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Capitolo 3 - Veneto Agricoltura

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Tabella 3.1 – Esigenze pedologiche delle varie specie impiegabili nelle AFI.<br />

Reazione<br />

Caratteristiche del terreno<br />

Tessitura Umidità<br />

Nome comune<br />

Acida Subacida<br />

Neutra/<br />

subalcalina<br />

Pesante Leggera<br />

Falda profonda<br />

o senza<br />

ristagno<br />

Falda<br />

superficiale o<br />

con ristagno<br />

ontano nero + + + + + + + + + +<br />

Frassino ossifillo x + + + + + x + + + +<br />

Paulownia + + + + + + x + + + x<br />

Platano ibrido x + + + + + + + + + +<br />

Pioppo bianco x + + + + + + + + + +<br />

Pioppo nero + + + + + x + + + + + +<br />

Pioppo ibrido + + + + + x + + + + + +<br />

Robinia + + + + + + + + + +<br />

Salice bianco x + + + + + + + + + + +<br />

olmo campestre x x + + + + + + + + + +<br />

Note: x = specie poco adatta; + = specie adatta; + + = specie molto adatta.<br />

Fonte: (AA.VV., 2002). Fasce tampone boscate in ambiente agricolo. Manuale per l’azienda.<br />

– la paulownia predilige terreni di vario tipo (sabbiosi,<br />

ghiaiosi, detritici) purché ben drenati e non sopporta<br />

terreni molto pesanti, argillosi; la falda freatica deve essere<br />

almeno a 2 metri di profondità dalla superficie del<br />

terreno, che non deve mai essere saturo;<br />

– il platano predilige terreni aerati, profondi, freschi o umidi<br />

ma non acquitrinosi, preferibilmente calcarei e ricchi<br />

in contenuto organico; un’eventuale aridità del clima<br />

deve essere compensata dalla freschezza del suolo;<br />

– il pioppo predilige terreni freschi, profondi, ben drenati;<br />

– la robinia è molto frugale e cresce in condizioni molto<br />

eterogenee, anche in terreni marginali e molto drenati;<br />

non tollera tuttavia condizioni di forte anossia del<br />

terreno e ristagni idrici eccessivamente accentuati e<br />

prolungati;<br />

– il salice si può impiegare anche in terreni più pesanti e<br />

sopporta bene l’eventuale presenza di falde superficiali<br />

e ristagni idrici prolungati;<br />

– l’olmo campestre (e anche l’olmo siberiano) preferiscono<br />

terreni freschi e profondi, con una buona disponibilità<br />

di acqua, e tollerano molto bene i substrati argillosi e<br />

calcarei.<br />

A seconda delle caratteristiche pedoclimatiche del terreno<br />

e del sito d’impianto è necessario individuare la specie o le<br />

specie ritenute di volta in volta più adatte. La consociazione<br />

di più specie e la costituzione di un popolamento polispecifico<br />

organizzato in blocchi omogenei di 2-3 specie diverse,<br />

risultano più opportune rispetto alla creazione di impianti<br />

monospecifici (magari anche monoclonali). La mescolanza<br />

e la diversificazione consentono una maggiore stabilità nei<br />

confronti di eventuali attacchi parassitari e permettono un<br />

aumento della biodiversità dell’intero ecosistema.<br />

3.3.3 La scelta del sesto d’impianto e del turno<br />

di raccolta dell’arboreto<br />

Il sesto d’impianto e la lunghezza del turno di raccolta sono<br />

aspetti tecnico-colturali strettamente legati tra loro.<br />

Nei cedui a ciclo molto breve si assume un turno di raccolta<br />

in genere biennale (Fig. 3.10), raramente triennale. Nei cedui<br />

a ciclo breve il turno di raccolta è invece quinquennale<br />

(Fig. 3.11).<br />

Se originariamente la gestione degli impianti di SRF era impostata<br />

secondo ceduazioni a turno biennale, oggi si propende<br />

per la scelta di un turno di raccolta quinquennale.<br />

Gli impianti quinquennali si contraddistinguono per una gestione<br />

molto meno rigida:<br />

– un eventuale allungamento del turno al raggiungimento<br />

della scadenza del quinto anno non è così strettamente<br />

vincolante e lascia margini di operatività più ampi;<br />

– la cantieristica della raccolta è molto più flessibile e<br />

può contare su una gamma di opzioni molto più vasta;<br />

– il cippato derivante dalla raccolta risulta qualitativamente<br />

migliore in virtù del minore contenuto in corteccia<br />

e ramaglie.<br />

Figura 3.10 – SRF biennale di pioppo ibrido.<br />

Figura 3.11 – SRF quinquennale polispecifica.<br />

29<br />

3. LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLE AFI

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