AR AssoBirra 2011

annual report
dati riferiti al 2011_for the year 2011
ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA

AssoBirra, Associazione degli Industriali della Birra e
del Malto, riunisce le principali aziende che producono
e commercializzano birra e malto in Italia. Aderisce a
Confindustria, Federalimentare, BoE (The Brewers of
Europe), Euromalt (Comité del Travail del Malteries),
EBC (European Brewery Convention).
AssoBirra svolge funzioni istituzionali, di sviluppo tecnologico
e di promozione della cultura, della conoscenza
e del consumo responsabile della birra. Questa missione
si concretizza attraverso la realizzazione di studi e ricerche
per la qualità e l’innovazione tecnologica dei processi
produttivi e la promozione di campagne di
comunicazione, mirate ad una maggiore conoscenza del
prodotto birra e all’affermazione di una cultura di consumo
consapevole delle bevande alcoliche.
AssoBirra, the Association of Beer and Malt Industries,
represents the main beer and malt producing
companies in Italy. It is affiliated with Confindustria,
Federalimentare, BoE (The Brewers of Europe),
Euromalt (Comité del Travail del Malteries) and EBC
(European Brewery Convention).
AssoBirra performs institutional duties and promotes
technological development, beer culture and
responsible consumption. This mission is carried out
through the conduction of studies and research on
quality and technological innovation of productive
processes and through PR campaigns aimed at
promoting a greater knowledge of beer and a culture of
responsible consumption of alcoholic beverages.
Presidente_President
Alberto Frausin
Consiglio Direttivo_Board
Piero Perron, Roberto Jarrin, Maurizio Maggi,
Gerhard Comper, Paolo Trussoni,
Leonardo Di Vincenzo
Delegato della Presidenza per le tematiche internazionali
_Delegate of the Presidency for International Issues
Franco Thedy
Direttore_Director
Filippo Terzaghi
Vice Direttore_Vice Director
Andrea Bagnolini
sommario
trend 2011 pag. 5
Produzione. Continua la ripresa_ Production. Recovery continues pag. 6
Consumi. In leggera rimonta_ Consumption. In a slight bullish trend pag. 9
Consumatori. Cresce il gradimento, dentro e fuori casa_ Consumers. Growing popularity inside and outside the home pag. 11
responsabilità sociale pag. 15
social responsibility
L’impegno di AssoBirra per un consumo di alcol moderato e consapevole pag. 16
AssoBirra’s commitment towards moderate and responsible alcohol consumption
“Guida la tua vita. Bevi responsabile”: 6 anni di campagne sociali pag. 18
“Take charge of your life. Drink responsibly”: 6 years of social awareness campaigns
L’impegno delle aziende in favore del consumo responsabile_ Brewing companies’ commitment towards responsible consumption pag. 21
Sostenibilità ambientale. Un settore sempre più verde_ Environmental sustainability. An increasingly “green” sector pag. 22
Conoscere la birra. Un primo passo verso un consumo consapevole_ Knowledge of beer. The first step towards responsible consumption pag. 26
cultura birra pag. 29
beer culture
Una bevanda millenaria e mediterranea_ An age-old and Mediterranean beverage pag. 30
Un prodotto naturale con pochi semplici ingredienti_ A few simple ingredients, for a natural product pag. 32
Un piacevole complemento di un’alimentazione sana e gustosa_ An enjoyable complement to a healthy and tasty diet pag. 34
Un solo nome per un mondo di stili_ A single name, for a world of styles pag. 35
Le 7 “regole d’oro” del servizio_ The 7 “golden rules” for serving beer pag. 38
dati di sintesi pag. 41
data sintesys
Materie prime e produzione_ Raw materials and beer production pag. 42
Aziende e marchi_ Companies and brands pag. 45
Birra in Italia_ Beer in Italy pag. 52
Import & export pag. 57
Birra in Europa_ Beer in Europe pag. 60
Accise_ Excise pag. 62
Malto e luppolo_ Malt and hop pag. 66
Consumi in Italia_ Consumption in Italy pag. 70
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ANNUAL REPORT 2011

introduction
introduzione
Beer can be considered today, to all
intents and purposes, an economic,
social and cultural asset of our Country,
which is the key to understand the results
obtained in 2011 by the national beer
sector and presented - as of tradition - in
the AssoBirra Annual Report.
Beer can be considered an Italian asset for
the increasing economic and social
contribution given to our Country. Last
year beer production rose by +4.7%
compared to 2010, almost reaching the alltime
peak of 2007, i.e. prior to the
outbreak of the international financial and
economic crisis. The sector gave work to
almost 145,000 people; it brought in over
4 billion euros in State revenue, taking the
production and marketing of beer into
consideration. Moreover, it absorbs all the
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ASSOBIRRA
La birra può considerarsi oggi, a tutti gli effetti, un patrimonio
economico, sociale e culturale del nostro
Paese. Questa è la chiave per interpretare i risultati raggiunti
nel 2011 dal settore birrario nazionale e presentati
- com’è tradizione - nell’Annual Report AssoBirra.
La birra è un patrimonio italiano per il crescente contributo
economico e sociale che apporta al Paese.
L’anno scorso la produzione ha segnato un aumento
del +4,7% rispetto al 2010, sfiorando il massimo storico
toccato nel 2007, ovvero prima dello scoppio
della crisi finanziaria ed economica internazionale.
Il settore ha dato lavoro a quasi 145 mila persone e
ha portato, fra produzione e commercializzazione di
birra, oltre 4 miliardi di euro di entrate allo Stato.
Inoltre, assorbe dall’agricoltura nazionale tutta la
materia prima da questa prodotta e, più in generale,
costituisce un solido punto di riferimento per il vasto
indotto generatosi nel Paese. Sono risultati di
grande rilievo, specie se paragonati con le concomitanti
difficoltà incontrate dai consumi alimentari nazionali
e, quindi, dall’industria alimentare italiana
nel suo complesso.
La birra è un patrimonio italiano anche all’estero. Nel
2011 il nostro export ha superato i 2 milioni di etto-
raw material produced by national
agriculture and, in general, is a solid point
of reference for all the related activities
linked to the sector generated in our
Country. These values can be considered
very encouraging, particularly if compared
to the persistent difficulties that national
food consumption has encountered and,
hence, also the entire Italian food industry.
Beer is an Italian asset also abroad. In
2011 Italian breweries surpassed the
threshold of 2 million hectolitres of
exported beer, or double that recorded
for 2007 and +11.6% compared to 2010.
Highly significant is also the fact that
three/quarters of the “made in Italy” beer
was exported to countries marked by a
strong beer tradition (Great Britain above
all) and, for the first time, it has entered
the German market. Therefore, today, our
beer is one of the most recognized
litri, il doppio di quanto aveva totalizzato nel 2007 e
l’11,6% in più rispetto al 2010. Altrettanto significativo
è il fatto per i tre quarti la birra “made in Italy”
sia stata commercializzata in Paesi dalla grande tradizione
birraria (Gran Bretagna in testa) e che, per la
prima volta, sia entrata nel mercato tedesco. Oggi,
dunque, la nostra birra si presenta come uno dei più
riconosciuti rappresentanti di quel Made in Italy
agroalimentare sul cui sviluppo si giocano molte
delle fortune non solo del comparto, ma anche dell’economia
nazionale.
La birra è un patrimonio italiano anche per gli stessi
italiani, che la riconoscono sempre più come un elemento
centrale della propria cultura alimentare e di
uno stile di vita fatto di qualità, di gusto, di socialità,
con un approccio che privilegia il consumo, prevalentemente
a pasto, di bevande alcoliche
fermentate. Nel 2011 i consumi pro capite di birra
hanno riguadagnato la soglia dei 29 litri, segnando
un recupero del 3,6% rispetto al 2009. Anche la
quota di mercato domestico è cresciuta per attestarsi
al 64%: quasi i due terzi della birra oggi bevuta
in Italia proviene dai nostri stabilimenti. Infine,
l’aumento della domanda riguarda esclusivamente
i segmenti più alti del mercato (Specialità e Pre-
representatives of the Italian food
industry whose development affects the
success not only of this sector but also of
national economy.
Beer is an Italian asset for Italians
themselves. It is more and more central in
their food culture and lifestyle made of
quality, taste and social relations, with an
approach favouring brewed drinks during
meals. In 2011, the per capita
consumption reached a threshold of 29
litres, thus increasing by 3.6% compared
to 2009. The domestic market share has
also increased, reaching approx. 64%
today: this means that almost two-thirds
of the beer drunk in Italy is from our
home breweries. Also encouraging -
moving from quantitative data to
qualitative considerations - is the
increase in demand concerning the top
market segments (Premiums and
mium), dimostrando la crescente diffusione nel nostro
Paese di una cultura birraria più vasta, profonda
e consapevole.
I risultati dell’indagine ISPO/AssoBirra “Gli italiani e
la birra 2012” confermano il quadro descritto: il 71%
dei nostri connazionali maggiorenni (36 milioni, di
cui 16 milioni donne) oggi dichiarano di consumare
birra, rispetto al 60% di tre anni fa. Per chi ha meno
di 54 anni di età è la bevanda alcolica preferita per
le sue qualità di gradevolezza, naturalità e leggerezza;
la quasi totalità la beve durante o a ridosso
dei pasti, tanto in casa quanto fuori. Aumenta infine
la conoscenza, e quindi la cultura, della birra: al momento
dell’acquisto, di fronte a un’offerta in costante
espansione (in 10 anni le referenze sono
passate da 700 a circa 2 mila), più della metà dichiara
di scegliere in meno di un minuto, in quanto
sa già che cosa comprare.
La birra è profondamente italiana, infine, anche per il
forte impegno del settore produttivo ai fini della sostenibilità
ambientale, che va pienamente incontro
alla crescente sensibilità mostrata sul tema dall’opinione
pubblica italiana ed europea. Perciò una sezione
specifica dell’Annual Report, per la prima volta
Specialities), demonstrating how an
increasingly broad, profound and
conscious beer culture is also spreading
through our Country.
To further confirm this are the results of
the ISPO/AssoBirra survey “Italians and
beer 2012”: 71% of our adult countrymen
(36 million, 16 million of which are
women) state their drinking beer,
compared to 60% three years ago. For
people under 54 years, beer represents
the preferred alcoholic beverage, thanks
to its pleasant, light taste and
genuineness; the vast majority drinks it
during or after meals, as much at home
as outside. Awareness, therefore culture,
increases at the time of purchase: faced
with an ever-expanding offer (in 10 years,
references went from 700 to approx.
2,000), more than half of the
interviewees stated their choices being
based on their own knowledge and
ANNUAL REPORT 2011
quest’anno, è stata dedicata a queste tematiche di
cruciale importanza anche per lo sviluppo futuro.
Il settore birrario italiano continuerà a investire in
qualità di prodotto e di processo, in efficienza e in
sostenibilità ambientale al fine di migliorare ulteriormente
i risultati, in molti casi di eccellenza, già
ottenuti. E continuerà ad affiancare a ciò il deciso
impegno per la diffusione della cultura della birra e
di un consumo consapevole, e quindi responsabile,
di questa bevanda. Crediamo infatti che solo così si
potranno affrontare con successo i non pochi fattori
d’incertezza, interni e internazionali, che certamente
permangono, come la ventilata adozione di
provvedimenti legislativi che, per aumentare nell’immediato
le entrate per lo Stato, potrebbero rischiare
in futuro di penalizzare il nostro settore.
Forte dei risultati raggiunti - e rappresentando ormai
l’intero universo birrario italiano, dalle grandi
aziende ai piccoli produttori, fino agli artigiani - AssoBirra
intende dunque proseguire con forza nelle
politiche intraprese, certa di fare così non solo l’interesse
- legittimo - del settore ma quello - ancora
più importante - del Paese.
Alberto Frausin
making them in less than a minute, since
they already know which ones they will
buy.
Beer is deeply Italian also for the strong
commitment of the production sector in
environmental sustainability that fully
meets the increasing awareness on the
issue by both Italian and European public
opinion. Therefore, a specific section of
our Annual Report, this year for the first
time, has focused on these important
issues also for the future development.
The Italian beer sector will go on
investing in the quality of product and
process and in efficiency and
environmental sustainability in order to
further improve the results, in some cases
excellent results, already obtained.
Alongside all this is a decisive, constant
commitment to the dissemination of the
culture of beer and the conscious, and
3
therefore responsible, consumption of
this beverage.
This is the only way to face successfully the
many factors of uncertainty, domestic and
international, that certainly remain, among
which the rumored adoption of legislative
measures undertaken for the purpose of
increasing State revenues, that could
seriously penalize our sector in the future.
Strengthened by the results reached to
date - as well as by the fact of
representing the entire world of the
Italian beer scenario, from large
companies to small and micro-breweries -
and aware, at the same time, AssoBirra
intends to continue the policies forcefully
undertaken, certain of acting not only in
the interests - legitimate - of the sector,
but also - and even more important -
those of our Country.
Alberto Frausin

trend 2011
• 13,5 milioni di ettolitri di birra prodotti (+4,7% rispetto al 2010)
• Oltre 2 milioni di ettolitri esportati (+11,6%, record storico assoluto)
• 144 mila occupati complessivi
• 4 miliardi di euro di entrate per lo Stato
Questo il contributo economico e sociale dell’industria della birra in Italia
_________________________________
13.5 million hectoliter of beer products (+4.7% compared to 2010), over 2 million hectoliters of beer exported (+11.6%,
absolute record for Italy), 144,000 jobs, 4 billion euros of revenue for state finances are the economic and social
contribution of Italy’s brewing industry.

production.
recovery continues
produzione.
continua la ripresa
In 2011, the Italian beer sector
consolidated the trend of recovery that
began in 2010, after an especially difficult
two-year period resulting from the
outbreak and most critical phase of the
international economic crisis.
PRODUCTION
The facilities (industrial works and microbreweries)
located throughout our
Country in 2011 produced at total of
13,410,000 hectolitres of beer, i.e. 4.7%
over the 12,814,000 hectolitres produced
in 2010. Of these, 2,086,000 (or 16.3% of
the total) were exported.
Since beer consumption in Italy
amounted to 17,715,000 hectolitres,
national production (the total minus
exports) satisfied 63.9% of the domestic
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ASSOBIRRA
Nel 2011 il settore birrario italiano ha consolidato il
trend di ripresa avviato nel 2010 dopo il biennio particolarmente
difficile coinciso con lo scoppio e con
la fase più acuta della crisi economica internazionale.
PRODUZIONE
Gli impianti (stabilimenti industriali e microbirrifici)
ubicati sul territorio nazionale nel 2011 hanno prodotto
complessivamente 13.410.000 ettolitri di birra,
il 4,7% in più rispetto ai 12.814.000 ettolitri del 2010.
Di questi, 2.086.000 (pari al 16,3% del totale) sono
stati esportati.
Poiché i consumi di birra in Italia sono stati pari a
17.715.000 ettolitri, la produzione nazionale (totale
meno export) ha soddisfatto il 63,9% della domanda
interna (rispetto al 63,5% del 2010), con il restante
36,1%, pari a 6.391.000 ettolitri, importato.
In valori assoluti, i 13.410.000 ettolitri prodotti nel
2011 costituiscono il secondo miglior risultato di
sempre dopo i 13.461.000 ettolitri segnati nel 2007.
Più ampio rimane invece il gap nei consumi che,
sempre nel 2007, avevano toccato 18.513.000 ettolitri:
oltre 1 milione in più.
Il settore birrario ha infine prodotto 63.000 tonnellate
di malto (contro le 66.450 del 2010), come sempre
assorbite interamente dall’industria italiana.
demand (compared to 63.5% in 2010)
and the remaining 36.1%, or 6,391,000
hectolitres, were imported.
In absolute values, the 13,410,000
hectolitres produced in 2011 were the
second best results ever achieved, the first
being the 13,461,000 hectolitres recorded
in 2007. However, there is still a notable
gap in consumption, compared once again
to 2007, when it hit 18,513,000 hectolitres:
over 1 million more.
As a final note, the beer sector produced
63,000 tons of malt (against 66,450 in
2010), which, as usual, were entirely
absorbed by Italian industries.
EXPORTS
The 2,086,000 hectolitres of beer
exported in 2011 represent an absolute
record for the Italian beer sector. After a
five-year quite dynamic period (in 2006,
only 781,000 hectolitres of beer were
EXPORT
I 2.086.000 ettolitri di birra esportati nel 2011 rappresentano
il record assoluto per il settore birrario
nazionale. Il risultato giunge alla fine di un quinquennio
assai dinamico (nel 2006 l’export di birra
era stato di 781.000 ettolitri, appena un terzo dell’attuale)
e come frutto di una ulteriore, significativa
accelerazione fra il 2010 e il 2011: oltre 200 mila ettolitri
in più esportati, pari al +11,6%.
Fra i mercati di destinazione della birra made in Italy,
la Gran Bretagna si conferma predominante con il
60% del totale, pari ad oltre 1.250 mila ettolitri. Seguono,
a grande distanza, Stati Uniti (9%), Sud
Africa (6,3%) e Francia (4,4%). Complessivamente i
Paesi dell’Unione Europea assorbono quasi i tre
quarti (74%) dell’export birrario italiano.
IMPORT
Anche i 6.391.000 ettolitri di birra importati nel 2011
costituiscono un record per il mercato italiano. Tuttavia
il trend di crescita risulta molto meno marcato
rispetto a quello dell’export: in cinque anni (nel
2006 le importazioni erano state pari a 5.814.000 ettolitri)
l’aumento è stato del +11% e, rispetto al 2010
(6.304.000 ettolitri), del +1,4%.
Il principale Paese esportatore di birra in Italia si
conferma la Germania, con circa 3.400.000 ettolitri
exported, just one-third of today’s beer
exports) the result reached is the fruit of
a further, relevant acceleration between
2010 and 2011: over 200,000 hectolitres
more were exported, or +11.6%.
Among the user markets for beer ‘made
in Italy’, Great Britain leads at 60% of all
exports from Italy, that is, over 1.250
million hectolitres. Thereafter, and far
behind, are the United States (9%), South
Africa (6.3%) and France (4.4%). In all, EU
countries absorb almost three-fourths
(74%) of all Italian beer exports.
IMPORT
The 6,391,000 hectolitres of beer imported
to Italy in 2011 set a record for the Italian
market. However, the growth trend is
much less noticeable compared to that of
exports: over a five-year period (imports in
2006 amounted to 5,814,000 hectolitres),
the increase was +11%, i.e. +1.4%
In 5 anni l’export italiano di birra è triplicato.
Oggi per i 3/4 viene commercializzato in Paesi dalla grande tradizione birraria.
_________________________________
In five years Italian beer exports have tripled. Today three/quarters of them are exported to countries marked by a strong
beer tradition.
7

