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Download - L'Enigma di Ermocrate

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Carlo Pagliano contro l’armata Sovietica. Quest’anno ricorre il<br />

sessantatreesimo anniversario <strong>di</strong> quella prima e leggendaria<br />

carica <strong>di</strong> Jagodnij che fu determinante per la vittoria <strong>di</strong><br />

Isbouchevskij il 24 agosto e per la terza <strong>di</strong> Poloj del 17 ottobre<br />

1942 in Croazia, che vengono stu<strong>di</strong>ate ancora oggi in tutte le<br />

Accademie militari del mondo, insieme alla “Carica dei ’600”<br />

del generale Brudenell <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>gan, <strong>di</strong> 360 Inglesi e 238<br />

Francesi contro Afgani e Russi a Balaclava nel 1854, alle due<br />

cariche dei Pellerosse <strong>di</strong> Cavallo Rosso nel 1876 contro Custer<br />

a Little Big Horn ed a quella dei cosacchi neri del generale<br />

Prussiano von Blucher a Waterloo nel 1815 contro Napoleone”.<br />

Pensi capitano che, benché mio padre felicemente sposato,<br />

con me terzogenito, nato da un giorno, e con un cugino medaglia<br />

d’oro caduto in Africa, venne esonerato all’ultimo<br />

momento dall’andare in guerra perché per un incontro <strong>di</strong> pugilato<br />

gli avevano fratturato il setto nasale, si fece operare al<br />

naso pur <strong>di</strong> partire in Russia che fu un’esperienza terrificante<br />

per quello che vide e capì del Marxismo e “del Sol<br />

dell’Avvenire”, ma tuttavia riportò uno struggente ed indelebile<br />

ricordo del coraggio, del cuore e dell’anima del popolo<br />

russo, e per una sfida con un suo generale riportò in Italia uno<br />

splen<strong>di</strong>do stallone bianco a cui <strong>di</strong>ede il nome <strong>di</strong> “Albino” che<br />

donò al suo reggimento e un gigantesco lupo siberiano nero<br />

che chiamò “Moro” che mi ha allietato e protetto per tutta la<br />

mia infanzia, inoltre una coppia <strong>di</strong> capre “Astrakan” che regalò<br />

ad un allevamento <strong>di</strong> Trieste, un microscopio e la cintura <strong>di</strong><br />

un ufficiale cosacco che aveva fatto prigioniero e <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venne<br />

grande amico e tornato dal Fronte Russo, aderì senza esitazione,<br />

alla Repubblica Sociale. Il capitano a quelle parole<br />

impallidì e non seppe cosa <strong>di</strong>re, sembrava non trovare il bandolo<br />

della matassa per la piega del <strong>di</strong>scorso che aveva preso<br />

con il principe e con molta fatica <strong>di</strong>sse, sintetizzando in una<br />

sola domanda: “Lei signor principe che idea si è fatto <strong>di</strong> questo<br />

orrendo delitto ?” Dando un’occhiata interrogativa verso la<br />

bellissima Cin-cin che gli serviva ancora un po’ <strong>di</strong> granita profumata<br />

assieme ai dolcetti. Lupo, dopo aver dato un sorso alla<br />

ghiacciatissima bevanda <strong>di</strong>sse: “Vede capitano Cellitti, perso-<br />

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