capelli e occhi castani, pelle chiara:<br />
si scotta moderatamente e si abbronza gradualmente<br />
capelli e occhi bruni, pelle olivastra:<br />
si scotta poco e si abbronza sempre e con rapidità<br />
capelli, occhi e pelle scura:<br />
raramente si scotta e si abbronza intensamente e con facilità<br />
capelli, occhi e pelle nera:<br />
non si scotta mai, è sempre intensamente pigmentato<br />
L’abbronzatura ha un effetto protettivo, legato alla produzione<br />
di pigmento melanico e all’ispessimento cutaneo, molto<br />
inferiore a quello della pigmentazione genetica.<br />
14 – <strong>dermatologia</strong><br />
fotoprotezione naturale<br />
• ispessimento progressivo<br />
dello strato corneo<br />
• produzione e ossidazione<br />
della melanina<br />
• fototipo (pigmentazione<br />
genetica)
fotoprotezione artificiale<br />
I filtri solari sono nati per difendere la<br />
fotoprotezione artificiale<br />
pelle dai danni dei raggi UV immediati e • filtri solari fisici<br />
cronici (eritema, scottature, invecchiamento • filtri solari chimici<br />
precoce, processi degenerativi).<br />
• integratori vitaminici<br />
Sono prodotti industriali o artigianali<br />
contenenti dei composti in grado di “bloccare” le radiazioni<br />
eritemigene, permettendo il passaggio di quelle abbronzanti.<br />
principali categorie<br />
• antisolari chimici (prodotti filtro): agiscono<br />
assorbendo un intervallo più o meno esteso<br />
di raggi UV nocivi e sono rappresentati<br />
principalmente da acido paraminobenzoico<br />
(PABA), cinnamati, benzofenoni, acido<br />
salicilico<br />
• antisolari fisici (prodotti barriera):<br />
consistono in formulazioni opache,<br />
cosmeticamente poco gradevoli,<br />
contenenti sostanze che agiscono<br />
riflettendo completamente la radiazione<br />
elettromagnetica; ossidi di zinco, di<br />
magnesio, di ferro, di titanio, il caolino,<br />
il talco e la vaselina; offrono protezioni alte<br />
o totali a bassi costi<br />
È importante applicare creme<br />
protettive tenendo conto<br />
dell’indice di protezione (SPF)<br />
espresso numericamente e<br />
indicante la capacità di filtrare<br />
i raggi.<br />
Si tenga presente che fattori<br />
da 2 a 5 danno una bassa<br />
protezione (blocco del 50%<br />
circa degli UV), da 6 a 11 danno<br />
una media protezione, da 20 e<br />
oltre una altissima protezione<br />
(blocco del 95% degli UV).<br />
L’organismo può essere<br />
aiutato a proteggersi dall’azione nociva delle radiazioni solari<br />
e dai radicali liberi anche mediante l’assunzione con la dieta<br />
di estratti vegetali e vitamine utili a tale scopo: vitamina E,<br />
beta-carotene, vitamina A.<br />
Più sicuri per la cute sono i prodotti senza profumi che<br />
riducono la probabilità di allergie. Dopo l’esposizione al sole<br />
la pelle disidratata, arrossata e irritata, necessita di prodotti<br />
cosmetici idratanti e favorenti la normalizzazione cutanea.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 15
comportamento corretto nell’esposizione al sole<br />
• evitare di esporsi al sole nelle ore più calde: tra le 11 e le 16 i raggi solari<br />
sono diretti e il loro potere aggressivo è massimo<br />
• utilizzare creme solari adeguate al proprio fototipo con filtri per UVA e UVB;<br />
le creme solari vanno applicate 30 minuti prima di esporsi per dare modo<br />
al prodotto di distribuirsi sulla cute in assenza di sudore; ripetere<br />
l’applicazione ogni 2-3 ore durante l’esposizione, dopo ogni bagno<br />
e in caso di sudorazione intensa<br />
• maglietta e cappello proteggono dalle radiazioni solari<br />
• gli occhi vanno riparati con lenti schermanti UVB e UVA<br />
• assunzione di liquidi non alcolici: acqua e succhi di frutta<br />
• applicare creme ad alta protezione anche con cielo velato<br />
• attenzione alle superfici riflettenti (acqua, sabbia, neve) che aumentano<br />
molto il pericolo di scottature<br />