ASSOBIRRA
pari ad oltre il 53% del totale, seguita da Paesi Bassi
(11%), Belgio/Lussemburgo (7%) e Danimarca (6%).
Complessivamente l’Italia importa dagli altri Paesi
della UE la quasi totalità (97%) del fabbisogno di
birra non coperto dalla produzione nazionale.
SALDO COMMERCIALE
La somma degli andamenti dell’export e dell’import
ha fatto sì che nell’ultimo anno si sia attenuato
(-2,9%) il tradizionale saldo commerciale negativo
del mercato birrario italiano, sceso dai -4.435.000
ettolitri del 2010 ai -4.305.000 ettolitri del 2011.
CONFRONTO CON L’EUROPA
Rispetto a quanto accaduto in Italia, in Europa - che,
come si è visto, continua a rappresentare il nostro
mercato di riferimento - la produzione di birra ha mostrato
nel 2011 un andamento assai meno dinamico:
il totale si è attestato su 391.071.000 di ettolitri, pari
al +1,1% rispetto al 2010, senza riuscire neppure a
riguadagnare i valori segnati nel 2009 e, a maggior
ragione, quelli record del 2007, anno in cui la produzione
aveva toccato 415.438.000 di ettolitri. Come
dire che mancano all’appello quasi 25 milioni di ettolitri.
Nella graduatoria europea l’Italia consolida la propria
decima posizione, con il 3,4% della produzione
(6,304,000 hectolitres) compared to 2010.
The chief country exporting beer to Italy
was Germany, at approx. 3,400,000
hectolitres, or over 53% of the total,
followed by The Netherlands (11%),
Belgium/Luxembourg (7%) and Denmark
(6%). In all, Italy imports almost all (97%)
of the beer required, and not covered by
national production, from EU countries.
TRADE BALANCE
The sum of the trends for exports and
imports over the last year has slightly
diminished (-2.9%) the traditional negative
trade balance of the Italian beer market,
dropping from -4,435,000 hectolitres in
2010 to -4,305,000 hectolitres in 2011.
COMPARISON WITH EUROPE
Compared to what occurred in Italy, in 2011
the production of beer in Europe - which,
as has been seen, continues to represent
8
our reference market - showed a less
dynamic trend: the total was confirmed at
391,071,000 hectolitres, or +1.1%
compared to 2010, without managing to
regain the values that marked 2009 and,
even more so, those recorded in 2007, the
year in which production reached
415,438,000 hectolitres. Meaning almost
25 million hectolitres are unaccounted for.
In European rankings, Italy holds a firm tenth
position, with 3.4% of overall production,
behind Germany (which, alone, totals almost
25%), the United Kingdom, Poland, Spain,
The Netherlands, Czech Republic, Belgium,
Romania and France, but ahead of countries
with a solid beer tradition, such as Austria,
Denmark and Ireland.
ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
In 2011, too, and actually more than the
preceding years - in view of the concurrent
reoccurrence of the economic crisis - the
totale, dietro Germania (che da sola totalizza quasi
il 25%), Regno Unito, Polonia, Spagna, Paesi Bassi,
Repubblica Ceca, Belgio, Romania e Francia, ma davanti
a Paesi di consolidata tradizione birraria come
Austria, Danimarca e Irlanda.
VALORE ECONOMICO E SOCIALE DEL SETTORE
Anche nel 2011 e anzi più degli anni precedenti - visto
il concomitante riaffacciarsi della crisi economica - il
settore birrario italiano ha confermato la propria rilevanza
economica e sociale. Pochi numeri al riguardo
(per ulteriori approfondimenti si rimanda all’ultima
sezione dell’Annual Report nonché allo studio Ernst
& Young “The Health of the EU Beer Sector 2011”):
• 350 circa impianti produttivi, di cui 16 stabilimenti
industriali (14 di birra e 2 di malto)
• 144.000 occupati fra diretti, indiretti e indotto allargato
• 2.000 circa marchi di birra prodotti e/o distribuiti
• 1 miliardo di euro investiti in Italia nell’acquisto di
beni e servizi
• 464 milioni di euro di sole accise incassate dallo
Stato italiano
• 4 miliardi di euro circa per lo Stato (tra accise, Iva,
tasse, contributi sociali, ecc.) derivanti dalla produzione
e commercializzazione di birra. n
Italian beer sector confirmed its economic
and social relevance. A few significant
numbers on this subject (for in-depth
data, see the last section of the Annual
Report and the Ernst & Young study, “The
Health of the EU Beer Sector 2011”):
• ca. 350 production plants, 16 of which
are industrial facilities (14 for beer and 2
for malt)
• 144,000 people directly and indirectly
employed
• ca. 2,000 brands of beer produced
and/or distributed
• 1 billion euros invested for the purchase
of goods and services in Italy
• 464 million euros in excise taxes alone
collected by the Italian State
• ca. 4 billion euros to the State (for
excise taxes, VAT, federal taxes, social
contributions, etc.) derived from the
production and marketing of beer. n
I 17.715.000 ettolitri di birra commercializzati in Italia
nel 2011 equivalgono ad un consumo pro capite di 29
litri, pari al +1,4% rispetto al 2010 che, a sua volta,
aveva segnato un progresso del +2,1% sul 2009.
Si tratta di un risultato a prima vista positivo - e per
molti aspetti lo è - che però, per essere compreso
nel suo reale significato, va inquadrato tanto storicamente
quanto geograficamente.
TREND STORICO
Dopo gli ultimi due anni di aumenti, i consumi di
birra pro capite in Italia rimangono non solo lontani
dal picco storico dei 31,1 litri registrato nel 2007, ma
anche inferiori ai 29,4 litri del 2008, anno in cui la
crisi economica cominciava a farsi sentire per toccare
il culmine nell’anno seguente, con un valore di
appena 28 litri pro capite che aveva riportato i consumi
di birra ai livelli del 2000.
Dunque la rimonta, che pure c’è ed è confermata
dall’andamento delle vendite nei primi 5 mesi dell’anno
in corso (+0,9% rispetto al corrispondente periodo
2011), appare ancora leggera, almeno in
numeri assoluti.
CONFRONTO CON L’EUROPA
La considerazione esce rafforzata dal confronto fra
l’andamento dei consumi in Italia e in Europa.
9
ANNUAL REPORT 2011
consumi.
in leggera rimonta
consumption.
in a slight bullish trend
The 17,715,000 hectolitres of beer
marketed in Italy in 2011 is the equivalent
of a consumption of 29 litres per capita,
or +1.4% over 2010, which had, in turn,
marked a growth of +2.1% over 2009.
At first glance, this is a positive result -
and for many aspects it is – but, to
understand its true significance, it should
be set in a historic as well as geographic
context.
HISTORIC TREND
After the last two years of increases, per
capita beer consumption in Italy remains
not only far from the historic peak of 31.1
litres recorded in 2007, but also below
the 29.4 litres of 2008, the year in which
the economic crisis began to be felt,
Nel 2011 la media dei consumi di birra nei Paesi del
Vecchio Continente si è attestata sui 72,4 litri pro
capite, il +3,6% rispetto al 2010, al termine di un
quinquennio che ha confermato per grandi linee il
trend registrato nel nostro Paese: picco dei consumi
nel 2007 (80,3 litri pro capite), seguito da una
riduzione negli anni successivi fino alla recente ripresa.
Tuttavia, il gap fra i consumi italiani e quelli europei,
che nel 2010 era di 41,3 litri (28,6 contro 69,9),
nel 2011 è salito a 43,4 litri. Confermando il nostro
Paese all’ultimo posto nella classifica dei consumi
di birra, con un valore che è appena il 40% della
media europea e da tre a cinque volte inferiore a
quello dei Paesi in testa alla graduatoria: Repubblica
Ceca (154 litri pro capite), Belgio (145), Austria
(108) e Germania (107).
DOMANDA INTERNA
Tornando alla domanda interna, vanno sottolineati
alcuni dati che indicano in maniera univoca l’aumento
della cultura birraria fra i consumatori italiani,
in termini di qualità della domanda e di
modalità di consumo.
• Un consumo sempre più di qualità. Rispetto al
2010, nel 2011 il consumo delle Specialità è aumentato
del +4,4% e quello delle Premium del
reaching its lowest point during the
following year, at a value of just 28 litres
per capita, which would bring beer
consumptions to the levels of 2000.
So the clear, bullish trend, confirmed by
the trend of sales during the first 5 months
of the year in progress (+0.9% compared
to the same period in 2011), still appears
slight, at least in absolute numbers.
COMPARISON WITH EUROPE
There is a close comparison between the
trend of consumptions in Italy and
Europe.
In 2011 average beer consumption in
countries on the Old Continent was
confirmed at 72.4 litres per capita, +3.6%
compared to 2010, at the end of a fiveyear
period that had confirmed, broadly
speaking, the trend recorded in our
Country: a peak of consumptions in 2007
(80.3 litres per capita), followed by a
drop over the next few years until the
recent recovery.
However, the gap between Italian and
European consumptions, which was 41.3
litres (28.6 against 69.9) in 2010,
expanded to 43.4 litres in 2011. This
confirmed our Country in last place in the
classification of beer consumption, with a
value that was barely 40% of the
European average and from three to five
times lower than that of countries at the
top of the rankings: Czech Republic (154
litres per capita), Belgium (145), Austria
(108) and Germany (107).
DOMESTIC DEMAND
Returning to domestic demand, some
data is to be pointed out, since it
unequivocally indicates the rise in the
beer culture among Italian consumers, in

terms of quality of demand and manner
of consumption.
• Consumption based increasingly
on quality. Compared to 2010, 2011
saw an increase of +4.4% in the
consumption of Specialty beers and of
+2.6% in the consumption of Premium
beers. Overall, the two top beer
segments currently amount to 44% of
all consumption, against 42.8% in 2010.
All other segments are in a decline:
Main Stream (at 48.7% of the total),
Economy (2.2%), Private Labels (4.4)
and Alcohol-free (0.7%).
• Demand more distributed
throughout the year. Almost half of
the annual beer consumption is
10
traditionally concentrated in the fourmonth
period from May to August.
However, in 2011 this percentage
dropped to 45.9%, compared to 47% in
2010 and 47.6% in 2009.
• An increasingly domestic aspect. In
terms of distribution channels, the shift
of beer consumption from “Outside the
Home” (On Trade) to the purchase in
modern, traditional distribution (Off
Trade) is continuing: compared to 2010,
the former dropped from 42.7% to
41.8% in 2011, while the latter rose at
about the same rate from 57.3% to
58.2%. This is, by now, a phenomenon
that has been confirmed over time: in
2007, On Trade covered 45.5% of total
+2,6%. Complessivamente, i due segmenti top
della birra ammontano ora al 44% del totale dei
consumi, contro il 42,8% del 2010. In diminuzione
tutti gli altri segmenti: Main Stream (pari al 48,7%
del totale), Economy (2,2%), Private Label (4,4) e
Analcolica (0,7%).
• Una domanda più distribuita nell’anno. Quasi la
metà dei consumi annui di birra si concentra tradizionalmente
nel quadrimestre maggio-agosto.
Tuttavia nel 2011 questa percentuale è scesa al
45,9%, rispetto al 47% del 2010 e al 47,6% del
2009.
• Una dimensione sempre più domestica. In termini
di canali distributivi, prosegue lo spostamento
dei consumi di birra dal cosiddetto Fuori
Casa (On Trade) all’acquisto nella distribuzione
moderna e tradizionale (Off Trade): rispetto al
2010, il primo nel 2011 è sceso dal 42,7% al
41,8%, mentre il secondo è corrispondentemente
salito dal 57,3% al 58,2%. Si tratta di un fenomeno
ormai consolidato nel tempo: nel 2007 l’On
Trade copriva il 45,5% del totale e l’Off Trade il
54,5%.
Ciò vuol dire che - complice anche il perdurare della
crisi economica che dal 2008 ha colpito il Paese - gli
italiani diminuiscono percentualmente i consumi
fuori casa e acquistano sempre più birra per poi
berla in casa. Un dato, questo, pienamente confermato
dai risultati della ricerca ISPO/AssoBirra “Gli
italiani e la birra 2012”. n
consumption and Off Trade covered
54.5%.
This means that - also in association with
the continuance of the economic crisis
that hit our Country starting from 2008 -
Italians are decreasing consumption
outside the home and purchasing more
beer for consumption at home. This fact
has been fully confirmed by the results of
the ISPO/AssoBirra research, “Italians
and beer 2012”. n
ANNUAL REPORT 2011
consumatori.
cresce il gradimento,
dentro e fuori casa
LA RICERCA IPSO/ASSOBBIRRA 2012
Come avviene da ormai 15 anni, anche nel 2012 AssoBirra
ha commissionato una ricerca che fotografa
i consumi e la percezione della birra da parte degli
italiani. Di seguito, gli highlights degli “Italiani e la
birra” di quest’anno realizzata, così come nel 2011,
dalla ISPO.
• Malgrado la crisi e il calo generalizzato dei consumi
alimentari, la birra conferma la performance
del 2010: 36 milioni di persone (di cui 16 milioni
donne), pari al 71% degli italiani maggiorenni, si
dichiarano suoi consumatori.
• Non solo, aumenta fortemente (+30%) il suo gradimento:
alla domanda “Quale bevanda alcolica
preferisci?”, il 28,8% degli intervistati risponde
birra (l’anno scorso erano il 22,9%); oggi la birra
è in assoluto la bevanda alcolica preferita degli
italiani fino a 54 anni di età.
• Parallelamente si incrinano due storici pregiudizi:
la percentuale di quanti non consumano di
più birra, perché ritengono che gonfi, è scesa in
due anni dal 10,2% al 6,4%; quella di chi non la
beve più spesso perché “molto alcolica” è crollata
dal 12,5% al 2,7%.
consumers.
growing popularity
inside and outside the home
ISPO/ASSOBIRRA RESEARCH 2012
As has occurred for the last 15 years, in
2012 AssoBirra also commissioned
research that reflects the consumption and
perception of beer by Italians. Below are
the highlights of “Italians and beer” for this
year, carried out, as also in 2011, by ISPO.
• Despite the crisis and general drop in
food consumption, beer confirmed its
2010 performance: 36 million people
(16 million of women), that is, 71% of
adult Italians, stated their being beer
consumers.
• In un anno è cresciuto del 50% (dal 5,5% all’8,3%)
il numero di italiani che bevono birra a casa a
pranzo e a cena nei giorni feriali. A conferma di
questa crescente dimensione domestica, 4 italiani
su 10 (41%) dicono oggi di considerarla l’opzione
ideale per un pranzo o una cena leggera a
casa; seguono il dopocena (20,3%) e l’aperitivo
(15%). E d’estate in frigorifero la birra è, dopo
l’acqua, la bevanda più presente precedendo, con
il 37,6% delle preferenze, tanto gli analcolici (succhi
di frutta, soft drinks e tè) quanto le altre bevande
alcoliche.
• Quando la comprano, soprattutto (66,2%) al supermercato,
gli italiani hanno idee molto chiare:
in maggioranza (53%) scelgono in base alle proprie
conoscenze di prodotti e marchi, lo fanno in
meno di un minuto (59,5%) e si dicono fedeli a
marca e formato (47,6%).
• La birra consolida le posizioni nei pasti fuori
casa, dove rafforza ulteriormente - secondo una
tendenza costante da diversi anni - il proprio primato
fra le bevande alcoliche sia nei giorni feriali
(26,3%) sia nei festivi (42,8%).
• The popularity of beer is strongly
increasing (+30%): to the question
“Which alcoholic beverage do you
prefer?”, 28,8% of the interviewees
replied beer (last year it was 22.9%);
today beer is the alcoholic beverage
preferred by Italians up to age 54.
• Simultaneously, two historic prejudices
are losing ground: the percentage of
those who do not drink more beer
because they think it bloats them dropped
from 10.2% to 6.4% over a two-year
period; the percentage of those who do
not drink it more often because it is “too
alcoholic” plunged from 12.5% to 2.7%.
• In one year, the number of Italians who
drink beer at home with lunch and/or
11
dinner on workdays rose by 50% (from
5.5% to 8.3%). In confirmation of this
growing domestic aspect, 4 Italians out
of 10 (41%) say they consider it an ideal
option with a light lunch or dinner at
home; this is followed by beer as an
after dinner drink (20.3%) and an
aperitif (15%). In the summer, beer, after
water, is the most prominent beverage
in the fridge, preceding alcohol-free
beverages (fruit juices, soft drinks and
tea) and other alcoholic beverages, with
37.6% of the preferences.
• When they buy beer, mostly (66.2%) at
the supermarket, Italians are quite clear
about their choices: the majority (53%)
makes choices based on their own

ASSOBIRRA
LA BIRRA PER GLI ITALIANI
In una scala da 1 a 10, gli italiani giudicano oggi la
birra “rinfrescante e dissetante” (7,2), “facilmente
digeribile” (6,7), “adatta ad un’alimentazione sana
e gustosa” (6,1), “naturale, prodotta con ingredienti
naturali” (7), “con un prezzo conveniente” (6,8),
“poco alcolica” (6,6), “piacevolmente amara” (6,7),
“adatta anche al gusto femminile” (7,2), “adatta a
tutti gli ambienti e a tutte le occasioni” (6,5).
Commenta il presidente dell’ISPO Renato Mannheimer:
“La birra è la bevanda alcolica più ‘democratica’
e più versatile che ci sia. Della birra piace
soprattutto il suo gusto gradevole (69,2%) e la leggerezza
(12,8%). Ma è l’immagine complessiva di
questa bevanda ad uscire ulteriormente rafforzata”.
Nell’immagine della birra la connotazione estiva è
sicuramente presente - coerentemente con l’andamento
dei consumi - ma non totalizzante: dalla fase
qualitativa della ricerca (Focus Group) emerge
come la birra sia “una bevanda anche invernale”.
knowledge of the products and brands
and take less than a minute to choose
(59.5%); many say they are loyal to the
brand and format (47.6%).
• Beer is confirming its place at meals
outside the home, where it is further
strengthening - according to a firm
tendency for some years now - its
supremacy among alcoholic beverages
on work days (26.3%) and holidays
(42.8%).
BEER FOR ITALIANS
On a scale of 1 to 10, Italians find beer to
be “refreshing and thirst-quenching”
(7.2), “easy to digest” (6.7), “suitable
for a healthy, enjoyable diet” (6.1),
“natural, produced with natural
ingredients” (7), “at a reasonable price”
(6.8), “not much alcoholic” (6.6),
“pleasantly bitter” (6.7), “also suitable
for the feminine taste” (7.2), “suitable in
any place and on any occasion” (6.5).
The President of ISPO Renato
12
Mannheimer remarks: “Beer is the most
‘democratic’ and versatile alcoholic
beverage there is. Beer is popular
because of its pleasant taste (69.2%) and
lightness (12.8%). But what is being
further consolidated is the overall image
of this beverage”.
There is surely a summer connotation
linked to the image of beer - consistent
with the trend of consumption - but it is
not all-absorbing: the qualitative aspect
of the research (Focus Group) revealed
beer as being “also a winter beverage”.
Thus, often “the link with summer is
‘more a mental association’ than actual
fact, since beer is confirmed as a
beverage drunk ‘throughout the entire
year’”.
BEER AND THE RESPONSIBLE
CONSUMPTION OF ALCOHOL
In 2012, too, the last section of the
research has been collecting the opinion
of Italians about the social campaigns
Spesso, quindi, “il legame con l’estate è ‘più un’associazione
mentale’ che un dato di fatto, poiché la
birra si conferma una bevanda ‘trasversale a tutto
l’anno’”.
LA BIRRA E IL CONSUMO RESPONSABILE DI ALCOL
Anche nel 2012 l’ultima parte della ricerca raccoglie
il parere degli italiani sulle campagne sociali che da
anni AssoBirra promuove per sensibilizzare l’opinione
pubblica ad un consumo responsabile delle
bevande alcoliche. Gli intervistati continuano in
maggioranza (62,3%) a ritenere prioritario il tema
del rapporto fra alcol e guida, o meglio della necessità
di non bere bevande alcoliche se poi ci si deve
mettere alla guida, indirizzando il messaggio in
primo luogo ai giovani, ritenuti la fascia di popolazione
più “a rischio”.
È esattamente - come si vede nelle pagine seguenti
- la direzione nella quale AssoBirra ha operato in
passato e intende muoversi nel presente e nel futuro.
n
that AssoBirra has been promoting for
years for the purpose of awakening
public opinion to a responsible
consumption of alcoholic beverages. The
majority of the interviewees (62.3%)
continue to maintain the priority of
drinking and driving, that is, the
necessity to not drink alcoholic
beverages, if one has to drive, hereby
directing the message primarily to young
people, who are deemed the population
bracket most “at risk”.
This is precisely - as can be seen in the
following pages - the direction, which
AssoBirra has taken in the past and
intends to continue in the present and
future. n
Oggi la birra è la bevanda alcolica preferita da chi ha meno di 54 anni.
Il 71% degli italiani maggiorenni dichiarano di consumare birra.
Di questi, 16 milioni sono donne.
_________________________________
Today beer is the alcoholic beverage preferred by Italians up to age 54. 71% of adults state their being beer consumers.
16 billions of Italian beer consumers are women.
13

esponsabilità
sociale
social responsibility
L’industria birraria italiana è all’avanguardia tanto nella promozione
di un consumo responsabile di bevande alcoliche
quanto nel perseguimento di una sempre maggiore
sostenibilità ambientale.
_________________________________
Italian brewing industry has a leading place either in the promotion of responsible consumption of alcoholic beverages
or in the pursuit of ever greater environmental sustainability.

