Download - L'Enigma di Ermocrate

squisito pranzo seguito da un profumatissimo caffé dopo il
gelato alla menta e alla rosa.
Questa vicenda, aveva colpito moltissimo la fantasia di
Cin-cin, che voleva sapere tutto quel retroscena incredibile a
cui aveva accennato il suo compagno.
Lupo raccontò che von Teufel e de’ Maranta, che facevano
parte del corpo militare italiano e dell’Africa-Korp tedesco in
Nord-Africa, erano in realtà due studiosi di archeologia e di
letteratura e lingue morte, facenti parte di una segreta spedizione
scientifica bilaterale per studiare le antichità Assiro-Egizie
durante il conflitto, soprattutto per le eventuali scoperte delle
antiche cognizioni scientifiche. I due, avevano trovato ben
poco fino alla rovinosa sconfitta di El-Alamein del novembre
1942, per cui, furono costretti a fuggire verso Alessandria
d’Egitto, nell’intento di evitare le truppe Anglo-Australiane
che l’incalzavano. Durante la fuga nel deserto, dopo essere
stati ripetutamente mitragliati dai caccia Britannici, si erano
imbattuti in quello che rimaneva di una grande carovana di
Tuareg che erano stati decimati dagli attacchi aerei della RAF
e, con il loro piccolo carro armato “Ovunque”, che erano riusciti
sempre a ben mimetizzare, si unirono a loro.
Di quei viaggiatori del deserto erano sopravvissuti solamente
un maturo frate copto, di nome Senkis e, Lupo pregò
Cin-cin di fare attenzione a questo nome, che aveva una
gamba gravemente ferita e una giovane dama etiope di nome
Mebrat con il suo bambino chiamato Aton Senkis che aveva
partorito nel deserto tra i monti dell’Atlante qualche giorno
prima, oltre a quattro cammelli leggermente feriti e una quantità
enorme di merci e derrate alimentari sparsi all’intorno.
Era stata una carneficina… i morti non si contavano e
anche i poveri cammelli che, si erano sparpagliati nella fuga,
si erano dispersi in quel mare di sabbia.
Cin-cin, stupefatta chiese: “Perché mai gli inglesi avevano
distrutto quella carovana di tuareg, armati al massimo di
quelle loro lunghe e folcloristiche carabine? Non potevano
rappresentare alcuna minaccia per gli Alleati?”.
“Sicuramente…” rispose Lupo “perché, in linea di prin-
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