• attenzione al vento che può trarre in inganno togliendo la sensazione<br />
di caldo sulla pelle<br />
• attenzione a esporsi in montagna: l’intensità delle radiazioni aumenta<br />
con l’altitudine<br />
• evitare l’applicazione sulla pelle di sostanze chimiche fotosensibilizzanti,<br />
che possono potenziare l’effetto dei raggi solari: profumi, deodoranti,<br />
bergamotto, alcuni farmaci<br />
• esporsi al sole in modo graduale e progressivo: evitare le esposizioni<br />
concentrate nel tempo e intense<br />
• non esporre mai al sole i neonati fino al primo anno di vita ed esporre<br />
con molta cautela i bambini, assicurandosi che indossino cappellino<br />
e maglietta chiari<br />
• attenzione agli anziani con cute fotodanneggiata<br />
• attenzione ai nevi: se un nevo cambia colore, forma o dimensioni<br />
è suggerito un consulto dermatologico<br />
• non esporsi dopo trattamenti con peeling chimici o recenti interventi<br />
chirurgici<br />
• evitare l’abbronzatura artificiale con lampade UVA, che invecchiano<br />
ancor più precocemente la cute<br />
16 – <strong>dermatologia</strong>
sole e bambini<br />
Il sole fa sicuramente bene ai bambini che necessitano però di una protezione<br />
particolare in quanto rischiano più degli adulti di soffrire di lesioni indotte<br />
dall’esposizione alla radiazione solare perché:<br />
• i bambini amano molto giocare all’aria aperta;<br />
• la pelle di un bambino è più sottile e più sensibile: anche una breve<br />
esposizione al sole nelle ore più calde può determinare ustioni gravi;<br />
• per i bambini piccoli la dispersione del calore è più difficile per la ridotta<br />
superficie corporea e accanto alle temibili scottature è possibile il colpo<br />
di calore con un rialzo febbrile anche notevole e una maggiore perdita<br />
di liquidi;<br />
• numerosi studi hanno dimostrano che una scorretta esposizione<br />
e frequenti colpi di sole durante l’infanzia fanno aumentare notevolmente<br />
il rischio di melanomi in seguito.<br />
che cos’è il nevo?<br />
I nevi o nei sono delle “macchie” della cute generalmente<br />
di forma rotondeggiante o ovalare e di colorito scuro, dal<br />
marrone al bruno.<br />
Possono essere piatti o cupoliformi: questi ultimi, pur essendo<br />
esteticamente meno accettati e più soggetti a traumatismi<br />
accidentali, sono tuttavia i meno pericolosi e generalmente<br />
non necessitano di asportazione.<br />
I nevi sono dovuti a una proliferazione di melanociti e il loro<br />
numero è dovuto a una combinazione di predisposizione<br />
genetica ed esposizione solare.<br />
Possono insorgere verso la pubertà, aumentando<br />
numericamente con l’età adulta (nevi acquisiti), oppure essere<br />
presenti alla nascita (nevi congeniti). I nevi congeniti sono più<br />
grandi dei nevi acquisiti, tendono più facilmente a rilevarsi e<br />
formare dei peli.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 17
A differenza della comune credenza che un nevo presente<br />
dalla nascita non vada mai incontro a trasformazione maligna,<br />
i nevi congeniti devono essere controllati sempre con grande<br />
attenzione.<br />
Il nevo piatto di forma regolare e di piccole dimensioni<br />
è facilmente diagnosticabile: in questo caso va distinto<br />
dalla lentiggine o dall’efelide.<br />
La lentiggine è dovuta a un elevato numero di melanociti<br />
nell’epidermide; può essere singola o presente in numero<br />
elevato, è di colorito marrone scuro o nerastro ed è spesso<br />
in relazione a eccessiva esposizione solare.<br />
L’efelide è una lesione pigmentata, di colore marrone chiaro,<br />
dovuta a una maggiore capacità dei melanociti di produrre<br />
melanina. Compare nella prima infanzia, di solito al volto,<br />
dorso delle mani e braccia, di persone generalmente con<br />
capelli rossi o biondi (fototipo I, II).<br />
Il nevo cupoliforme verrucoso, di colorito marrone o nerastro,<br />
deve essere essere distinto dalla cheratosi seborroica.<br />