ASSOBIRRA
l’impegno di AssoBirra
per un consumo di alcol
moderato e consapevole
In Italia la cultura del bere alcolici è tradizionalmente
moderata e legata ai momenti del pasto o
della socialità conviviale. La birra è una bevanda alcolica,
pur avendo il contenuto di alcol più basso tra
le bevande fermentate.
Se dunque bere birra in maniera moderata e consapevole
è un piacere, compatibile con uno stile di vita
sano di una persona adulta, consumarla in modo
non responsabile rappresenta un pericolo tanto per
l’individuo quanto per la collettività, soprattutto in
alcune situazioni specifiche e per alcune fasce sociali
più esposte.
Pienamente consapevoli di ciò, e in linea con la visione
sul tema del settore europeo, AssoBirra e le
aziende associate adottano da molti anni una Alcohol
Policy di settore e codici di condotta aziendale
con lo scopo di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi
di una cultura del consumo responsabile di
alcol.
E rispondono così anche alla richiesta, avanzata alle
industrie dalle istituzioni pubbliche, di esercitare un
ruolo proattivo nella soluzione delle attuali criticità
legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande
alcoliche.
AssoBirra’s commitment
towards moderate
and responsible alcohol
consumption
Italy’s drinking culture is traditionally
moderate and tied to meals and social
occasions. Beer is an alcoholic beverage,
even though having the lowest alcohol
content among the fermented
beverages. While drinking beer
responsibly and in moderation is a
pleasure that is compatible with a
healthy adult lifestyle, if consumed
16
irresponsibly, it poses a risk to both the
individual and the community, especially
in certain specific situations and for
certain more exposed segments of the
population.
Fully aware of this, and in line with the
European industry’s views on the issue,
AssoBirra and its affiliated companies
have long adopted an industry Alcohol
Policy and company codes of conduct, in
order to contribute to establishing and
promoting a culture of responsible
alcohol consumption. This way, Italy’s
brewing sector also meets the public
institutions’ demand that the industry
QUANDO NON BISOGNA BERE
AssoBirra ha individuato alcune categorie di persone
o particolari situazioni o fasi della vita in cui il
consumo di bevande alcoliche è da evitare.
Prima di mettersi alla guida. Guidare è un’attività
complessa, che richiede chiara capacità di giudizio,
buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi
e vista efficiente. L’alcol, al contrario, allunga i tempi
di reazione, riduce l’acutezza visiva e ostacola la coordinazione
motoria. E non esistono quantità minime
sicure di bevande alcoliche da consumare
prima di mettersi alla guida, perché la risposta di
ciascun individuo all’alcol cambia in funzione di variabili
soggettive.
In gravidanza e durante l’allattamento. Bere alcol
mentre si aspetta un bambino può creare problemi
al nascituro: l’alcol può attraversare la placenta e
arrivare al feto in una concentrazione di poco inferiore
a quella presente nel sangue materno. Meglio
quindi astenersi completamente dal bere bevande
alcoliche durante questo periodo della vita, compresa
la fase di allattamento.
play an active role in solving the current
critical situations related to the abuse
and misuse of alcohol.
WHEN DRINKING MUST BE AVOIDED
AssoBirra has identified several
categories of people or specific situations
and stages of life (pregnancy) in which
the consumption of alcohol, even if
moderate, is dangerous.
Before driving. Driving is a complex
activity that requires good judgment and
coordination, quick reflexes and good
eyesight. Alcohol, on the other hand,
Se non si è adulti. Bambini e adolescenti, trovandosi
nella fase di passaggio tra infanzia ed età
adulta, in genere non sono ancora capaci di metabolizzare
l’alcol in modo completo, né hanno la
maturità necessaria per gestire responsabilmente
l’uso di una bevanda alcolica. In tale contesto l’industria
della birra ritiene fondamentale il ruolo
della famiglia nell’affermare un modello di consumo
responsabile, ed è convinta che responsabilizzare
sia più efficace che proibire.
IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE
DI ASSOBIRRA
AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di
Autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice
redatto dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
(IAP), mira a rendere ancor più stringente
l’adesione delle aziende associate alle limitazioni
vigenti in tema di comunicazione commerciale del
settore. n
increases reaction times, impairs eyesight
and decreases motor coordination. And
there is no minimum safe quantity of
alcohol that can be consumed before
taking the wheel, as each individual’s
response to alcohol varies according to
subjective variables.
Pregnancy. Drinking alcohol while
expecting a baby may pose a risk to the
fetus. In fact, alcohol can make its way
across the placenta and reach the fetus in
a concentration only slightly lower than
that of the mother’s bloodstream. It is
therefore preferable to completely avoid
ANNUAL REPORT 2011
drinking during this delicate stage of life,
and even when breastfeeding.
When underage. Teenagers, finding
themselves in the intermediate stage
between childhood and adulthood, are
still generally incapable of completely
metabolizing alcohol and do not possess
the maturity required to responsibly
handle the use of alcoholic beverages. In
this context, the brewing industry
believes that the role of families in
promoting a model of responsible alcohol
consumption among young people is
fundamental, and is convinced that
17
instilling a sense of responsibility is
better than prohibiting.
ASSOBIRRA’S SELF-REGULATION CODE
AssoBirra has prepared a Self-regulation
Code of its own that, complementing the
one written by the IAP (Institute of
Advertising Self-discipline), aims to make
the compliance with present limitations
on advertising of its affiliated companies
even more stringent. n

ASSOBIRRA ANNUAL REPORT 2011
“Guida tu la vita.
Bevi responsabile”.
6 anni di campagne sociali
Nel 2007 AssoBirra ha avviato il Programma pluriennale
“Guida tu la vita. Bevi responsabile”, con
lo scopo di aumentare la consapevolezza dell’opinione
pubblica sui rischi connessi all’abuso e all’uso
scorretto delle bevande alcoliche, focalizzando l’attenzione
su alcune situazioni specifiche di rischio.
Al centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it,
dedicato ad informare il pubblico sull’alcol
ed i suoi effetti sull’organismo. Il sito è anche il
contenitore di tutte le iniziative realizzate, nel corso
degli anni, nell’ambito del Programma.
La prima campagna informativa è stata “Se aspetti
un bambino l’alcol può attendere”, realizzata in
collaborazione con la SIGO (Società Italiana di Ginecologia
e Ostetricia) e con il patrocinio del Programma
interministeriale “Guadagnare salute”,
volta a sensibilizzare i ginecologi e le donne in età
fertile sui rischi per il nascituro connessi al consumo
di alcol in gravidanza. Un anno dopo un’indagine
Doxa ha mostrato un aumento dal 42% al 57% del
numero di donne incinte che dichiaravano di non
consumare mai alcolici o superalcolici.
“Take charge of your life.
Drink responsibly”:
6 years of social awareness
campaigns
IIn 2007 AssoBirra began the pluriannual
program “Guida tu la vita. Bevi
responsabile” [Take charge of your life.
Drink responsibly]. Its purpose is to
increase public opinion’s awareness of
the risks related to the abuse and misuse
of alcoholic beverages, focusing on
several specific risk situations such as
alcohol and pregnancy, alcohol and
driving and alcohol and young people.
The program revolves around the
www.beviresponsabile.it web site,
entirely dedicated to informing the public
on alcohol and its effects on the human
body. The web site also acts as an archive
of all the initiatives adopted in the
18
context of the program over the years.
The first public awareness campaign was
“If you’re expecting a baby, alcohol can
wait”, conducted with the sponsorship of
the intragovernmental “Gaining health”
program and the cooperation of SIGO
(Italian Society of Gynecology and
Obstetrics) and aimed to increase
awareness among gynecologists and
women in childbearing age on the risks
to a fetus related to the consumption of
alcohol during pregnancy. One year later,
a Doxa survey revealed that pregnant
women who claimed they never
consumed alcoholic beverages or liquor
increased from 42.4% to 57.1%.
In 2008 the program’s focus shifted to
young people, at whom the “You tell
them” awareness campaign conducted
with the cooperation of Radio 105 was
aimed: the radio’s listeners - mostly
Nel 2008 l’attenzione si è spostata sui giovani, cui
si è indirizzata la campagna di sensibilizzazione “Diglielo
tu”, condotta in collaborazione con Radio
105. I suoi ascoltatori, in massima parte giovani,
sono stati invitati a promuove fra i coetanei un comportamento
corretto in materia di alcol lanciando i
propri slogan/messaggi (uno dei tanti: “Ragazzi, un
drink in meno e un taxi in più”.
Rivolta ai futuri guidatori, anch’essi in larga parte
giovani, “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o
guidi”, realizzata nel 2009 in collaborazione con
l’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Sudi
Consulenza Automobilistica) e volta a contribuire
alla prevenzione dei rischi connessi all’uso scorretto
e all’abuso di bevande alcoliche in caso di
guida. Per un anno, in 3 mila autoscuole di tutta
Italia, oltre 200 mila patentandi hanno seguito
un’ora di lezione sul tema. Inoltre, in 11 città pilota
sono stati distribuiti ai neo-patentati 10 mila alcoltest
per l’auto-misurazione del grado alcolemico nel
sangue.
young people - were invited to promote
responsible behavior regarding alcohol
among their peers and to submit slogans
and messages of their own (an example:
“Easy on the booze, and go home in a
taxi”).
Also aimed at young people, and more
specifically at future drivers, was “There
is no in between. Either you drink or you
drive”, conducted in 2009 with the
cooperation of UNASCA (National Union
of Driving Schools and Automotive
Consulting Firms) and aimed at
contributing to the prevention of risks
related to the misuse and abuse of
alcoholic beverages when driving. Over
the course of one year, more than
200,000 student drivers in approximately
3,000 driving schools attended a 1-hour
class prepared specifically on the subject.
10,000 self-testing kits for measuring
19

ASSOBIRRA
Ma di alcol e dei suoi effetti si parla sempre troppo
poco, specie in famiglia, e spesso è difficile trovare
il modo giusto per farlo. Per questo nel 2010, con
il patrocinio del Ministero della Gioventù, Asso-
Birra ha realizzato la campagna “Le parole per
dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”, mirata
ad aiutare entrambi in questo difficile percorso attraverso
il supporto di un gruppo di esperti di
primo piano.
Nel 2011 AssoBirra è tornata sul tema di alcol e guida
con la seconda edizione di “Le chiacchiere stanno
a zero. O bevi o guidi”. Fra le ragioni della scelta,
oltre all’oggettiva rilevanza del tema e all’attenzione
verso di esso da parte dell’opinione pubblica, l’entrata
in vigore, nell’agosto 2010, del nuovo Codice
della Strada che, accogliendo in pieno la filosofia di
“O bevi o guidi”, ha introdotto il divieto assoluto di
bere, prima di mettersi alla guida, per i neo-patentati
con meno di tre anni di esperienza e per chiunque
blood alcohol levels were also handed
out to newly-licensed drivers in 11 pilot
cities.
Yet the topic of alcohol and its effects is
never discussed enough, especially in the
family; and it is often hard to find the
right way to do so. For this reason,
AssoBirra conducted the campaign
“Finding the words to say it. How parents
and sons can talk about alcohol” in 2010
with the sponsorship of the Youth
Ministry, aimed at helping parents and
sons handle the challenging task of
talking about responsible consumption,
with the support of a group of leading
experts.
In 2011 AssoBirra returned to the subject
of alcohol and driving in the the second
edition of “Either you drink or you drive”.
Among the reasons for the choice, other
20
than the objective importance of the
subject and the attention of public
opinion to it, the introduction in August
2010 of the new Traffic Code, which,
completely in line with the “Either you
drink or you drive” philosophy,
established a complete ban on drinking
before driving for drivers with less than 3
years of experience and for anyone under
the age of 21 (as well as for professional
drivers).
In 2012 AssoBirra is dealing with two
initiatives. In March the second edition of
“If you’re expecting a baby, alcohol can
wait” took place. It focused on informing
younger women, who also make up the
most numerous bracket of the fertile
population (approximately one-third of
births are from women below the age of
thirty) and are the least informed about
the risks linked to alcohol consumption
sia sotto i 21 anni di età (oltre che per i guidatori professionali).
Il 2012, infine, vede AssoBirra impegnata su due iniziative.
A marzo si è svolta la seconda edizione di
“Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, focalizzata
ad informare le donne più giovani che
sono, al tempo stesso, la fascia più numerosa di popolazione
fertile (circa un terzo delle nascite avviene
ad opera di donne sotto i trent’anni) e la meno informata
sui rischi connessi al consumo di alcol in
gravidanza e durante l’allattamento.
In estate si svolge nelle piazze di alcune grandi città
italiane “Movida alternativa”, campagna d’informazione
di nuovo destinata ai giovani e volta a proporre
un “modo diverso di stare insieme” e di
“passare le serate in compagnia senza per forza esagerare
con l’alcol”. Altro messaggio chiave della comunicazione,
il no al consumo di bevande alcoliche
prima di mettersi alla guida. n
during pregnancy and breastfeeding.
During the summer, in hub areas of some
large Italian cities, “Alternative nightlife”
was an information campaign once again
aimed at youth and proposing a
“different way to hang out” and “spend
evenings with friends without
exaggerating with alcohol”. Another key
message for communication: ‘no’ to the
consumption of alcohol before driving. n
l’impegno delle aziende
in favore del
consumo responsabile
All’operato istituzionale di AssoBirra sul consumo
responsabile, si aggiunge l’impegno assunto
dalle singole aziende associate e le iniziative da
queste realizzate direttamente all’insegna di una
concreta responsabilità sociale sui tempi alcol
correlati:
1) aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina
Pubblicitaria;
2) adottano codici aziendali che regolano la comunicazione
sul prodotto secondo principi di legalità
e di responsabilità;
3) rivolgono le attività di marketing/pubblicità
esclusivamente ai maggiorenni e, in questo contesto,
non ricorrono a persone/modelli che dimostrino
un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano
meno di 21 anni di età;
brewing companies’
commitment towards
responsible consumption
AssoBirra’s institutional actions on
responsible consumption are
complemented by the commitment of
individual member companies and their
direct initiatives conducted under a
concrete social responsibility on alcoholrelated
issues.
Specifically, AssoBirra member
companies:
1) comply with the principles expressed
in the Advertising Self-regulation Code;
2)adopt company codes that regulate
product advertising according to
principles of legality and
responsibility;
ANNUAL REPORT 2011
4) informano e sensibilizzano i gestori dei locali
sul consumo responsabile, sui rischi correlati all’abuso
e al consumo non responsabile di alcol e
sulle conseguenze relative al rendere accessibili le
bevande alcoliche a bambini e adolescenti;
5) promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione
al bere responsabile rivolte a dipendenti,
clienti e consumatori. n
3)have chosen to aim their marketing
and advertising activities exclusively
at adults and, in this context, to not use
persons/models under the age of 21 or
who look younger than 18;
4)inform and promote awareness among
proprietors of public establishments
on responsible consumption, on the
risks related to the abuse and
irresponsible consumption of alcohol
and on the consequences of giving
children and teenagers access to
alcoholic beverages; promote
awareness campaigns on responsible
drinking aimed at employees,
customers and consumers.
5) promote awareness campaigns
on responsible drinking aimed at
employees, customers and consumers. n
21

ASSOBIRRA
sostenibilità ambientale.
un settore sempre più verde
Si definisce sostenibile quella forma di sviluppo che
concilia le esigenze economiche di chi produce con
quelle dell’ambiente in cui questa attività viene
svolta e della società alla quale i prodotti sono destinati.
Alla base del concetto di sviluppo sostenibile è la
considerazione che le risorse - in particolare materie
prime, acqua ed energia - non siano inesauribili. Ciò
vale anche per la produzione di alimenti e bevande,
ad ogni livello della filiera: lo sviluppo sostenibile
nell’ambito alimentare comporta una responsabilità
condivisa fra tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita
(e di consumo) del prodotto.
Esiste una sfera d’influenza diretta dell’industria del
food & beverage, che riguarda la scelta delle materie
prime, le modalità produttive, il risparmio energetico,
la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto
serra, la valorizzazione dei sottoprodotti, la riduzione
dell’utilizzo dell’acqua, l’ottimizzazione del
packaging, la prevenzione e la corretta gestione dei
rifiuti.
Nell’ambito dell’industria alimentare il settore birrario
europeo (e, quindi, italiano) è da tempo attivamente
impegnato in favore della sostenibilità
ambientale. Una politica che sta registrando risultati
di grande rilievo, e che altri ancora più importanti intende
raggiungere negli anni a venire.
environmental sustainability.
an increasingly “green” sector
Sustainability is defined as a form of
development that reconciles the economic
needs of producers with those of the
environment, in which such activities take
place, and the society for which the
products are meant.
At the basis of the concept of sustainable
development is the issue that resources -
specifically raw materials, water and
energy - are not inexhaustible. This is also
valid for the production of foods and
beverages, at every level of the chain: the
sustainable development results in a
responsibility shared among all the actors
involved in the cycle of life (and
consumption) of the food product.
There is a circle of direct influence of the
22
food & beverage industry, which concerns
the choice of raw materials, production
methods, energy savings, the reduction of
gas emissions that create the green-house
effect, valorisation of the by-products,
reduction of the use of water, optimisation
of the packaging, prevention and correct
management of waste.
In the food industry, the European beer
sector (and, thus, Italian) has been
actively involved in favour of
environmental sustainability for some
time. This policy has been recording very
significant results and intends to reach
even more important ones in the coming
years.
EUROPEAN PANORAMA
Last May, during Green Week 2012, held in
Brussels and centred on the subject of
IL PANORAMA EUROPEO
Il maggio scorso, nell’ambito della Green Week
2012 tenutasi a Bruxelles e incentrata sul tema dell’acqua,
The Brewers of Europe - Associazione, cui
aderisce AssoBirra per l’Italia, che riunisce e rappresenta
i produttori europei di birra - ha reso noti
i risultati del primo “Rapporto sulle performance
ambientali del settore birrario europeo”, realizzato
dalla società olandese KWA Bedrijfsadviseurs B.V.
e dall’inglese Campden BRI.
Secondo il Rapporto, che ha preso in esame 156 stabilimenti
birrari di 30 Paesi europei (EU 27 più Norvegia,
Svizzera e Turchia), fra il 2008 e il 2010 si sono
registrati:
• una riduzione del -4,5% nell’impiego di acqua per
ettolitro di birra prodotto;
• una riduzione del -3,8% nell’impiego di energia
per ettolitro di birra prodotto;
• una riduzione del -7,1% delle emissioni di CO2;
• una riduzione del -6,9% nella produzione di acque
reflue;
• un aumento del +7% del biogas raccolto dal trattamento
dei prodotti secondari e delle acque reflue;
• nel 2010, infine, 15,5 kg di trebbie (residui dei cereali)
per ettolitro di birra prodotto sono stati utilizzati
come mangime per animali.
water, The Brewers of Europe - an
Association, in which AssoBirra is a
member for Italy, and which meets and
represents European beer producers -
made known the results of the first
“Report on the environmental
performances of the European beer
sector”, drawn up by the Dutch company
KWA Bedrijfsadviseurs B.V. and English
company Campden BRI.
According to the Report, which examined
156 brewing facilities in 30 European
countries (EU 27 plus Norway, Switzerland
and Turkey), recordings between 2008 and
2010 were:
• a reduction of -4.5% in the use of water
per hectolitre of beer produced;
• a reduction of -3.8% in the use of energy
per hectolitre of beer produced;
• a reduction of -7.1% of CO2 emissions;
Il Rapporto così conclude:
1)“Il settore birrario europeo è amico dell’ambiente
ed è impegnato a ridurre il proprio impatto ambientale”;
2)“I produttori di birra hanno migliorato con successo
le proprie performance ambientali attraverso
una duratura tradizione di ricerca
dell’efficienza nell’impiego di energia, acqua e
materie prime riducendo, nel contempo, emissioni
e sprechi”;
3)“Non c’è nessuna fase, nel processo di produzione
della birra, che non sia stato oggetto di investimenti
per ridurne l’impatto ambientale”.
Tutto ciò in linea con gli ambiziosi obiettivi di economia
sostenibile posti dall’Unione Europea per il
2020, fra cui l’aumento del 20% dell’efficienza energetica
e la riduzione del 20% della quantità di risorse
impiegate dall’industria del food & drink.
I RISULTATI DEL SETTORE BIRRARIO ITALIANO
Passando dall’Europa all’Italia si scopre come -
analogamente alla promozione del consumo responsabile
di bevande alcoliche - anche in tema di
sostenibilità ambientale il settore birrario occupi
una posizione di avanguardia, tale da giustificare
pienamente quanto dichiarato di recente dal pre-
• a reduction of -6.9% in the production of
wastewater;
• an increase of +7% of biogases collected
from the treatment of secondary
products and wastewater;
• finally, 15.5 kg of grain residue per
hectolitre of beer produced were used as
livestock breeding in 2010.
The Report concludes:
1) “The European beer sector is
environmentally friendly and is
committed to reducing its
environmental impact”;
2) “Beer producers have successfully
improved their environmental
performances through a lasting
tradition of researching the effective use
of energy, water and raw materials and
reducing emissions and waste over
time”;
ANNUAL REPORT 2011
3) “Every stage of the beer production
process has been the object of
investments for minimising the
environmental impact”.
All this is in line with ambitious objectives of
economic sustainability set by the European
Union for 2020, which includes an increase
of 20% of energy efficiency and a reduction
of 20% in the quantity of resources used by
the food & drink industry.
RESULTS OF THE ITALIAN BEER SECTOR
Moving from Europe to Italy, one
discovers how - parallel to the promotion
of the responsible consumption of
alcoholic beverages - the beer sector also
holds such a leading position in
environmental sustainability as to fully
justify what was recently declared by the
president of AssoBirra, Alberto Frausin:
23
“The beer sector is one of the most
sustainable and ‘green’ sectors of Italian
food production”. This is demonstrated
by a number of facts, the chief ones of
which are summarised below.
1. Beer is already sustainable starting from
the all-natural raw materials used:
water, cereals, hops and yeast (this is
clearly seen in the following pages).
2. The sector has invested in the
controlled chain concept, hereby setting
up the CERB (Italian Brewing Research
Centre), in collaboration with the
University of Perugia, for verifying that
GMOs are not used and there is no
contamination of the agricultural
products used for brewing beer.
3. Compared to twenty years ago, the
quantity of water consumed for
producing beer has been reduced by

ASSOBIRRA
sidente di AssoBirra, Alberto Frausin: “Quello birrario
è uno dei settori più sostenibili e ‘green’ dell’alimentare
italiano”. La dimostrazione sta in una
serie di fatti, i principali dei quali sono di seguito
ricapitolati.
1) La birra è sostenibile già a partire dalle materie
prime utilizzate, tutte naturali: acqua, cereali,
luppolo e lievito (su questo, si veda meglio alle
pagine seguenti).
2)Il settore ha investito sul concetto di filiera controllata
dando vita, in collaborazione con l’Università
di Perugia, al CERB (Centro di Eccellenza
per la Ricerca sulla Birra) per verificare che non ci
sia né utilizzo di OGM né presenza di alcun contaminante
nelle materie agricole impiegate per
fare la birra.
3) Rispetto a vent’anni fa si è ridotta di circa i due
terzi la quantità di acqua consumata per produrre
la birra. In valori assoluti, si calcola che il risparmio
ammonti a 8,8 miliardi di litri, equivalenti al
fabbisogno idrico della Valle d’Aosta per un anno.
4)Nello stesso tempo è diminuito di oltre un quarto
il consumo di energia per ettolitro di birra prodotto:
da 177 MJ a 128 MJ.
5) In misura ancora maggiore (-40% circa) sono diminuite
le emissioni di CO2, con un risparmio
annuo pari a 62 mila tonnellate.
6)Dal 1990 ad oggi, malgrado l’aumento dei volumi
produttivi e della percentuale di birra in bottiglia,
approximately two-thirds. In absolute
values, it is calculated that the savings
amounts to 8.8 billion litres, that is, the
water requirement of one year of Valle
d’Aosta (North Italian province and
resort area).
4.During the same time-span, energy
consumption per hectolitre of beer
produced has dropped by over onefourth:
from 177 MJ to 128 MJ.
5. CO2 emissions have decreased to an
even greater extent (approx. -40%), thus
saving 62 thousand tons.
6.From 1990 to date, despite the increase
in production volumes and percentages
of bottled beer, the quantity of glass
used has dropped by 20% (from 522
thousand to 404 thousand tons
annually) owing to a reduction in the
thickness of the bottles.
24
7. Simultaneously, by lightening the
weight of beer cans (from 17 to 13
grams), the amount of aluminium used
for cans dropped by 40%.
8.17% of the volume of beer is
distributed in draughts, the distribution
system with the lowest environmental
impact according to the International
Life Cycle Assessment (LCA).
9.Each year over 180 thousand tons of
grain residues are recovered and
allocated to animal fodder, rather than
being disposed of at dumps.
NEXT OBJECTIVES OF ITALIAN
COMPANIES
The main beer breweries operating in Italy
are directly engaged in the pursuit of
increasingly ambitious goals as regards
environmental sustainability. An essential
il quantitativo di vetro è diminuito del 20% (da
522 mila a 404 mila tonnellate annue) grazie alla
riduzione dello spessore.
7) Analogamente, alleggerendo il peso delle lattine
contenitore (da 17 a 13 grammi), il quantitativo di
alluminio impiegato per le lattine è sceso del 40%.
8)Il 17% del volume di birra è distribuito in fusti:
un valore che pochi settori possono vantare per
il sistema di distribuzione a minore impatto ambientale
secondo le analisi internazionali di Life
Cycle Assessment (LCA).
9)Ogni anno oltre 180 mila tonnellate di trebbie, invece
di essere avviate allo smaltimento in discarica,
sono recuperate e destinate all’alimentazione
animale.
I PROSSIMI OBIETTIVI DELLE AZIENDE
Le principali aziende birrarie operanti in Italia sono
direttamente impegnate nel perseguimento di traguardi
sempre più ambiziosi in tema di sostenibilità
ambientale. Un ruolo fondamentale viene giocato
dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico, dai
quali ci si attende un ulteriore miglioramento delle
performance ambientali mantenendo l’attuale, elevato,
standard qualitativo di prodotto.
Come frutto di tale impegno, le aziende prevedono
entro il 2020 risparmi ulteriori di circa il 25% nell’impiego
di acqua e del 40-50% nelle emissioni di
CO2. n
role is played by innovation and
technological development, from which a
further improvement in environmental
performances is expected, hereby
maintaining the current high-quality
standards of the product.
As a consequence of this commitment,
companies are forecasting a further
savings of approx. 25% on the use of
water and 40-50% in CO2 emissions by
2020. n
Il nostro modo di fare responsabilità sociale:
• contribuire alla promozione del consumo moderato e consapevole di bevande alcoliche
• perseguire una sempre maggiore sostenibilità ambientale
• favorire la diffusione della cultura della birra all'insegna della qualità
_________________________________
To contribute to the promotion of moderate consumption of alcoholic beverages, to pursuit an ever greater environmental
sustainability, to foster a culture of beer in the name of quality: that is our way to do social responsibility.
25

ASSOBIRRA
conoscere la birra.
un primo passo verso
un consumo consapevole
AssoBirra promuove da tempo iniziative di comunicazione
finalizzate a far crescere la cultura della birra
nella popolazione italiana ed a promuovere un consumo
moderato e di qualità, meglio se insieme al cibo.
La campagna collettiva di comunicazione “Birra
gusto naturale” (www.birragustonaturale.it) mira ad
affermare una più diffusa conoscenza e cultura di
prodotto sul piano della salute, del gusto e del consumo
responsabile, nella consapevolezza che chi impara
a bere meglio, nel segno della qualità, è già
sulla strada di un consumo moderato e consapevole.
Il Centro Informazione Birra, istituito nel 2006, è
una banca dati on line che fornisce, attraverso un
sito dedicato (www.birrainforma.it) e una newsletter
mensile (“Birrainforma”), informazioni validate
da un Comitato di autorevoli esperti sulla birra, sul
suo ruolo nell’alimentazione e sul rapporto fra birra
e salute.
AssoBirra collabora con le più autorevoli Guide
gastronomiche e con l’eccellenza della ristorazione
knowledge of beer,
the first step towards
responsible consumption
AssoBirra has long promoted
communication initiatives aimed at
spreading beer culture among the Italian
population and at encouraging a
moderate and quality consumption,
preferably with food.
The “Birra gusto naturale” mass
communication campaign
(www.birragustonaturale.it) aims at
promoting a wider product knowledge
and culture under the aspects of health,
flavor and responsible consumption, with
the awareness that people who learn to
focus on quality when drinking are
already on the right track towards
moderate and responsible consumption.
The Beer Information Center (CIB),
established in 2006, is an online
26
database that through a dedicated web
site (www.birrainforma.it) and a monthly
newsletter (“BirraInforma”) provides
information validated by a panel of
authoritative beer experts on beer’s role
in nutrition and on the relationship
between beer and health.
AssoBirra cooperates with Italy’s most
authoritative food guides and with the
nation’s leading restaurants to promote
the pairing of beer with Italy’s finest
cuisine.
AssoBirra has promoted with AIS the
initiative “An inch of froth, a world of
flavor”, conducted in partnership with the
Italian Sommeliers Association:: a 5-class
course on the main items of beer culture -
history, ingredients and brewing
methods, styles, serving and pairings -
aimed at the rapidly growing number of
aficionados and beer lovers.
At the beginning of the summer of 2012,
italiana per promuove l’abbinamento della birra con
il meglio della cucina nazionale.
Nel 2011 AssoBirra ha realizzato con l’Associazione
Italiana Sommeliers “Due dita di schiuma, un
mondo di gusto”, un corso in 5 lezioni sugli “items”
principali della cultura birraria - storia, ingredienti e
metodi di produzione, stili, servizio, abbinamenti -
rivolto alla sempre più numerosa platea di appassionati
e amanti della birra.
Infine, all’inizio dell’estate 2012 ha lanciato la campagna
“Cosa c’è nel tuo frigo? Una birra e…”. Acquisito
che la birra è, dopo l’acqua, la bevanda più
presente nei frigoriferi degli italiani, e prendendo le
mosse da un progetto fotografico di Ambra Zeni, AssoBirra
ha chiesto a quest’ultima di realizzare una
selezione di 6 scatti corrispondenti alle tipologie più
attuali dei nuclei familiari del nostro Paese. Partendo
da queste foto, Bruno Barbieri e Sandra Salerno
hanno ideato una ricetta per ciascun tipo di
famiglia, da abbinare con la birra giusta. Sul tema è
stata aperta una pagina Facebook (per saperne di
più, www.birragustonaturale.it/frigo). n
AssoBirra launched the campaign
“What’s in your fridge? A beer and…”.
Having learned that beer, after water, is
the beverage most found in Italian
refrigerators, and starting from a
photographic project by the
photographer Ambra Zeni, AssoBirra
asked Ms. Zeni to take 6 shots most
typical of family circles in our country:
from the traditional family to the
extended family, from couples without
children to young singles, and from
flatmates to multiethnic couples. Starting
from these photographs, Bruno Barbieri
and Sandra Salerno thought up a recipe
for each type of family, to match it to the
right beer. A Facebook page was started
on the subject (to find out more,
www.birragustonaturale.it/frigo). n

cultura birra
beer culture
La birra è una bevanda alcolica fermentata
prodotta solo con ingredienti naturali,
compatibile con un’alimentazione sana ed equilibrata.
Per il basso contenuto alcolico e la ricchezza di acqua, è particolarmente
adatta ad essere consumata a tavola e, grazie al gusto leggero
e gradevolmente amaro, è molto versatile negli abbinamenti.
_________________________________
Beer is a fermented alcoholic beverage manufactured only with natural ingredients, consistent with a healthy and
balanced diet. For its low alcohol content and its abundance of water, it is particularly suitable to be consumed at the table
and, thanks to its light and pleasantly bitter taste, it is very versatile in pairing with food.

ASSOBIRRA
an age-old
and Mediterranean
beverage
una bevanda millenaria
e mediterranea
La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi
alimenti elaborati dall’uomo. La prima descrizione
documentata di una ricetta per produrre birra risale
al 4.000 a.C.: furono i Sumeri a cimentarsi per primi
nell’arte di produrre una bevanda alcolica assimilabile
alla birra. Dalla Mesopotamia la produzione si
estese in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo
e arrivare nella Grecia antica, dove venne eletta bevanda
ufficiale dei Giochi Olimpici in quanto fresca,
dissetante e poco inebriante.
Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi,
dopodiché entra nella Roma antica dove si diffonde
soprattutto negli ambienti più popolari. Dunque la
birra è storicamente una bevanda tanto mediterranea
quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche
(le basse temperature ambientali sono più
adatte alle esigenze del lievito di birra), si delinea
una progressiva specializzazione fra il Sud (vino) e
il Nord Europa (birra).
Per tutto il Medioevo la birra migliore viene dai conventi.
I monaci coltivano l’orzo, producono birra e
annotano ogni osservazione su fermentazione, ma-
Along with bread and wine, beer is one
of the oldest foods created by man. The
first documented beer recipe dates back
to 4000 B.C.: it was the Sumerians who
created the first fermented alcoholic
beverage that could be considered beer.
From Mesopotamia, beer brewing spread
to Egypt, and then crossed the
Mediterranean and eventually reached
ancient Greece, where it became the
official beverage of the Olympic games,
as it was refreshing and had a low alcohol
content.
In the Italian peninsula, beer was already
known at the time of the Etruscans; it
then reached ancient Rome, where it
30
became widespread especially among the
lower classes of the population. Thus,
beer has historically always been as
much a Mediterranean beverage as a
Nordic one, although due to climatic
reasons (lower temperatures are better
suited to fermentation), southern and
northern Europe progressively
specialized in producing wine and beer
respectively.
For all of the Middle Ages, the best beer
originated from monasteries. Monks
cultivated barley, brewed beer and
annotated all of their observations on
fermentation, raw materials and quality
of the end product. At the end of the
Middle Ages the number of brewers grew,
but many people complained about a
decrease in quality. For this reason, in
1516 the Duke of Bavaria, Wilhelm IV
terie prime e qualità del prodotto finito. Alla fine del
Medioevo, con l’estendersi del numero di produttori,
molti lamentano anche una diminuzione della
qualità. Per questo, nel 1516, il duca di Baviera Guglielmo
IV emana il “Reinheitsgebot” (Editto sulla
purezza), nel quale si stabilisce che per produrre la
birra si possono utilizzare solo malto d’orzo, acqua
e luppolo.
La birra ha seguito l’espansione della civiltà in
ogni angolo del mondo. Nel tempo la tecnica produttiva
è rimasta sostanzialmente invariata. Con
un’eccezione, introdotta nel 1842 da Josef Groll
che, nella cittadina boema di Pils, sperimentò con
successo il metodo della bassa fermentazione.
Nasceva la birra chiara, dal colore brillante e limpido,
profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero
e amarognolo: detta “pilsner”, è oggi,
insieme alla “lager”, sinonimo di birra chiara in
tutto il mondo. Nel 1883, infine, Emil Hansen isolò
nei laboratori danesi della Carlsberg il ceppo di lieviti
tipico della bassa fermentazione, il saccharomyces
carlsbergensis (detto anche uvarum). La via
issued the “Reinheitsgebot” (Purity Law),
which established that the only
ingredients allowed for brewing beer
were barley malt, water and hops.
Beer has followed the expansion of
civilization in almost every part of the
world, but the way it is made has
remained essentially unchanged. With
one exception, introduced in 1842 by
Josef Groll, who, in the Bohemian town of
Pils, successfully tried the
bottomfermentation method. The result
was a pale beer with a clear golden color,
a fruity, hoppy scent and a delicate bitter
taste: known as “pilsner”, today, along
with “lager”, it is synonymous with pale
beer throughout the world. Finally, in
1883 Emil Hansen, working in the
Carlsberg brewery in Denmark, isolated
alla moderna produzione della birra era definitivamente
aperta.
In Italia una tradizione millenaria per un’industria
all’avanguardia. L’Italia vanta una tradizione
birraria millenaria anche se, fino all’era moderna, si
è prodotta poca birra per pochi estimatori e lo si è
fatto soprattutto al nord, perché oltre a luppolo,
malto d’orzo e acqua occorrono due altri ingredienti
indispensabili: aria pura e freddo.
Nella seconda metà dell’Ottocento prende piede
una vasta e strutturata industria della birra, basata
sul freddo artificiale e sulla nuova tecnologia di produzione
di birre chiare a bassa fermentazione. Le
prime fabbriche nascono per iniziativa di imprenditori
d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger,
Von Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commercianti
italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono
nella birra il naturale completamento della propria
attività.
Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la
Peroni, fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma
the strain of yeast typical of bottom
fermentation, saccharomyces
carlsbergensis (also called uvarum). The
age of modern brewing had definitely
begun.
Italy: an age-old tradition and a
leading-edge industry. Italy boasts an
age-old brewing tradition, although until
modern times beer was produced in
small quantities for a few aficionados,
mostly in northern Italy, given that, in
addition to malt and hops, two other
essential ingredients are needed: clean
air and cold temperatures.
In the second half of the 19th century a
vast and well-organized brewing
industry established itself, based on
artificial cooling and on the new
technology for producing pale, bottom
ANNUAL REPORT 2011
presto trapiantata a Roma dove, nel 1905, nasce la
“Società Ghiaccio e Birra Peroni”); l’anno seguente
la Menabrea, a Biella; nel 1857 la Forst, a Lagundo
(Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica di Birra e Ghiaccio
Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha inizio uno
sviluppo che è arrivato ad oggi.
L’ingresso dei grandi gruppi birrari mondiali. Negli
ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha attirato
l’interesse dei grandi gruppi birrari mondiali
(Heineken, SABMiller, Anheuser-Busch InBev, Carlsberg),
favorendo l’ingresso di capitale straniero,
con acquisizioni che hanno riguardato la maggioranza
o consistenti pacchetti azionari di diversi marchi.
Investimenti che hanno contribuito all’ulteriore
sviluppo e razionalizzazione degli asset produttivi,
assicurando continuità alla storia di marchi prestigiosi
e migliorando fortemente la produttività. Accanto
ai grandi produttori si è sempre più affermata,
negli ultimi anni, la realtà delle birrerie artigianali, che
si distinguono per la rielaborazione ”all’italiana” di
alcuni stili birrari bevuti nel mondo da secoli. n
fermented beer. The earliest breweries
opened thanks to the initiative of foreign
businessmen (Dreher, Wührer,
Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.),
soon followed by Italian merchants,
active mostly in the ice trade, who
considered beer as a natural
complement to their activities.
Several major breweries were thus
established: Peroni in 1845, founded in
Vigevano by Francesco Peroni (and soon
relocated to Rome, where, in 1905, the
“Società Ghiaccio e Birra Peroni” was
established); the following year
Menabrea opened in Biella; Forst in 1857
in Lagundo (Bolzano); and in 1859
“Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, in
Udine. The end of the century saw the
beginning of a development that has
come to the present day.
31
The entry of the word’s leading
brewing groups. In the past few decades
the growth of the Italian market stirred
the interest of the world’s leading
brewing groups (Heineken, SABMiller,
InBev, Carlsberg), favoring the entry of
foreign capital, with acquisitions that
concerned sizeable (or majority) blocks
of shares of several companies. These
investments contributed to the further
development and rationalization of
production, ensuring continuity to the
legacy or prestigious brands and greatly
improving productivity. Along with the
large brewing companies, recent years
have seen the proliferation of
microbreweries, which stand out for their
“Italian-style” versions of several beer
styles that have been enjoyed
throughout the world for centuries. n

ASSOBIRRA
un prodotto naturale
con pochi semplici
ingredienti
Quello delle birre è un universo smisurato, ma composto
da una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi
naturali: acqua, orzo, lievito e luppolo.
Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il
90 e il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di
sostanze minerali e organiche. Le birre più famose
del mondo devono la propria originalità e rinomanza
alla speciale natura delle acque con cui vengono
preparate.
Cereali. Sono l’elemento base per la produzione
della birra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria
dell’Asia occidentale, anche se non l’unico
(vengono impiegati pure frumento, riso, segale e
mais). Da esso si ricava il malto d’orzo, sostanza base
ottenuta dalla prima lavorazione di questo cereale.
Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi
di vitamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri
in alcol e anidride carbonica. Appartengono a due
famiglie principali: saccharomyces carlsbergensis o
uvarum, usato per birre a bassa fermentazione, e
saccharomyces cerevisiae, per quelle ad alta fermentazione.
Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori
femminili contengono la luppolina, sostanza aromatica
e resinosa che conferisce alla birra il caratteri-
a few simple ingredients,
for a natural product
The universe of beer is vast. However,
it is based on a very simple structure,
composed of four natural ingredients:
water, cereals, yeast and hops.
Water. Its presence in beer ranges from
90% to 93%. It must be pure, it must
originate from a spring and it must be rich
in mineral and organic substances. The
world’s most renowned beers owe their
character and fame to the special nature
of the water with which they are brewed.
32
Cereals. These are the basic element for
producing beer. The most widely used is
barley, a grass originating from western
Asia, although others are also used (such
as wheat, rice, rye and corn). It is from
the first stage of processing of this cereal
that barley malt is obtained.
Yeast. These are microscopic singlecelled
fungi, rich in vitamins and
enzymes, that turn sugar into alcohol and
carbon dioxide. Yeast is subdivided into
two main families: saccharomyces
carlsbergensis (uvarum) used for brewing
bottom-fermented beer, and
stico gusto amaro. I componenti più importanti del
luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, ottimi
antisettici e conservanti.
Modalità di produzione. Esistono due grandi tipologie
di birra: le birre ad alta fermentazione e quelle
a bassa fermentazione. Questi due processi, e
quindi il tipo di birra ottenuta, sono determinati
dalle caratteristiche del lievito impiegato, che agisce
a diverse temperature.
L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino
saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio
ruolo fra i 16 e i 23° C. Durante il processo di fermentazione,
questi lieviti salgono in superficie, trasformando
lo zucchero in alcol e producendo
anidride carbonica. L’alta fermentazione è il metodo
più antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso
e aromatico, tipicamente inglesi, raggruppate
fra le Ale.
La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino
saccharomyces carlsbergensis (o uvarum), che
si attiva fra 5 e 8° C. I lieviti lavorano in recipienti
chiusi (lager) depositandosi sul fondo, in modo che
l’anidride carbonica rimanga nella birra. Questo metodo,
diffusosi con lo sviluppo del controllo delle
temperature, permette di produrre birre dal gusto
leggero e fragrante. n
saccharomyces cerevisiae, used for
brewing top-fermented beer.
Hops. It’s a large vine whose female
flowers contain lupulin, an aromatic,
resinous substance that gives beer its
distinctive bitter taste. The most important
substances found in hops are tannins, oils
and bitter acids, which are excellent
natural antiseptics and preservatives.
Two main methods exist for brewing
beer: top fermentation and bottom
fermentation. These two processes, and
the resulting beer, are determined by
the characteristics of the type of yeast
used, which acts at different
temperatures.
Top fermentation is caused by the
saccharomyces cerevisiae yeast, which is
active at a temperature of between 16
and 23° C. During the fermentation
process, this yeast rises to the surface,
turning sugar into alcohol and
producing carbon dioxide. Top
fermentation is the oldest brewing
method and results in full-bodied beers
with an intense and aromatic taste, such
as British Ales.
ANNUAL REPORT 2011
Bottom fermentation is caused by the
saccharomyces carlsbergensis (uvarum)
yeast, which is active at a temperature of
between 5 and 8° C. In this case the yeast
acts in closed containers (lager), where it
deposits at the bottom, allowing the
carbon dioxide to remain in the beer. This
method, which became widespread when
it became possible to control brewing
temperatures, is used to brew beers with
a delicate and fragrant taste. n
33