La cheratosi seborroica è una neoformazione benigna,<br />
dovuta a un accumulo di cellule dello strato corneo.<br />
Si localizza prevalentemente nelle zone soggette a sfregamento.<br />
Quando, invece, ci troviamo di fronte a una lesione grande,<br />
asimmetrica, di colore molto scuro, dobbiamo fare una<br />
diagnosi differenziale con il melanoma maligno.<br />
Infatti la diagnosi precoce serve soprattutto a distinguere<br />
il melanoma dai nevi comuni.<br />
18 – <strong>dermatologia</strong>
che cos’è il melanoma?<br />
Il melanoma è un tumore maligno della pelle che può<br />
insorgere su di un nevo preesistente o manifestarsi<br />
improvvisamente come una lesione scura di aspetto atipico.<br />
Negli ultimi anni si è registrato un rapido aumento<br />
della sua incidenza.<br />
Si presenta molto spesso come una macchia scura o una<br />
piccola escrescenza di aspetto irregolare e di colore nero,<br />
brunastro o variegato che tende rapidamente a crescere.<br />
Il melanoma è formato dalle stesse cellule che formano<br />
i nevi ma degenerate e atipiche.<br />
Il melanoma può inizialmente somigliare a un semplice nevo:<br />
è perciò molto importante saper distinguere un nevo banale<br />
comune e privo di rischi da un tumore aggressivo come il<br />
melanoma.<br />
segnali che devono destare allarme della possibile<br />
trasformazione di un nevo in melanoma<br />
• rapido aumento delle dimensioni (settimane o mesi)<br />
• cambiamento di colore<br />
• irregolarità dei margini<br />
• comparsa di prurito, bruciore, dolore in corrispondenza del nevo<br />
• segni di infiammazione o sanguinamento del nevo stesso<br />
<strong>dermatologia</strong> – 19
chi è più a rischio di sviluppare un melanoma?<br />
• chi ha riportato numerose scottature solari,<br />
soprattutto nell’infanzia o nell’adolescenza<br />
• chi si espone al sole in modo intenso e intermittente<br />
(“tintarella da weekend”)<br />
• i fototipi I e II (si scottano facilmente)<br />
• chi ha avuto un familiare consanguineo con melanoma<br />
(nel 15% dei casi il melanoma può essere ereditario)<br />
• chi presenta molti nevi sulla pelle (più di 50, soprattutto<br />
se alcuni di grandi dimensioni e/o irregolari)<br />
• chi presenta uno o più nevi congeniti grandi<br />
diagnosi precoce<br />
autoispezione<br />
È importante imparare a conoscere i propri nevi:<br />
la posizione, la forma, il colore e le dimensioni.<br />
È necessario non trascurare di osservare le aree di difficile<br />
osservazione, quali il dorso, aiutandosi con uno specchio o<br />
facendosi aiutare da un familiare, e quelle nascoste, quali la<br />
pianta dei piedi, gli spazi interdigitali e i solchi retroauricolari.<br />
Un’attenta autoispezione periodica consentirà di notare<br />
eventuali modificazioni dei nevi e quindi di individuare<br />
una lesione a rischio.<br />
20 – <strong>dermatologia</strong>
per rendere più semplice l’autocontrollo dei pazienti<br />
è stato suggerito il cosiddetto criterio ABCDE che fornisce<br />
dei parametri di riferimento da tenere presenti<br />
A come asimmetria: un nevo si presenta simmetrico<br />
(rotondo o ovalare), asimmetrico il melanoma<br />
B come bordi: sono regolari e uniformi nel nevo,<br />
frastagliati e irregolari nel melanoma<br />
C come colore: uniformemente distribuito nel nevo<br />
(marrone chiaro o scuro), più colori distribuiti in maniera<br />
non uniforme nel melanoma (marrone, nero, bianco)<br />
D come dimensione: se il diametro del nevo è superiore<br />
ai 6 millimetri o se ha avuto una crescita di dimensione<br />
negli ultimi mesi è consigliabile un controllo<br />
E come evoluzione/elevazione/emorragia:<br />
se il nevo ha avuto una modifica dell’aspetto iniziale e/o se in<br />
un punto diventa in rilievo e/o se sanguina spontaneamente,<br />
la lesione deve essere controllata<br />
la presenza di due o più di questi caratteri può far sospettare un melanoma<br />
esame clinico<br />
È importante sottoporsi al controllo dermatologico in caso<br />