ASSOBIRRA
un piacevole complemento
di un’alimentazione
sana e gustosa
La birra va considerata a tutti gli effetti una bevandaalimento.
Contiene infatti numerose sostanze che rivestono
un ruolo importante per l’organismo e la
rendono un utile complemento di un’alimentazione
sana ed equilibrata: acqua, sali minerali, vitamine,
aminoacidi, maltodestrine, enzimi, antiossidanti,
fibre.
A ciò si aggiunge il ridotto contenuto alcolico e l’abitudine
mediterranea a berla con moderazione e a
pasto. Secondo una vasta pubblicistica scientifica
internazionale, un consumo moderato di birra può
avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un
ruolo interessante e positivo in varie patologie: dalle
malattie cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni
tumori, dalla fragilità ossea alla sindrome metabolica.
Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di birra
chiara (la più bevuta al mondo e in Italia) conta 68
calorie, quasi come un succo d’arancia (66), meno
di quelle di un calice di vino rosso (94) e di un soft
drink (129). Dunque, accompagnata a uno stile di
consumo (e di vita) equilibrato, la birra non fa ingrassare.
an enjoyable complement
to a healthy and tasty diet
Beer should for all intents and purposes
be considered both a beverage and a
food. In fact, it contains many substances
that are necessary for our bodies: water,
mineral salts, vitamins, aminoacids,
maltodextrin, enzymes, anti-oxidants and
fiber, all of which make beer a useful
complement to a healthy and balanced
diet. In addition to the nutrients it
contains, we have to consider that beer
has a low alcohol content and that the
Mediterranean diet entails usually
drinking it in moderation and with meals.
According to a vast amount of
international scientific literature,
moderate beer consumption may have
beneficial effects on health and play an
interesting and positive role in several
34
pathologies that range from
cardiocirculatory disease to various types
of tumors, to brittle bones and metabolic
syndrome.
Light, and with few calories. A glass of
lager (the most popular beer both in
Italy and internationally) contains 68
calories, almost as few as a glass of
orange juice (66), and less than a glass
of red wine (94) or of a soft drink (129).
So beer accompanied by a balanced
lifestyle (and consumption) is not
fattening.
Low alcohol content. Composed of over
90% water, beer, in its most popular
versions, is the fermented alcoholic
beverage with the lowest alcohol content.
This makes it suitable even for working
lunches, light meals, and quick snacks
Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90%
di acqua la birra è, nelle versioni di gran lunga più
diffuse, la bevanda alcolica fermentata con il minor
quantitativo di alcol. Ciò la rende adatta anche a
pranzi di lavoro, pasti leggeri, spuntini veloci, come
un panino e l’insalata. E - contrariamente a quanto
molti continuano a credere - non gonfia neppure. Ciò
che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella
birra versata correttamente, rimane imprigionata
nella schiuma.
Gustosa e versatile. La birra ha un gusto intrigante
e rinfrescante, fatto dal corpo di lieve impronta,
dall’inconfondibile gusto amaricante, dalle
sensazioni gustative e tattili delicate e universali.
Come dicono gli esperti, “il suo è tra pochi amari
che, come cioccolato e caffè, piacciono agli italiani”.
E nelle sue quasi infinite varianti può essere abbinata
con qualsiasi piatto, o meglio ingrediente di cui
questo è composto, compresi alcuni per i quali l’accoppiamento
con le altre bevande alcoliche risulta
problematico: dalle pietanze cucinate in frittura al
carciofo, al cioccolato. n
such as a sandwich and some salad. And
- contrary to popular belief - it won’t even
bloat you. In fact, bloating is caused by
the carbon dioxide; and if beer is poured
correctly, the carbon dioxide remains
trapped in the froth.
Tasty and versatile. Beer has an
enjoyable, refreshing flavor, a delicate
body, the distinctive bitterness, and the
delicate and universal gustatory and
tactile sensations. As the experts say,
“beer is one of the few bitter flavors that,
along with chocolate and coffee, are
enjoyed by Italians”.
In its almost infinite variants, beer can be
paired with almost any dish or ingredient
composing it, including some that are
hard to match, such as fried dishes, a
“challenging” ingredient such as
artichokes, and even chocolate. n
ANNUAL REPORT 2011
un solo nome
per un mondo di stili
La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide
le birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto
“grado saccarometrico” o “grado di fabbricazione”,
che indica la quantità di zucchero (“estratto”) disciolto
in 100 grammi di mosto prima della sua fermentazione.
Grado saccarometrico e titolo
alcolometrico volumico sono strettamente collegati:
moltiplicando il grado di fabbricazione per circa 0,4,
si ottiene il grado alcolico approssimativo della birra.
Tipi Grado Titolo
di birra di fabbricazione alcolometrico
Birra analcolica 3-8 10,5 > 3,5
Birra speciale > 12,5 > 3,5 (in genere > 5)
Birra doppio malto > 14,5 > 3,5 (in genere > 6/6,5)
Di seguito, una breve illustrazione degli stili più diffusi
e apprezzati dal consumatore italiano, intendendo
con la parola “stile” (dall’inglese “style”)
l’insieme di caratteristiche organolettiche, relativamente
immutabili e consolidate nel tempo, che definiscono
una birra.
a single name,
for a world of styles
Italian legislation (Law 1354/1962)
subdivides beer into 5 categories,
according to their so-called
“saccharometric level” or “fabrication
level”, indicating the quantity of sugar
(“extract”) dissolved in 100 grams of wort
before its fermentation. The
saccharometric level and alcohol level by
volume are closely related: by multiplying
the fabrication level by approximately
0.4, the beer’s approximate alcohol
content can be calculated.
Fabrication level Alcohol level
Non-alcoholic beer 3-8 3,5
Special beer > 12,5 > 3,5 (usually> 5)
Double malt > 14,5 > 3,5 (usually>6/6,5)
Abbazia. Le Ale belghe (ma anche alcune prodotte
in Olanda) vengono in genere commercializzate
come birre d’Abbazia, così chiamate perché nate
nelle abbazie del luogo con le quali, in alcuni casi,
mantengono ancora relazioni. Le birre d’Abbazia
hanno in comune il doppio malto ma sono diverse -
anche di molto - nella varietà di gamma olfattiva e
gustativa. Distinte per il numero di fermentazioni subite
(da cui i nomi Dubbel, Tripel, Quadrupel), sono
in genere corpose e di forte contenuto alcolico. Il
loro colore varia dall’oro carico all’ambrato, al rosso
cupo, al bruno scuro.
Ale. Quando di parla di Ale si intende la birra inglese
tout court, e in effetti questo stile viene prodotto soprattutto
in Gran Bretagna, pur avendo preso piede
anche in Paesi come Belgio, Germania e Stati Uniti.
Ricavate da malto d’orzo con lieviti ad alta fermentazione
che garantiscono un corpo pieno e fruttato,
di moderato contenuto alcolico, da bere in genere a
temperatura di cantina, le Ale si distinguono in numerose
tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian
Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale, Barley Wine.
Analcolica. Fra gli stili a bassa fermentazione merita
una menzione la birra analcolica, pensata per
Below is a brief illustration of the beer
styles that are most widespread and
enjoyed in Italy, where style indicates the
set of organoleptic characteristics, that
remain relatively unchanged and
consolidated over time, that define a beer.
Abbey. Ales from Belgium (and also
several from the Netherlands) are usually
commercialized as Abbey beers, so called
because they were originally brewed in
the abbeys of towns to which in some
cases they are still connected. All Abbey
beers are double malt, but they differ -
sometimes greatly - in their variety of
scents and flavors. Subdivided
according to the number of
fermentations they have
undergone (hence the names
Dubbel, Tripel, Quadrupel),
they are usually full-bodied
35
and with a high alcohol content. Their
color ranges from dark gold to amber,
dark red, and dark brown.
Ale. The term Ale refers to British beer,
and in fact this style is brewed mostly in
Great Britain, although it has also spread
to countries such as Belgium, Germany
and the United States. Brewed from
barley malt with top-fermenting yeasts
that ensure a full-bodied and fruity flavor
and a moderate alcohol content, Ales,
which are usually enjoyed at cellar
temperature, encompass several types,
such as: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale,
India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale and
Barley Wine.
Non-alcoholic. Among the bottomfermented
styles, non-alcoholic beer,
which is establishing its niche among

ASSOBIRRA
coloro che non vogliono (o non possono) consumare
alcol e con caratteristiche di aroma e gusto equiparabili
a quelle di una normale Lager o Pils. Superata
la gradazione di 1,2% vol., e fino al limite di 3,5, la
birra analcolica diventa “light”, dai profumi e sapori
molto lievi.
Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono,
nel Quattrocento, i monaci del Brabante che
impiegarono orzo, frumento e avena e inoltre, trovandosi
a stretto contatto con i commercianti olandesi,
ingredienti esotici provenienti dal Nuovo
Mondo, fra cui il profumato coriandolo e la buccia
d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti
uguali di orzo maltato e frumento non maltato, cui
si aggiunge una percentuale variabile di avena, che
la rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente
alcolica, è ricca di suggestioni olfattive
(fruttato, floreale e speziato) e gustative (asprigna
con toni agrumati e speziati).
Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione,
una doppio malto chiara e forte che si ritrova nell’area
germanico-alpina e in Olanda. Originario di
Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affermatosi
in Baviera, questo stile è gradevole all’olfatto,
caratterizzato da netti sentori mielati di malto
consumers who do not wish to (or
cannot) consume alcohol, deserves a
mention. Its aroma and flavor are
comparable to those of a normal Lager or
Pils. Once the alcohol content exceeds
1.2% vol., and up to a maximum of 3.5%,
non-alcoholic beer falls into the “light”
category, characterized by a very delicate
aroma and flavor.
Blanche. Bière Blanche was originally
brewed in the 15th century by monks in
the Brabant region, who used barley,
wheat and oats and, being in close
contact with Dutch merchants, also
exotic ingredients from the New World
such as coriander and dried orange rind.
Today Blanche is made in equal parts
from malted barley and not malted
wheat, to which a varying percentage of
oats is added to render it soft and almost
36
silky to the palate. Having a moderate
alcohol content, it is rich in olfactory
(fruity, floral and spicy) and gustatory
(slightly sour, with citrus and spicy
notes) nuances.
Bock. Bock is a pale, strong, double-malt
and bottom-fermented beer that is
brewed in the Germanic/Alpine area and
in the Netherlands. Originating in
Einbeck, a small German town near
Hannover, and eventually becoming
popular in Bavaria, this style has a
pleasant scent characterized by a
distinctive honey-tinged scent of malt
and by a fresh, by a floral flavor that is
rich and silky to the palate, full-bodied
and persistent. Bock beers have an
alcohol content of 6.5% vol., a pale color,
a well-defined malt flavor, and a toneddown
hoppy bitterness.
e da un floreale fresco, ricco e vellutato al palato,
con corpo strutturato e persistente. Le Bock hanno
un grado alcolico di 6,5% vol., colore chiaro, gusto di
malto ben presente, amaricante del luppolo attenuato.
Lager. Più che di uno stile, è un insieme di stili
comprendenti quasi tutte le birre a bassa fermentazione,
fino a diventare - vista l’odierna diffusione
di queste ultime - sinonimo di birra tout court. Il
nome deriva dal termine tedesco “Lager” (“deposito”,
“cantina”), che indica il luogo, a bassa temperatura,
in cui queste birre venivano prodotte e
conservate. La Lager europea è una birra chiara,
fresca, di media alcolicità, delicata negli aromi e nel
gusto, dal colore oro pallido. Nello specifico, in
Gran Bretagna le Lager sono solo chiare, mentre i
primi tipi a Monaco erano scuri e piuttosto corposi.
Nella Repubblica Ceca le Lager sono dolci e poco
alcoliche, mentre fuori dall’Europa hanno progressivamente
ridotto le note di malto e di luppolo: in
tutto il continente americano la Lager è considerata
un soft drink.
Pils. Noto anche come “pilsener” o “pilsner”, questo
stile prende il nome dalla città boema di Plzen
(Pilsen in tedesco), dove vide la luce ad opera del
Lager. More than a style, Lager is a set
of styles that encompass almost all
bottom-fermented beers, to the extent
that it has become - given how
widespread these beers have become -
synonymous with beer itself. The name
comes from the German word “Lager”
(“deposit”, “cellar”), indicating the cool
place where these beers were brewed
and stored. European Lager is a pale,
fresh beer with a moderate alcohol
content, characterized by a delicate
aroma and flavor and with a pale gold
color. Specifically, in Great Britain Lager
beers are pale, while the earliest ones
brewed in Munich were dark and fullbodied.
In the Czech Republic Lager
beers are sweet and have a low alcohol
content, while outside Europe the malty
and hoppy notes have been
progressively reduced: in North and
già citato Groll. Il mastro birraio bavarese sfruttò le
peculiarità di un’acqua povera di minerali e la finezza
aromatica del luppolo coltivato nella vicina
Zatec, per creare una birra dorata, a bassa fermentazione,
che è la capostipite di oltre il 90% della
birra oggi prodotta nel mondo. La Pils si caratterizza
per l’aroma floreale, il gusto dal finale secco e pulito
e la schiuma abbondante. Si suddivide in varie tipologie,
fra cui le Pils boeme, dal bel colore dorato,
caratterizzate da morbide note di malto e da un
amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”,
secche e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano
tutte o quasi le Pils prodotte negli altri
Paesi europei.
Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una
birra fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e
di frumento (in tedesco “Weizen”). Quest’ultimo,
che per legge non è inferiore al 50%, le conferisce
il tipico gusto acidulo, mentre l’amaro, data la
scarsa presenza di luppolo, è impercettibile. Le
Weizenbier sono dette anche “Weissbier” (“birre
bianche”) per l’aspetto torbido e quasi lattiginoso,
causato dai lieviti che rimangono in sospensione e
conferiscono il caratteristico aroma fruttato di banana
matura e speziato di chiodo di garofano, ancorché
ne esistano anche versioni meno diffuse
scure. n
South America, Lager is considered a
soft drink.
Pils. Also known as “pilsener” or
“pilsner”, this style takes its name from
the Bohemian town of Plzen (Pilsen in
German), where it was created by the
earlier-mentioned Groll. The Bavarian
master brewer exploited the distinctive
features of a water poor in minerals and
the fine aroma of the hops grown in the
nearby Zatec, to create a golden, bottomfermented
beer that is the ancestor of
over 90% of all beer produced throughout
the world today. Pils is characterized by
its floral aroma, its dry, clean finish and its
abundant froth. It is subdivided into
various types, including the golden-hued
Bohemian Pils, characterized by soft
malty notes and a well-defined bitterness,
and German Pils, with a “cleaner” flavor,
ANNUAL REPORT 2011
drier and with a strong hoppy aroma, to
which virtually all of the Pils produced in
other European countries are similar.
Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen
is a fresh and thirst-quenching beer made
from barley malt and wheat malt
(“Weizen” in German). The wheat malt,
which by law must be not less than 50%,
gives the beer its typical tangy taste,
while the bitter note, given the scarce
presence of hops, is imperceptible.
Weizenbiers are also known as
“Weissbiers” (“white beers”) because of
their cloudy, almost milky appearance,
caused by the suspended yeast particles
that give it its distinctive, fruity ripe
banana and clove aroma, although there
are also lesser dark versions. n
37
Ale Abbazia Analcolica Blanche
Bock Lager Pils Weizen

ASSOBIRRA
The 7 “golden rules”
for serving beer
le 7 “regole d’oro” del servizio
Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare
al meglio una birra ci vuole la schiuma, alta
due dita e ben compatta. La schiuma è il filtro naturale
della birra, attraverso cui vengono dosati gli
aromi del luppolo e del malto. Il gusto della
schiuma, più amaro di quello della birra stessa,
esalta il caratteristico sapore della bevanda amplificandone
la piacevolezza. La schiuma, infine, protegge
la birra dall’ossidazione mantenendone
integri aromi e fragranze e rendendola più buona e
più digeribile.
Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spillatura”
indica il servizio della birra in bicchiere, tanto
alla spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata
rispettando due velocità: prima lentamente, tenendo
il bicchiere leggermente inclinato fino a riempirlo
per tre quarti; poi, dopo averlo raddrizzato, più
velocemente, in modo da far sviluppare la giusta
quantità di schiuma.
Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni stile di birra
ha il bicchiere più appropriato - rigorosamente di
vetro - che permette di evidenziarne il gusto e
l’aroma aiutando, anche, la formazione della giusta
schiuma. Qualche esempio: per le birre ad alto contenuto
alcolico come le Belgian Ale o le birre d’Abbazia,
occorre un bicchiere a calice; le Ale e le birre
anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta
(contenente 0,568 litri raso bordo); le Blanche, e in
genere le birre speziate di stile belga, vengono servite
in bicchieri ampi.
Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il
vetro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza
Head of froth: two fingers thick, and
dense. To provide the most enjoyment, a
beer should have a head of froth that is
two fingers thick and quite dense.
The head acts as a natural filter that
gradually releases the aroma of the hops
and malt. More bitter than the beer itself,
the head brings out the beer’s
characteristic flavor and enhances it. The
head also protects the beer from
oxidation, maintains its aroma and
38
fragrance intact and makes it more
pleasant to drink
and easier to digest.
Pouring: two steps (and several
methods). The term “pouring” indicates
the act of serving beer in a glass, either
from a keg or from a bottle. Beer should
be poured slowly at first, holding the
glass slightly at an angle, until it is three
quarters full. Then, after straightening
the glass, it should be poured quickly to
allow an adequate head of froth to
develop.
tracce di detergente e brillantante che impediscono
la corretta formazione della schiuma. Prima dell’uso
è consigliabile bagnarlo con acqua fredda, per eliminare
eventuale polvere e avvicinare la temperatura
del vetro a quella della birra. Un’avvertenza:
non confondere la schiuma con le bollicine. Per la
birra, a differenza dello champagne, la presenza di
persistenti bollicine indica solo l’eccessivo contenuto
di anidride carbonica.
Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata.
Ogni stile ha la propria corretta temperatura di servizio.
Su questo tema vige una regola generale: più
una birra è corposa e alcolica, più aumenta la temperatura
alla quale va bevuta. Il “birraio” in genere
consiglia sull’etichetta la migliore temperatura di
servizio.
La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata
“giovane”. Come tutti i prodotti “vivi”, più
fresca è, più mantiene integri profumi e gusto. Per
assaporarla al meglio affidatevi alle indicazioni riportate
in etichetta. Fanno eccezione alla regola pochissime
birre, dette appunto “da invecchiamento”,
in genere ad alta fermentazione, di elevata alcolicità
e con robusta luppolatura.
Conservazione: in luogo fresco e al riparo della
luce. La birra risente degli sbalzi di temperatura
e degli effetti negativi della luce e dell’ossigeno.
Il luogo migliore di conservazione è perciò un
posto fresco e al tempo stesso asciutto (per ridurre
il rischio di ossidazione), nel quale le bottiglie
siano tenute al riparo dalla luce e in posizione
verticale. n
The glass: there’s a right one for every
beer. Each type of beer is associated with
a specific type of vessel - made rigorously
out of glass - that is best suited to
bringing out its taste and aroma and that
allows the right amount of head to form.
A few examples: beers with a high
alcohol content such as Belgian Ales or
Abbey beers should be served in a
chalice; Ales and British beers are best
enjoyed in a classic pint glass (holding
0.568 liters at the rim); Blanche, and
generally all spicy Belgian-style beers,
should be served in wide glasses.
Glass: always clean, and possibly
moistened. The glass should be clean
and without traces of detergent or
rinsing agent, which would prevent
froth from adequately forming. Before
use, it should be moistened with cold
water to eliminate any traces of dust
that may be present and to bring its
temperature down to that of the beer.
Important:
do not confuse the froth with bubbles.
In the case of beer, unlike champagne,
the presence of persistent bubbles
indicates only an excessively high
carbon dioxide content.
Temperature: generally cold, but never
icy. Each type of beer has its own ideal
serving temperature: in general,
the stronger and more full-bodied it is,
the higher its ideal serving temperature
should be. The recommended serving
temperature is usually indicated on
the label.
Freshness: the key to a full flavor. Beer
should be consumed “young”. As all
“live” products, the fresher it is, the more
its fragrance and taste are maintained. To
savor it at its best, follow the indications
provided on the label. An exception to
39
this rule is given by very few beers,
known as “aged beers”, that are
generally top-fermented, with a high
alcohol content and a strong hoppy taste.
Storage: in a cool and dark place.
Beer is affected by sudden changes in
temperature and by light and oxygen.
The best place to store it is therefore
both cool and dry (to reduce the risk
of oxidation), with the bottles in
an upright position and away from
sources of light. n

dati di
sintesi
data synthesis

ASSOBIRRA
materie prime e produzione
raw materials and beer production
Schema di fabbricazione di un ettolitro di birra in Italia
_Simplified scheme for brewing one hectolitre of beer in Italy
Malto Malt to 12
Kg
Malt Mal lt 12
Kg
Luppolo
o 0,26 Kg
Hops 0,26 Kg
Acqua a 200 L
Water ater r 200 L
L
42
Tino Tino
di miscela
Mash tun
Lievito 790 g (conc. 10%
secco) secco)
Yeast east 790 g g (conc. 10% dry)
Caldaia Cald daia di miscela saccarificazione
Saccharification Sa accharification and mashing kettle
Filtro
del mosto
Wort ort filter
Caldaia di cottura
Boiling kettle
PProduzione
roduzione
del mosto 74 774
4 L
Wort ort production 74 L
Separazione
del torbido
Separation of dregs
RRaffreddamento
affreddamento
del mosto
Wort ort cooling
cooling
Raccolta
del l lievito di birra Fermentazione Fe
ermentazione e stagionatur stagionatura a
per altri usi 1,6 1,6 Kg K (conc. 110%
0% secco)
Fermentation and aging
Collection of brewer’s bbrewer’
’s s yeast for
the the food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry)
Travaso Travas
o in bottoglie e tank nelle cantine
Tranfer Tranfer ra anfer to bottles and tanks in cellars
Fusti Fustti
Bottiglie a rrendere
endere
Draughts s beer
Returnable bottles boottles
Acqua 300 L
Water ater 300 L
L
Filtrazione
birra
finita
Filtration Filtration of finished beer
Linee di confezionamento
confezionamento
Filling line
Caldaia Calda ia impasto cereale
Cereal e al mashing mashing kettle
kettle
PProduzione
roduzione
di un etto ettolitro olitro
di birr birra a a 112%
2% plato peso (circa 5% alc. vvol.)
vol.)
Production of one
hectolitre of beer at 12% plato (circa 5% alc. a vol.)
Cereale
non maltato 4 Kg
Unmalted cereal cer real eal 4 4 Kg
Kg g
Trebbie Trebbie per l’alimentazione one
animale animale 16 Kg Kg (conc. 20% 20% secco) secco) secco)
Residues for animal feed 16 Kg
(conc. 20% dry)
Energia Ener gia utilizzata per er
la produzione
di un ettolitro ettolitr tolitro
di birra
in Italia:
• 32
mega calorie termiche miche
• 9 Kw KKw
w
Energy consumed to produce prod duce
one hectolitre of beer in Italy
Per Per
un ettolitr ettolitro o di bi birra irra
• Totale otale acqua acqua 500 500 L
L
• Totale Totale otale cer cereali cer eali 16 Kg
K
• Totale otale lievito lievito 0,8 0,8 Kg
Kg
• Totale otale luppolo luppolo 0,3 0,3 Kg
Kg
Bottiglie a perdere perddere
Lattine
Non-returnable bottles bo ottles
Cans
For one hectolitre of beer: be eer:
Materie prime_Raw materials
ANNUAL REPORT 2011
Malto d’orzo - Barley malt 159.435 tonn.
Cereale non maltato - Cereal not malted 53.085 tonn.
Luppolo - Hop 3.510 tonn.
Lievito - Yeast 10.640 tonn. (al 10% secco/dry)
Acqua - Water 52 mio. hl
Estratti dal processo di fabbricazione della birra_By-products from brewing
Trebbie - Spent grains 185.973 tonn. (al 10% secco/dry)
Lievito di birra - Brewers yeast 10.392 tonn. (al 10% secco/dry)
Mosto_Wort 10,17 mio. hl
Linee di confezionamento_Packaging
Fusti - Draughts 2,00 mio. hl
Bottiglie a rendere - Returnable bottles 0,99 mio. hl
Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles 9,35 mio. hl
Lattine - Cans 1,07 mio. hl
Energia utilizzata per la produzione_Energy used in production
Mega calorie termiche - Mega thermic calories 446 mio.
Kw - Kw 107 mio.
Produzione nazionale di birra 2011_National beer production 13,41 mio. hl
43