di grandi nevi congeniti o di particolari condizioni di rischio<br />
almeno una volta entro i 20 anni di età.<br />
Successivamente far controllare periodicamente i propri nevi.<br />
L’occhio esperto consentirà di individuare le lesioni a rischio<br />
e programmare le ulteriori indagini strumentali.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 21
esami strumentali<br />
dermatoscopio è uno strumento monoculare di piccole<br />
dimensioni, che consente di ingrandire le lesioni di 10 volte<br />
e di osservare l’architettura profonda delle lesioni stesse<br />
stereomicroscopio (microscopio a epiluminescenza)<br />
permette un ingrandimento da 6 a 40 volte e di analizzare<br />
tridimensionalmente le lesioni<br />
videodermatoscopio è costituito da una microtelecamera<br />
a colori ad alta risoluzione incorporata nella zona terminale<br />
di una sonda capace di ingrandire le immagini da 30 a 80 volte,<br />
le immagini digitalizzate vengono archiviate consentendo<br />
una successiva comparazione temporale<br />
mappatura dei nevi<br />
Consiste nel controllo periodico delle lesioni pigmentate che<br />
vengono fotografate e inserite in un archivio per immagini<br />
digitali (immagine macroscopica e in dermatoscopia), tale<br />
metodica viene suggerita ai pazienti che presentino lesioni<br />
sospette in sedi critiche o che, per condizioni a rischio<br />
(fototipo, numero totale superiore a 100 nevi) abbiano la<br />
necessità di controlli seriali.<br />
Non rappresenta comunque una metodica di routine e,<br />
soprattutto, non consente “l’analisi dell’immagine” e quindi<br />
non rende la certezza diagnostica propria solo dell’esame<br />
istologico.<br />
22 – <strong>dermatologia</strong>
terapia fotodinamica (PDT)<br />
Le lampade a diodi emettitori di luce (LED)<br />
sono destinate all’utilizzo nella terapia<br />
fotodinamica topica (PDT) in combinazione<br />
con un fotosensibilizzante topico<br />
(Metvix 160 mg crema: metilaminolevulinate).<br />
Le lampade emettono una luce rossa visibile, priva di calore,<br />
a una lunghezza media d’onda di circa 630 nm, che consente<br />
la più profonda penetrazione cutanea possibile e rappresenta<br />
la lunghezza d’onda ottimale per l’attivazione<br />
del fotosensibilizzante topico.<br />
Tale metodica consente di trattare le neoplasie cutanee di<br />
derivazione epiteliale, non infiltranti, evitando l’approccio<br />
strettamente chirurgico e i conseguenti esiti cicatriziali.<br />
asportazione chirurgica<br />
indicazioni<br />
• cheratosi attiniche<br />
• morbo di Bowen<br />
• epiteliomi basocellulari<br />
• epiteliomi spinocellulari<br />
Eseguito in anestesia locale, l’intervento di asportazione di<br />
una lesione cutanea risulta indispensabile qualora si rilevi<br />
una lesione sospetta; la metodica chirurgica non sostituisce<br />
l’asportazione con altre tecniche (es. laser) che vengono<br />
riservate alle sole neoformazioni, già riconosciute all’esame<br />
clinico benigne. Ogni lesione asportata verrà verificata<br />
all’esame istologico per una diagnosi certa.<br />
<strong>dermatologia</strong> – 23
Unità operativa di Dermatologia<br />
Il personale è costituito da medici laureati in medicina<br />
e specializzati in <strong>dermatologia</strong>, coordinati da un direttore (primario)<br />
che dirige l’unità operativa, che comprende tutte le attività del reparto,<br />
nelle due sedi ospedaliere di Venezia e di Mestre.<br />
Gli infermieri professionali, coordinati da un caposala, sono diplomati<br />
a seguito di un corso triennale e specializzati nel seguire il paziente<br />
con patologie dermatologiche.<br />
attività presso le sedi ospedaliere di Venezia e Mestre<br />
• visite dermatologiche<br />
• ambulatorio allergologico per le patologie allergiche cutanee<br />
(eczemi da contatto, eczemi atopici, orticaria ecc.)<br />
• sala chirurgica, operante dal lunedì al venerdì<br />
• ambulatorio di fototerapia (UVA-UVB per il trattamento con ultravioletti<br />
di numerose patologie cutanee, es. psoriasi, vitiligine, alopecia areata,<br />
linfomi cutanei ecc.)<br />
• ambulatorio di terapia fotodinamica, nuova metodica per il trattamento<br />
di neoplasie cutanee della serie epiteliale<br />
• ambulatorio dedicato per il trattamento dell’alopecia areata<br />
• ambulatorio dermochirurgico e di crioterapia per il trattamento<br />
di neoformazioni benigne<br />
• ambulatorio per le ulcere cutanee<br />
• ambulatorio dedicato per l’iperidrosi distrettuale<br />
• ambulatorio dedicato di <strong>dermatologia</strong> oncologica<br />
• ambulatorio multidisciplinare di <strong>dermatologia</strong> oncologica nel controllo<br />
di pazienti operati di melanoma maligno cutaneo e altre neoplasie<br />
maligne cutanee<br />
• ambulatorio di venerologia<br />
• ambulatorio di <strong>dermatologia</strong> pediatrica<br />
Day hospital ospedale Santi Giovanni e Paolo, Venezia<br />
a tale struttura sono assegnati due ricoveri quotidiani ai quali afferiscono<br />
pazienti che devono subire interventi dermochirurgici e cicli di terapia<br />
fotodinamica, in tale sede vengono anche eseguiti trattamenti per<br />
l’iperidrosi con tossina botulinica<br />
Ambulatorio ospedale al Mare, Lido di Venezia<br />
una volta la settimana<br />
Attività di degenza<br />
7 posti letto degenza ospedale Santi Giovanni e Paolo, Venezia<br />
2 posti letto degenza ospedale Umberto I, Mestre<br />
Distretti<br />
sono presenti medici specialisti
Unità operativa di Dermatologia<br />
Il personale è costituito da medici laureati in medicina<br />
e specializzati in <strong>dermatologia</strong>, coordinati da un direttore (primario)<br />
che dirige l’unità operativa, che comprende tutte le attività del reparto,<br />
nelle due sedi ospedaliere di Venezia e di Mestre.<br />
Gli infermieri professionali, coordinati da un caposala, sono diplomati<br />
a seguito di un corso triennale e specializzati nel seguire il paziente<br />
con patologie dermatologiche.<br />
attività presso le sedi ospedaliere di Venezia e Mestre<br />
• visite dermatologiche<br />
• ambulatorio allergologico per le patologie allergiche cutanee<br />
(eczemi da contatto, eczemi atopici, orticaria ecc.)<br />
• sala chirurgica, operante dal lunedì al venerdì<br />
• ambulatorio di fototerapia (UVA-UVB per il trattamento con ultravioletti<br />
di numerose patologie cutanee, es. psoriasi, vitiligine, alopecia areata,<br />
linfomi cutanei ecc.)<br />
• ambulatorio di terapia fotodinamica, nuova metodica per il trattamento<br />
di neoplasie cutanee della serie epiteliale<br />
• ambulatorio dedicato per il trattamento dell’alopecia areata<br />
• ambulatorio dermochirurgico e di crioterapia per il trattamento<br />
di neoformazioni benigne<br />
• ambulatorio per le ulcere cutanee<br />
• ambulatorio dedicato per l’iperidrosi distrettuale<br />
• ambulatorio dedicato di <strong>dermatologia</strong> oncologica<br />
• ambulatorio multidisciplinare di <strong>dermatologia</strong> oncologica nel controllo<br />
di pazienti operati di melanoma maligno cutaneo e altre neoplasie<br />
maligne cutanee<br />
• ambulatorio di venerologia<br />
• ambulatorio di <strong>dermatologia</strong> pediatrica<br />
Day hospital ospedale Santi Giovanni e Paolo, Venezia<br />
a tale struttura sono assegnati due ricoveri quotidiani ai quali afferiscono<br />
pazienti che devono subire interventi dermochirurgici e cicli di terapia<br />
fotodinamica, in tale sede vengono anche eseguiti trattamenti per<br />
l’iperidrosi con tossina botulinica<br />
Ambulatorio ospedale al Mare, Lido di Venezia<br />
una volta la settimana<br />
Attività di degenza<br />
7 posti letto degenza ospedale Santi Giovanni e Paolo, Venezia<br />
2 posti letto degenza ospedale Umberto I, Mestre<br />
Distretti<br />
sono presenti medici specialisti
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26 – <strong>dermatologia</strong>