Piemonte
ASSOBIRRA
_Birra Menabrea Spa - Biella
_Birrificio Baladin Srl ***
_Birrificio Troll Sas - Robilante (CN) ***
_La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)
Valle d’Aosta
_Heineken Italia Spa - Pollein (AO)
Lombardia
_Carlsberg Italia - Induno Olona (VA)
_Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG)
_Pratorosso Società Agricola Srl - Settala (MI) ***
Trentino-Alto Adige
_Birra Forst Spa - Lagundo (BZ)
_Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)***
Veneto
_Birra Castello Spa - Pedavena (BL)
_Birra Peroni Srl - Padova
_Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso
_32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)***
_La Paguba - Martellago (VE)***
_Micro Birrificio Casa Veccia - Camalò (TV)***
_San Gabriel Sas di G. Tonon & C. - Ponte di Piave (TV)***
Friuli-Venezia Giulia
_Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD)
_Birrificio Tazebao Snc - Trieste***
Liguria
_Maltus Faber Snc - Genova***
_Birrificio del Golfo Snc - La Spezia***
_Birrificio Scarampola - Millesimo (SV)***
Marche
_Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)***
Umbria
_Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)***
_Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa - Perugia***
Lazio
_Birra Peroni Srl - Roma
_Saplo Spa - Pomezia (RM)*
_Atlas Coelestis Srl - Roma***
_Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM)***
_Birradamare Srl - Fiumicino (RM)***
_Birra del Borgo Srl - Rieti***
_Mr. Malto Srl - Ferentino (FR)***
_Birra Turan Srl - Viterbo***
_Free Lions Brewery - Tuscania (VT)***
_Birrificio Itineris - Civita Castellana (VT)***
Campania
_Maltovivo Srl - Ponte (BN)***
materie prime e produzione
raw materials and beer production
Unità produttive dislocate sul territorio nazionale_Breweries/malthouses in Italy
Basilicata
_**Tarricone Spa - Baragiano (PZ)
_Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (PZ)*
44
Puglia
_Heineken Italia Spa - Massafra (TA)
_Birra Peroni Srl - Bari
Sardegna
_Heineken Italia Spa - Assemini (CA)
* Stabilimento maltario_Malthouse
** Non associato_No member
*** microbirrificio_Micro Brewery
Occupazione 2011_State of employment 2011
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
4.520
17.800
144.000
Diretta _Direct
Diretta+Indiretta _indirect
Diretta+Indiretta+ indotto allargato _indirect
Dato 2008
aziende e marchi
companies and brands
Birra_Beer
DIREZIONI GENERALI_HEADQUARTERS
Heineken Italia Spa
Viale Monza, 347 - 20126 Milano
Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515
Anheuser-Busch InBev Italia Spa
Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA)
Tel: +39 0331.268411
e-mail: info@interbrew.it
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811
e-mail: birracastello@birracastello.it
FABBRICHE_BREWERIES
Heineken Italia Spa
SS Appia - 74016 Massafra (TA)
Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277
Loc. Macchireddu Grogastu - C.P. 58
09032 Assemini (CA)
Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125
Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO)
Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724
Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG)
Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della
Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260
Malto_Malt
ANNUAL REPORT 2011
Birra Peroni Srl
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: +39 06.225441
e-mail: bpi.rm@peroni.it
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320
e-mail: info@birramenabrea.com
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111 - e-mail: info@forst.it
Birra Peroni Srl
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445
Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova
Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219
Via Bitritto, 108 - 70124 Bari
Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301
Carlsberg Italia Spa
Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA)
Tel. +39 0332.208111- Fax +39 0332.840336
DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI_SALE OFFICES AND PLANTS
Saplo Spa
Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM)
Tel: +39 06.9120194
e-mail: malto@saplo.it
Agro Alimentare Sud Spa
Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ)
Tel: +39 0972.78304
e-mail: info@italmalt.com
45
Carlsberg Italia Spa
Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI)
Tel: +39 02.93536911
e-mail: info@carlsberg.it
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della
Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891
e-mail: info@hausbrandt.com
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833
Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL)
Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350

ASSOBIRRA
aziende e marchi
companies and brands
Birrerie artigianali_ Micro breweries
Atlas Coelestis Srl
Via Malcesine, 41 - 00135 Roma
Tel: +39 06.35072243 - Fax: +39 06.35019147
e-mail: atlascoelestis@virgilio.it
Birradamare Srl
Piazza dei Ravennati, 1 - 00121 Ostia (RM)
Tel: +39 06.5640138 - Fax: +39 06.5640138
e-mail: info@birradamare.it
Maltovivo Srl
Zona Ind. Contrada Piana - 82030 Ponte (BN)
Tel: +39 0824.876420
e-mail: maltovivo@maltovivo.it
Birrificio Turbacci Srl
Via della Mezzaluna, 50 - 00013 Mentana (RM)
Tel: +39 06.9094701 - Fax: +39 06.9092557
e-mail: birrificioturbacci@hotmail.com
La Compagnia della Birra Spa
Via Ariosto, 36bis - 10036 Settimo Torinese (TO)
e-mail: info@befedsettimo.it
32 Via dei Birrai Srl
Via Cal Lusent, 41 - 31040 Onigo di Pederobba (TV)
Tel: +39 0423.681983
e-mail: toffoli@32viadeibirrai.com
Birra del Borgo Srl
Via del Colle Rosso snc - 02021 Borgorose (RI)
Tel: +39 0746.31284
e-mail: leonardo@birradelborgo.it
Birrificio Baladin Srl
Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN)
Tel: +39 0173.795239 - e-mail:
info@birreria.com
Maltus Faber Srl
Via Fegino, 3/u - 16161 Genova
Tel: +39 340.1230069
e-mail: info@maltusfaber.com
46
Birrificio Troll Sas
Via Umberto I, 72 - 12017 Robilante (CN)
Tel: +39 0171.78113
e-mail: birratroll@yahoo.it
Bozner Brau Srl
Piazza Erbe, 17 - 39100 Bolzano
Tel: +39 0471-300788
e-mail: office@boznerbier.it
Birra Amarcord Spa
Loc. Pian di Molino
Z.A. La Casella - 61042 Apecchio (PU)
Tel: +39 0722-989860
e-mail: info@birraamarcord.it
Az. Agricola Monastero di S. Biagio
Loc. Lanciano, 42 - 06025 Nocera Umbra (PG)
e-mail: rolando@sanbiagio.net
Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa
Via Bruno Buozzi, 20 - 06030 Giano
dell'Umbria (PG)
Tel: +39 0742.92951
e-mail: info@mastribirraiumbri.it
La Paguba Snc
Via Berna, 36 - 30030 Martellago (VE)
Tel: +39 335.6179403 - +39 335.5943519
e-mail: morgana@gmail.com
Birrificio Tazebao Snc
di Miele Fernando e Glavina Luciana
Via Lorenzetti, 9 - 34144 Trieste
Tel: +39 335.2817180
e-mail: birrificiotazebao@live.it
Mr. Malto Srl
Via Casilina Sud, 280 - 03013 Ferentino (FR)
Tel: +39 0775.271244
e-mail: info@mistermalto.it
Birra Turan Srl
Via Genova, 88 - 01100 Viterbo
e-mail: Info@birraturan.com
Free Lions Brewery di Andrea Fralleoni
Strada Martana, km 0,700 snc - 01017 Tuscania
(VT)
Tel: +39 0761.443181 - +39 339.1347239
e-mail: info@freelionsbeer.it
Micro Birrificio Casa Veccia
Via Povegliano, 47 - 31050 Camalò (TV)
Tel: +39 335.6931266
e-mail: birraio@ivanborsato.it
San Gabriel Sas di G. Tonon & C.
Via della Vittoria, 2 Loc. Levada
31047 Ponte di Piave (TV)
e-mail: info@sangabriel.it
Birrificio del Golfo
di Stefano Tonarelli & C. Snc
Via Valdilocchi, 2 - 19126 La Spezia
Tel: +39 393.9873607
e-mail: birrificiodelgolfo@infinto.it
Birrificio Itineris
Via Donatello, 1 - 01033 Civita Castellana (VT)
Tel: +39 335.5734107
e-mail: inf@birrificioitineris.it
Pratorosso Società Agricola Srl
Cascina Gaita snc - 20090 Settala (MI)
e-mail: info@pratorosso.com
Birrificio Scarampola
Loc. Monastero, 9 - 17017 Millesimo (SV)
e-mail: info@birrificioscarampola.it
ANNUAL REPORT 2011
Marchi prodotti e/o distribuiti dall’industria della birra in italia
_Brands in Italy produced and/or distributed by breweries
HEINEKEN ITALIA SPA
_ Abbaye de Forest Blond
(bott. 33cl e 75cl)
_ Abbaye de Forest Rossa (fusto)
_ Achel Blonde 33cl
_ Achel Brune 33cl
_ Achel Brune extra 75cl
_ Adelscott 33cl
_ Affligem Blonde
_ Affligem Brune
_ Affligem Christmas
_ Affligem Patersvat
_ Affligem Rouge
_ Affligem Triple
_ Amstel
_ Amstel 1870
_ Amstel Pulse
_ Baffo D'Oro
_ Barbar Blonde 33cl
_ Barbar Brune 33cl
_ Beamish fusto
_ Belgian Kriek 33cl
_ Birra Moretti
_ Birra Moretti Doppio Malto 33cl
_ Birra Moretti Grand Cru 75cl
_ Birra Moretti Zero
_ Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl
_ Blanche de Silly
_ Boucanier Dark Ale 33cl
_ Boucanier Golden Ale
(33cl, 75cl e fusto)
_ Boucanier Red Ale 33cl
_ Brand
_ Brugs fusto
_ Brugse Zot Blond 33cl e 75cl
_ Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl
BIRRA PERONI SRL
_ Crazy Bull
_ Crystall
_ Golden Pride
_ Hopf
_ London Pride
_ Miller Genuine Draft
_ Bulldog Strong Ale
fusto e bott. 33cl
_ Bulldog Strong Lager fusto
_ Bulmers sidro 56,8cl
_ Chimay Bianco
_ Chimay Blue (bott. da 33cl)
_ Chimay Rouge (bott. da 33cl )
_ Chimay Triple (bott. da 33cl ))
_ Ciney Blonde fusto
_ Ciney Brune fusto
_ Cristal Pils fusto
_ De Koninck
_ De Koninck Triple
_ Desperados 33cl
_ Dreher
_ Duchesse Bourgogne
(bott. 33cl e 75cl)
_ Duvel (bott. 33cl, 75cl e 150cl)
_ Erdinger Analcolica 33cl
_ Erdinger Dunkel 50cl
_ Erdinger Hefe
_ Erdinger Pikantus 50cl
_ Erdinger Urweisse 50cl
_ Erdinger Weissbier
_ Erdinger Weiz
_ Fischer Blonde
_ Fischer Printemps
_ Fischer Tradition 65cl
_ Floreffe Blonde
(bott. 33cl e fusto)
_ Floreffe Brune
(bott. 33cl e fusto)
_ Floreffe Double
_ Floreffe Meilleure 33cl e 75cl
_ Floreffe Triple
_ Nastro Azzurro
_ Peroncino
_ Peroni
_ Peroni Gran Riserva Doppio Malto
_ Peroni Gran Riserva Rossa
Puro Malto
47
(bott. 33cl, 75cl e fusto)
_ Foster's fusto
_ Foster's regular
_ Gasoline Strong
_ Golden Fire
_ Golden Fire Strong
_ Golden Fire Strong Lager
_ Heineken
_ Hopus 33cl
_ Ichnusa
_ Ichnusa Speciale 33cl
_ Jennas
_ John Smith's fusto
_ Judas 33cl
_ La Trappe Blonde
_ La Trappe Quadrupel
_ La Trappe Triple
_ Maes fusto e bott. 33cl
_ Malheur 10° 33cl e 75cl
_ Malheur 12° 33cl e 75cl
_ Malheur 8° 33cl
_ Malheur Brut 75cl
_ Malheur Cuvee Royale 75cl
_ Malheur Dark Brut 75cl
_ Maredsous 10° (bott. 33cl e 75cl)
_ Maredsous 6° (bott. 33cl e 75cl)
_ Maredsous 8° (bott. 33cl e 75cl)
_ Mc Farland
_ Mc Farland Golden Fire
_ Mc Farland Strong
_ McEwan's Lager fusto
_ McEwan's Scotch Ale fusto
_ Messina
_ Moinette Dupont Blonde
(bott. 33cl e 75cl)
_ Pferden
_ Pilsner Urquell
_ Raffo
_ Saint Benoit Amber
_ Saint Benoit Blanche
_ Saint Benoit Supreme
_ Moinette Dupont Brune
_ Moretti La Rossa
_ Murphy's
_ Murphy's Red
_ Newcastle Brown Ale
fusto e bott. 33cl
_ Paulaner Oktoberfest
_ Paulaner Original 33cl
_ Paulaner Weissbier 50cl
_ Paulaner Weizen Hefe
_ Pelforth Brune 65cl
_ Prinz
_ Reiner Brau
_ Rochefort 10° (bott. 33cl)
_ Rochefort 6° (bott. 33cl)
_ Rochefort 8° (bott. 33cl)
_ Saint Martin Ambree (bott. 75cl)
_ Saint Martin Blond (bott. 75cl)
_ Saison 1900 (bott. 33cl e 75cl)
_ Saison Dupont (bott. 33cl e 75cl)
_ Sans Souci
_ Scotch Silly 33cl
_ Silly Pills 75cl
_ Slalom Strong Lager
fusto e bott. 33cl
_ Strongbow Sidro fusto
_ Thwaites Smooth
_ Trois Monts (bott. 75cl)
_ Von Wunster
_ Von Wunster Analcolica
_ Watney's fusto
_ Westmalle Double (bott. 33cl )
_ Westmalle Triple (bott. 33cl e 75cl)
_ Wieckse Witte
_ Tourtel (Birra Analcolica)
_ Wuhrer
PRIVATE LABEL:
_ Hopsen Brau
_ Lander

ASSOBIRRA
CARLSBERG ITALIA SPA
_ Birrificio Angelo Poretti Bock
Chiara
_ Birrificio Angelo Poretti Bock
Rossa
_ Birrificio Angelo Poretti Bock
Non filtrata
_ Birrificio Angelo Poretti Bock
Originale Chiara
BIRRA FORST SPA
_ Forst 1857
_ Forst Bock chiara
_ Forst Christmas Brew
_ Forst Kronen
_ Forst Luxus Light
_ Forst Premium
aziende e marchi
companies and brands
BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST)
_ Allsopp's Strong Lager
_ Edel Bier
_ Menabrea 150° Anniversario
Ambrata
_ Menabrea 150° Anniversario
BIRRA CASTELLO SPA
_ Alpen Birra
_ Castello
_ Castello Analcolica
ANHEUSER-BUSCH INBEV ITALIA SPA
_ Bass Best Scotch
_ Bass Extra Smooth
_ Beck's
_ Beck's Green Lemon
_ Beck's Blue
_ Beck's Next
_ Brahma
_ Budweiser
_ Franziskaner Dunkel
HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA
_ Theresianer Bock
_ Theresianer Pale Ale
48
_ Birrificio Angelo Poretti Bock
Splugen
_ Carlsberg
_ Carlsberg Elephant
_ Carlsberg Special Brew
_ Corona Extra
_ Devil's Kiss
_ Feldschlösschen Analcolica
_ Forst Premium Lager
_ Forst Puro Malto
_ Forst Sixtus
_ Forst V.I.P. Pils
_ Menabrea Original
_ Weihenstephan Hefe analcolica
Bionda
_ Menabrea 150° Anniversario
Strong
_ Menabrea 1846 (Export)
_ Menabrea Christmas Beer
_ Castello Doppio Malto
_ Castello Rossa
_ Dolomiti Doppio Malto
_ Franziskaner Hell
_ Franziskaner Kristallklar
_ Hoegaarden
_ Jupiler
_ Leffe 9°
_ Leffe Blonde
_ Leffe Brune
_ Leffe Primtemps
_ Leffe Radieuse
_ Theresianer Premium Lager
_ Theresianer Premium Pils
_ Grimbergen Blanche
_ Grimbergen Blonde
_ Grimbergen Double
_ Holsten
_ Kronenbourg 1664
_ Modelo Especial
_ Negra Modelo
_ Super Devil's Kiss
_ Weihenstephan Hefe Dunkel
_ Weihenstephan Hefe Hell
_ Weihenstephan Kristall
_ Weihenstephan Original Hell
_ Weihenstephan Original Hell
Analcolica
_ Menabrea Doppio Malto Rossa
_ Menabrea Top Restaurant 3,5°
_ Menabrea Top Restaurant Pils 55
_ Menabrea Top Restaurant 7,5°
_ Palmbrau Premium
_ Dolomiti Pils
_ Kiefer
_ Pedavena
_ Leffe Rouge
_ Leffe Vieille Cuvee
_ Loburg
_ Lowenbrau Marzen
_ Lowenbrau Oktoberfestbier
_ Lowenbrau Original
_ Lowenbrau Premium Pils
_ Lowenbrau Triumphator
_ Lowenbrau Urtyp
_ Theresianer Strong Ale
_ Theresianer Vienna
_ Tuborg Green
_ Tuborg Light
_ Tucher Pilsner
_ Tucher Übersee
_ Tucher Weizen
PRIVATE LABEL:
_ Krone
_ Weihenstephan Vitus Weizenbock
_ Weihenstephan Infinium
_ Xan Wellness
_ Polsterbrau
_ Tappeto Volante
_ Pedavena Speciale
_ Spaten Munchen Hell
_ Spaten Oktoberfestbier
_ Spaten Premium Bock
_ Staropramen
_ Stella Artois
_ Tennent's Super
_ Theresianer Wit
ATLAS COELESTIS
_ Caesar
_ Cometa
BIRRIFICIO TURBACCI
_ La Zia Ale
_ Turbacci Ale
_ Turbacci Black
MALTOVIVO
_ Black Lizard
_ Fahrenheit
MONASTERO SAN BIAGIO
_ Ambar
_ Aurum
_ Gaudens
BIRRIFICIO BALADIN
BIRRA IN BOTTIGLIE
LINEA BALADIN:
_ Birra Cu+Annual
_ Birra Elixir
_ Birra Isaac
_ Birra Lune
_ Birra Mielika
_ Birra Nazionale
_ Birra Noel/Leon
_ Birra Nora
_ Birra Open
_ Birra Open Noir
BIRRADAMARE
_ Birra Roma
_ La Matta Bionda
_ La Matta Rossa
BIRRA DEL BORGO
_ 16 gradi
_ 25dodici
_ Bdb(g)bodyIbù
_ CastagnAle
_ Cortigiana
_ Ducale
_ Duchessa
_ Duchessic
_ Jacob's Red Ale
_ La Zia Ale
_ Turbacci Castagna
_ Turbacci Eroica
_ Turbacci Noel (Birra di Natale)
_ Kest’è
_ Memoriae
_ Monasta
_ Noel
_ Sei Punto Uno
_ Birra Super
_ Birra Terre
_ Birra Wayan
_ Birra Wayan Mama Kriek
_ Birra Xfumé
_ Birra Xyauyu
_ Birra Zucca
BIRRA IN BOTTIGLIE
LINEA LURISIA:
_ Birra Lurisia Quattro
_ Birra Lurisia Cinque
_ La Zia Ale
_ ‘Na birretta di Castagne
_ 'Na birretta Chiara
_ Enkir
_ Equilibrista
_ Genziana
_ Hoppy Cat
_ Imperiale
_ KeTo ReAle
_ KeTo RePorter
_ La Zia Ale
ANNUAL REPORT 2011
Marchi prodotti e/o distribuiti dalle birrerie artigianali
_Brands in Italy produced and/or distributed by micro breweries
49
_ Shaula Bock
_ Spica Weizen
_ Turbacci Quinn
_ Turbacci Strong Ale
_ Turbacci Super
_ Noscia
_ Pandora
_ The First Lager
_ Turbacci Weiss
_ Tschol
_ Verbum BIRRA IN FUSTO:
_ San Biagio Blonde
_ San Biagio Rouge
_ Birra Lurisia Sei
_ Birra Lurisia Otto
_ Birra Lurisia Dieci
_ Birra Lurisia Dodici
BIRRA IN FUSTO
LINEE BALADIN E LURISIA:
_ Ambrata
_ Birra Lurisia Quattro
_ Birra Lurisia Sei
_ Birra Lurisia Otto
_ Birra Lurisia Dieci
_ 'Na birretta de Natale
_ 'Na birretta Nera
_ 'Na birretta Rossa
_ Maledetta
_ My Antonia
_ Old Antonia
_ Perle ai Porci
_ ReAle
_ Reale Anniversario
_ ReAle Extra
_ RePorter
_ Brune
_ Mielika
_ Noel/Leon
_ Nora
_ Pils
_ Speciale
_ Wayan
_ 'Na birretta Raaf
_ 'Na birretta Kuasapa
_ Shockwood
_ Rubus
_ Scik Pils
_ Stelle e Strisce
_ Trentatrè Ambrata
_ Trentatrè Bruna
_ Trentatrè Dorata

32 VIA DEI BIRRAI
_ Admiral
_ Atra
BIRRIFICIO TROLL
_ Daù
_ Dorina
_ Febbre alta
BIRRA TURAN
_ Dalhia
_ Fugace
_ La Zia Ale
BIRRA AMARCORD
_ Ama Bionda
_ Ama Bruna
_ Ama Mora
ASSOBIRRA
BIRRIFICIO TAZEBAO
_ Birra di Natale
_ Mittelbier
CASA VECCIA
BOZNER BRAU
aziende e marchi
companies and brands
50
_ Audace
_ Curmi
_ Geisha
_ IPA - India Pal Ale
_ Palanfrina
_ Amarcord Riserva Speciale
_ La Fogheraccia
_ La Gradisca
_ Smokedbier
_ Taz’zero
_ Nebra
_ Nectar
_ Panada
_ Patela
_ Port'er Meko
_ La Mi Dòna
_ La Tabachéra
_ La Volpina
_ Tazebier
_ Tazeweizen
_ Oppale
_ Tre+Due
_ Shangrilà
_ Shangrilà Fumé
_ Stella di Natale
_ Calibro 5 _ Dazio _ Formenton _ Vacanze Romane (solo su Roma)
FREE LIONS BREWERY
_ +39
_ Area51
_ Bozner Bier _ Bozner Dunkl _ Bozner Weizn
SAN GABRIEL
_ Ambra Rossa
_ Ambra Rossa 1997 Vintage
_ Bionda
_ La Zia Ale
_ MADdkè
PRATOROSSO SOCIETÀ AGRICOLA
_ Gaia -5
_ Pratorosso Bianca
MR. MALTO
_ Oops
_ Quinta Saison
_ Buschina
_ Del Tempio
_ Dell’Apostolo
_ Pratorosso Bionda
_ Pratorosso Chiara
_ Sfumatura
_ Sonica
_ Madonna Pils
_ Morgause
_ Della Scala
_ Hefe-Weizen
_ La Rossa di Chioggia
_ Pratorosso Rossa
_ Pratorosso Scura
_ La Zia Ale _ Mr. Malto Premium Pils _ Mr. Malto Premium red
_ Tuscia
_ Ultrasonica
_ Neverending
_ Rivale
_ La Rossa di Verona
_ Nera di Tarzo
_ Nera Opitergium
MASTRI BIRRAI UMBRI
_ Birra I Cavalieri _ Mastri Birrai Umbri
BIRRIFICIO ITINERIS
_ Amerina
_ Cassia
BIRRIFICIO DEL GOLFO
_ BdG Castagnassa
_ BdG Chocolate Stout
_ BdG Golden Ale
LA COMPAGNIA DELLA BIRRA
_ BEFeD Blanche
_ BEFeD Bock
MALTUS FABER
_ Maltus Faber Amber Ale
_ Maltus Faber Ambrata
_ Maltus Faber Bianca
_ Maltus Faber Blonde
_ Cimina
_ Flaminia
_ BdG Harvest
_ BdG Highlander
_ BdG India Pale Ale
_ BEFeD Lager
_ BEFeD Maerzen
_ Maltus Faber Blonde Hop
_ Maltus Faber Brune
_ Maltus Faber Extra Brune
_ Maltus Faber Extra Brune Barricata
ANNUAL REPORT 2011 2011
51
_ Francigegna
_ La Zia Ale
_ BdG Old Burton Ipa
_ BdG Red Squirrell
_ BdG Rude Boy
_ BEFeD Stout
_ BEFeD Strong Lager
_ Maltus Faber Imperial
_ Maltus Faber Imperial Barricata
_ Maltus Faber Triple
_ Maltus Faber Triple Hop
_ BdG Scotch Ale
_ BdG Summer Ale
_ BdG Winter Ale
_ BEFeD Weiss
_ Martesana Ambrata
_ Martesana Bianca
_ Martesana Blonde
_ Maxela

20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
Mercato (000 hl)_Market (000 hl)
52
* Compresi microbirrifici e aziende non associate
Produzione Importazione Esportazione Consumo
Production
(+)
Import
(-)
Export
(=)
Consumption
2001 12.782 4.414 502 16.694
2002 12.592 4.437 689 16.340
2003 13.673 4.664 884 17.453
2004 13.170 4.873 849 17.194
2005 12.798 5.258 716 17.340
2006 12.818 * 5.814 781 17.851
2007 13.462 * 6.119 1.068 18.513
2008 13.343 * 5.996 1.503 17.836
2009 12.776 * 5.822 1.743 16.855
2010 12.814 * 6.304 1.869 17.249
2011 13.410 * 6.391 2.086 17.715
* Compresi microbirrifici e aziende non associate
* Micro breweries and no member breweries incuded
12.782
16.694
12.592
16.340
13.673
17.453
13.170
17.194
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Produzione_Production Consumo_Consumption
12.798
17.340
12.818
17.851
13.462
18.513
13.343
17.836
12.776
16.855
12.814
17.249
13.410
17.715
2011
Gennaio - January
Febbraio - February
Marzo - March
Aprile - April
Maggio - May
Giugno - June
Luglio - July
Agosto - August
Settembre - September
Ottobre - October
Novembre - November
Dicembre - December
5,29%
6,16%
6,33%
5,97%
6,03%
Concentrazione stagionale_Season sales
ANNUAL REPORT 2011
Vendite e incidenza % mese su anno_Sales and incidence % month/year
2009 hl % 2010 hl % 2011
hl %
Gennaio - January 957.436,33 5,68 1.107.632,51 6,42 1.090.960,60 6,16
Febbraio - February 818.742,01 4,86 891.568,58 5,17 937.390,38 5,29
Marzo - March 1.192.136,31 7,07 1.290.836,73 7,48 1.209.241,54 6,83
Aprile - April 1.420.626,95 8,43 1.438.190,55 8,34 1.573.547,77 8,88
Maggio - May 1.763.676,75 10,46 1.692.806,68 9,81 1.817.054,58 10,26
Giugno - June 2.183.405,34 12,95 2.220.459,43 12,87 2.123.550,39 11,99
Luglio - July 2.197.868,36 13,04 2.345.248,23 13,60 2.183.328,15 12,33
Agosto - August 1.877.612,79 11,14 1.848.783,81 10,72 2.013.870,21 11,37
Settembre - September 1.387.827,91 8,23 1.322.329,14 7,67 1.518.714,13 8,57
Ottobre - October 1.073.809,32 6,37 995.071,54 5,77 1.120.538,54 6,33
Novembre - November 942.587,44 5,59 1.039.984,08 6,03 1.057.470,02 5,97
Dicembre - December 1.039.422,74 6,17 1.055.912,24 6,12 1.068.834,24 6,03
TOTALE - TOTAL 16.855.152,25 100,00 17.248.823,52 100,00 17.714.500,55 100,00
6,83%
800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400
53
8,88%
8,57%
Gennaio/Febbraio Maggio/Agosto
January/February May/August
2009 10,54 47,60
2010 11,59 47,00
2011 11,45 45,94
10,26%
11,99%
12,33%
11,37%

31,5
30,5
29,5
28,5
27,5
26,5
25,5
24,5
23,5
22,5
ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
Consumo pro-capite (2001-2011 in litri)_Per capita consumption (2001-2011 liter)
2001 28,9
2002 28,2
2003 30,1
2004 29,6
2005 29,9
2006 30,3
2007 31,1
2008 29,4
2009 28,0
2010 28,6
2011 29,0
54
28,9
28,2
30,1
29,6
29,9
30,3
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
31,1
29,4
28,0
28,6
29,0
Litri pro capite_ Liters per capita
Struttura dell’offerta 2007-2011_Supply 2007-2011
ANNUAL REPORT 2011
2007 2008 2009 2010 2011
Aziende birrarie
Brewing Companies (000 hl) % (000 hl) % (000 hl) % (000 hl) % (000 hl) %
Heineken Italia Spa 5.676,0 30,7 5.538,0 31,0 5.143,0 30,5 5.151,0 29,9 5.280,0 29,8
Birra Peroni Srl 3.946,0 21,3 3.681,0 20,6 3.330,0 19,8 3.258,0 18,9 3.197,0 18,0
Carlsberg Italia Spa 1.160,0 6,3 1.088,0 6,1 1.003,0 6,0 989,0 5,7 1.019,0 5,8
Birra Forst Spa 635,0 3,4 623,0 3,5 622,0 3,7 611,0 3,5 609,0 3,4
Birra Menabrea Spa 131,0 0,7 136,0 0,8 151,0 0,9 162,0 0,9 180,0 1,0
Birra Castello Spa 715,0 3,9 908,0 5,1 901,0 5,3 889,0 5,2 891,0 5,0
Hausbrandt Trieste Spa 21,0 0,1 19,0 0,1 21,0 0,1 25,0 0,1 26,0 0,1
Anheuser-Busch InBev Italia Spa 1.330,0 7,2 1.290,0 7,2 1.251,0 7,4 1.279,0 7,4 1.308,0 7,4
Altri (aziende non associate
ivi comprese le microbirrerie)
Others (no member breweries
and micro breweries) 280,0 1,5 290,0 1,6 290,0 1,6 425,0 2,5 500,0 2,8
Importazioni
di terzi non associati
No member
third parties imports 4.619,0 25,0 4.263,0 23,9 4.143,0 24,6 4.460,0 25,9 4.705,0 26,6
TOTALE_TOTAL 18.513,0 100,0 17.836,0 100,0 16.855,0 100,0 17.249,0 100,0 17,715,0 100
55

ASSOBIRRA
birra in Italia
beer in Italy
Segmentazione del mercato_Market segmentation
Dato riferito alle sole aziende birrarie associate_ Date refers to associated companies
Tipi di Birra_ Types of beer
2010 2011
Specialità 10,16 10,51
Premium 32,66 33,50
Main stream 49,24 48,70
Economy 2,49 2,17
Private label 4,71 4,41
Analcolica 0,74 0,71
Totale_ Total 100 100
56
0,71% - Analcolica
Non-Alcoholic
4,41% - Private label
2,17% - Economy
Canale distributivo 2004-2011_Distribution channel 2004-2011
Anno Fuori casa Distribuzione moderna,
alimentare, tradizionale
Year On trade Off trade
2004 38,5 61,5
2005 42,5 57,5
2006 45,4 54,6
2007 45,5 54,6
2008 44,3 55,6
2009 43,2 56,8
2010 42,7 57,3
2011 41,8 58,2
Totale _Total 100 100
Contenitori 2004-2011_Packaging 2004-2011
7,33% - Bottiglie di vetro a rendere
Glass bottles returnable
14,9 % - Fusti
Draughts
7,99% - Lattine
Cans
48,70% - Main stream
10,51% - Specialità
Specialties
33,50% - Premium
69,78% - Bottiglie di vetro a perdere
Glass bottles non returnable
41,8% - On trade
58,2% - Off trade
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Fusti_Draughts 14,3 14,0 13,37 15,33 14,63 15,2 14,8 14,9
Bottiglie di vetro_Glass bottles:
-a rendere_returnable 9,6 9,4 8,07 8,2 7,94 7,75 7,64 7,33
-a perdere_non returnable 66,8 68,2 70,59 68,7 69,01 69,03 70,06 69,78
Lattine_Cans 9,3 8,4 7,96 7,84 8,42 8,01 7,5 7,99
Totale_Total 100 100 100 100 100 100 100 100
import & export
ANNUAL REPORT 2011
Italia: saldo commerciale 2001-2011 (000 hl)_Italian trade balance 2001-2011 (000 hl)
Anno_Year Esportazioni_Export Importazione_Import Saldo commerciale_Trade balance
2001 502 4.414 -3.912
2002 689 4.437 -3.748
2003 884 4.664 -3.780
2004 849 4.873 -4.024
2005 716 5.258 -4.542
2006 781 5.814 -5.033
2007 1.068 6.119 -5.051
2008 1.503 5.996 -4.493
2009 1.743 5.822 -4.079
2010 1.869 6.304 -4.435
2011 2.086 6.391 -4.305
6300
6000
5700
5400
5100
4800
4500
4200
3900
3600
3300
3000
2700
2400
2100
1800
1500
1200
900
600
300
0
502
4.414
689
4.437
884
4.664
849
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Export Import
4.873
716
5.258
57
781
5.814
1.068
6.119
1.503
5.996
1.743
5.822
1.869
6.304
2.086
6.391

ASSOBIRRA
Importazione di birra in italia 2006-2011 (hl)_Italian import of beer 2006-2011 (hl)
Germania_Germany - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Belgio/Lux._Belgium/Lux. - B
Danimarca_Denmark - DK
Regno Unito_United Kingdom - UK
Slovenia_Slovenia - SI
Polonia_Poland - PL
Estonia_Estonia - EE
Finlandia_Finland - FI
Spagna_Spain - E
Austria_ Austria - A
Irlanda_Ireland - IRL
Lettonia_Latvia - LV
Lituania_Lithuania - LT
Francia _France - F
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Grecia_Greece - GR
Svezia_Sweden - S
Portogallo_Portugal - P
*Slovacchia_Slovakia - SK
Cipro_Cyprus - CY
Romania_Rumania - RO
Malta_Malta - M
Totale UE_ EU
Cina_China - CH
Messico_Mexico - MEX
Turchia_Turkey - TR
Svizzera_Swiss - CH
Giappone_ Japan - JAP
Altri Paesi Terzi_Other Third Countries
Totale Paesi Terzi_Total Third Countries
Totale UE_ EU
* Dato ISTAT rettificato
3,33% - Altri Paesi Terzi
25,43% - Altri Paesi UE
import & export
Paesi maggiormente rappresentativi_ Most significant coutries
Other third countries
Other EU countries
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2011
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2011
2006 2007 2008 2009 2010 2011
3.328.283,31 3.613.207,77 3.450.551,79 3.223.221,02 3.345.692,44 3.409.268,00
780.916,06 694.083,03 702.755,83 695.367,71 728.546,37 701.690,10
179.656,53 189.257,19 203.684,18 314.475,23 371.808,56 442.104,67
531.509,56 553.044,70 508.698,13 351.201,00 431.830,28 386.673,21
161.199,53 165.934,68 137.929,65 130.868,02 148.306,31 181.122,69
165.319,81 179.727,53 204.145,09 256.574,21 209.129,48 208.938,32
14.123,33 37.129,89 57.551,94 100.319,34 100.710,95 120.941,60
0,00 444,62 0,00 222,24 207,36 649,08
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
185.418,75 212.292,91 133.450,36 141.438,26 166.407,09 157.632,08
135.376,54 133.073,98 124.124,33 140.140,01 137.636,27 116.050,83
111.765,30 99.126,76 79.279,06 79.729,33 76.968,79 85.497,55
172,98 110,00
87,60 0,00
52.449,82 64.757,61 84.743,06 137.784,91 271.249,08 284.265,41
80.571,26 39.151,52 37.309,68 23.823,54 46.422,47 50.218,26
402,34 367,53 433,27 574,05 556,00 848,00
3.358,58 3.845,30 3.801,08 1.413,77 2.809,00 708,33
6.320,97 9.226,07 13.188,10 22.253,43 2.841,25 0,00
0,00 379,21 726,15 249,48
136,86 0,00 0,00 0,00 0,00
1.492,01 3.127,88 9.183,54 17.136,97 20.451,17
611,98 386,88 1.170,74 3.969,75 7.876,44 10.731,82
5.737.283,67 5.996.686,84 5.745.944,17 5.632.938,57 6.067.121,84 6.178.150,60
23.713,99 30.029,98 29.771,01 23.948,76 31.654,14 30.792,08
31.134,56 60.393,05 189.064,31 142.932,99 175.733,81 154.057,08
14.436,79 4.410,17 1.769,67 1.271,96 1.341,36
5.849,16 5.450,99 5.656,10 5.219,49 4.113,44 5.882,73
1.184,37 2.160,48 3.438,69 3.931,64 1.555,07 584,46
14.744,00 9.681,59 17.350,48 11.229,25 23.287,24 * 20.483,21
76.626,08 122.152,88 249.690,76 189.031,80 236.651,98 213.140,92
5.813.909,75 6.118.839,72 5.995.634,93 5.821.970,37 6.304.737,50 6.391.291,52
53,34% - Germania
10,98% - Paesi Bassi
58 59
Germany
Nederland
6,92% - Belgio/Lux.
Belgium/Lux.
ANNUAL REPORT 2011
Esportazioni Italiane di birra 2006-2011 (hl)_Italian export of beer 2006-2011 (hl)
Regno Unito_United Kingdom - UK
Germania _Germany - D
Francia _France - F
Malta_Malta - MT
Romania_Rumania - RO
Paesi Bassi_Nederland - NL
Altri Paesi UE_Other EU countries
Totale UE_ EU
Stati Uniti_USA
Australia_Australia - AUS
Albania _Albania - AL
Sud Africa_South Africa - ZA
Altri Paesi e punti franchi
Other countries/free points
Totale_ Total
Paesi maggiormente rappresentativi_Most significant coutries
5,90% - Altri Paesi
Other countries
6,25% - Sud Africa
South Africa
4,29% - Albania
Albania
0,62 % - Australia
Australia
8,96% - Stati Uniti
USA
7,87% - Altri Paesi UE
Other EU countries
0,31% - Paesi Bassi
Nederland
0,53% - Romania
Rumania
0,47% - Malta
Malta
4,37% - Francia
France
0,35% - Germania
Germany
2006 2007 2008 2009 2010 2011
307.069,76 260.420,47 137.771,85 229.175,39 1.016.934,82 1.253.491,33
6.272,70 10.626,15 42.494,60 3.602,51 7.322,98
10.956,85 13.188,18 38.651,00 59.608,65 171.346,03 91.183,64
45.983,10 62.862,74 73.924,85 50.234,76 13.300,03 9.811,39
13.865,02 26.436,33 6.484,22 10.986,50
10.956,85 13.188,18 32.257,43 30.325,88 4.694,22 6.559,47
192.566,20 179.171,08 162.382,23 102.476,26 174.545,50 164.200,78
567.532,76 528.830,65 444.987,36 471.820,94 1.380.820,60 1.543.556,09
70.750,75 113.477,34 136.509,64 157.113,18 176.545,20 186.946,70
34.885,79 42.865,83 70.957,71 112.211,61 47.850,98 13.010,13
34.901,78 67.407,26 104.935,44 132.300,02 111.171,30 89.460,96
9.495,92 203.622,44 113.767,82 108.679,57 67.257,53 130.454,61
63.779,66 111.772,66 631.702,65 761.156,71 85.197,07 123.109,72
781.346,66 1.067.976,18 1.067.976,18 1.743.282,03 1.868.842,68 2.086.538,21
60,08% - Regno Unito
United Kingdom
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2011
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2011

ASSOBIRRA
birra in Europa
beer in Europe
Produzione 2006-2011 (000 hl)_Production 2006-2011 (000 hl)
2006 2007 2008 2009 2010 2011
Germania_Germany - D 104.315 100.628 99.910 98.078 95.863 95.545
Regno Unito_United Kingdom - UK 53.763 51.341 49.469 45.141 44.997 45.701
Spagna_Spain - E 33.591 34.343 33.402 33.825 33.375 33.573
Polonia_Poland - PL 33.953 36.895 37.108 35.992 36.621 37.854
Paesi Bassi_Nederland - NL 26.479 27.259 27.181 25.376 24.218 23.644
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ 19.787 19.897 19.806 18.187 * 17.020 17.705
Belgio_Belgium - B 18.311 18.480 18.044 18.009 18.123 17.705
Francia _France - F 16.029 15.094 14.777 14.731 14.290 15.910
Italia_Italy - I 12.818 13.462 13.343 12.776 12.814 13.410
Austria_ Austria - A 8.818 9.044 8.937 8.728 8.670 8.917
Danimarca_Denmark - DK 8.105 7.604 6.474 6.046 6.335 6.335 ***
Irlanda_Ireland - IRL 9.337 9.270 8.846 8.041 8.249 8.249 ***
Ungheria_Hungary - H 7.483 7.584 7.102 6.348 6.295 6.249
Portogallo_Portugal - P 8.358 8.191 8.208 7.833 8.312 8.312 ***
Finlandia_Finland - FI 4.548 4.547 4.470 4.491 4.491 4.491
Slovacchia_Slovakia - SK 3.794 3.683 3.558 3.264 3.112 3.124
Grecia_Greece - GR 4.028 4.340 4.374 4.177 4.178 4.178 ***
Svezia_Sweden - S 4.377 * 4.428 * 4.288 4.455 4.354 4.354 ***
Lituania_Lithuania - LT 2.966 * 3.225 * 3.074 2.794 2.664 3.050
Lussemb_Luxemburg - LUX 338 ** 322 ** 312 ** 325 ** 302 302 ***
Slovenia_Slovenia - SI 1.892 ** 1.546 1.553 1.443 1.390 1.640
Malta_Malta - M 105 ** 110 ** 112 ** 104 ** 414 128
Cipro_Cyprus - CY 368 386 399 355 340 316
Bulgaria_Bulgaria - BG 4.841 5.298 5.358 4.825 4.800 4.820
Lettonia_Latvia - LV 1.414 1.410 1.307 1.357 1.455 1.455 ***
Estonia_Estonia - EE 1.418 1.413 1.275 1.234 1.312 1.312 ***
Svizzera_Swiss - CH 3.494 3.532 3.625 3.555 3.539 3.546
Norvegia_Norway - N 2.496 2.553 2.560 2.516 2.435 2.346
Romania_Rumania - RO 17.656 19.554 20.640 17.600 16.920 16.900
Totale 414.882 415.438 409.512 391.606 386.888 391.071
* Eurostat **Canadian Global beer trend 2009 edition ***Dato 2010
2011 (000 hl)
18,70% - Altri Paesi
Other Countries
4,32% - Romania
Rumania
3,43% - Italia
Italy
4,07% - Francia
France
4,53% - Belgio
Belgium
Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2011
24,43% - Germania
Germany
11,69% - Regno Unito
United Kingdom
8,58% - Spagna
Spain
9,68% - Polonia
Poland
6,05% - Paesi Bassi
Nederland
4,53% - Rep Ceca
Czech Rep.
Importazione di birra in italia 2005 - 2010 (hl)
Italian import of beer 2005-2010 (hl)
60 61
ANNUAL REPORT 2011
Consumo pro capite 2006-2011 (000 hl)_Per capita consumption 2006-2011 (000 hl)
2006 2007 2008 2009 2010 2011
Rep Ceca_Czech Rep. - CZ 158,0 158,8 158,1 159,3 * 134,0 154,0
Germania_Germany - D 116,0 111,8 111,1 109,6 107,4 107,2
Austria_ Austria - A 108,0 108,2 109,7 106,2 106,0 108,3
Irlanda _Ireland - IRL 106,0 105,5 98,6 91,0 90,0 90,0 **
Lussemb._Luxemburg - LUX 104,4 * 104,9 * 80,7 * 85,6 * 85,0 85,0 **
Regno Unito_United Kingdom - UK 92,0 87,7 83,9 75,8 73,7 71,6
Belgio_Belgium - B 89,0 86,0 82,0 81,0 78,0 145,0
Spagna_Spain - E 80,6 83,5 77,2 77,2 77,1 48,2
Danimarca_Denmark - DK 84,9 82,2 78,3 71,5 68,0 68,0 **
Slovacchia_Slovakia - SK 80,7 79,3 77,4 75,0 78,5 70,2
Finlandia_Finland - FI 88,7 90,8 89,2 87,7 87,7 87,7 **
Lituania_Lithuania - LT 87,1 95,3 91,3 83,4 84,0 * 95,0
Paesi Bassi_Nederland - NL 79,4 77,5 78,5 72,8 72,0 71,7
Polonia_Poland - PL 86,0 93,0 94,0 85,0 91,0 95,0
Slovenia_Slovenia - SI 86,5 * 89,8 * 92,6 * 88,6 85,0 * 81,0
Estonia_Estonia - EST 96,0 94,7 88,1 85,4 78,0 78,0 **
Bulgaria_Bulgaria - BG 68,0 74,0 73,0 67,0 67,0 69,0
Ungheria_Hungary - H 71,5 73,4 71,8 65,0 61,0 61,0 **
Cipro_Cyprus - CY 52,6 * 55,3 * 58,2 * 51,0 52,3 51,4
Portogallo_Portugal - P 61,9 61,1 61,0 59,0 59,0 59,0 **
Svezia_Sweden - S 53,4 52,9 51,6 52,3 53,0 * 53,0 **
Malta_Malta - M 37,1 * 41,1 * 46,3 * 48,9 * 47,0 * 45,2
Grecia_Greece - GR 38,6 40,4 40,8 38,5 38,0 * 38,0 **
Lettonia_Latvia - LV 66,0 70,0 68,3 62,9 69,8 69,8 **
Svizzera_Swiss - CH 56,5 57,1 58,0 57,2 57,2 57,9
Francia_France - F 32,0 30,7 30,6 30,7 30,5 30,0
Romania_Rumania - RO 81,0 89,0 93,0 81,0 79,0 89,0
Norvegia_Norway - N 54,0 54,0 54,0 55,0 56,0 59,0
Italia_Italy - I 30,3 31,1 29,6 28,0 28,6 29,0
Totale 79,1 80,3 78,3 74,8 72,2 74,7
*Canadian Global beer trend 2009 edition ** Anno_Year 2010
Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2011

ASSOBIRRA
Accise sulle bevande alcoliche in Italia *_Excise on alcoholic beverages in Italy
Birra (migliaia di euro) 2004-2011_Beer (thousands of euros) 2004-2011
Anno Imposta di fabbricazione Sovrimposta di confine Totale
Year Excise duty Additional border tax Total
2004 306.714 2.142 308.856
2005 373.327 1.468 374.795
2006 468.303 1.985 470.288
2007 484.281 2.722 487.003
2008 464.932 1.412 466.344
2009 444.979 1.152 446.131
2010 442.810 1.334 444.144
2011 462.740 1.432 464.172
Anno Imposta di fabbricazione Sovrimposta di confine Totale
Year Excise duty Additional border tax Total
2004 552.830 8.785 561.615
2005 590.542 3.242 593.784
2006 584.812 3.054 587.866
2007 579.884 4.494 584.378
2008 541.813 3.955 545.768
2009 555.310 3.528 558.838
2010 532.645 3.526 536.171
2011 540.635 4.423 545.058
Birra_Beer Spiriti_Spirit
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
accise
excise
Spiriti (migliaia di euro) 2004-2011_Spirit (thousand of euros) 2004-2011
100.000
2007 2008 2009 2010 2011 2007 2008 2009 2010 2011
Imposta di fabbricazione_Excise duty
Sovrimposta di confine_Additional border tax
* Le accise sul vino in Italia ammontano a zero
* Excise duty on wine in Italy comes to zero
62
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
Imposta di fabbricazione_Excise duty
Sovrimposta di confine_Additional border tax
Fonte: elaborazione AssoBirra 2010 su dati del Ministero dell’Economia
Source: elaboration AssoBirra from Ministry of Economy data 2010
ANNUAL REPORT 2011
Accise medie per ettolitro di birra nei Paesi europei (Euro - aprile 2012)
_Average excise duty per hl of beer in the European countries (Euros - April 2012)
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0
280,0
240,0
200,0
160,0
120,0
80,0
40,0
0
24,0
Austria - A
20,5
Belgio - B
143,5
Finlandia - FI
9,2
Bulgaria - BG
22,9
Cipro - CY
75,4
Irlanda - IRL
41,0
Danimarca - DK
27,4
Estonia - EE
268,6
Norvegia - N
13,2
Francia - F
108,9
Regno Unito - UK
9,4
Germania - D
31,2
Grecia - GR
87,0
Svezia - S
28,2
Italia - I
14,8
Lettonia - LV
63
11,8
Lituania - LT
9,5
Lussemburgo - L
18,0
Malta - M
32,6
Olanda - NL
21,3
Polonia - PL
18,4
Portogallo - P
15,4
Rep. Ceca - CK
9,0
Romania - RO
17,2
Slovacchia - SK
52,8
Slovenia - SI
10,0
Spagna - E
20,9
Svizzera - CH
25,0
Ungheria - H
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission

ASSOBIRRA
Accise medie per ettolitro di vino nei Paesi europei (Euro - gennaio 2012)
_Average excise duty per hl of wine in the European countries (Euros - January 2012)
80
70
60
50
40
30
20
10
0
600
500
400
300
200
100
0
64
517,22
Norvegia - N*
* Dato del 2005_Data2005
accise
excise
76,8
Estonia - EST
70,56
Paesi Bassi - NL
262,24
Irlanda - IRL
47,10
Belgio - B
57,34
Lituania - LT
280,63
Regno Unito - UK
63,45
Lettonia - LV
36,06
Polonia - PL
235,61
Svezia - S
3,60
Francia - F
312,00
Finlandia - FI
0,00
Ungheria - H
0,00
Germania - D
142,70
Danimarca - DK
0,00
Spagna - E
0,00
Grecia - GR
0,00
Italia - I
0,00
Austria - A
0,00
Portogallo - P
0,00
Svizzera - CH
0,00
Cipro - CY
0,00
Rep. Ceca - CZ
0,00
Malta - M
0,00
Slovacchia - SK
0,00
Slovenia - SI
0,00
Bulgaria - BG
0,00
Romania - RO
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission
ANNUAL REPORT 2011
Accise per hl/anidro di spiriti nei Paesi UE (Euro - gennaio 2012)
_Average excise per hl/anidro in the EU countries (Euros - January 2012)
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
o
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
1.752,24
Belgio - B
5.474,39
Svezia - S
1.504,00
Paesi Bassi - NL
3.113,00
Irlanda - IRL
1.660,00
Francia - F
1.303,00
Germania - D
2.968,82
Regno Unito - UK
1.132,03
Polonia - PL
4.340,00
Finlandia - FI
Grecia - GR
1.041,15
Lussemburgo - L
1.250,00
Malta - M
1.000,00
Austria - A
1.490,00
Estonia - EE
2.012,80
Danimarca - DK
65
1.108,94
Portogallo - P
1.145,59
Rep. Ceca - CZ
1.325,44
Lettonia - LV
1.278,96
Lituania - LT
984,38
Ungheria - H
830,25
Spagna - E
800,01
Italia - I
1.080,00
Slovacchia - SK
1.000,00
Slovenia -SI
598,01
Cipro - CY
562,43
Bulgaria - BG
750,00
Romania - RO
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission

ASSOBIRRA
malto e luppolo
malt and hop
Unità produttive di malto dislocate sul territorio nazionale
_Number of malthouses in Italy
Lazio
Saplo Spa - Pomezia (Roma)
Occupazione_ Employment
Anno Diretta_Direct Indiretta_indirect Totale_Total
2003 41 273 314
2004 40 290 330
2005 42 295 337
2006 39 300 339
2007 39 300 339
2008 40 300 340
2009 37 300 337
2010 37 300 337
2011 38 300 338
350
300
250
200
150
100
50
66
0
41
273
40
290
42
295
Diretta_Direct Indiretta_Indirect
39
300
39
300
Basilicata
Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (Potenza)
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
40
300
37
300
37
300
38
300
Produzione italiana di malto_Italian production of malt
1999-2011 (quintali)_1999-2011 (quintals)
1999 527.804
2000 572.515
2001 614.066
2002 542.209
2003 565.465
2004 568.235
2005 587.550
2006 640.156
2007 685.397
2008 681.160
2009 589.138
2010 664.505
2011 629.681
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
ANNUAL REPORT 2011
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
67

ASSOBIRRA
malto e luppolo
malt and hop
Importazioni di malto in Italia 2007-2011_ Italian import of malt 2007-2011
Torrefatto (quintali)_ Roasted (quintals)
Non torrefatto (quintali)_Unroasted (quintals)
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2012
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 201
68
2007 2008 2009 2010 2011
Francia _France - F 62,69 50,00 213,58 102,45 3,18
Paesi Bassi_Nederland - NL 254,09 441,06 286,67 200,90 167,10
Germania_Germany - D 854,39 3.165,63 2.884,78 7.074,37 5.680,25
Regno Unito_United Kingdom - UK 233,59 240,86 2.644,16 5.573,10 5.606,47
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B 1.168,13 851,17 456,32 1.065,29 1.667,68
Spagna_Spain - E
Svezia _Sweden - S
Austria _Austria - A 1.328,00 687,44 934,11 483,12 1.141,87
Altri Paesi_Other Countries 232,96
Totale UE/Total EU 3.900,89 5.436,16 7.419,62 14.732,19 14.266,55
Ungheria_Hungary - H 328,00 312,00 260,00 312,00 208,00
Sri Lanka_Sri Lanka - CEY 4,90
Tot. Paesi Terzi/Third Countries 328,00 312,00 264,90 312,00 208,00
Totale generale/General Total 4.228,89 5.748,16 7.684,52 15.044,19 14.474,55
Francia _France - F
Paesi Bassi_Nederland - NL
Germania_Germany - D
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Portogallo_Portugal - P
Svezia_Sweden - S
Polonia_Poland - PL
Austria_ Austria - A
Slovacchia_Slovakia - SK
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Sri Lanka_Sri Lanka - CEY
Giappone_ Japan - JAP
Ungheria_Hungary - H
Perù_Peru - PE
Tot. Paesi Terzi/Third Countries
Totale generale/General Total
2007 2008 2009 2010 2011
480.508,54 405.146,30 434.356,90 427.600,13 566.753,00
100,00 256,40
360.503,96 390.849,39 357.646,29 381.965,64 415.063,89
1.585,95 12.790,19 4.223,55 986,00 1.190,57
36.235,32 86.936,47 40.846,05 29.664,31 10.512,86
23.182,20 2.060,37 8.826,80 10.862,00 8.193,80
119,75 157,34 60,16 101,32 70,56
262,10 234,40 247,09
66.282,69 45.791,81 30.350,70 133.613,11 125.298,06
500,00
3.360,00 2.000,00
972.140,51 944.231,87 876.310,45 985.026,91 1.129.586,23
9,40 17,64 23,40 12,20 16,75
311,50 391,34 16.297,80 9.077,70 2.574,20
3,00
320,90 411,98 16.321,20 9.089,90 2.590,95
972.461,41 944.643,85 892.631,65 994.116,81 1.132.177,18
ANNUAL REPORT 2011
Importazioni di luppolo in Italia 2008-2011 (quintali)_ Italian import of hops 2008-2011 (quintals)
Germania_German - D
3.661,81 2.161,24 5.823,05
Paesi Bassi_Nederland - NL
0,00 0,00 0,00
Regno Unito_United Kingdom - UK 15,30 63,90 79,20
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
377,45 377,45
Spagna_Spain - E
0,00 0,00 0,00
Francia _France - F
13,16 13,16
Austria_ Austria - A
26,06 26,06
Romania_Rumania - RO
8,20 8,20
Polonia_Poland - PL
171,03 171,03
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
3,80 3,80
Totale UE/Total EU
3.706,97 2.794,98 6.501,95
Cina_China - RC
Venezuela - VE
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Danimarca_Denmark - DK
Slovenia_Slovenia - SI
Grecia_Greece - GR
Finlandia_Finland - FI
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Francia _France - F
Austria_ Austria - A
Romania_Rumania - RO
Polonia_Poland - PL
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Cina_China - RC
Venezuela - VE
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
Luppolo
in polvere
Hops
powder
2008 2009
164,00 164,00
40,10 110,37 150,47
3,94 3,94
3.747,07 3.073,29 6.820,36
Luppolo
in polvere
Hops
powder
Estratto
di Luppolo
Hops
extract
2010
Estratto
di Luppolo
Hops
extract
Totale
Total
Totale
Total
4.870,15 1.058,67 5.928,82
16,00 9,22 25,22
1,00 1,00
0,20 0,20
0,00 0,00 0,00
0,00 0,00 0,00
10,80 8,00 18,80
74,01 873,10 947,11
0,00 0,00 0,00
1,47 1,47
257,80 257,80
0,00 0,00 0,00
0,00 0,00 0,00
806,40 806,40
6.035,36 1.951,46 7.986,82
3,80 3,80
0,00 0,00 0,00
107,00 212,12 319,12
20,55 20,55
6.142,36 2.187,93 8.330,29
69
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Danimarca_Denmark- DK
Slovenia_Slovenia - SI
Grecia_Greece - GR
Finlandia_Finland - FI
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Francia _France - F
Romania_Rumania - RO
Totale UE/Total EU
Cina_China - RC
Venezuela - VE
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
Germania_German - D
Paesi Bassi_Nederland - NL
Danimarca_Denmark - DK
Slovenia_Slovenia - SI
Grecia_Greece - GR
Finlandia_Finland - FI
Regno Unito_United Kingdom - UK
Belgio/Lux._Belgium /Lux - B
Spagna_Spain - E
Francia _France - F
Austria_ Austria - A
Norvegia_Norwey - N
Polonia_Poland - PL
Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ
Totale UE/Total EU
Cina_China - RC
Venezuela - VE
Stati Uniti_USA
Altri_Others
Totale generale/General Total
Luppolo
in polvere
Hops
powder
Estratto
di Luppolo
Hops
extract
Totale
Total
10.427,70 1.318,90 11.746,60
1,38 1,38
2,50 2,50
2,00 2,00
4,30 4,30
2,00 2,00
7,44 8,60 16,04
536,60 432,69 969,29
3,30 3,30
5,01 5,01
10.971,74 1.780,68 12.752,42
6,98 6,98
239,43 239,43
0,40 5,32 5,72
10.972,14 2.032,41 13.004,55
Luppolo
in polvere
Hops
powder
2011
Estratto
di Luppolo
Hops
extract
Totale
Total
13.851,67 865,89 14.717,56
10,24 10,24
6,30 1,00
1,40 1,40
0,00 0,00 0,00
0,44 0,44
15,15 15,70 30,85
35,61 102,06 137,67
2,04 1,38 3,42
1,93 1,93
298,40 298,40
0,25 0,25
0,00 0,00 0,00
400,00 400,00
14.604,27 1.004,19 15.608,46
14,15 14,15
0,00 0,00 0,00
139,00 45,05 184,05
8,53 8,53
14.743,27 1.071,92 15.815,19
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2011
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2011

ASSOBIRRA
consumi in Italia
consumption in Italy
Consumi di alcol (pro capite) _Alcohol comsumption (per capita)
Anno_Year Spiriti_Spirit Birra_Beer Vino_Wine Totale_Total
Litri_Liters Litri_Liters* Litri_Liters Litri alcol puro
Liters of pure alcohol
(40% alc. vol.) (5% alc. vol.) (11% alc. vol.)
70
1976 4,8 14,1 98,0 12,4
1977 5,0 13,9 93,5 12,0
1978 4,8 14,9 91,0 12,7
1979 5,0 16,9 90,0 12,7
1980 4,8 16,7 92,9 13,0
1981 3,5 17,9 86,2 11,7
1982 3,5 20,6 82,0 11,4
1983 3,3 20,9 82,6 11,5
1984 3,3 19,0 81,0 11,2
1985 3,3 21,9 75,0 10,6
1986 3,0 23,2 69,0 10,0
1987 3,0 23,3 66,0 9,6
1988 3,0 23,4 63,7 9,4
1989 2,8 21,8 62,5 9,1
1990 2,5 25,1 62,5 9,2
1991 2,5 24,9 62,1 9,1
1992 2,5 25,9 60,4 8,9
1993 2,3 25,1 58,8 8,7
1994 2,3 26,2 58,5 8,6
1995 2,3 25,4 55,7 7,7
1996 2,3 24,0 54,2 7,4
1997 2,3 25,4 53,5 7,4
1998 2,3 26,9 52,0 7,3
1999 2,3 27,1 51,5 7,2
2000 2,3 28,1 55,0 7,6
2001 2,3 28,9 54,0 7,1
2002 2,3 28,2 51,0 7,0
2003 2,3 30,1 50,5 7,2
2004 2,3 29,6 46,2 7,7
2005 2,3 29,7 43,7 7,4
2006 2,1 30,3 42,6 7,3
2007 1,8 31,1 42,8 7,2
2008 1,8 29,4 40,4 6,8
2009 1,8 28,0 37,4 6,4
2010 1,8 28,6 34,8 6,1
2011 1,8 29,0 34,8 6,2
* Comprese le birre analcoliche e a basso contenuto di alcool_ Including nonalcoholic beers and beers with low alcohol content
ANNUAL REPORT 2011
Consumi di bevande 2010-2011_Consumption of beverages 2010-2011
Consumo (milioni di hl.) Consumo pro capite (in litri) Variazione % sul consumo totale
Consumption (millions of hl.) Consumption per capite (liters) % change on total consumption
Bevande_Beverages 2010 2011 2010 2011 2010/2011
Birra_Beer 17,2 17,7 28,6 29,0 +2,9
Acqua Minerale _Mineral Water 111,5 113,5 186,0 189,0 +1,8
Vino_Wine 23,5 21,0 39,0 34,8 -10,6
Spiriti_Spirits 1,08 1,06 1,8 1,8 -1,9
Fonte: elaborazione AssoBirra_Source: AssoBirra elaboration Fonte: elaborazione AssoBirra da fonti diverse_Source: AssoBirra elaboration from different sources
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